MARIO LODI
, maestro di pedagogia dei bambini
MARIO
LODI
nasce nel 1922 a Piadena (Cremona) e si diploma maestro all'Istituto magistrale
di Cremona nel 1940.
Da studente si
ribella alle manifestazioni per la guerra organizzate dai fascisti: da quel "no"
verrà la presa di coscienza che lo porterà poi, dopo la guerra, all'impegno
pedagogico per una scuola nuova in una società democratica.
Durante la
guerra subisce il carcere per motivi politici e nel 1945, dopo la Liberazione,
aderisce a Piadena alla sezione del Fronte della Gioventù e organizza le prime
attività libere: un giornale aperto a tutti, il teatro, le mostre
dell'artigianato locale, una scuola professionale gestita con docenti volontari.
Nel 1948 è
nominato maestro di ruolo a S. Giovanni in Croce, dove scopre le capacità
creative dei bambini e la sua incapacità di maestro formato dall'Istituto
magistrale a svilupparle e organizzarle nel lavoro scolastico con una
metodologia coerente.
In quel tempo
viene in contatto con il Movimento di Cooperazione Educativa, un gruppo di
insegnanti di ogni livello che intendono adeguare l'insegnamento nella scuola
pubblica ai principi della Costituzione repubblicana.
Comincia un
periodo di esperienze, incontri, dibattiti, seminari che ogni anno, nel Convegno
Nazionale, si traducevano in una sintesi pedagogica. Nasceva così, con
l'introduzione critica nella scuola italiana delle tecniche del pedagogista
francese Celestin Freinet, un'impostazione pedagogica nuova e alternativa alla
scuola trasmissiva di nozioni: il testo libero, il calcolo vivente, le attività
espressive (pittura, teatro, danza, ecc.), la ricerca sul campo, la
corrispondenza interscolastica, la stampa a scuola, la scrittura individuale di
storie e di veri e propri libri (come Cipì). Era un'impostazione
che, insieme a quella dei bambini, liberava e formava la cultura del maestro.
Parallelamente
si dedica ad attività extrascolastiche, come la Biblioteca Popolare
della Cooperativa di Consumo nella quale introduce la tecnica della stampa e
pubblica i Quaderni di Piadena (documenti della ricerca sui vari
problemi della gente realizzati dagli stessi giovani soci).
All'interno
della Biblioteca Popolare, nel 1957, si costituisce il Gruppo Padano
per la ricerca dei documenti dell'espressività popolare in ogni sua forma tra i
quali i canti popolari e i burattini. Il Gruppo Padano parteciperà poi a
spettacoli a livello nazionale come "Bella Ciao" di Crivelli (presentato al
festival di Spoleto nel 1967) e "Ci ragiono e canto" di Dario Fo.
Nel 1956
ottiene il trasferimento alla scuola elementare di Vho di Piadena, suo paese
natale. Qui, in ventidue anni di insegnamento, realizza molti libri: alcuni,
scritti insieme ai suoi alunni, di fiabe e racconti (Bandiera,
Cipì, La mongolfiera, ecc.), altri che documentano le
sue esperienze pedagogiche: C'è speranza se questo accade al Vho
(1963), Il paese sbagliato (Premio Viareggio 1971),
Cominciare dal bambino (1977) e La scuola e i diritti del bambino
(1983). Tutti pubblicati da Einaudi.
Dal 1970, per
dieci anni, dirige il gruppo di ricerca della Biblioteca di Lavoro
che produce 127 libretti di letture, guide e documenti pubblicati
da Manzuoli Editore.
Nel 1978 va in
pensione e inizia altre attività nel campo educativo.
Per tre anni
dirige a Piadena la Scuola della Creatività nell'ambito di un
progetto della Regione in cui i bambini dai 3 ai 14 anni e gli adulti
sperimentano le più diverse tecniche creative.
Nel 1980, con
un'indagine sul territorio nazionale, raccoglie e classifica 5.000 fiabe
inventate dai bambini, documentando così che la creatività infantile nonostante
l'avvento della TV è ancora viva se i bambini si trovano nelle condizioni di
esercitarla e svilupparla. Sulla spinta di questa indagine nasce nel 1983
A&B, un giornale interamente scritto e illustrato dai bambini in quanto
cittadini che hanno il diritto costituzionale di esprimersi e di comunicare.
Dal 1988 A&B
diventa Il giornale dei bambini, pubblicato dalle Edizioni Sonda.
Nel 1988, su
richiesta di vari Comuni, insieme al gruppo redazionale di A&B riscrive la
Costituzione Italiana in forma adatta ai bambini (Edizioni Marietti -
Manzuoli).
Nello stesso
anno in Piadena costituisce il Gruppo artisti piadenesi, con il
fine di valorizzare le capacità creative di giovani e anziani nei vari campi
per mezzo di mostre e pubblicazioni.
Nel gennaio del
1989 riceve dall'Università di Bologna la Laurea honoris causa in
Pedagogia.
Nel novembre
1989 gli viene assegnato il Premio Internazionale LEGO, che viene
conferito a "personalità ed enti che abbiano dato un contributo eccezionale al
miglioramento della qualità di vita dei bambini". Con i proventi del premio
fonda in una cascina a Drizzona, vicino a Piadena, dove Lodi si trasferisce, la
Casa delle Arti e del Gioco, della cui cooperativa è presidente:
un laboratorio dove si sperimentano, con la guida di esperti, tutti i linguaggi
dell'uomo. Nella stessa sede sorge un Centro di Studi e Ricerche sulla
cultura del bambino e una Pinacoteca dell'età evolutiva.
Nel 1992 viene
realizzata, in collaborazione con la Galleria Gottardo di Lugano, la mostra
L'arte del bambino, esposta in numerose città, che dimostra quali
alti livelli espressivi può raggiungere il linguaggio grafico autonomo. Dai
primi scarabocchi fino alla scoperta dell'astrattismo, le opere raccolte sono
documenti della cultura del bambino spesso ignorate o distrutte dagli adulti.
Negli anni
successivi la Casa delle Arti e del Gioco pubblica 67 libretti di
racconti, favole, poesie di bambini elaborati con il computer che
esprimono atteggiamenti e sentimenti positivi come la collaborazione, il
rispetto per la natura e per l'uomo, la felicità. Una serie è dedicata a
racconti e leggende di bambini extracomunitari.
Dal 1994
affronta il problema sociale dell'influenza negativa della televisione sui
giovani, prima con il romanzo La TV a capotavola e poi con la
campagna Una firma per cambiare la TV (oltre 550.000 firme
raccolte e consegnate, tramite il Ministero della P.I,. al Capo dello Stato) .
In seguito alla
raccolta di firme nasce il libro edito da Franco Angeli Cara TV con te non
ci sto più, scritto in collaborazione con il dottor Alberto Pellai e con
la psicologa Vera Slepoj.
Pubblica con La
Casa delle Arti e del Gioco Alberi del mio paese (1992) e
Rifiuti. La lezione della natura (1996): due libri guida, scritti in
collaborazione con G. Maviglia e A. Pallotti, che sono una sintesi operativa di
due corsi e uno strumento per l'educazione ambientale, per promuovere una
cultura del comportamento responsabile.
Dal 1995, per
conto dell'EDITORIALE SCIENZA, dirige la collana Laboratorio Minimo
che ha edito diversi testi guida per i ragazzi e gli educatori che intendono
introdurre nella pratica scolastica l'atteggiamento scientifico.
Nel 1998 cura,
insieme alla figlia Cosetta, una nuova mostra di pitture di bambini dal titolo
Alberi ed il relativo catalogo (Briciole di neve Editore).
In collegamento
alla mostra conduce i laboratori di educazione ambientale per i bambini e per
gli operatori scolastici. Uno degli strumenti utilizzati è il libro-bianco
Io e la natura (1999), che invita i bambini dai tre anni in su, con
la guida di maestri, genitori e nonni, ad osservare direttamente l'ambiente
naturale più vicino, conoscere il nome e il comportamento degli esseri viventi e
disegnarli sulle pagine bianche del libro.
Si vogliono
così gettare le fondamenta di una cultura ambientale e aiutare i bambini a
staccare lo sguardo passivo dal televisore.
Una delle
attività della Casa della Arti e del Gioco, è la ricerca sui linguaggi
multimediali, con un gruppo di lavoro di cui Mario Lodi è animatore, che
si propone l'individuazione di opere di qualità, la loro presentazione critica
nelle scuole e l'uso della telecamera da parte dei bambini per realizzare films.
Attualmente con
una scelta radicale ha abbandonato la televisione, di cui critica la bassa
qualità determinata dalla logica dell'auditel, per circondarsi invece di persone
vive, creative, che pensano e coltivano interessi culturali. Sta documentando
questo mondo reale, contrapposto al mondo virtuale televisivo, in forma di
diario .
Da alcuni anni,
inoltre, Mario Lodi tiene, con bambini delle scuole elementari, medie e con
allievi dell'Istituto Magistrale, corrispondenze scritte che, dal
settembre 1999, sono pubblicate nella rivista "La Vita Scolastica"(Giunti).
Nel 1999, in
collaborazione con Editoriale Scienza e il Centro Gioco Natura Creatività "La
lucertola" di Ravenna ha realizzato, con la consulenza di G: Maviglia, la mostra
itinerante "La scienza in altalena". Si tratta di una mostra di
giocattoli "scientifici" costruiti dai bambini elaborando leggi fisiche.
Nel giugno 1999
ha pubblicato il nuovo libro "I bambini della cascina" (Marsilio
editore), Premio Penne 1999: è la rievocazione della vita dei bambini e delle
loro famiglie in una grande cascina padana, dal 1926 fino allo scoppio della
guerra mondiale.
Nell'ottobre
1999 a Cremona si inaugura il "Museo della città sotto-sopra" realizzato
dalla Azienda Energetica Municipale e dal Comune di cui Mario Lodi con G.
Maviglia ha curato il progetto didattico.
Nel giugno 2000
viene nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione Tullio De Mauro membro
della Commissione ministeriale per il riordino dei cicli scolastici.
Nel settembre
2000, cura, in collaborazione con la figlia Cosetta, la nuova mostra di pittura
infantile “I ritratti dei bambini” che viene esposta per la prima volta
dal FAI presso la Villa Porta Bozzolo a Casalzuigno (VA).
Nel novembre
2000 viene edito il libro “La città sottosopra”, edizioni AEM per il
sistema museale di Cremona.
Dal 29 dicembre
2000 cura la rubrica quotidiana “Il giornale dei bambini” del quotidiano
“La Cronaca” di Cremona: una pagina di letture e opere d’arte.
Nel maggio del
2001 è stato nominato dal Ministero della Pubblica Istruzione membro del
consiglio di amministrazione dell'I.N.D.I.R.E. (ex Biblioteca Didattico
Pedagogica) che si occupa della documentazione di esperienze realizzate nella
scuola italiana, di aggiornamento dei docenti, ricerca e valutazione dei
progetti.
Nel novembre
2001 comincia l'esperienza dello scambio di scritti autobiografici con
bambini che saranno raccolti in volume di prossima pubblicazione.
In
collaborazione con il portale Popolis cura la rubrica "Il maestro
risponde", corrispondenza con i bambini sui vari problemi del nostro tempo.
Il 26 febbraio
2002 è pubblicato da Einuadi il nuovo libro "A TV spenta. Diario del
ritorno" nel quale sono ripresi i motivi della critica alla televisione
iniziata con la petizione "Una firma per cambiare la TV" (1994).
Insieme al
giovane ricercatore Yuri Meda ha prodotto una ricerca sul rapporto tra il potere
fascista e la stampa per l'infanzia dal titolo "Il Corriere dei Piccoli va
alla guerra" che si propone anche come ricerca sulla formazione dei bambini
attraverso i media oggi e che diventerà una mostra.
Continua a
tutt’oggi il suo impegno di studio e ricerca presso “La Casa delle Arti e del
Gioco” con attività di vario tipo: seminari, convegni e conferenze, incontri con
le scuole, ecc.
Cura, inoltre, gli editoriali del proprio sito web.
Fonte :
www.mariolodi.it
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