KATHARINE DREXEL (1858-1955)
vergine fondatrice della Congregazione delle Suore del SS.mo Sacramento per gli indiani e la gente di colore
vergine fondatrice della Congregazione delle Suore del SS.mo Sacramento per gli indiani e la gente di colore
Nata a Philadelphia,
Pennsylvania, negli Stati Uniti d'America, il 26 novembre 1858, Katharine Drexel
era la seconda figlia di Francis Anthony Drexel ed Hannah Langstroth Drexel. Suo
padre era un famoso banchiere e filantropo. Entrambi i genitori istillarono
nelle loro figlie l'idea che la ricchezza era data loro in prestito e doveva
perciò, essere condivisa con gli altri.
Durante un viaggio della
famiglia nell'ovest degli Stati Uniti, Katharine, da giovane donna, notò lo
stato abietto e degradante dei nativi americani. Fu questa un'esperienza che
risvegliò il desiderio di fare qualcosa di specifico per alleviare la loro
condizione. Segnò questo il principio di un impegno personale e finanziario di
tutta una vita a sostegno di numerose missioni e missionari negli Stati Uniti.
La prima scuola da lei fondata fu quella di Santa Caterina, in Santa Fé, New
Mexico (1887) per gli Indiani.
In seguito, durante un'udienza a
Roma con papa Leone XIII, al quale Katharine chiedeva missionari per alcune
missioni tra gli Indiani da lei finanziate, con sua sorpresa il Papa suggerì che
diventasse missionaria lei stessa. Dopo essersi consultata con il suo direttore
spirituale, il Vescovo James O'Connor, prese la decisione di donarsi totalmente
a Dio, insieme con la sua eredità, attraverso un impegno di servizio a favore
degli Indiani e degli Afro-Americani.
La sua ricchezza diventava ora
la povertà di spirito che fu per lei una realtà vissuta costantemente in una
vita in cui per il suo sostentamento c'era il minimo necessario. Il 12 febbraio
1891, fece la prima professione religiosa, fondando le Suore del Santissimo
Sacramento, il cui scopo doveva essere quello di diffondere il messaggio
evangelico e la vita eucaristica in mezzo agli Indiani ed Afro-Americani.
Donna d'intensa preghiera,
Katharine trovò sempre nell'Eucaristia la sorgente del suo amore per i poveri e
gli oppressi e l'ansia di combattere gli effetti del razzismo. Conscia del fatto
che molti degli Afro-Americani erano ben lungi dall'essere liberi, vivendo essi
ancora in condizioni inferiori al normale, o come mezzadri o come domestici
insufficientemente retribuiti; consapevole pure che a loro venivano negati sia
l'istruzione che i diritti costituzionali di cui altri godevano; mossa da una
profonda compassione, sentì l'urgenza e il bisogno di prodigarsi affinché negli
Stati Uniti si cambiassero la mentalità e gli atteggiamenti razziali.
Le piantagioni erano a quel
tempo un'istituzione sociale senza sbocco, per cui gli Afro-Americani
continuavano ad essere vittime di oppressione. Questo fatto costituiva come una
profonda pena per il senso di giustizia di Katharine. La necessità di offrire
alla gente di colore un'istruzione di qualità assumeva per lei un'importanza
sempre più grande, per cui parlò di questo urgente bisogno con altre persone che
condividevano la sua preoccupazione circa l'ineguaglianza esistente per gli
Afro-Americani: nelle città era per loro impossibile ricevere una buona
istruzione, mentre nelle campagne del sud esistevano anche restrizioni legali
che impedivano ad essi di ottenere un'educazione di base.
La fondazione di scuole e la
creazione di buoni corpi insegnanti per tutti, Indiani ed Afro-Americani,
attraverso gli Stati Uniti diventò così una priorità assoluta per Katharine e la
sua Congregazione.
Durante l'intera sua vita ella
aprì, dotandole di insegnanti e finanziandole direttamente, circa 60 scuole e
missioni, specialmente nell'ovest e sud-ovest degli Stati Uniti. Ciò che
costituì l'apice dei suoi sforzi nel campo dell'educazione, fu l'erezione, nel
1925, della «Xavier University» nella Louisiana, l'unica istituzione
d'istruzione superiore negli Stati Uniti destinata prevalentemente ai cattolici
di colore. Educazione religiosa, servizio sociale, visite alle famiglie, negli
ospedali, nelle prigioni, facevano parte del ministero di Katharine e delle sue
consorelle.
In maniera molto calma e serena,
Katharine armonizzava preghiera e totale dipendenza dalla Divina Provvidenza con
un'attività molto marcata. La sua gioiosa incisività in sintonia con lo Spirito
Santo, superava barriere e facilitava il suo procedere sulle vie della giustizia
sociale. Attraverso la testimonianza profetica di Katharine Drexel, la Chiesa
negli Stati Uniti divenne gradualmente consapevole della grave necessità di un
apostolato diretto in favore degli Indiani ed Afro-Americani. Essa non esitò mai
ad alzare la voce contro l'ingiustizia e prese pubblicamente una chiara
posizione ogni qualvolta c'era evidenza di discriminazione razziale.
Negli ultimi 18 anni della sua
vita, Katharine Drexel fu ridotta da una grave malattia ad uno stato di quasi
completa immobilità. Durante questo periodo si diede interamente ad una vita di
adorazione di contemplazione così come aveva desiderato sin dalla sua tenera
età. Morì il 3 marzo 1955.
Alle Suore del Santissimo
Sacramento, che continuano oggi il suo apostolato, ed in verità a tutti i
popoli, Katharine ha lasciato un quadruplice dinamico retaggio:
– il suo amore per l'Eucaristia,
il suo spirito di preghiera, e la sua visione dell'unità di tutti i popoli,
incentrata nell'Eucaristia;
– il suo indomito spirito di
coraggiosa iniziativa nell'affrontare le ingiustizie sociali esistenti nei
riguardi delle minoranze etniche — e ciò cento anni prima che tali problemi
diventassero di pubblico interesse negli Stati Uniti;
– la sua convinzione
sull'importanza di offrire a tutti una istruzione di qualità, e gli sforzi da
lei compiuti perché ciò divenisse realtà;
– il dono totale di se stessa,
della sua eredità e di tutti i suoi beni in un servizio disinteressato per
coloro che sono vittime dell'ingiustizia.
Katharine Drexel è stata
beatificata da Papa Giovanni Paolo II il 20 novembre 1988.
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