Principe Don Davide Pozzi di S. Sofia
L'Epiro e la questione ecumenica
L'Epiro , territorio di antica origine , corrisponde,
grosso modo , all'odierna Albania , ma non solo .
L'Epiro del Nord va dalla baia di Valona, Albania, al
confine greco, l'Epiro del Sud va dal confine greco con l'Albania fino al
Golfo di Corinto. Si tratta di un territorio che per secoli fu abitato da
popoli di lingua greca e religione ortodossa che politicamente dipendevano
dall'Impero bizantino.
Nel 1204 Michele I°Comneno, membro della famiglia imperiale di Costantinopoli , si staccò dall'Impero bizantino e creo' un regno indipendente , il despotato d'Epiro. In greco despotato significa regno . Tale regno, per alterne vicende , fu inglobato nel Regno di Serbia nel '300, divenne alla fine del secolo parzialmente autonomo, finchè nel '400 fu occupato dai Turchi . Eroe della resistenza contro i Turchi fu Giorgio Castriota Scanderberg cui il Papa attribuì il titolo di Atleta di Cristo . Infatti, accanto alla maggioranza ortodossa , vi era una minoranza di cattolici di rito greco e latino .
Quando Castriota morì i Turchi dilagarono nel paese e molti albanesi ed epiroti , per non convertirsi all'islamismo, si rifugiarono in Italia. E' il motivo per cui, nel salento, ad es. si parla grecanico o griko, cioè un greco arcaico immutato dai tempi in cui i profughi giunsero in Italia, ed in Sicilia si parla albanese antico (arbaresh) a Piana degli Albanesi che, fino agli anni Trenta del Novecento si chiamava Piana dei Greci. I profughi non hanno mai scordato la loro Patria e conservano ancora oggi, cinque secoli dopo la venuta in Italia, la loro storia e le loro tradizioni, fieri di essere italiani e greci al contempo.
Nei secoli successivi i fratelli rimasti in Patria sotto il giogo ottomano si ribellarono ripetutamente finchè nel 1913 l'Albania ottenne l'indipendenza dalla Turchia e costruì uno stato islamico nei Balcani, gli epiroti cristiani si sollevarono e proclamarono la loro indipendenza, stroncata nel sangue dai musulmani nel 1916.
L'occupazione del territorio epirota da parte dell'Albania non fu mai riconosciuta a livello internazionale ed i profughi costituirono un Governo in esilio, retto dall'allora Re e in seguito dai suoi successori .
L'attuale Pretendete al Trono lavora per l'ecumenismo e per costruire uno stato albanese in cui ai greci siano garantiti l'uso della propria lingua e la tutela della propria cultura. Il suo Governo vuole costruire un ponte fra i popoli e le culture balcaniche per aprire prospettive di pace e pacifica convivenza in quella terra martoriata.
Nel 1204 Michele I°Comneno, membro della famiglia imperiale di Costantinopoli , si staccò dall'Impero bizantino e creo' un regno indipendente , il despotato d'Epiro. In greco despotato significa regno . Tale regno, per alterne vicende , fu inglobato nel Regno di Serbia nel '300, divenne alla fine del secolo parzialmente autonomo, finchè nel '400 fu occupato dai Turchi . Eroe della resistenza contro i Turchi fu Giorgio Castriota Scanderberg cui il Papa attribuì il titolo di Atleta di Cristo . Infatti, accanto alla maggioranza ortodossa , vi era una minoranza di cattolici di rito greco e latino .
Quando Castriota morì i Turchi dilagarono nel paese e molti albanesi ed epiroti , per non convertirsi all'islamismo, si rifugiarono in Italia. E' il motivo per cui, nel salento, ad es. si parla grecanico o griko, cioè un greco arcaico immutato dai tempi in cui i profughi giunsero in Italia, ed in Sicilia si parla albanese antico (arbaresh) a Piana degli Albanesi che, fino agli anni Trenta del Novecento si chiamava Piana dei Greci. I profughi non hanno mai scordato la loro Patria e conservano ancora oggi, cinque secoli dopo la venuta in Italia, la loro storia e le loro tradizioni, fieri di essere italiani e greci al contempo.
Nei secoli successivi i fratelli rimasti in Patria sotto il giogo ottomano si ribellarono ripetutamente finchè nel 1913 l'Albania ottenne l'indipendenza dalla Turchia e costruì uno stato islamico nei Balcani, gli epiroti cristiani si sollevarono e proclamarono la loro indipendenza, stroncata nel sangue dai musulmani nel 1916.
L'occupazione del territorio epirota da parte dell'Albania non fu mai riconosciuta a livello internazionale ed i profughi costituirono un Governo in esilio, retto dall'allora Re e in seguito dai suoi successori .
L'attuale Pretendete al Trono lavora per l'ecumenismo e per costruire uno stato albanese in cui ai greci siano garantiti l'uso della propria lingua e la tutela della propria cultura. Il suo Governo vuole costruire un ponte fra i popoli e le culture balcaniche per aprire prospettive di pace e pacifica convivenza in quella terra martoriata.
Si veda Prof. Claude Chaussier, Le Royaume d'Epire et sa
Monarchie au XXI siècle, Bruxelles, 2003
Fonte : articolo inviato ad ARTCUREL dal Principe Don Davide Pozzi di S. Sofia .
Per ulteriori approfondimenti : http://www.epiro.too.it
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