Scuola dell'Infanzia
C.so Benedetto Croce 21 –
Torino.
"PARLA... TI
ASCOLTO!"
Interviste ai bambini della VI sezione (Arancioni).
Insegnanti: Licia e Marcella
Insegnanti: Licia e Marcella
Gli arancioni e le paure
Le regole
Sono piccolo perchè...
Giocare: da solo o
in compagnia?
Quando mi sveglio...
Uscita didattica
(La Perulina)
I capricci... di noi
Arancioni
Io sono importante
perchè...
Anche i bimbi si
innamorano?
Cos'è l'Euro?
Le streghe - parte
prima
Le streghe - parte
seconda
Da grande
Il computer
Se dovessi andare in
un'isola deserta mi porterei...
Quale scegli?
Gli Arancioni e i
numeri
Uscita didattica (La Turina)
Anche tu, come
Pinocchio, nel Paese dei Balocchi?
La televisione
La pubblicità
La disavventura
di Donatello
Chi trova un amico trova un
tesoro
Pokemania
Queste
interviste scaturiscono dal rapporto giornaliero con il bambino attraverso il
dialogo e la discussione di argomenti che si presentano nel “quotidiano”.
Il
momento privilegiato dedicato a questo rapporto è all’inizio della giornata e i
bambini lo riconoscono come “l’ASSEMBLEA”. Fare l’assemblea per i bambini
“Arancioni” vuol dire parlare di tutto: dei vissuti, delle emozioni e della
scelta delle attività proposte per la giornata.
Noi
riteniamo sia importante che il bambino possa esprimere la sua esperienza e il
suo punto di vista per imparare a verbalizzare le proprie sensazioni ed emozioni
e per una interazione più ricca e significativa con i compagni e le Insegnanti.
Gli
argomenti delle nostre interviste a volte offrono degli spunti per le successive
attività della giornata, altre volte no, ma ci servono per sdrammatizzare o
risolvere situazioni che si presentano nel contesto della sezione.
4 ottobre 1999
Chi di
voi, di notte, si sveglia e vuole andare nel lettone di mamma e papà?
-
Giulia D. (a.5): mi sveglio di notte e voglio andare nel lettone della mamma perché ho fatto un brutto sogno.
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Stefano (a.4): anch’io vado nel lettone perché ho paura dell’uomo cattivo.
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Davide (a.4): non vado mai perché mamma mi mette nel lettino ed io m’addormento e mi sveglio solo al mattino.
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Sharon (a.5): sì, certe volte, perché voglio bere e mi sveglio; e così rimango nel lettone con mamma e papà.
-
Sonia (a.3): io non vado mai nel lettone di mamma e papà; mi sdraio nel lettone solo per leggere.
-
Alberto (a.5): sia io che mio fratello dormiamo qualche volta nel lettone di mamma, mio fratello perché prende l’antibiotico, io perché sogno delle streghe che entrano dalla finestra. Io vado nel lettone e papà va nel lettino.
-
Elisa (a.4): io non vado mai nel lettone perché non ho paura di dormire da sola.
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Simone (a.3): anch’io vado nel lettone quando ho paura che mi ammazzino.
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Federica (a.3): io vado tanto nel lettone perché dormo con loro.
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Chiara (a.5): io non vado mai nel lettone, neanche se nel lettone c’è solo la mamma.
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Irene R. (a.4): sì, io vado nel lettone quando ho paura e papà mi fa andare; tanto ci stiamo anche in quattro perché viene anche Ulisse.
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Diego (a.3): io dormo sempre nel lettone perché sì.
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Allegra (a.4): io non vado mai nel lettone perché non ho mai paura.
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Valentina (a.3): io dormo sempre nel lettino.
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Giorgio (a.4): io vado solo qualche volta nel lettone quando ho paura.
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Gianluca (a.5): io dormo sempre nel lettino, non vado mai nel lettone perché non ho paura.
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Luca (a.5): io non ho mai paura.
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Lorenzo (a.5): vado solo qualche volta nel lettone perché ho un po’ di paura e voglio stare con mamma e papà.
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Jacopo (a.3): io non vado mai nel lettone perché ho la culla vicino a loro.
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Irene S. (a.3): io non ho paura, ma vado lo stesso nel lettone di mamma e papà.
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Giulia G (a.5): io vado nel lettone perché ho paura dello squalo.
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Carolina (a.3): io vado nel lettone perché mi piace stare vicino alla mamma.
18 ottobre 1999
Tutti
intorno alla maestra, decidiamo insieme le regole da seguire, perché e quando ….
Cos’è una
regola?
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Alberto (a.5): ascoltare ed ubbidire.
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Giulia G. (a.4): dobbiamo ascoltare i grandi.
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Chiara (a.5): a noi le regole piacciono.
Quando
arriviamo in sezione…
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Lorenzo (a.5): salutare le maestre.
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Chiara (a.5): salutiamo le maestre guardandole in faccia.
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Alberto (a.5): salutiamo la mamma o i nonni che ci hanno accompagnato.
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Giulia D. (a.5): ci sediamo.
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Stefano (a.4): bagniamo le piante.
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Davide (a.4): prendiamo dei giochi o facciamo un disegno.
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Chiara (a.5): finito di disegnare mettiamo a posto i pennarelli.
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Paolo (a.5): in attesa dei nostri compagni parliamo sottovoce.
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Alberto (a.5): mettiamo dopo aver giocato a posto, cioè riordiniamo.
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Chiara (a.5): ci parliamo un po’.
-
Luca (a.5): decidiamo cosa fare.
Quando
siamo in sala igienica …
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Giulia G. (a.4): facciamo la pipì e ci copriamo bene il pancino.
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Alberto (a.5): ci puliamo con la carta igienica e tiriamo l’acqua.
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Lorenzo (a.5): ci laviamo e ci asciughiamo bene le mani.
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Paolo (a.5): tiriamo l’acqua dopo aver fatto la pipì e ci vestiamo bene.
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Elisa (a.4): ci mettiamo in fila dando la mano al compagno, un bambino grande dà la mano ad un bambino piccolo.
Quando
siamo in giardino …
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Lorenzo (a.5): non dobbiamo picchiarci.
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Chiara (a.5): non bisogna tirare la terra.
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Stefano (a.4): non bisogna prendere i bastoni.
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Alberto (a.5): non bisogna strappare le piante.
18 ottobre 1999
Sono
grande e vado alla scuola materna… però sono piccolo perché….
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Allegra (a.4): bevo il latte nel biberon, ma quando compio quattro anni, prometto, lo berrò nella scodella.
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Paolo (a.5): sono piccolo perché qualche volta faccio tanti capricci.
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Chiara (a.5): io non faccio niente da bambina piccola.
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Lorenzo (a.5): faccio il piccolo quando di notte voglio andare nel lettone della mamma, quasi tutte le notti.
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Carolina (a.3): bevo il latte nel biberon.
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Giulia G. (a.4): bevo il latte nel biberon, non mi vesto da sola, non so allacciare.
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Irene S. (a.3): bevo il latte nel biberon e la notte metto ancora il pannolone.
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Simone (a.3): mi veste ancora la mamma, mi lava papà.
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Davide (a.4): metto ancora di notte il pannolone, mi veste e mi lava la mamma.
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Giulia A. (a.5): sono piccola solo qualche volta e m’imbocca la mia mamma.
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Stefano (a.4): io faccio proprio tutto da grande.
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Luca (a.5): io faccio tutto da solo.
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Alberto (a.5): faccio tutto da grande.
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Irene R. (a.4): faccio tutto da grande, però la nonna per mangiare mi mette ancora nel seggiolone.
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Elisa (a.4): anch’io bevo il latte nel biberon come quando ero piccola.
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Giorgio (a.4): io di notte metto ancora il pannolone, prendo il latte nel biberon, mi lava e mi veste la mamma.
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Jacopo (a.3): mangio seduto nel seggiolone e prendo il biberon.
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Valentina (a.3): bevo il latte nel biberon.
20 ottobre 1999
Ti piace
giocare da solo o in compagnia?
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Davide (a.4): a me piace giocare con gli amici, mi piacciono le altalene e gli scivoli.
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Elisa (a.4): in compagnia con gli amici con qualsiasi gioco.
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Carolina (a.3): da sola, mi piace giocare con le bambole.
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Allegra (a.4): in compagnia, con il castello.
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Diego (a.3): mi piace giocare con gli amici.
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Gianluca (a.5): da solo, con le pistole.
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Luca (a.5): in compagnia, con i mostri.
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Paolo (a.5): in compagnia, con la pista del trenino.
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Alberto (a.5): in compagnia, con i puzzles.
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Irene S. (a.3): da sola, con le bambole.
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Chiara (a.5) in compagnia, con le costruzioni.
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Giorgio (a.4): da solo, con tutti i giochi.
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Sharon (a.5): in compagnia, giocare a travestirmi.
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Irene R.(a.4): in compagnia, con la carriola.
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Giulia A. (a.5): in compagnia, con il castello.
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Lorenzo (a.5): mi piace giocare in compagnia con la pista delle macchinine Ferrari.
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Federica (a.3): da sola con le bambole, l’altalena ed il dondolo.
21 ottobre 1999
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Allegra (a.4): mi sveglio da sola, quando mi sveglio sono sempre contenta, prendo il biberon davanti alla televisione, guardo “Pingu”. Mi lava la mamma con il latte detergente.
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Giulia G. (a.4): mentre ancora dormo, mia mamma mi mette il biberon in bocca per farmi fare colazione, poi quando mi sveglio guardo i cartoni, “Pingu” e “Lulù”, dopo la mia nonna mi lava e mi veste ed il nonno mi porta a scuola.
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Valentina (a.3): mi sveglia la mamma, prendo il biberon davanti ai cartoni, mi lavo e mi vesto da sola.
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Alberto (a.5): il mio risveglio avviene molto male perché sento dei rumori, faccio colazione nella tazza con latte e gallette. Mentre mangio guardo i cartoni.
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Luca (a.5): mentre faccio colazione guardo i cartoni, mi lavo e mi vesto.
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Jacopo (a.3): mi sveglio da solo, guardo i cartoni.
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Simone (a.3): mi sveglia la mamma, io bevo il latte nella tazza, mentre guardo la cassetta di “Simba”; poi mi lava e mi pettina.
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Paolo (a.5): mi sveglio da solo, dopo colazione guardo in televisione “Pingu”. Mi vesto io e mi lavo da solo.
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Chiara (a.5): mi sveglia la mamma, sono sempre di buonumore, bevo il latte nella tazza, guardo i cartoni mentre mangio.
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Elisa (a.4): mi sveglia la nonna, prima mi dà il biberon e poi mi lavo, però mentre faccio colazione guardo i cartoni.
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Irene (a.4): io faccio colazione senza guardare i cartoni, mi lavo e mi veste papà.
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Juri (a.3): io faccio colazione nella scodella e guardo i cartoni, mi veste la mamma, però io mi lavo.
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Irene (a.3): io mi alzo da sola, non mi sveglia la mamma, bevo il latte nel biberon, non guardo i cartoni mi veste e mi lava papà.
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Giorgio (a.4): io mi sveglio da solo, prendo il biberon davanti ai cartoni, il nonno mi veste ed io mi lavo.
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Stefano (a.4): mi sveglio da solo, mi lava e mi veste la mamma, mentre faccio colazione guardo i cartoni.
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Giulia A. (a.5): mi sveglia nonna, mi lava e mi veste lei, non faccio colazione davanti alla tele.
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Sonia (a.3): mi sveglio da sola, faccio colazione davanti alla televisione, bevo il latte freddo nel bicchiere. Mi veste la mamma ed io lavo i denti.
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Carolina (a.3): mi sveglia mamma, guardo i cartoni e poi vengo a scuola.
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Diego (a.3): mi sveglio da solo, papà mi lava, bevo il latte nel biberon.
29 ottobre 1999
Cosa ci è piaciuto di più ?
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Luca (a.5): raccogliere le castagne, non lo avevo mai fatto.
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Giulia D. (a.5): vedere gli struzzi. Non li avevo mai visti da vicino, come sono alti!
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Chiara (a.5): raccogliere le castagne perché non lo avevo mai fatto e vedere lo struzzo maschio che faceva la sfilata.
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Elisa (a.4): gli struzzi perché non li avevo mai visti da vicino.
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Irene R. (a.4): anche a me sono piaciuti gli struzzi.
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Giulia G. (a.4): a me sono piaciuti i cavalli e raccogliere le castagne. Non le avevo mai raccolte e non avevo mai visto i ricci.
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Simone (a.3): mi sono piaciuti gli struzzi, mi è piaciuto cadere sui ricci anche se mi sono punto.
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Gianluca (a.4): c’era il cagnone Krus.
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Stefano (a.4): c’era la casetta delle api, ma loro non c’erano perché dormivano. Anch’io non ero mai stato nel bosco, mi è piaciuto tantissimo.
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Davide (a.4): sì io ci sono stato nel bosco, ma mi è piaciuto tanto.
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Irene S. (a.3): a me è piaciuto mangiare, avevo tanta fame.
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Allegra (a.4): a me è piaciuto andare nel bosco, non ci ero mai andata.
4 novembre1999
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Alberto (a.5): io i capricci li faccio alla sera perché salto, corro, faccio le “balade” e poi la mamma mi picchia sul culetto e mi manda a letto.
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Giulia D. (a.5): anch’io li faccio i capricci, perché mamma mi sgrida, perché tocco quello che non devo toccare.
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Jacopo (a.3): li faccio quando devo venire a scuola, perché non voglio dormire e piango.
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Allegra (a.4): prima di venire a scuola faccio i capricci, perché non mi sbrigo e la mamma mi sgrida così: “Allegra sbrigati!”.
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Federica (a.4): io non li faccio mai, sono brava.
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Stefano (a.4): io faccio i capricci perché non voglio dormire nel mio letto e la mamma mi sgrida.
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Sonia (a.3): io non mi ricordo quando faccio i capricci.
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Luca (a.5): io faccio i capricci quando la mamma non mi dà le cose che a me piacciono.
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Carolina (a.3): quando vado a letto perché voglio mamma.
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Giorgio (a.4): io li faccio solo con la mamma perché faccio casino.
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Valentina (a.3): anch’io li faccio con la mamma, perché mi picchia perché faccio la cattiva.
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Paolo (a.5): certe volte quando devo venire a scuola perché non mi piace.
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Juri (a.3): quando è buio perché ho paura di stare solo.
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Irene R. (4): io li faccio con mamma al mattino, perché io voglio giocare, ma lei mi fa lavorare, mi fa provare i vestiti, perché quelli che non mi stanno li dà a Pericle.
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Giulia G. (a.4): io li faccio i capricci con mia nonna perché lei mi sgrida perché faccio la cattiva.
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Irene S. (a.3): io li faccio con papà perché voglio la mamma.
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Davide (a.4): io li faccio con la mia mamma perché voglio vedere la tele.
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Diego (a.3): io li faccio domani.
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Lorenzo (a.5): io faccio i capricci quando voglio andare nel lettone e la mamma non mi lascia.
10 novembre 1999
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Diego (a.3): perché sono sempre contento.
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Davide (a.4): perché voglio bene alla mia mamma.
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Irene R. (a.4): perché quando mi alzo mi viene il sorriso perché vedo la mamma a casa, mio papà va invece a lavorare.
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Jacopo (a.3): perché dormo a scuola.
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Sharon (a.5): perché mi piace aiutare la natura.
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Giorgio (a.4): perché gioco.
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Giulia D. (a.5): perché mia mamma mi fa bagnare le piante a casa ed il mio papà mi dà sempre i baci.
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Allegra (a.4): perché faccio felice i miei genitori.
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Alberto (a.5): perché aiuto i nonni e porto via il vassoio quando ho finito di mangiare le gallette e a scuola perché metto a posto.
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Gianluca (a.5): perché mi piace giocare con i giochi insieme con i miei compagni.
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Elisa (a.4): perché sono più grande di mia sorella.
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Giulia G (a.4): perché voglio bene alla mamma.
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Luca (a.5): perché faccio dei bei disegni con i miei compagni.
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Stefano (a.4): perché mi piace tanto venire a scuola.
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Giorgio (a.4): perché gioco.
15 novembre 1999
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Alberto (a.5): io non sono innamorato di nessuno.
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Lorenzo (a.5): sì, io devo trovare una della mia altezza, cioè alta come me, altrimenti non riesco a sposarla. Ancora non ho trovato la mia innamorata.
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Giulia G. (a.4): sì, io sono molto innamorata di Davide, mi piace perché lui è innamorato di me.
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Chiara (a.5): io sono innamorata della mia mamma, perché mi vuole bene.
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Irene R. (a.4): io sono innamorata di Luca perché qualche volta ai giardini cade e mi piace per questo.
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Allegra (a.4): io sono innamorata di mamma e papà, li amo perché sono belli.
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Giorgio (a.4): io amo Sharon, perché è la più bella degli arancioni.
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Valentina (a.3): io sono innamorata di Matteo del mare.
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Sonia (a.3): io sono innamorata di Alberto perché mi piace.
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Irene S. (a.3): io sono innamorata di mamma e papà.
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Jacopo (a.3): io sono innamorato di Sonia.
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Giulia D. (a.5): dei miei genitori e di mio fratello, perché loro mi vogliono bene.
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Luca (a.5): sì, io sono innamorato di mamma e papà, di papà perché mi fa ridere e della mamma perché fa puzzles con me.
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Davide (a.4): io sono innamorato di Elisa perché mi dà sempre la mano.
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Gianluca (a.5): di nessuno, io voglio bene a mamma, mia sorella e a papà.
16 novembre 1999
Sai dirmi cos’è l’euro ? Ne hai mai sentito parlare ?
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Lorenzo (a.5): sì, l’euro. La mamma mi ha detto che tutti quelli che hanno i soldi e contano hanno deciso di cambiare i soldi e di fare l’euro, anche gli italiani sono d’accordo.
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Sonia (a.3): è una cosa da bere.
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Giulia D. (a.5): no, io non l’ho mai visto.
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Luca (a.5): non ne ho mai sentito parlare.
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Alberto (a.5): io ho il soldino dell’euro a casa, è un soldo che ci sarà fra poche settimane.
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Valentina (a.3): è una cosa con cui si gioca.
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Juri (a.3): non lo so
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Davide (a.4): no, penso sia una cosa da bere.
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Irene (a.4): sì è quello che si guarda nella campagna.
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Gianluca (a.5): non lo so.
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Jacopo (a.3): l’euro è un gioco.
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Allegra (a.4): dove ci sono tanti giochi.
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Federica (a.3): non lo so, boh.
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Chiara (a.5): sono dei soldini.
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Giulia A. (a.5): no, non lo so.
-
Paolo (a.5): no.
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Irene S. (a.3): si è un gioco che si legge.
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Elisa (a.4): no, penso che sia una cosa da giocare.
8 novembre 1999
(Prima dello spettacolo: “La strega Camilla).
Secondo te le streghe esistono e
se sì, hai paura?
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Chiara (a.5): no, non esistono. Io non ho paura.
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Lorenzo (a.5): no, non esistono. Però io ho un po’ paura perché temo che le streghe vengano nel letto quando dormo.
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Stefano (a.4): non esistono e non ho paura.
-
Giorgio (a.4): sì, esistono, ma io non ho paura.
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Valentina (a.3): no. Io non ho paura.
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Giulia G (a.4): non esistono, però io ho paura lo stesso.
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Federica (a.4): sì. Io ho tanta paura.
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Alberto (a.5): non esistono, ma io ho paura lo stesso di notte. Io ho paura della strega di Biancaneve perché ha quel grosso neo sul naso, perciò non la guardo più.
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Gianluca (a.5): no. Non ho paura.
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Juri (a.3): sì. Ho tanta paura.
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Luca (a.5): ma io non ho visto mai una strega vera, quindi non ho paura.
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Elisa (a.4): no. Non ho paura.
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Irene R. (a.4): no. Io non ha mai paura, nemmeno del buio.
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Sonia (a.3): sì. Ho paura perché hanno le unghie lunghe e fanno sparire tutti.
20 novembre 1999
Ti è
piaciuto lo spettacolo sulla “strega Camilla”. Hai avuto paura? Stanotte l’ hai
sognata?
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Elisa (a.4): mi è piaciuto quando ci ha chiamato a fare le streghine. Non ho avuto paura.
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Chiara (a.5): sì, perché faceva ridere. Mi è piaciuta di più la scena con la fatina perché diceva: “dove ti ho visto?” non ho avuto paura e non ho sognato.
-
Giulia G. (a.4): mi è piaciuto quando Giulietta e Romeo sono tornate persone normali. Non ho avuto paura.
-
Alberto (a.5): mi è piaciuto quando la strega Camilla ha fatto rimescolare ai miei compagni gli intrugli per la magia. La strega Camilla mi faceva un po’ paura perché era brutta e stanotte però ho sognato di morire perché la strega mi faceva le magie.
-
Lorenzo (a.5): mi è piaciuto quando la fata rincorreva la strega perché voleva che Giulietta e Romeo si trasformassero in persone. La strega Camilla non mi ha fatto ridere né piangere ero normale, cioè tranquillo.
-
Luca (a.5): mi è piaciuto il travestimento da strega Camilla, però non ho avuto paura. Però ho sognato tutto lo spettacolo, non ho avuto gli incubi.
-
Stefano (a.4): lo spettacolo mi ha fatto ridere tanto, non ho avuto paura. Stanotte ho sognato la strega Camilla.
-
Diego (a.3): sì, mi è piaciuto, non ho avuto paura e non l’ho neanche sognata, la strega.
-
Allegra (a.4): mi è piaciuto quando la strega teneva l’osso che era il suo “babbaccio”. Mi è piaciuto quando la fatina le dava le botte. Non ho avuto paura e stanotte ho dormito tranquilla.
-
Jacopo (a.3): mi è piaciuta tanto la strega Camilla. Stanotte non ho avuto paura ed ho dormito bene.
-
Juri (a.3): mi è piaciuta la strega perché sì. Non ho avuto paura.
-
Giorgio (a.4): mi è piaciuto quando hanno buttato i coriandoli. Non ho avuto paura e stanotte ho dormito bene.
-
Irene R. (a.4): mi è piaciuto il principe a cavallo che voleva sposare la strega. Non ho avuto mai paura, non ho sognato niente, ho dormito bene.
-
Valentina (a.3): mi è piaciuta la strega Camilla e l’ho trovata simpatica perché aveva un lungo dentone. Non ho avuto paura.
-
Paolo (a.5): mi è piaciuto quando la fatina la tirava dal piede, non ho avuto mai paura.
-
Giulia A. (a.5): mi è piaciuto quando la fatina ha detto alla strega di rompere l’incantesimo. Ho avuto paura quando la strega e la fatina litigavano. Stanotte ho avuto un po’ d’incubo perché ho sognato che veniva la strega in casa mia.
-
Sharon (a.5): a me è piaciuto quando la fatina ha buttato i coriandoli. Non ho avuto paura ed ho dormito bene.
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Gianluca (a.5): mi è piaciuto quando la fatina e la strega litigavano, non ho avuto neanche un briciolo di paura.
-
Davide (a.4): mi è piaciuta tanto la strega Camilla perché era dispettosa. Non ho avuto paura però l’ho sognata.
13 gennaio 2000
Cosa ti
piacerebbe fare da grande?
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Alberto (a.5): mi piacerebbe fare l’ingegnere per costruire i ponti e le case.
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Luca (a.5): mi piacerebbe leggere tanto. Vorrei trovare un posto dove ci sono tanti libri.
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Lorenzo (a.5): vorrei lavorare con il computer per fare le lettere e scrivere.
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Stefano (a.4): vorrei fare il calciatore come Baggio.
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Giulia A.(a.5): l’infermiera, perché voglio curare le persone.
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Federica (a.3): non lo so.
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Diego (a.3): vorrei fare la guerra.
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Sonia (a.3): togliere la polvere a casa mia.
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Simone (a.3): voglio fare il calciatore del Toro che fa i goal, ma non il portiere.
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Irene R. (a.4): vorrei fare la parrucchiera. Anche adesso mi piace giocare a fare questo.
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Giulia G. (a.4): vorrei curare gli animali perché gli animali mi piacciono tutti.
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Paolo (a.5): costruire tetti con i mattoni.
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Chiara (a.5): la parrucchiera.
-
Elisa (a.4): la maestra d’asilo nido perché mi piacciono i bambini piccoli.
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Davide (a.4): scavare, perché mi piacciono tanto i camions, le ruspe e le gru.
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Giulia D. (a.5): la dottoressa perché mi piace curare la gente.
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Valentina (a.3): la ballerina perché la mamma mi ha detto questo.
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Juri (a.3): colorare.
-
Irene S. (a.3): stirare.
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Jacopo (a.3): voglio fare il calcio nella Juve.
-
Gianluca (a.5): voglio mettere i mattoni e costruire le case.
17 gennaio 2000
Sai cos’è
un computer? Ne hai uno a casa? Lo sai usare? Ti piacerebbe averne uno in
classe?
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Lorenzo (a.5): è una cosa che ho anch’io a casa, lo so usare faccio anche alcune cose difficili, mi piacerebbe averne uno a scuola.
-
Giulia A. (a.5): è quello che si schiacciano i tasti. A casa non ce l’ ho, ho imparato ad usarlo perché mia mamma ne ha uno in officina. Sì mi piacerebbe averne uno a scuola.
-
Alberto (a.5): è una roba che se inserisci un dischetto ci giochi. A casa ne ho uno che è di mio fratello, ma tutta la famiglia lo può usare, tranne i nonni perché non sono capaci. Sì mi piacerebbe averne uno a scuola.
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Luca (a.5): è una cosa con cui si gioca con il mouse, che ha due pulsanti con sotto una pallina che lo fa scivolare. Sì a casa ne ho uno che è di papa, però me lo fa usare quando vuole la mamma. Mi piacerebbe averne uno a scuola perché mi piace.
-
Gianluca (a.5): è una sala da giochi, ne ho uno a casa che è di mio papà ed è quadrato. Me lo fa usare quando sto bravo. Sì mi piacerebbe averne uno in sezione.
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Stefano (a.4): è una cosa che dentro ci sono i giochi. Per accendere bisogna schiacciare un bottone, poi dentro si mettono i cd dei giochi. Io a casa ne ho uno, lo uso da solo e gioco a Hercules. Sì.
-
Chiara (a.5): è qualcosa con cui si gioca, ne ho uno che è di mio fratello però non me lo fa usare perché non so giocare. Sì mi piacerebbe molto.
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Elisa (a.4): non lo so, ho solo un computer da piccoli. Sì mi piacerebbe averne uno a scuola.
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Giulia D. (a.5): è una sala giochi, il mio papà ci gioca sempre. Sì io lo uso, si usa con il coso e poi scegli il gioco che vuoi, io scelgo giochi da femmina, mio fratello invece da maschi. Sì mi piacerebbe molto.
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Irene S. (a.3): sì a casa ce l’ ho, è di papà; me lo fa usare. Lo uso con un coso che ha i pulsanti che fanno i disegni.
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Giulia G. (a.4): quello con cui si impara a leggere e a scrivere. A casa ne ho uno tutto mio, me lo ha regalato zia Amelia. Dentro si mettono le schede. Mi hanno insegnato ad usarlo Lorenzo e Federico che sono i miei cuginetti. Sì mi piacerebbe averne anche uno in classe.
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Giorgio (a.4): è una cosa dove ci sono i numeri e poi vengono delle lettere. Non ce l’ho. No, non mi piacerebbe, il computer a me non piace.
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Davide (a.4): mio papà ne ha uno, mamma mi fa schiacciare i tasti, mamma e papà fanno dei giochi, ma con il computer scrivono anche. Sì mi piacerebbe averne uno in classe.
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Simone (a.3): è quello che ride, è quello che fa i numeri, a casa ne avevo una volta uno vecchio. Sì mi piacerebbe averne uno in classe.
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Irene R. (a.4): è quello che si schiacciano i pulsanti e si fanno mille giochi perché si mettono i cd e fanno quello del pinguino, della casetta. Io lo so usare, schiaccio i pulsanti giusti con la freccia e vengono i giochi.
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Valentina (a.3): quello per fare le lettere, io e papà ne abbiamo uno in casa, la mamma me lo fa usare, scrivo le letterine e gioco. Mi piacerebbe averne uno a scuola.
-
Sonia (a.3): a casa mia non ho il computer, mio cugino Stefano ce l’ ha. Sì mi piacerebbe averne uno.
-
Federica (a.3): è una cosa con cui si gioca, io a casa ne ho uno piccolo, lo uso con papà, domani lo porto.
-
Juri (a.3): è quello che ha le palline, a casa ne ho uno, ma è un giocattolo. Con la mamma al computer faccio i giochi. Mi piacerebbe averne uno in classe.
-
Jacopo (a.3): ne ho uno a casa che è di Luigi. A casa con il computer gioco con papà. Mi piace molto, si può giocare solo a un gioco.
-
Diego (a.3): non l’ho mai visto un computer, a casa non ce l’ho. Mi piacerebbe averlo.
-
Carolina (a.3): a casa ne ho uno di mia madre. Me lo fa usare.
26 gennaio 2000
Se tu
fossi costretto ad andare su un’isola deserta, quale oggetto ti porteresti
dietro e chi dei tuoi amici?
-
Giulia A. (a.5): mi porterei un libro di favolette e come amico Luca perché mi piace.
-
Irene R. (a.4):la bussola, come amica Carlotta perché è mia cugina.
-
Stefano (a.4):mi porterei dietro un gioco e come amico Gianluca perché mi fa ridere.
-
Giorgio (a.4): mi porterei il gioco di Tarzan e come amico mi porterei Davide.
-
Gianluca (a.4): mi porterei il gioco volante “gair caise” e come amico Diego.
-
Chiara (a.5): mi porterei dietro una videocassetta e come amica vorrei Giulia Delfo perché è la mia migliore amica.
-
Sharon (a.5): io mi porterei un orecchino così i pirati se lo prendono, mi piacerebbe portare con me Irene piccola perché è mia amica.
-
Giulia D.(a.5): mi porterei un orsacchiotto e come amico Davide perché è il mio fidanzatino.
-
Luca (a.5): un gioco che ha le ali, il drago, e come amico Matteo perché siamo molto amici.
-
Lorenzo (a.5): mi porterei un seme magico per fare le magie e come amico non voglio nessuno perché voglio stare da solo, tanto il seme magico mi aiuterà a trasformare quel posto in quello che voglio io.
-
Sonia (a.3): mi porterei un computer che ho ricevuto a Natale e come amico un cane vero.
-
Jacopo (a.3): mi porterei dietro lo spazzolino dei denti e come amico Diego.
-
Irene S. (a.3): un orsacchiotto e come amico mi porto mio fratello Andrea.
-
Carolina (a.3): un gioco, quello di Babbo Natale e come amico Luca Cannavò.
-
Valentina (a.3): un foglio, e come amico Giorgio.
28 gennaio 2000
A casa
tua arriva il postino e porta tre pacchi: nel primo c’è un bel televisore a
colori, nel secondo un bel libro, nel terzo una sorpresa. Puoi prendere uno dei
tre. Quale scegli ?
-
Giorgio (a.4): scelgo quello con il libro perché mi piacciono i libri.
-
Giulia A. (a.5): scelgo quello della sorpresa perché voglio vedere cosa c’è.
-
Irene R. (a.4): scelgo la sorpresa, perché a me ed a Ulisse piacciono le sorprese, i miei genitori ci fanno sempre le sorprese.
-
Federica (a.4): scelgo il televisore a colori.
-
Irene S. (a.3): io scelgo il libro perché mi piace tanto guardare i libri.
-
Stefano (a.4): la sorpresa, perché le sorprese mi piacciono.
-
Luca (a.5): sorpresa perché mi piacciono tantissimo le sorprese.
-
Paolo (a.5): scelgo quello dove c’è il libro perché i libri mi piacciono.
-
Chiara (a.5): scelgo il libro perché nei libri si imparano tante cose.
-
Lorenzo (a.5): la sorpresa, perché mi piacciono tantissimo le sorprese, anche un giorno papà e mamma mi hanno fatto una sorpresa solo che dentro c’erano delle scarpe troppo grandi.
-
Simone (a.3): la sorpresa perché mi piacciono sempre.
-
Diego (a.3): la sorpresa.
-
Carolina (a.3): la sorpresa.
-
Valentina (a.3): quello con la sorpresa perché non so cosa c’è.
-
Giulia D. (a.5): la sorpresa perché mi piacciono le sorprese.
-
Gianluca (a.4): con la sorpresa.
-
Sonia (a.3): con il libro perché i libri mi piacciono.
-
Giulia G. (a.4): il televisore perché mi piace vedere i cartoni.
1 febbraio 2000
Sai
contare ?
-
Lorenzo (a.5): sì, so contare fino a 40.
-
Alberto (a.5): sì, so contare fino a 21.
-
Giulia A. (a.5): sì, fino ad 8 (e conta).
-
Gianluca (a.4): sì, so contare fino a 40.
-
Chiara (a.5): sino a 10.
-
Luca (a.5): sì, sino a 100.
-
Giulia G. (a.4): so contare fino a 10.
-
Giorgio (a.4): sì, so contare fino a 10.
-
Irene R. (a.4): sì, fino a 24.
-
Paolo (a.5): so contare sino a 7.
-
Giulia D. (a.5): so contare fino a 5.
-
Sharon (a.5): sì, fino a 3.
Pensi che
sia importante saper contare e perché?
-
Lorenzo (a.5): perché mentre conti sai dove puoi dare la decina, se aggiungi una decina lo zero diventa 10 e il due con lo zero diventa 20.
-
Alberto (a.5): perché chi non sa contare non sa nemmeno scrivere i numeri.
-
Gianluca (a.4): sì, perché me l’ha detto Stefania mia sorella.
-
Chiara (a.5): non lo so.
-
Giulia A. (a.5): sì, perché tutti i bambini dobbiamo imparare.
-
Sharon (a.5): è una cosa molto bella che possono tutti imparare.
-
Irene R. (a.4): sì, perché quando si conta si impara a schiacciare i numeri giusti (quando telefono mamma mi dice i numeri e io schiaccio quelli giusti perché li riconosco).
-
Luca (a.5): sì, perché bisogna imparare ed è difficile contare i numeri sino alla fine.
Cos’è un
numero per te ?
-
Lorenzo (a.5): vuol dire che conto, un numero mi serve ad imparare tante cose come scrivere.
-
Alberto (a.5): il numero per me è il tempo che passa.
-
Gianluca (a.4): è quando si conta.
-
Giulia A. (a.5): per me il numero è una scritta.
-
Chiara (a.5): è quando si impara a contare.
-
Giulia G. (a.4): è una lettera.
-
Giorgio (a.4): l’uno è un numero.
-
Luca (a.5): è una lettera.
-
Irene R. (a.4): è quando uno vuole telefonare a qualcuno e fa i numeri.
-
Gianluca (a.4): è quando si conta.
Quali
numeri riconosci ?
-
Lorenzo (a.5): riconosco il 2 ed il 3, anche il 4, ma non lo so scrivere.
-
Alberto (a.5): sì, il 20, il 30, il 40.
-
Luca (a.5): riconosco l’ 1, il 2, il 40, il 50, il 100, il 60, il 61 e tanti altri.
-
Irene R. (a.4): riconosco l’1, il 2, il 3, il 4, il 5 ed il 6.
-
Giorgio (a.4): sì, ne riconosco qualcuno.
-
Paolo (a.5): riconosco tanti, il 7, il 9, il 10 ecc.
-
Giulia D. (a.5): sì, riconosco il 3, il 4, il 5 ed il 6.
-
Sharon (a.5): riconosco tanti.
4 febbraio 2000
Cosa ti è
piaciuto in questa uscita didattica ?
-
Lorenzo (a.5): Essere insieme agli amici.
-
Alberto (a.5): Ho ammirato molto le sculture sulla pietra. Non le avevo mai viste.
-
Giulia G. (a.5): Vedere gli animali, non avevo mai visto un asinello, un maiale e la capretta. Ero felice.
-
Gianluca (a.5): Ho visto le piante gialle “salice” ho visto un asinello per la prima volta. Mi è piaciuto andare in pullman.
-
Irene R. (a.5): Mi è piaciuto vedere i coniglietti, erano tutti i bianche e con le orecchie sparate in su. Mi è piaciuto stare davanti al camino con i miei compagni.
-
Simone (a.3): Mi è piaciuto l’asino maschio ed il maiale, non li avevo mai visti. Mi è piaciuto vedere il cane papà ed il cane figlio.
-
Stefano (a.4): Mi è piaciuta la storia perché anch’io ho la cassetta. Mi è piaciuto il burattino di legno che papà Cesare aveva costruito.
-
Sonia (a.3): La capretta perché le ho dato da mangiare il fieno. Ero contenta anche di stare con Stefano Panetta.
-
Irene S. (a.3): Perché abbiamo mangiato, perché ho visto il fuoco acceso, ho visto l’asinello che ero contenta di vedere.
-
Giulia A. (a.5): Ho provato gioia ad andare in gita perché c’erano gli animali, il maiale non l’avevo mai visto, era tutto rosa, mi è piaciuto tanto l’asinello ed il fagiano perché era molto colorato ed aveva la coda lunga.
-
Diego (a.3): Della gita mi è piaciuto di più la pappa, degli animali mi è piaciuto di più il maiale, non l’avevo mai visto.
-
Giulia D. (a.5): Sono stata contenta di stare insieme ai miei amici davanti al camino acceso; mi sono piaciute le caprette, non le avevo mai viste.
-
Davide (a.4): Mi è piaciuto vedere l’asinello, non ne avevo mai visto uno; le caprette erano belle.
-
Giorgio (a.4): Mi è piaciuto vedere il maiale, non lo avevo mai visto.
9 marzo 2000
Mentre
vieni a scuola senti un gran frastuono (suoni, musica, chiasso) c’è un
carrozzone che raccoglie tutti i bambini del quartiere per portarli nel paese
dei baloccbi (come in Pinocchio). Tu cosa fai ?Vai a scuola o sali sul
carrozzone? Pinocchio vendette l’abbecedario. Tu cosa venderesti?
-
Stefano (a.4): io salirei sul carrozzone e mi venderei i pantaloni.
-
Davide (a.4): i pantaloni.
-
Juri (a.3): vado anch’io e mi vendo l’orologio.
-
Irene S. (a.3): anch’io voglio andare, ma non so cosa vendere.
-
Alberto (a.5): vado anch’io, mi vendo le scarpe.
-
Giulia G. (a.4): anch’io, mi vendo la maglia.
-
Giorgio (a.4): sì anch’io, mi vendo i pantaloni,
-
Carolina (A.3): sì salirei, mi vendo le mutande.
-
Allegra (a.4): sì, mi vendo le scarpe.
-
Simone (a.3): sì salgo, mi vendo la camicia.
-
Sharon (a.5): io non voglio andare, faccio finta di non sentire e vado a scuola.
-
Federica (a.3): anch’io vado, mi vendo i cerchietti.
-
Gianluca (a.4): sì io vado e mi vengo la maglia.
-
Giulia A.(a.5): sì, mi vendo un gioco.
-
Sonia (a.3): sì, mi vendo un gioco.
15 marzo 2000
A casa
tua arriva un folletto dispettoso che ti porta via il televisore. Tu come
reagisci ?
-
Allegra (a.4): mi arrabbio tanto perché non la posso guardare.
-
Irene R. (a.4): gli chiedo: “come faccio a vedere tutti i cartoni ?”
-
Giulia D. (a.5): mi arrabbio tanto.
-
Gianluca (a.4): non mi arrabbio.
-
Irene S. (a.3): me la prendo, perché non la posso guardare.
-
Lorenzo (.5): me la prendo così così. La televisione non mi serve tanto, perché la guardo poco.
-
Luca (a.5): mi arrabbio tantissimo.
-
Stefano (a.4): mi arrabbio perché non posso più vedere le cassette.
-
Elisa (a.4): non mi arrabbio perché la televisione non vale niente.
-
Sharon (a.5): mi arrabbio molto.
-
Alberto (a.5): sì m’arrabbio fino all’infinito.
-
Davide (a.4): m’arrabbio tantissimo.
-
Giulia A. (a.5): m’arrabbio poco, perché mamma non me la fa vedere tanto.
-
Chiara (a.5): sì m’arrabbio tanto perché non posso guardare i cartoni.
-
Paolo (a.5): io non m’arrabbio perché ho tante televisioni a casa.
-
Juri (a.3): no.
-
Simone (a.3): no.
Quando guardi la tele?
-
Allegra (a.4): appena mi sveglio.
-
Irene R. (a.4): non la guardo quando faccio colazione così non arrivo in ritardo a scuola.
-
Giulia D.(a.5): guardo i cartoni mentre faccio colazione.
-
Gianluca (a.4): la guardo sempre.
-
Lorenzo (a.5): io quando faccio colazione non la guardo mai perché ce l’ho in salotto.
-
Luca (a.5): mentre faccio colazione.
-
Stefano (a.4): al mattino quando mi sveglio guardo i cartoni.
-
Elisa (a.4): alla sera.
-
Sharon (a.5): quando faccio colazione guardo i cartoni.
-
Alberto (a.5): quando faccio colazione la guardo sempre.
-
Davide (a.4): mentre faccio colazione guardo i cartoni e la guardo sempre quando sono a casa mio o dai nonni.
-
Giulia A. (a.5): al mattino quando faccio colazione.
-
Chiara (a.5): prima di venire a scuola guardo la tele quando bevo il latte.
-
Paolo (a.5): certe volte.
-
Juri (a.3): al mattino i cartoni.
-
Simone (a.3): al mattino i cartoni.
Con chi
la guardi ?
-
Stefano (a.4): la guardo insieme al nonno.
-
Elisa (a.4): con la famiglia.
-
Sharon (a.5): la guardo da sola a casa di nonna, insieme a mamma e papà quando sono liberi.
-
Alberto (a.5): la guardo insieme a Sistina.
-
Davide (a.4): la guardo con il nonno.
-
Giulia A. (a.5): da sola.
-
Lorenzo (a.5): non la guardo quasi mai da solo, ma la guardo con la mia famiglia.
-
Luca (a.5): da solo.
-
Allegra (a.4): in compagnia di mamma.
-
Irene R. (a.4): insieme a mio fratello guardo Bim Bum Bam. Quando c’è la pubblicità abbassiamo il volume così non ci stufiamo di cosa dice.
-
Gianluca (a.4): da solo.
-
Giulia D. (a.5): con mio fratello.
-
Elisa (a.4): con la famiglia.
-
Simone (a.3): la guardo insieme a Giulia, mamma e papà.
20 marzo 2000
Cos’è per
te la pubblicità ?
-
Lorenzo (a.5): è una cosa che ti fa solo spendere soldi.
-
Elisa (a.4): è una cosa che non fa pagare.
-
Stefano (a.4): prende in giro perché vuole che tu compri quello che dicono loro.
-
Irene R. (a.4): la pubblicità è quella che viene dopo i cartoni.
-
Gianluca (a.5): è quando non si vedono i cartoni, si vede quella.
-
Giorgio (a.4): la vedo, ma non so cosa sia.
-
Giulia A.(a.5): è una cosa che fanno vedere in tele poi ci sono i supermercati dove la vendono.
-
Giulia D. (a.5): dicono le cose che sono belle da comprare.
-
Sharon (a.5): è quella cosa che riprende gli oggetti da comperare.
-
Chiara (a.5): fanno tante cose nella pubblicità.
-
Sonia (a.3): è la busta.
-
Allegra (a.4): è la roba da comperare.
-
Paolo (a.5): è una cosa che si compra.
-
Giulia G. (a.4): è la pasta perché ci piace.
-
Davide (a.4): io nella pubblicità vedo quelli che si svegliano e sono un po’ storti.
-
Simone (a.3): è bella.
-
Luca (a.5): è una cosa che si può comperare.
Dove la
vedi ?
-
Lorenzo (a.5): la vedo in televisione e nel cinema.
-
Elisa (a.4): in televisione, anche in giro sui cartelli.
-
Stefano (a.4): in televisione
(Quasi tutti i bambini dicono
di vederla in televisione.)
Sei
influenzato dalla pubblicità ?
-
Lorenzo (a.5): no, perché spendo solo soldi.
-
Elisa (a.4): mi lascio influenzare e compro le scarpe.
-
Stefano (a.4): sì, compro sempre quello che dice la pubblicità.
-
Irene R. (a.4): no, non compro quello che dice la pubblicità.
-
Sonia (a.3): compro la mozzarella che dice la pubblicità.
-
Allegra (a.4): sì, compro il prosciutto cotto, il formaggio grattugiato, i succhi di frutta.
-
Paolo (a.5): sì certe volte.
-
Gianluca (a.5): sì.
-
Sharon (a.5): no.
-
Chiara (a.5): sì, alcune volte.
-
Giulia G. (a.4): sì, la nonna compra la pasta buona della pubblicità.
-
Simone (a.3): sì, sempre le merendine e i giochi della pubblicità mi piacciono.
22 marzo 2000
Chiara ci racconta ….” Ieri ho
avuto tanta paura per Donatello!”. La mia tartaruga, Donatello, ieri è scappata
dalla bacinella, perché mio fratello ha lasciato accesa la lucina sul balcone.
Lui si è diretto dove c’era la luce e dato che mio padre aveva lasciato la porta
del balcone aperta, lui è andato verso il balcone, si è messo nel buchetto e si
è buttato giù dal quinto piano. Mio fratello è sceso giù di corsa e gli ha messo
la pila in faccia e lui, Donatello, ha tirato in dentro la testa, voleva dire
che era vivo! Lo ha portato su di corsa e lo ha messo nell’acquario ed io era
molto contenta, anche se si è rotta una zampina e gli usciva un po’ di sangue
dalla bocca. Mio papà oggi lo medica e lui deve stare fuori dall’acquario
perché altrimenti si bagna la fasciatura. Ho avuto tanta paura perché quando
sono rientrata dalla piscina non l’ho più trovato. Spesso Donatello e il suo
compagno escono dalla vaschetta, chissà perché?
Amici
arancioni, cosa ne pensate?
-
Stefano(a.4): E’ scappato perché è geloso.
-
Giulia D. (a.5): Ha visto la lucina.
-
Lorenzo (a.5): Secondo me è scappato perché il suo amico non lo ha fatto giocare.
-
Irene R. (a.4): Ha visto la luce accesa, era curioso.
-
Elisa (a.4): Perché era stufo di stare da solo con l’altro tartarugo.
4 aprile 2000
“Chi
trova un amico trova un tesoro”. Cosa ne pensi ?
-
Irene S. (a.3): E’ vero, vuol dire andare sulla barca con gli amici a cercare un tesoro.
-
Davide (a.4): Non lo so.
-
Gianluca (a.5): Sì.
-
Irene R. (a.4): Vuol dire che è importante avere amici.
-
Giorgio (a.4): Vuol dire che questo amico può comprare tanti giochi.
-
Elisa (a.4): Ci mettiamo insieme ed andiamo a cercare sottoterra.
-
Lorenzo (a.5): Sì perché se è furbo, l’amico, riesce a trovarlo il tesoro.
-
Stefano (a.4): E’ vero.
-
Chiara (a.5): E’ vero perché gli amici possono fare tante cose insieme.
-
Giulia G. (a.4): E’ bello avere amici.
-
Alberto (a.5): Sì è importante perché insieme ad un amico si possono fare tante belle cose.
-
Valentina (a.3): Non lo so.
-
Carolina (a.3): Non lo so.
-
Allegra (a.4): Vuol dire trovare degli amici.
-
Simone (a.3): Sì, vuol dire che ci “penso”.
Per te
avere degli amici è importante ? Ne hai ?
-
Irene S. (a.3): Sì, i miei amici sono Alberto, Sonia, Simone ed Allegra. A casa ho solo un amico che è Andrea, mio fratello.
-
Giorgio (a.4): Sì il mio migliore amico è Davide perché gioca con me.
-
Gianluca (a.5): Sì, come amici ho Stefano, Federica e Giulia. I miei amici sono qui a scuola.
-
Irene R. (a.4): I miei amici sono Ulisse, Enrica, Lorenzo, Luca. Ci gioco parecchio.
-
Chiara (a.5): Sì ne ho tanti, sono Luca e Giulia Delfo a scuola, fuori Ledoro e Darvy.
-
Giulia G. (a.4): Sì, perché gli amici mi piacciono; i miei amici sono Davide, Elisa, Giulia D., Sharon. Tutti i miei amici sono a scuola.
-
Alberto (a.5): Sì, io ho tre amici: Lorenzo, Luca e Paolo; i miei amici sono qui tutti a scuola.
-
Lorenzo (a.5): Sì, il mio migliore amico è Alberto; e fuori dalla scuola è Ulisse, perché giochiamo tanto insieme.
-
Stefano (a.4): Sì i miei migliori amici sono Davide, Giulia ed Allegra. Fuori dalla scuola non ho amici.
15/05/2000
Da alcuni
giorni vedendo i bimbi che si scambiano delle “strane “ figurine, mi sono
incuriosita ed ho voluto sapere… Tutti i bambini sanno a memoria degli strani
nomi :ARBOK, PIKACHU,NIDORINA ecc..
Cosa
sono?
Tutti in coro: I Pokémon – Le
figurine dei Pokémon.
Chi sono?
Tutti: Dei
personaggi che combattono.
Quanti
sono?
Tutti: Tantissimi
(che fatica per me, riconoscerò solo qualcuno)
Perchè vi
piacciono i Pokémon?
-
Alberto (a.5): perché fanno degli attacchi belli, uno fa il lanciofiamma, un altro dà i pugni..
-
Allegra (a. 4): li ho visti e mi sono piaciuti abbastanza.
-
Luca (a.5): perché sono colorati ed anche perché sono forti.
-
Davide (a.4): perché danno la scossa come Pikachu.
-
Gianluca (a.5): perché li guardiamo sempre su Italiauno.
-
Lorenzo (a.5): perché li fanno belli.
Cosa rappresentano?
-
Luca (a.4): degli animali che somigliano a delle anitre e delle api velenose, a degli uccelli a dei topi.
-
Davide (a.4): a degli animali come cavalli, meduse es. Articuno l’uccello.
-
Allegra (a.4): degli animali non normali, usano i poteri che hanno come il fuoco, armi.
-
Gianluca (a.5): sono dei personaggi, animali con le corna, con pugni, anche dei serpenti
(Le risposte di tutti gli altri
sono simili.)
Dove
prendi le figurine dei Pokémon?
(Tutti li comprano o li
scambiano a scuola.)
Hai
l’album?
(Quasi tutti dicono di si.)
Come si
gioca?
(Pochi lo sanno. Altri come
Gianluca, Lorenzo, Luca ed Alberto cercano di spiegarmelo ma dovrò studiare
ancora i Pokèmon!)
Ti
piacerebbe allevare e curare un pokémon o un gatto?
-
Alberto (a.5): un Pokémon perché poi lo faccio combattere.
-
Paolo (a.5): un Pokémon.
-
Allegra (a.4): un Pokémon.
-
Lorenzo (a5): un Pokémon, già mi piace fare la collezione delle figurine di Pokémon figurati allevare un Pokémon!!
-
Stefano (a.4): un Pokémon.
-
Sharon (a.5): un Pokémon.
-
Davide (a.4): un Pokémon perché da’ la scossa.
-
Sonia (a.3): un Pokémon.
-
Giulia A.(a.5): un Pokémon.
(Tutti, ma proprio tutti, hanno
risposto un POKEMON!!!)
19/05/2000
Per quale
motivo non volete un gatto e volete un Pokémon?
-
Giulia (a.4): non voglio allevare un gatto perché mi graffia.
-
Elisa (a.4): perché i gatti non mi piacciono, i Pokémon mi piacciono perché quando tu li comandi fanno quello che hai detto.
-
Irene (a.4): perché ho paura del gatto e dei Pokémon non ho paura.
-
Giorgio (a.4): voglio dei Pokémon perché ti difendono, i gatti non mi piacciono perché hanno le unghie.
-
Sonia (a.3): io amo Pikachu.
-
Alberto (a.5): perché i gatti non mi piacciono proprio.
-
Sharon (a.5): i gatti non mi piacciono perché sfilano le tende di casa mia, i Pokémon no.
-
Lorenzo (a.5): perché con i gatti devo fare tanta fatica per accudirli, dargli da mangiare. I Pokémon sono diversi non hanno freddo né fame.
-
Allegra (a.4): il gatto non mi piace perché graffia i mobili.
-
Juri (a.3): non lo voglio perché il gatto mi graffia.
-
Irene (a.3): voglio un gatto perché i Pokémon sputano il fuoco.
-
Stefano (a.4): perché quando tocchi un gatto ti sporchi.
-
Simone (a.3): non voglio il gatto perché mi graffia.
-
Jacopo (a.3): voglio il gatto perché i gatti mi piacciono
-
Davide (a.3): voglio un gatto perché sono bravi. Io in campagna li ho.
-
Chiara (a.5): perché non mi piacciono i gatti, perché mia madre non vuole i gatti invece i Pokémon non disturbano.
-
Paolo (a.5): perché a mia madre non piacciono i gatti.
-
Luca (a.5): anche mia madre non li vuole perché fanno la pipì e lei si arrabbia.
-
Giulia A.(5): perché il gatto mi fa i dispetti ed io scelgo il Pokémon che non mi fa dispetti.
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