sabato 3 agosto 2019

CONCLUSIONI DEL CONGRESSO TEOLOGICO-PASTORALE IV Incontro Mondiale delle Famiglie Manila, 24 gennaio 2003





CONCLUSIONI DEL CONGRESSO TEOLOGICO-PASTORALE
IV Incontro Mondiale delle Famiglie
Manila, 24 gennaio 2003

Riuniti a Manila per celebrare il IV Incontro Mondiale delle Famiglie, noi partecipanti al Congresso Teologico-Pastorale che ha preceduto l'Incontro, salutiamo innanzitutto il Santo Padre Giovanni Paolo II, il Papa della Famiglia, che ha presieduto agli Incontri tenutisi a Roma e a Rio de Janeiro.
A questo Incontro egli ha inviato un altro leader mondiale nella lotta per la famiglia, il Cardinale Alfonso López Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, in qualità di suo Legato Pontificio.
Celebriamo la famiglia cristiana come "Una buona novella per il Terzo Millennio"; ma dove possiamo trovare delle "buone novelle" in questi primi anni del nuovo Millennio? Di fronte alla minaccia del terrorismo, della guerra, della fame e dell'incertezza economica, sono molte le persone che vivono nella paura. Spesso questa paura si sente anche nelle famiglie, ma è proprio qui, all'interno della famiglia stessa, che possiamo trovare la "buona novella" dell'amore, che vince la paura e porta la speranza nel mondo.
Affermiamo che la stessa famiglia cristiana è grande portatrice della Buona Novella di Gesù Cristo per questo Millennio. Essa è veramente promotrice di Evangelizzazione (cfr Giovanni Paolo II, Familiaris Consortio, 52). Inoltre, più che essere semplicemente oggetto della pastorale della Chiesa, la famiglia cristiana è anche uno dei più efficaci agenti di Evangelizzazione nella Chiesa (cfr Giovanni Paolo II, Ecclesia in Asia, 46).
La speranza di Cristo può offrire una visione per il futuro, mentre, nello stesso tempo, essa risplende attraverso la famiglia in alcune aree specifiche.
1. Una buona novella per la vita
Come santuario della vita, la famiglia dice "sì" alla vita. Ogni persona e ogni famiglia, attraverso le quali passa la vita (cfr Ecclesia in Asia, 46), sono, semplicemente, amministratori della vita e hanno la responsabilità di proteggerla e promuoverla dall'inizio alla fine. Nella famiglia la vita di coloro che sono minacciati trova consolazione, sicurezza e cure amorevoli. Le famiglie pertanto sono testimoni di Cristo e missionarie dell'amore e della vita (cfr Familiaris Consortio, 54).
Affermiamo ancora una volta il diritto inalienabile alla vita di tutti gli esseri umani. Invitiamo tutti i politici a difendere la vita umana dal suo inizio, dal concepimento fino alla morte naturale. Invitiamo in particolare i legislatori a rispondere in modo positivo alla recente Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede sulle loro responsabilità come cristiani e come cittadini. In qualsiasi società libera e pro-familia non si possono tollerare pratiche contro la vita come l'aborto, la sperimentazione embrionale, la clonazione e l'eutanasia.
2. Una buona novella per la società
Una società giusta dipende dal benessere della sua comunità di base, dalla sua cellula vitale, che è la famiglia. Tuttavia, gravi problemi etici e sociali affliggono oggi molte famiglie. Le nostre preoccupazioni principali sono:
- le famiglie divise e indebolite, quando alcuni componenti sono costretti ad emigrare per lavoro;
- la piaga del divorzio;
- la promozione di "matrimoni" tra persone dello stesso sesso, che pregiudicano la famiglia basata sul matrimonio tra un uomo e una donna;
- il fenomeno largamente diffuso delle unioni di fatto;
- l'ideologia femminista anti-famiglia;
- gli effetti negativi della globalizzazione, particolarmente nei Paesi in via di sviluppo;
- l'abuso di droghe e di alcool;
- la diffusione dell'AIDS e il riemergere di altre malattie.
La visione di una società pro-familia sfida le famiglie stesse a prendere l'iniziativa, a lottare per le politiche sociali e per le leggi che promuovono e proteggono i diritti della famiglia, per una equa distribuzione delle risorse e per un sostegno alle persone più vulnerabili ed indifese.
3. Una buona novella per i poveri
Affermiamo la nostra solidarietà con le famiglie povere. Spesso sono loro che rivelano un'incredibile capacità di ripresa ed energie per affrontare le sfide (cfr Familiaris Consortio, 43).
Educare alla paternità responsabile, con l'appoggio di adeguate misure economiche e legislative, dà un contributo effettivo alla lotta contro la povertà, che è spesso degradante. Rifiutiamo fermamente la pratica del controllo demografico, sia da parte di agenzie internazionali e governative che private.
Le famiglie povere portano il peso dei programmi e delle politiche di controllo demografico, che assorbono somme ingenti di denaro per promuovere l'aborto, la sterilizzazione e la contraccezione.
Invitiamo i governi ad accentrare i loro sforzi su politiche concrete che favoriscano le famiglie povere in termini di salute, di educazione, di riforma agraria, di lavoro e di alloggio.
Proponiamo come autentica alternativa al controllo delle nascite, che non corrisponde alla verità sull'uomo e sulla donna, la regolazione naturale della fertilità, che aiuta le coppie non solo a distanziare le nascite in modo moralmente giusto e sano, ma unisce il marito e la moglie nella condivisione reciproca e nell'uguaglianza.
4. Una buona novella per i giovani
I bambini e i giovani si sono riuniti per celebrare ed approfondire la loro fede in un Congresso per i Figli in parallelo con questo Congresso Teologico-Pastorale. Riconosciamo con gioia il loro ruolo vitale come membri integrali delle nostre famiglie e membri attivi della Chiesa vivente.
Riaffermiamo i diritti e la dignità di tutti i bambini. Essi non dovrebbero essere mai trascurati o abbandonati nella strada, ma devono essere protetti, in particolare quando vengono minacciati dallo sfruttamento attraverso la prostituzione, la pornografia, il lavoro minorile, il traffico dei narcotici, l'adozione da parte di omosessuali e una "educazione sessuale" immorale. Una nuova minaccia ai bambini viene dal cattivo uso dell'Internet, quando esso invade la vita familiare e minaccia i diritti e i doveri dei genitori.
I bambini sono "la corona del matrimonio", la vera ricchezza dell'umanità. Il luogo naturale per l'educazione dei bambini è la famiglia. È qui, in questa comunità di vita e di amore, che essi vengono formati come membri della Chiesa di Cristo. È qui che, onorando e amando i loro genitori, i bambini possono arricchire la vita di tutti gli altri membri della famiglia più ampia.
5. Una buona novella per il mondo
Come portatrice della buona novella di Gesù Cristo, la famiglia cristiana si volge verso tutti i popoli. La famiglia cristiana è "il luogo in cui la verità del Vangelo è regola di vita e dono che i membri della famiglia portano alla comunità più ampia" (Ecclesia in Asia, 46).
La famiglia svolge la propria missione in molte diverse culture nel mondo, ma il futuro dell'umanità passa sempre attraverso la famiglia. Pertanto, invitiamo a nuove creative strategie per l'Evangelizzazione, particolarmente in mezzo ai rapidi cambiamenti culturali. Sottolineiamo la necessità di rispettare le culture dei popoli indigeni, i cui valori familiari spesso preparano il cammino alla Parola di Dio.
Ogni Chiesa domestica è una cittadella della fede, non solo nelle società secolarizzate, ma anche nei Paesi in cui i cristiani soffrono ancora a causa della loro fede. Esprimiamo la nostra solidarietà con le famiglie cristiane che sono perseguitate laddove la libertà religiosa è ignorata o violata dalla violenza e dalla discriminazione.
La famiglia è chiamata ad essere comunità di pace. Esprimiamo la nostra solidarietà con le famiglie in quelle nazioni o regioni che sono minacciate dalla guerra, dove le famiglie sono poste di fronte al pericolo di diventare vittime innocenti del conflitto.
6. Una buona novella per la Chiesa
La "chiesa domestica", che è la comunità cristiana più piccola, è la cellula vivente di tutta la Chiesa, ed offre una visione dell'Evangelizzazione e della crescita spirituale all'interno della Chiesa.
Invitiamo tutti i responsabili della pianificazione pastorale a fare della famiglia la loro priorità e a modellare la visione e il piano pastorale di ogni diocesi e parrocchia intorno alla famiglia. La famiglia emerge non come semplice soggetto passivo dell'Evangelizzazione e della cura pastorale, ma come soggetto attivo, anzi come agente della missione di Cristo nella sua Chiesa.
È necessario che la famiglia ricuperi il senso di essere un "mistero". Una spiritualità più approfondita della famiglia viene dalla Parola di Dio e dall'Eucarestia. Nutrite dalla Parola, le famiglie vengono attirate verso il Mistero Pasquale del sacrificio e del banchetto di Cristo. Qui l'amore altruista di Gesù, lo Sposo della Chiesa, anima l'amore sponsale e familiare.
Riconosciamo e accogliamo il ruolo svolto dai nuovi movimenti ecclesiali caratterizzati dal loro impegno a favore della famiglia. Infervorati dal potere dello Spirito Santo, i movimenti, con la loro peculiare spiritualità, possono mostrarci come evangelizzare in e attraverso la famiglia.
La famiglia cattolica si volge verso altri cristiani e membri di altre religioni. L'unità della famiglia può ispirare il percorso ecumenico dell'unità cristiana e del dialogo inter-religioso. Affermiamo la necessità di una maggiore cooperazione pratica tra i cristiani e le persone di buona volontà, per poter rispondere alle sfide che sono poste di fronte a tutte le famiglie. Siamo stati onorati dalla presenza di rappresentanti di altre Chiese e comunità ecclesiali, che hanno preso parte a questo Incontro Mondiale, condividendo con noi la stessa visione della famiglia cristiana, come portatrice della buona novella.
Infine, ringraziamo il Santo Padre Giovanni Paolo II per la sua guida e il suo incoraggiamento. Ringraziamo l'Arcivescovo di Manila, il Cardinale Jaime Sin, che ci ha accolti tutti qui, come pure il Pontificio Consiglio per la Famiglia e la Conferenza Episcopale delle Filippine per aver organizzato questo Incontro Mondiale.
Vivendo nell'unità e nell'amore che si dona, le famiglie cristiane riflettono Dio, la SS.ma Trinità. È stata in una famiglia dove il Figlio si è fatto carne ed è venuto nel mondo per opera dello Spirito Santo. Contemplando questo mistero, affidiamo tutte le nostre famiglie con fiducia alla dolce protezione di Maria, Regina della Famiglia, e a s. Giuseppe, suo sposo. Preghiamo affinché la Buona Novella di Gesù Cristo, che le famiglie cristiane diffondono con la testimonianza e con la parola, possa allontanare la paura e portare la speranza nel mondo.






Fonte :  http://www.vatican.va







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