sabato 3 agosto 2019

Le nuove Porte di Bronzo di S. Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma dell'artista Igor Mitoraj




Le nuove Porte di Bronzo di S. Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma
dell'artista Igor Mitoraj



  Angelo

Martedì 28 Febbraio 2006 alle ore 19.30, nella Basilica di S. Maria degli Angeli e dei Martiri alle Terme di Diocleziano, Piazza della Repubblica, Roma, presenti le più alte cariche religiose e civili,  inaugurazione delle nuove Porte di bronzo, opera di Igor Mitoraj.


Le nuove Porte in bronzo vengono a sostituire quelle attuali in legno, senza alcun pregio artistico e in cattivo stato di conservazione, datate circa alla fine degli anni cinquanta.
Le nuove Porte bronzee hanno ognuna una altezza di sei metri e mezzo per una larghezza di tre metri, ed un peso di tre tonnellate.
L'ingresso della Basilica ha due entrate, ciascuna di due ante.
La nuova porta in bronzo, alla sinistra di chi guarda dalla Piazza della Repubblica, è tematizzata sull' Annunciazione : un angelo dall'alto e Maria in ascolto. Uno sfondo diffuso fa intravedere lo spazio del mondo , visto dall'alto. In maniera sobria e sparsa alcune figure rappresentano la presenza degli angeli : figure di sole teste, a volte bendate.
L'altra porta, alla destra, simbolizza il Risorto : una figura segnata nel suo corpo dalla croce. Ancora figure sobrie e sparse rappresentano i martiri . (Pertanto richiama il titolo della Basilica: Angeli e Martiri).
All'interno ambedue le porte presentano grandi figure intere di Angeli.

Monsignor Renzo Giuliano , rettore della Basilica di S. Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma da 15 anni e promotore di questa iniziativa artistico-religiosa, dice a riguardo :
" ...le porte hanno un alto valore simbolico evangelizzante e per tale motivo necessitano di una voce alta e potente d'arte per significarle la sua capacità di rivelazione di una visione trascendente, atta a chiamare sensibilmente l'uomo alla sua realtà... ".

L'artista Igor Mitoraj così risponde in una intervista - di Gabriele Simongini pubblicata su "Il Tempo" - in cui gli si chiede cosa vuol comunicare con la sua opera ai fedeli o passanti :
" ...Prima di tutto ho cercato di rinnovare la tradizione rappresentativa delle porte basilicali, eliminando qualsiasi aspetto banalmente descrittivo e anche la struttura a scomparti e formelle.  I miei pannelli sono sostanzialmente lisci e il bronzo avrà più sfumature di patine, una verde, una color ruggine e una terracotta.  Vorrei donare al fedele una stazione di meditazione, delle immagini su cui riflettere in mezzo alla luce naturale che scenderà sulle porte.  E' giunto il omento che solo i veri artisti si occupino di arte sacra perché lungo il XX secolo troppe brutture sono state spesso messe nelle chiese.  E bisogna recuperare un rapporto di dialogo autentico tra architetto e artista... ".




Cenni Biografici dell'Artista IGOR MITORAJ
1944 Nasce il 26 marzo a Oederan in Germania da genitori polacchi
1959 Studia all'Accademia di Belle Arti di Cracovia seguendo, negli ultimi anni, corsi di pittura tenuti da Tadeusz Kantor
1967 Tiene la sua prima mostra personale di pittura a Cracovia presso la Galerie Krzysztofory
1968 Si trasferisce a Parigi e si iscrive al'Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts
1970 Trascorre un anno in Messico durante il quale abbandona la pittura per dedicarsi esclusivamente alla scultura
1976 Tiene la sua prima mostra personale dedicata alla produzione scultorea a Parigi presso la Galerie La Hune.
Apre a Parigi uno studio per la lavorazione di terracotta e bronzo
1976/1980 Partecipa a numerose mostre collettive ottenendo prestigiosi riconoscimenti fra cui il Premio della Scultura di Montrouge
1979 Recatosi per la prima volta a Pietrasanta (Carrara) inizia a lavorare con il marmo
1981 Partecipa ad una mostra collettiva a Parigi presso il Salon de Mai
1983 Apre uno studio a Pietrasanta
1985 Espone a Roma presso il Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo
1986 Partecipa alla 42ma Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, con una sala personale
1987 Tiene una personale a Milano presso la Compagnia del Disegno: Igor Mitoraj - Sculture 1987
1989 Espone a New York presso la Academy of Art in una mostra personale: Igor Mitoraj - Sculptures 1989
2001 Diventa cittadino onorario di Pietrasanta ed ottiene come riconoscimento alla carriera il Premio Vittorio de Sica.

Bibliografia scelta
F. Jaunin, J. Russel Taylor, G. Cortenova, Igor Mitoraj, nouvelle mytologie, catalogo della mostra, Musée Olympique, Losanna, 2001
D. Kuspit, G. Soavi, J. Zugawagoitia, Mitoraj Sculture, catalogo della mostra, Galleria Contini, Cortina d'Ampezzo,1998
A. Echeverria, F. Gualdoni, J. Zugazagoitia, Mitoraj. il Giardino delle Muse, catalogo della mostra, Biblioteca di via Senato, Milano, 1997
R. Chiappini, R. Rocchi, Sculture, Sculptures: Scambio culturale tra il Principato di Monaco e la Città di Lugano, catalogo della mostra, Lugano, Piazza Riforma, 1996
D. Kuspit, Igor Mitoraj, catalogo della mostra, Marisa Del Re Gallery, New York, 1995
J. Putnam, Time Machine, catalogo della mostra, The British Museum, Londra, 1994
R. Rosenblum, G. Testori, Igor Mitoraj-Sculptures and Drawings, catalogo della mostra, The Gerald Peters Gallery, Dallas 1990.


Igor Mitoraj : uno dei maggiori esponenti della scultura contemporanea.

Sotto le sue mani le materie più dure – il bronzo, il marmo, la ghisa – perdono di peso, si liberano via via dalla materia stessa, acquistando una nuova esistenza, attingendo l'essenza ideale della forma – forme insolite, originali, aperte, mutevoli, trasparenti, perdono di peso e acquistano una nuova esistenza non già, o non solo, perché alate, recise, forate, mutilate, fasciate, ma, soprattutto, per l'energia che prorompe dal loro interno – l'energia fisica e spirituale, che proviene dalla personalità del loro autore – nonché per la strategia dei pieni e dei vuoti, il conflitto tra la luce e l'ombra, la suggestione delle patine, l'alone enigmatico che le circonfonde.
Non si era mai vista, nel panorama dell'arte plastica moderna, una così stupefacente varietà di sculture di grandi dimensioni – grandi come alberi bronzei o marmorei – a un tempo così forti e così leggere, come le sue Colonne alate, i suoi Centurioni, i suoi Eros, i suoi Ikari, i suoi Ikari screpolati , i suoi Ikari alati, le sue Ikarie, le sue Ikarie grandi.
Forza e leggerezza in un equilibrio perfetto, in una simbiosi prodigiosa. Ma anche le sue sculture di medie dimensioni sprigionano forza e leggerezza, specialmente per i loro vuoti. Mitoraj è un mago del vuoto.
“ In Mitoraj – ha scritto a sua volta Antonio Paolucci – a me ha colpito la sacralità dell'immagine, l'idea della Bellezza eterna e misteriosa che forse, anzi certamente – è l'ombra di Dio sulla Terra”. Vive e lavora a Pietrasanta (Lucca), in Via Garibaldi.

Da Costanzo Costantini “Conversazioni con Igor Mitoraj” – Il Cigno Edizioni, Roma 2004








(si ringrazia Mons. Renzo Giuliano per la gentile segnalazione)







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