Paolo VI, poeta dell’Immacolata
di Antonio Tarallo
Giovanni Battista Montini e l’Immacolata.
Storia familiare, potremmo definirla. E l’aggettivo comprende bene due
“sfere”: quella privata, di Giovanni Battista, e quella “familiare” dei
Montini stessi. Il “vento mariano” è stato sempre presente nella sua
casa natale, lì nel piccolo comune di Concesio, vicino Brescia. Se
dovessimo pescare nella memoria personale del futuro Papa Paolo VI,
troveremmo, in alcune note datate, 8 dicembre 1938 (chi le scrive è il
quarantenne Sostituto alla Segreteria di Stato Vaticana) questa frase: “Disegno
celeste: Cristo è venuto per rifare l’uomo nuovo – Maria è questa nuova
creatura. Disegno terrestre: L’ha voluta Immacolata”.
In fondo sarà Papa Paolo VI a dedicare
proprio a Maria diversi documenti ufficiali. A partire dalle due
encicliche – “Mense maio” del 1965, e “Christi Matri” del 1966 – che
promuovevano la preghiera alla Vergine nei due mesi dell’anno a lei
dedicati, quello di maggio e ottobre. Abbiamo poi l’esortazione
apostolica “Signum magnum” che porta la data simbolica del 13 maggio
1967, che si ricollega alla proclamazione di «Maria Madre della Chiesa».
In questa, oltre all’approfondimento di tale concetto, è possibile
trovare l’indicazione di Maria come modello delle virtù cristiane, alla
luce del Vangelo. Con la “Recurrens mensis october”, esortazione del 7
ottobre 1969, il pontefice incoraggiava, inoltre, la preghiera a Maria,
espressa soprattutto nella forma del Rosario. L’ultima e più celebre
esortazione mariana, la “Marialis cultus” (2 febbraio 1974), ritenuta il
documento mariano più importante di Paolo VI. Un ponte tra il passato
della tradizione della venrazione mariana e le esigenze dell’Uomo
moderno, contemporaneo.
Ma veniamo, ora, alle sue parole. Quelle
dedicate proprio alla festa dell’Immacolata. La cernita, come sempre,
non è cosa facile. Non possiamo negarlo. Abbiamo scelto, allora, due
importanti ricorrenze, per la loro importanza storica.
La prima, riguarda l’otto dicembre del
1963. Sono le parole di un papa eletto da poco. sei mesi prima, infatti,
Giovanni Battista Montini era divenuto Paolo VI.
Domenica, 8 dicembre 1963. Basilica di Santi Apostoli, in Roma.
“Da Adamo in poi l’umanità non ha più
avuto questa fortuna, salvo che in Nostro Signore Gesù Cristo e nella
Madre sua Santissima. È questa nostra Sorella, questa eletta Figlia
della stirpe di David, a rivelare il disegno originario di Dio sul
genere umano, quando ci creò a sua immagine e somiglianza. Il ritratto,
dunque, di Dio. Poterlo ammirare in Maria, finalmente ricostituito,
finalmente riprodotto nella genuina e nativa bellezza e perfezione: ecco
una realtà che ci incanta e rapisce, placando, si direbbe, l’accesa e
inappagata nostalgia di bellezza che gli uomini portano nel cuore. Essi
infatti ritengono, con moltiplicati sforzi - la vita moderna è tesa
verso questo scopo - di poter raggiungere l’ideale allorché della
bellezza dànno qualche forma, qualche espressione, senza però mai
riuscire a portarla alle sue profonde, vere caratteristiche, che sono
quelle non della forma, ma dell’essere”.
E, nello stesso giorno, questa volta rivolgendosi ai fedeli radunati nella Basilica di Santa Maria Maggiore:
“È felicemente abituale, continuo, il
nostro omaggio alla Madonna: in quest’ora esso si illumina appieno e la
sua luce pervade le nostre anime, presentandoci Maria con la sua
prerogativa più bella, ideale, sublime: Immacolata sin dal primo
istante, nella perfetta rispondenza della sua vita umana al pensiero
divino che l’ha così voluta e creata. (…) Dobbiamo consentire alle
nostre anime di inebriarsi in questa visione, sì che il nostro affetto
acquisti una tenerezza ed un entusiasmo, tali da rinvigorire sempre ,più
la nostra preghiera, la nostra devozione Mariana. Se poi - come è ovvio
- aspiriamo a cogliere qualche particolare di questa mirabile visione
della Madonna, penseremo che il Signore l’ha resa così eletta in virtù
del Cristo Signor nostro. (…) La nostra devozione a Maria deve condurci a
Cristo; e se davvero amiamo la Madonna, dobbiamo trovare, nel culto che
a Lei tributiamo, un più intenso desiderio del Signore, un più alacre
zelo nella fede e nella rispondenza a Lui. La Madonna ci conduce a
Cristo. Ad Jesum per Mariam”.
La seconda occasione si presenta,
addirittura, a fine del Concilio Vaticano II. E’ sempre la Solennità
dell'Immacolata, come al suo “incipit”. Piazza San Pietro Mercoledì, 8
dicembre 1965: “Il Nostro saluto perciò si fa ideale.
Si fa sogno? si fa poesia? si fa iperbole convenzionale e vacua, come
spesso avviene nelle nostre abituali effusioni augurali? No. Si fa
ideale, ma non irreale. Un istante ancora della vostra attenzione.
Quando noi uomini spingiamo i nostri pensieri, i nostri desideri verso
una concezione ideale della vita, ci troviamo subito o nell’utopia, o
nella caricatura retorica, o nell’illusione, o nella delusione. L’uomo
conserva l’aspirazione inestinguibile verso la perfezione ideale e
totale, ma non arriva da sé a raggiungerla, né forse col concetto, né
tanto meno con l’esperienza e con la realtà. Lo sappiamo; è il dramma
dell’uomo, del re decaduto. Ma. osservate che cosa si verifica questa
mattina: mentre chiudiamo il Concilio ecumenico noi festeggiamo Maria
Santissima, la Madre di Cristo, e perciò, come altra volta dicemmo, la
Madre di Dio e la Madre nostra spirituale. Maria santissima, diciamo
immacolata! cioè innocente, cioè stupenda, cioè perfetta; cioè la Donna,
la vera Donna ideale e reale insieme; la creatura nella quale
l’immagine di Dio si rispecchia con limpidezza assoluta, senza alcun
turbamento, come avviene invece in ogni creatura umana. Non è forse
fissando il nostro sguardo in questa Donna umile, nostra Sorella e
insieme celeste nostra Madre e Regina, specchio nitido e sacro
dell’infinita Bellezza, che può terminare la nostra spirituale
ascensione conciliare e questo saluto finale? e che può cominciare il
nostro lavoro Post-conciliare? Questa bellezza di Maria Immacolata non
diventa per noi un modello ispiratore? una speranza confortatrice?”.
Antonio Tarallo
https://www.sanfrancescopatronoditalia.it/notizie/religione/paolo-vi-poeta-dell-immacolata-44465#.XhjAr_zSLIU
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