Battesimo di Gesù,
guida alla festa che chiude il tempo di Natale
La
festa del Battesimo di Gesù conclude il tempo liturgico del Natale e
cade la domenica dopo la solennità dell’Epifania. I Padri della Chiesa
dicevano che Gesù scendendo nelle acque del Giordano, ha idealmente
santificato le acque di tutti i Battisteri; dal più semplice e moderno,
posto all’ingresso delle chiese, a quelli che si innalzano a gloria
imperitura del Sacramento e dell’arte, vicino alle grandi cattedrali dei
secoli scorsi. Gesù stesso nel Vangelo di Marco (16,16) dice: “Chi
crederà e sarà battezzato, sarà salvo, ma chi non crederà sarà
condannato”. L’episodio del Battesimo di Gesù è narrato nel Vangelo di
Marco (1,9-11), di Matteo (3,13-17) e Luca (3,21-22) mentre il Vangelo
di Giovanni presenta la testimonianza da parte di Giovanni Battista
della discesa sullo Spirito Santo su Gesù ma non parla del suo
battesimo.
Nella chiesa ortodossa il battesimo del Signore non costituisce una
festa separata dall'Epifania, ma viene commemorato, secondo l'uso
antico, il giorno stesso dell'Epifania.
Qual è l’evento storico raccontato dai Vangeli?
Nell’anno XV del regno di
Tiberio (cioè tra il 28 e il 29, oppure tra il 27 e il 28 d.C.),
Giovanni Battista il Precursore, l’ultimo dei Profeti del Vecchio
Testamento, giunse nel deserto meridionale di Giuda, nei pressi del Mar
Morto, dove confluisce il fiume Giordano, a predicare l’avvento del
Regno di Dio, esortando alla conversione e amministrando un battesimo di
pentimento per il perdono dei peccati.
Ciò avveniva con l’immersione nell’acqua del fiume, secondo quanto
profetizzava Ezechiele: “Le nazioni sapranno che io sono il Signore,
quando mostrerò la mia santità in voi davanti a loro. Vi prenderò dalle
genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. Vi
aspergerò con acqua e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le
vostre sozzure e da tutti i vostri idoli”.
Il profeta Ezechiele spiegava ad Israele che se dopo il peccato verso
Dio, che gli ha meritato l’esilio, vuole rivivere in relazione di nuovo
con il suo Dio e ricevere il suo Spirito, deve essere totalmente
rifatto, purificato, pronunciando il simbolismo dell’acqua, “vi
aspergerò con acqua e sarete purificati”.
Perché Gesù, pur essendo senza peccato, riceve il Battesimo?
E
con questo spirito di purificazione che Giovanni battezzava, quanti
accorrevano a lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea e dalle regioni
intorno al Giordano.
E duemila anni fa sulla sponda del fiume comparve anche il giovane Gesù,
di circa 30 anni, cittadino della Galilea che era una provincia del
vasto Impero Romano e osservava la folla dei penitenti che si avviavano
al rito di purificazione e di perdono; mentre Giovanni diceva a tutti,
perché si mormorava che fosse il Messia: “Io vi battezzo con acqua; ma
viene uno che è più forte di me, al quale io non sono degno di
sciogliere neppure il legaccio dei sandali; costui vi battezzerà in
Spirito Santo e fuoco…”.
Anche Gesù, innocente da ogni colpa, volle avvicinarsi per ricevere il
Battesimo, per solidarizzare con quei penitenti alla ricerca della
salvezza dell’anima e santificare con la sua presenza l’atto, che non
sarà più di sola purificazione, ma anche la venuta in ognuno dello
Spirito di Dio e rappresenterà la riconciliazione divina con il genere
umano, dopo il peccato originale.
Giovanni riconosciutolo, si ritrasse dicendo: “Io ho bisogno di essere
battezzato da te e tu vieni da me?” e Gesù rispose: “Lascia fare per
ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia”. Allora Giovanni
lo battezzò; appena uscito dall’acqua, si aprirono i cieli ed egli vide
lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed una
voce dal cielo disse: “Questo è il Figlio mio prediletto, nel quale mi
sono compiaciuto” (Mt 3, 13-17).
Gesù pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e si ritirò nel
deserto per quaranta giorni in meditazione, prima di iniziare la sua
vita pubblica, in Galilea.
Completiamo queste brevi note, che vanno comunque approfondite
consultando le riflessioni dei competenti studiosi, con il descrivere
l’importanza assunta quale Sacramento nella Chiesa Cattolica.
In cosa consiste il Rito del Battesimo?
Istituito da Gesù Cristo con
il suo diretto Battesimo, il rito consiste in un’abluzione accompagnata
dalla formula trinitaria: “Io ti battezzo nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo”; la materia del Battesimo è l’acqua
naturale e il suo uso come già detto è simbolo della purificazione
dell’anima; può essere applicata in tre modi diversi “per immersione” in
uso nelle Chiese Orientali e nella liturgia ambrosiana; per “infusione”
cioè acqua versata sulla testa del battezzato (generalmente usata dal
XV secolo nella Chiesa Occidentale); “per aspersione” (acqua gettata
sulla persona del battezzato, in casi particolari).
Quali sono gli effetti di questo Sacramento?
Il battesimo cancella il peccato originale e le colpe commesse fino al giorno in cui si riceve, rimette tutte le pene, rende il battezzato partecipe della grazia di Dio, capace della fede, membro della Chiesa; imprimendogli il carattere indelebile di cristiano.È il primo dei setti Sacramenti; viene amministrato ai bambini fino all’età della ragione, con il solo consenso dei genitori e alla presenza di almeno un padrino, con il quale il battezzato contrae una parentela spirituale; gli adulti lo ricevono dietro loro richiesta, dopo aver ricevuto un’opportuna istruzione religiosa.
Il Sacramento è amministrato ordinariamente dai ministri del culto (vescovo, sacerdote, diacono), ma in caso di pericolo di morte, qualsiasi persona anche non cristiana, può battezzare, purché agisca secondo l’intendimento della Chiesa.
Aggiungiamo che la teologia ufficiale riconosce anche il battesimo di desiderio, ossia la grazia battesimale ottenuta col voto di ricevere il battesimo, anche se le circostanze lo impedirono; poi il battesimo di sangue, cioè il martirio avvenuto prima che lo si ricevesse.
Con la cerimonia del battesimo si impone al battezzato il nome, per lo più cristiano, scelto dai genitori se è minorenne.
Il Battesimo costituì, per quanto riguarda l’Occidente, la registrazione ufficiale della nascita di un bambino, negli archivi parrocchiali; attiva nei primi secoli, questa pratica fu poi abbandonata per essere ripresa dal XV secolo, divenendo legge con il Concilio di Trento. In Italia la registrazione negli uffici parrocchiali, funzionò finché non venne istituito l’Ufficio dello “Stato civile” da parte del Regno d’Italia.
Ritornando al Battesimo di
Gesù, esso fu soggetto privilegiato degli artisti di tutti i secoli
cristiani e la scena ruota normalmente intorno alle due figure di Gesù e
di san Giovanni, e si svolge all’aria aperta; inizialmente Gesù era
raffigurato immerso nell’acqua e poi successivamente lo si è raffigurato
seminudo, con il Battista che gli versa l’acqua sulla testa.
https://www.famigliacristiana.it/articolo/battesimo-di-gesu-guida-alla-festa-che-chiude-il-tempo-di-natale.aspx
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