BEATO CARLO D'AUSTRIA
(1887-1922)
la politica come servizio
santo
Beato Carlo d'Austria
(1887-1922)
"...Il compito
decisivo del cristiano consiste nel cercare in tutto la volontà di Dio,
riconoscerla e seguirla. L'uomo di Stato e cristiano Carlo d'Austria si pose
quotidianamente questa sfida. Ai suoi occhi la guerra appariva come "qualcosa di
orribile". Nei tumulti della Prima Guerra Mondiale cercò di promuovere
l'iniziativa di pace del mio predecessore Benedetto XV. Fin dall'inizio,
l'Imperatore Carlo concepì la sua carica come servizio santo ai suoi popoli. La
sua principale preoccupazione era di seguire la vocazione del cristiano alla
santità anche nella sua azione politica. Per questo, il suo pensiero andava
all'assistenza sociale. Sia un esempio per noi tutti, soprattutto per quelli che
oggi hanno in Europa la responsabilità politica! ..."
Dall'Omelia di Papa Giovanni Paolo II del 3 ottobre 2004.
Carlo d'Austria nacque il 17
agosto 1887 nel Castello di Persenbeug nella regione dell'Austria Inferiore. I
suoi genitori erano l'Arciduca Otto e la Principessa Maria Giuseppina di
Sassonia, figlia dell'ultimo Re di Sassonia. L'Imperatore Francesco Giuseppe I
era prozio di Carlo.
Carlo ricevette un'educazione
espressamente cattolica e fin dalla fanciullezza venne accompagnato con la
preghiera da un gruppo di persone, poiché una religiosa stigmatizzata gli aveva
profetizzato grandi sofferenze e attacchi contro di lui. Da ciò ebbe origine,
dopo la morte di Carlo, la «Lega di preghiera dell'Imperatore Carlo per la pace
dei popoli», che nel 1963 divenne una comunità di preghiera ecclesialmente
riconosciuta.
Ben presto crebbe in Carlo un grande
amore per la Santa Eucaristia e per il Cuore di Gesù. Tutte le decisioni
importanti venivano da lui cercate nella preghiera.
Il 21 ottobre 1911 sposò la
Principessa Zita di Borbone-Parma. Nei dieci anni di vita matrimoniale felice ed
esemplare la coppia ricevette il dono di otto figli. Sul letto di morte Carlo
diceva ancora a Zita: «Ti amo senza fine!».
Il 28 giugno 1914, in seguito
all'assassinio dell'Arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono, in un
attentato, Carlo divenne l'erede al trono dell'Impero Austro-Ungarico.
Mentre imperversava la Prima Guerra
Mondiale, con la morte dell'Imperatore Francesco Giuseppe, il 21 novembre 1916,
Carlo divenne Imperatore d'Austria. Il 30 dicembre venne incoronato Re
apostolico d'Ungheria.
Anche questo compito venne visto da
Carlo come una via per seguire Cristo: nell'amore per i popoli a lui affidati,
nella cura per il loro bene e nel dono della sua vita per loro.
Il dovere più sacro di un Re -
l'impegno per la pace - fu posto da Carlo al centro delle sue preoccupazioni nel
corso della terribile guerra. Unico fra tutti i responsabili politici, appoggiò
gli sforzi per la pace di Benedetto XV.
Per quanto riguarda la politica
interna, pur in tempi estremamente difficili pose mano ad un'ampia ed esemplare
legislazione sociale, ispirata all'insegnamento sociale cristiano.
Il suo comportamento rese possibile
al termine del conflitto una transizione a un nuovo ordine senza guerra civile.
Tuttavia venne bandito dalla sua patria.
Per desiderio del Papa, che temeva
lo stabilirsi del potere comunista nella Mitteleuropa, Carlo cercò di
ristabilire la sua autorità di governo in Ungheria. Ma due tentativi fallirono,
poiché egli voleva in ogni caso evitare lo scoppio di una guerra civile.
Carlo venne mandato in esilio
nell'isola di Madeira. Poiché egli considerava il suo compito come un mandato di
Dio, non poté abdicare alla sua carica.
Ridotto in povertà, visse con la sua
famiglia in una casa assai umida. Perciò si ammalò a morte, accettando la
malattia come sacrificio per la pace e l'unità dei suoi popoli.
Carlo sopportò la sua sofferenza
senza lamenti, perdonò a tutti coloro che avevano mancato contro di lui e morì
il 1 aprile 1922 con lo sguardo rivolto al Santissimo Sacramento. Come ricordò
ancora sul letto di morte, il motto della sua vita fu: «Tutto il mio impegno è
sempre, in tutte le cose, conoscere il più chiaramente possibile e seguire la
volontà di Dio, e questo nel modo più perfetto».
E' stato beatificato da Papa
Giovanni Paolo II Domenica 3 ottobre 2004.
Fonte :
www.vatican.va
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