CONCLUSIONI DEL CONGRESSO
TEOLOGICO-PASTORALE
IV Incontro Mondiale delle Famiglie
Manila, 24 gennaio 2003
Manila, 24 gennaio 2003
Riuniti a Manila per celebrare il IV Incontro
Mondiale delle Famiglie, noi partecipanti al Congresso Teologico-Pastorale che
ha preceduto l'Incontro, salutiamo innanzitutto il Santo Padre Giovanni Paolo II,
il Papa della Famiglia, che ha presieduto agli Incontri tenutisi a Roma e a Rio
de Janeiro.
A questo Incontro egli ha inviato un altro leader mondiale nella
lotta per la famiglia, il Cardinale Alfonso López Trujillo, Presidente del
Pontificio Consiglio per la Famiglia, in qualità di suo Legato Pontificio.
Celebriamo la famiglia cristiana come "Una buona novella per il
Terzo Millennio"; ma dove possiamo trovare delle "buone novelle" in questi primi
anni del nuovo Millennio? Di fronte alla minaccia del terrorismo, della guerra,
della fame e dell'incertezza economica, sono molte le persone che vivono nella
paura. Spesso questa paura si sente anche nelle famiglie, ma è proprio qui,
all'interno della famiglia stessa, che possiamo trovare la "buona novella"
dell'amore, che vince la paura e porta la speranza nel mondo.
Affermiamo che la stessa famiglia cristiana è grande portatrice
della Buona Novella di Gesù Cristo per questo Millennio. Essa è veramente
promotrice di Evangelizzazione (cfr Giovanni Paolo II,
Familiaris Consortio, 52). Inoltre, più che essere semplicemente oggetto
della pastorale della Chiesa, la famiglia cristiana è anche uno dei più
efficaci agenti di Evangelizzazione nella Chiesa (cfr Giovanni Paolo II,
Ecclesia in Asia, 46).
La speranza di Cristo può offrire una visione per il futuro,
mentre, nello stesso tempo, essa risplende attraverso la famiglia in alcune aree
specifiche.
1. Una buona novella per la vita
Come santuario della vita, la famiglia dice "sì" alla vita. Ogni
persona e ogni famiglia, attraverso le quali passa la vita (cfr
Ecclesia in Asia, 46), sono, semplicemente, amministratori della vita e
hanno la responsabilità di proteggerla e promuoverla dall'inizio alla fine.
Nella famiglia la vita di coloro che sono minacciati trova consolazione,
sicurezza e cure amorevoli. Le famiglie pertanto sono testimoni di Cristo e
missionarie dell'amore e della vita (cfr
Familiaris Consortio, 54).
Affermiamo ancora una volta il diritto inalienabile alla vita di
tutti gli esseri umani. Invitiamo tutti i politici a difendere la vita umana dal
suo inizio, dal concepimento fino alla morte naturale. Invitiamo in particolare
i legislatori a rispondere in modo positivo alla recente Nota della
Congregazione per la Dottrina della Fede sulle loro responsabilità come
cristiani e come cittadini. In qualsiasi società libera e pro-familia
non si possono tollerare pratiche contro la vita come l'aborto, la
sperimentazione embrionale, la clonazione e l'eutanasia.
2. Una buona novella per la società
Una società giusta dipende dal benessere della sua comunità di
base, dalla sua cellula vitale, che è la famiglia. Tuttavia, gravi problemi
etici e sociali affliggono oggi molte famiglie. Le nostre preoccupazioni
principali sono:
- le famiglie divise e indebolite, quando alcuni componenti sono costretti ad emigrare per lavoro;
- la piaga del divorzio;
- la promozione di "matrimoni" tra persone dello stesso sesso, che pregiudicano la famiglia basata sul matrimonio tra un uomo e una donna;
- il fenomeno largamente diffuso delle unioni di fatto;
- l'ideologia femminista anti-famiglia;
- gli effetti negativi della globalizzazione, particolarmente nei Paesi in via di sviluppo;
- l'abuso di droghe e di alcool;
- la diffusione dell'AIDS e il riemergere di altre malattie.
La visione di una società pro-familia sfida le famiglie
stesse a prendere l'iniziativa, a lottare per le politiche sociali e per le
leggi che promuovono e proteggono i diritti della famiglia, per una equa
distribuzione delle risorse e per un sostegno alle persone più vulnerabili ed
indifese.
3. Una buona novella per i poveri
Affermiamo la nostra solidarietà con le famiglie povere. Spesso
sono loro che rivelano un'incredibile capacità di ripresa ed energie per
affrontare le sfide (cfr
Familiaris Consortio, 43).
Educare alla paternità responsabile, con l'appoggio di adeguate misure economiche e legislative, dà un contributo effettivo alla lotta contro la povertà, che è spesso degradante. Rifiutiamo fermamente la pratica del controllo demografico, sia da parte di agenzie internazionali e governative che private.
Educare alla paternità responsabile, con l'appoggio di adeguate misure economiche e legislative, dà un contributo effettivo alla lotta contro la povertà, che è spesso degradante. Rifiutiamo fermamente la pratica del controllo demografico, sia da parte di agenzie internazionali e governative che private.
Le famiglie povere portano il peso dei programmi e delle
politiche di controllo demografico, che assorbono somme ingenti di denaro per
promuovere l'aborto, la sterilizzazione e la contraccezione.
Invitiamo i governi ad accentrare i loro sforzi su politiche concrete che favoriscano le famiglie povere in termini di salute, di educazione, di riforma agraria, di lavoro e di alloggio.
Invitiamo i governi ad accentrare i loro sforzi su politiche concrete che favoriscano le famiglie povere in termini di salute, di educazione, di riforma agraria, di lavoro e di alloggio.
Proponiamo come autentica alternativa al controllo delle
nascite, che non corrisponde alla verità sull'uomo e sulla donna, la regolazione
naturale della fertilità, che aiuta le coppie non solo a distanziare le
nascite in modo moralmente giusto e sano, ma unisce il marito e la moglie nella
condivisione reciproca e nell'uguaglianza.
4. Una buona novella per i giovani
I bambini e i giovani si sono riuniti per celebrare ed
approfondire la loro fede in un Congresso per i Figli in parallelo con questo
Congresso Teologico-Pastorale. Riconosciamo con gioia il loro ruolo vitale come
membri integrali delle nostre famiglie e membri attivi della Chiesa vivente.
Riaffermiamo i diritti e la dignità di tutti i bambini. Essi non
dovrebbero essere mai trascurati o abbandonati nella strada, ma devono essere
protetti, in particolare quando vengono minacciati dallo sfruttamento attraverso
la prostituzione, la pornografia, il lavoro minorile, il traffico dei narcotici,
l'adozione da parte di omosessuali e una "educazione sessuale" immorale. Una
nuova minaccia ai bambini viene dal cattivo uso dell'Internet, quando esso
invade la vita familiare e minaccia i diritti e i doveri dei genitori.
I bambini sono "la corona del matrimonio", la vera ricchezza
dell'umanità. Il luogo naturale per l'educazione dei bambini è la famiglia. È
qui, in questa comunità di vita e di amore, che essi vengono formati come membri
della Chiesa di Cristo. È qui che, onorando e amando i loro genitori, i bambini
possono arricchire la vita di tutti gli altri membri della famiglia più ampia.
5. Una buona novella per il mondo
Come portatrice della buona novella di Gesù Cristo, la famiglia
cristiana si volge verso tutti i popoli. La famiglia cristiana è "il luogo in
cui la verità del Vangelo è regola di vita e dono che i membri della famiglia
portano alla comunità più ampia" (Ecclesia
in Asia, 46).
La famiglia svolge la propria missione in molte diverse culture
nel mondo, ma il futuro dell'umanità passa sempre attraverso la famiglia.
Pertanto, invitiamo a nuove creative strategie per l'Evangelizzazione,
particolarmente in mezzo ai rapidi cambiamenti culturali. Sottolineiamo la
necessità di rispettare le culture dei popoli indigeni, i cui valori familiari
spesso preparano il cammino alla Parola di Dio.
Ogni Chiesa domestica è una cittadella della fede, non solo
nelle società secolarizzate, ma anche nei Paesi in cui i cristiani soffrono
ancora a causa della loro fede. Esprimiamo la nostra solidarietà con le famiglie
cristiane che sono perseguitate laddove la libertà religiosa è ignorata o
violata dalla violenza e dalla discriminazione.
La famiglia è chiamata ad essere comunità di pace. Esprimiamo la
nostra solidarietà con le famiglie in quelle nazioni o regioni che sono
minacciate dalla guerra, dove le famiglie sono poste di fronte al pericolo di
diventare vittime innocenti del conflitto.
6. Una buona novella per la Chiesa
La "chiesa domestica", che è la comunità cristiana più piccola,
è la cellula vivente di tutta la Chiesa, ed offre una visione
dell'Evangelizzazione e della crescita spirituale all'interno della Chiesa.
Invitiamo tutti i responsabili della pianificazione pastorale a
fare della famiglia la loro priorità e a modellare la visione e il piano
pastorale di ogni diocesi e parrocchia intorno alla famiglia. La famiglia emerge
non come semplice soggetto passivo dell'Evangelizzazione e della cura pastorale,
ma come soggetto attivo, anzi come agente della missione di Cristo nella
sua Chiesa.
È necessario che la famiglia ricuperi il senso di essere un
"mistero". Una spiritualità più approfondita della famiglia viene dalla Parola
di Dio e dall'Eucarestia. Nutrite dalla Parola, le famiglie vengono attirate
verso il Mistero Pasquale del sacrificio e del banchetto di Cristo. Qui l'amore
altruista di Gesù, lo Sposo della Chiesa, anima l'amore sponsale e familiare.
Riconosciamo e accogliamo il ruolo svolto dai nuovi movimenti
ecclesiali caratterizzati dal loro impegno a favore della famiglia. Infervorati
dal potere dello Spirito Santo, i movimenti, con la loro peculiare spiritualità,
possono mostrarci come evangelizzare in e attraverso la famiglia.
La famiglia cattolica si volge verso altri cristiani e membri di
altre religioni. L'unità della famiglia può ispirare il percorso ecumenico
dell'unità cristiana e del dialogo inter-religioso. Affermiamo la necessità
di una maggiore cooperazione pratica tra i cristiani e le persone di buona
volontà, per poter rispondere alle sfide che sono poste di fronte a tutte le
famiglie. Siamo stati onorati dalla presenza di rappresentanti di altre
Chiese e comunità ecclesiali, che hanno preso parte a questo Incontro Mondiale,
condividendo con noi la stessa visione della famiglia cristiana, come portatrice
della buona novella.
Infine, ringraziamo il Santo Padre Giovanni Paolo II per la sua
guida e il suo incoraggiamento. Ringraziamo l'Arcivescovo di Manila, il
Cardinale Jaime Sin, che ci ha accolti tutti qui, come pure il Pontificio
Consiglio per la Famiglia e la Conferenza Episcopale delle Filippine per aver
organizzato questo Incontro Mondiale.
Vivendo nell'unità e nell'amore che si dona, le famiglie
cristiane riflettono Dio, la SS.ma Trinità. È stata in una famiglia dove il
Figlio si è fatto carne ed è venuto nel mondo per opera dello Spirito Santo.
Contemplando questo mistero, affidiamo tutte le nostre famiglie con fiducia alla
dolce protezione di Maria, Regina della Famiglia, e a s. Giuseppe, suo sposo.
Preghiamo affinché la Buona Novella di Gesù Cristo, che le famiglie cristiane
diffondono con la testimonianza e con la parola, possa allontanare la paura e
portare la speranza nel mondo.
Fonte : http://www.vatican.va
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