1. "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto" (Mt 3, 17).
Nell'odierna festa del Battesimo di Gesù, risuonano queste parole
solenni. Esse ci invitano a rivivere il momento in cui Gesù, battezzato
da Giovanni, esce dalle acque del fiume Giordano e Dio Padre lo presenta
come il suo Figlio unigenito, l'Agnello che prende su di sé il peccato
del mondo. Una voce si fa sentire dal cielo, mentre lo Spirito Santo in
forma di colomba si posa su Gesù, che dà pubblico avvio alla sua
missione di salvezza; missione caratterizzata dallo stile del servo
umile e mite, pronto alla condivisione ed alla totale dedizione di sé: "Non
griderà, né alzerà il tono . . . non spezzerà una canna incrinata, non
spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta. Proclamerà il diritto con
fermezza" (Is 42, 2-3).
La Liturgia ci fa rivivere la suggestiva scena evangelica: tra la
folla che avanza penitente verso Giovanni Battista per ricevere il
battesimo vi è anche Gesù. Ecco, la promessa sta per realizzarsi e
un'era nuova si apre per l'intera umanità. Quest'uomo, che all'apparenza
non è diverso da tutti gli altri, in realtà è Dio venuto fra noi per
dare a quanti l'accoglieranno il potere di "diventare figli di Dio: a
quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di
carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati" (Gv 1, 12-13).
2. "Questi è il Figlio mio prediletto, ascoltatelo!" (Canto al Vangelo).
Oggi, quest'annuncio e quest'invito, ricchi di speranza per
l'umanità, risuonano particolarmente per i bambini che, tra poco,
mediante il sacramento del Battesimo, diventeranno nuove creature. Resi
partecipi del mistero di morte e risurrezione di Cristo, saranno
arricchiti col dono della fede e verranno incorporati nel popolo della
Nuova e definitiva Alleanza, che è la Chiesa. Il Padre li renderà in
Cristo suoi figli adottivi, svelando per loro un singolare progetto di
vita: ascoltare come discepoli il suo Figlio, per essere chiamati ed
essere realmente suoi figli.
Su ciascuno di loro scenderà lo Spirito Santo e, com'è avvenuto per
noi nel giorno del nostro Battesimo, anch'essi godranno di quella vita
che il Padre dona ai credenti attraverso Gesù, il Redentore dell'uomo.
Da così immensa ricchezza di doni scaturirà per loro, come per ogni
battezzato, un unico compito, che l'apostolo Paolo non si stanca di
indicare ai primi cristiani con le parole: "Camminate secondo lo Spirito" (Gal 5, 16), vivete cioè ed operate costantemente nell'amore di Dio.
Formulo l'augurio che il Battesimo, oggi ricevuto da questi piccoli,
possa renderli nel corso dell'intera loro vita coraggiosi testimoni del
Vangelo. Ciò sarà possibile grazie al loro costante impegno. Sarà, però,
necessaria anche la vostra opera educativa, cari genitori, che oggi
rendete grazie a Dio per i doni straordinari che egli accorda a questi
vostri figli, come necessario sarà pure il sostegno dei padrini e delle
madrine.
3. Raccogliete, carissimi Fratelli e Sorelle, l'invito che la Chiesa
vi rivolge: siate i loro "educatori nella fede", perché si sviluppi in
essi il germe della vita nuova e giunga alla sua piena maturità.
Aiutateli con le vostre parole e soprattutto con il vostro esempio.
Da voi imparino presto ad amare Cristo, a pregarlo senza sosta, ad
imitarlo con costante adesione alla sua chiamata. Voi avete ricevuto a
nome loro, nel simbolo del cero, la fiamma della fede: abbiate cura che
essa sia continuamente alimentata, perché ciascuno di loro, nella
conoscenza e nell'amore di Gesù, operi sempre secondo la sapienza
evangelica. Diventeranno in tal modo veri discepoli del Signore ed
apostoli gioiosi del suo Vangelo.
Affido alla Vergine Maria ognuno di questi bambini e le rispettive
famiglie. La Madonna aiuti tutti a percorrere con fedeltà il cammino
inaugurato con il sacramento del Battesimo.
CONFERIMENTO DEL BATTESIMO A 19 NEONATI
Cappella Sistina - Domenica, 10 Gennaio 1999
http://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/homilies/1999/documents/hf_jp-ii_hom_19990110.html
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