Carlo Sarno
MARIA MODELLO SUBLIME PER
L'ARTE CRISTIANA
“ Maria è l’Opera d’Arte di Dio !!! “.
Questa espressione comprende già tutto quello che
si deve dire del ruolo di Maria come modello di perfezione nel rapporto Chiesa e
Arte , e quindi come punto di riferimento cardine per una completa ed esaustiva
definizione di Arte Cristiana.
Articoliamo ora alcuni aspetti della presenza
fondativa di Maria per l'Arte Cristiana.
1 – Maria nella nostra vita di cristiani
La vita cristiana ha come meta la perfezione
della carità, dell'amore di Dio e del prossimo. La tensione alla santità che
caratterizza la nostra vita e la nostra arte cristiana ha nella Vergine Maria
non solo il modello più alto, ma anche la compagnia più efficace. L’Arte intesa
come servizio a Cristo e alla Chiesa ha nell'amore della Vergine l'esempio che
più sprona; inoltre, Maria è la Madre che ci accompagna nel nostro cammino
interiore perché giungiamo, presi per mano da Lei, fino alla cima del Monte
della perfezione che è Gesù Cristo.
Un carattere di profondità spirituale, di
semplicità personale e comunitaria, di armonia e carità sono gli atteggiamenti
più tipici della vita della Vergine, come li ha riassunti Paolo VI, in una
splendida pagina della Marialis Cultus n. 57.
Tra le virtù caratteristiche della Vergine Maria
, e che sono di esempio per le virtù di un artista cristiano, possiamo ricordare
: l'orazione e la contemplazione.
L’orazione tipica cristiana si trova in Maria
quando medita la Scrittura, quando conserva la memoria delle meraviglie di Dio
compiute nella sua storia personale e in quella del suo popolo, quando vive i
misteri del suo Figlio . Fino ad arrivare alla più perfetta identificazione con
i sentimenti e con l'opera salvifica di Cristo e del suo Spirito.
Anche la nostra vocazione contemplativa trova in
Maria il modello più eccelso, sia per la sua totale consacrazione alla missione
materna verso la Chiesa - tanto in terra che in cielo - sia per il carattere
nascosto e fecondo di questo servizio di orazione e comunione con Cristo in
favore della Chiesa, di fervente intercessione per la salvezza di tutti gli
uomini e per la continua invocazione, come in una perenne Pentecoste, dell'invio
dello Spirito Santo sopra la Chiesa.
La stessa abnegazione evangelica deve avere
nell’artista cristiano un carattere mariano in quanto la Madonna, quale prima
discepola del Signore, è il modello di abnegazione evangelica con l'esercizio
tipico delle virtù di chi sta alla sequela di Gesù, come sottolinea la
spiritualità mariana dei Santi del Carmelo: l'umiltà, l'obbedienza alla volontà
del Padre, la povertà, la dimenticanza di sè, il servizio disinteressato, la
forte partecipazione alle sofferenze di Cristo in favore del suo Corpo, la
Chiesa.
Tale abnegazione evangelica in Maria appare
centrata sull'essenziale, l'interiore, perché Ella è Santa e Immacolata, mentre
nell’artista cristiano, senza tralasciare l'essenziale, richiede pure la
mortificazione volontaria, l'austerità, la rinuncia a tutto quanto potrebbe
oscurare il senso totalmente mariano della nostra Arte che tende alla purezza
del cuore, quale si riflette nella Vergine Madre e Sposa.
2 – Maria corredentrice nel piano di salvezza di
Dio
Da tutto ciò si evincono i due aspetti essenziali
di Maria : l’aspetto individuale , con i privilegi annessi alla sua persona e la
natura eccezionale della missione che le è stata attribuita nell’opera della
salvezza ; e l’aspetto universale che sottolinea i valori comuni a Maria ed ai
cristiani, valori che la persona e l’attività della madre di Gesù mettono più
particolarmente in luce.
Maria è
stata la cooperatrice per eccellenza dell’opera di salvezza compiuta da Gesù .
Essa indica la via che la Chiesa e quindi tutti gli artisti cristiani devono
seguire. In Maria la fede in Cristo è cresciuta secondo una legge di lenta
maturazione, che normalmente si ritrova nell’esistenza di ogni artista
cristiano. In Maria vediamo la donna , e quindi il credente come è stato voluto
dal piano divino, secondo la pienezza della sua persona.
Maria
coopera all’incarnazione del Signore, stabilisce una relazione personale con
Dio, genera per opera dello Spirito Santo Gesù , il Figlio di Dio, partecipa
alla Sua passione, morte e risurrezione, è presente alla Pentecoste alla
discesa dello Spirito Santo e quindi alla nascita della Chiesa. Per tutti
questi motivi, giustamente le si attribuisce il titolo di Corredentrice, di
colei che ha collaborato al piano di salvezza di Dio, ad iniziare dal suo primo
“si”, segno di una fede ed una purezza che solo la grazia del Signore può
donare. Il consenso di Maria è stato dato a nome di tutta l’umanità, il suo “si”
era atteso da tutto il creato !
Corredenzione
significa cooperazione ad un’opera di cui Cristo , il Redentore, è il principale
artefice. Così come Maria anche la Chiesa ed ogni artista cristiano può
ritenersi in misura della sua testimonianza corredentore del Signore. Scrive S.
Paolo : “ noi siamo i cooperatori di Dio” (1,Cor 3,9). Tuttavia Maria è
corredentrice in una maniera particolare in quanto Vergine e Madre di Dio.
Il Cristo è esclusivamente Redentore: non è
redento, nonostante davanti al Padre prenda il posto di coloro che sono da
riscattare. Maria è redenta, ed è come salvata dai meriti di Cristo che è
corredentrice. E’ a questo titolo particolare che annuncia la corredenzione
della Chiesa.
La maternità divina e la cooperazione all’opera
redentrice hanno implicato per Maria dei privilegi personali : privilegio di
santità con l’Immacolata Concezione e la pienezza di grazia, privilegio di
partecipazione al trionfo glorioso di Cristo con l’Assunzione.
La grazia dell’Immacolata Concezione implica che
Maria ha dovuto essere redenta nel modo più perfetto, vale a dire non con una
purificazione ma con la preservazione dal peccato originale, affinché
riflettesse in lei la santità assoluta del Padre, l’amore dello Spirito Santo e
quindi essere degna della maternità divina del Figlio .
La grazia della Assunzione in corpo e anima nella
gloria celeste e al trionfo di Cristo scaturisce dalla sua intima unione e
partecipazione al piano di salvezza, figlia del Figlio. In tal senso Maria
rappresenta “l’icona escatologica della Chiesa risorta”(L.Bouyer). Il Cristo
glorioso realizza l’ideale escatologico della natura umana elevata al rango
divino. Maria , di riflesso, è anche il modello della santità della Chiesa,
modello inaccessibile per la Chiesa terrena, poiché si tratta di una santità
assolutamente immacolata. Essa ha realizzato quaggiù ciò che la Chiesa non può
realizzare che nell’al di là; in se stessa ha portato l’ideale escatologico
della Chiesa.
Tuttavia fu una santità nella chiarezza oscura
della fede, e d’una fede in sviluppo, quindi Maria è anche modello per gli
artisti cristiani di una fede attiva, evolvente, con uno sguardo sempre più
profondo sulla persona del Cristo. Inoltre come cooperatrice al sacrificio
salvifico del Figlio , Maria coopera alla formazione della Chiesa come madre
amantissima.
Questa maternità di Maria perdura senza soste
nell’economia della grazia intercedendo per tutti noi presso la SS. Trinità
affinché possiamo redimerci e salvarci.
3 – Maria , la più bella e santa opera d’Arte
Cristiana
Maria per la sua intima unione con Dio Padre e
per essere stata ricolma di Spirito Santo e portatrice nel suo grembo del Figlio
ha sicuramente raggiunto una bellezza ed una santità straordinaria, che la pone
a modello perfettissimo per l’Arte Cristiana.
Maria è
l’Opera d’Arte di Dio !!!…, ciò che ciascun artista cristiano dovrebbe
realizzare con la sua Arte Cristiana !
Questo significa che l’artista cristiano dovrà
non solo porsi con la sua vita esemplare nella sequela di Cristo, e quindi
identificazione profonda del proprio essere con la croce di Cristo, ovvero con
il mistero dell’incarnazione, passione, morte e risurrezione, ma dovrà anche
nell’attuare la sua arte rivolgere il suo sguardo a Maria, opera d’arte di Dio e
corredentrice , come modello da realizzare nella sua creazione.
In Maria si riflette tutto il creato in maniera
armoniosa e incontaminata, attraverso di lei possiamo vedere la vera bellezza
delle cose che ci circondano e che sono dentro di noi. Con Maria al suo fianco
l’artista cristiano si sente partecipe della Missione della Chiesa di redenzione
del mondo e collabora alla bellezza del creato . Le sue opere saranno impregnate
della bellezza incontaminata di Maria, modello di purezza, verità e amore.
Un cuore che ama non desiste dall’incontrarsi con
la Madre, di trovare un tempo per rimanere cuore a cuore con Maria, la più
tenera tra le madri, sapendo che ella è la via più facile e sicura per accedere
al mistero di Gesù Cristo, “nascosto da secoli nella mente di Dio” (Ef 3,9).
Mistero conosciuto prima dalla Vergine e poi rivelato agli apostoli e al mondo.
Vicino a Lei, ogni credente ed ogni artista assapora la vita di fede, speranza e
carità vissuta dalla Madre sulla terra in Cristo.
Pensata, voluta e amata da Dio, Maria diventa,
con Cristo e in dipendenza da Lui, protagonista del mistero della salvezza. Con
Lei, preservata dalla colpa, tutta la nostra esistenza entra in una dimensione
nuova, umana e divina.
La Trinità ha viva parte in tutti i misteri che,
uno a uno, passano davanti al nostro sguardo interiore, attento e interessato
perché ama. Il primo tabernacolo vivente in cui abita la Trinità è proprio
Maria, via scelta da Dio per manifestarsi a noi e risollevarci fino a sé, per il
tramite del Verbo.
La Vergine santissima, concepita immacolata, è
dal Figlio, con il Padre e lo Spirito Santo, innalzata alla vita e alla gloria
eterne in anima e corpo. Passa subito dalla caducità del tempo al giorno eterno.
La Madonna è figura dell’uomo senza peccato,
quale era nella mente di Dio; pertanto subito dopo la morte, è assunta in cielo.
Ha avuto un anticipo dei meriti di Gesù nella sua concezione. Ora, con
l’assunzione, ha un anticipo di gloria eterna.
Ella, la donna nuova, la piena di grazia, ci
precede con tutta la sua umanità – in corpo e anima – presso la Trinità eterna.
Appartenendo totalmente alla Trinità, essendo
divenuta madre di Dio, Maria è superiore a tutti gli angeli e i santi: ne è il
coronamento perfetto. Lei sola, pertanto, merita di essere incoronata regina del
cielo dal suo Signore e Figlio, Gesù.
Avendo partecipato alla storia umana, ella è la
nostra migliore rappresentante in cielo, dopo la Parola incarnata e lo Spirito
santificatore. E’ madre di tutti e regina generosa oltre ad essere nostra
sorella nella fede.
Dio, scegliendola sopra tutte le donne, desidera
che ogni grazia ci sia concessa da lei, perché la Trinità, attraverso di lei, ci
ha donato il Figlio, causa della nostra felicità e beatitudine nella vita
eterna.
E’ cosa giusta e saggia che noi fratelli , figli
suoi e artisti cristiani, la celebriamo con ogni onore, stima, ammirazione e
riconoscenza, come per primo ci ha insegnato a fare Gesù, il nostro fratello
maggiore.
E’ opportuno quindi per l’artista cristiano di
accostarsi a Cristo per mezzo di Maria, che plasma la nostra esistenza sul
modello di quella del Figlio primogenito. Difatti, lo scopo di Maria, nostra
Corredentrice (la Vergine lo è in relazione a Cristo), è e sarà sempre di farci
conoscere e amare Gesù, la via che guida al Padre per mezzo dello Spirito.
In conclusione :
l’Arte Cristiana in quanto legata al mistero
di incarnazione di Cristo è conseguentemente legata alla Madre di Dio, Maria,
figlia del suo Figlio, nostra sorella, mistero di amore e grazia per tutti
noi. E’ dunque compito di ogni vero artista cristiano approfondire il mistero
di Maria e trasmetterlo nella propria arte in sintonia con l’opera salvifica di
Cristo nella Chiesa.
Fonte : Articolo pubblicato sul sito ARTCUREL il
4/11/2005.
FONTI TESTO :
1) Nel primo paragrafo
alcune citazioni rielaborate dall’articolo : La Vergine Maria nella nostra vita
, tratte dal sito ufficiale dell’Ordine Carmelitano Scalzo
http://www.ocd.pcn.net/mad_it.htm
2) Nel secondo paragrafo
alcune citazioni rielaborate dalla voce : “Maria” di J. Galot , tratte dal
Nuovo Dizionario di Teologia a cura di G. Barbaglio e S. Dianich , Edizioni
Paoline, Torino 1985.
3) Nel terzo paragrafo
alcune citazioni rielaborate dal libretto : Il Rosario e la Trinità , di Maria
Cecilia del Volto Santo, Edizioni San Paolo, Milano 1999.
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