MARCO
BERTINETTI
L'Unico vero Dio :
il suo Volto e il Suo Nome
Pro manuscripto – Torino –
settembre 2012
L'unico vero Dio
Durante l'ultima cena Gesù disse:
«Questa è la vita eterna:
che conoscano te, l’unico vero Dio,
e colui che hai mandato, Gesù Cristo» (Gv 17,3 ).
«Il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome,
lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto» (Gv
14,26).
[1] La
Bibbia contiene la rivelazione dell'«unico
vero Dio» agli
uomini.
[2] Nell'Antico
Testamento (la Bibbia ebraica) è contenuto il Nome dell'unico Dio: «Yahwéh» (si
legge Iavéoppure Iaué).
[3] Nel
Nuovo Testamento (l'aggiunta cristiana che completa la Bibbia ebraica) non
compare più il nome Yahwéh, perché questo unico Dio si rivela definitivamente:
il Figlio Eterno diventa uomo con il nome Gesù, rivela il Creatore Eterno come
Dio Padre e annuncia la venuta dell'Eterno Spirito Santo inviato da entrambi.
[4] Ormai
Yahwé «si è fatto vedere» chiaramente, ha rivelato la sua identità, il suo
«volto»: per questo motivo i cristiani non hanno più necessità di chiamarlo con
questo nome.
[5] Per
esprimere contemporaneamente la convinzione che si tratta dell'unico Dio e che
esiste da sempre e che si rivela come tre Persone in totale sintonia, i
cristiani fin dai primi secoli hanno utilizzato il concetto singolare di«Trinità».
[6] Il
Dio di cui parla l'Antico Testamento (chiamato «Signore» o «Eterno» in molte
Bibbie) è lo
stesso Dio di cui parla
il Nuovo Testamento
e che chiama «Padre, Figlio e Spirito Santo».
[7] Dunque esiste
un unico vero Dio,
il Padre, che non è solitario ma da sempre vive con il Figlio e con lo Spirito
Santo (entrambi Persone divine come Lui). Dio Padre ha mandato il Figlio Gesù e
lo Spirito Santo sulla terra per donare agli uomini la salvezza e per farli
partecipare alla loro vita divina. Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono
un'unica Presenza Divina che i cristiani chiamano Trinità.
[8] Il Nome di
Dio che è rivelato nell'Antico Testamento è «Yahwéh». Il Volto di
Dio che è rivelato nel Nuovo Testamento è quello della «Trinità».
[9] Questo
sussidio didattico vorrebbe essere uno strumento semplice per coloro che
vogliono comprendere in modo preciso ed essenziale a quale Dio fa riferimento il
«monoteismo trinitario cristiano». Inoltre ha lo scopo di ribadire alcuni punti
fermi della fede cristiana e fornire uno strumento utile per il dialogo fra
persone di religioni diverse.
[10] La
numerazione di ogni paragrafo serve a ritrovare più facilmente gli argomenti
dopo la prima lettura. Le citazioni dei versetti biblici sono tratte dalla
traduzione italiana della Bibbia C.E.I. 2008. Nella Bibliografia finale: fra
parentesi quadre per ogni argomento vengono indicati sia la pagina [P_] sia
il paragrafo di riferimento [:_].
Il Nome di Dio: «Yahwéh»
Sappiano che il tuo nome è «Yahwéh»,
tu solo l'Altissimo su tutta la terra (Sal
83/82,19).
«Yahwéh» è il suo nome, esultate davanti a lui (Sal 68/67,5).
[1] Nell'Antico
Testamento Dio viene
chiamato in molti modi, fra i quali ad esempio: «Adonày» che in ebraico
significa «Signore», oppure «Elohim» che significa «Dio», oppure «Shemà» in
aramaico che significa «il Nome».
[2] Ma
il nome personale, unico e proprio di Dio, che si è rivelato, è «Yahwéh».
[3] Gli
ebrei sono stati fieri di conoscere e usare il nome proprio di Dio fino
all'esilio babilonese. Dal rientro dall'esilio hanno preferito rivolgersi a Dio
chiamandolo «Signore» (il titolo onorifico Adonày),
evitando assolutamente, per reverenziale rispetto, di pronunciare il suo nome
personale. Da allora il nome di Dio veniva pronunciato soltanto dal Sommo
Sacerdote nel Santo dei Santi (al Tempio di Gerusalemme) il Giorno di Kippur
(Espiazione).
[4] In
base a considerazioni filologiche e alle trascrizioni in greco che si trovano
negli scrittori cristiani dei primi secoli, si può dedurre che la
pronuncia originaria del
tetragramma fosse «Yahwéh» (anche noi usiamo nelle nostre comunità cristiane
cantare «alleluYa», che significa «lodate Yah-» abbreviandone l'iniziale; oppure
se ne può notare l'uso nella traduzione dei Salmi ad opera di G. Ravasi).
[5] Per
ricordarsi di non pronunciare «YAHWÉH», il nome è stato copiato
sulle Bibbie ebraiche senza le vocali: «YHWH». Queste 4 lettere sono chiamate «il
tetragramma sacro»: esso
si trova scritto circa 6828 volte nell'Antico Testamento.
[6] La traduzione del
nome «Yahwéh», che in ebraico è un'espressione verbale (hwhy,
dal verbo «essere»,hyh),
può essere resa nei 7 modi seguenti:
― se
si considera l'espressione nella
forma verbale qal, radicale
semplice,
1) «Egli è (o si
mostra) vivo»
2) «Egli è (o si
mostra) presente»
3) «Egli è (o si
mostra) attivo»
4) «Egli è (o si
mostra) efficace»
― se
si considera l'espressione nella forma verbale hiphil, causativo
attivo,
5) «Egli porta all'esistenza»
6) «Egli fa essere»
7) «Egli fa divenire»
[7] Per
evitare di pronunciare il nome sacro di Dio, i masoreti,
ricopiando il tetragramma vi hanno aggiunto delle vocali per portare il lettore
a fare una
pronuncia diversa (si
chiama qeré
perpetuo), cioé:
1) la pronuncia «Adonày» (che
significa «Signore»): ad esempio in Es 3,2 compare la forma hA'hy> che
contiene le consonanti del tetragramma «YHWH» +
le vocali della parola «Adonày»
(= Signore), così risulta scritta la forma mai letta YeHoWaH
2) la pronuncia «Elohìm» (che significa «Dio»): ad esempio in Ez
5,5 compare la forma hAihy> che
contiene le consonanti del tetragramma «YHWH» +
le vocali della parola «Elohim»
(= Dio), così risulta scritta la forma mai letta YeHoWiH.
3) la
pronuncia «Sciemà»
(che significa «il Nome»): ad esempio in Es 34,6 compare la forma hw"hy> che
contiene le consonanti del tetragramma «YHWH» + le vocali della parola aramaica
«Šemà»
(= il Nome), così risulta scritta la forma mai letta YeHWaH.
[8] Anche
il nome di Dio, rivelato a Mosè, in Esodo 3,14, esprime, di Dio, il suo essere incomparabile,
misterioso (luminoso e inesauribile), libero, fedele alle promesse, salvatore
sempre vicino, creatore, onnipotente.
In Es 3,14 il nome «Io
sono colui che sono» (hy<h.a,
rv,a] hy<h.a,), che in ebraico si pronuncia ehyéh
ashér ehyéh, può essere tradotto:
1) «Io sono colui che sono (è) - cioè senza eguali»
(questo significato sottolinea che Yahwéh
è incomparabile)
2) «Io sono colui che sono: non voglio / non posso dire chi sono»
(questo significato sottolinea il mistero di
Yahwéh,
un mistero luminoso e inesauribile)
3) «Io rivelo la mia presenza attiva quando e come voglio»
(questo significato sottolinea che Yahwéh è libero)
4) «Io ci sarò certamente»
(questo significato sottolinea che Yahwéh è fedele
alle sue promesse)
5) «Io sono colui che sarò: là, con voi, come voi vedrete»
(questo significato sottolinea che Yahwéh è sempre
vicino
per salvare)
6) «Io sono colui che porta all'esistenza tutto ciò che viene
all'esistenza»
(questo significato sottolinea che Yahwéh crea
continuamente)
7) «Io lascio accadere ciò che voglio che accada»
(questo significato sottolinea che Yahwéh è onnipotente).
[9] I
molti significati del nome di Dio sottolineano il fatto che, anche nella
rivelazione del suo nome, «Yahwéh» non si lascia circoscrivere, non si lascia
definire in un solo modo. Egli non può essere afferrato per mezzo di un'immagine
o di un nome. «Yahwéh» è colui che agisce e che opera costantemente per il suo
popolo (Es 3,12.20; 33,19).
Il Volto di Dio: «la Trinità»
Gesù risorto, apparendo agli apostoli, li invia in missione:
«Andate
dunque e fate discepoli tutti i popoli,
immergendoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito
Santo»
(Mt 28,19).
[1] Uno
dei primi scrittori cristiani, Ireneo di
Lione (130–203 d.C), usa una bellissima immagine per
esprimere l'unità e la trinità di Dio: l'unico Dio in tre Persone [«Trinità»]
salva così: Dio Padre,
per mezzo delle sue «mani», cioè il Figlio (Verbo)
e lo Spirito (Sapienza), come
un vasaio plasma
l'uomo a sua immagine e somiglianza.
[2] I
primi scrittori cristiani parlano della «Trinità» basandosi sull'insegnamento
apostolico contenuto nel Nuovo Testamento. Ecco una
lista [3→50] con
l'esempio di
48 brani neotestamentari a
contenuto trinitario, in cui il Padre (I),
il Figlio (II) e
lo Spirito Santo (III) vengono
menzionati insieme:
ANNUNCIAZIONE A GIUSEPPE
[3] Mt
1,20-21: Gli apparve in sogno un angelo del
Signore (I) e
gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua
sposa. Infatti il bambino (II) che
è generato in lei viene dallo Spirito Santo(III);
ella darà alla luce un figlio (II) e
tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati”.
BATTESIMO
[4] Mt
3,16-17: Appena
battezzato, Gesù (II) uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed
egli vide lo Spirito (III) di Dio (I) discendere come una colomba e venire sopra
di lui. Ed ecco una voce (I) dal cielo che diceva: “Questi è il Figlio (II) mio
(I), l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento”.
TENTAZIONI NEL DESERTO
[5] Mt
4,1-3: Allora
Gesù (II) fu condotto dallo Spirito (III) nel deserto, per essere tentato dal
diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe
fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: “Se tu sei Figlio (II) di Dio
(I), di’ che queste pietre diventino pane”.
SERVO DEL SIGNORE
[6] Mt
12,17-18: perché
si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: Ecco
il mio (I) servo (II), che io (I) ho scelto; il
mio (I) amato (II), nel quale ho (I) posto il mio compiacimento. Porrò
il mio Spirito (III) sopra di lui (II) e
annuncerà alle nazioni la giustizia.
ESORCISMO
[7] Mt
12,28: Ma,
se io (II) scaccio i demòni per mezzo dello Spirito (III) di Dio (I), allora è
giunto a voi il regno di Dio.
MISSIONE
[8] Mt
28,19: Andate
dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre (I) e
del Figlio (II) e dello Spirito Santo (III).
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BATTESIMO
[9] Mc
1,10-11: E
subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito (III)
discendere verso di lui (II) come una colomba. E venne una voce (I) dal cielo:
“Tu sei il Figlio (II) mio (I), l’amato: in te ho posto il mio compiacimento”.
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ANNUNCIAZIONE A MARIA
[10] Lc
1,35: Le
rispose l’angelo: “Lo Spirito Santo (III) scenderà su di te e la potenza
dell’Altissimo (I) ti coprirà con la sua ombra. Perciò
colui (II) che
nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio.
BATTESIMO
[11] Lc
3,21-22: Ed
ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche
lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui (II)
lo Spirito Santo (III) in forma corporea, come una colomba, e venne una voce (I)
dal cielo: “Tu (II) sei il Figlio (II) mio (I), l’amato: in te ho posto il mio
compiacimento”.
NELLA SINAGOGA DI NAZARETH
[12] Lc
4,17-18.21: Gli
fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era
scritto: Lo
Spirito (III) del Signore (I) è sopra di me (II).
Allora cominciò a dire loro: “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete
ascoltato”.
IL VANGELO RIVELATO AI SEMPLICI
[13] Lc 10,21: In
quella stessa ora Gesù (II) esultò di gioia nello Spirito Santo (III) e disse:
“Ti rendo lode, o Padre (I), Signore del cielo e della terra, perché hai
nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o
Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza”.
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TESTIMONIANZA DI GIOVANNI IL BATTEZZATORE
[14] Gv
1,33-34: Io
non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi
disse: “Colui (II) sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito (III), è
lui (II) che battezza nello Spirito Santo (III)”. E io ho visto e ho
testimoniato che questi è il Figlio (II) di Dio (I).
ULTIMA TESTIMONIANZA DI GIOVANNI IL BATTEZZATORE
[15] Gv
3,34-36: Colui
(II) infatti che Dio (I) ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà
lo Spirito (III). Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi
crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la
vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.
ALL'ULTIMA CENA: PROMESSA DEL PARACLITO
[16] Gv
14,16-17: Io (II)
pregherò il Padre (I) ed egli (I) vi darà un altro Paràclito (III) perché
rimanga con voi per sempre, lo Spirito (III) della verità, che il mondo non può
ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli
rimane presso di voi e sarà in voi.
ULTIMA CENA: IL PARACLITO MANDATO DAL PADRE
[17] Gv
14,26: Ma
il Paràclito, lo Spirito Santo (III) che il Padre (I) manderà nel mio (II) nome,
lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io (II) vi ho detto.
DISCEPOLI E MONDO: IL PARACLITO MANDATO DA CRISTO
[18] Gv
15,26-27: Quando
verrà il Paràclito (III), che io (II) vi manderò dal Padre (I), lo Spirito della
verità (III) che procede dal Padre (I), egli (III) darà testimonianza di me (III);
e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
VENUTA DEL PARACLITO DOPO LA MORTE DI CRISTO
[19] Gv
16,5-7: Ora
però vado da colui (I) che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove
vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro
cuore. Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io (II) me ne vada, perché,
se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito (III); se invece me (II) ne
vado, lo (III) manderò a voi.
VENUTA DEL PARACLITO E SUA MISSIONE
[20] Gv
16,13-15: Quando
verrà lui, lo Spirito della verità (III), vi guiderà a tutta la verità, perché
non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le
cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo
annuncerà. Tutto quello che il Padre (I) possiede è mio (II); per questo ho
detto che[lo Spirito Santo (III)] prenderà
da quel che è mio (II) e ve lo annuncerà.
CRISTOFANIA
[21] Gv
20,21-23: Gesù
disse loro di nuovo: “Pace a voi! Come il Padre (I) ha mandato me (II), anche io
(II) mando voi”. Detto questo, soffiò e disse loro: “Ricevete lo Spirito Santo (III).
A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non
perdonerete, non saranno perdonati”.
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KERYGMA DI PIETRO ALLA FOLLA
[22] At
2,32-33: Questo
Gesù (II), Dio (I) lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Innalzato
dunque alla destra di Dio (I) e dopo aver ricevuto dal Padre (I) lo Spirito
Santo (III) promesso, lo ha effuso, come voi
stessi potete vedere e udire.
KERYGMA DI PIETRO A CORNELIO
[23] At
10,38: Dio
(I) consacrò in Spirito Santo (III) e potenza Gesù (II) di Nàzaret, il quale
passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del
diavolo, perché Dio era con lui.
ADDIO DI PAOLO AGLI ANZIANI DI EFESO
[24] At
20,28: Vegliate
su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo (III) vi
ha costituiti come custodi per essere pastori della Chiesa di Dio (I), che si è
acquistata con il sangue del proprio Figlio (II).
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RISURREZIONE DI CRISTO
[25] Rm
1,3-4: [Il
Vangelo di Dio] riguarda
il Figlio (II) suo (I), nato dal seme di Davide secondo la carne, costituito
Figlio (II) di Dio (I) con potenza, secondo lo Spirito (III) di santità, in
virtù della risurrezione dei morti, Gesù Cristo (II) nostro Signore.
VITA SECONDO LO SPIRITO
[26] Rm
8,9: Voi
però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che
lo Spirito (II) di Dio (I) abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito (III) di
Cristo (II), non gli appartiene.
VITA SECONDO LO SPIRITO
[27] Rm
8,11: E
se lo Spirito (III) di Dio (I), che ha risuscitato Gesù (II) dai morti, abita in
voi...
VITA SECONDO LO SPIRITO
[28] Rm
8,11: ...Colui
(I) che ha risuscitato Cristo (II) dai morti darà la vita anche ai vostri corpi
mortali per mezzo del suo Spirito (III) che abita in voi.
FIGLI DI DIO GRAZIE ALLO SPIRITO
[29] Rm
8,15-17: E
voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete
ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo:
“Abbà! Padre (I)!”. Lo Spirito (III) stesso, insieme al nostro spirito, attesta
che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo
anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo (II), se davvero prendiamo parte
alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.
IL MINISTERO DI PAOLO
[30] Rm
15,16: [Mi
è stata data la grazia da Dio] per
essere ministro di Cristo Gesù (II) tra le genti, adempiendo il sacro ministero
di annunciare il vangelo di Dio (I) perché le genti divengano un’offerta
gradita, santificata dallo Spirito Santo (III).
IL MINISTERO DI PAOLO
[31] Rm
15,17-19: Questo
dunque è il mio vanto in Gesù Cristo nelle cose che riguardano Dio (I). Non
oserei infatti dire nulla se non di quello che Cristo (II) ha operato per mezzo
mio per condurre le genti all’obbedienza, con parole e opere, con la potenza di
segni e di prodigi, con la forza dello Spirito (III).
PREGHIERA
[32] Rm
15,30: Perciò,
fratelli, per il Signore nostro Gesù Cristo (II) e l’amore dello Spirito (III),
vi raccomando: lottate con me nelle preghiere che rivolgete a Dio (I).
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BATTEZZATI
[33] 1Cor
6,11: Siete
stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del
Signore Gesù Cristo (II) e nello Spirito (III) del nostro Dio (I).
CORPO E SESSUALITÀ
[34] 1Cor
6,15.17-19: Non
sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo (II)? Chi si unisce al Signore
forma con lui un solo spirito. State lontani dall’impurità! Qualsiasi peccato
l’uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà all’impurità, pecca contro
il proprio corpo. Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo (III),
che è in voi? Lo avete ricevuto
da Dio (I) e voi non appartenete a voi stessi.
CARISMI
[35] 1Cor
12,3: Perciò
io vi dichiaro: nessuno che parli sotto l’azione dello Spirito (III) di Dio (I)
può dire: “Gesù è anàtema!”; e nessuno può dire:
“Gesù è Signore (II)!”, se non sotto l’azione dello Spirito Santo (III).
DIVERSITÀ E UNITÀ DEI CARISMI
[36] 1Cor
12,4-6: Vi
sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito (III); vi sono diversi ministeri,
ma uno solo è il Signore (II); vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio (I),
che opera tutto in tutti.
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BATTEZZATI E MINISTRI
[37] 2Cor
1,21-22: È
Dio (I) stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo (II) e ci ha conferito
l’unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito (III)
nei nostri cuori.
MINISTERO
[38] 2Cor
3,3: È
noto infatti che voi siete una lettera di Cristo (II) composta da noi, scritta
non con inchiostro, ma con lo Spirito (III) del Dio vivente (I), non su tavole
di pietra, ma su tavole di cuori umani.
BENEDIZIONE
[39] 2Cor
13,13: La
grazia del Signore Gesù Cristo (II), l’amore di Dio (I) e la comunione dello
Spirito Santo (III) siano con tutti voi.
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FILIAZIONE DIVINA
[40] Gal
4,6-7: Che voi siete figli
lo prova il fatto che Dio (I) mandò nei nostri cuori lo Spirito (III) del suo
Figlio (II), il quale grida: “Abbà! Padre (I)!”. Quindi non sei più schiavo, ma
figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio.
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IL PIANO DIVINO DELLA SALVEZZA
[41] Ef
1,3.13: Benedetto
Dio, Padre (I) del Signore nostro Gesù Cristo (II), che ci ha benedetti con ogni
benedizione spirituale nei cieli in Cristo (II). In lui anche voi, dopo avere
ascoltato la parola della verità, il Vangelo della
vostra salvezza, e avere in esso creduto, avete ricevuto il sigillo dello
Spirito Santo (III) che era stato promesso.
GIUDEI E PAGANI RICONCILIATI FRA LORO E CON DIO
[42] Ef
2,18: Per
mezzo di lui (II) infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre
(I) in un solo Spirito (III).
GIUDEI E PAGANI UNITI CON DIO
[43] Ef
2,22: In
lui (II) anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio (I)
per mezzo dello Spirito (III).
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CIRCONCISIONE E CULTO SPIRITUALE
[44] Fil
3,3: I
veri circoncisi siamo noi, che celebriamo il culto mossi dallo Spirito (III) di
Dio (I) e ci vantiamo in Cristo Gesù (II) senza porre fiducia nella carne.
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PRIMIZIE PER LA SALVEZZA
[45] 2Ts
2,13-14: Noi
però dobbiamo sempre rendere grazie a Dio per voi, fratelli amati dal Signore,
perché Dio (I) vi ha scelti come primizia per la salvezza, per mezzo dello
Spirito (III) santificatore e della fede nella verità. A questo egli vi ha
chiamati mediante il nostro Vangelo, per entrare in possesso della gloria del
Signore nostro Gesù Cristo (II).
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BATTEZZATI
[46] Tt
3,5-6: Egli
(I) ci ha salvati, non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua
misericordia, con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo (III), che
Dio (I) ha effuso su di noi in abbondanza per mezzo di Gesù Cristo (II),
salvatore nostro.
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CRISTO CI PURIFICA NEL SANTUARIO CELESTE
[47] Eb
9,14: Quanto
più il sangue di Cristo (II) – il quale, mosso dallo Spirito eterno (III), offrì
se stesso senza macchia a Dio (I) – purificherà la nostra coscienza dalle opere
di morte, perché serviamo al Dio vivente.
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PIANO DI DIO
[48] 1Pt
1,2: [I
fedeli vivono...scelti] secondo
il piano stabilito da Dio Padre (I), mediante lo Spirito (III) che santifica,
per obbedire a Gesù Cristo (II) e per essere aspersi dal suo sangue: a voi
grazia e pace in abbondanza.
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DOVERI DELLA CARITÀ
[49] Gd
1,20-21: Voi,
carissimi, costruite voi stessi sopra la vostra santissima fede, pregate nello
Spirito Santo (III), conservatevi nell’amore di Dio (I), attendendo la
misericordia del Signore nostro Gesù Cristo (II) per la vita eterna.
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GERUSALEMME MESSIANICA
[50] Ap
22,1: Mi
mostrò poi un fiume d’acqua viva (III: Cf. Gv 7,37-39), limpido come cristallo,
che scaturiva dal trono di Dio (I) e dell’Agnello (II).
BIBLIOGRAFIA
[P2:4] Secondo la tradizione
cattolica non
è opportuno scrivere il Tetragramma nei testi liturgici e pronunciarlo nelle
celebrazioni liturgiche perché i cristiani entrano in rapporto direttamente con
le Persone del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, così come Dio stesso ha
manifestato definitivamente il suo volto. Si vedano le indicazioni nel documento
dalla Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, 29
giugno 2008, prot. n. 213/08/L, dal titolo Lettera
della Congregazione per il Culto divino alle Conferenze Episcopali. La
traduzione del «nome di Dio».
[P3:9] Questo sussidio didattico raccoglie e sviluppa materiali tratti
da note di Bibbie di
molte edizioni e daalcune pagine dei libri che
vengono segnalati
in questa bibliografia.
[P4:3] Secondo
la tradizione
ebraica è proibito
pronunciare il Tetragramma per rispetto della santità del nome proprio di Dio (cf.
Appello per il nome di Dio in Biblia, Vademecum
per il lettore della Bibbia, Morcelliana, Brescia 1996). Il
tetragramma viene sostituito con Ha-Šem (il
Nome) o con la lettura sinagogale Adonày (il
Signore). E' scritto in EsR 3,6: rabbi Abba bar Memel:
«Vuoi sapere il mio nome ? Ebbene, io sono chiamato a seconda del
mio agire (Es 3,14). Quando giudico gli uomini, mi chiamo Elohim (Dio)...
E quando ho misericordia verso il mio mondo, mi chiamo Yhwh (Signore)».
Infatti Yhwh designa
sempre l'attributo divino della misericordia, come è detto: «Yhwh,
Yhwh, Dio misericordioso
e pietoso» (Es 34,6).
(Sal 50,1) El,
Elohim, Yhwh ha parlato: tutti e tre sono un solo nome. Così anche
un uomo può essere indicato come capotecnico, capomastro, architetto.
(Gs 22,22) El,
Elohim,Yhwh sa:
le cose stanno come nel caso dei tre titoli con cui si designa l'imperatore
romano: Basileus, Caesar, Augustus.
[P4:4] La pronuncia del
nome «Yahwéh» è spiegata nell'opera di P.
Joüon - T. Muraoka, A
Grammar of Biblical Hebrew. Part One: Orthography and Phonetics. Part Two:
Morphology, sb 14/I, Editrice Pontificio
Istituto Biblico, Roma 1993, § 16fN1, 73.
[P4:4] La forma
completa della pronuncia di
questo nome (Iavé) è testimoniata anche da autori patristici, come Epifanio,
Teodoreto e Origene: lo riferiscono ad esempio D.
N. Freedman - P. O'Connor, Jhwh,
in G.
H. Botterweck - H. Ringgren, Grande
Lessico dell'Antico Testamento,
Paideia, Brescia 2003, vol. III,
col. 631.
[P4:4] A
modo di esempio, alcuni testi
in lingua italiana che
utilizzano la pronuncia «Iavé»
sono: E.
Jenni - C. Westermann, Dizionario
Teologico dell'Antico Testamento, 2
voll., Marietti, Torino 1978; G.
Barbaglio cur.,Schede
bibliche pastorali,
8 voll., Edizioni Dehoniane Bologna, Bologna 1982-87 (cf. la voce Nome); G.
Ravasi, Il
libro dei Salmi, 3
voll., Edizioni Dehoniane Bologna, Bologna 19936; Aa.
Vv., Grande
Enciclopedia Illustrata della Bibbia,
3 voll., Piemme, Casale Monferrato 1997 (cf. le voci Dio e Nome/i
di Dio); D.
N. Freedman - P. O'Connor, Jhwh,
in G.
H. Botterweck - H. Ringgren, Grande
Lessico dell'Antico Testamento,
vol. III, Paideia, Brescia 2003, col.
631; J.
Ratzinger, Introduzione
al cristianesimo, Queriniana,
Brescia 200514; R.
Albertz, Storia
della religione nell'Israele antico, 2
voll., Paideia, Brescia 2005; M.
Bertinetti,Preghiere
bibliche alla Trinità con la Santa Famiglia,
Effatà Editrice, Cantalupa (Torino) 2007; La
Bibbia di
Mons. Garofalo, 1964, cattolica, usa
sempre Jahve; La
Sacra Bibbia di
Galbiati, Penna e Rossano, 1968, cattolica, usa
sempre Iahvé; La
Bibbia, Oscar Mondadori. 2000,
aconfessionale, usa
sempre Jhwh.
[P8:1] Il paragone di Ireneo,
Dio Padre che salva con le sue due Mani, si trova in: Ireneo
di Lione, Contro le eresie e gli
altri scritti,
Jaca Book, Milano 2003, (IV, 7,4; 20,1; V, 6,1; 28,4) p. 317, 345, 419, 466).
[P8:2] Questa lista è
stata composta da B. Cadei, Testimone di Geova mio fratello. Confronti biblici
alla ricerca della volontà di Dio, Edizioni Dehoniane Bologna, Bologna 20032,
84-88.
INDICE
L'unico vero Dio2
Il Nome di Dio: «Yahwèh»4
Il Volto di Dio: «la Trinità»8
Bibliografia17
Marco Bertinetti (Torino 1965) ha conseguito nel 1996 la
laurea in Scienze Bibliche (licenza in Sacra Scrittura) presso il Pontificio
Istituto Biblico di Roma e nel 2012 il Dottorato di ricerca in Teologia (spec.
Pastorale) presso l'Università Pontificia Salesiana di Roma. Attualmente è
insegnante di religione cattolica nella Scuola Secondaria Statale e docente di
Antico Testamento presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Torino.
Alcune sue pubblicazioni sono state: la traduzione dal francese di Catecumenato:
l'avventura della fede (Elledici
1998) e dall'inglese di alcuni articoli del Dizionario
di San Paolo e delle sue lettere (San
Paolo 1999); le introduzioni, i titoli e le note esegetiche e
teologico-pastorali ai Libri Profetici (Ezechiele, Daniele, Gioele, Nahum,
Zaccaria) per La
Bibbia Via Verità e Vita (San
Paolo 2009) .
L'unico vero Dio: il suo Nome e il suo Volto.
Questo sussidio didattico è uno strumento realizzato per
l'insegnamento della religione cattolica nella scuola, per la catechesi nelle
parrocchie, per incontri di formazione e di aggiornamento, e per il dialogo
ecumenico e interreligioso.
Fonte :
la Redazione di ARTCUREL ringrazia l'Autore Marco Bertinetti
marcobte@virgilio.it che ha
cortesemente inviato la documentazione per la pubblicazione dell'articolo.
Note biografiche di Marco
Bertinetti al link:
www.teologiatorino.glauco.it/pls/ppd_teologiatorino/dsc_docenti.h_preview?id_doc=5&lingua=3
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