ARTCUREL GIOVANI

    ARTCUREL GIOVANI - Un luogo culturale dove Arte , Cultura e Religione si incontrano con tematiche per i Giovani .




" ERITIS  MIHI  TESTES ! "

...siate miei testimoni !

"Grazie a Dio per il cammino delle Giornate Mondiali della Gioventù! Grazie a Dio per i tanti giovani che esse hanno coinvolto lungo questi anni! Sono giovani che ora, diventati adulti, continuano a vivere nella fede là dove risiedono e lavorano. Sono certo che anche voi, cari amici, sarete all’altezza di quanti vi hanno preceduto. Voi porterete l'annuncio di Cristo nel nuovo millennio" Papa Giovanni Paolo II 

" Voi siete il sale della terra...
voi siete la luce del mondo..."

"...il più grande desiderio dell'uomo contemporaneo è quello di voler scoprire il volto di Cristo attraverso la testimonianza di una vita impegnata per il Vangelo .  La società di oggi ha nausea delle parole e dei discorsi vuoti , vuole i fatti .  Nella testimonianza cristiana la vita e la Parola di Dio si corrispondono ; la vita prova l'autenticità del messaggio , perché la condizione umana è realmente cambiata .  E' un tempo , quello che viviamo , in cui bisogna gridare il Vangelo con la vita . La Chiesa , oggi , respinta o assente come istituzione , si concentra e si manifesta nella vita del credente che vive la Parola .   Questi , con il suo stile di vita , attesta la presenza della salvezza del mondo .  Con il suo amore reso servizio ai fratelli , porta gli uomini a interrogarsi sullo spirito che li muove e sulle origini di questo spirito.  Allora è possibile che l'incontro con Cristo e la sua Parola , nel suo testimone , penetri nell'intimo di coloro che gli sono vicini e li conduca alla esperienza forte di Dio che salva ..."     don Giorgio Zevini SDB


TUTTI I GIOVANI 

UNITI SOTTO LA CROCE !

La Chiesa rilancia il messaggio del Vangelo !!!  Quando i Giovani e la Chiesa camminano insieme si può davvero cambiare tutto !!!   La G.M.G. una vocazione seminata da Dio all'interno della Chiesa !!! La G.M.G. un incontro con Cristo inteso come pienezza di vita, gioia e amore !!!  

Cari Giovani "non abbiate paura" di mostrare la vostra fede !!!



ARGOMENTI IN  ARTCUREL GIOVANI :   


San Gabriele dell'Addolorata (1838-1862)

Angelica Tiraboschi (1995-2015), una meraviglia di Dio

Sei tesi per l'Arte Cristiana , di Crispino Valenziano

Il Papa e il progresso tecnico: riflessioni sul Messaggio per la GMG 2013 , di don Antonio Spadaro S.I.

Orientamenti pastorali sulla preparazione al Matrimonio e alla Famiglia , a cura della Commissione Episcopale per la Famiglia e la Vita

La Nuova Evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana , Instrumentum Laboris per il Sinodo dei Vescovi del 7-28 ottobre 2012

I Simboli del Cristianesimo , a cura del Liceo Scientifico "A. Volta" Classe 3*C A.S.2004/2005 coordinatori proff. Rossi Stefano e Ciano Emma

Incontro con i giovani fidanzati al Congresso Eucaristico di Ancona (11-9-2011), Discorso di Papa Benedetto XVI

Mons. Giuseppe Polvara (1884-1950) , fondatore della Famiglia Religiosa Beato Angelico, della Scuola Beato Angelico e di un rinnovameto nell'Arte Sacra Liturgica

Moda, Amore e Bellezza , a cura dell'associazione Turris Eburnea

Rossella Petrellese (1972-1994) : "...amare Dio per amare la vita..."

Progetto Educativo HOPE , Iniziativa del Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile finalizzata alla formazione e all'educazione dei giovani nel settore della Musica, dello Spettacolo e della Comunicazione

La Serva di Dio Rosella Staltari (1951-1974)

Educazione religiosa ed educazione , del Cardinale Carlo Caffarra

Beato Carlo Acutis (1991-2006) , Fede e Eucaristia come via per il Cielo

RadioMusicaCristiana : la Musica d'ispirazione cristiana su internet

I Beati Daudi Okelo (1902-1918) e Jildo Irwa (1906-1918) , giovani catechisti Martiri dell'Uganda

Il rispetto della Vita Umana Nascente : filmato del dott. Nathanson "Il Grido Silenzioso" , a cura di Giorgio Nicolini

Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile , della Conferenza Episcopale Italiana



Abitare poeticamente la terra, di Marco Campedelli 



 

io ho fatto tanto, io ho fatto tutto quello che potevo fare,

io ho dato la mia vita per amore,

io posso combattere le ingiustizie,



CARTA DEI GIOVANI

 

Dal confronto con i giovani di oltre 400 gruppi è nata la CARTA DEI GIOVANI:
il manifesto del loro impegno, per un cambiamento che dia futuro all’umanità.

 

  • Voglio trovare il senso per la mia vita, che è unica ed irripetibile, per viverla senza guerra, violenza, paura e sperare nel futuro.

  • Mi impegno perché ogni uomo e donna possa valorizzare le proprie potenzialità e perché nessuno sia sfruttato.

  • Voglio capire cosa è il bene e cosa è il male, voglio vivere in un mondo dove esiste il perdono e dove la vendetta sia abolita.

  • Mi impegno a cambiare vita se ho sbagliato.

  • Voglio lottare contro le schiavitù che ci hanno proposto come libertà e che hanno ucciso troppi ragazzi e ragazze.

  • Mi impegno perché tutti abbiano accesso agli strumenti per comunicare e l’informazione sia al servizio della persona.

  • Voglio amare e capire, nella libertà, che cosa è la verità.

  • Mi impegno perché il lavoro possa essere un bene per tutta l’umanità.

  • Voglio avere la libertà di coscienza e di professare la mia fede in ogni parte del mondo.

  • Mi impegno perché tutte le risorse e le ricchezze siano usate ed equamente distribuite per contribuire a costruire un mondo migliore, e voglio che la terra sia rispettata.

  •  

     

      

     

    Presentazione della CARTA DEI GIOVANI

    Dal confronto con i giovani di oltre 400 gruppi è nata la Carta dei giovani: il manifesto del loro impegno, per un cambiamento che dia futuro all’umanità.
    Dieci punti che racchiudono le loro speranze, le loro migliori volontà. Una carta che non utilizza il linguaggio giuridico, perché vuole parlare più in profondità al cuore di ogni donna e di ogni uomo; non si ferma alla misura della giustizia e del diritto, perché intende affermare i valori dell’amore e della fraternità.
    I giovani chiedono di ridisegnare il mondo partendo da loro.
    Lo chiedono a uomini e donne di ogni nazione e cultura che credono al bene e alla pace;
    lo chiedono ai Grandi della terra, che possono andare sulla Luna e su Marte, ma anche dichiarare guerra ad un Paese e distruggerlo;
    lo chiedono ai Grandi della comunicazione, che possono trasformare il vero in falso e il falso in vero;
    lo chiedono ai Grandi dell’economia e della finanza, che sono nella tentazione continua di fare del profitto il fine e non il mezzo;
    lo chiedono ai Grandi della scienza e della filosofia, che corrono il rischio di strumentalizzare la ricerca e la cultura;
    lo chiedono ai responsabili delle Grandi Religioni, che a volte trasformano “Dio” in “Odio”;
    lo chiedono ai Grandi persuasori e maestri dell’effimero che possono spegnere nell’umanità la ricerca di significato.
    Chiedono a tutti di aprirsi al cuore e all’intelligenza dei giovani.

     

    Per approfondimenti :  www.giovanipace.org  ;  www.sermig.org  ;  www.arsenaldaesperanca.org.br



     LETTERA DI PAPA GIOVANNI PAOLO II

    AI GIOVANI DI ROMA

     

     IN OCCASIONE DELLA MISSIONE CITTADINA

     E  DEL GIUBILEO DEI GIOVANI

    IN PROGRAMMA PER L'ESTATE DEL 2000


     



    Carissimi giovani di Roma!

    1. Ripenso con gioia alla XII Giornata Mondiale della Gioventù, svoltasi a Parigi nello scorso mese di agosto. È stata una straordinaria esperienza spirituale, di cui rendo grazie al Signore. Al termine della Celebrazione Eucaristica nell’Ippodromo di Longchamp, che ha chiuso quell’indimenticabile incontro, ho dato appuntamento ai giovani del mondo intero a Roma, nell’estate dell’Anno 2000, per il Giubileo dei Giovani.
    Voi, giovani di Roma, siete fin d’ora interessati a così importante evento, che richiede una intensa preparazione organizzativa, ma prima ancora e soprattutto spirituale. Intende contribuire a questo scopo la Missione cittadina, che si rivolge ora in maniera speciale al mondo giovanile. Il suo titolo è “Apri la porta a Cristo tuo Salvatore”. Ma per poter annunciare e testimoniare Cristo, occorre conoscerLo ed incontrarLo personalmente.
    Soltanto chi ne fa un’intensa e profonda esperienza è in grado di parlarne efficacemente agli altri. Solo chi frequenta assiduamente questo divino Maestro può condurre a Lui i fratelli. Egli è l’unica persona capace di rispondere pienamente alle aspettative di ogni essere umano.
    Ne avete certamente sentito parlare fin da piccoli. Consentitemi però una domanda: Lo avete incontrato veramente? Avete fatto, nella fede, esperienza viva di Lui come di un amico leale e fedele, oppure la sua figura vi appare troppo estranea ai vostri reali problemi per suscitare ancora interesse?
    Gesù non è solo un grande personaggio del passato, un maestro di vita e di morale. È il Signore risorto, il Dio vicino ad ogni uomo, con il quale si può dialogare, sperimentando la gioia dell’amicizia, la speranza nella prova, la certezza di un futuro migliore.
    Egli ha stima di ciascuno di voi ed è pronto a svelarvi il segreto di una vita pienamente riuscita ed a porsi al vostro fianco per aiutarvi a rendere la vostra Città più umana e solidale.

    2.Cari giovani, fidatevi di Gesù Cristo! Fidatevi di Lui, come quel ragazzo di cui si parla nell’episodio evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci (cfr Gv 6,1-13). Racconta l’evangelista Giovanni che una grande folla seguiva Gesù. Vedendo tutta quella gente, Egli chiese all’apostolo Filippo: “Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?”. Si trattava di una domanda provocatoria: in quella circostanza era arduo procurare pane per sfamare un così gran numero di persone. Osservarono giustamente i discepoli: “Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo”. In realtà, Gesù voleva mettere alla prova la loro fede: Egli contava non su un’adeguata disponibilità di beni materiali, ma sulla loro generosità nell’offrire il poco che possedevano.
    Generosità: questo sentimento affiorò nel cuore di un ragazzo, che si fece avanti e offrì cinque pani d’orzo e due pesci. Troppo poco, pensavano i discepoli: “Che cos’è mai questo infatti per tanta gente?”. Gesù apprezzò il gesto di quel vostro coetaneo e, presi i pani, dopo aver reso grazie, li distribuì alla gente e lo stesso fece con i pesci. Ciò che l’umana ragione non osava sperare, con Gesù divenne realtà grazie al cuore generoso di un giovanetto.

    3.Ecco, giovani di Roma, il compito importante che vi è affidato: diventare, come il ragazzo del Vangelo, protagonisti generosi di un cambiamento che segni il futuro vostro, della Chiesa che è in Roma e dell’intera Città. Preghiera e contemplazione, silenzio e ascesi personale vi aiuteranno a maturare nella fede e nella consapevolezza del vostro compito apostolico. Per fare questo è necessario che prendiate coscienza di ciò che possedete, dei vostri cinque pani e due pesci, cioè delle risorse di entusiasmo, di coraggio e di amore che Dio ha messo nel vostro cuore e nelle vostre mani, talenti preziosi da investire per gli altri.
    Riscoprite il valore della vostra persona, dove lo Spirito di Dio dimora come in un tempio; imparate ad ascoltare la voce di Colui che è venuto ad abitare in voi mediante i sacramenti del Battesimo e della Cresima, la voce del “Paraclito” – come lo chiama Gesù (cfr Gv 14,16.26) –, di Colui che ammaestra e sostiene, difende e consola, del dolce Ospite dell’anima.
    Grazie allo Spirito Santo, che scaccia dal cuore ogni timore e rende interiormente liberi, sarete in grado, specialmente durante lo svolgimento della Missione cittadina, di imprimere alla Città quel “supplemento d’anima” di cui parlava il mio venerato predecessore, il Servo di Dio Paolo VI, recando il vostro contributo per valorizzarne appieno le potenzialità.

    4.Lo Spirito suscita nel cuore d’ogni uomo il desiderio della verità. La verità che ci rende liberi è Cristo, il solo che può dire: “Io sono la verità” (Gv 14,6) e aggiungere: “Se rimanete fedeli alla mia parola, diventerete miei discepoli, conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Gv 8,31-32).
    Molti di voi studiano, altri già lavorano o sono in attesa di una occupazione. È importante che tutti diventiate ricercatori appassionati della verità e suoi intrepidi testimoni. Mai dovete rassegnarvi alla menzogna, alla falsità ed al compromesso! Reagite con vigore a chi tenta di catturare la vostra intelligenza e di irretire il vostro cuore con messaggi e proposte che rendono succubi del consumismo, del sesso disordinato, della violenza sino a spingere nel vuoto della solitudine e nei meandri della cultura della morte. Slegata dalla verità, ogni libertà si tramuta in nuova e più pesante schiavitù.

    5.Liberi per amare! Cari giovani, chi non desidera amare ed essere amato? Ma per sperimentare l’amore sincero, occorre aprire la porta del cuore a Gesù e percorrere la strada che Egli ha tracciato con la sua stessa vita: è la strada del dono di sé. Sta qui il segreto della riuscita di ogni vera chiamata all’amore, in particolare di quella chiamata che nasce in modo sorprendente nel cuore di un adolescente e conduce al matrimonio o al sacerdozio o alla vita consacrata.
    Quando un giovane o una ragazza riconoscono che l’amore autentico è un tesoro prezioso, diventano capaci di vivere anche la loro sessualità secondo il progetto divino, rifiutando di seguire falsi modelli, purtroppo spesso reclamizzati e largamente diffusi.
    Certo, si tratta di una scelta esigente; ma è l’unica che rende realmente liberi e felici, perché realizza il desiderio profondo che il Signore ha posto nell’intimo di ogni uomo e di ogni donna. C’è libertà vera dove dimora lo Spirito di Cristo (cfr Col 3,17): è questa la perenne giovinezza del Vangelo che rinnova le persone, le culture, il mondo.

    6.Liberi per servire! Tra le vocazioni che fanno maggiormente appello al vostro cuore c’è quella del servizio, specialmente ai più poveri ed emarginati.
    Il brano evangelico, che ci accompagna nella riflessione, narra di una folla che ha fame: di essa Gesù si prende cura. Pure nella nostra Città c’è gente che è affamata del pane materiale e forse ancor più di quello spirituale. Nel corso delle Visite pastorali alle parrocchie, giovani ed anziani, famiglie, immigrati mi segnalano spesso situazioni di disagio sociale, di solitudine e di abbandono. C’è tanta povertà materiale e spirituale. Difficoltà e problemi toccano in maniera sensibile anche il mondo giovanile.
    Gesù chiede di non perdere la speranza e di lottare contro ogni forma di degrado; domanda di impegnarsi a fondo per realizzare una civiltà a dimensione dell’uomo. Come mostrano gli esempi di molte persone sante del passato e del presente, è possibile costruire fin d’ora un tessuto di rapporti autentici tra la gente, amando e promuovendo la vita, operando costantemente perché ogni persona sia riconosciuta come figlia di Dio, accolta con amore, sostenuta nella crescita, tutelata nei diritti.

    7.La vita pone tanti interrogativi, ma ve n’è uno soprattutto a cui occorre dare risposta: che senso ha vivere e che cosa ci attende oltre la morte? È una domanda che dà significato all’intera esistenza. Alcuni vostri coetanei forse non se la pongono più: vivono il presente come il tutto della vita. Si abbandonano passivamente alla realtà quasi fosse un sogno destinato a svanire, piuttosto che adoperarsi perché i valori ed i grandi ideali diventino sempre più realtà.
    Aprire la porta a Cristo salvatore significa tornare a progettare la vita puntando in alto. Non accontentatevi di esperienze banali, non date credito a chi ve le propone. Abbiate fiducia nella vita ed aprite il cuore a Cristo, Vita che vince la morte!
    Gesù risuscitato si fa nostro cibo nell’Eucaristia e ci introduce fin d’ora nella vita immortale, fornendoci la garanzia di poterla un giorno realizzare in pienezza e per sempre. Da tale certezza deriva il coraggio di affrontare ogni difficoltà e di fare dell’esistenza un dono senza riserve per Iddio e per il prossimo. È questa una straordinaria avventura; non possiamo però condurla a termine da soli. Per questo Gesù ha voluto la Chiesa, suo Corpo mistico e popolo della Nuova Alleanza.

    8.Giovani di Roma, sappiate riconoscere Cristo presente nella Chiesa e ponete a sua disposizione i simbolici pani d’orzo ed i pesci costituiti dalle vostre doti e capacità. Molti di voi hanno maturato un incontro costruttivo con la Chiesa nelle parrocchie, nei gruppi o nei movimenti. Altri, dopo la prima Comunione o la Cresima, non hanno più con essa un rapporto vitale; c’è chi la sente lontana o estranea ai suoi problemi, chi la giudica severamente e ne rifiuta gli insegnamenti.
    Posso assicurare, però, che nessuno è straniero nella Chiesa. Anzi, senza di voi, essa si sente come una famiglia senza figli. Essa ha bisogno di tutti voi, della vostra presenza, persino delle vostre critiche costruttive. Ha bisogno soprattutto della vostra attiva partecipazione all’annuncio del Vangelo, con lo stile e la vivacità tipici della vostra età.
    Giovani di Roma, amate la Chiesa accettando i limiti delle persone che la compongono: scopritene il cuore ed aiutatela ad esservi vicina! Dico questo a quanti già fanno parte di una comunità, di un’associazione, di un movimento o un gruppo ecclesiale; lo dico anche a chi non frequenta. Nella Chiesa c’è un posto per tutti!

    9.Mi rivolgo in modo tutto speciale a voi, giovani credenti. Siate testimoni di Cristo anzitutto tra i vostri coetanei. Il Risorto vi chiama a stringere con Lui e tra di voi un’alleanza per dare alla Città un assetto più giusto, libero e cristiano.
    Siate protagonisti di questa alleanza nei rapporti con gli altri giovani, in famiglia, nei quartieri, a scuola e nell’università, nei posti di lavoro e nei luoghi dello sport e del sano divertimento. Recate speranza e conforto dove c’è scoraggiamento e sofferenza. Ognuno di voi si renda disponibile per accogliere ed aiutare chi vuole avvicinarsi alla fede ed alla Chiesa. Che nessuno vada smarrito di quanti il Padre pone sui nostri passi!
    La Missione alla Città ha proprio lo scopo di rinvigorire nei battezzati lo spirito di accoglienza e l’ardore della nuova evangelizzazione perché Roma, più profondamente animata da valori evangelici, possa aprirsi al mondo intero. L’importante evento ecclesiale vi aiuterà a trovare nuove forme di dialogo con quanti s’interrogano sul senso della vita e del loro futuro. Assicurateli che Gesù non dice dei “no” alle esigenze autentiche del cuore, ma soltanto dei “sì” forti e chiari alla vita, all’amore, alla libertà, alla pace e alla speranza.Con Lui nessun traguardo è impossibile, e anche un piccolo gesto di generosità si moltiplica e può essere l’avvio di un grande cambiamento.
    Quali agenti di un singolare “volontariato dello spirito”, proponete a coloro che incontrate l’esperienza personale di Gesù attraverso l’ascolto della sua Parola, il silenzio e la preghiera; date vita ad iniziative religiose, anche sul piano ecumenico, con i linguaggi giovanili della musica e dell’arte. Allargate l’orizzonte del vostro apostolato alle esigenze della missione universale della Chiesa, tenendo presente il particolare ruolo spirituale e civile di Roma, sede del Successore di Pietro.

    10.Siate missionari di speranza! Grazie alla disponibilità del giovane di cui parla il brano evangelico, Gesù poté sfamare un’immensa folla. Sarà anche grazie ai vostri doni e talenti posti a sua totale disposizione che Egli porterà a compimento l’opera della salvezza in questa nostra Città.
    “Apri la porta a Cristo tuo Salvatore”. Cari giovani, il titolo della Missione cittadina diventi programma e stimolo di ogni vostra giornata. Volgete lo sguardo a Maria, Madre della Chiesa e Stella dell’evangelizzazione. La sua intera esistenza vi dice che niente è impossibile a Dio. Imitandola ed invocandola costantemente, potrete come Lei diventare portatori di gioia e di amore. Insieme a Lei, giovane Vergine di Nazaret, imparerete a guardare al quotidiano come alla fucina dove il Signore vi chiama a realizzare il suo progetto di salvezza. Grazie alla sua materna protezione, non verrà meno in voi il vigore apostolico e missionario.
    Dio vi aiuti e vi protegga! Vi accompagno con il mio affetto e la mia preghiera, mentre di cuore imparto a ciascuno di voi ed alle vostre famiglie, come pure ai vostri progetti e desideri di bene, una speciale Benedizione Apostolica.

    Dal Vaticano, 8 settembre 1997, Festa della Natività della Beata Vergine Maria.

                                                                          GIOVANNI PAOLO II



    Nessun commento:

    Posta un commento

    Post più popolari negli ultimi 30 giorni