ADORAZIONE AL SS. SACRAMENTO
di Madre Provvidenza
Adorare Gesù è dovere
cristiano. Gesù, che è nato e morto per noi, ha voluto rimaner prigioniero
d’Amore nel SS.mo Sacramento dell’Altare. Il tabernacolo, o figlio, è la fonte
di ogni grazia, di ogni forza, di ogni luce.
Se camminerai senza essere
devoto a Gesù Sacramentato, presto ti fermerai, arido, freddo, insipido,
incostante, scoraggiato, dubbioso, solo.
Gesù, vita della nostra vita
vuole abitare non solo vicino a noi, ma dentro di noi. Perciò, figlio, accostati
spesso a Lui, anche nei ritagli di tempo, e vedrai che il Paradiso non è lontano
da te.
Cosa dirai, figlio carissimo, a
Gesù?
Forse ti addormenterai, perché
la sua presenza non ti dice nulla? O invece ti si riempirà il cuore di letizia,
pensando che finalmente è giunto il momento in cui puoi liberamente discorrere
con Lui?
È proprio davanti al SS.mo
Sacramento che le anime ascendono nei gradi di contemplazione unitiva.
Incomincia a parlare come
parleresti ad un amico. Parla, parla molto. Questa è la preghiera affettiva,
quella che viene subito dopo la preghiera vocale. È la preghiera
affettivo-vocale.
Rendi consapevole la guida del
tuo spirito, il tuo Padre Sirituale, sul come preghi, affinché meglio ti conosca
e ti istruisca.
Sempre dietro suo consiglio,
passerai alla preghiera affettivo-uditiva.
Come vedi, voglio spiegarti con
molta semplicità a salire, voglio ammaestrarti come una mamma ammaestra i suoi
figli.
Affettivo-uditiva
significa parlare con Gesù e d ascoltarlo.
Se saprai in silenzio
ascoltarlo, proverai un balsamo alle tue ferite. Sentirai un’acqua dolce
scendere nel vuoto del tuo cuore stanco e forse inaridito, e i bruciori del tuo
corpo si quieteranno. Egli ti farà sentire la sua reale presenza, dentro di te.
Passerai poi alla preghiera
affettivo-meditativa, durante la quale, scandendo ogni tanto una frase
affettuosa allo sposo Gesù, ti soffermerai a meditare, facendoti aiutare molto
dalla fantasia.
Raccoglierai la tua
immaginazione su fatti o episodi, su letture, o parabole, su momenti della vita
di Gesù, sulle leggi della Chiesa, sui Comandamenti di Dio, sulla creazione, la
redenzione, sulla Trinità, su qualsiasi verità rivelata, e li mediterai
profondamente per trarne realtà di vita.
In tal preghiera, conoscerai
molto e vedrai la differenza che passa tra Dio e te.
Passerai poi alla preghiera
meditativa. La preghiera meditativa è il passaggio tra il giorno e la notte.
Durante tale preghiera, non sentirai più nulla. Le risorse, gli sforzi umani
della meditazione, hanno ormai esaurito la tua fantasia, e tu ti troverai sul
monte del nulla. Vedrai tutto il passato nel buio. Non ti conoscerai più. Il
demonio lotterà per possederti. Non riuscirai a distinguere il bene dal male. Ti
sentirai gran peccatore. Ogni prova te la sentirai insopportabile.
È Gesù che gioca con la sua
pallina. Ti prende tra le mani, ti stringe al suo Cuore, gioca con te,
lasciandoti e riprendendoti, per poi lasciarti nel vuoto, come un pallone
gonfiato che vede il mare e il precipizio eterno.
Sospeso così tra terra e cielo,
soffrirai le pene della notte, “la notte dello spirito”.
Come ogni giorno si alterna
alla notte, così il giorno dell’anima si alterna alla sua notte. Ma siccome la
vita dell’anima è eterna, più lunghi sono i suoi giorni e più lunghe sono le sue
notti. Se il giorno del mondo dura 24 ore, il giorno dell’anima non ha orario,
così come il tempo con il suo sereno e i suoi temporali.
La notte dell’anima, è proprio
quella che segna il progresso della Comunione eterna. Essa può durare un giorno,
come anni, e anche tutta la vita. Gesù nella SS.ma Trinità, si manifesta
nell’anima come vuole, quando vuole, e quanto vuole. L’importante è che la notte
non sia divisa da Dio col peccato.
Gesù vuol vedere quello che
l’anima sa fare da sola. Povera pallina…sospesa nell’universo mondo, si sente
sperduta e, tra le nubi del cielo, si nasconde perché ha paura del sole.
Figlio mio, non pensare che
ogni qual volta ti trovi nella notte, tu abbia raggiunto tale grado di
preghiera. Nella vita dell’uomo molte possono essere le notti dello spirito e da
molte cose possono dipendere. Il direttore di anime capirà in quale tipo di
notte si troverà il suo figlio spirituale, dopo aver esaminato ogni cosa. “Dai
frutti si conosce l’albero” (Mt.12,13).
La notte temporanea è quella
dell’anima che trovasi al suddetto grado di preghiera, mentre la notte
istantanea sono le varie notti in cui un’anima per qualsiasi motivo si può
trovare. Le notti istantanee non rallentano la preghiera, anche se talvolta non
ne sentono la stessa efficacia.
Dalla preghiera meditativa,
passerai alla preghiera meditativo-contemplativa, e sino a tale grado
possono arrivarvi tutti gli asceti.
La preghiera
meditativo-contemplativa è la preghiera che porta l’anima dalla meditazione alla
contemplazione.
L’anima, davanti al
tabernacolo, ogni tanto si dimentica di meditare, cioè di rappresentare la
materia su cui vuol meditare, per contemplarla. Qui si vede un lavoro
particolare di Dio. L’anima che trovasi in tale stato, non si occupi di
sforzarsi a ritornare su stessa nella meditazione, ma si lasci condurre da Dio.
La preghiera del mistico
comincia con la contemplazione infusa affettiva.
Tale preghiera consiste
nell’amore affettivo involontario.
L’anima mistica, infusa dei
sette doni in abbondanza, contempla l’amore di Dio nelle verità rivelate, non
già per mezzo del suo personale sforzo, quanto per mezzo del ladrocinio di Dio,
impossessatosi radicalmente dell’anima all’atto del suo concepimento. È Dio che
obbliga l’anima ad amare. Più l’anima cresce in virtù e più Dio la trasporta
alle rivelazioni, facendosi conoscere nelle verità occulte, manifestandole i
disegni del Suo Cuore.
Senza che l’anima faccia
sforzi, Dio la trasporta alla preghiera della contemplazione unitiva. L’anima e
Dio sono una cosa sola.
In questi due gradi di
preghiera mistica, l’anima ama e opera e prega in Cristo, con Cristo e per
Cristo, e perciò diventa potente sui fratelli vivi e defunti: la Chiesa,
militante e purgante, trovandosi sin da questa terra nella Chiesa santificante.
In tali stati l’anima non si
riconosce ove si trova, e talvolta afferma al suo Padre Spirituale che non sa
pregare. Egli la studi molto e molto la interroghi. Il Signore non sempre le fa
capire il grado in cui essa si trova per non elevarla in superbia. Neppure il
suo Padre le renda chiaro tale stato, ma la lavori molto nell’umiltà. Talvolta,
invece, l’anima gode dell’unione beatifica di Dio, senza pericolo che la
superbia l’afferri. Ormai Dio l’ha stretta nel vincolo indissolubile dell’Amore.
Perciò, figlio caro, che leggi questa meditazione, progredisci davanti al
tabernacolo, imparando a pregare Gesù, con Gesù, e per Gesù, il Padre e lo
Spirito Santo.
Fonte :
www.sehaisetediluce.it
Il brano di Madre Provvidenza
(Anna Maria Andreani) è tratto dal Vademecum di Spiritualità ai suoi figli
Sacerdoti, ed è stato gentilmente segnalato, redatto ed inviato da Rosanna
Pirulli. Per note biografiche su Madre Provvidenza visita il sito
www.sehaisetediluce.it
Associazione Volontari della Carità :
L'Associazione Volontari della
Carità , coordinata attualmente da Padre Luigi Graziotti , è formata da
volontari e volontarie al servizio dei fratelli per svolgere le opere di
misericordia verso quanti scrivono in cerca di consiglio e aiuto . Vi sono
anche delle laiche consacrate che vivono la spiritualità di Madre Provvidenza ,
scomparsa nel giugno 2002 in odore di santità , con un unico spirito e una
medesima vocazione : il loro compito è di pregare per quanti presentano le loro
necessità e per tutti i Sacerdoti del mondo , specie i Missionari . Hanno anche
una rivista di spiritualità "Virgo Potens" a cura di Rosanna Pirulli . Chi
desidera scrivere per chiedere preghiere può farlo liberamente sia per e-mail
che per lettera . Recapito : Associazione Volontari della Carità , via S. Lucia
, 5 , 24020 , Pradalunga (BG) - tel/fax 035-767618 - sito internet :
www.sehaisetediluce.it - email :
ama@sehaisetediluce.it
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