sabato 13 luglio 2019

La raffigurazione dell'angelo Raffaele come angelo nuziale , di Antonio Adinolfi



LA RAFFIGURAZIONE DELL'ANGELO RAFFAELE COME ANGELO NUZIALE
di Antonio Adinolfi

         
 
Sara e Tobia con l'angelo Raffaele ,
olio su tela di Paolo Saetti.
 


Il libro biblico di Tobia è stato fonte di ispirazione per la realizzazione di loro opere per molti artisti europei soprattutto nel Cinquecento, nel Seicento e nel Settecento. Esclusivamente in esso ci viene presentata la figura dell’angelo Raffaele sia come angelo guaritore, sia come angelo protettore dei viaggiatori, sia, infine, come angelo protettore dei matrimoni.

Questo per essere stato il fautore ed il protettore del matrimonio di due bravi giovani, Tobia e Sara, dalle insidie del diavolo Asmodeo, geloso della loro unione.

E’ sulle opere d’arte che ci presentano l’angelo sotto quest’ultima sua prerogativa che abbiamo recentemente voluto effettuare una veloce ricerca stimolata dalla notizia del matrimonio della dott.ssa Raffaella, figlia del vicepresidente della Pro Loco di Minori, in Costa d’Amalfi, dott. Mario de Iuliis. Il 23 di questo mese (n.r. giugno 2011) nella basilica di S. Trofimena del ridente centro della Costa d’Amalfi sposerà infatti il sig. Luigi Bava, militare in carriera presso il 2° reggimento trasmissioni di Bolzano.

Chi sa che per secoli l’angelo Raffaele è stato considerato e raffigurato come Angelo delle nozze in molte opere di importanti firme? Crediamo pochi. Manca una monografia particolare su queste opere che spesso fanno parte di un ciclo che vuol illustrare tutto il libro di Tobia.

Per il Cinquecento è sufficiente citare il fiammingo Marten de Vos che sia in disegni sia in tele ad olio si è ispirato al tema.
 
Nel Seicento lo hanno trattato il francese Eustache de La Seuer, allievo di Simon Vouet, il fiammingo Frans Francken il giovane e gli olandesi Pieter Lastman, il maestro di Rembrandt, Nicolaes Knüpfer e il suo grande discepolo Jan Havicksz. Steen.
 
A metà Settecento i fratelli Guardi eseguono cinque stupende tele per l’antichissima chiesa dell’angelo Raffaele a Venezia in una delle quali l’angelo è la forza degli sposi.

Poco prima il francese Pierre Parrocel per la galleria dell’ Hôtel de Noailles a St. Germain-en-Laye aveva dipinto la storia di Tobia in ben tredici quadri oggi al castello Borelly di Marsiglia in tre dei quali Raffaele è con Tobia e Sara.

Nell’Ottocento ci sembra calare un po’ l’interesse degli artisti per il libro di Tobia come fonte ispiratrice di loro opere ma non si possono tacere due dipinti del tedesco Felix Schadow, figlio del più famoso scultore Johann Gottfried, il primo dei quali, acquistato recentemente dal principe del Liecthestein Hans Adam II, fa parte della sua grande collezione d’arte e due incisioni del “nazareno” Iulius Schnorr von Carolsfeld, tedesco anche lui, che mostrano Raffaele come speciale Angelo Nuziale.

Ai giorni nostri c’è la grande stupenda tela per la Chiesa di S. Maria dell’Orazione di Civitavecchia di Walter Massi, un quadro dell’artista trentino Paolo Saetti (vedasi immagine) e una vetrata della cattedrale del Sacro Cuore a Winona [ Minnesota, U.S.A. ].

Antonio Adinolfi






Fonte :  la Redazione di Artcurel ringrazia l'Autore Prof. Antonio Adinolfi, storico dell'arte ( antonio.adinolfi@istruzione.it ), che ha gentilmente inviato la documentazione per questo articolo.



























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