ARTCUREL BAMBINI


"...Gesù disse loro:
lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli...!"
(Vangelo di Matteo 19,14)





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SCUOLE ELEMENTARI E MATERNE: ESPERIENZE DIDATTICHE
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PRINCIPI UNIVERSALI DI EDUCAZIONE CIVICA  elaborati a Ginevra nel 1958 da Jean Piaget e Mühlethaler 

1. La scuola è al servizio dell'umanità.
2. La scuola prepara ai bambini del mondo il cammino della comprensione reciproca
3. la scuola insegna il rispetto della vita e degli esseri umani.
4. la scuola insegna la tolleranza, quella virtù che permette di accettare i modi di sentire, di pensare e di comportarsi diversi dai nostri.
5. La scuola sviluppa nei ragazzi il senso di responsabilità, una delle più grandi prerogative dell'uomo. Migliori diventano le sue condizioni di vita più grandi devono essere le responsabilità da assumersi.
6. La scuola insegna al bambino a vincere l'egoismo. L'aiuta a comprendere che l'umanità può progredire solo con lo sforzo personale e con lo sforzo di collaborazione di tutti.

Rispettare, collaborare, amare e servire: questo è lo spirito di questi principi.

 



  LINKS SITI PER BAMBINI E GENITORI


Segnalazione Siti Web ad ARTCUREL
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La Redazione di ARTCUREL ringrazia i Siti Segnalati che vorranno inserire un Link alla nostra webrivista .


www.abio.org
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www.aiutareibambini.it
www.alfabetiere.it
www.alicenelpaesedeibambini.it
www.amicopediatra.it
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Gesù Bambino di Praga



Il culto all´infanzia di Gesu´ nella comunita´ cristiana risale a piu´ di un millennio fa´ e il suo contenuto rimanda essenzialmente alla contemplazione del mistero della Incarnazione del nostro Dio e Signore Gesu´ Cristo. Il primissimo interesse per l´infanzia di Gesu´ e´ dimostrato gia´ da san Matteo e da san Luca nei vangeli dell´Infanzia, seguiti subito dopo dai vangeli apocrifi (ad es. lo Pseudovangelo di Giacomo o di Tommaso). Alcuni Padri della Chiesa venerarono Dio sotto forma di bambino, come ad es. sant´Atanasio e san Girolamo. Fra i grandi promotori di una teologia dell´Infanzia e dell´Incarnazione troviamo san Bernardo di Clairvaux, san Francesco di Assisi e sant´Antonio da Padova. Successivamente poi santa Teresa d´Avila, la quale aveva sempre con se´ una statua del Santo Bambino Gesu´ nelle sue fondazioni di nuovi monasteri di monache carmelitane Scalze. Proprio nella Spagna di questo periodo la sottolineatura della Incarnazione di Cristo e di conseguenza il culto per la sua infanzia trovo´ una profonda risonanza.

La raffigurazione di Gesu’ Bambino da solo, al di fuori di configurazioni sceniche, affiora all’inizio del XIV secolo. Le piu’ antiche sculture si trovano in Germania. Si dice che tale raffigurazione trovo’ un ambiente ideale nell’ambito di alcuni monasteri femminili. Troviamo molta varieta’ anche per quanto riguarda gli oggetti raffigurati nelle mani di Gesu’: mentre la mano destra normalmente benedice, nella mano sinistra compaiono uccellini (forse un eco di alcuni passaggi di evangeli apocrifi), una mela, una sfera, un libro, una croce oppure un grappolo d’uva (simbolo dell’Eucarestia - Gv 15,1-11). Nel Medioevo le statue del Santo Bambino vennero fatte principalmente di legno, mentre nel tempo barocco in vari materiali: cera, avorio, bronzo, ecc. Le statuine di questo tempo sono anche dotate di vestitini.

Oggi la devozione a Gesù Bambino di Praga, diffusa in numerosi paesi del mondo, ha nel santuario di Arenzano il suo centro di irradiazione più universale e più vivace. In questo contesto assume un significato particolare la realtà del collegamento diretto che si è da poco stabilito, dopo i recenti mutamenti politici, con la chiesa di Santa Maria delle Vittorie a Praga, culla della devozione a Gesù Bambino. "Il Messaggero di Gesù Bambino di Praga", nato ad Arenzano nel 1905, è divenuto lo strumento che lega i due centri di irradiazione, situati in Italia e nella Repubblica Ceca, con i fedeli di tutto il mondo.

 

Santuario Gesù Bambino di Praga 
Piazza S.Bambino, 1 - 16011
ARENZANO (Italy)

Sito web :  www.pragjesu.info  ;  www.gesubambino.org    








 
S.E. Rev.ma Mons. BRUNO FORTE


   Cari Bambini, 

mi è stato chiesto di spiegarvi che cos’è la liturgia
   Anzitutto, andiamo al significato della parola: si tratta di un “servizio reso al popolo”. La liturgia rende questo servizio insegnandoci a lodare Dio e a chiedergli tutto quello di cui abbiamo bisogno
   Perciò è così importante: ognuno di noi ha qualcosa da domandare al Signore, per sé o per le persone che gli stanno a cuore.
   Nella preghiera liturgica tutta la Chiesa prega con noi e per noi, per le nostre intenzioni, come noi preghiamo per quelle degli altri.  
   Inoltre, la liturgia ci insegna a ringraziare Dio per tutti i Suoi doni e a lodarlo: questo aspetto è così importante che il culmine e la sorgente di tutta la vita della comunità cristiana, che è la liturgia eucaristica, si chiama così proprio perché è un dire grazie al Signore. 
   “Eucaristia” infatti significa “rendere grazie”, “ringraziare”.  Ogni volta che parteciperai alla liturgia, in particolare alla Santa Messa della domenica, perciò, ricordati di pregare per tutte le persone che Ti sono care, ma anche per tutti i bisogni dell’umanità, soprattutto per i piccoli e i poveri. 

 
   E ricordati anche di ringraziare Dio per i tanti doni che Ti ha fatto e che devi sempre più imparare a riconoscere, a cominciare dal dono della vita, del mondo in cui vivi, delle persone che ti vogliono bene.  
   Allora, vivrai la liturgia da vero protagonista che invoca il Signore e lo ringrazia unendosi alla preghiera di tutta la Chiesa. E potrai aiutare anche altri, dalla Tua famiglia ai Tuoi amici, a vivere con gioia e consapevolezza i grandi doni che Dio ci fa attraverso la liturgia, accogliendoli, chiedendoli per chi non li conosce e ringraziando per averli avuti. 
   A cominciare dal dono più grande di tutti che è il Signore Gesù, che nella liturgia parla alla nostra mente e al nostro cuore attraverso la Parola che viene proclamata e si dona a noi nel pane di vita eterna spezzato sull’altare, in cui Lui si rende presente proprio per unirsi a noi. 
+ Bruno Padre Arcivescovo


Fonte: www.diocesichieti.it





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