DIALOGHI D'AMORE
di TIZIANO SOLDAVINI
Commento. Le 24 Ore della passione di Nostro Signore Gesù Cristo di Luisa Piccarreta.
Commento. Le 24 Ore della passione di Nostro Signore Gesù Cristo di Luisa Piccarreta.
Dialoghi d’amore, di TIZIANO SOLDAVINI
Commento. Le 24 Ore della passione di Nostro Signore Gesù Cristo di Luisa Piccarreta.
Pregare le 24 Ore della Passione di nostro Signore Gesù Cristo è volgere lo sguardo a colui che hanno trafitto (cf. Gv 19,37), è dialogare con l’Amore, accompagnati dalla brezza dello Spirito che istruisce e dà luce per comprendere «la parola della croce» (1 Cor 1,18), albero della verità e della vita, rivelazione dell’amore di Gesù, Volto amante e misericordioso del Padre.
«Colui che vuole onorare veramente la passione del Signore deve guardare con gli occhi del cuore Gesù Crocifisso, in modo di riconoscere nella sua carne la propria carne» (S. Leone Magno, papa, Disc. Sulla passione del Signore, 15, 3-4-).
Queste Ore, scritte dalla serva di Dio Luisa Piccarreta, sono balsamo per l’anima che mantengono vivo il reciproco amore tra l’Amato e l’amante, sono fuoco che fonde, medicina che guarisce, preghiera di consolazione a Gesù: esse ci aiutano ad amarlo con lo stesso amore e, nell’unico respiro, ci permettono di fare spazio al Suo dolore.
Le 24 Ore della Passione sono un reciproco bacio d’amore: ogni parola, come scintilla, fa ardere nel «Fiat voluntas tua» e, abbandonati in incandescenti dialoghi d’amore che pervadono tutto l’essere, si vive una vita appassionata nel compimento della Divina Volontà.
Tiziano Soldavini, Sacerdote diocesano, specializzato in Psicologia, Comunicazione e Formazione in scienze umane. Conduttore radiofonico a Radio Mater e Radio Kolbe. Accompagnatore nel cammino di crescita umana e spirituale, animatore d’incontri di formazione, giornate e ritiri spirituali. Ha pubblicato numerosi testi tra questi ricordiamo: Il perdono guarisce. È un dono possibile, un Vangelo (2012), L’Arte della gioia. Una luce che cambia la vita (2018).
Dialoghi d’amore
TIZIANO SOLDAVINI
Commento. Le 24 Ore della passione di Nostro Signore Gesù Cristo di Luisa Piccarreta.
Spiritualitas, 23
2020, cm 17x24, pp.640
ISBN 978-88-6788-212-0
Commento. Le 24 Ore della passione di Nostro Signore Gesù Cristo di Luisa Piccarreta.
Pregare le 24 Ore della Passione di nostro Signore Gesù Cristo è volgere lo sguardo a colui che hanno trafitto (cf. Gv 19,37), è dialogare con l’Amore, accompagnati dalla brezza dello Spirito che istruisce e dà luce per comprendere «la parola della croce» (1 Cor 1,18), albero della verità e della vita, rivelazione dell’amore di Gesù, Volto amante e misericordioso del Padre.
«Colui che vuole onorare veramente la passione del Signore deve guardare con gli occhi del cuore Gesù Crocifisso, in modo di riconoscere nella sua carne la propria carne» (S. Leone Magno, papa, Disc. Sulla passione del Signore, 15, 3-4-).
Queste Ore, scritte dalla serva di Dio Luisa Piccarreta, sono balsamo per l’anima che mantengono vivo il reciproco amore tra l’Amato e l’amante, sono fuoco che fonde, medicina che guarisce, preghiera di consolazione a Gesù: esse ci aiutano ad amarlo con lo stesso amore e, nell’unico respiro, ci permettono di fare spazio al Suo dolore.
Le 24 Ore della Passione sono un reciproco bacio d’amore: ogni parola, come scintilla, fa ardere nel «Fiat voluntas tua» e, abbandonati in incandescenti dialoghi d’amore che pervadono tutto l’essere, si vive una vita appassionata nel compimento della Divina Volontà.
Tiziano Soldavini, Sacerdote diocesano, specializzato in Psicologia, Comunicazione e Formazione in scienze umane. Conduttore radiofonico a Radio Mater e Radio Kolbe. Accompagnatore nel cammino di crescita umana e spirituale, animatore d’incontri di formazione, giornate e ritiri spirituali. Ha pubblicato numerosi testi tra questi ricordiamo: Il perdono guarisce. È un dono possibile, un Vangelo (2012), L’Arte della gioia. Una luce che cambia la vita (2018).
Dialoghi d’amore
TIZIANO SOLDAVINI
Commento. Le 24 Ore della passione di Nostro Signore Gesù Cristo di Luisa Piccarreta.
Spiritualitas, 23
2020, cm 17x24, pp.640
ISBN 978-88-6788-212-0
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Premessa "DIALOGHI D'AMORE"
di DON TIZIANO SOLDAVINI
Pregare «Le 24 ore della Passione di nostro Signore Gesù Cristo» è volgere lo sguardo a colui che hanno trafitto (cf. 19,37), l'Agnello di Dio innalzato da terra (cf. Gv. 12,32).
Solo nel distogliere lo sguardo dalle cose vane per rimanere con lo sguardo fisso in Gesù, cuore a cuore con Lui, possiamo immergerci nel mistero del troppo grande amore.
«Figlia mia, ogniqualvolta l'anima pensa alla mia Passione, si ricorda di ciò che ho sofferto o mi compatisce, si rinnova in lei l'applicazione delle mie pene, il mio sangue sorge per inondarla e le mie piaghe si mettono in via per sanarla se è piagata, o per abbellirla se è sana, e tutti i miei meriti per arricchirla. Il traffico che fa è sorprendente, è come se mettesse al banco tutto ciò che feci e soffrii, e ne riscuote il doppio». (Luisa Piccarreta, Libro di Cielo, - L.d.C. -, Vol. 13°, 21.10.1921)
Nell'esperienza intima con Gesù si cresce nell'amore fino a raggiungerne la vetta più alta: la consegna di sé che realizza la cristificazione.
Essere concorporei, consanguinei di Gesù, è avere carne nuova e sangue nuovo, fusione d'amore non paragonabile a nessun legame originato nel sangue di parentela: «Non c'è che una parentela legittima, la quale consiste nel fare la volontà di Dio. E questo è un modo di parentela migliore e più importante di quella della carne»1.
«Figlia mia, sollevati, chi fa la mia Volontà non resta mai scompagnato da Me, anzi è insieme con Me nelle opere che compio, nei miei desideri, nel mio Amore, in tutto e dovunque è insieme con Me. Anzi posso dire che siccome voglio tutto per Me, affetti, desideri, ecc., di tutte le creature, non avendoli, Io sto in attitudine intorno alle creature per farne conquista; ora, trovando in chi fa la mia Volontà il compiacimento dei miei desideri, il mio desiderio si riposa in essa, il mio Amore prende riposo nel suo amore, e così di tutto il resto”. Poi ha soggiunto: “Ti ho dato due cose grandissime, che si può dire formavano la mia stessa Vita; la mia Vita fu racchiusa in questi due punti: Volontà Divina e Amore. E questa Volontà svolse in Me la mia Vita e compì la mia Passione. Non altro voglio da te, che la mia Volontà sia la tua vita, la tua regola e che in nessuna cosa, sia piccola o grande, sfugga da Essa, e questa Volontà svolgerà in te la mia Passione, e quanto più stretta starai alla mia Volontà, tanto più sentirai in te la mia Passione. Se farai scorrere in te come vita la mia Volontà, questa ti farà scorrere in te la mia Passione, sicché te la sentirai scorrere in ogni tuo pensiero, nella tua bocca, ti sentirai inzuppata la lingua, e la tua parola uscirà calda del mio sangue ed eloquentemente parlerai delle mie pene; il tuo cuore sarà pieno delle mie pene ed in ogni sbocco che darà, a tutto il tuo essere porterà l'impronta della mia Passione, ed Io ti andrò sempre ripetendo: “Ecco la mia Vita, ecco la mia Vita”. E mi diletterò di farti delle sorprese, narrandoti or una pena e ora un'altra non ancor da te sentita o compresa. Non ne sei contenta?» (L.d.C., Vol. 11°, 20.11.1914)
Pregare le 24 Ore della Passione è dialogare con l'Amore, accompagnati dalla brezza dello Spirito che istruisce e dà luce per comprendere «la parola della croce» (1Cor 1,18), albero della verità e della vita, rivelazione dell'amore di Gesù Volto amante e misericordioso del Padre, che, «in quel modo» (Mc 15,39), ha svelato se stesso come dono assoluto, per dare agli uomini il Suo regno, rivelazione della gloria di Dio tra gli uomini.
Queste ore sono balsamo per l'anima che mantengono vivo il reciproco amore tra l'Amato e l'amante, balsamo che rinvigorisce la piccolezza.
Sono fuoco che fonde, sciolgono il male, disperdono il veleno del peccato, liberano dai condizionamenti, sono valida medicina che guarisce ogni vuoto, malessere e mancanza di gioia, condizioni che impediscono di vivere giornate e istanti appassionati.
Nel pregare Le 24 Ore della Passione, inoltre, come figli teniamo compagnia e consoliamo Maria, la Desolata, Agnella associata a suo Figlio, l'Agnello, come madre e come partecipe della Sua Passione.
«Figlia mia, alla mia cara Mamma mai sfuggì il pensiero della mia Passione, e a forza di ripeterla si riempì tutta, tutta di Me. Così succede all'anima, a forza di ripetere ciò che Io soffrii, viene a riempirsi di Me». (L.d.C., Vol.11°, 29.3.1913)
Sono una preghiera di consolazione a Gesù innocente, solo, abbandonato, venduto, condannato, deriso, maltrattato, torturato, crocifisso, agonizzante, morto e sepolto; sono un canto d'amore di Gesù per coloro che ama di amore eterno, e fanno dire all'Amato: «Io sono per il mio diletto e la sua brama è verso di me» (Ct 7,11), ci aiutano ad amarlo con lo stesso amore e, nell'unico respiro, ci permettono di fare spazio al Suo dolore.
«Figlia mia, il mondo sta in continuo atto di rinnovare la mia Passione, e siccome la mia immensità involge tutti, dentro e fuori delle creature, così sono costretto dal loro contatto a ricevere chiodi, spine, flagelli, disprezzi, sputi e tutto il resto che soffrii nella Passione, e anche più. Ora, chi fa queste ore della mia Passione, dal contatto di queste mi sento togliere i chiodi, frantumare le spine, raddolcire le piaghe, togliere gli sputi, mi sento contraccambiare in bene il male che mi fanno gli altri, ed Io, sentendo che il loro contatto non mi fa male, ma bene, mi poggio sempre più su loro.» (L.d.C., Vol. 11°, 6.11.1914)
Dalla lettura e meditazione di queste Ore nasce una vita intima che si assimila e si dilata nell'amore, vita concreta e feconda che si estende e si consuma nell'amore senza fine.
«Figlia mia, sappi che col fare queste ore, l'anima prende i miei pensieri e li fa suoi, le mie riparazioni, le preghiere, i desideri, gli affetti, anche le più intime mie fibre e le fa sue, ed elevandosi su, tra il Cielo e la terra fa il mio stesso uffizio, e come corredentrice dice insieme con Me: “Ecce ego mitte me, [ Eccomi manda me] voglio ripararti per tutti, risponderti per tutti ed impetrare il bene a tutti.» (Idem)
Le 24 Ore della Passione sono il reciproco bacio d'amore del Crocifisso, il quale ha preso su di sé il nostro peccato e, incorporandoci in Lui, dona la salvezza a noi fratelli e figli che rispondiamo alla proposta dell'Amore e per grazia viviamo il Fiat e di Divina Volontà.
Ogni parola, come scintilla, fa ardere nel «Fiat voluntas tua» e, abbandonati in incandescenti dialoghi d'amore che pervadono tutto l'essere, si vive una vita appassionata nel compimento della Divina Volontà.
don Tiziano Soldavini
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1 San Giovanni Crisostomo, Omelia, XLIV, n.1. Vangelo di S. Matteo, 1-45.
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PRESENTAZIONE "DIALOGHI D'AMORE"
di ERRICO NOVI
Noi cristiani abbiamo bisogno di immagini. Custodiamo Dio nel cuore ma amiamo guardarlo. E amiamo guardare la Croce. Contemplarla, trovare in lei la Verità. Ma abbiamo un limite, che è il tempo, innanzitutto, il tempo e lo spazio della nostra vita, che sono troppo miseri.
Solo la rinuncia a ogni altro tempo, spazio, consunzione del corpo se non in Gesù, può forse condurre a vedere la Verità, almeno a vederne una parte più grande. Non tutti conoscono l’eroismo mistico di Luisa Piccarreta quale magnifico esempio di tale sacrificio. Ecco, Don Tiziano Soldavini, con i suoi “Dialoghi d’Amore”, ci conduce a conoscere l’esperienza di questa testimone straordinaria dell’Amore di Gesù, attraverso il commento di una sua opera incredibile, “Le 24 ore della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo”, del 1914. Gesù concede a Luisa la grazia di farle «morire continuamente» la sua volontà in modo che risorga in lei «la vita della Divina Volontà». Ebbene, tale grazia diventa occasione di gioia per noi.
Le pagine in cui Soldavini ci conduce alla scoperta dello scritto regalatoci 106 anni fa da Luisa sono un’occasione per illuminare l’anima. E trarre conforto dalla condivisione che Luisa ebbe del dolore di Cristo.
Si tratta di un’immersione mistica, in cui, ci ricorda don Tiziano, bisogna affidarsi a una guida, lo Spirito Santo, che aiuta a comprendere il messaggio, anzi, «la parola della Croce».
Avviene qualcosa di impensabile. Perché Tiziano Soldavini ci ricorda come la mistica unione di Luisa a Gesù arrivi a rinfrancare il Signore, a essere avvertita dal Figlio come ristoro dalle ferite della Passione.
È chiaro che un cammino straordinario come l’esperienza mistica concessa a Luisa sfugge a tutti noi, e ci precipita nello sconforto dell’inadeguatezza. Eppure quel miracolo è in realtà emblema, pare volerci suggerire Don Tiziano, di cosa può essere la nostra vita grazie a Gesù: perché se ci si convince di essere persino conforto al Divino, si ha l’impressione più nitida e geniale dell’Amore che ci lega a Lui. Non della semplice sudditanza di figli, ma dell’Amore, del pieno connubio. E passare dalla nostra consueta condizione di peccatori a quella di figli, così amati da riuscire a rinfrancare addirittura il cuore di Gesù, è impresa così straordinaria da riuscire a incoraggiarci. Da consentirci cioè di percepire la vita piena vissuta nella Divina Volontà non come un miraggio irraggiungibile, ma quale condizione che tutti noi possiamo vivere. Nella gioia e nel sorriso dell’anima.
Ecco perché l’esperienza che Don Tiziano ci propone con il suo commento a “Le 24 Ore della Passione” è in realtà alimento inestinguibile, una catena da afferrare per sottrarsi alla schiavitù della miseria. I “Dialoghi d’Amore” sono una palestra dell’anima in cui recarci per fare esercizio, e per uscirne irrobustiti nello spirito, tonificati nella speranza e nella gioia.
In un suo precedente, splendido libro, “L’arte della gioia”, Soldavini aveva immaginato a un tratto delle “palestre della gioia”. Vere e proprie scuole dove apprendere l’arte e avviarci a praticarla. Non ha perso tempo. È passato dalla teoria alla pratica. Ha messo in piedi lui una ben attrezzata palestra proprio con questo libro, con questo invito a riscoprire l’opera di Luisa Piccarreta. Come lei stessa nel 1914 scrisse al confessore che le aveva sollecitato “Le 24 Ore”, ossia Sant’Annibale Maria Di Francia, “se colui che le mediterà è peccatore, si convertirà, se è imperfetto diverrà perfetto, se è santo si farà più santo, se è tentato troverà la vittoria, se è sofferente troverà in queste Ore la forza, la medicina, il conforto; e se l’anima sua è debole e povera, troverà un cibo spirituale ed uno specchio dove si rimirerà di continuo per abbellirsi e farsi simile a Gesù nostro modello”.
Facciamone tesoro. Approfittiamo del regalo di Don Tiziano. Ci aiuta a leggere “Le 24 Ore”, si offre come guida per viaggiare nell’opera di Piccarreta. Approfittiamone perché ne usciremo rafforzati nell’anima. E capaci di aprirci inaspettatamente a una gioia di cui non ci sentivamo degni.
ERRICO NOVI Solo la rinuncia a ogni altro tempo, spazio, consunzione del corpo se non in Gesù, può forse condurre a vedere la Verità, almeno a vederne una parte più grande. Non tutti conoscono l’eroismo mistico di Luisa Piccarreta quale magnifico esempio di tale sacrificio. Ecco, Don Tiziano Soldavini, con i suoi “Dialoghi d’Amore”, ci conduce a conoscere l’esperienza di questa testimone straordinaria dell’Amore di Gesù, attraverso il commento di una sua opera incredibile, “Le 24 ore della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo”, del 1914. Gesù concede a Luisa la grazia di farle «morire continuamente» la sua volontà in modo che risorga in lei «la vita della Divina Volontà». Ebbene, tale grazia diventa occasione di gioia per noi.
Le pagine in cui Soldavini ci conduce alla scoperta dello scritto regalatoci 106 anni fa da Luisa sono un’occasione per illuminare l’anima. E trarre conforto dalla condivisione che Luisa ebbe del dolore di Cristo.
Si tratta di un’immersione mistica, in cui, ci ricorda don Tiziano, bisogna affidarsi a una guida, lo Spirito Santo, che aiuta a comprendere il messaggio, anzi, «la parola della Croce».
Avviene qualcosa di impensabile. Perché Tiziano Soldavini ci ricorda come la mistica unione di Luisa a Gesù arrivi a rinfrancare il Signore, a essere avvertita dal Figlio come ristoro dalle ferite della Passione.
È chiaro che un cammino straordinario come l’esperienza mistica concessa a Luisa sfugge a tutti noi, e ci precipita nello sconforto dell’inadeguatezza. Eppure quel miracolo è in realtà emblema, pare volerci suggerire Don Tiziano, di cosa può essere la nostra vita grazie a Gesù: perché se ci si convince di essere persino conforto al Divino, si ha l’impressione più nitida e geniale dell’Amore che ci lega a Lui. Non della semplice sudditanza di figli, ma dell’Amore, del pieno connubio. E passare dalla nostra consueta condizione di peccatori a quella di figli, così amati da riuscire a rinfrancare addirittura il cuore di Gesù, è impresa così straordinaria da riuscire a incoraggiarci. Da consentirci cioè di percepire la vita piena vissuta nella Divina Volontà non come un miraggio irraggiungibile, ma quale condizione che tutti noi possiamo vivere. Nella gioia e nel sorriso dell’anima.
Ecco perché l’esperienza che Don Tiziano ci propone con il suo commento a “Le 24 Ore della Passione” è in realtà alimento inestinguibile, una catena da afferrare per sottrarsi alla schiavitù della miseria. I “Dialoghi d’Amore” sono una palestra dell’anima in cui recarci per fare esercizio, e per uscirne irrobustiti nello spirito, tonificati nella speranza e nella gioia.
In un suo precedente, splendido libro, “L’arte della gioia”, Soldavini aveva immaginato a un tratto delle “palestre della gioia”. Vere e proprie scuole dove apprendere l’arte e avviarci a praticarla. Non ha perso tempo. È passato dalla teoria alla pratica. Ha messo in piedi lui una ben attrezzata palestra proprio con questo libro, con questo invito a riscoprire l’opera di Luisa Piccarreta. Come lei stessa nel 1914 scrisse al confessore che le aveva sollecitato “Le 24 Ore”, ossia Sant’Annibale Maria Di Francia, “se colui che le mediterà è peccatore, si convertirà, se è imperfetto diverrà perfetto, se è santo si farà più santo, se è tentato troverà la vittoria, se è sofferente troverà in queste Ore la forza, la medicina, il conforto; e se l’anima sua è debole e povera, troverà un cibo spirituale ed uno specchio dove si rimirerà di continuo per abbellirsi e farsi simile a Gesù nostro modello”.
Facciamone tesoro. Approfittiamo del regalo di Don Tiziano. Ci aiuta a leggere “Le 24 Ore”, si offre come guida per viaggiare nell’opera di Piccarreta. Approfittiamone perché ne usciremo rafforzati nell’anima. E capaci di aprirci inaspettatamente a una gioia di cui non ci sentivamo degni.
Giornalista del quotidiano Il Dubbio, giornale promosso dal Consiglio nazionale forense
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La Redazione di ARTCUREL ringrazia l'Autore don Tiziano Soldavini (email: dontizianosoldavini@gmail.com ) del libro "Dialoghi d'amore" per aver inviato la documentazione per l'articolo.
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