martedì 30 novembre 2021

Sant’Andrea Apostolo, il primo chiamato, il primo evangelizzatore della Scizia, il santo patrono dell’Ucraina

    

Sant’Andrea Apostolo, il primo chiamato,
il primo evangelizzatore della Scizia,
il santo patrono dell’Ucraina

di Yaryna Moroz Sarno

 Il mosaico della cattedrale di Santa Sofia a Kyiv

       Sant’Andrea, il Protoclito (Mt 4, 13-20; 8, 14 ss.; Mc 1, 10-18; 29-31; 3, 18 ss.; Gv 1, 35-42; 6, 8 ss.; 12, 20-22), il primo ad essere chiamato (dal gr. protòklitos), nato a Bethsaida di Galilea, figlio di Giona e fratello di Pietro, fu pescatore a Cafarnao e per questo divenne il santo protettore di pescatori e marinai. Il suo nome dal greco Ἀνδρέας, si traduce come "coraggioso". Secondo il Vangelo di San Giovanni, fu discepolo di San Giovanni Battista (Gv 1, 35-41) e tra i quattro discepoli più vicini al Signore Gesù Cristo. 

 
Apostolo Andrea: Sant'Apollinare Nuovo, Ravenna, Mosaico della Vocazione di  San Pietro e Sant'Andrea, V secolo
   Il mosaico di Sant'Apollinare Nuovo, Ravenna 
   
  La vita del santo è stata descritta nell’apocrifo della metà del II secolo "Gli Atti di Sant’Andrea", principalmente ricostruito sulla base del "Libro dei miracoli" di Gregorio di Tours (Liber de virtutibus beati Andreae Apostoli, 591-592 ca). Gli Atti di Sant'Andrea ed altre fonti raccontano che per la sua missione apostolica Sant'Andrea ricevette la Scizia, dove iniziò a predicare il Vangelo sulla costa del Mar Nero, spostandosi verso l'ovest, predicò il cristianesimo ai popoli dei Balcani e del Mar Nero. Il collegamento dell'attività dell'apostolo Andrea con la Scizia è sottolineato nelle opere di Publio Ovidio (43 - 18), quasi contemporaneo a Sant'Andrea.
   Origene (185 ca - 253) riferisce che Andrea predicò il Vangelo nella Scizia (attuale Ucraina).  Anche lo storico Eusebio di Cesarea (ca 263 - ca 339) nella Storia della Chiesa (Eusebius, Historia Ecclesiasticae, PG, vol. 20, coll. 214-215) citando Origene, narrò sul viaggio di Sant’Andrea lungo le coste del Mar Nero, che, salendo sulle rive del fiume Dnipro, predicava il Vangelo agli Sciti. Negli scritti di Eusebio di Cesarea si riflette un'antica tradizione risalente almeno alla prima metà del III secolo.
   San Giovanni Crisostomo (344-407), patriarca di Costantinopoli e dottore della Chiesa, testimoniava sugli sciti che lodavano il Cristo (S. Joannes Chrysostomus, Adeversus Judacos et gentiles quod Christus sit Due, Opera Omnia, Parissis 1718, vol. 1, col. 566). San Girolamo (345-419) scrisse che la fredda Scizia è riscaldata dal fuoco della fede vera (Hieronymus S., Epist. ad Laetam, vol. XXII, 870).
   Successivamente, nelle narrazioni di Pseudo Epifania (VI - VII secolo) si conferma la predicazione di Sant'Andrea nella Scizia. Lo Pseudo Doroteo (l'VIII - IX secolo) aggiunse  agli "Atti di Andrea" il racconto sulla predica dell'Apostolo nel Ponto. 
   Nella vita di Sant'Andrea scritta tra l'815 e l'843 da Epifanio il Monacoè stato riferito che durante il suo terzo viaggio lungo la costa meridionale e orientale del Mar Nero, l'apostolo raggiunse la Crimea e trascorse un periodo considerevole a Chersones (PG. 120. Coll. 215-260). Elaborando ltestimonianze delle fonti antiche letterarie ("Lista degli Apostoli" di Pseudo Epifanio, Pseudo Clementine, "Vita" di Pancrazio di Toro e altri) e unendo con leggende locali raccolte durante i suoi viaggi sull'itinerario di Sant'Andrea, Epifanio il Monaco presenta Sant'Andrea come l'Apostolo dell'Asia Minore e della costa del Mar Nero. Tutti gli autori successivi si basavano sulla "Vita" di Epiphanio. Questa vita di Sant'Andrea, che aveva grande influsso sull'agiografia bizantina, alla fine dell'XI secolo apparve nella traduzione slava. Sul suo apostolato di Sant'Andrea in Scizia racconta anche la Leggenda aurea. 
   Secondo un racconto leggendario delle cronache medievali ucraine (tra cui la Cronaca di Kyiv nella “Cronaca dei Tempi Passati”), Sant’Andrea piantò una croce sul fiume Dnipro dove adesso si trova Kyiv, dicendo che lì sorgerà la città santa benedetta da Dio con le numerose chiese. 

La profezia di Sant'Andrea su Kyiv. Sant'Andrea che erige la croce sulle colline del fiume Dnipro,
raffigurato nella cronaca di Radzivill

     E proprio su questo posto, secondo la pia tradizione, è stata eretta la chiesa in suo onore e per questo l’apostolo Andrea divenne santo patrono dell’Ucraina come il primo evangelizzatore. Sant'Andrea il Primo Chiamato è stato considerato come il santo patrono dello stato dai tempi della Rus' di Kyiv.
    La devozione verso l'Apostolo cresceva rapidamente dall'XI secolo. Nel 1086 il principe Vsevolod (che ricevette il nome di battesimo Andrea nel 1030), figlio di Yaroslav il Saggio, fondò il monastero  al nome di suo santo patrono. Su questo luogo nel 1215 fu eretta la chiesa dedicata all'Esaltazione della Croce dell’Apostolo Andrea (poi, nel 1744 -67 dall'architetto italiano Bartolomeo Rastrelli fu edificata la chiesa di Sant'Andrea Apostolo). Nel 1089 il metropolita di Pereiaslav Efremo costruì e consacrò la cattedrale di Pereiaslav al nome di Sant'Andrea. Nella letterara antica di Rus'-Ucraina erano diffusi gli apocrifi sull'apostolo Andrea: "Gli Atti di Andrea e Matteo" e "Gli Atti degli apostoli Andrea e Pietro".
          

   
 La chiesa di Sant'Andrea a Kyiv
edificata sul luogo dove Sant'Andrea infisse la croce
(l'edificio attuale eretto tra il 1747 e il 1753, architetto italiano Bartolomeo Rastrelli)
        
    
   Oltre la Scizia, Sant’Andrea svolse il suo apostolato nelle varie regioni fino nelle terre dell’Asia Minore, la Tracia, la Cappadocia, (anche Ponto Eusino, Macedonia, Armenia, Georgia, Bitinia) per stabilirsi poi in Grecia. A lui è stato attribuito d’essere fondatore dell’episcopia bizantina a Costantinopoli, dove divenuto il patriarca, è tuttora il suo santo patrono. Secondo altra tradizione fu eletto vescovo di Patrasso (Grecia). Sempre secondo il racconto di Eusebio, era martirizzato a Patrasso (Grecia) sulla croce verso l’anno 60. Secondo le testimonianze dello Pseudo Ippolita nel IV secolo, non fu inchiodato ma legato perché soffrisse di più. Andrea morì dopo due giorni di agonia. Dal suo sepolcro a Patrasso, come narrava Gregorio di Tour, scaturiva la manna con un profumo.   

Martirio di Sant'Andrea, Menologio di Basilio II, Costantinopoli, 985, 
Biblioteca Vaticana Vat. gr.1613

   Sulla crocifissione di Sant’Andrea per la prima volta parlano gli apocrifi (Acta et Martyrium Sancti Andreae Apostoli, PG, vol. II, col. 1217 ss.). La Croce (insieme al pesce o la rete) è un attributo di Andrea. La croce del suo martirio decussata con braci uguali a forma di X, la lettera iniziale del nome di Cristo in greco (detta la croce di Sant’Andrea) è stata affermata dalla tradizione più tarda, diventando poi una parte integrale dell’iconografia del Santo (apparsa nell’arte per la prima volta nel X secolo). 
   L'iconografia orientale dell'apostolo è stata leggata alla diffusione del suo culto e le sue reliquie che sono state traslate a Costantinopoli nel 356. Nell'arte le raffigurazioni singolari di Sant'Andrea sono conosciute dal V secolo. Già nell’iconografia più antica sono riconoscibili i suoi tratti individuali con le caratteristiche ben definite (unico fra gli apostoli insieme a Santi Pietro e Paolo). Era rappresentato con la barba cespugliosa e i capelli arruffati incolti, grigi/ bianchi (per esempio, nel mosaico della cappella arcivescovile, delle chiese di San Vitale e Sant’Apollinare Nuovo a Ravenna della prima metà del VI secolo). Come apostolo era spesso raffigurato con il mantello, come pescatore con la tunica. Nell’arte rinascimentale e barocca le scene più ricorrente sono quelli del suo martirio e della predicazione. 
 
Il mosacio del VI secolo del monastero di Santa Caterina, Sinai

   Il mosaico della chiesa di San Vitale, Ravenna, 547

 Il mosaico della capella Arcivescovile, Ravenna
 
    Inizialmente le reliquie di Sant'Andrea si trovavano nel luogo del suo martirio a Patrasso a Grecia. Secondo il racconto di Sofronio Eusebio Girolamo, le reliquie vennero traslate nel 357 ca nella basilica dei Santi Apostoli a Costantinopoli per volontà dell’imperatore Costanzo II. Nel VI secolo le reliquie degli apostoli Andrea, Luca e Timoteo, ritrovate durante la ristrutturazione dell'edificio fatiscente della chiesa, furono solennemente trasferite nella nuova chiesa dei Santi Apostoli e sepolte sotto il trono. "La trasposizione delle reliquie degli apostoli" è stata inserita in synaxarium greco sotto il 20 giugno.
   Le sue reliquie in seguito alla IV Crociata sono state trasportate ad Amalfi e l’8 maggio del 1208 sono state raccolte nella cripta del Duomo d’Amalfi che porta il suo nome.




    Nel 1964 papa Paolo VI restituì parte del cranio (donato da Tommaso Paleologo nel 1461, come narrato dal papa Pio II nei Commentarii) conservato nella basilica di San Pietro a Roma alla chiesa di Sant’Andrea a Patrasso.
   Altre sue reliquie sono nella cattedrale di Santa Maria ad Edimburgo (Scozia), Sant’Alberto a Varsavia (Polonia), il Casino Di Cicco a Sant’Apollinare (Frosinone del Lazio). Alcune parti della croce di Sant’Andrea si conservano nella cappella del Palazzo a Bruxelles. La sua croce divenne lo stemma della Burgundia, ed è anche disegnata sulle bandiere della Scozia, di Tenerife e dei confederati degli Stati Uniti d’America. 

L'apostolo Andrea e Mateo, miniatura del Salterio di Kyiv, 1397 

Gli Apostolo Andrea e Marco, il frammento dell'iconostasi, villaggio Stara Skvariava, 
la metà del XVI secolo, Museo Nazionale a Leopoli 

Maestro Fedusko, il frammento dell'iconostasi  con gli apostoli Bartolomeo ed Andrea, 
villaggio Nakonecne, la seconda metà del XVI secolo, Museo Nazionale a Leopoli 

Frammento dell'iconostasi, Krekhiv, la fine del XVI secolo 

Gli apostoli Andrea e Tomasso, il frammento dell'iconostasi di Yastrebnyk, l'inizio del XVII secolo 

Particolare dell'iconostasi della prima metà del XVII secolo, 
nella chiesa del villaggio Velyki Grybovyci, vicino a Leopoli 

Il frammento dell'iconostasi nella chiesa Santa Paraskeva a Leopoli, XVII secolo 

Ivan Rutkovyc, L'apostolo Andrea, il frammento dell'iconostasi di Vola Derevlianska, 1680

Ivan Rutkovyc,  gli apostolo Andrea e Marco, 
 il frammento dell'iconostasi, 1688-89, Volia Vysocka

Ivan Rutkovyc, frammento dell'iconostasi di Zhovkva, 1687-99

Ivan Medyckyj, La chiamata di Sant'Andrea, gli affreschi della chiesa di San Giorgio, 
Drogobyc, 1711

Particolare dell'iconostasi nella chiesa della Santissima Trinità a Zhovkva, XVIII secolo 

Il frammento dell'iconostasi nella chiesa di Sant'Andrea a Kyiv, XVIII secolo
  
 
  Modest Sosenko, L'Apostolo Andrea
nell'iconostasi della chiesa a Zolochiv, 1913 
(Museo Nazionale a Leopoli)

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