lunedì 5 agosto 2019

Anna Maria Andreani , MADRE PROVVIDENZA



Anna Maria Andreani ,  MADRE PROVVIDENZA
                                  



Estratto dalla biografia  di P. Luigi Duilio Graziotti

 " ... Madre Provvidenza al secolo Anna Maria ANDREANI è nata il 19 Agosto 1933 a Cornale di Pradalunga (Bg) da genitori saggi e molto religiosi.  Fin dall’infanzia ha sentito forte la vocazione di donarsi al Signore per la salvezza delle anime.
È stata direttrice in una colonia marina a Varazze e assistente in altre, dove educava gratuitamente i figli dei poveri. È stata mamma degli orfani nell’opera S. Vincenzo ed ha insegnato ai poliomielitici, mongoloidi e menomati psichici a Bergamo e a Varazze. Ha insegnato in due preventorii antitubercolari a Selvino (Bg) e a Sovere (Bg), e curato da vicino i fanciulli malati.   Ha lavorato nell’Azione Cattolica Italiana come propagandista.  Durante la sua giovinezza cresceva sempre più forte in lei la vocazione di lasciare il mondo per ritirarsi in una clausura carmelitana a scrivere, per aiutare i fratelli a seguire Cristo sempre più da vicino.


Si è consacrata a Dio con i Santi Voti nel 1954 nella cattedrale di S. Ambrogio a Varazze (Sv), e più avanti si è fatta Carmelitana Secolare nel Santuario di Concesa di Trezzo d’Adda (Mi). Le vie di Dio sono il più delle volte diverse da quelle degli uomini.    
All’età di trent’anni, il 22 Febbraio 1964, si è offerta per la conversione di un Sacerdote. La notte seguente fu colpita da un glaucoma bilaterale, e perse totalmente la luce degli occhi. Dopo diversi interventi chirurgici, senza esiti, ebbe la gioia, per mezzo di un Carmelitano, P. Francesco CELLERINO, di avere un incontro con Sua Santità il Papa Paolo VI, il 28 Maggio 1969. Esposta a Lui la propria vocazione di entrare nel Carmelo per la santificazione dei Sacerdoti, Lui le rispose: «Vai pellegrina per il mondo fino a quando incontrerai un Vescovo che ti accoglierà. Accogli tutti quei giovani che sono smarriti e sono alla ricerca di una luce».   «Santità - rispose Anna Maria – io sono non vedente».   E il Papa a lei: « Non temere: la Provvidenza ti accompagnerà » .


 Il suo Padre Spirituale di allora, P. Fernando D’URBANO, Camilliano, ora defunto, le disse: «Obbedisci al Papa. Fatti mettere su di un treno senza chiedere dove va, senza prendere né valigia né denaro, e senza la luce degli occhi. Credi che Dio ti accompagnerà. Non cercar nulla a nessuno, lascia che gli altri cerchino te».
 Pensò allora alle parole del Vangelo: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la Sua messe. Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali, e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa»   (Lc 10, 2-5).
Salita sul treno le venne incontro subito la divina Provvidenza con un militare che le pagò il biglietto per Roma.   Da una mano all’altra, e da una città all’altra, sotto la guida del suo Padre Spirituale, che ogni tanto sentiva per telefono, viaggiò sette anni pellegrina, arricchendo così la sua vita di tanta esperienza, attraverso prove di ogni genere.   Dio le stava preparando la strada dura e faticosa delle Fondazioni .



Il Cardinale Giuseppe Siri con i Fondatori Madre Provvidenza
 e Padre Luigi Duilio Graziotti 

Sua Eccellenza Mons. Giuseppe FRANCIOLINI, Vescovo di Cortona, in accordo con Sua Em.za il Card. SIRI, le diede l’abito religioso carmelitano. Durante quella cerimonia il Vescovo le disse che, come Fondatrice, si sarebbe chiamata anche col nome di Madre Provvidenza.
In venticinque anni di lavoro nella Chiesa e per la Chiesa abbiamo insieme preparato, con l’aiuto di Dio, 150 Sacerdoti che sono stati inviati in tutti i Continenti. Tali Sacerdoti non erano solo italiani, ma provenivano da tutti i Continenti. Abbiamo quindi fondato non solo in Italia, ma nelle varie parti del mondo: in India, Filippine, Samoa, Angola, Antille, Colombia, Ecuador, Vietnam, Birmania, Venezuela, Brasile, Argentina, ecc.
Le fondazioni missionarie sono state diverse, sia di vita attiva che di vita contemplativa. Lo spirito è soprattutto quello di vivere e comunicare una fede profonda.  La finalità principale è stata quella di aiutare i Sacerdoti in difficoltà e di occuparci della formazione di numerosi chierici con l’apertura di Seminari sia in Italia che all’estero. Comunque il Fondatore è sempre Dio: noi siamo stati solo i Suoi collaboratori.
Scrivere e aiutare sono sempre stati un bisogno del suo spirito. Infatti, oltre alle proprie famiglie religiose, nel mondo si è costituita un’altra famiglia che si chiama «Figli di Madre Provvidenza».
Dopo tanto lavoro per la costruzione di numerosi edifici, sia pur in terra di missione, nonostante il suo stato di necessità, dopo tante sofferenze, si era ritirata a Cornale di Pradalunga in provincia di Bergamo nella sua casa natale .  La sua storia  terminò il 16 Giugno 2002 dopo una terribile crisi respiratoria.
Madre Provvidenza era un’anima mistica ed ha vissuto la Passione di Gesù al completo in tutte le sue membra. Infatti (ora lo posso dire) spesse volte Gesù le diceva: «Tu dovrai soffrire tutti i dolori della Mia Passione». Molte volte pronunciava le seguenti parole: «Quando io nacqui mi disse una voce: tu sei nata a portar la Mia croce».
Ora abbiamo una grande santa in Paradiso, anche se la sua scomparsa ha lasciato un incolmabile vuoto  ..." .
P. Luigi Duilio Graziotti 
Fondatore





UNA TESTIMONIANZA SU MADRE PROVVIDENZA


di Rosanna Pirulli

La ringrazio tantissimo per il suo interessamento alla figura di Madre Provvidenza e anche per  avermi offerto l’opportunità di scrivere una mia testimonianza sulla Madre, (forse non è proprio breve!!!). 
Gliela mando volentieri, non per parlare solo di me ma perché si possa conoscere sempre più diffusamente la sua vita e le meraviglie che il Signore ha compiuto e compie attraverso Madre Provvidenza!
Conosco Madre Provvidenza dal 1989 quando, studentessa universitaria alla facoltà di Lingue e Letterature Straniere, ero alla ricerca della mia vocazione, per rispondere a quella voce insistente che nel mio cuore mi chiamava a offrirmi totalmente per una causa grande, a servizio di Dio e del  prossimo. Era diventato forte in me in quel periodo, il senso missionario; mi entusiasmava l’idea di lasciare tutto, tutte le mie pseudo certezze, seppure buone, tutte le mie sicurezze economiche, affettive, i miei programmi, forse non sempre presi in accordo con Lui, sotto la Sua direzione e secondo il Suo volere.
Sì, erano in potenziale belli i miei programmi: volevo laurearmi, e chi non vuole raggiungere finalmente l’agognata meta a distanza di soli 4 esami e con la tesi già avviata?!?;  contemporaneamente seguivo un corso di Radiotelefonia aeronautica e assistenza di volo: volevo volare, sorvolare spazi aperti, belli, e per dare comunque al tutto una vena spirituale e “missionaria” ipotizzavo anche di proporre la recita del Santo Rosario e preghiere di intercessione nei probabili casi di pericolo durante i voli intercontinentali che avrei fatto da Assistente di volo!
Tanti sogni, forse poco realizzabili, tanti progetti …. e tanta confusione nella mia mente che trovarono risposta solo al mio primo incontro con Madre Provvidenza. Ricordo, fu l’11 Aprile del 1989 a Roma in una casa di formazione da lei aperta. L’incontro con lei, con questa donna possente nell’aspetto, rassicurante ma soprattutto “carismatica”, mi trasmise tanta pace e serenità!
Sembrava che già mi conoscesse, leggeva in me soprattutto tutta quell’ansia missionaria che voleva uscire ma non sapeva come. Mi disse: “Sì, volerai, ma non come pensi tu, lo farai raggiungendo il mondo intero, popoli lontani, anime tristi, sole, lontane da Dio, con la fede, con Gesù, sotto la Cui volontà metterai la tua.
Iniziò così la mia vita religiosa, abbracciando con gioia la sua spiritualità. Una spiritualità molto simile a quella della Piccolissima via di Santa Teresina di Gesù Bambino: santificarsi nelle piccoli cose e amare il mondo intero pur rimanendo nel piccolo villaggio, nella piccola comunità dove il Signore chiama!
Il Signore, pur non mandandomi tanto lontano, in quei famosi posti esotici che tanto avrei desiderato raggiungere, mi ha permesso tuttavia di fare “missione” in diverse località italiane, in qualità di maestra d’asilo, mamma di anziani, collaboratrice parrocchiale, promotrice vocazionale. Sì, in diverse discipline e campi di apostolato, perché lo spirito di Madre Provvidenza non voleva interessare solo un campo, ma tutti quelli dove poteva essere richiesto il nostro aiuto, dove potevamo portare Dio e il Suo sorriso. Qui vorrei riportare alcune sue riflessioni che era solita fare a noi suore:
“ Dio, chi è Dio?
È padrone di tutto, di noi, del nostro cuore, del nostro corpo, del nostro apostolato.
È l’Essere perfettissimo, e la Sua sposa deve essere quella che Lo imita.
Lui nella II  Persona della SS Trinità è uomo, uomo vero, santo, purissimo, degnissimo d’amore, di lode, ecc.
Mai pensare di Lui come di chi non ci ama, o che non ci ama davvero.
Se la suora sapesse davvero parlare con Lui non sarebbe mai dubbiosa, triste, arrabbiata, scontrosa.
Tutto è vanità all’infuori di Lui.
Lui è Amore!
Perché si vede la suora con musi lunghi, triste? La colpa è sempre della suora!
Se sapesse parlare con Lui, se avesse sete di Lui, sarebbe davvero felice.
Se c’è qualcosa che non và dentro di me , dico: aiutami!
Guai alla suora permalosa!
Le sante chiedevano di essere sempre corrette, sempre riprese.
La permalosità allontana il cuore dello Sposo!
Chi è permalosa è contrario allo spirito dell’Amore!
Gesù è contrario alla suora tiepida. La suora deve essere ricca di entusiasmo.
La terra di missione ci chiama: totale obbedienza.
Ho accettato questo spirito -   spirito di totale rinuncia, radicale distacco.
Bisogna sorridere sempre!
La suora deve essere il sole che scalda, il sorriso che porta gioia, l’acqua che disseta, con le sue parole dolci, soavi, serene.
Gli altri vogliono vedere nella suora il volto del suo Sposo.
La suora deve essere sempre sorridente anche quando è malata.
Bisogna vincere se stesse; la parola donna significa DONNA. Prima di essere suora devo essere donna!
Devo affrontare tutte le difficoltà, non piangere le minime difficoltà.
Radicale distacco!
Devo essere prudente, silenziosa, seria, santa dovunque vado: in apostolato e ovunque!
Nolite tangere untos meos! - Non toccate i miei consacrati!
Riservatezza nelle case dei preti! Serie!
Chi vuol venire dietro a me, prenda la sua croce e mi segua!
Devo sfogarmi solo col Signore! Devo confessarmi presto e riavere la pace!
Noi siamo creature privilegiate solo perché chiamate alla perfezione, e se non corrispondiamo a questo non siamo neanche donne!
Aiutami Signore a conoscere le tue virtù!
La santità non è fatta di sentimento, di affetto, di azioni; è fatta di eroismo, di rinuncia alla propria volontà.
Siamo Missionarie della Fede!
Umili strumenti, strumenti semplici, poveri ma ricchi di Dio.
Aver paura di avere anche solo £ 50 senza che la superiora lo sappia, perché Dio lo sa, lo vede; vede tutto.
Il voto di povertà ci chiede di essere prive di tutto!
Una suora pulita, ordinata, bianca, pura, richiama negli altri, in chi ci vede il senso della purezza.
Non perdere mai tempo!
Amare le anime, non dormire!
Fare di tutto per trovare una vocazione. Dobbiamo essere umili tra noi, dobbiamo amarci.
La superiora deve essere sempre lei la prima ad usare dolcezza, bontà, dolcezza, amore. Mai vedere solo i difetti negli altri.
Rispondere con amore.
L’UMILTA’, la generosità, la carità verso i poveri. Nulla però senza il permesso della superiora! A noi tocca sempre di obbedire.
Chi sta a vedere la pagliuzza nell’occhio dell’altro e non vede la trave nel suo è molto indietro nella via della santità.
Noi siamo monache di clausura.
Il distacco da tutto: da quella persona che mi tenta al male, che mi fa perdere tempo, mi fa chiacchierare o altro. Chi vive con i bambini ha davanti il libro dell’innocenza, basta guardare il viso di un piccolo, ci rendiamo conto di essere sporchi nell’anima. La vita religiosa è di perfezione, è di penitenza.
La santità bisogna guadagnarla attraverso le mortificazioni, il distacco, la povertà.
Bisogna essere sinceri!
Noi dobbiamo diventare santi!
I Fondatori grattano, scolpiscono perché vogliono farci santi.
La santità!
Nessuno è capace di curarsi da solo!
Abbiamo bisogno del dottore, cioè del padre spirituale.
Dove l’obbedienza mi manda è Dio che mi vuole!
Quanto è dolce il Signore!
Cristo s’innamora di chi lo ama! Amare vuol dire spogliarsi di tutto e rendersi simili a Lui!
Lo spirito contemplativo- attivo è quello che attinge direttamente da Lui, Gesù crocifisso!
-         Va, vendi tutto e seguimi!   Liberi di volare a Lui.
Noi siamo Monache Missionarie!
Non abbiamo solo la clausura, abbiamo anche la missione! Cristo non ha dove posare il capo!
Perché possiamo vivere più profondamente il distacco, la povertà assoluta, io non devo essere attaccata, legata alla mia cella, al mio comodino.
In cappella cerchiamo Dio grondante sangue, che cerca il mio amore, il mio tutto e mi dice: tu almeno amami.
Missionaria della Fede!
Priva di tutto per abbracciare il tutto. Ecco che missionaria della Fede va dal bimbo, dal nonnino, dall’infedele. Avvicineremo tutti perché saremo col nostro Dio solo e tutto per noi e lo porteremo a tutti.
Bisogna aver paura di chiedere il permesso per cambiare le cose, per vedere i propri parenti, perché si rompe la clausura della propria anima con Gesù.
Ecco la Madonna del si, umile, semplice, non dotta!
Non lasciarmi sterile, senza figli! Dammi tanti figli, frutti del tuo amore Gesù con me! Trovare vocazioni!…… “
Gli anni più intensi però sono stati quest’ultimi 7, quando, in seguito a un aggravarsi della sua salute fisica, ha dovuto ritirasi nella sua casa e un gruppo di noi suore ha voluto seguirla e assisterla. Sono stati anni fecondissimi per la nostra vita spirituale, intensi, perché abbiamo visto da vicino quanto fosse profondo e ricco il suo rapporto con il Divino e, quanto forte la sua disponibilità a soffrire con Gesù la Sua passione per salvare le anime!
Quante volte l’abbiamo vista soffrire nel suo corpo per strappare al suo Amato le grazie che in tanti le chiedevano, per  sovvenire alle loro necessità spirituali e materiali! E quante volte soprattutto constatare la pronta risposta dall’Alto!
Ora che non è più con noi fisicamente, perché scomparsa nel giugno del 2002, ci rimane l’arduo compito di continuare la sua opera e di far conoscere a quante più persone la sua eccezionale figura!
Tuttavia non mancano ancora oggi, anzi sono ancora più forti, testimonianze non solo nostre, di chi le è vissuto accanto, ma anche di numerosissimi altri che l’hanno conosciuta personalmente e non solo, di chi ancora ne beneficia la dolce e sicura presenza e intercessione!
In unione di preghiera
Rosanna Pirulli






Il brano della biografia è estratto dalla biografia di Madre Provvidenza a cura di P. Luigi Duilio Graziotti .

Associazione Volontari della Carità : 
L'Associazione Volontari della Carità , coordinata attualmente da Padre Luigi Graziotti , è formata da volontari e volontarie al servizio dei fratelli per svolgere le opere di misericordia verso quanti scrivono in cerca di consiglio e aiuto .  Vi sono anche delle laiche consacrate che vivono la spiritualità di Madre Provvidenza , scomparsa nel giugno 2002 in odore di santità , con un unico spirito e una medesima vocazione : il loro compito è di pregare per quanti presentano le loro necessità e per tutti i Sacerdoti del mondo , specie i Missionari .  Hanno anche una rivista di spiritualità "Virgo Potens" a cura di Rosanna Pirulli .  Chi desidera scrivere per chiedere preghiere può farlo liberamente sia per e-mail che per lettera .  Recapito : Associazione Volontari della Carità , via S. Lucia , 5 , 24020 , Pradalunga (BG) - tel/fax 035-767618 - ex-sito internet : www.sehaisetediluce.it  - ex-email : ama@sehaisetediluce.it  






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