IL BATTESIMO DEL SIGNORE
San Massimo di Torino
Homilia XXX De Epiphania, PL 57, 291-294.
Vescovo di Torino nel V secolo, San Massimo è, con S. Agostino, uno
degli antichi Padri latini che ci hanno lasciato magnifiche collezioni
di sermoni. E' noto quasi unicamente per la sua opera letteraria e
oratoria, che ce lo rivela vescovo ardente nella lotta per l'integrità
della fede e sollecito del progresso spirituale dei suoi fedeli. La sua
eloquenza, dotata di forza e, nello stesso tempo, di semplicità, è ispirata da uno zelo pastorale proteso a far ritrovare la presenza del Cristo in tutta la Scrittura.
“Il Vangelo ci racconta che il Signore venne al Giordano per essere
battezzato e volle che in questo stesso fiume la sua consacrazione fosse
confermata da segni celesti. Non dobbiamo meravigliarci che in questo
egli abbia preceduto tutti gli altri. Volle compiere per primo quello
che comandava di fare, per insegnare - da buon maestro - la sua dottrina
non tanto con le parole, quanto piuttosto con gli atti che
compiva...
E' significativo che questa festa segua, nello stesso volgere
di tempo, quella della nascita del Signore, nonostante siano intercorsi
degli anni fra i due avvenimenti, perché credo che tale festività
celebri ancora una nascita... Là nasce come uomo e Maria, sua madre, lo
riscalda stringendolo al seno; qui nasce secondo il mistero e Dio, suo
Padre, lo abbraccia con la carezza della sua voce, dicendo:Questi è il mio Figlio diletto nel quale ho riposto ogni mia compiacenza, ascoltatelo (Mt. 3, 17 e 17,
5)...
Oggi dunque il Signore Gesù è venuto a ricevere il battesimo e ha
voluto che il suo corpo fosse lavato nell'acqua del Giordano. Qualcuno
forse dirà: «Perché ha voluto farsi battezzare se è Santo?». Ascoltami
dunque: Cristo è battezzato, non per essere santificato dalle acque, ma
per santificare lui stesso le acque e per purificare - lui, puro - le
acque che tocca. Si tratta dunque più di una consacrazione dell'acqua
che di quella del Cristo.
Dal momento in cui il Salvatore è lavato,
tutta l'acqua è resa pura in vista del battesimo di noi tutti é viene
purificata la sorgente, perché la grazia del lavacro passi alle
generazioni che si succederanno nel tempo.
Il Cristo passa per primo
attraverso il battesimo, perché i popoli cristiani seguano con fiducia
il suo esempio.
Così la colonna di fuoco precedette i figli di Israele
nel Mar Rosso, perché la seguissero coraggiosamente nel cammino da essa
indicato e, ancora per prima, attraversò le acque, per preparare la
strada a quanti la seguivano. Quest'avvenimento fu, secondo la parola
dell'Apostolo, una figura del battesimo (cfr. 1Cor. 10, 1 ss.) e
battesimo era veramente quello in cui gli uomini erano coperti da una
nube e portati dalle acque. Tutto ciò ha compiuto lo stesso Cristo
nostro Signore, che, come allora aveva preceduto nella colonna di fuoco i
figli d'Israele, così nel Giordano precedette nella colonna del suo
corpo i popoli cristiani. La stessa colonna, dico, che illuminava gli
occhi degli Ebrei in marcia, dona la luce ai cuori dei credenti. Allora
essa tracciò un cammino sicuro tra le onde, ora corrobora la via della
fede in questo lavacro: chi procederà intrepido, con fede, come i figli
di Israele, non temerà la persecuzione degli Egiziani” (Hom. 30, PL 57, 291-294).
http://kairosterzomillennio.blogspot.com/2014/01/festa-del-battesimo-di-gesu-anno-a.html
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