Eugenio Corti è una delle più importanti figure
che hanno animato il mondo culturale italiano del dopoguerra.
E' nato a Besana in Brianza il 21 gennaio 1921, primo di dieci figli. Osteggiato
dalla cosiddetta cultura ufficiale , questo grande intellettuale cattolico,
serio e rigoroso, continua ad essere seguito dal pubblico: un motivo di
speranza per un futuro di minore isolamento è il successo che Corti riscuote nei
giovani, spesso e volentieri ospitati a casa sua, a Besana Brianza.
Fin troppo facile capire che questo successo è dovuto ai valori autenticamente
cristiani che animano i libri e la scrittura di Corti: e se è vero che la
gioventù è il tempo della contestazione, vediamo oggi che molti giovani si
trovano a contestare i non valori di questo mondo con la ribellione più forte,
quella della fede. Un fatto curioso, ma comprensibile, è che la
figura di Corti è forse più nota al di fuori dei confini italiani di quanto lo
sia in patria: si pensi alle sue opere, tradotte in moltissime lingue, comuni e
non, si pensi a lui stesso, cui è stato attribuita l'altissima onorificenza di
Cavaliere di Polonia per la tragedia "Processo e morte di Stalin". D'altronde,
questo destino è stato comune ai pochi scrittori italiani veramente
controcorrente (ci piace ricordare come esempio di ciò Giovannino Guareschi).
Uno dei più grandi crucci di Eugeno Corti , più
volte espresso nei suoi libri e più volte stigmatizzato, è l'arrendevolezza,
quasi la complicità dei cattolici nel cedere il mondo della cultura a ideologie
non cristiane, spesso addirittura anti cristiane : questo sito, nato senza
alcuna pretesa di completezza e aperto ai contributi di chiunque abbia idee di
sviluppo, vorrebbe colmare la quasi assoluta mancanza di riferimenti a Eugenio
Corti nella rete, contribuendo magari a diffondere la nostra cultura cattolica
in un ambiente che attualmente ne è molto povero.
"...Del resto il mio spazio di fantasia
continuo a viverlo anche senza scrivere... C'è un'isola immaginaria nella quale,
durante i ritagli di tempo, mentre passeggio in giardino per esempio, cerco di
costruire un mondo da cui il male rimane escluso. Poi mi rendo conto che anche
lì il male deve essere presente, visto che l'isola è abitata da uomini... Quando
arrivo a quel punto, ogni volta rimando il seguito: le presenze del male,
infatti, le tratto già abbastanza nel lavoro di tutti i giorni... Così finora
(da anni, ormai) la mia isola senza nome continuo a sognarla bellissima,
incontaminata. Non si può credere come sono belli quei boschi, tutti formati di
alberi di specie che intendo io, e il colore delle distese dei frumenti maturi,
e la presenza degli uccelli, anche quelli tutti di specie che scelgo io, con
attenta ponderazione. Ho un da fare incredibile per dosare le diverse specie
vegetali e di uccelli, in modo che l'habitat degli uomini sia perfetto...".
Eugenio Corti
Fonte : http://www.kattoliko.it/Corti/Index.htm
, un sito nato senza alcuna pretesa di completezza e aperto ai contributi di
chiunque abbia idee di sviluppo, che vorrebbe colmare la quasi assoluta mancanza
di riferimenti a Eugenio Corti nella rete, contribuendo magari a diffondere la
nostra cultura cattolica in un ambiente che attualmente ne è molto povero.
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