Vivere d'amore
1. Nella sera d'amore Gesù, fuor di parabole, disse: Chi vuole amarmi osservi la mia parola fedelmente, ed io e il Padre mio verremo a visitarlo: prenderemo dimora nel suo cuore, ne faremo la nostra reggia, il nostro vivente soggiorno, perché voglianto ch'egli resti nel nostro amore.
2. Vivere d'amore è custodirti, Verbo increato! Parola del mio Dio! Io t'amo, e tu lo sai, divino Gesù! Lo Spirito d'amore m'incendia col suo fuoco. Amando Te attiro il Padre, che il mio debole cuore conserva, senza scampo. O Trinità! Sei prigioniera del mio amore.
3. Vivere d'amore è vivere della tua vita, Re glorioso, delizia degli eletti! Tu vivi per me nascosto in un'ostia... Ed io voglio nascondermi per te, Gesù mio! Occorre solitudine agli amanti, un cuore a cuore che duri notte e giorno: il solo tuo sguardo mi fa beata: io vivo d'amore!
4. Viver d'amore non è già piantar sulla terra, sulla vetta del Tabor, la propria tenda: ma salire con Gesù sul Calvario, ed ambire il tesoro della Croce! Vivrò in cielo esultante quando ogni prova sarà per sempre trascorsa. Ma quaggiù voglio viver d'amore nella sofferenza.
5. Vivere d'amore, quaggiù, è un darsi smisurato, senza chieder salario; senza far conti io mi dò, sicura come sono che quando s'ama non si fanno calcoli. Io ho dato tutto al Cuore divino che trabocca di tenerezza! e corro leggermente... Non ho più nulla, e la mia sola ricchezza è vivere d'amore.
6. Vivere d'amore è sbandire ogni tema, ogni ricordo dei passati errori. Non vedo nemmeno l'impronta d'uno dei peccati, ciascuno è svanito nel fuoco divino. Fiamma sacra, dolcissima fornace, del tuo focolare io fo la mia stanza. E qui a mio piacere canto, Gesù, e vivo d'amore!
7. Vivere d'amore è custodire nel vaso mortale di sé un tesoro. Mio Benamato! debolissima io sono! E tutt'altro che un angelo del cielo. Ma se cado a ogni passo tu mi raggiungi, di volta in volta mi sollevi, mi avvolgi nel tuo abbraccio, e mi dai la tua grazia. Io vivo d'amore!
8. Vivere d'amore è un navigare incessante, seminando nei cuori la gioia e la pace. Pilota amato! M'incita la carità, perché ti vedo in tutte le anime mie sorelle. La carità, ecco la sola mia stella; alla sua luce vogo diritta; e sulla vela è scritto il mio motto: Vivere d'amore!
9. Vivere d'amore, quando assopito è Gesù, è il riposo sui flutti in tempesta; ah non temere, Gesù, che ti svegli, io aspetto in pace l'approdo dei Cieli. Presto la fede squarcerà il suo velo, la mia speranza sarà d'un giorno solo: la carità gonfia e sospinge la mia vela. Ed io vivo d'amore!
10. Vivere d'amore, o mio Divino Maestro, è supplicarti di spandere i tuoi raggi nell'anima eletta e santa del sacerdote ch'egli sia più che un celeste serafino. Proteggi la tua Chiesa immortale, te ne scongiuro ad ogni attimo. Io, figlia sua, m'immolo per lei, e vivo d'amore!
11. Vivere d'amore è rasciugarti il volto e ottenere perdono ai peccatori: che rientrino nella tua grazia, o Dio di amore, e sempre benedicano il tuo nome! Ogni bestemmia mi rintocca nel cuore; e per cancellarla ridico ogni giorno: T'amo e t'adoro, o Nome sacro! e vivo d'amore.
12. Vivere d'amore è imitare Maria Maddalena che bagna di pianti e di preziose essenze i tuoi piedi divini, e li bacia rapita, li asciuga coi lunghi capelli, poi con santa audacia levandosi, anche il dolce tuo volto cosparge d'aroma... Per me, quell'olezzo che innalzo al tuo volto è il mio amore.
13. Vivere d'amore, che strana pazzia! Mi dice il mondo: smettila di cantare! e bada a non sprecare i tuoi aromi, la tua vita, impiegali utilmente! Ma amarti, Gesù, che feconda perdita! Ogni mio aroma è tuo, per sempre. E voglio cantare, lasciando il mondo: Io muoio d'amore!
14. Morir d'amore è il ben dolce martirio di cui vorrei soffrire. Cherubini, accordate i liuti, ché il mio esilio, lo sento, sta per finire... Dardo di fuoco, consumami senza tregua, e feriscimi il cuore in questo triste soggiorno. Divino Gesù, avvera il mio sogno, morir d'amore!
15. Morir d'amore, ecco la mia speranza: quando vedrò spezzati i miei lacci, Dio sarà la mia gran ricompensa: non voglio altri beni. Son tutta presa del suo amore, e venga, dunque, a stringermi a sé per sempre. Ecco il mio cielo, il mio destino: Vivere d'amore!
Il mio canto d'oggi
1. La mia vita è un baleno, un'ora che passa, è un momento che presto mi sfugge e se ne va. Tu lo sai, mio Dio, che per amarti sulla terra non ho altro che l'oggi!
2. T'amo, Gesù, tende a te la mia anima... Sii tu il mio dolce sostegno, regnami in cuore, dammi il tuo sorriso, per un giorno solo, per oggi, per oggi!
3. Che importa, Signore, se l'avvenire è oscuro... No, io non posso pregarti per il domani... Mantieni puro il mio cuore, coprimi con la tua ombra, e non sia che per oggi!
4. Pavento la mia incostanza, se penso al domani, e sento nascermi in cuore tedio e tristezza; ciò che voglio, mio Dio, è la prova, la sofferenza, e che sia per oggi!
5. Dovrò ben vederti, tra poco, sulla riva eterna, o Pilota divino, mano che mi conduci! Guida la mia navicella in pace sull'ira dei flutti, e non sia che per oggi!
6. Lascia, Signore, che mi celi nel tuo Volto, laddove il chiasso del mondo sarà spento per me, dammi il tuo amore, conservami la grazia tua, e sia per oggi.
7. Presso il divino tuo cuore, nell'oblio di ciò che passa, non temo più l'effige del nemico. Gesù, dammi un posto nel tuo cuore, per oggi, per oggi!
8. Pane di vita e del Cielo, divina Eucarestia, o mistero toccante, che sei frutto dell'amore, vieni, scendimi in cuore, Gesù, Ostia mia bianca, e sia per oggi!
9. Santa, sacratissima vite, degnati d'unirti a me, e il mio debole tralcio ti darà i suoi frutti, potrò offrirti un grappolo dorato, Signore, fino da oggi!
10. Io non ho che quest'oggi mio fuggitivo per darti in frutto d'amore questo grappolo di cui ogni chicco è un'anima: dammi tu il fuoco di un Apostolo, Gesù, e sia oggi!
11. Vergine immacolata, dolce stella che irraggi Gesù e unisci a Lui, Madre, lascia ch'io mi nasconda sotto il tuo velo, e sia per oggi!
12. Angelo custode, coprimi con la tua ala, rischiarami con le tue luci, dolce amico, guida i miei passi, vieni, ti chiamo, aiutami, e sia sempre per oggi!
13. Voglio vedere Gesù fuor d'ogni nube e d'ogni velo. Eppure quaggiù, gli sono tanto vicina... Il Suo amabile volto non mi sarà nascosto che per oggi!
14. Ben presto volerò a dir le sue lodi, un dì senza tramonto splenderà sulla mia anima: allora canterò sulla cetra degli Angeli, canterò l'oggi eterno.
1 giugno 1894
La rugiada divina
1. Tu m'apparisci raggiante d'amore, Gesù mio dolce, sul seno di tua Madre: rivela al mio cuore, ti prego, il mistero che t'esiliò dal celeste soggiorno. E lascia che mi nasconda sotto il velo che ti sottrae ad ogni sguardo mortale. Soltanto vicino a te, Stella mattutina, l'anima mia pregusta la gioia del cielo.
2. Quando al destarsi d'una nuova aurora tornano i primi raggi del sole, il fiorellino che sta per schiudersi attende dal cielo un balsamo prezioso: è la scintillante perla del mattino che, misteriosa e colma di frescura, produce la linfa abbondante che fa sbocciare il fiore.
3. Gesù, tu sei il fiore appena schiuso che io contemplo al primo destarti, sei la rosa in boccio, freschissima. Le purissime braccia della diletta tua Madre si fanno culla per te, e trono reale. E il dolce tuo sole è il seno di Maria, e la rugiada è il latte verginale.
4. Mio Benamato, divino infante, fratellino mio, nel tuo sguardo io vedo tutto l'avvenire: presto lascerai per me la Madre, già l'amore t'affretta a soffrire! Ma sulla croce, o fiore sbocciato, riconosco il tuo profumo mattutino, le perle di Maria: ché il tuo sangue divino è il latte verginale.
5. Questa rugiada è là nel Tabernacolo, ed anche l'Angelo vorrebbe abbeverarsene: e, come san Giovanni offrendo a Dio una sublime preghiera ripete: «Eccolo!». Ecco, sì, il Verbo che s'è fatto Ostia, eterno sacerdote, Agnello sacerdotale. Il Figliol d'Iddio è figlio di Maria... ed il pane dell'Angelo è il latte verginale!
6. Il serafino si nutre di gloria, di puro amore, di perfetta letizia: io, bambinella, nel ciborio non vedo che il colore, l'immagine del latte, il latte che s'addice alla mia infanzia. L'amore del cuor divino non ha l'eguale, tenero amore, potenza insondabile! L' Ostia mia bianca è il latte verginale!
2 febbraio 1893
Offerta della giornata
Dio, ti offro tutte le azioni che farò
oggi, nelle intenzioni e per la gloria del Sacro
Cuore di Gesù; voglio santificare i battiti del
mio cuore, i miei pensieri e le mie opere più
semplici unendoli ai suoi meriti infiniti, e riparare le mie colpe gettandole nella fornace del
suo amore misericordioso.
O mio Dio! ti domando per me e per
coloro che mi sono cari la grazia di compiere
perfettamente la tua santa volontà, di accettare
per tuo amore le gioie e le pene di questa vita
passeggera affinché siamo un giorno riuniti nei
Cieli per tutta l'eternità.
Così sia.
La mia Gioia
Vi sono delle anime sulla terra
Che cercano invano la felicità
Ma per me, è tutto il contrario
La gioia si trova nel mio cuore
Questa gioia non è effimera
La possiedo per sempre
Come una rosa primaverile
Mi sorride ogni giorno.
Veramente sono fin troppo felice,
Faccio sempre la mia volontà...
Potrei non essere lieta
E non mostrare la mia allegria ?...
Mia gioia, è amare la sofferenza,
Sorrido versando lacrime
Accetto con riconoscenza
Le spine miste ai fiori.
Quando il Cielo azzurro diventa scuro
E sembra abbandonarmi,
La mia gioia, è di restare nell'ombra
Di nascondermi, abbassarmi.
La mia gioia, e la Volontà Santa
Di Gesù mio unico amore
Così vivo senza alcun timore
Amo la notte quanto il giorno
Mia gioia, è restare piccola
Così quando cado nel cammino
Posso rialzarmi in fretta
E Gesù mi prende per mano
Allora colmandolo di carezze
Gli dico che Egli e tutto per me
E raddoppio di tenerezze
Quando si nasconde alla mia fede.
Se talvolta verso delle lacrime
La mia gioia è di nasconderle bene
Oh ! che fascino ha la sofferenza
Quando si sa velarla di fiori!
Voglio ben soffrire senza dirlo
Perché Gesù sia consolato
La mia gioia è di vederlo sorridere
Mentre il mio cuore è esiliato...
La mia gioia è di lottare senza sosta
Per generare degli eletti
E' col cuore ardente di tenerezza
Che spesso ripeto a Gesù:
"Per te, mio Divin Fratellino
"Sono felice di soffrire
"La mia sola gioia su questa terra
"E' di poterti rallegrare.
"Ancora a lungo accetto di vivere
"Signore, se è questo il tuo desiderio
"In Cielo vorrei seguirti
"Se ciò ti facesse piacere.
"L'amore, questo fuoco della Patria
"Non cessa di consumarmi
"Che mi fanno la morte o la vita?
"Gesù, la mia gioia, è di amarti!"
TORNA GESU'
di Luigi Pirandello
La memoranda notte è ormai vicina
e mi risuona ancora negli orecchi,
eco gentil dell’età mia bambina,
la voce de’ miei vecchi:
“Candido, roseo e biondo
come, nato da giorni, eri anche tu,
vien questa notte al mondo
il Bambino Gesú!”
Ogn’anno, ogn’anno, in questo freddo mese,
per quanto stanca, l’anima risogna
la festa che a Gesú fa il mio paese.
Già suona la zampogna…
Ah, che profonda, arcana
malinconia, che nostalgia m’assal
della casa lontana,
del villaggio natal!
Rigide sere della pia novena…
in cui, sur ogni piazza, in ogni via,
fiamman, fuochi gregal, fasci d’avena;
mentre la litania
il vicinato intuona
raccolto innanzi a un rustico altarin,
e la zampogna suona,
tintinna l’acciarin.
Ed io, fanciullo, a la finestra dietro
me ne stavo, e schiarendo con un dito
timidamente l’appannato vetro,
rimiravo smarrito,
in un’ansia segreta,
se in quella notte piena di mister
la fulgida cometa
apparisse davver…
E dubitavo allora, e ho dubitato
sempre, dappoi. S’inaridí l’istinto
della fede nel cuore: errai bendato
per questo labirinto
della vita mortale,
e te pure chiamai causa, Gesú,
d’una parte del male
che si soffre quaggiú.
Ma santa adesso appar la tua follia
anche al mio sguardo, o dolce redentore.
E torna, io prego, a noi, torna, Messia,
a predicar l’amor;
torna con la man pura
a battere alle porte infime ancor,
dove una gente oscura
di fame e freddo muor!
Altri, del rosso tuo mantello avvolto,
d’odio nudrendo la gentil parola,
batte alle oscure case, e infosca il volto
de la miseria. Vola
il grido della guerra…
Pace tu sei, Gesú, tu sei pietà:
torna a rifare in terra d’amor la carità.
E' NATO GESU'
di Ettore Bogno
Il gregge stanco ansando riposava
sotto le stelle nella notte fonda.
Dormivano i pastori. Il tempo andava.
Quand’ecco una gran luce il cielo inonda.
E’ mezzanotte. Ed ecco un dolce canto
suona nell’aria, in armonia gioconda.
Si destano i pastori, al gregge accanto,
e ascoltano: “Sia gloria a Dio nei cieli
e pace in terra all’uomo! O dolce incanto!
E’ nato un bimbo tutta luce e amore.
In una stalla, avvolto in pochi veli,
povero è nato e pure è il re dei cieli.
E dice a tutti.”State cuore a cuore,
come fratelli! Non odiate mai!
L’anima che perdona è come un fiore.
Chi crede in te non perirà mai.
SANTISSIMO NOME DI GESU'
di Gianluca Valpondi
“O Gesù, Tu sei mite e clemente,
sei la sola speranza di gioia,
sei la vera letizia del cuore,
sei sorgente di grazia e dolcezza.
Sei speranza per l’uomo pentito,
sei bontà per colui che t’implora:
chi ti cerca con cuore sincero
ti ritrova, e a lui doni te stesso.
O Gesù, col sublime tuo amore
Sei il cibo che nutre la mente:
dello spirito plachi la brama
mentre accresci di più il desiderio.
Dilettissimo nostro Signore,
a te l’anima nostra sospira;
ti cerchiamo piangendo e sperando,
t’invochiamo col grido del cuore.
Con noi resta per sempre, Signore,
Tu sei come la luce del giorno,
della notte le tenebre scacci
ed illumini tutto il creato.
Della Vergine Maria sei il fiore,
o Gesù, nostro amore e dolcezza,
a Te salga per sempre la lode
nel tuo Regno di gioia infinita. Amen.”
POESIE DI SAN GIUSEPPE DA COPERTINO
pubblicate dal biografo Roberto Buti nel 1682
A GESU’ CRISTO
O bel mio buon Gesù,
deh, dammi del tuo amore,
acciò possa quaggiù
servirti con fervore,
e non offender più,
te caro mio Signore:
nell’altra vita poi
godere con i santi tuoi
lassù in Paradiso
il tuo dolce e bel viso.
CONSOLAMI TU
Gesù, Gesù, Gesù
vieni, vieni consolami tu,
vieni e brucia questo mio cuore
col tuo divino amore.
Vieni, vieni e non tardare
che più non posso stare
senza di te Gesù.
Vieni, vieni consolami
VORREI VENIR LASSU’
= Gesù, Gesù, Gesù
deh, tirami lassù,
lassù in Paradiso
che là godrò il bel viso,
là ti posso più amare
e con gli angeli lodare
Gesù, Gesù, Gesù.
non vorrei star più quaggiù,
vorrei venire lassù.
= Caro mio buon Gesù,
quando sarà quello di,
che t’ammirerò di cuore
e ti servirò con fervore,
perché altro non penso io,
solo amarti Gesù mio.
= Gesù caro mio Signore
fa che ti serva ogni ora
con tutto il cuore,
dopo fa come ti piace,
ho fammi guerreggiare o stare in pace.
VIENI
Amor divino,
o caro mio Signore,
deh infiamma il mio cuore
del tuo divino amore
e come l’hai infiammato
Gesù mio ti sia donato.
= Gesù speranza mia
lava, lava l’anima mia
col tuo sangue, Gesù
che non t’offenda più.
= Gesù, Gesù, Gesù
vieni, vieni consolami tu,
vieni infiamma il mio cuore
del tuo divino amore,
vieni, vieni non tardare
perché più non posso stare
senza di te Gesù,
vieni dunque, consolami tu.
= Gesù mio Redentore
io ti dono l’anima e il cuore,
sudori, fatiche, e parole
con purità di cuore,
acciò sempre possa io
amarti, lodarti e servirti Gesù mio.
= Vieni, vieni creatore
vieni dentro questo mio cuore,
vieni, vieni con la tua fiamma ardente,
vieni illumina questa mia mente
acciò sempre ti possa amare,
e in eterno o mio Signore ti possa lodare.
= Gesù mio, Gesù mio,
infiamma, infiamma questo mio,
e dopo che l’hai infiammato
a te sia donato,
se non lo trovi pulito e netto
su il supplisca il tuo amore al mio difetto.
= Gesù, Gesù, Gesù
quando verrò l’lassù
sciolto da queste pene,
che patisco quaggiù,
per far le mie voglie piene
in amarti il mio buon Gesù,
(non) altro ho da pensare io,
solo in amare te Gesù mio.
= Vieni, vieni Amore divino
vieni, vieni, Gesù bambino,
vieni, vieni non tardare
questo mio cuore ti vuole amare
vieni, vieni Gesù mio
che languisce per te il cuore mio
vieni, vieni con grande splendore,
ardi e brucia questo mio cuore.
= Se ne viene il bel Bambino,
tutto divino, tutto divino,
se ne viene con un grande ardore,
arde il mio cuore, arde il mio cuore
quando ammiro il tuo bel viso
escono raggi di Paradiso,
quando miro i tuoi begli occhi,
saette mi scocchi, saette mi scocchi
e ferisci questo mio cuore
tutto d’amore, tutto d’amore.
= Ama, ama anima mia,
ama, ama il buon Gesù
poiché del tuo amore
gode, gode il buon Gesù.
O quant’è grande il suo divino amore
e non è (capiente) questo mio cuore,
oh, che giubilo mio buon Gesù
e non si trova altro amore
se non amare il buon Gesù.
OFFERTA
Dolce Gesù, dolce amore,
dolce speranza, dolce il mio cuore,
dolce signore d’ogni mia via,
dolce signore dell’anima mia.
Dolce Gesù, dolce Gesù
piglia il mio cuore e non me lo rendere più.
INCARNAZIONE DEL VERBO
Cosa grande in carne pura,
Creatore e creatura,
cosa grande ha fatto amore
creatura il Creatore.
= Correte, anime belle, a ritrovar Gesù
che in braccia di sua Madre se ne sta,
correte e non tardate, se l’amate,
correte con fervore
che vi ferisce il cuore
col suo divino Amore.
= Caro mio buon Gesù
che dal cielo sei disceso,
per portare la soma e il peso,
debitore per me ti fai,
tu patisci pene e guai.
Tu mi chiami, tu m’aspetti,
tu scancelli i miei difetti,
tu non cessi di chiamarmi,
al ben far sempre aiutarmi.
Tu mi tiri a dolce vita,
come vera calamità,
Re di Re, dolce Signore,
fammi degno del tuo amore.
Tu dal cielo disceso sei
esaudisci i preghi miei.
ALLA NASCITA DEL S. BAMBINO
A canti sonori,
a feste giulive,
a suoni canori,
a danze festive,
correte pastori,
ché l’Angelo vi invita,
vedrete stupori
con gioia infinita.
Vedrete Maria,
che allatta un bambino,
saprete che sia
un parto divino.
Giuseppe lo vagheggia,
lo stringe e l’abbraccia,
lo serve, lo vagheggia,
lo tiene tra le braccia.
Due vili giumenti
riscaldano un Dio,
o rari portenti,
chi mai più lo udìo.
Su dunque pastori,
correte, dorate,
offrite di cuori, e
doni portate.
Al nato bambino
che lieto vi mira
con ciglio divino
e grazie vi spira.
Pregate Maria,
Signora del mondo,
che il Figlio vi dia
con viso giocondo.
E mentre nel petto
astretto l’avrete
con dolce diletto
cantando direte:
O dolce bambino,
tu porti nel viso,
per vero destino
un bel Paradiso.
Umili ti preghiamo,
o Dio umanato,
ché con te godiamo
nel Regno beato
Amen
CHI VUOL VEDERE GESU’
Chi vuole vedere Gesù questo Natale
una buona preparazione bisogna fare.
Chi farà questa troverà la via,
il grande presepio, Gesù e Maria.
Chi farà questo con purità di cuore
vive contento e poi felice muore.
VENITE PASTORELLI A RIVERIR GESU’
Venite, pastorelli, a riverir Gesù
che è nato in una stalla
sopra il fieno e la paglia,
venite, pastorelli, venite su
a riverir Gesù
\ Andiamo, compagni, andiamo su.
Le pecorelle lasciamo,
a Gesù andiamo
che sta con la mamma
in una capanna.
Andiamo su, su
A riverir Gesù.
= Eccoci arrivati
tutti infuocati
alla capannella.
Ecco Maria bella
e Gesù tenerino
bello piccino.
Pastorelli su, su
riveriamo Gesù.
= E diciamo intanto
la zampogna sonando:
“ Gesù bambino
benigno e pio
perché sta nel fieno
che è di freddo pieno?
vieni nel nostro cuore,
lascia il fieno, Signore.
Vieni, vieni, su, su
nel nostro cuore, Gesù.
= Il petto è la stalla,
i pensieri, la paglia,
il bue è l’intelletto,
e l’asino il difetto.
La memoria nostra
Deh, sia tutta la vostra.
Vieni, vieni, qua, su
a riposar Gesù.
= E sia il nostro petto
di peccato da te netto,
l’intelletto e la memoria
servano per tua gloria
acciò non ti offendiamo più.
Perdonaci Gesù.”
= Poi cantavano
e Gesù lo davano
dicendo con prestezza:
“Allegrezza, allegrezza
è nato il Messia
figliolo di Maria.
Questo farà,
che salverà
il peccatore
dal grave errore.”
Poi con voce pia
Dicevano: “ Viva Gesù e Maria.”
= E gli angelici cori dicevano poi:
“Gloria, Gloria sia
al Padre Dio lassù
che è nato in terra il suo Figliol Gesù.
Né sia quaggiù
la guerra più.”
= Finivano quelli.
E i pastorelli
dopo aver dato
a Gesù nato
una ricottella
con una pecorella,
cominciarono la nanna
a cantar a Gesù con la sua mamma:
“ Dormi, dormi, figliolino
del Paradiso cittadino
nella culla del mio cuore
dormi, dormi, o Signore.
E fa’ la ninna, ninna, nanna
con la tua cara e a te diletta mamma.
= Dormi, dormi o bel Bambino
nelle braccia di tua mamma.
Prendi pur caro riposo.
Dormi, dormi o grazioso.
E fa’ la ninna, ninna, nanna
con la tua cara e sviscerata mamma.
= Dormi, dormi, mammolino
ti dia gusto per amore
il mio seno pudico e santo
abbellir di dolce canto.
E fa la ninna, ninna, nanna
con la tua cara innamorata mamma.
= Dormi, dormi, o fanciullino
O figliol non più veduto,
ché hai in te sì bella grazia,
deh, or dormi e fammi sazia.
E fa la ninna, ninna, nanna
con la tua cara e avventurata mamma.
= Dormi, dormi, Signorino
dolce ben, vera speranza,
ché di cuore io t’adoro
o divino mio tesoro.
E fa la ninna, ninna, nanna
con la tua felice e fortunata mamma.
= Dormi, dormi, grandezza
Del Paradiso ogni bellezza.
Dormi ora, dormi tu
O dolcissimo Gesù
E fa la ninna, ninna, nanna
con la tua cara e dolcissima mamma.
= Dormi, dormi poverino
poverin fatto per me.
Dormi ora e fa la nanna
con la tua cara mamma.
= Dormi, dormi, o gran figliolo
del gran Padre onnipotente
e con me tua bella mamma
fa’ ninna, fa’ la nanna.
= Dormi, bello d’ogni bello
candidissimo figliolo
e nel seno di povera mamma
fa’ la ninna, fa’ la nanna.
= Dormi, Amore, dormi, o sole
Sole, del sole assai più bello
nelle mie verginali braccia
riposare ormai ti piaccia.
Le tue membra alabastrine,
le tue membra piccinine
io tocco, stringo e abbraccio
e per te tutta mi disfaccio.
= Dormi, sol di ogni bellezza
Ché ti coprirò di rose
E in me felice mamma
Fa’ la ninna, fa’ la nanna
= Dormi pure, o mia grandezza
del gran Padre unico Figlio
ed in me devota mamma
fa’ la ninna, fa’ la nanna.
= O bellezza sovrumana,
o altezza smisurata
e con me devota mamma
fa’ la ninna, fa’ la nanna.
= Non sdegnare, eterno Dio
e Signore di questo cuore
in tua bella e casta mamma
far la ninna, fare la nanna.
= E piangendo per amore
io ti rendo eterne grazie;
graziosissimo Signore
io ti dono l’anima e il cuore.
= O mio bello Figliolino
sei dell’anima ogni bellezza,
sei del cuore ogni grandezza
sei di me somma altezza
e in me, eletta mamma
fa la ninna, ha la nanna.
= Gesù, Gesù, Gesù,
se io non ti amo, non so più,
Gesù mio, se più saprei,
Gesù mio, più t’amerei,
t’amerei con tutto il cuore,
Gesù mio sei tutto amore.
A CRISTO BAMBINO
Bambino mio bambino
dammi, dammi un tantino
del tuo Amore divino.
Fallo, fallo bambino mio,
lo puoi far perché sei Dio.
Io ne prego Mamma sua
che lo faccia in grazia sua
= Quanto, quanto pietoso
il mio caro Gesù,
come non s’accende il cuore
contemplando l’amore
che grande mi fai tu.
ALLA SANTISSIMA CROCE
O bella volontà del mio Signore,
che sazia l’anima e fa contento il cuore.
A te mi abbraccio o croce sacra e santa
e a te lego ogni mio vano desiderio
ogni cura e onor del mondo reo.
A te, o croce, ogni speranza fisso
e a Gesù che Intel sta crocifisso.
E faccio dire a tutti in alta voce
che è tutto, un nulla senza santa croce.
CRISTO CHE PATISCE
Mentre nel legno spietato
tra infuriate squadre
Gesù pendeva addolorato,
la sconsolata Madre
piangendo verso la croce
diceva con mesta voce:
= “ Oh, figlio gradito
chi così t’ha ferito?
Ah, ingrato peccatore
tu, tu sei stato il feritore.
Vedi come sta piagato,
solo questo è stato il tuo peccato.
= Ahi figlio, ahi figlio
ad altro non assomiglio,
che ad una terra arata
di spine circondata,
da ferri squarciata
e da vomere spalancata.
RESURREZIONE!!
Allegrezza, o cuore
Gesù è risorto il tuo Signore,
e con la sua morte
ha fatto che non sia più forte
il mondo, carne e satanasso
che vinti da Gesù non fa più (il gradasso).
= E subito trionfante
se n’andò avante
alla sua cara Madre,
da celesti squadre
circondato e disse,
avendo un ole all’altro le luci affisse:
= “ Eccomi già risorto
o Madre, se prima morto
mi piangevi, ora non più
piangere, perché è risorto il tuo Gesù.
Son venuto a visitarti
e con voce d’allegrezza salutarti.
= Questi, che ho liberati
dal Limbo inginocchiati
avanti te già stanno
nei più temeranno
andar nel Limbo oscuro,
ma li porterò con me nel ciel sicuro.”
= Ciò detto si abbracciano
Maria Gesù, o amor (sano).
Si licenziò ciò fatto
dalla madre e in un tratto
partì con gli altri in compagnia,
salutando con ringraziar Maria.
= Ora mentre il buon Gesù
Deh, che s’aspetta più?
Ci porta l’allegrezza
e scaccia da ogni cuore la tristezza
allegri noi siamo
e lui ben lieto cuore ringraziamo.
= Ti ringraziamo buon Gesù
che scendesti dal Cielo quaggiù
e patisti morte in croce
e ti liberasti dal mondo atroce
e già sei risuscitato
e con questo nella fede ci hai confermato.
= Prega dunque per me
il già risorto Re
che stia allegramente
e quieti la mia mente
e con lieto giorno
e finisca le fatiche d’andar dattorno.
CRISTO RESUSCITATO
Gesù mio resuscitato,
deh, perdona il mio peccato.
Gesù, Gesù, Gesù
non vorrei offenderti più.
Gesù mio t’amerò,
Gesù mio ti loderò.
Alleluia, alleluia canterò.
CRISTO RESUSCITATO. 2°
E’ resuscitato il mio Signore.
E’ uscito dalla tomba il Redentore,
risplendente più del sole,
inginocchiatevi intorno, Angeli santi
lodatelo voi con dolci canti.
Alleluia, alleluia, alleluia.
ASCENSIONE DEL SIGNORE
Senti, senti anima mia
quella bella armonia
che fan gli Angeli al mio Signore
che entra in Ciel con gran splendore.
Loda, loda anima mia
con gli Angeli in compagnia.
Loda, loda il mio Signore
che entra in Ciel con gran splendore.
=. I Cieli risplendono,
gli Angeli cantano,
i Santi s’inchinano,
gli Apostoli s’ammirano.
Il mio Signor lodiamo,
Gloria, Gloria, gloria in eterno cantiamo.
A CRISTO NELL’ASCENSIONE
Mentre al Ciel te ne vai,
amato mio Gesù,
non mi lasciar qui tra pene e guai
nel mondo ingannatore,
ma porta il mio cuore lassù,
amato mio Gesù.
FESTA DELLA PENTECOSTE
Fuoco di Santo Amore,
empie di carità il nostro cuore
O Carità soave
che fai il leggero assai il peso grave,
Carità santa e pia,
te solo io vorrei nell’anima mia.
ALLA SANTA TRINITA’
O Santa Trinità,
piena di potere, sapere e carità,
Padre, Spirito e Figliolo,
tre Persone, un Dio solo,
te amoroso fiato,
te, Padre invoco col Figlio umanato.
= Voi con la vostra clemenza,
bontà, eternità e sapienza,
fate che il mio cuore
sia netto dall’errore
e anche l’anima mia
dal mondo, Satana, e carne ria.
= Tu che del Verbo sei
Padre senza principio e fine
fa che i pensieri miei
non siano cagione delle mie rovine.
E sia da te aiutato,
da te che da lui sei generato.
= E lo Spirito che procede
dal Padre e dal Figlio
mi dia amore e fede
e mi scampi dal periglio
e da ogni grand’inganno,
che far mi può il satanno.
= Si canti un’Unità
Trinità, infinità,
infinità, immensità.
Fa’ che non sia smarrita a me la via
che conduce al ciel l’anima mia.
= Acciò anche io
venga nel Paradiso,
la tua gloria, o Dio
a goder con lieto viso,
dove non sono noie,
ma sol dolcezze eterne e sempre gioie.
CANTICO DEL BENE
Chi fa ben sol per paura,
non vale niente e poco dura.
Chi fa ben sol per usanza,
se non perde, poco avanza.
Chi fa ben come per forza,
lascia il frutto e tiene la scorza.
Chi fa ben qual sciocco a caso,
va per acqua senza vaso.
Chi fa il bene per parer buono,
non acquista altro che suono.
Chi fa ben per vanagloria,
non avrà giammai vittoria.
Chi fa ben per avarizia,
cresce sempre più in malizia.
Chi fa ben con negligenza,
perde il frutto e la semenza.
Chi fa ben all’indiscreta,
senza frutto mai s’acquieta.
Chi fa ben solo per gusto,
mai sarà santo né giusto,
Chi fa ben sol per salvarsi,
troppo s’ama e non sa amarsi.
Chi fa ben per puro amore
dona a Dio l’anima e il cuore
e quel figlio e servitore
sarà unito al suo Signore.
Gesù dolce Salvatore
sia lodato a tutte l’ore
il supremo e gran motore
d’ogni grazia donatore.
Amen
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