LA RAFFIGURAZIONE DELL'ANGELO RAFFAELE COME ANGELO NUZIALE
di Antonio Adinolfi
Sara e Tobia con l'angelo Raffaele ,
olio su tela di Paolo Saetti.
Il libro biblico di Tobia è stato
fonte di ispirazione per la realizzazione di loro opere per molti artisti
europei soprattutto nel Cinquecento, nel Seicento e nel Settecento.
Esclusivamente in esso ci viene presentata la figura dell’angelo Raffaele sia
come angelo guaritore, sia come angelo protettore dei viaggiatori, sia, infine,
come angelo protettore dei matrimoni.
Questo per essere stato il fautore
ed il protettore del matrimonio di due bravi giovani, Tobia e Sara, dalle
insidie del diavolo Asmodeo, geloso della loro unione.
E’ sulle opere d’arte che ci
presentano l’angelo sotto quest’ultima sua prerogativa che abbiamo recentemente
voluto effettuare una veloce ricerca stimolata dalla notizia del matrimonio
della dott.ssa
Raffaella, figlia del vicepresidente della
Pro Loco di Minori, in Costa d’Amalfi, dott. Mario
de Iuliis. Il
23 di questo mese (n.r. giugno 2011) nella basilica di S. Trofimena del ridente
centro della Costa d’Amalfi sposerà infatti il sig.
Luigi Bava, militare in carriera
presso il 2° reggimento trasmissioni di Bolzano.
Chi sa che per secoli l’angelo
Raffaele è stato
considerato e raffigurato come Angelo delle nozze in molte opere di importanti
firme? Crediamo pochi. Manca una monografia particolare su queste opere che
spesso fanno parte di un ciclo che vuol illustrare tutto il libro di Tobia.
Per il Cinquecento è
sufficiente citare il fiammingo Marten de Vos
che sia in disegni sia in tele ad olio
si è ispirato al tema.
Nel Seicento lo hanno trattato il francese
Eustache de La Seuer, allievo di Simon Vouet, il
fiammingo Frans Francken il giovane e gli olandesi
Pieter Lastman, il maestro di
Rembrandt, Nicolaes Knüpfer
e il suo grande discepolo Jan Havicksz. Steen.
A metà Settecento i fratelli Guardi
eseguono cinque stupende tele per l’antichissima chiesa dell’angelo Raffaele a
Venezia in una delle quali l’angelo è la forza degli sposi.
Poco prima il francese
Pierre Parrocel per la
galleria dell’ Hôtel de Noailles a St. Germain-en-Laye aveva dipinto la
storia di Tobia in ben tredici
quadri oggi al castello Borelly di Marsiglia in tre dei quali Raffaele è con
Tobia e Sara.
Nell’Ottocento ci sembra
calare un po’ l’interesse degli artisti per il libro di Tobia come fonte
ispiratrice di loro opere ma non si possono tacere due dipinti del tedesco
Felix Schadow,
figlio del più famoso scultore Johann Gottfried, il primo dei quali, acquistato
recentemente dal principe del Liecthestein Hans Adam II, fa parte della sua
grande collezione d’arte e due incisioni del “nazareno”
Iulius Schnorr von Carolsfeld, tedesco anche lui,
che mostrano Raffaele come speciale Angelo Nuziale.
Ai giorni nostri c’è la grande
stupenda tela per la Chiesa di S. Maria dell’Orazione di Civitavecchia di
Walter Massi, un quadro
dell’artista trentino Paolo
Saetti (vedasi
immagine) e una vetrata della cattedrale
del Sacro Cuore a Winona
[ Minnesota, U.S.A. ].
Antonio Adinolfi
Fonte : la Redazione di Artcurel ringrazia l'Autore Prof. Antonio Adinolfi, storico dell'arte ( antonio.adinolfi@istruzione.it ), che ha gentilmente inviato la documentazione per questo articolo.
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