La Via Lucis
INCONTRI CON IL RISORTO
(Celebrazione della Via Lucis –
Nicolò Loss – LDC 1993)
PRESENTAZIONE
La “Via Lucis” è il seguito e
il culmine della “Via Crucis”. Essa intende continuare il cammino
spirituale degli apostoli e dei primi discepoli che passarono dalla delusione e
dallo sconforto della passione e della morte allo stupore e alla gioia
dell'incontro con il Risorto.
La “Via Lucis” è
fondamentalmente una meditazione su Emmaus, come paradigma del cammino di fede e
di conversione, in cui Gesù si fa viandante, commensale ed esegeta della sua
straordinaria vicenda salvifica, per potenziare la vita interiore dei suoi
discepoli.
La “Via Lucis” delinea le
linee di fondo di una spiritualità pasquale intesa come novità di vita,
testimonianza, gioia, liberazione, palestra di speranza e di umanità rinnovata.
La “Via Lucis” è un invito ai
cristiani contemporanei a farsi più esperti nel canto di Pasqua, che è il canto
della vita. Essa è un dono gratificante per tutti.
In questo volumetto presentiamo un
itinerario per celebrazioni con persone adulte. L'itinerario è strutturato
in quattordici stazioni culminanti nel mistero della Pentecoste: è
l'accompagnamento con il Signore risorto, centro della fede e della gioia, in
preghiera lungo quattordici tappe indicate dalle fonti evangeliche e dagli Atti.
La Via Lucis
1° Stazione : Gesù risorge
da morte
2° Stazione : I discepoli
trovano il sepolcro vuoto
3° Stazione : Gesù si
manifesta alla Maddalena
4° Stazione : Gesù in
cammino con i discepoli di Emmaus
5° Stazione : Gesù si
manifesta allo spezzare del pane
6° Stazione : Gesù si
mostra vivo ai discepoli
7° Stazione : Gesù dà ai
discepoli il potere di rimettere i peccati
8° Stazione : Gesù
conferma la fede di Tommaso
9° Stazione : Gesù si
mostra ai discepoli al lago di Tiberiade
10° Stazione : Gesù
conferisce il primato a Pietro
11° Stazione : Gesù affida
ai discepoli la missione universale
12° Stazione : Gesù sale
al cielo
13° Stazione : Con Maria
in attesa dello Spirito
14° Stazione : Gesù manda
ai suoi discepoli lo Spirito promesso dal Padre
INTRODUZIONE
CANTO DI INIZIO: Nei cieli un grido risuonò:
alleluia!
P. - Nel nome del Padre e del Figlio e dello
Spirito Santo. T. - Amen.
P. - L'onnipotente bontà di Dio Padre, che ha
risuscitato il Signore Gesù dai morti e ci ha donato il suo Spirito per la
nostra adozione a figli, sia con tutti voi.
T. - E con il tuo spirito.
G. - Siamo riuniti, cari fratelli e sorelle, per
ripercorrere tutti insieme, nella preghiera e nella meditazione, la Via della
Luce aperta davanti a noi dal Signore Gesù quale continuazione della Via della
Croce. Essa ha inizio con la gloriosa risurrezione nella mattina di Pasqua e
porta al dono dello Spirito Santo nella mattina di Pentecoste. Supplichiamo il
Padre celeste di rafforzare in noi l'adesione al suo progetto di salvezza,
perché riusciamo noi pure a prolungare giorno per giorno la nostra personale via
della croce nella lieta prospettiva di essere associati a Cristo nella Via della
Luce.
(Pausa
di riflessione)
T. - È risorto! Esulta il cuore. È risorto!
Più non muore, santa Vergine, il tuo Figlio.
P. - Preghiamo. La tua grazia, o Signore,
sostenga le nostre menti e i nostri cuori, perché nella meditazione sulla Via
della Luce, aperta per noi dal tuo Figlio Gesù, sia confermata la nostra
fede, ravvivata la nostra speranza, approfondito il nostro amore verso te e
i fratelli. Per Cristo nostro Signore.
T. - Amen.
PRIMA STAZIONE
Gesù risorge da morte
P. - Noi ti adoriamo e ti benediciamo, o Cristo
T. - Perché con la tua croce e risurrezione hai
redento il mondo.
L - Dal vangelo secondo Matteo (MT.
- 28,1-8)...
Passato il
sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l'altra
Maria andarono a visitare il sepolcro. Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un
angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a
sedere su di essa. Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco
come la neve. Per lo spavento che ebbero
di lui le guardie tremarono tramortite. Ma l'angelo disse alle donne: "Non
abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. È risorto,
come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto. Presto, andate a
dire ai suoi discepoli: È risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là
lo vedrete. Ecco, io ve l'ho detto".
G. - Portando fino al termine la sua passione, Gesù
morì; e, deposto dalla croce, fu chiuso nel sepolcro. Allo sguardo umano era il
fallimento totale, la perdita della vita e dell'onore. E le donne venivano a
terminar di prestare al cadavere le ultime cure, per la sepoltura che esse
pensavano definitiva. Ma non è nel disegno di Dio che la vita sia
sconfitta per sempre dalla morte. Ecco il terremoto, lo spavento delle guardie,
la tomba aperta e vuota. E l'angelo che rassicura le donne e annunzia: “So che
cercate Gesù il crocifisso. É risorto, non è qui”. É lui, il Risorto, il pegno
della vita che non muore, il fondamento del nostro coraggio, il segno efficace
di quell'amore che caccia fuori il timore” (1 Gv 4,18).
Dopo la Pasqua non saremo soli, mai più, mai più abbandonati a noi
stessi. Egli infatti è “sempre vivente per intercedere per noi” (Eb
7,25). La base della nostra sicurezza è il nostro Fratello maggiore, Gesù
Signore, vincitore della morte e dell'inferno (cf AP. - 1,13; 20,14).
(Pausa)
T. - È risorto! Esulta il cuore. È risorto! Più non
muore, santa Vergine, il tuo Figlio.
P. - Preghiamo. O Padre, nel tuo Figlio per
noi morto e risorto hai voluto fondare su roccia incrollabile la certezza della
nostra speranza. Infondi in noi lo Spirito del tuo amore, perché camminiamo con
fiducia per le vie del mondo, portando sempre nel nostro corpo mortale la
testimonianza della morte e risurrezione che ci salva. Per Cristo nostro
Signore.
T. - Amen.
T. - È risorto dalla morte! È la vita la più forte,
fu l'amore a vincere.
oppure:
Il Signore è risorto cantate con noi! Egli ha
vinto la morte, alleluia!
SECONDA STAZIONE
I discepoli trovano il sepolcro
vuoto
P. - Noi ti adoriamo e ti benediciamo, o
Cristo
T. - Perché con la tua croce e risurrezione hai
redento il mondo.
L - Dal vangelo secondo Giovanni
(Gv 20,1-10)...
Nel giorno
dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era
ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. Corse allora
e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse
loro: "Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno
posto!". Uscì allora Simon Pietro insieme all'altro discepolo, e si recarono al
sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce
di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Chinatosi, vide le bende per terra, ma
non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel
sepolcro e vide le bende per terra, e il sudario, che gli era stato posto sul
capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte. Allora entrò
anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.
G - L'opera di Dio nella risurrezione di
Cristo è talmente grande e inattesa, che a tutta prima non riesce
a far breccia sull'animo impreparato dei discepoli. La Maddalena vede la tomba
vuota, e pensa che qualcuno abbia trafugato il cadavere del Signore.
Avverte i discepoli. Pietro e l'altro corrono e vedono. E cominciano a credere.
Ma la loro confusione non è ancor dissipata. Hanno perduto la presenza corporea
del Maestro, e al di là di questo non vedono ancor chiaro. Non avviene qualcosa
di simile anche a noi? Non siamo anche noi irretiti nella ricerca di sensazioni
più prossime alla materia che allo spirito? Quante volte ci accade di cercare
Gesù nella tomba vuota, mentre dovremmo lasciarci guidare non dal nostro istinto
naturale, ma dalla suggestione del suo Spirito, dall'adesione alla sua Parola, e
non dai nostri ragionamenti e desideri!
(Pausa)
T. - È risorto! Esulta il cuore. È risorto! Più non
muore, santa Vergine, il tuo Figlio.
P. - Preghiamo. Infondi nell'anima nostra,
o Padre, la docilità di veri discepoli, pronti nell'accogliere la tua Parola che
ci salva, assidui nel conservarla e nel meditarla, attenti a lasciarci da essa
guidare per le vie che tu ci tracci. Donaci di piegarci volonterosi al tuo
volere per trovare sul sentiero della nostra vita il Vivente, Gesù Cristo nostro
Signore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
T. - Amen.
T. - Disse l'angelo: “È risorto! Non è qui, non è
più morto. Vive per i secoli”.
oppure:
O luce radiosa, eterno splendore del Padre. Cristo,
Signore immortale!
TERZA STAZIONE
Gesù si manifesta alla Maddalena
P. -
Noi ti adoriamo e ti benediciamo, o Cristo
T. - Perché con la tua croce e risurrezione hai
redento il mondo.
L - Dal vangelo secondo Giovanni
(Gv 20,11-18)...
Maria invece
stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso
il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del
capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le
dissero: "Donna, perché piangi?". Rispose loro: "Hanno portato via il mio
Signore e non so dove lo hanno posto". Detto questo, si voltò indietro e vide
Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. Le disse Gesù: "Donna,
perché piangi? Chi cerchi?". Essa, pensando che fosse il custode del giardino,
gli disse: "Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò
a prenderlo". Gesù le disse: "Maria!". Essa allora, voltatasi verso di lui, gli
disse in ebraico: "Rabbunì!", che significa: Maestro! Gesù le disse "Non mi
trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e
dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro". Maria di
Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: "Ho visto il Signore"e anche ciò
che le aveva detto.
G. - La Maddalena è figura esemplare della nostra
umanità. Da lei Gesù aveva cacciato il demonio, dominatore del mondo; e
l'aveva legata a sé in modo così profondo, ch'essa era certa di non
potere ormai restare più senza il Maestro. Incarnava dunque già in sé il
bisogno radicale che la nostra umanità ferita sente di avere
accanto sempre il Medico divino. Per questo insiste nel cercarlo,
senza sapere ch'egli per primo, il Fedele, il Verace (AP. - 19,11), era
alla ricerca di lei. Essa infatti lo scorge, ma non lo riconosce se non quando è
lui che la chiama: “Maria!”. Ed è il riconoscimento, la gioia travolgente
dell'incontro con colui che per antonomasia si chiama l'Amato (Ef 1,6).
Non è però ancora la gioia del possesso definitivo e totale. Gesù non è ancora
asceso al Padre. E Maria, la peccatrice redenta, è fatta messaggera di elezione
dell'evangelo sostanziale: “Va' dai miei fratelli e di' loro: "Io salgo al Padre
mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro"”. È un altro tratto tipico della
nostra umanità redenta che da evangelizzata è fatta evangelizzatrice.
(Pausa)
T. - È risorto! Esulta il cuore. È risorto! Più non
muore, santa Vergine, il tuo Figlio.
P. - Preghiamo. Tu hai voluto, o Dio, che
nel tuo Figlio condividessimo il possesso della tua paternità e divinità. Donaci
di approfondire sempre più la consapevolezza della sublime chiamata a entrare
nella tua divina famiglia, e rendici indefessi annunziatori del lieto messaggio
a tutti i nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore.
T. - Amen.
T. - Venne il santo Giardiniere. “Va', Maria. Farai
sapere che son vivo, agli Undici”.
oppure:
Lo crediamo: sei risorto, o Signore! Vorremmo
gridarlo al mondo, vorremmo gridarlo a tutti.
QUARTA STAZIONE
Gesù in cammino con i discepoli
di Emmaus
P. -
Noi ti adoriamo e ti benediciamo, o Cristo.
T. - Perché con la tua croce e risurrezione hai
redento il mondo.
L - Dal vangelo secondo Luca (Lc
24,13-19.25-27)...
In quello
stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette
miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era
accaduto. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò
e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. Ed egli
disse loro:
"Che sono
questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?". Si fermarono,
col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli disse:
"Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è
accaduto in questi giorni?". Domandò:
"Che cosa?". Gli risposero:
"Tutto
ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole,
davanti a Dio e a tutto il popolo; come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo
hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l'hanno crocifisso. Noi
speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni
da quando queste cose sono accadute. ….."
Ed egli
disse loro:"Stolti e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non
bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua
gloria?". E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le
Scritture ciò che si riferiva a lui.
G. - Le donne hanno già incontrato il Risorto. Gli
uomini sono ancora frastornati dagli eventi e non sanno affondare lo sguardo là
dove troverebbero colui che loro manca. E Gesù prende l'iniziativa e si affianca
ai due in cammino verso Emmaus. Li rimprovera della loro sordità alla Parola di
Dio, e come vero Maestro e Rivelatore apre loro la mente e il cuore a intendere
le antiche Scritture, ponendo se stesso come chiave risolutiva della loro
lettura. Già il loro cuore si libera, ma gli occhi sono ancora
offuscati. Così avviene a noi. Non sempre vediamo, anche se resta
vero che la Parola consegnata alle Sacre Scritture è vera “lucerna che brilla in
luogo tenebroso” (2 PT. - 1,19). Ma è sempre lui, Gesù,
che si abbassa al nostro livello con divina condiscendenza, per condurre a
compimento la conquista che ha già operato soffrendo, morendo e
risorgendo per noi.
(Pausa)
T. - È risorto! Esulta il cuore. È risorto! Più non
muore, santa Vergine, il tuo Figlio.
P. - Preghiamo. Signore Gesù Cristo, tu hai
voluto metterti al nostro fianco per illuminare il nostro cammino con la tua
parola. Fa' che ti apriamo con fiduciosa confidenza la mente e il cuore, perché
la tua parola in noi sia seme fecondo di frutti che maturino per la vita eterna.
Tu che vivi e regni nei secoli.
T. - Amen.
T. - Discuteva per la via coi discepoli il Messia,
fin che cadde il vespero.
oppure:
Cristo, nostra Pasqua, è per sempre vivo, è per noi
la vita: alleluia! Nasce l'uomo nuovo, fatto come Cristo, nasce a
vita nuova: alleluia!
QUINTA STAZIONE
Gesù si manifesta allo spezzare
del pane
P. -
Noi ti adoriamo e ti benediciamo, o Cristo.
T. - Perché con la tua croce e risurrezione hai
redento il mondo.
L - Dal vangelo secondo Luca (Lc
24,28-35)...
Quando furono
vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più
lontano. Ma essi insistettero:
"Resta con
noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino". Egli entrò per rimanere
con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo
spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma
lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l'un l'altro:
"Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il
cammino, quando ci spiegava le Scritture?". E partirono senz'indugio e fecero
ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano
con loro, i quali dicevano:"Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone".
Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano
riconosciuto nello spezzare il pane.
G. - Il cammino verso Emmaus è esemplare: è simbolo
del cammino della vita. I due stanno cercando colui che non riconoscono ancora e
che è accanto a loro. Nel declinare del giorno esercitano verso di lui l'umano
servizio dell'ospitalità. Ma è lui, nella realtà, che, “bussando
alla porta” e facendosi loro ospite, si prepara a dar loro il suo pane (cf
AP. - 3,20). “Ed ecco si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero”. Il
cammino della nostra fede richiede un cibo che ci dia energia capace di farci
proseguire. E non può essere che lui, il Risorto. È lui il pane di vita.
Così si manifesta a Emmaus; e i due riprendono il cammino, e da evangelizzati
diventano evangelizzatori. Ma giunti a Gerusalemme si accorgono di esser stati
preceduti di nuovo da lui: “Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone”.
In tutta la nostra vita cristiana è sempre lui che ci accompagna e ci precede.
Il nostro è un cammino insieme al Risorto, nel Risorto e verso il Risorto.
(pausa)
T- È risorto! Esulta il cuore. È risorto! Più non
muore, santa Vergine, il tuo Figlio.
P. - Preghiamo. Fa' che sempre ti
cerchiamo, Signore Gesù Cristo, e che in tutta la nostra vita e il nostro lavoro
siamo accompagnati e sostenuti da te con la forza della tua Parola e del tuo
Pane, fino a quando ci rivelerai il tuo volto e saremo sempre con te, nell'unità
del Padre e dello Spirito Santo.
T Amen.
T Con i suoi sedette a cena. La gioia allor fu
piena e con lui mangiarono.
oppure:
Alleluia, alleluia, a colui che risuscitò! Alleluia,
alleluia, gloria al nome di Gesù!
SESTA STAZIONE
Gesù si mostra vivo ai discepoli
P. -
Noi ti adoriamo e ti benediciamo, o Cristo.
T Perché con la tua croce e risurrezione hai
redento il mondo.
L - Dal vangelo secondo Luca (Lc
24,36-49)...
Gesù in persona
apparve in mezzo a loro e disse:"Pace a voi!". Stupiti e spaventati credevano di
vedere un fantasma. Ma egli disse:"Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi
nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io!
Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho".
Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la grande gioia
ancora non credevano ed erano stupefatti, disse:
"Avete qui qualche cosa da mangiare?".
Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti
a loro. Poi disse:
"Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si
compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei
Salmi".
Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse:
"Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo
giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il
perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni".
G - Ora la pedagogia di Gesù verso i suoi guadagna
il vertice. Si presenta loro, salutandoli con il saluto corrente: “Pace a
voi”; ed espugna il loro sbalordimento mostrandosi qual è, vero uomo
vivente, non solo disposto a farsi toccare, poiché “un fantasma non ha
carne e ossa”, ma disposto perfino a prender cibo, come aveva fatto a Emmaus. Lo
farà altre volte; e il particolare diverrà parte della testimonianza da loro
resa alla risurrezione: “Noi abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua
risurrezione dai morti” (AT. - 10,41). Il Signore nostro Gesù non
ci si presenta come una splendida idea, ma come una concreta realtà,
infinitamente superiore a noi, certo, ma anche commisurata sul nostro naturale
essere “carne ed ossa”. In lui risorto è ancora Dio che si mette alla
nostra portata, per elevarci a sé.
(paausa)
T - È risorto! Esulta il cuore. È risorto! Più non
muore, santa Vergine, il tuo Figlio.
P. - Preghiamo. Ti ringraziamo, Padre
santo, per il santo nome che hai fatto dimorare nei nostri cuori, e per la
conoscenza e la fede e l'immortalità che hai manifestato a noi per mezzo di Gesù
tuo servitore. A te la gloria nei secoli. Per lo stesso Cristo nostro
Signore. (cf Didaché, 10,2)
T Amen.
T il Signor non li deluse. E' comparso a porte
chiuse, vivo, nel Cenacolo.
oppure:
Il Signore è la vita che vince la morte! Gloria,
gloria, cantiamo al Signore!
SETTIMA STAZIONE
Gesù dà ai discepoli il potere di
rimettere i peccati
P. -
Noi ti adoriamo e ti benediciamo, o Cristo.
T. - Perché con la tua croce e risurrezione hai
redento il mondo.
L - Dal vangelo secondo Giovanni
(Gv 20,19-23)...
La sera di
quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del
luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò
in mezzo a loro e disse:
"Pace a voi!".
Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere
il Signore. Gesù disse loro di nuovo: "Pace a voi! Come il Padre ha
mandato me, anch'io mando voi".
Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse:
"Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi
non li rimetterete, resteranno non rimessi".
G - Ma la pedagogia del Risorto, sempre più profonda
e insistente, scava nella vita dei suoi per renderli uomini nuovi. Non
solo augura loro la pace con l'usuale saluto ebraico. Egli gliela dà
veramente. Fattosi riconoscere con l'ostensione delle mani e dei piedi trafitti,
ripete: “Pace a voi” e aggiunge le parole della missione: “Come il
Padre ha mandato me, anch'io mando voi”. È l'associazione intima dei
discepoli alla sua stessa divina missione, è un estendere a loro e
condividere con essi la sua struttura intima d'inviato del Padre. Perciò alita
su di essi, quasi a infondere in loro quel “respiro di vita” che il
creatore aveva infuso nel primo Adamo (Gn 2,7) ma non più per comunicar
loro un principio di vita a suo modo indipendente, bensì come
partecipazione vera a un'unica vita. Per questo al gesto fa seguire la parola:
“Ricevete lo Spirito Santo”. E ne spiega la portata: una vita da comunicare,
rimovendo l'unico vero ostacolo che alla vita si oppone, il peccato. Uomini come
noi, piccoli e deboli, i discepoli avranno l'incredibile potere di
rimettere i peccati, di annientarli agli occhi stessi di Dio.
(pausa)
T. - È risorto! Esulta il cuore. È risorto!
Più non muore, santa Vergine, il tuo Figlio.
P. - Preghiamo. Noi ti lodiamo e ti
benediciamo, o Padre, per la stupefacente meraviglia che hai operato negli
uomini mediante il tuo Figlio Gesù Cristo. Nel potere di rimettere i peccati,
ch'egli affidò alle fragili mani dei suoi, sta per noi peccatori la garanzia
certa della tua fedeltà alle promesse di benedizione che avevi fatto ai padri, e
la cui realizzazione vera è Gesù risorto. Egli vive e regna con te e lo Spirito
Santo nei secoli dei secoli.
T. - Amen.
T. - “Tutti voi siete mandati a rimettere i
peccati. Dono a voi il mio Spirito”.
oppure:
Gloria a Cristo che muore e risorge per tutti i
fratelli! Gloria a te, Signore!
OTTAVA STAZIONE
Gesù conferma la fede di Tommaso
P. -
Noi ti adoriamo e ti benediciamo, o Cristo.
T Perché con la tua croce e risurrezione hai
redento il mondo.
L - Dal vangelo secondo Giovanni
(Gv 20,24-29)...
Tommaso, uno
dei Dodici, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri
discepoli:
"Abbiamo
visto il Signore!". Ma egli disse loro: "Se non
vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi
e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò". Otto giorni dopo i
discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a
porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse:
"Pace a voi!". Poi disse a Tommaso:
"Metti
qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio
costato; e non essere più incredulo ma credente!". Rispose Tommaso:
"Mio
Signore e mio Dio!". Gesù gli disse:
"Perché
mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!".
G. - I discepoli furono mandati a noi, perché a
nostra volta noi diventiamo discepoli (cf MT. - 28,19). Tra gli
Undici uno, Tommaso, non aveva ancora incontrato il Risorto. Con il suo dubbio
di fronte alle affermazioni degli altri egli induce la misericordia del Signore
a un supplemento di pedagogia, a tutto nostro vantaggio. Benedetto dubbio, che
provoca nella longanimità di Gesù una sorprendente sovrabbondanza di paziente
insistenza. Tommaso infine, davanti al Maestro, cede del tutto le armi: “Mio
Signore e mio Dio!”. Questa resa, totale ma ritardata, riceve da Gesù quel
commento: “Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che, pur non
avendo visto, crederanno”. Allo stesso modo che la presenza del Risorto nella
Chiesa è infinitamente più consistente di quanto i destinatari delle
visioni postpasquali non abbiano potuto percepire di lui, così la fede dei
cristiani, privi di quelle visioni sensibili, è infinitamente più affine di esse
all'autentica ed eterna visione beatifica. La nostra fede ci mette in comunione
non con una visione da noi percepita, ma con la vera ed eterna realtà del
Risorto.
(pausa)
T. - È risorto! Esulta il cuore. È risorto! Più non
muore, santa Vergine, il tuo Figlio.
P - Preghiamo. Pellegrini della fede, noi ti
vediamo, Signore, “come attraverso uno specchio, in enigma” (1 Cor
13,12). Pur tenendoti saldo nella fede, sicuro nella speranza, vivo nell'amore,
sospiriamo quel giorno in cui finalmente potremo contemplarti e possedetti come
tu sei, unico nostro Bene, Cristo Gesù, nostro Signore.
T. - Amen.
T A Tommaso disse: “Vedi le mie mani, il petto, i
piedi? Tocca qui, per credere”.
oppure:
Lode e onore a te, Signore Gesù, Verbo di Dio, Re
d'eterna gloria.
NONA STAZIONE
Gesù si mostra ai discepoli al
lago di Tiberiade
P- Noi ti adoriamo e ti benediciamo, o Cristo
T - Perché con la tua croce e risurrezione hai
redento il mondo.
L - Dal vangelo secondo Giovanni
(Gv 21,1-14)...
Dopo questi
fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si
manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso, Natanaèle di Cana di
Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro:
"Io
vado a pescare". Gli dissero: "Veniamo anche
noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non
presero nulla. Quando già era l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli
non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro:
"Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero."No".
Allora disse loro:
"Gettate
la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non potevano
più tirarla su per la gran quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù
amava disse a Pietro:
"È il
Signore!". Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi il
camiciotto, poiché era spogliato, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece
vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano
lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un
fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Allora Gesù si avvicinò, prese
il pane e lo diede a loro, e così pure il pesce. Questa era la terza volta che
Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.
G - Come al momento della chiamata dei primi
discepoli, Gesù trova questi suoi tornati a fare i pescatori, e in
modo nuovo, giacché tutto nella Pasqua diventa nuovo, li chiama un'altra
volta a seguirlo. Li sorprende spossati per la notte di fatica senza frutto. Non
lo riconoscono dapprima. “Figlioli, non avete nulla da mangiare?”. “No”.
“Gettate le reti dalla parte destra della barca”. Ed è la pesca miracolosa. Il
discepolo amato riconosce: “È il Signore!”. Pietro, impetuoso come sempre, lo
raggiunge a nuoto. E lo trova già intento a preparare il pasto. Ma egli chiede
che anche i discepoli, con quanto avevano poco innanzi catturato, contribuiscano
alla comune mensa. Umano e divino s'incontrano nella condivisione di un
nutrimento, che va ben al di là dei pani e dei pesci. Ed è lui che serve. D'ora
in poi il Maestro sarà sempre con loro, e di loro si preoccuperà. Ma sempre
vorrà che ciascuno di loro faccia quel che è in suo potere per l'evangelo del
regno: che piantino e irrighino e fatichino, anche se lui solo dà l'incremento.
(pausa)
T. - È risorto! Esulta il cuore. È risorto! Più non
muore, santa Vergine, il tuo Figlio.
P. - Preghiamo. Ti ringraziamo, o Padre,
per aver mandato il tuo Figlio, uomo come noi, a faticare e soffrire e morire e
risorgere per noi, perché con lui e come lui anche noi fatichiamo e soffriamo e
moriamo per i nostri fratelli, per risorgere ed essere sempre con lui nella tua
gloria, Re e Signore dei secoli eterni.
T. - Amen.
T Venne ai suoi sull'albeggiare, e li attese presso
il mare. Trasser reti cariche.
oppure:
Se vuoi seguire Cristo, devi smarrire le tue
strade. Non trattenerti nulla e dai la vita.
DECIMA STAZIONE
Gesù conferisce il primato a
Pietro
P. -
Noi ti adoriamo e ti benediciamo, o Cristo.
T. - Perché con la tua croce e risurrezione hai
redento il mondo.
L. - Dal vangelo secondo Giovanni
(Gv 21,15-19)...
Gesù disse a
Simon Pietro:
"Simone di
Giovanni, mi vuoi bene tu più di costoro?". Gli rispose:
"Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". Gli disse:
"Pasci i
miei agnelli". Gli disse di nuovo:
"Simone
di Giovanni, mi vuoi bene?". Gli rispose:
"Certo,
Signore, tu lo sai che ti voglio bene". Gli disse:
"Pasci le
mie pecorelle". Gli disse per la terza volta:
"Simone
di Giovanni, mi vuoi bene?". Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli
dicesse: Mi vuoi bene?, e gli disse:
"Signore,
tu sai tutto; tu sai che ti voglio bene". Gli rispose Gesù:
"Pasci le
mie pecorelle. In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi
la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue
mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi". Questo gli
disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo
aggiunse: "Seguimi".
G. - Risorgendo, Gesù ha inaugurato la nuova e
definitiva umanità. Risorto, egli continua e completa la sua opera,
conferendo al nuovo Popolo di Dio la sua struttura, che gli consenta di
attraversare compatto i secoli della storia terrena, che sia cioè quella
“sua Chiesa” (MT. - 16,18) che viva indenne nel tempo della Chiesa.
Pietro è il fondamento dell'edificio. E Gesù parla a lui: “Simone di
Giovanni, mi ami?”. La triplice interrogazione e la triplice risposta non
hanno solo lo scopo di riparare, come si dice, la triplice negazione sfuggita
alla debolezza di Pietro nella notte del potere delle tenebre. Essa vuole anche
dire che l'amore che Cristo chiede ai suoi non si limita all'umano voler
bene, all'amicizia, ma è quel superiore amore, quell'“agape”, che sgorga
dal Padre, e attraverso il Figlio viene comunicata ai fedeli nello Spirito, e
tutti li avvolge e li coinvolge. A Pietro in particolare è affidato non solo il
pascolo del gregge, ma proprio il suo governo. Egli sarà il prolungamento
visibile del Risorto presente, ma invisibile, il pastore che rappresenta l'unico
Buon Pastore.
(pausa)
T È risorto! Esulta li cuore. È risorto! Più non
muore, santa Vergine, il tuo Figlio.
P. -
Preghiamo. O Padre, tu hai dato la tua fiducia a noi uomini, mettendo nelle
nostre mani il tuo Figlio fatto uomo, e hai voluto ch'egli scegliesse in mezzo a
noi altri uomini che lo rendessero a noi presente. Rendici coscienti e docili
davanti a quelli che il tuo Spirito ha posto tra noi come pastori. Per Cristo
nostro Signore.
T. -
Amen.
T. -
“Sopra te, pietra angolare, la mia Chiesa voglio alzare. Pasci le mie pecore”.
oppure:
Alleluia, alleluia! E' risorto Redentor sulla morte
trionfò!
UNDICESIMA STAZIONE
Gesù affida ai discepoli la
missione universale
P. -
Noi ti adoriamo e ti benediciamo, o Cristo.
T Perché con la tua croce e risurrezione hai
redento il mondo.
L - Dal vangelo secondo Matteo
(MT. - 28,16-20)...
Gli undici
discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato.
Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano. E Gesù,
avvicinatosi, disse loro:
"Mi è stato
dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le
nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo,
insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con
voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo".
G. - Quando Gesù deve congedarsi dai suoi per salire
al Padre, li raduna ancora apparendo loro. In alcuni tra essi persiste il
dubbio. Davvero, la Chiesa che sta per presentarsi al mondo è uno spaccato
della comunità umana! Eppure ad essa, a questi discepoli tanto umani e tanto
fragili, il Maestro affida la continuazione, anzi il perfezionamento della sua
opera. Non aveva egli detto loro, prima di morire: “Chi crede in me, anch'egli
farà le opere che io faccio, e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre”
(Gv 14,12)? Egli li assicura con quel potere universale che a lui è stato
dato “in cielo e in terra”. Loro compito sarà “ammaestrare tutte le nazioni”,
ossia renderle a loro volta “discepole”. È dunque la luce che da lui risorto
promana che, nella presenza e nell'opera degli inviati, inizierà il suo cammino
nel mondo. La via della luce è la Chiesa di Cristo. Ad essa egli assicura:
“Ecco, io sono con voi fino alla fine del mondo”. La nostra forza è la presenza
del Risorto: presente nella Chiesa, presente per mezzo della Chiesa.
(pausa)
T. - È risorto! Esulta il cuore. È risorto! Più non
muore, santa Vergine, il tuo Figlio.
P. -
Preghiamo. O Padre, che per mezzo del tuo Figlio hai voluto che la salvezza
degli uomini fosse opera della collaborazione di altri uomini uniti nel Cristo,
da' ai cristiani la forza stessa con cui egli vinse la morte, perché fedeli e
pastori, uniti in lui, portino a termine il tuo disegno di vita. Per Cristo
nostro Signore.
T. -
Amen.
T. - Ritornando al Padre in cielo, diede loro il suo
vangelo da portare ai popoli.
oppure:
Cristo è risorto, alleluia! Vinta è
ormai la morte, alleluia!
DODICESIMA STAZIONE
Gesù sale al cielo
P. -
Noi ti adoriamo e ti benediciamo, o Cristo
T - Perché con la tua croce e risurrezione hai
redento il mondo.
L - Dagli Atti degli Apostoli
(AT. - 1,3-11)...
Mentre [Gesù]
si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma
di attendere che si adempisse la promessa del Padre
"quella,
disse, che voi avete udito da me: Giovanni ha battezzato con acqua, voi invece
sarete battezzati in Spirito Santo, fra non molti giorni". Così venutisi a
trovare insieme gli domandarono:
"Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il
regno di Israele?". Ma egli rispose:
"Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla
sua scelta, ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi
sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli
estremi confini della terra». Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro
occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. E poiché essi stavano fissando il
cielo mentre egli se n'andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono
a loro e dissero:
"Uomini di
Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi
assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l'avete visto
andare in cielo".
G - Gesù si congeda in modo conclusivo dai suoi
discepoli. Essi sono ancora prigionieri di vecchie illusioni umane, e pensano a
un regno terreno di Cristo. Quanto egli dice è invece ben diverso: sta per
iniziare il cammino dei suoi, della sua Chiesa, nei secoli della storia. Sarà un
cammino lungo, che percorrerà tempi e spazi, da Gerusalemme, a
tutta la Palestina, a tutto il mondo. Ma non s’avvierà immediatamente.
Prima deve venire dal cielo la forza dello Spirito Santo. Per questo Cristo sale
al cielo. Aveva detto infatti: “Se io non me ne vado, il Paraclito non verrà a
voi, ma se vado, lo manderò a voi” (Gv 16,7). E Gesù si allontana
visibilmente da loro. Certo tornerà; ma non subito. Dal momento della sua
esaltazione alla destra del Padre, le porte del cielo non hanno più
sbarre. La via della luce ha il suo sbocco finale, nella casa del Padre
comune. Là innalzato, Cristo prepara per tutti i suoi una dimora; e, senza
averli mai abbandonati, là egli li attende; là egli ci attende.
(pausa)
T- È risorto! Esulta il cuore. È risorto! Più non
muore, santa Vergine, il tuo Figlio.
P- Preghiamo. O Padre, accogliendo a gloria
nel cielo il tuo Figlio fatto uomo, hai esaltato alla tua destra la nostra
natura umana, e così un volto che è nostro è divenuto lo specchio perfetto della
tua stessa maestà. Concedi a noi di essere illuminati dalla luce di quel volto
d'uomo, e di percorrere in essa il nostro cammino terreno, per poter
all'incontro con te essere riconosciuti in tutto come conformi a lui, Gesù
Cristo tuo figlio e nostro Signore.
T. -
Amen.
T- E fu tolto ai loro sguardi, ma i cuori erano
tardi. E comparve un angelo.
oppure:
Cristo risorge, Cristo trionfa. Alleluia!
TREDICESIMA STAZIONE
Con Maria in attesa dello Spirito
P. -
Noi ti adoriamo e ti benediciamo, o Cristo.
T. - Perché con la tua croce e risurrezione hai
redento il mondo.
L - Dagli Atti degli Apostoli
(AT. - 1,12-14)...
Allora [i
discepoli] ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a
Gerusalemme quanto il cammino permesso in un sabato. Entrati in città salirono
al piano superiore dove abitavano. C'erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea,
Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo di Alfeo e Simone lo Zelòta e
Giuda di Giacomo. Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme
con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui.
G. - Il tempo della Chiesa ha inizio con una pausa
di preghiera. Come Cristo passava lungo tempo in preghiera, così per i cristiani
il punto di sostegno vero sarà sempre il colloquio raccolto e profondo con il
Padre e il Figlio e lo Spirito. Questa primissima preghiera cristiana è
invocazione e attesa dello Spirito, è la preghiera di tutti i fratelli uniti,
“con Maria la Madre di Gesù”. Quanta luce per noi in questo inizio della
permanente via della luce!
(pausa)
T - È
risorto! Esulta il cuore. È risorto! Più non muore, santa Vergine, il tuo
Figlio.
P. - Preghiamo. Noi ti rendiamo grazie,
o Padre, di averci donato Gesù con l'opera di Maria, di averci dato Maria come
ultimo dono, come estrema eredità lasciata a noi dal Cristo morente. Ti
invochiamo per sua intercessione, continua a effondere sui tuoi fedeli
l'abbondanza del tuo Spirito che ci faccia veri figli nel Figlio. Egli vive
e regna nei secoli dei secoli.
T. - Amen.
T - Sugli apostoli in attesa, con Maria, la prima
Chiesa, riversò lo Spirito.
oppure:
Cristo risusciti in tutti i cuori, Cristo si
celebri, Cristo si adori. Gloria al Signor!
QUATTORDICESIMA STAZIONE
Gesù manda ai suoi discepoli lo
Spirito promesso dal Padre
P. -
Noi ti adoriamo e ti benediciamo, o Cristo.
T. - Perchè con la tua croce e risurrezione
hai redento il mondo.
L - Dagli Atti degli Apostoli
(AT. - 2,1-6)...
Mentre il
giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso
luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte
gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come
di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono
tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo
Spirito dava loro il potere d'esprimersi. Si trovavano allora in Gerusalemme
Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo. Venuto quel fragore, la
folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la
propria lingua.
G - La Chiesa è presentata per la prima volta al
mondo. Non è opera d'uomo, ma vera opera di Dio. È nel Cristo e nello
Spirito, la vera, suprema, definitiva opera di Dio. L'opera della vera,
nuova e ultima creazione, il capolavoro della carità del Padre,
l'irrompere della luce eterna di Dio nell'universo umano. E come il Cristo
al suo apparire nel mondo fu umile, povero, ignorato, tale è la Chiesa: sembra
una qualunque associazione religiosa umana, ma è il Corpo mistico del Figlio di
Dio fatto uomo, il regno di Dio nel tempo e nell'eternità, il vero e definitivo
popolo di Dio. È il vero ed eterno tempio di Dio. Sua origine è il Padre, sua
forza lo Spirito, suo cuore il Cristo. La Chiesa è il luogo autentico
dell'intera gioia pasquale. Lode al Signore!
(pausa)
T È risorto! Esulta il cuore. È risorto! Più non
muore, santa Vergine, il tuo Figlio.
P. - Preghiamo. Solo il tuo Spirito, o
Padre, è degna azione di grazie per l'immensità del tuo amore. Penetraci con
lui, perché insieme alla beata Vergine Maria e a tutti i tuoi Santi,
possiamo in modo vero e perfetto essere lode della tua gloria, in Cristo Gesù
tuo Figlio e nostro Signore.
T - Amen.
T- Con speranza, fede, amore, con un'anima, un sol
cuore, Cristo han dato ai popoli.
oppure:
Questo è il giorno che ha fatto il Signore,
alleluia! Esultiamo insieme, alleluia!
CONCLUSIONE
P - Illuminati dall'eterna luce di Dio, Padre
e Figlio e Spirito Santo, disponiamo i nostri cuori a lodarlo e ringraziarlo per
l'immensità incommensurabile dei suoi doni.
G. -
Preghiamo insieme e diciamo:
Noi ti rendiamo grazie, o Padre.
Per averci fatti creature umane, immagine
somigliantissima a te e al tuo Unigenito, nel quale ci hai fatti tuoi figli...
Per aver fatto del tuo Figlio il primogenito di ogni
creatura, prototipo e ideale di ogni vero essere umano...
Per il dono del tuo Spirito, che ci rende figli nel
Figlio...
Per averci fatti Chiesa, tua dimora eletta nel tempo
e nell'eternità...
Per tutti coloro che risposero e risponderanno alla
tua chiamata, per la Vergine Madre di Cristo e nostra, per gli Apostoli, i
Martiri, i Santi, e per tutti i veri discepoli di Cristo che tu solo conosci...
P - Uniti a tutti i nostri fratelli e sorelle sparsi
nel tempo e nello spazio, facendo nostra la volontà dello Spirito e della Chiesa
Sposa di Cristo, e la suprema loro invocazione: “Vieni, Signore Gesù!”,
anticipiamo in questo momento di grazia e di luce l'avvento finale del Regno di
Dio, rivolgendo al Padre le parole insegnate a noi dal nostro Maestro.
T. -
Padre nostro...
P Sii benedetto, Padre santo, per averci inondati
con la luce del tuo Cristo e la forza del tuo Spirito.
Continua a illuminarci così, perché in tutte le
nostre azioni e intenzioni risplenda la tua gloria in noi, e tutti gli uomini
giungano a te, nostro unico bene.
Per Cristo nostro Signore.
T. - Amen.
P Scenda su di voi con abbondanza la benedizione
divina, nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
T. - Amen.
CANTO FINALE: Le tue mani son piene di fiori.
Fonte : www.ecclesiaonline.it
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