F. Compagnoni - D. Mongillo
SPECIFICO DELLA MORALE CRISTIANA
Bernardo
Strozzi , L'elemosina di S. Lorenzo, 1639,
Venezia, San Nicolò dei Tolentini.
... La struttura di insieme e il carattere razionale della proposta morale cristiana permettono di sottolineare alcuni aspetti importanti nella discussione sullo specifico cristiano.
- Si riconosce all'umanità la capacità di essere soggetto di proposta e di comportamenti morali; di trovare realizzazioni di valori che abbiano carattere direttivo per la vita personale e comunitaria. L'uomo che vive coerentemente alla sua condizione non è semplice esecutore, dev'essere inventore dei comportamenti etici.
- Il cristiano è spinto dalla fede operante in amore (doppio precetto dell'amore) a cercare e a riconoscere, nella realtà in cui vive, i valori e gli orientamenti che garantiscano agli uomini la possibilità di esistere, di coesistere e di tendere insieme alla realizzazione del bene comune in fedeltà a Dio. Questa triplice esigenza struttura la realtà umana; gli uomini, nel loro cammino personale sociale e storico, attraverso alternative e incertezze, la riconoscono e la promuovono. Le vie di codesto riconoscimento sono molteplici, esistono cioè molteplici sistemi etici (es.: teologico, deontologico, assiologico, ecc.), sono però convergenti nella loro valenza ultima, quando tendono all'affermazione unitaria del bene umano. Fra questi, quelli che riconoscono esplicitamente l'insegnamento storico del Cristo, si possono chiamare cristiani.
- L'aiuto della grazia e la luce della fede non esimono dalla ricerca etica, impegnano a perseguirla con tenacia e perseveranza, servendosi di mezzi degni dell'uomo, in solidarietà con tutti coloro che sono solleciti del bene umano, nel tentativo di convincere coloro che ad esso si ribellano e si sottraggono.
- La proposta di vita che il cristiano compie è caratterizzata da un'intima esigenza e orientazione verso una totalità di bene umano, verso "un insieme" armonico e articolato di comportamenti che lo garantiscano a livello sincronico e diacronico.
- Nella formazione della proposta dei cristiani l'esperienza vissuta in comunità ha valore preminente, in certo senso assoluto. Ciascuno matura la sua esperienza nell'interno delle diverse comunità che formano la chiesa e che si richiamano al Cristo storico (1Gv 3,23).
Il cristiano vive in pienezza la vocazione dell'uomo nella storia; non parla a nome di tutti, ma vive e parla in modo che gli uomini riconoscano in ciò che propone un indicativo valido per risolvere i problemi di tutti e lo sentano solidale nella ricerca della giustizia e dell'amore tra gli uomini ...
FONTE : Brano tratto dal Dizionario Enciclopedico di Teologia Morale a cura di L.Rossi e A. Valsecchi , edizioni paoline 1985, Voce " Specifico della morale cristiana " di F.Compagnoni - D.Mongillo.
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