Amalia Bergamasco
LETTERA PER LA
PRIMA COMUNIONE DI VALERIA
Roma
14 Maggio 2005 - Prima Comunione
Cara
Valeria,
in questo
giorno magico, voglio regalarti questo libro: Il libro dei libri, il libro della
Verità, il libro Santo. C'è un proverbio antico che afferma: " Non si
comincia bene se non da Dio ".
Ti
confesso che per me la ricerca di Dio è stato un problema di sempre, si può dire
da quando avevo cinque anni. Mi chiedevo: " Ma che cosa è Dio ? " e non mi
sapevo dare una risposta... Poi ho scoperto che Dio è una realtà oggettiva (vedi
Dante nella Divina Commedia: "L'Amor che move il Sole e le altre Stelle") ed è
in tutte le cose e persone che operano il Bene; ma Dio è anche una realtà
soggettiva; è cioè un SE' infinito, che per la religione cristiana si è
incarnato nel seno purissimo della Vergine Maria e si è fatto "Uomo" per aiutare
tutti gli esseri umani, carichi di mille difetti i così detti peccati, a
divenire buoni e santi.
Noi
omuncoli, ignoranti e fragili, limitati nella intelligenza, difficilmente
potremmo divenire come Lui, ma possiamo con la nostra "Volontà Buona" (come
afferma un grande filosofo antico-moderno un certo Immanuel Kant, nato
alla fine del 1700, e morto ai primi dell'ottocento nel 1804) approssimarci a
questa Essenza Divina, a questo Assoluto, a cui si è soliti dare il nome di Dio:
infinita Bontà, infinita Giustizia, infinito Amore.
Cara
Valeria, oggi a distanza di tantissimo tempo, ora che mi è stato concesso di
vivere l'età canuta, per continuare a soffrire, si, ma proprio attraverso la
sofferenza di tutta una vita trascorsa, per comprenderne anche il perché cioè
l'alto profondo valore, oggi ripeto, attraverso un cammino incessante di ricerca
di Dio e attraverso un lavoro costante e paziente di autoconsapevolezza fatto su
di me, ho scoperto non solo che cosa è Dio ma chi è Dio, cioè il Dio rivelato o
Cristo della Storia.
Per
questo voglio avere la gioia di regalarti questo Libro, la Sacra Bibbia,
tascabile, da poter portare con te ovunque e sempre, in un giorno così speciale
ed unico quale questo della tua Prima Comunione con Gesù, nel tuo primo incontro
di Te con il Re dei Re, il più potente di tutti, il vero Amico di tutti.
Cara
Valeria voglio dirti ancora una cosa: quando io non ci sarò più su questa Terra
e nei momenti difficili della tua vita ti sentirai in crisi, sfiduciata o
depressa, apri questo Libro e leggine una pagina, perché riflettendo e meditando
con calma, troverai sempre in esso ed in te nel profondo del tuo cuore, la
risposta ed il conforto a tutti i tuoi problemi.
Sai
quando ero più giovane, credevo che bastassero nella vita per avere gioie e
successo la grinta, l'intelligenza, la volontà, la cultura: invece con la
maturità ho capito che non sono sufficienti per essere contenti e soddisfatti di
sé queste prerogative umane, perché tra tutte le virtù occorre attuare l'Umiltà,
la Semplicità del Cuore, il sentimento buono e puro dell'Anima, fulcro di tutte
le altre virtù: come la Pazienza, la Solidarietà, la Carità.
Senza
l'umiltà e l'obbedienza alla Parola del Signore, non è possibile essere Buoni ed
operare nel Bene.
Cara
Valeria, grinta si, ma senza superbia, violenza, presunzione, arroganza. Sappi
che il peccato di superbia di pura autosufficienza, di bastare a se stessi da
soli senza l'aiuto di Dio e senza l'autoconsapevolezza umana è il peccato
principale da cui derivano tutti gli altri peccati: contro Dio, contro se stessi
e contro la Natura. Perciò, figlietta mia adorata, io ti auguro in questo
Santo giorno di restare per sempre fedele ed unita al tuo Buon Gesù e di far
tesoro di tutti i consigli e gli insegnamenti che scaturiscono dal Vangelo.
Mentre ti
stringo forte forte al mio cuore invoco su di te per sempre la benedizione di
Dio unitamente al suo infinito Amore.
Nonna Amalia
Fonte : si ringrazia la
professoressa di filosofia Amalia Bergamasco, autrice della lettera alla cara
nipote Valeria, che ha gentilmente inviato il testo ad ARTCUREL per la sua
pubblicazione.
Nessun commento:
Posta un commento