DON VINCENZO CIMATTI
(1879-1965)
ヴィンチェンツォ・チマッティ
missionario salesiano in
Giappone e compositore di musica
Nasce a Faenza (Ravenna) il 15
luglio 1879
Muore a Tokyo (Giappone) il 6 ottobre 1965
Muore a Tokyo (Giappone) il 6 ottobre 1965
Nel 1888 Vincenzo Cimatti entra
nell’Istituto Salesiano della sua città per frequentare il Ginnasio, decise di
stare con don Bosco e fece il noviziato a Foglizzo (TO).
Amante della musica e dotato di una bellissima voce conseguì nel 1900 il Diploma di Composizione presso il Conservatorio di Parma. Successivamente nel 1903 si laurea in Scienze e nel 1905 acquisisce una nuova laurea, in Filosofia.
Ordinato Sacerdote da Mons. Cagliero, iniziò il suo lavoro pastorale nel Liceo Valsalice di Torino come docente di musica, agraria e pedagogia. Dal 1922 al 1925 è Direttore dell’Istituto. Valsalice è la casa di formazione dei giovani Salesiani. I chierici vedono in don Cimatti un padre: si sentono da lui accolti e amati come fosse lo stesso don Bosco.
Nel 1925 i Superiori pensano a lui per avviare la presenza salesiana in Estremo Oriente, in Giappone. Nonostante l’età, 46 anni, don Cimatti accetta con gioiosa fiducia. Parte da Genova il 25 dicembre 1925 e giunge a Moij nel Kiûsiû l’8 febbraio 1926. Il primo impegno è imparare la lingua e provare a fare apostolato avviando l’Oratorio. In breve due province giapponesi vengono affidate ai Salesiani. Quando venne istituita la Prefettura Apostolica di Miyazaki don Cimatti è nominato primo Prefetto Apostolico. Successivamente fonda una nuova congregazione religiosa indigena: le Suore della Carità di Miyazaki.
Amante della musica e dotato di una bellissima voce conseguì nel 1900 il Diploma di Composizione presso il Conservatorio di Parma. Successivamente nel 1903 si laurea in Scienze e nel 1905 acquisisce una nuova laurea, in Filosofia.
Ordinato Sacerdote da Mons. Cagliero, iniziò il suo lavoro pastorale nel Liceo Valsalice di Torino come docente di musica, agraria e pedagogia. Dal 1922 al 1925 è Direttore dell’Istituto. Valsalice è la casa di formazione dei giovani Salesiani. I chierici vedono in don Cimatti un padre: si sentono da lui accolti e amati come fosse lo stesso don Bosco.
Nel 1925 i Superiori pensano a lui per avviare la presenza salesiana in Estremo Oriente, in Giappone. Nonostante l’età, 46 anni, don Cimatti accetta con gioiosa fiducia. Parte da Genova il 25 dicembre 1925 e giunge a Moij nel Kiûsiû l’8 febbraio 1926. Il primo impegno è imparare la lingua e provare a fare apostolato avviando l’Oratorio. In breve due province giapponesi vengono affidate ai Salesiani. Quando venne istituita la Prefettura Apostolica di Miyazaki don Cimatti è nominato primo Prefetto Apostolico. Successivamente fonda una nuova congregazione religiosa indigena: le Suore della Carità di Miyazaki.
Nel 1935 fu nominato Prefetto Apostolico. I difficili anni della guerra, pieni
di innumerevoli sacrifici, egli li trascorse in una parrocchia di Tokyo. Nel
1949, sollevato dalla carica di Ispettore, continuò il suo lavoro come Direttore
dello Studentato filosofico e teologico di Chofu. Qui morì, da patriarca, il 6
ottobre 1965.
Nel 1952 ottiene il riconoscimento ufficiale del corso di Filosofia come collegio universitario. L’impegno di Mons. Cimatti e degli altri figli di Don Bosco consente all’opera salesiana di svilupparsi e diffondersi in modo sempre più consistente.
Il 13 novembre 1963 riceve dall’Imperatore la più alta onorificenza concessa ad uno straniero: la decorazione del “Terzo Grado al Merito Imperiale”.
Mons. Cimatti apostolo, scienziato, musico, pedagogista fu un grande missionario. Sarebbe potuto diventare un dotto, un musico di valore ma rinunciò a tutto pur di conquistare anime a Cristo. Anche se il suo giapponese non era perfetto, si faceva capire perfettamente con il linguaggio della bontà e il sorriso e con la musica, allegra e commovente, affascinante e intensa. Già in vita era considerato un santo dai confratelli e dalla gente. Ora, avviato da tempo il processo di Beatificazione, si attende che anche la Chiesa ne riconosca la santità.
Nel 1952 ottiene il riconoscimento ufficiale del corso di Filosofia come collegio universitario. L’impegno di Mons. Cimatti e degli altri figli di Don Bosco consente all’opera salesiana di svilupparsi e diffondersi in modo sempre più consistente.
Il 13 novembre 1963 riceve dall’Imperatore la più alta onorificenza concessa ad uno straniero: la decorazione del “Terzo Grado al Merito Imperiale”.
Mons. Cimatti apostolo, scienziato, musico, pedagogista fu un grande missionario. Sarebbe potuto diventare un dotto, un musico di valore ma rinunciò a tutto pur di conquistare anime a Cristo. Anche se il suo giapponese non era perfetto, si faceva capire perfettamente con il linguaggio della bontà e il sorriso e con la musica, allegra e commovente, affascinante e intensa. Già in vita era considerato un santo dai confratelli e dalla gente. Ora, avviato da tempo il processo di Beatificazione, si attende che anche la Chiesa ne riconosca la santità.
Quella di don Cimatti fu una famiglia di santi.
Dei tre figli superstiti: uno è Venerabile (lui, Vincenzo); un'altra è stata
beatificata il 12 maggio 1995 (la sorella sr. M. Raffaella della Congregazione
delle Suore Ospedaliere della Misericordia); il terzo (Luigi, salesiano
coadiutore e missionario in America Latina) è morto in concetto di santità.
Venerabile Vincenzo Cimatti (1879-1965). D. Renato Ziggiotti, V Successore di Don Bosco e allievo di Don Cimatti, ci ha lasciato
questa testimonianza:
«Per me Mons. Cimatti è il salesiano più completo che
abbia conosciuto per pietà, abilità, spirito di fraternità, paternità, arte di
conquistatore di anime. Fu educatore più che professore di pedagogia,
versatilissimo e affabilissimo, vera copia di S. Giovanni Bosco».
Visitando il
“Museo Cimatti” a Tokyo-Chofu, ci si accorge subito della ricchezza carismatica
del “Don Bosco del Giappone”: vi sono raccolte più di 900 composizioni musicali,
6.150 lettere, più di 10.000 foto originali, centinaia di articoli, libri di
filosofia, di spiritualità, di agricoltura e scienze naturali. Tutto questo per
diffondere il Vangelo nei posti più difficili per l’evangelizzazione. La sua
passione per far funzionare il Sistema preventivo nelle scuole, nella ricerca
vocazionale, nella presenza personale tra i giovani salesiani nei tempi di gioco
e di lavoro è stata trasmessa alle nuove generazioni dei Salesiani e laici
locali. Gesù Cristo, insieme al nome di Don Bosco, è stato diffuso grazie alle
centinaia dei suoi concerti musicali in Giappone, Corea e Cina. Sia come
formatore a Torino, sia come capo della spedizione missionaria, sia come Vicario
Apostolico, Ispettore, Direttore della casa di formazione, sempre spiccò per la
sua bontà salesiana.
Venerabile Vincenzo Cimatti
(1879-1965)
" Don Bosco del Giappone "
Bibliografia:
- G. Mantegazza, Un uomo fra gli uomini. I Fioretti di Mons. Vincenzo, pg. 80. Torino, LDC, 1977.
- Scuola Prof. Don Bosco, A Mons. Cimatti, Padre, maestro e guida, nel suo giubileo d’oro sacertdotale. ToKyo, 1955.
- C. R. Tassinari, Mons. Cimatti, visto da vicino. Milano, Scuola Grafica Salesiana, 1966.
- E. Valentini, Mons. Vincenzo Cimatti, in “Rivista di Pedagogia e Scienze Religiose”, 1966.
- E. Valentini, Il cuore di Don Cimatti, in “Voci Fraterne”, nel 1966.
- Bosco Teresio,
Don Cimatti, Elledici, 2009.
Fonte :
www.colledonbosco.it/_museo_missionario/profili_missionari/missionari_venerabili.html
;
www.sdb.org ;
www.sdb.org/ITA/Documenti/2007/_1_24_66_1_22_.htm ;
www.v-cimatti.com ;
www.santiebeati.it/dettaglio/90083 ;
http://compagniadeiglobulirossi.org/blog/page/13/?s
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