venerdì 2 agosto 2019

ADORAZIONE AL SS. SACRAMENTO, di Madre Provvidenza



ADORAZIONE AL SS. SACRAMENTO
        
 
di Madre Provvidenza

 

Adorare Gesù è dovere cristiano. Gesù, che è nato e morto per noi, ha voluto rimaner prigioniero d’Amore nel SS.mo Sacramento dell’Altare. Il tabernacolo, o figlio, è la fonte di ogni grazia, di ogni forza, di ogni luce.
Se camminerai senza essere devoto a Gesù Sacramentato, presto ti fermerai, arido, freddo, insipido, incostante, scoraggiato, dubbioso, solo.
Gesù, vita della nostra vita vuole abitare non solo vicino a noi, ma dentro di noi. Perciò, figlio, accostati spesso a Lui, anche nei ritagli di tempo, e vedrai che il Paradiso non è lontano da te.
Cosa dirai, figlio carissimo, a Gesù?
Forse ti addormenterai, perché la sua presenza non ti dice nulla? O invece ti si riempirà il cuore di letizia, pensando che finalmente è giunto il momento in cui puoi liberamente discorrere con Lui?
È proprio davanti al SS.mo Sacramento che le anime ascendono nei gradi di contemplazione unitiva.
Incomincia a parlare come parleresti ad un amico. Parla, parla molto. Questa è la preghiera affettiva, quella che viene subito dopo la preghiera vocale. È la preghiera affettivo-vocale.
Rendi consapevole la guida del tuo spirito, il tuo Padre Sirituale, sul come preghi, affinché meglio ti conosca e ti istruisca.
Sempre dietro suo consiglio, passerai alla preghiera affettivo-uditiva.
Come vedi, voglio spiegarti con molta semplicità a salire, voglio ammaestrarti come una mamma ammaestra i suoi figli.

Affettivo-uditiva significa parlare con Gesù e d ascoltarlo.
Se saprai in silenzio ascoltarlo, proverai un balsamo alle tue ferite. Sentirai un’acqua dolce scendere nel vuoto del tuo cuore stanco e forse inaridito, e i bruciori del tuo corpo si quieteranno. Egli ti farà sentire la sua reale presenza, dentro di te.

Passerai poi alla preghiera affettivo-meditativa, durante la quale, scandendo ogni tanto una frase affettuosa allo sposo Gesù, ti soffermerai a meditare, facendoti aiutare molto dalla fantasia.
Raccoglierai la tua immaginazione su fatti o episodi, su letture, o parabole, su momenti della vita di Gesù, sulle leggi della Chiesa, sui Comandamenti di Dio, sulla creazione, la redenzione, sulla Trinità, su qualsiasi verità rivelata, e li mediterai profondamente per trarne realtà di vita.
In tal preghiera, conoscerai molto e vedrai la differenza che passa tra Dio e te.

Passerai poi alla preghiera meditativa. La preghiera meditativa è il passaggio tra il giorno e la notte. Durante tale preghiera, non sentirai più nulla. Le risorse, gli sforzi umani della meditazione, hanno ormai esaurito la tua fantasia, e tu ti troverai sul monte del nulla. Vedrai tutto il passato nel buio. Non  ti conoscerai più. Il demonio lotterà per possederti. Non riuscirai a distinguere il bene dal male. Ti sentirai gran peccatore. Ogni prova te la sentirai insopportabile.
È Gesù che gioca con la sua pallina. Ti prende tra le mani, ti stringe al suo Cuore, gioca con te, lasciandoti e riprendendoti, per poi lasciarti nel vuoto, come un pallone gonfiato che vede il mare e il precipizio eterno.
Sospeso così tra terra e cielo, soffrirai le pene della notte, “la notte dello spirito”.
Come ogni giorno si alterna alla notte, così il giorno dell’anima si alterna alla sua notte. Ma siccome la vita dell’anima è eterna, più lunghi sono i suoi giorni e più lunghe sono le sue notti. Se il giorno del mondo dura 24 ore, il giorno dell’anima non ha orario, così come il tempo con il suo sereno e  i suoi temporali.
La notte dell’anima, è proprio quella che segna il progresso della Comunione eterna. Essa può durare un giorno, come anni, e anche tutta la vita. Gesù nella SS.ma Trinità, si manifesta nell’anima come vuole, quando vuole, e quanto vuole. L’importante è che la notte non sia divisa da Dio col peccato.
Gesù vuol vedere quello che l’anima sa fare da sola. Povera pallina…sospesa nell’universo mondo, si sente sperduta e, tra le nubi del cielo, si nasconde perché ha paura del sole.
Figlio mio, non pensare che ogni qual volta ti trovi nella notte, tu abbia raggiunto tale grado di preghiera. Nella vita dell’uomo molte possono essere le notti dello spirito e da molte cose possono dipendere. Il direttore di anime capirà in quale tipo di notte si troverà il suo figlio spirituale, dopo aver esaminato ogni cosa. “Dai frutti si conosce l’albero” (Mt.12,13).

La notte temporanea è quella dell’anima che trovasi al suddetto grado di preghiera, mentre la notte istantanea sono le varie notti in cui un’anima per qualsiasi motivo si può trovare. Le notti istantanee non rallentano la preghiera, anche se talvolta non ne sentono la stessa efficacia.
Dalla preghiera meditativa, passerai alla preghiera meditativo-contemplativa, e sino a tale grado possono arrivarvi tutti gli asceti.
La preghiera meditativo-contemplativa è la preghiera che porta l’anima dalla meditazione alla contemplazione.
L’anima, davanti al tabernacolo, ogni tanto si dimentica di meditare, cioè di rappresentare la materia su cui vuol meditare, per contemplarla. Qui si vede un lavoro particolare di Dio. L’anima che trovasi in tale stato, non si occupi di sforzarsi a ritornare su stessa nella meditazione, ma si lasci condurre da Dio.
La preghiera del mistico comincia con la contemplazione infusa affettiva.
Tale preghiera consiste nell’amore affettivo involontario.
L’anima mistica, infusa dei sette doni in abbondanza, contempla l’amore di Dio nelle verità rivelate, non già per mezzo del suo personale sforzo, quanto per mezzo del ladrocinio di Dio, impossessatosi radicalmente dell’anima all’atto del suo concepimento. È Dio che obbliga l’anima ad amare. Più l’anima cresce in virtù e più Dio la trasporta alle rivelazioni, facendosi conoscere nelle verità occulte, manifestandole i disegni del Suo Cuore.
Senza che l’anima faccia sforzi, Dio la trasporta alla preghiera della contemplazione unitiva. L’anima e Dio sono una cosa sola.
In questi due gradi di preghiera mistica, l’anima ama e opera e prega in Cristo, con Cristo e per Cristo, e perciò diventa potente sui fratelli vivi e defunti: la Chiesa, militante e purgante, trovandosi sin da questa terra nella Chiesa santificante.
In tali stati l’anima non si riconosce ove si trova, e talvolta afferma al suo Padre Spirituale che non sa pregare. Egli la studi molto e molto la interroghi. Il Signore non sempre le fa capire il grado in cui essa si trova per non elevarla in superbia. Neppure il suo Padre le renda chiaro tale stato, ma la lavori molto nell’umiltà. Talvolta, invece, l’anima gode dell’unione beatifica di Dio, senza pericolo che la superbia l’afferri. Ormai Dio l’ha stretta nel vincolo indissolubile dell’Amore. Perciò, figlio caro, che leggi questa meditazione, progredisci davanti al tabernacolo, imparando a pregare Gesù, con Gesù, e per Gesù, il Padre e lo Spirito Santo.






Il brano di Madre Provvidenza (Anna Maria Andreani) è tratto dal Vademecum di Spiritualità ai suoi figli Sacerdoti, ed è stato gentilmente segnalato, redatto ed inviato da Rosanna Pirulli. Per note biografiche su Madre Provvidenza visita il sito www.sehaisetediluce.it

Associazione Volontari della Carità : 
L'Associazione Volontari della Carità , coordinata attualmente da Padre Luigi Graziotti , è formata da volontari e volontarie al servizio dei fratelli per svolgere le opere di misericordia verso quanti scrivono in cerca di consiglio e aiuto .  Vi sono anche delle laiche consacrate che vivono la spiritualità di Madre Provvidenza , scomparsa nel giugno 2002 in odore di santità , con un unico spirito e una medesima vocazione : il loro compito è di pregare per quanti presentano le loro necessità e per tutti i Sacerdoti del mondo , specie i Missionari .  Hanno anche una rivista di spiritualità "Virgo Potens" a cura di Rosanna Pirulli .  Chi desidera scrivere per chiedere preghiere può farlo liberamente sia per e-mail che per lettera .  Recapito : Associazione Volontari della Carità , via S. Lucia , 5 , 24020 , Pradalunga (BG) - tel/fax 035-767618 - sito internet : www.sehaisetediluce.it  - email : ama@sehaisetediluce.it  





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