Gian Piero Stefanoni
IL DIARIO DI MARIA
IL
DIARIO DI MARIA
Trattiene,
medita
la
Madonnina bassa
della
terra, la ragazza
che
discende alle sabbie-
Elisabetta
sorpresa dal tempo,
i
commensali traditi dal vino.
Più
forte del sole
prima
che l'asse si sposti,
infinitamente
chiaro
il
braccio della madre al figlio.
DORMITIO
Non
è incoronabile
nel
flebile buco dell'aria
tra
resistenza ed ala,
nella
caduta, la piccola farfalla.
Ma
lo è il ritorno,
accanto
a noi nel sonno-
nel
giro della polvere-
Miriam
e Maria in attesa.
LA
SALITA
L'odore
buono che vigila e attende
allo
sguardo basso della luce,
al
ritorno grato dei corpi.
Partecipa
del cielo alla Passione
nel
primo tremore dell'Avvento,
nel
sangue che dice al bambino del bambino,
la
salita dal chiodo della Pasqua.
MATTEO
25
La
rima logica-
che
si sposa col pensiero.
La
terra che s'abbassa-
e
fa radice con il mare.
Ma
sta' attento,
Cristo
oggi non si tiene.
Sta
scendendo dalla croce.
DA
UNO SGUARDO IN SAN CARLO AI CATINARI
Prima
dell'anima
già
si disincarna,
mostra
l'osso il ritorno
nell'ultima
visione del corpo.
Ricorda
la giostra,
il
ramo nel becco,
come
d'uccello
la
vita sulla soglia.
LEGGENDE
DAL PERGAMUM
a
proposito del Panorama of ancient Metropolis, Berlino
S'è
fermata la clessidra
il
poeta fattosi pietra-
giacché
poi venne il Figlio
a
redimere tanta bellezza,
a
dare ad ogni uomo speranza.
NOÈ
D'AGOSTO
Scuote
il capo dal sonno
di
un cupo disperdersi,
sorride
del nostro perenne
timore
del tempo, passa
e
muore con noi soccorrendoci
dalla
nostra copia dal vero,
dal
nostro arcobaleno di gesso
il
cielo prima della catastrofe.
FOSSORES
catacombe
di San Sebastiano
Qui
nel secondo secolo il cielo era sotto,
la
terra stratificata di immagini
per
restare nell'aria- leoni, meduse
ed
uccelli vivi da migliaia di anni
nel
tempo clemente del sonno.
Poi
nello scavo questa malinconia,
questa
scomparsa di animali e campi
rivelava
un pensiero più adatto alla luce;
nel
simbolo il passaggio dell'ictys
aperta
la pietra al fossore.
LA
REGOLA SMARRITA
del
Padre e del Figlio
E
tornato, tra il filo steso dei panni
e
la crescita d'edera; richiama in noi il compagno,
la
regola smarrita, lui, basso al boccone,
nella
nota aspirata: l'uccello a servizio,
il
patriota fuori dal nido.
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Fonte: si ringrazia l'Autore Gian Piero Stefanoni che ha inviato la documentazione alla Redazione.
Per approfondimenti: Gian Piero Stefanoni , poeta e critico letterario contemporaneo
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