La Sacra Bibbia
versione CEI
Vangelo di Luca
Vangelo di Luca
Prologo
[1]Poiché
molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di
noi, [2]come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da
principio e divennero ministri della parola, [3]così ho deciso anch'io di fare
ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un
resoconto ordinato, illustre Teòfilo, [4]perché ti possa rendere conto della
solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
I. NASCITA E VITA NASCOSTA
DI GIOVANNI BATTISTA E DI GESU'
Annunzio della nascita di Giovanni Battista
[5]Al
tempo di Erode, re della Giudea, c'era un sacerdote chiamato Zaccaria, della
classe di Abìa, e aveva in moglie una discendente di Aronne chiamata Elisabetta.
[6]Erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte le leggi e le
prescrizioni del Signore. [7]Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile
e tutti e due erano avanti negli anni.
[8]Mentre
Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe, [9]secondo
l'usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio per
fare l'offerta dell'incenso. [10]Tutta l'assemblea del popolo pregava fuori
nell'ora dell'incenso. [11]Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla
destra dell'altare dell'incenso. [12]Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu
preso da timore. [13]Ma l'angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua
preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che
chiamerai Giovanni. [14]Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della
sua nascita, [15]poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né
bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre [16]e
ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio. [17]Gli camminerà innanzi
con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i
figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo
ben disposto». [18]Zaccaria disse all'angelo: «Come posso conoscere questo? Io
sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni». [19]L'angelo gli rispose: «Io
sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a portarti questo
lieto annunzio. [20]Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in
cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, le quali si
adempiranno a loro tempo».
[21]Intanto
il popolo stava in attesa di Zaccaria, e si meravigliava per il suo indugiare
nel tempio. [22]Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel
tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto.
[23]Compiuti
i giorni del suo servizio, tornò a casa. [24]Dopo quei giorni Elisabetta, sua
moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: [25]«Ecco che cosa
ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia
vergogna tra gli uomini».
L'annunciazione
[26]Nel
sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea,
chiamata Nazaret, [27]a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di
Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. [28]Entrando da lei,
disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». [29]A queste parole
ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. [30]L'angelo
le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. [31]Ecco
concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. [32]Sarà grande e
chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo
padre [33]e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà
fine».
[34]Allora
Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». [35]Le rispose
l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la
potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di
Dio. [36]Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito
un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: [37]nulla
è impossibile a Dio». [38]Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del
Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei.
La visitazione
[39]In
quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una
città di Giuda. [40]Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta.
[41]Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel
grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo [42]ed esclamò a gran voce:
«Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! [43]A che debbo
che la madre del mio Signore venga a me? [44]Ecco, appena la voce del tuo saluto
è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. [45]E
beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore».
Il Magnificat
[46]Allora
Maria disse:
«L'anima mia magnifica
il Signore
[47]e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
[48]perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
[49]Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
[50]di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
[51]Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
[52]ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
[53]ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato a mani vuote i ricchi.
[54]Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
[55]come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza,
per sempre».
[47]e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
[48]perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
[49]Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
[50]di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
[51]Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
[52]ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
[53]ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato a mani vuote i ricchi.
[54]Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
[55]come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza,
per sempre».
[56]Maria
rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Nascita di Giovanni Battista e visita dei vicini
[57]Per
Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio.
[58]I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua
misericordia, e si rallegravano con lei.
Circoncisione di Giovanni Battista
[59]All'ottavo
giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo
padre, Zaccaria. [60]Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». [61]Le
dissero: «Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
[62]Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse.
[63]Egli chiese una tavoletta, e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono
meravigliati. [64]In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse
la lingua, e parlava benedicendo Dio. [65]Tutti i loro vicini furono presi da
timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte
queste cose. [66]Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro: «Che sarà mai
questo bambino?» si dicevano. Davvero la mano del Signore stava con lui.
Il Benedictus
[67]Zaccaria,
suo padre, fu pieno di Spirito Santo, e profetò dicendo:
[68]«Benedetto
il Signore Dio d'Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
[69]e ha suscitato per noi una salvezza potente
nella casa di Davide, suo servo,
[70]come aveva promesso
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:
[71]salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
[72]Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
[73]del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
[74]di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, [75]in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
[76]E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
[77]per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati,
[78]grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio,
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge
[79]per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre
e nell'ombra della morte
e dirigere i nostri passi sulla via della pace».
perché ha visitato e redento il suo popolo,
[69]e ha suscitato per noi una salvezza potente
nella casa di Davide, suo servo,
[70]come aveva promesso
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:
[71]salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
[72]Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
[73]del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
[74]di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, [75]in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
[76]E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
[77]per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati,
[78]grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio,
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge
[79]per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre
e nell'ombra della morte
e dirigere i nostri passi sulla via della pace».
Vita nascosta di Giovanni Battista
[80]Il
fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino
al giorno della sua manifestazione a Israele.
Nascita di Gesù e visita dei pastori
[1]In
quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di
tutta la terra. [2]Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della
Siria Quirinio. [3]Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città.
[4]Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di
Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme,
[5]per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. [6]Ora,
mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto.
[7]Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in
una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.
[8]C'erano
in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al
loro gregge. [9]Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del
Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, [10]ma
l'angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di
tutto il popolo: [11]oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il
Cristo Signore. [12]Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in
fasce, che giace in una mangiatoia». [13]E subito apparve con l'angelo una
moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva:
[14]«Gloria
a Dio nel più alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama».
e pace in terra agli uomini che egli ama».
[15]Appena
gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra
loro: «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha
fatto conoscere». [16]Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe
e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. [17]E dopo averlo visto, riferirono
ciò che del bambino era stato detto loro. [18]Tutti quelli che udirono, si
stupirono delle cose che i pastori dicevano. [19]Maria, da parte sua, serbava
tutte queste cose meditandole nel suo cuore.
[20]I
pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che
avevano udito e visto, com'era stato detto loro.
Circoncisione di Gesù
[21]Quando
furon passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome
Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima di essere concepito nel grembo
della madre.
Presentazione di Gesù al tempio
[22]Quando
venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il
bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, [23]come è scritto nella Legge
del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; [24]e per
offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come
prescrive la Legge del Signore.
[25]Ora
a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che
aspettava il conforto d'Israele; [26]lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli
aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il
Messia del Signore. [27]Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre
i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, [28]lo prese tra
le braccia e benedisse Dio:
Il Nunc dimittis
[29]«Ora
lascia, o Signore, che il tuo servo
vada in pace secondo la tua parola;
[30]perché i miei occhi han visto la tua salvezza,
[31]preparata da te davanti a tutti i popoli,
[32]luce per illuminare le genti
e gloria del tuo popolo Israele».
vada in pace secondo la tua parola;
[30]perché i miei occhi han visto la tua salvezza,
[31]preparata da te davanti a tutti i popoli,
[32]luce per illuminare le genti
e gloria del tuo popolo Israele».
Profezia di Simeone
[33]Il
padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.
[34]Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e
la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione [35]perché siano
svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima».
Profezia di Anna
[36]C'era
anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto
avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era
ragazza, [37]era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si
allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere.
[38]Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del
bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Vita nascosta di Gesù a Nazaret
[39]Quando
ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea,
alla loro città di Nazaret. [40]Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di
sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui.
Gesù tra i dottori
[41]I
suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua.
[42]Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza; [43]ma
trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il
fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero.
[44]Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a
cercarlo tra i parenti e i conoscenti; [45]non avendolo trovato, tornarono in
cerca di lui a Gerusalemme. [46]Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto
in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. [47]E tutti quelli
che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
[48]Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai
fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». [49]Ed egli
rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del
Padre mio?». [50]Ma essi non compresero le sue parole.
Ancora la vita nascosta a Nazaret
[51]Partì
dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava
tutte queste cose nel suo cuore. [52]E Gesù cresceva in sapienza, età
e grazia davanti a Dio e agli uomini.
II. PREPARAZIONE DEL MINISTERO DI GESU'
Predicazione di Giovanni Battista
[1]Nell'anno
decimoquinto dell'impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore
della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca
dell'Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell'Abilène, [2]sotto i
sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio scese su Giovanni, figlio di
Zaccaria, nel deserto. [3]Ed egli percorse tutta la regione del Giordano,
predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, [4]com'è
scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia:
Voce di uno che grida nel
deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
[5]Ogni burrone sia riempito,
ogni monte e ogni colle sia abbassato;
i passi tortuosi siano diritti;
i luoghi impervi spianati.
[6]Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
[5]Ogni burrone sia riempito,
ogni monte e ogni colle sia abbassato;
i passi tortuosi siano diritti;
i luoghi impervi spianati.
[6]Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
[7]Diceva
dunque alle folle che andavano a farsi battezzare da lui: «Razza di vipere, chi
vi ha insegnato a sfuggire all'ira imminente? [8]Fate dunque opere degne della
conversione e non cominciate a dire in voi stessi: Abbiamo Abramo per padre!
Perché io vi dico che Dio può far nascere figli ad Abramo anche da queste
pietre. [9]Anzi, la scure è gia posta alla radice degli alberi; ogni albero che
non porta buon frutto, sarà tagliato e buttato nel fuoco».
[10]Le
folle lo interrogavano: «Che cosa dobbiamo fare?». [11]Rispondeva: «Chi ha due
tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».
[12]Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare, e gli chiesero: «Maestro,
che dobbiamo fare?». [13]Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto
vi è stato fissato». [14]Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi che
dobbiamo fare?». Rispose: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno,
contentatevi delle vostre paghe». [15]Poiché il popolo era in attesa e tutti si
domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo,
[16]Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene uno
che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il
legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. [17]Egli ha
in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel
granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile».
[18]Con
molte altre esortazioni annunziava al popolo la buona novella.
Giovanni Battista in prigione
[19]Ma
il tetrarca Erode, biasimato da lui a causa di Erodìade, moglie di suo fratello,
e per tutte le scelleratezze che aveva commesso, [20]aggiunse alle altre anche
questa: fece rinchiudere Giovanni in prigione.
Battesimo di Gesù
[21]Quando
tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo,
stava in preghiera, il cielo si aprì [22]e scese su di lui lo Spirito Santo in
apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: «Tu sei il mio
figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto».
Genealogia di Gesù
[23]Gesù
quando incominciò il suo ministero aveva circa trent'anni ed era figlio, come si
credeva, di Giuseppe, figlio di Eli, [24]figlio di Mattàt, figlio di Levi,
figlio di Melchi, figlio di Innài, figlio di Giuseppe, [25]figlio di Mattatìa,
figlio di Amos, figlio di Naum, figlio di Esli, figlio di Naggài, [26]figlio di
Maat, figlio di Mattatìa, figlio di Semèin, figlio di Iosek, figlio di Ioda,
[27]figlio di Ioanan, figlio di Resa, figlio di Zorobabèle, figlio di Salatiel,
figlio di Neri, [28]figlio di Melchi, figlio di Addi, figlio di Cosam, figlio di
Elmadàm, figlio di Er, [29]figlio di Gesù, figlio di Elièzer, figlio di Iorim,
figlio di Mattàt, figlio di Levi, [30]figlio di Simeone, figlio di Giuda, figlio
di Giuseppe, figlio di Ionam, figlio di Eliacim, [31]figlio di Melèa, figlio di
Menna, figlio di Mattatà, figlio di Natàm, figlio di Davide, [32]figlio di Iesse,
figlio di Obed, figlio di Booz, figlio di Sala, figlio di Naàsson, [33]figlio di
Aminadàb, figlio di Admin, figlio di Arni, figlio di Esrom, figlio di Fares,
figlio di Giuda, [34]figlio di Giacobbe, figlio di Isacco, figlio di Abramo,
figlio di Tare, figlio di Nacor, [35]figlio di Seruk, figlio di Ragau, figlio di
Falek, figlio di Eber, figlio di Sala, [36]figlio di Cainam, figlio di Arfàcsad,
figlio di Sem, figlio di Noè, figlio di Lamech, [37]figlio di Matusalemme,
figlio di Enoch, figlio di Iaret, figlio di Malleèl, figlio di Cainam,
[38]figlio di Enos, figlio di Set, figlio di Adamo, figlio di Dio.
Tentazione nel deserto
[1]Gesù,
pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito
nel deserto [2]dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò
nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame. [3]Allora il diavolo
gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane». [4]Gesù
gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo». [5]Il diavolo
lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli
disse: [6]«Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è
stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio. [7]Se ti prostri dinanzi a
me tutto sarà tuo». [8]Gesù gli rispose: «Sta scritto: Solo al Signore Dio
tuo ti prostrerai, lui solo adorerai». [9]Lo condusse a Gerusalemme,
lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, buttati
giù; [10]sta scritto infatti:
Ai suoi angeli darà ordine per
te,
perché essi ti custodiscano;
perché essi ti custodiscano;
[11]e
anche:
essi ti sosterranno con le mani,
perché il tuo piede non inciampi in una pietra».
perché il tuo piede non inciampi in una pietra».
[12]Gesù
gli rispose: «E' stato detto: Non tenterai il Signore Dio tuo». [13]Dopo
aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui per
ritornare al tempo fissato.
III. MINISTERO DI GESU' IN GALILEA
Gesù inaugura la predicazione
[14]Gesù
ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse
in tutta la regione. [15]Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano
grandi lodi.
Gesù a Nazaret
[16]Si
recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di
sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. [17]Gli fu dato il rotolo del profeta
Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:
[18]Lo
Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione,
e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto
messaggio,
per proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
per rimettere in libertà gli oppressi,
[19]e predicare un anno di grazia del Signore.
per questo mi ha consacrato con l'unzione,
e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto
messaggio,
per proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
per rimettere in libertà gli oppressi,
[19]e predicare un anno di grazia del Signore.
[20]Poi
arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti
nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. [21]Allora cominciò a dire: «Oggi si
è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi».
[22]Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di
grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è il figlio di Giuseppe?».
[23]Ma egli rispose: «Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te
stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fàllo anche qui, nella tua
patria!». [24]Poi aggiunse: «Nessun profeta è bene accetto in patria. [25]Vi
dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu
chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese;
[26]ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di
Sidone. [27]C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma
nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro».
[28]All'udire
queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; [29]si levarono, lo
cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale
la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. [30]Ma egli,
passando in mezzo a loro, se ne andò.
Gesù insegna a Cafarnao e guarisce un indemoniato
[31]Poi
discese a Cafarnao, una città della Galilea, e al sabato ammaestrava la gente.
[32]Rimanevano colpiti dal suo insegnamento, perché parlava con autorità.
[33]Nella sinagoga c'era un uomo con un demonio immondo e cominciò a gridare
forte: [34]«Basta! Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a
rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!». [35]Gesù gli intimò: «Taci, esci
da costui!». Eil demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui,
senza fargli alcun male. [36]Tutti furono presi da paura e si dicevano l'un
l'altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli
spiriti immondi ed essi se ne vanno?». [37]E si diffondeva la fama di lui in
tutta la regione.
Guarigione della suocera di Simone
[38]Uscito
dalla sinagoga entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a
una grande febbre e lo pregarono per lei. [39]Chinatosi su di lei, intimò alla
febbre, e la febbre la lasciò. Levatasi all'istante, la donna cominciò a
servirli.
Molte guarigioni
[40]Al
calar del sole, tutti quelli che avevano infermi colpiti da mali di ogni genere
li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. [41]Da
molti uscivano demòni gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li
minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era il Cristo.
Gesù abbandona in segreto Cafarnao e percorre la Giudea
[42]Sul
far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo
raggiunsero e volevano trattenerlo perché non se ne andasse via da loro.
[43]Egli però disse: «Bisogna che io annunzi il regno di Dio anche alle altre
città; per questo sono stato mandato». [44]E andava predicando nelle sinagoghe
della Giudea.
Chiamata dei primi quattro discepoli
[1]Un
giorno, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsaret [2]e la folla
gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, vide due barche
ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. [3]Salì in
una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra.
Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca.
[4]Quando
ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e calate le reti per la
pesca». [5]Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non
abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». [6]E avendolo fatto,
presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano. [7]Allora fecero
cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e
riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano. [8]Al veder
questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore,
allontanati da me che sono un peccatore». [9]Grande stupore infatti aveva preso
lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto;
[10]così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone.
Gesù disse a Simone: «Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini».
[11]Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Guarigione di un lebbroso
[12]Un
giorno Gesù si trovava in una città e un uomo coperto di lebbra lo vide e gli si
gettò ai piedi pregandolo: «Signore, se vuoi, puoi sanarmi». [13]Gesù stese la
mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii risanato!». E subito la lebbra
scomparve da lui. [14]Gli ingiunse di non dirlo a nessuno: «Và, mostrati al
sacerdote e fà l'offerta per la tua purificazione, come ha ordinato Mosè, perché
serva di testimonianza per essi». [15]La sua fama si diffondeva ancor più; folle
numerose venivano per ascoltarlo e farsi guarire dalle loro infermità. [16]Ma
Gesù si ritirava in luoghi solitari a pregare.
Guarigione di un paralitico
[17]Un
giorno sedeva insegnando. Sedevano là anche farisei e dottori della legge,
venuti da ogni villaggio della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme. E la
potenza del Signore gli faceva operare guarigioni. [18]Ed ecco alcuni uomini,
portando sopra un letto un paralitico, cercavano di farlo passare e metterlo
davanti a lui. [19]Non trovando da qual parte introdurlo a causa della folla,
salirono sul tetto e lo calarono attraverso le tegole con il lettuccio davanti a
Gesù, nel mezzo della stanza. [20]Veduta la loro fede, disse: «Uomo, i tuoi
peccati ti sono rimessi». [21]Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere
dicendo: «Chi è costui che pronuncia bestemmie? Chi può rimettere i peccati, se
non Dio soltanto?». [22]Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Che
cosa andate ragionando nei vostri cuori? [23]Che cosa è più facile, dire: Ti
sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Alzati e cammina? [24]Ora, perché sappiate
che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati: io ti
dico - esclamò rivolto al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e và a
casa tua». [25]Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era
disteso e si avviò verso casa glorificando Dio. [26]Tutti rimasero stupiti e
levavano lode a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose
prodigiose».
Chiamata di Levi
[27]Dopo
ciò egli uscì e vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco delle imposte, e
gli disse: «Seguimi!». [28]Egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Pasto con i peccatori presso Levi
[29]Poi
Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C'era una folla di
pubblicani e d'altra gente seduta con loro a tavola. [30]I farisei e i loro
scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangiate e bevete con i
pubblicani e i peccatori?». [31]Gesù rispose: «Non sono i sani che hanno bisogno
del medico, ma i malati; [32]io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i
peccatori a convertirsi».
Discussione sul digiuno
[33]Allora
gli dissero: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno orazioni; così
pure i discepoli dei farisei; invece i tuoi mangiano e bevono!». [34]Gesù
rispose: «Potete far digiunare gli invitati a nozze, mentre lo sposo è con loro?
[35]Verranno però i giorni in cui lo sposo sarà strappato da loro; allora, in
quei giorni, digiuneranno». [36]Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa
un pezzo da un vestito nuovo per attaccarlo a un vestito vecchio; altrimenti
egli strappa il nuovo, e la toppa presa dal nuovo non si adatta al vecchio.
[37]E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spacca
gli otri, si versa fuori e gli otri vanno perduti. [38]Il vino nuovo bisogna
metterlo in otri nuovi. [39]Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il
nuovo, perché dice: Il vecchio è buono!».
Le spighe strappate
[1]Un
giorno di sabato passava attraverso campi di grano e i suoi discepoli coglievano
e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani. [2]Alcuni farisei dissero:
«Perché fate ciò che non è permesso di sabato?». [3]Gesù rispose: «Allora non
avete mai letto ciò che fece Davide, quando ebbe fame lui e i suoi compagni?
[4]Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell'offerta, ne mangiò e ne diede
ai suoi compagni, sebbene non fosse lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».
[5]E diceva loro: «Il Figlio dell'uomo è signore del sabato».
Guarigione di un uomo dalla mano inaridita
[6]Un
altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. Ora c'era là un
uomo, che aveva la mano destra inaridita. [7]Gli scribi e i farisei lo
osservavano per vedere se lo guariva di sabato, allo scopo di trovare un capo di
accusa contro di lui. [8]Ma Gesù era a conoscenza dei loro pensieri e disse
all'uomo che aveva la mano inaridita: «Alzati e mettiti nel mezzo!». L'uomo,
alzatosi, si mise nel punto indicato. [9]Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: E'
lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o
perderla?». [10]E volgendo tutt'intorno lo sguardo su di loro, disse all'uomo:
«Stendi la mano!». Egli lo fece e la mano guarì. [11]Ma essi furono pieni di
rabbia e discutevano fra di loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
La scelta dei Dodici
[12]In
quei giorni Gesù se ne andò sulla montagna a pregare e passò la notte in
orazione. [13]Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici,
ai quali diede il nome di apostoli: [14]Simone, che chiamò anche Pietro, Andrea
suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, [15]Matteo, Tommaso,
Giacomo d'Alfeo, Simone soprannominato Zelota, [16]Giuda di Giacomo e Giuda
Iscariota, che fu il traditore.
Le folle al seguito di Gesù
[17]Disceso
con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli
e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di
Tiro e di Sidone, [18]che erano venuti per ascoltarlo ed esser guariti dalle
loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi, venivano
guariti. [19]Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza
che sanava tutti.
Discorso inaugurale. Le Beatitudini
[20]Alzati
gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva:
«Beati voi poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
[21]Beati voi che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi che ora piangete,
perché riderete.
«Beati voi poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
[21]Beati voi che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi che ora piangete,
perché riderete.
[22]Beati
voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e
v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del
Figlio dell'uomo. [23]Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la
vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro
padri con i profeti.
Le maledizioni
[24]Ma
guai a voi, ricchi,
perché avete gia la vostra consolazione.
[25]Guai a voi che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi che ora ridete,
perché sarete afflitti e piangerete.
[26]Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi.
Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti.
perché avete gia la vostra consolazione.
[25]Guai a voi che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi che ora ridete,
perché sarete afflitti e piangerete.
[26]Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi.
Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti.
L'amore dei nemici
[27]Ma
a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che
vi odiano, [28]benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi
maltrattano. [29]A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l'altra; a chi ti
leva il mantello, non rifiutare la tunica. [30]Dà a chiunque ti chiede; e a chi
prende del tuo, non richiederlo. [31]Ciò che volete gli uomini facciano a voi,
anche voi fatelo a loro. [32]Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete?
Anche i peccatori fanno lo stesso. [33]E se fate del bene a coloro che vi fanno
del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. [34]E se
prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i
peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. [35]Amate
invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il
vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo; perché egli è benevolo
verso gl'ingrati e i malvagi.
Misericordia e beneficienza
[36]Siate
misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. [37]Non giudicate e non
sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà
perdonato; [38]date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e
traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate,
sarà misurato a voi in cambio».
Condizioni dello zelo
[39]Disse
loro anche una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non
cadranno tutt'e due in una buca? [40]Il discepolo non è da più del maestro; ma
ognuno ben preparato sarà come il suo maestro. [41]Perché guardi la pagliuzza
che è nell'occhio del tuo fratello, e non t'accorgi della trave che è nel tuo?
[42]Come puoi dire al tuo fratello: Permetti che tolga la pagliuzza che è nel
tuo occhio, e tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave
dal tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza
dall'occhio del tuo fratello.
[43]Non
c'è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti
buoni. [44]Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono
fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo. [45]L'uomo buono trae fuori
il bene dal buon tesoro del suo cuore; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro
trae fuori il male, perché la bocca parla dalla pienezza del cuore.
Necessità della pratica
[46]Perché
mi chiamate: Signore, Signore, e poi non fate ciò che dico? [47]Chi viene a me e
ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: [48]è
simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto
le fondamenta sopra la roccia. Venuta la piena, il fiume irruppe contro quella
casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene. [49]Chi invece
ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa
sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la rovina
di quella casa fu grande».
Guarigione del servo di un centurione
[1]Quando
ebbe terminato di rivolgere tutte queste parole al popolo che stava in ascolto,
entrò in Cafarnao. [2]Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire.
Il centurione l'aveva molto caro. [3]Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli
mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo.
[4]Costoro giunti da Gesù lo pregavano con insistenza: «Egli merita che tu gli
faccia questa grazia, dicevano, [5]perché ama il nostro popolo, ed è stato lui a
costruirci la sinagoga». [6]Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto
distante dalla casa quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore,
non stare a disturbarti, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto;
[7]per questo non mi sono neanche ritenuto degno di venire da te, ma comanda con
una parola e il mio servo sarà guarito. [8]Anch'io infatti sono uomo sottoposto
a un'autorità, e ho sotto di me dei soldati; e dico all'uno: Và ed egli va, e a
un altro: Vieni, ed egli viene, e al mio servo: Fà questo, ed egli lo fa».
[9]All'udire questo Gesù restò ammirato e rivolgendosi alla folla che lo seguiva
disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!».
[10]E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.
Risurrezione del figlio della vedova di Nain
[11]In
seguito si recò in una città chiamata Nain e facevano la strada con lui i
discepoli e grande folla. [12]Quando fu vicino alla porta della città, ecco che
veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente
della città era con lei. [13]Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le
disse: «Non piangere!». [14]E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si
fermarono. Poi disse: «Giovinetto, dico a te, alzati!». [15]Il morto si levò a
sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre. [16]Tutti furono
presi da timore e glorificavano Dio dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi
e Dio ha visitato il suo popolo». [17]La fama di questi fatti si diffuse in
tutta la Giudea e per tutta la regione.
Domanda di Giovanni Battista e testimonianza che gli rende Gesù
[18]Anche
Giovanni fu informato dai suoi discepoli di tutti questi avvenimenti. Giovanni
chiamò due di essi [19]e li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che viene, o
dobbiamo aspettare un altro?». [20]Venuti da lui, quegli uomini dissero:
«Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: Sei tu colui che viene
o dobbiamo aspettare un altro?». [21]In quello stesso momento Gesù guarì molti
da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi.
[22]Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete
visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i
lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è
annunziata la buona novella. [23]E beato è chiunque non sarà scandalizzato
di me!».
[24]Quando
gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù cominciò a dire alla folla riguardo
a Giovanni: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal
vento? [25]E allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide
vesti? Coloro che portano vesti sontuose e vivono nella lussuria stanno nei
palazzi dei re. [26]Allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi
dico, e più che un profeta. [27]Egli è colui del quale sta scritto:
Ecco io mando davanti a te il
mio messaggero,
egli preparerà la via davanti a te.
egli preparerà la via davanti a te.
[28]Io
vi dico, tra i nati di donna non c'è nessuno più grande di Giovanni, e il più
piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. [29]Tutto il popolo che lo ha
ascoltato, e anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio
ricevendo il battesimo di Giovanni. [30]Ma i farisei e i dottori della legge non
facendosi battezzare da lui hanno reso vano per loro il disegno di Dio.
Giudizio di Gesù sulla sua generazione
[31]A
chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione, a chi sono simili?
[32]Sono simili a quei bambini che stando in piazza gridano gli uni agli altri:
Vi abbiamo
suonato il flauto e non avete ballato;
vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!
vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!
[33]E'
venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi
dite: Ha un demonio. [34]E' venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi
dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. [35]Ma
alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli».
La peccatrice perdonata
[36]Uno
dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si
mise a tavola. [37]Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che
si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; [38]e
fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli
di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di
olio profumato.
[39]A
quella vista il fariseo che l'aveva invitato pensò tra sé. «Se costui fosse un
profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una
peccatrice». [40]Gesù allora gli disse: «Simone, ho una cosa da dirti». Ed egli:
«Maestro, dì pure». [41]«Un creditore aveva due debitori: l'uno gli doveva
cinquecento denari, l'altro cinquanta. [42]Non avendo essi da restituire,
condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?».
[43]Simone rispose: «Suppongo quello a cui ha condonato di più». Gli disse Gesù:
«Hai giudicato bene». [44]E volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi
questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato l'acqua per i
piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i
suoi capelli. [45]Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato
non ha cessato di baciarmi i piedi. [46]Tu non mi hai cosparso il capo di olio
profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. [47]Per questo ti dico: le
sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui
si perdona poco, ama poco». [48]Poi disse a lei: «Ti sono perdonati i tuoi
peccati». [49]Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è quest'uomo
che perdona anche i peccati?». [50]Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha
salvata; và in pace!».
Luca -
Capitolo 8
.
Il seguito femminile di Gesù
[1]In
seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la
buona novella del regno di Dio. [2]C'erano con lui i Dodici e alcune donne che
erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla
quale erano usciti sette demòni, [3]Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di
Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni.
Parabola del seminatore
[4]Poiché
una gran folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, disse con una
parabola: [5]«Il seminatore uscì a seminare la sua semente. Mentre seminava,
parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la
divorarono. [6]Un'altra parte cadde sulla pietra e appena germogliata inaridì
per mancanza di umidità. [7]Un'altra cadde in mezzo alle spine e le spine,
cresciute insieme con essa, la soffocarono. [8]Un'altra cadde sulla terra buona,
germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi
per intendere, intenda!».
Perché Gesù parla in parabole
[9]I
suoi discepoli lo interrogarono sul significato della parabola. [10]Ed egli
disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo in
parabole, perchè
vedendo non vedano
e udendo non intendano.
e udendo non intendano.
Spiegazione della parabola del seminatore
[11]Il
significato della parabola è questo: Il seme è la parola di Dio. [12]I semi
caduti lungo la strada sono coloro che l'hanno ascoltata, ma poi viene il
diavolo e porta via la parola dai loro cuori, perché non credano e così siano
salvati. [13]Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, accolgono
con gioia la parola, ma non hanno radice; credono per un certo tempo, ma
nell'ora della tentazione vengono meno. [14]Il seme caduto in mezzo alle spine
sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano sopraffare
dalle preoccupazioni, dalla ricchezza e dai piaceri della vita e non giungono a
maturazione. [15]Il seme caduto sulla terra buona sono coloro che, dopo aver
ascoltato la parola con cuore buono e perfetto, la custodiscono e producono
frutto con la loro perseveranza.
Come ricevere e trasmettere l'insegnamento di Gesù
[16]Nessuno
accende una lampada e la copre con un vaso o la pone sotto un letto; la pone
invece su un lampadario, perché chi entra veda la luce. [17]Non c'è nulla di
nascosto che non debba essere manifestato, nulla di segreto che non debba essere
conosciuto e venire in piena luce. [18]Fate attenzione dunque a come ascoltate;
perché a chi ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche ciò che crede di
avere».
I veri parenti di Gesù
[19]Un
giorno andarono a trovarlo la madre e i fratelli, ma non potevano avvicinarlo a
causa della folla. [20]Gli fu annunziato: «Tua madre e i tuoi fratelli sono qui
fuori e desiderano vederti». [21]Ma egli rispose: «Mia madre e miei fratelli
sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».
La tempesta sedata
[22]Un
giorno salì su una barca con i suoi discepoli e disse: «Passiamo all'altra riva
del lago». Presero il largo. [23]Ora, mentre navigavano, egli si addormentò. Un
turbine di vento si abbattè sul lago, imbarcavano acqua ed erano in pericolo.
[24]Accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: «Maestro, maestro, siamo
perduti!». E lui, destatosi, sgridò il vento e i flutti minacciosi; essi
cessarono e si fece bonaccia. [25]Allora disse loro: «Dov'è la vostra fede?».
Essi intimoriti e meravigliati si dicevano l'un l'altro: «Chi è dunque costui
che dà ordini ai venti e all'acqua e gli obbediscono?».
L'indemoniato geraseno
[26]Approdarono
nella regione dei Gerasèni, che sta di fronte alla Galilea. [27]Era appena sceso
a terra, quando gli venne incontro un uomo della città posseduto dai demòni. Da
molto tempo non portava vestiti, né abitava in casa, ma nei sepolcri. [28]Alla
vista di Gesù gli si gettò ai piedi urlando e disse a gran voce: «Che vuoi da
me, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi!». [29]Gesù
infatti stava ordinando allo spirito immondo di uscire da quell'uomo. Molte
volte infatti s'era impossessato di lui; allora lo legavano con catene e lo
custodivano in ceppi, ma egli spezzava i legami e veniva spinto dal demonio in
luoghi deserti. [30]Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?». Rispose: «Legione»,
perché molti demòni erano entrati in lui. [31]E lo supplicavano che non
ordinasse loro di andarsene nell'abisso.
[32]Vi
era là un numeroso branco di porci che pascolavano sul monte. Lo pregarono che
concedesse loro di entrare nei porci; ed egli lo permise. [33]I demòni uscirono
dall'uomo ed entrarono nei porci e quel branco corse a gettarsi a precipizio
dalla rupe nel lago e annegò. [34]Quando videro ciò che era accaduto, i
mandriani fuggirono e portarono la notizia nella città e nei villaggi. [35]La
gente uscì per vedere l'accaduto, arrivarono da Gesù e trovarono l'uomo dal
quale erano usciti i demòni vestito e sano di mente, che sedeva ai piedi di Gesù;
e furono presi da spavento. [36]Quelli che erano stati spettatori riferirono
come l'indemoniato era stato guarito. [37]Allora tutta la popolazione del
territorio dei Gerasèni gli chiese che si allontanasse da loro, perché avevano
molta paura. Gesù, salito su una barca, tornò indietro. [38]L'uomo dal quale
erano usciti i demòni gli chiese di restare con lui, ma egli lo congedò dicendo:
[39]«Torna a casa tua e racconta quello che Dio ti ha fatto». L'uomo se ne andò,
proclamando per tutta la città quello che Gesù gli aveva fatto.
Guarigione di un'emorroissa e risurrezione della figlia di Giairo
[40]Al
suo ritorno, Gesù fu accolto dalla folla, poiché tutti erano in attesa di lui.
[41]Ed ecco venne un uomo di nome Giàiro, che era capo della sinagoga: gettatosi
ai piedi di Gesù, lo pregava di recarsi a casa sua, [42]perché aveva un'unica
figlia, di circa dodici anni, che stava per morire. Durante il cammino, le folle
gli si accalcavano attorno. [43]Una donna che soffriva di emorragia da dodici
anni, e che nessuno era riuscito a guarire, [44]gli si avvicinò alle spalle e
gli toccò il lembo del mantello e subito il flusso di sangue si arrestò. [45]Gesù
disse: «Chi mi ha toccato?». Mentre tutti negavano, Pietro disse: «Maestro, la
folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia». [46]Ma Gesù disse: «Qualcuno mi
ha toccato. Ho sentito che una forza è uscita da me». [47]Allora la donna,
vedendo che non poteva rimanere nascosta, si fece avanti tremando e, gettatasi
ai suoi piedi, dichiarò davanti a tutto il popolo il motivo per cui l'aveva
toccato, e come era stata subito guarita. [48]Egli le disse: «Figlia, la tua
fede ti ha salvata, và in pace!».
[49]Stava
ancora parlando quando venne uno della casa del capo della sinagoga a dirgli:
«Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro». [50]Ma Gesù che aveva udito
rispose: «Non temere, soltanto abbi fede e sarà salvata». [51]Giunto alla casa,
non lasciò entrare nessuno con sé, all'infuori di Pietro, Giovanni e Giacomo e
il padre e la madre della fanciulla. [52]Tutti piangevano e facevano il lamento
su di lei. Gesù disse: «Non piangete, perché non è morta, ma dorme». [53]Essi lo
deridevano, sapendo che era morta, [54]ma egli, prendendole la mano, disse ad
alta voce: «Fanciulla, alzati!». [55]Il suo spirito ritornò in lei ed ella si
alzò all'istante. Egli ordinò di darle da mangiare. [56]I genitori ne furono
sbalorditi, ma egli raccomandò loro di non raccontare a nessuno ciò che era
accaduto.
Missione dei Dodici
[1]Egli
allora chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demòni e
di curare le malattie. [2]E li mandò ad annunziare il regno di Dio e a guarire
gli infermi. [3]Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né
bisaccia, né pane, né denaro, né due tuniche per ciascuno. [4]In qualunque casa
entriate, là rimanete e di là poi riprendete il cammino. [5]Quanto a coloro che
non vi accolgono, nell'uscire dalla loro città, scuotete la polvere dai vostri
piedi, a testimonianza contro di essi». [6]Allora essi partirono e giravano di
villaggio in villaggio, annunziando dovunque la buona novella e operando
guarigioni.
Erode e Gesù
[7]Intanto
il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che
cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risuscitato dai morti»,
[8]altri: «E' apparso Elia», e altri ancora: «E' risorto uno degli antichi
profeti». [9]Ma Erode diceva: «Giovanni l'ho fatto decapitare io; chi è dunque
costui, del quale sento dire tali cose?». E cercava di vederlo.
Ritorno degli apostoli e moltiplicazione dei pani
[10]Al
loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesù tutto quello che avevano fatto.
Allora li prese con sé e si ritirò verso una città chiamata Betsàida. [11]Ma le
folle lo seppero e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlar loro del regno
di Dio e a guarire quanti avevan bisogno di cure. [12]Il giorno cominciava a
declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla, perché vada
nei villaggi e nelle campagne dintorno per alloggiare e trovar cibo, poiché qui
siamo in una zona deserta». [13]Gesù disse loro: «Dategli voi stessi da
mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno
che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». [14]C'erano
infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai discepoli: «Fateli sedere per
gruppi di cinquanta». [15]Così fecero e li invitarono a sedersi tutti quanti.
[16]Allora egli prese i cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo,
li benedisse, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero alla
folla. [17]Tutti mangiarono e si saziarono e delle parti loro avanzate furono
portate via dodici ceste.
Professione di fede di Pietro
[18]Un
giorno, mentre Gesù si trovava in un luogo appartato a pregare e i discepoli
erano con lui, pose loro questa domanda: «Chi sono io secondo la gente?».
[19]Essi risposero: «Per alcuni Giovanni il Battista, per altri Elia, per altri
uno degli antichi profeti che è risorto». [20]Allora domandò: «Ma voi chi dite
che io sia?». Pietro, prendendo la parola, rispose: «Il Cristo di Dio». [21]Egli
allora ordinò loro severamente di non riferirlo a nessuno.
Primo annunzio della passione
[22]«Il
Figlio dell'uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani,
dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo
giorno».
Condizioni per seguire Gesù
[23]Poi,
a tutti, diceva: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso,
prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.
[24]Chi
vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per
me, la salverà. [25]Che giova all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi si
perde o rovina se stesso?
[26]Chi
si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio
dell'uomo, quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi.
L'avvento prossimo del regno
[27]In
verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno prima di aver
visto il regno di Dio».
La trasfigurazione
[28]Circa
otto giorni dopo questi discorsi, prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì
sul monte a pregare. [29]E, mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la
sua veste divenne candida e sfolgorante. [30]Ed ecco due uomini parlavano con
lui: erano Mosè ed Elia, [31]apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua
dipartita che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme. [32]Pietro e i suoi
compagni erano oppressi dal sonno; tuttavia restarono svegli e videro la sua
gloria e i due uomini che stavano con lui. [33]Mentre questi si separavano da
lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre
tende, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quel che
diceva. [34]Mentre parlava così, venne una nube e li avvolse; all'entrare in
quella nube, ebbero paura. [35]E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è
il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo». [36]Appena la voce cessò, Gesù restò
solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano
visto.
L'epilettico indemoniato
[37]Il
giorno seguente, quando furon discesi dal monte, una gran folla gli venne
incontro. [38]A un tratto dalla folla un uomo si mise a gridare: «Maestro, ti
prego di volgere lo sguardo a mio figlio, perché è l'unico che ho. [39]Ecco, uno
spirito lo afferra e subito egli grida, lo scuote ed egli dà schiuma e solo a
fatica se ne allontana lasciandolo sfinito. [40]Ho pregato i tuoi discepoli di
scacciarlo, ma non ci sono riusciti». [41]Gesù rispose: «O generazione incredula
e perversa, fino a quando sarò con voi e vi sopporterò? Conducimi qui tuo
figlio». [42]Mentre questi si avvicinava, il demonio lo gettò per terra
agitandolo con convulsioni. Gesù minacciò lo spirito immondo, risanò il
fanciullo e lo consegnò a suo padre. [43]E tutti furono stupiti per la grandezza
di Dio.
Secondo annunzio della passione
Mentre tutti erano sbalorditi
per tutte le cose che faceva, disse ai suoi discepoli: [44]«Mettetevi bene in
mente queste parole: Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato in mano degli
uomini». [45]Ma essi non comprendevano questa frase; per loro restava così
misteriosa che non ne comprendevano il senso e avevano paura a rivolgergli
domande su tale argomento.
Chi è il più grande?
[46]Frattanto
sorse una discussione tra loro, chi di essi fosse il più grande. [47]Allora Gesù,
conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un fanciullo, se lo mise vicino e
disse: [48]«Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie me; e chi
accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Poiché chi è il più piccolo tra
tutti voi, questi è grande».
Uso del nome di Gesù
[49]Giovanni
prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto un tale che scacciava demòni
nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non è con noi tra i tuoi
seguaci». [50]Ma Gesù gli rispose: «Non glielo impedite, perché chi non è contro
di voi, è per voi».
IV. LA SALITA VERSO GERUSALEMME
Cattiva accoglienza di un villaggio di Samaria
[51]Mentre
stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse
decisamente verso Gerusalemme [52]e mandò avanti dei messaggeri. Questi si
incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi
per lui. [53]Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso
Gerusalemme. [54]Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero:
«Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?».
[55]Ma Gesù si voltò e li rimproverò. [56]E si avviarono verso un altro
villaggio.
Esigenze della vocazione apostolica
[57]Mentre
andavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». [58]Gesù
gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi,
ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo». [59]A un altro disse: «Seguimi».
E costui rispose: «Signore, concedimi di andare a seppellire prima mio padre».
[60]Gesù replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu và e
annunzia il regno di Dio». [61]Un altro disse: «Ti seguirò, Signore, ma prima
lascia che io mi congedi da quelli di casa». [62]Ma Gesù gli rispose: «Nessuno
che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di
Dio».
Missione dei settantadue discepoli
[1]Dopo
questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a
due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. [2]Diceva loro:
«La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della
messe perché mandi operai per la sua messe. [3]Andate: ecco io vi mando come
agnelli in mezzo a lupi; [4]non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non
salutate nessuno lungo la strada. [5]In qualunque casa entriate, prima dite:
Pace a questa casa. [6]Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà
su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. [7]Restate in quella casa, mangiando
e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non
passate di casa in casa. [8]Quando entrerete in una città e vi accoglieranno,
mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, [9]curate i malati che vi si trovano,
e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio. [10]Ma quando entrerete in
una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: [11]Anche la
polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo
contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino. [12]Io vi dico che in
quel giorno Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città.
[13]Guai
a te, Corazin, guai a te, Betsàida! Perché se in Tiro e Sidone fossero stati
compiuti i miracoli compiuti tra voi, gia da tempo si sarebbero convertiti
vestendo il sacco e coprendosi di cenere. [14]Perciò nel giudizio Tiro e Sidone
saranno trattate meno duramente di voi.
[15]E
tu, Cafarnao,
sarai innalzata fino al cielo?
Fino agli inferi sarai precipitata!
Fino agli inferi sarai precipitata!
[16]Chi
ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me
disprezza colui che mi ha mandato».
Ciò di cui devono gioire gli apostoli
[17]I
settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: «Signore, anche i demòni si
sottomettono a noi nel tuo nome». [18]Egli disse: «Io vedevo satana cadere dal
cielo come la folgore. [19]Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i
serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà
danneggiare. [20]Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi;
rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli».
Il vangelo rivelato ai semplici. Il Padre e il Figlio
[21]In
quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: «Io ti rendo
lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai
dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è
piaciuto. [22]Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il
Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il
Figlio lo voglia rivelare».
Il privilegio dei discepoli
[23]E
volgendosi ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che
voi vedete. [24]Vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere ciò che
voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi udite, ma non l'udirono».
Il grande comandamento
[25]Un
dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: «Maestro, che devo fare per
ereditare la vita eterna?». [26]Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella
Legge? Che cosa vi leggi?». [27]Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo
con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con
tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso». [28]E Gesù: «Hai
risposto bene; fà questo e vivrai».
Parabola del buon Samaritano
[29]Ma
quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?». [30]Gesù
riprese:
«Un uomo scendeva da
Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e
poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. [31]Per caso, un sacerdote scendeva
per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte.
[32]Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. [33]Invece un
Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe
compassione. [34]Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e
vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese
cura di lui. [35]Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede
all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo
rifonderò al mio ritorno. [36]Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo
di colui che è incappato nei briganti?». [37]Quegli rispose: «Chi ha avuto
compassione di lui». Gesù gli disse: «Và e anche tu fà lo stesso».
Marta e Maria
[38]Mentre
erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse
nella sua casa. [39]Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai
piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; [40]Marta invece era tutta presa dai
molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: «Signore, non ti curi che mia
sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». [41]Ma Gesù
le rispose: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, [42]ma una
sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non
le sarà tolta».
Il Pater
[1]Un
giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei
discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha
insegnato ai suoi discepoli». [2]Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre, sia santificato il tuo
nome,
venga il tuo regno;
[3]dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
[4]e perdonaci i nostri peccati,
perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore,
e non ci indurre in tentazione».
venga il tuo regno;
[3]dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
[4]e perdonaci i nostri peccati,
perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore,
e non ci indurre in tentazione».
L'amico importuno
[5]Poi
aggiunse: «Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico,
prestami tre pani, [6]perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho
nulla da mettergli davanti; [7]e se quegli dall'interno gli risponde: Non
m'importunare, la porta è gia chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non
posso alzarmi per darteli; [8]vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli
per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua
insistenza.
Efficacia della preghiera
[9]Ebbene
io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà
aperto. [10]Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà
aperto. [11]Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una
pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? [12]O
se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? [13]Se dunque voi, che siete
cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro
celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!».
Gesù e Beelzebul
[14]Gesù
stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a
parlare e le folle rimasero meravigliate. [15]Ma alcuni dissero: «E' in nome di
Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». [16]Altri poi, per
metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. [17]Egli, conoscendo i
loro pensieri, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa
cade sull'altra. [18]Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà
stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni in nome di
Beelzebùl. [19]Ma se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri
discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri
giudici. [20]Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a
voi il regno di Dio.
[21]Quando
un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni
stanno al sicuro. [22]Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa
via l'armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino.
Intransigenza di Gesù
[23]Chi
non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.
Ritorno offensivo dello spirito immondo
[24]Quando
lo spirito immondo esce dall'uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di riposo
e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui sono uscito.
[25]Venuto, la trova spazzata e adorna. [26]Allora va, prende con sé altri sette
spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano e la condizione finale
di quell'uomo diventa peggiore della prima».
La vera beatitudine
[27]Mentre
diceva questo, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: «Beato il
ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!». [28]Ma egli
disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».
Il segno di Giona
[29]Mentre
le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una
generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno
fuorchè il segno di Giona. [30]Poiché come Giona fu un segno per quelli di
Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione. [31]La
regina del sud sorgerà nel giudizio insieme con gli uomini di questa generazione
e li condannerà; perché essa venne dalle estremità della terra per ascoltare la
sapienza di Salomone. Ed ecco, ben più di Salomone c'è qui. [32]Quelli di Nìnive
sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la condanneranno;
perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, ben più di
Giona c'è qui.
Ancora la parabola della lucerna
[33]Nessuno
accende una lucerna e la mette in luogo nascosto o sotto il moggio, ma sopra il
lucerniere, perché quanti entrano vedano la luce. [34]La lucerna del tuo corpo è
l'occhio. Se il tuo occhio è sano, anche il tuo corpo è tutto nella luce; ma se
è malato, anche il tuo corpo è nelle tenebre. [35]Bada dunque che la luce che è
in te non sia tenebra. [36]Se il tuo corpo è tutto luminoso senza avere alcuna
parte nelle tenebre, tutto sarà luminoso, come quando la lucerna ti illumina con
il suo bagliore».
Contro i farisei e i dottori della legge
[37]Dopo
che ebbe finito di parlare, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli entrò e si mise
a tavola. [38]Il fariseo si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima
del pranzo. [39]Allora il Signore gli disse: «Voi farisei purificate l'esterno
della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di iniquità.
[40]Stolti! Colui che ha fatto l'esterno non ha forse fatto anche l'interno?
[41]Piuttosto date in elemosina quel che c'è dentro, ed ecco, tutto per voi sarà
mondo. [42]Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima della menta, della ruta
e di ogni erbaggio, e poi trasgredite la giustizia e l'amore di Dio. Queste cose
bisognava curare senza trascurare le altre. [43]Guai a voi, farisei, che avete
cari i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. [44]Guai a voi
perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra
senza saperlo».
[45]Uno
dei dottori della legge intervenne: «Maestro, dicendo questo, offendi anche
noi». [46]Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della legge, che caricate gli
uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un
dito! [47]Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li
hanno uccisi. [48]Così voi date testimonianza e approvazione alle opere dei
vostri padri: essi li uccisero e voi costruite loro i sepolcri. [49]Per questo
la sapienza di Dio ha detto: Manderò a loro profeti e apostoli ed essi li
uccideranno e perseguiteranno; [50]perché sia chiesto conto a questa generazione
del sangue di tutti i profeti, versato fin dall'inizio del mondo, [51]dal sangue
di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l'altare e il santuario.
Sì, vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. [52]Guai a voi, dottori
della legge, che avete tolto la chiave della scienza. Voi non siete entrati, e a
quelli che volevano entrare l'avete impedito».
[53]Quando
fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo ostilmente e a
farlo parlare su molti argomenti, [54]tendendogli insidie, per sorprenderlo in
qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.
Parlare apertamente e senza timore
[1]Nel
frattempo, radunatesi migliaia di persone che si calpestavano a vicenda, Gesù
cominciò a dire anzitutto ai discepoli: «Guardatevi dal lievito dei farisei, che
è l'ipocrisia. [2]Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto
che non sarà conosciuto. [3]Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà
udito in piena luce; e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più
interne, sarà annunziato sui tetti.
[4]A
voi miei amici, dico: Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono
far più nulla. [5]Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete Colui che, dopo
aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, ve lo dico, temete
Costui. [6]Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno
di essi è dimenticato davanti a Dio. [7]Anche i capelli del vostro capo sono
tutti contati. Non temete, voi valete più di molti passeri.
[8]Inoltre
vi dico: Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo
lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; [9]ma chi mi rinnegherà davanti agli
uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
[10]Chiunque
parlerà contro il Figlio dell'uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo
Spirito Santo non gli sarà perdonato.
[11]Quando
vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non
preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire; [12]perché lo Spirito Santo vi
insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».
Non accumulare tesori
[13]Uno
della folla gli disse: «Maestro, dì a mio fratello che divida con me l'eredità».
[14]Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di
voi?». [15]E disse loro: «Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia,
perché anche se uno è nell'abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beni».
[16]Disse poi una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon
raccolto. [17]Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei
raccolti? [18]E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di
più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. [19]Poi dirò a me
stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati,
mangia, bevi e datti alla gioia. [20]Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte
stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà?
[21]Così è di chi accumula tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio».
Abbandonarsi alla Provvidenza
[22]Poi
disse ai discepoli: «Per questo io vi dico: Non datevi pensiero per la vostra
vita, di quello che mangerete; né per il vostro corpo, come lo vestirete. [23]La
vita vale più del cibo e il corpo più del vestito. [24]Guardate i corvi: non
seminano e non mietono, non hanno ripostiglio né granaio, e Dio li nutre. Quanto
più degli uccelli voi valete! [25]Chi di voi, per quanto si affanni, può
aggiungere un'ora sola alla sua vita? [26]Se dunque non avete potere neanche per
la più piccola cosa, perché vi affannate del resto? [27]Guardate i gigli, come
crescono: non filano, non tessono: eppure io vi dico che neanche Salomone, con
tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. [28]Se dunque Dio veste così
l'erba del campo, che oggi c'è e domani si getta nel forno, quanto più voi,
gente di poca fede? [29]Non cercate perciò che cosa mangerete e berrete, e non
state con l'animo in ansia: [30]di tutte queste cose si preoccupa la gente del
mondo; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. [31]Cercate piuttosto il
regno di Dio, e queste cose vi saranno date in aggiunta.
[32]Non
temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno.
Vendere i propri beni e fare l'elemosina
[33]Vendete
ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro
inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignola non consuma.
[34]Perché dove è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.
Tenersi pronti per il ritorno del padrone
[35]Siate
pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; [36]siate simili a coloro
che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena
arriva e bussa. [37]Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà
ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a
tavola e passerà a servirli. [38]E se, giungendo nel mezzo della notte o prima
dell'alba, li troverà così, beati loro! [39]Sappiate bene questo: se il padrone
di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa.
[40]Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non
pensate».
[41]Allora
Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
[42]Il Signore rispose: «Qual è dunque l'amministratore fedele e saggio, che il
Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito la
razione di cibo? [43]Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo
lavoro. [44]In verità vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi averi. [45]Ma
se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a
percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, [46]il padrone
di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l'aspetta e in un'ora che non
sa, e lo punirà con rigore assegnandogli il posto fra gli infedeli. [47]Il servo
che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua
volontà, riceverà molte percosse; [48]quello invece che, non conoscendola, avrà
fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto,
molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più.
Gesù e la sua passione
[49]Sono
venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse gia acceso!
[50]C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia
compiuto!
Gesù causa di dissenso
[51]Pensate
che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione.
[52]D'ora innanzi in una casa di cinque persone [53]si divideranno tre contro
due e due contro tre;
padre contro
figlio e figlio contro padre,
madre contro figlia e figlia contro madre,
suocera contro nuora e nuora contro suocera».
madre contro figlia e figlia contro madre,
suocera contro nuora e nuora contro suocera».
Saper interpretare i segni dei tempi
[54]Diceva
ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite:
Viene la pioggia, e così accade. [55]E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà
caldo, e così accade. [56]Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del
cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? [57]E perché non giudicate
da voi stessi ciò che è giusto? [58]Quando vai con il tuo avversario davanti al
magistrato, lungo la strada procura di accordarti con lui, perché non ti
trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all'esecutore e questi ti
getti in prigione. [59]Ti assicuro, non ne uscirai finché non avrai pagato fino
all'ultimo spicciolo».
Inviti provvidenziali alla penitenza
[1]In
quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il
cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. [2]Prendendo la
parola, Gesù rispose: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i
Galilei, per aver subito tale sorte? [3]No, vi dico, ma se non vi convertite,
perirete tutti allo stesso modo. [4]O quei diciotto, sopra i quali rovinò la
torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli
abitanti di Gerusalemme? [5]No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti
allo stesso modo».
Parabola del fico sterile
[6]Disse
anche questa parabola: «Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a
cercarvi frutti, ma non ne trovò. [7]Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre
anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo.
Perché deve sfruttare il terreno? [8]Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora
quest'anno finché io gli zappi attorno e vi metta il concime [9]e vedremo se
porterà frutto per l'avvenire; se no, lo taglierai».
Guarigione della donna curva, il giorno di sabato
[10]Una
volta stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato. [11]C'era là una
donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e
non poteva drizzarsi in nessun modo. [12]Gesù la vide, la chiamò a sé e le
disse: «Donna, sei libera dalla tua infermità», [13]e le impose le mani. Subito
quella si raddrizzò e glorificava Dio.
[14]Ma
il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di
sabato, rivolgendosi alla folla disse: «Ci sono sei giorni in cui si deve
lavorare; in quelli dunque venite a farvi curare e non in giorno di sabato».
[15]Il Signore replicò: «Ipocriti, non scioglie forse, di sabato, ciascuno di
voi il bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? [16]E questa
figlia di Abramo, che satana ha tenuto legata diciott'anni, non doveva essere
sciolta da questo legame in giorno di sabato?». [17]Quando egli diceva queste
cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava
per tutte le meraviglie da lui compiute.
Parabola del granello di senapa
[18]Diceva
dunque: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò?
[19]E' simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato
nell'orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si
sono posati tra i suoi rami».
Parabola del lievito
[20]E
ancora: «A che cosa rassomiglierò il regno di Dio? [21]E' simile al lievito che
una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché sia tutta
fermentata».
La porta stretta, il rigetto dei Giudei infedeli e la chiamata dei pagani
[22]Passava
per città e villaggi, insegnando, mentre camminava verso Gerusalemme. [23]Un
tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Rispose:
[24]«Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico,
cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno. [25]Quando il padrone di casa si
alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta,
dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove
siete. [26]Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza
e tu hai insegnato nelle nostre piazze. [27]Ma egli dichiarerà: Vi dico che non
so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d'iniquità! [28]Là ci
sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti
i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori. [29]Verranno da oriente e da
occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di
Dio. [30]Ed ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni tra i
primi che saranno ultimi».
Erode la volpe
[31]In
quel momento si avvicinarono alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di
qui, perché Erode ti vuole uccidere». [32]Egli rispose: «Andate a dire a quella
volpe: Ecco, io scaccio i demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo
giorno avrò finito. [33]Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente
io vada per la mia strada, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di
Gerusalemme.
Apostrofe a Gerusalemme
[34]Gerusalemme,
Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante
volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le
ali e voi non avete voluto! [35]Ecco, la vostra casa vi viene lasciata
deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più fino al tempo in cui direte:
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!».
Guarigione di un idropico in giorno di sabato
[1]Un
sabato era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e la gente
stava ad osservarlo. [2]Davanti a lui stava un idropico. [3]Rivolgendosi ai
dottori della legge e ai farisei, Gesù disse: «E' lecito o no curare di
sabato?». [4]Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò.
[5]Poi disse: «Chi di voi, se un asino o un bue gli cade nel pozzo, non lo
tirerà subito fuori in giorno di sabato?». [6]E non potevano rispondere nulla a
queste parole.
Sulla scelta dei posti
[7]Osservando
poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro una parabola:
[8]«Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché
non ci sia un altro invitato più ragguardevole di te [9]e colui che ha invitato
te e lui venga a dirti: Cedigli il posto! Allora dovrai con vergogna occupare
l'ultimo posto. [10]Invece quando sei invitato, và a metterti all'ultimo posto,
perché venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico, passa più avanti. Allora
ne avrai onore davanti a tutti i commensali. [11]Perché chiunque si esalta sarà
umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Sulla scelta degli invitati
[12]Disse
poi a colui che l'aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non
invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi
vicini, perché anch'essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il
contraccambio. [13]Al contrario, quando dài un banchetto, invita poveri, storpi,
zoppi, ciechi; [14]e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai
infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
Sugli invitati che non accettano
[15]Uno
dei commensali, avendo udito ciò, gli disse: «Beato chi mangerà il pane nel
regno di Dio!». [16]Gesù rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti
inviti. [17]All'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: Venite,
è pronto. [18]Ma tutti, all'unanimità, cominciarono a scusarsi. Il primo disse:
Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego, considerami
giustificato. [19]Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a
provarli; ti prego, considerami giustificato. [20]Un altro disse: Ho preso
moglie e perciò non posso venire. [21]Al suo ritorno il servo riferì tutto
questo al padrone. Allora il padrone di casa, irritato, disse al servo: Esci
subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui poveri, storpi,
ciechi e zoppi. [22]Il servo disse: Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma
c'è ancora posto. [23]Il padrone allora disse al servo: Esci per le strade e
lungo le siepi, spingili a entrare, perché la mia casa si riempia. [24]Perché vi
dico: Nessuno di quegli uomini che erano stati invitati assaggerà la mia cena».
Rinunciare a quanto si ha di caro
[25]Siccome
molta gente andava con lui, egli si voltò e disse: [26]«Se uno viene a me e non
odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino
la propria vita, non può essere mio discepolo. [27]Chi non porta la propria
croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo.
Rinunciare soprattutto ai propri beni
[28]Chi
di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa,
se ha i mezzi per portarla a compimento? [29]Per evitare che, se getta le
fondamenta e non può finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a
deriderlo, dicendo: [30]Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di
finire il lavoro. [31]Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re,
non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene
incontro con ventimila? [32]Se no, mentre l'altro è ancora lontano, gli manda
un'ambasceria per la pace. [33]Così chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi
averi, non può essere mio discepolo.
Non essere insipidi
[34]Il
sale è buono, ma se anche il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si salerà?
[35]Non serve né per la terra né per il concime e così lo buttano via. Chi ha
orecchi per intendere, intenda».
Le tre parabole della misericordia
[1]Si
avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. [2]I farisei
e gli scribi mormoravano: «Costui riceve i peccatori e mangia con loro».
[3]Allora egli disse loro questa parabola:
La pecora perduta
[4]«Chi
di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto
e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? [5]Ritrovatala, se la mette
in spalla tutto contento, [6]va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo:
Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta. [7]Così,
vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per
novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione.
La dramma perduta
[8]O
quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna e spazza
la casa e cerca attentamente finché non la ritrova? [9]E dopo averla trovata,
chiama le amiche e le vicine, dicendo: Rallegratevi con me, perché ho ritrovato
la dramma che avevo perduta. [10]Così, vi dico, c'è gioia davanti agli angeli di
Dio per un solo peccatore che si converte».
Il figlio perduto e il figlio fedele: "il figlio prodigo"
[11]Disse
ancora: «Un uomo aveva due figli. [12]Il più giovane disse al padre: Padre,
dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le
sostanze. [13]Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue
cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da
dissoluto. [14]Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia
ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. [15]Allora andò e si mise a servizio di
uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i
porci. [16]Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma
nessuno gliene dava. [17]Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati
in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! [18]Mi
leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e
contro di te; [19]non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come
uno dei tuoi garzoni. [20]Partì e si incamminò verso suo padre.
Quando era ancora lontano il
padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.
[21]Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non
sono più degno di esser chiamato tuo figlio. [22]Ma il padre disse ai servi:
Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al
dito e i calzari ai piedi. [23]Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo
e facciamo festa, [24]perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita,
era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.
[25]Il
figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì
la musica e le danze; [26]chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto
ciò. [27]Il servo gli rispose: E' tornato tuo fratello e il padre ha fatto
ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. [28]Egli si
arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. [29]Ma lui
rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un
tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei
amici. [30]Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le
prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. [31]Gli rispose
il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; [32]ma
bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è
tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».
L'amministratore fedele
[1]Diceva
anche ai discepoli: «C'era un uomo ricco che aveva un amministratore, e questi
fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. [2]Lo chiamò e gli disse:
Che è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché
non puoi più essere amministratore. [3]L'amministratore disse tra sé: Che farò
ora che il mio padrone mi toglie l'amministrazione? Zappare, non ho forza,
mendicare, mi vergogno. [4]So io che cosa fare perché, quando sarò stato
allontanato dall'amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua.
[5]Chiamò uno per uno i debitori del padrone e disse al primo: [6]Tu quanto devi
al mio padrone? Quello rispose: Cento barili d'olio. Gli disse: Prendi la tua
ricevuta, siediti e scrivi subito cinquanta. [7]Poi disse a un altro: Tu quanto
devi? Rispose: Cento misure di grano. Gli disse: Prendi la tua ricevuta e scrivi
ottanta. [8]Il padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito
con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più
scaltri dei figli della luce.
Il buon uso del denaro
[9]Ebbene,
io vi dico: Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché, quand'essa
verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne.
[10]Chi
è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è
disonesto anche nel molto.
[11]Se
dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi affiderà quella
vera? [12]E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la
vostra?
[13]Nessun
servo può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro oppure si
affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a Dio e a
mammona».
Contro i farisei, amici del denaro
[14]I
farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si
beffavano di lui. [15]Egli disse: «Voi vi ritenete giusti davanti agli uomini,
ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa
detestabile davanti a Dio.
All'assalto del regno
[16]La
Legge e i Profeti fino a Giovanni; da allora in poi viene annunziato il regno di
Dio e ognuno si sforza per entrarvi.
Perennità della Legge
[17]E'
più facile che abbiano fine il cielo e la terra, anziché cada un solo trattino
della Legge.
Indissolubilità del matrimonio
[18]Chiunque
ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio; chi sposa una
donna ripudiata dal marito, commette adulterio.
Il ricco cattivo e il povero Lazzaro
[19]C'era
un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava
lautamente. [20]Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto
di piaghe, [21]bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco.
Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. [22]Un giorno il povero morì e
fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto.
[23]Stando nell'inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo
e Lazzaro accanto a lui. [24]Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di
me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la
lingua, perché questa fiamma mi tortura. [25]Ma Abramo rispose: Figlio,
ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i
suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. [26]Per di
più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono
passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi. [27]E
quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre,
[28]perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in
questo luogo di tormento. [29]Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti;
ascoltino loro. [30]E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da
loro, si ravvederanno. [31]Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti,
neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi».
Lo scandalo
[1]Disse
ancora ai suoi discepoli: «E' inevitabile che avvengano scandali, ma guai a
colui per cui avvengono. [2]E' meglio per lui che gli sia messa al collo una
pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di
questi piccoli. [3]State attenti a voi stessi!
Correzione fraterna
Se un tuo fratello pecca,
rimproveralo; ma se si pente, perdonagli. [4]E se pecca sette volte al giorno
contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai».
Potenza della fede
[5]Gli
apostoli dissero al Signore: [6]«Aumenta la nostra fede!». Il Signore rispose:
«Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso:
Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe.
Servire con umiltà
[7]Chi
di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra
dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? [8]Non gli dirà piuttosto: Preparami
da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e
dopo mangerai e berrai anche tu? [9]Si riterrà obbligato verso il suo servo,
perché ha eseguito gli ordini ricevuti? [10]Così anche voi, quando avrete fatto
tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto
quanto dovevamo fare».
I dieci lebbrosi
[11]Durante
il viaggio verso Gerusalemme, Gesù attraversò la Samaria e la Galilea.
[12]Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali,
fermatisi a distanza, [13]alzarono la voce, dicendo: «Gesù maestro, abbi pietà
di noi!». [14]Appena li vide, Gesù disse: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E
mentre essi andavano, furono sanati. [15]Uno di loro, vedendosi guarito, tornò
indietro lodando Dio a gran voce; [16]e si gettò ai piedi di Gesù per
ringraziarlo. Era un Samaritano. [17]Ma Gesù osservò: «Non sono stati guariti
tutti e dieci? E gli altri nove dove sono? [18]Non si è trovato chi tornasse a
render gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?». E gli disse: [19]«Alzati
e và; la tua fede ti ha salvato!».
La venuta del regno di Dio
[20]Interrogato
dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», rispose: [21]«Il regno di Dio non
viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo
là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Il giorno del Figlio dell'uomo
[22]Disse
ancora ai discepoli: «Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo
dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete. [23]Vi diranno: Eccolo là,
o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli. [24]Perché come il lampo, guizzando,
brilla da un capo all'altro del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo
giorno. [25]Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da
questa generazione. [26]Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del
Figlio dell'uomo: [27]mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano,
fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece perire
tutti. [28]Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano,
vendevano, piantavano, costruivano; [29]ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma
piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti. [30]Così sarà nel giorno
in cui il Figlio dell'uomo si rivelerà. [31]In quel giorno, chi si troverà sulla
terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si
troverà nel campo, non torni indietro. [32]Ricordatevi della moglie di Lot.
[33]Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la
salverà. [34]Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto: l'uno verrà
preso e l'altro lasciato; [35]due donne staranno a macinare nello stesso luogo:
l'una verrà presa e l'altra lasciata». [36]. [37]Allora i discepoli gli
chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, là si
raduneranno anche gli avvoltoi».
Il giudice iniquo e la vedova importuna
[1]Disse
loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: [2]«C'era
in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno.
[3]In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi
giustizia contro il mio avversario. [4]Per un certo tempo egli non volle; ma poi
disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, [5]poiché
questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a
importunarmi». [6]E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il giudice
disonesto. [7]E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte
verso di lui, e li farà a lungo aspettare? [8]Vi dico che farà loro giustizia
prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla
terra?».
Il fariseo e il pubblicano
[9]Disse
ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e
disprezzavano gli altri: [10]«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era
fariseo e l'altro pubblicano. [11]Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra
sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti,
adùlteri, e neppure come questo pubblicano. [12]Digiuno due volte la settimana e
pago le decime di quanto possiedo. [13]Il pubblicano invece, fermatosi a
distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto
dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. [14]Io vi dico: questi tornò a casa
sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e
chi si umilia sarà esaltato».
Gesù e i bambini
[15]Gli
presentavano anche i bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli, vedendo
ciò, li rimproveravano. [16]Allora Gesù li fece venire avanti e disse: «Lasciate
che i bambini vengano a me, non glielo impedite perché a chi è come loro
appartiene il regno di Dio. [17]In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di
Dio come un bambino, non vi entrerà».
Il notabile ricco
[18]Un
notabile lo interrogò: «Maestro buono, che devo fare per ottenere la vita
eterna?». [19]Gesù gli rispose: «Perché mi dici buono? Nessuno è buono, se non
uno solo, Dio. [20]Tu conosci i comandamenti: Non commettere adulterio, non
uccidere, non rubare, non testimoniare il falso, onora tuo padre e tua madre».
[21]Costui disse: «Tutto questo l'ho osservato fin dalla mia giovinezza».
[22]Udito ciò, Gesù gli disse: «Una cosa ancora ti manca: vendi tutto quello che
hai, distribuiscilo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e seguimi».
[23]Ma quegli, udite queste parole, divenne assai triste, perché era molto
ricco.
Il pericolo delle ricchezze
[24]Quando
Gesù lo vide, disse: «Quant'è difficile, per coloro che possiedono ricchezze
entrare nel regno di Dio. [25]E' più facile per un cammello passare per la cruna
di un ago che per un ricco entrare nel regno di Dio!». [26]Quelli che
ascoltavano dissero: «Allora chi potrà essere salvato?». [27]Rispose: «Ciò che è
impossibile agli uomini, è possibile a Dio».
Ricompensa promessa alla rinuncia
[28]Pietro
allora disse: «Noi abbiamo lasciato tutte le nostre cose e ti abbiamo seguito».
[29]Ed egli rispose: «In verità vi dico, non c'è nessuno che abbia lasciato casa
o moglie o fratelli o genitori o figli per il regno di Dio, [30]che non riceva
molto di più nel tempo presente e la vita eterna nel tempo che verrà».
Terzo annunzio della passione
[31]Poi
prese con sé i Dodici e disse loro: «Ecco, noi andiamo a Gerusalemme, e tutto
ciò che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio dell'uomo si compirà. [32]Sarà
consegnato ai pagani, schernito, oltraggiato, coperto di sputi [33]e, dopo
averlo flagellato, lo uccideranno e il terzo giorno risorgerà». [34]Ma non
compresero nulla di tutto questo; quel parlare restava oscuro per loro e non
capivano ciò che egli aveva detto.
Il cieco di Gerico
[35]Mentre
si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada.
[36]Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. [37]Gli risposero:
«Passa Gesù il Nazareno!». [38]Allora incominciò a gridare: «Gesù, figlio di
Davide, abbi pietà di me!». [39]Quelli che camminavano avanti lo sgridavano,
perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi
pietà di me!». [40]Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando
gli fu vicino, gli domandò: [41]«Che vuoi che io faccia per te?». Egli rispose:
«Signore, che io riabbia la vista». [42]E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la
vista! La tua fede ti ha salvato». [43]Subito ci vide di nuovo e cominciò a
seguirlo lodando Dio. E tutto il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio.
Zaccheo
[1]Entrato
in Gerico, attraversava la città. [2]Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei
pubblicani e ricco, [3]cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a
causa della folla, poiché era piccolo di statura. [4]Allora corse avanti e, per
poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. [5]Quando
giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito,
perché oggi devo fermarmi a casa tua». [6]In fretta scese e lo accolse pieno di
gioia. [7]Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E' andato ad alloggiare da un
peccatore!». [8]Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la
metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro
volte tanto». [9]Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa,
perché anch'egli è figlio di Abramo; [10]il Figlio dell'uomo infatti è venuto a
cercare e a salvare ciò che era perduto».
Parabola delle mine
[11]Mentre
essi stavano ad ascoltare queste cose, Gesù disse ancora una parabola perché era
vicino a Gerusalemme ed essi credevano che il regno di Dio dovesse manifestarsi
da un momento all'altro. [12]Disse dunque: «Un uomo di nobile stirpe partì per
un paese lontano per ricevere un titolo regale e poi ritornare. [13]Chiamati
dieci servi, consegnò loro dieci mine, dicendo: Impiegatele fino al mio ritorno.
[14]Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un'ambasceria a dire:
Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi. [15]Quando fu di ritorno,
dopo aver ottenuto il titolo di re, fece chiamare i servi ai quali aveva
consegnato il denaro, per vedere quanto ciascuno avesse guadagnato. [16]Si
presentò il primo e disse: Signore, la tua mina ha fruttato altre dieci mine.
[17]Gli disse: Bene, bravo servitore; poiché ti sei mostrato fedele nel poco,
ricevi il potere sopra dieci città. [18]Poi si presentò il secondo e disse: La
tua mina, signore, ha fruttato altre cinque mine. [19]Anche a questo disse:
Anche tu sarai a capo di cinque città. [20]Venne poi anche l'altro e disse:
Signore, ecco la tua mina, che ho tenuta riposta in un fazzoletto; [21]avevo
paura di te che sei un uomo severo e prendi quello che non hai messo in
deposito, mieti quello che non hai seminato. [22]Gli rispose: Dalle tue stesse
parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo
quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato:
[23]perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno
l'avrei riscosso con gli interessi. [24]Disse poi ai presenti: Toglietegli la
mina e datela a colui che ne ha dieci [25]Gli risposero: Signore, ha gia dieci
mine! [26]Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche
quello che ha. [27]E quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re,
conduceteli qui e uccideteli davanti a me».
V. MINISTERO DI GESU' A GERUSALEMME
Ingresso messianico a Gerusalemme
[28]Dette
queste cose, Gesù proseguì avanti agli altri salendo verso Gerusalemme.
[29]Quando
fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due
discepoli dicendo: [30]«Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un
puledro legato, sul quale nessuno è mai salito; scioglietelo e portatelo qui.
[31]E se qualcuno vi chiederà: Perché lo sciogliete?, direte così: Il Signore ne
ha bisogno». [32]Gli inviati andarono e trovarono tutto come aveva detto.
[33]Mentre scioglievano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché
sciogliete il puledro?». [34]Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno».
[35]Lo
condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero
salire Gesù. [36]Via via che egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla
strada. [37]Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la
folla dei discepoli, esultando, cominciò a lodare Dio a gran voce, per tutti i
prodigi che avevano veduto, dicendo:
[38]«Benedetto
colui che viene,
il re, nel nome del Signore.
Pace in cielo
e gloria nel più alto dei cieli!».
il re, nel nome del Signore.
Pace in cielo
e gloria nel più alto dei cieli!».
Gesù approva le acclamazioni dei suoi discepoli
[39]Alcuni
farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli». [40]Ma
egli rispose: «Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre».
Lamento su Gerusalemme
[41]Quando
fu vicino, alla vista della città, pianse su di essa, dicendo: [42]«Se avessi
compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace. Ma ormai è stata
nascosta ai tuoi occhi. [43]Giorni verranno per te in cui i tuoi nemici ti
cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte;
[44]abbatteranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su
pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».
I venditori cacciati dal tempio
[45]Entrato
poi nel tempio, cominciò a cacciare i venditori, [46]dicendo: «Sta scritto:
La mia casa sarà casa di
preghiera.
Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!».
Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!».
Insegnamento nel tempio
[47]Ogni
giorno insegnava nel tempio. I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo
perire e così anche i notabili del popolo; [48]ma non sapevano come fare, perché
tutto il popolo pendeva dalle sue parole.
Obiezione dei Giudei sull'autorità di Gesù
[1]Un
giorno, mentre istruiva il popolo nel tempio e annunziava la parola di Dio, si
avvicinarono i sommi sacerdoti e gli scribi con gli anziani e si rivolsero a lui
dicendo: [2]«Dicci con quale autorità fai queste cose o chi è che t'ha dato
quest'autorità». [3]E Gesù disse loro: «Vi farò anch'io una domanda e voi
rispondetemi: [4]Il battesimo di Giovanni veniva dal Cielo o dagli uomini?».
[5]Allora essi discutevano fra loro: «Se diciamo "dal Cielo", risponderà:
"Perché non gli avete creduto?". [6]E se diciamo "dagli uomini", tutto il popolo
ci lapiderà, perché è convinto che Giovanni è un profeta». [7]Risposero quindi
di non saperlo. [8]E Gesù disse loro: «Nemmeno io vi dico con quale autorità
faccio queste cose».
Parabola dei vignaioli omicidi
[9]Poi
cominciò a dire al popolo questa parabola: «Un uomo piantò una vigna,
l'affidò a dei coltivatori e se ne andò lontano per molto tempo. [10]A suo
tempo, mandò un servo da quei coltivatori perché gli dessero una parte del
raccolto della vigna. Ma i coltivatori lo percossero e lo rimandarono a mani
vuote. [11]Mandò un altro servo, ma essi percossero anche questo, lo insultarono
e lo rimandarono a mani vuote. [12]Ne mandò ancora un terzo, ma anche questo lo
ferirono e lo cacciarono. [13]Disse allora il padrone della vigna: Che devo
fare? Manderò il mio unico figlio; forse di lui avranno rispetto. [14]Quando lo
videro, i coltivatori discutevano fra loro dicendo: Costui è l'erede.
Uccidiamolo e così l'eredità sarà nostra. [15]E lo cacciarono fuori della vigna
e l'uccisero. Che cosa farà dunque a costoro il padrone della vigna? [16]Verrà e
manderà a morte quei coltivatori, e affiderà ad altri la vigna». Ma essi, udito
ciò, esclamarono: «Non sia mai!». [17]Allora egli si volse verso di loro e
disse: «Che cos'è dunque ciò che è scritto:
La pietra che i costruttori
hanno scartata,
è diventata testata d'angolo?
è diventata testata d'angolo?
[18]Chiunque
cadrà su quella pietra si sfracellerà e a chi cadrà addosso, lo stritolerà».
[19]Gli scribi e i sommi sacerdoti cercarono allora di mettergli addosso le
mani, ma ebbero paura del popolo. Avevano capito che quella parabola l'aveva
detta per loro.
Il tributo a Cesare
[20]Postisi
in osservazione, mandarono informatori, che si fingessero persone oneste, per
coglierlo in fallo nelle sue parole e poi consegnarlo all'autorità e al potere
del governatore. [21]Costoro lo interrogarono: «Maestro, sappiamo che parli e
insegni con rettitudine e non guardi in faccia a nessuno, ma insegni secondo
verità la via di Dio. [22]E' lecito che noi paghiamo il tributo a Cesare?».
[23]Conoscendo la loro malizia, disse: [24]«Mostratemi un denaro: di chi è
l'immagine e l'iscrizione?». Risposero: «Di Cesare». [25]Ed egli disse: «Rendete
dunque a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio». [26]Così non
poterono coglierlo in fallo davanti al popolo e, meravigliati della sua
risposta, tacquero.
La risurrezione dei morti
[27]Gli
si avvicinarono poi alcuni sadducei, i quali negano che vi sia la risurrezione,
e gli posero questa domanda: [28]«Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se a qualcuno
muore un fratello che ha moglie, ma senza figli, suo fratello si prenda la
vedova e dia una discendenza al proprio fratello. [29]C'erano dunque sette
fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. [30]Allora la
prese il secondo [31]e poi il terzo e così tutti e sette; e morirono tutti senza
lasciare figli. [32]Da ultimo anche la donna morì. [33]Questa donna dunque,
nella risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta in
moglie». [34]Gesù rispose: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono
marito; [35]ma quelli che sono giudicati degni dell'altro mondo e della
risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito; [36]e nemmeno possono più
morire, perché sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono
figli di Dio. [37]Che poi i morti risorgono, lo ha indicato anche Mosè a
proposito del roveto, quando chiama il Signore: Dio di Abramo, Dio di Isacco
e Dio di Giacobbe. [38]Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi; perché tutti
vivono per lui». [39]Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene».
[40]E non osavano più fargli alcuna domanda.
Il Cristo, figlio e signore di Davide
[41]Egli
poi disse loro: «Come mai dicono che il Cristo è figlio di Davide, [42]se Davide
stesso nel libro dei Salmi dice:
Ha detto il Signore al mio
Signore:
siedi alla mia destra,
[43]finché io ponga i tuoi nemici
come sgabello ai tuoi piedi?
siedi alla mia destra,
[43]finché io ponga i tuoi nemici
come sgabello ai tuoi piedi?
[44]Davide
dunque lo chiama Signore; perciò come può essere suo figlio?».
Gli scribi giudicati da Gesù
[45]E
mentre tutto il popolo ascoltava, disse ai discepoli: [46]«Guardatevi dagli
scribi che amano passeggiare in lunghe vesti e hanno piacere di esser salutati
nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti;
[47]divorano le case delle vedove, e in apparenza fanno lunghe preghiere. Essi
riceveranno una condanna più severa».
L'obolo della vedova
[1]Alzati
gli occhi, vide alcuni ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro. [2]Vide
anche una vedova povera che vi gettava due spiccioli [3]e disse: «In verità vi
dico: questa vedova, povera, ha messo più di tutti. [4]Tutti costoro, infatti,
han deposto come offerta del loro superfluo, questa invece nella sua miseria ha
dato tutto quanto aveva per vivere».
Discorso sulla rovina di Gerusalemme. Introduzione
[5]Mentre
alcuni parlavano del tempio e delle belle pietre e dei doni votivi che lo
adornavano, disse: [6]«Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non
resterà pietra su pietra che non venga distrutta». [7]Gli domandarono: «Maestro,
quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò sta per compiersi?».
I segni premonitori
[8]Rispose:
«Guardate di non lasciarvi ingannare. Molti verranno sotto il mio nome dicendo:
"Sono io" e: "Il tempo è prossimo"; non seguiteli. [9]Quando sentirete parlare
di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate. Devono infatti accadere prima
queste cose, ma non sarà subito la fine».
[10]Poi
disse loro: «Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno, [11]e vi
saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche
fatti terrificanti e segni grandi dal cielo. [12]Ma prima di tutto questo
metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe
e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio
nome. [13]Questo vi darà occasione di render testimonianza. [14]Mettetevi bene
in mente di non preparare prima la vostra difesa; [15]io vi darò lingua e
sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né
controbattere. [16]Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai
parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi; [17]sarete odiati da
tutti per causa del mio nome. [18]Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà.
[19]Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime.
L'assedio
[20]Ma
quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate allora che la sua
devastazione è vicina. [21]Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano ai
monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli in campagna
non tornino in città; [22]saranno infatti giorni di vendetta, perché tutto ciò
che è stato scritto si compia.
La catastrofe e i tempi dei pagani
[23]Guai
alle donne che sono incinte e allattano in quei giorni, perché vi sarà grande
calamità nel paese e ira contro questo popolo. [24]Cadranno a fil di spada e
saranno condotti prigionieri tra tutti i popoli; Gerusalemme sarà calpestata dai
pagani finché i tempi dei pagani siano compiuti.
Le catastrofi cosmiche e la manifestazione gloriosa del Figlio dell'uomo
[25]Vi
saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di
popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, [26]mentre gli uomini
moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra.
Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
[27]Allora
vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria
grande.
[28]Quando
cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la
vostra liberazione è vicina».
Parabola del fico
[29]E
disse loro una parabola: «Guardate il fico e tutte le piante; [30]quando gia
germogliano, guardandoli capite da voi stessi che ormai l'estate è vicina.
[31]Così pure, quando voi vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di
Dio è vicino. [32]In verità vi dico: non passerà questa generazione finché tutto
ciò sia avvenuto. [33]Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non
passeranno.
Vegliare per non essere sorpresi
[34]State
bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni,
ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso
improvviso; [35]come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano
sulla faccia di tutta la terra. [36]Vegliate e pregate in ogni momento, perché
abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire
davanti al Figlio dell'uomo».
Gli ultimi giorni di Gesù
[37]Durante
il giorno insegnava nel tempio, la notte usciva e pernottava all'aperto sul
monte detto degli Ulivi. [38]E tutto il popolo veniva a lui di buon mattino nel
tempio per ascoltarlo.
VI. LA PASSIONE
Complotto contro Gesù e tradimento di Giuda
[1]Si
avvicinava la festa degli Azzimi, chiamata Pasqua, [2]e i sommi sacerdoti e gli
scribi cercavano come toglierlo di mezzo, poiché temevano il popolo. [3]Allora
satana entrò in Giuda, detto Iscariota, che era nel numero dei Dodici. [4]Ed
egli andò a discutere con i sommi sacerdoti e i capi delle guardie sul modo di
consegnarlo nelle loro mani. [5]Essi si rallegrarono e si accordarono di dargli
del denaro. [6]Egli fu d'accordo e cercava l'occasione propizia per consegnarlo
loro di nascosto dalla folla.
Preparativi della cena pasquale
[7]Venne
il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la vittima di Pasqua. [8]Gesù
mandò Pietro e Giovanni dicendo: «Andate a preparare per noi la Pasqua, perché
possiamo mangiare». [9]Gli chiesero: «Dove vuoi che la prepariamo?». [10]Ed egli
rispose: «Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una
brocca d'acqua. Seguitelo nella casa dove entrerà [11]e direte al padrone di
casa: Il Maestro ti dice: Dov'è la stanza in cui posso mangiare la Pasqua con i
miei discepoli? [12]Egli vi mostrerà una sala al piano superiore, grande e
addobbata; là preparate». [13]Essi andarono e trovarono tutto come aveva loro
detto e prepararono la Pasqua.
La cena pasquale
[14]Quando
fu l'ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, [15]e disse: «Ho
desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia
passione, [16]poiché vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel
regno di Dio». [17]E preso un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e
distribuitelo tra voi, [18]poiché vi dico: da questo momento non berrò più del
frutto della vite, finché non venga il regno di Dio».
Istituzione dell'Eucaristia
[19]Poi,
preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio
corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». [20]Allo stesso modo
dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza
nel mio sangue, che viene versato per voi».
Annunzio del tradimento di Giuda
[21]«Ma
ecco, la mano di chi mi tradisce è con me, sulla tavola. [22]Il Figlio dell'uomo
se ne va, secondo quanto è stabilito; ma guai a quell'uomo dal quale è
tradito!». [23]Allora essi cominciarono a domandarsi a vicenda chi di essi
avrebbe fatto ciò.
Chi è il più grande?
[24]Sorse
anche una discussione, chi di loro poteva esser considerato il più grande.
[25]Egli disse: «I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il potere
su di esse si fanno chiamare benefattori. [26]Per voi però non sia così; ma chi
è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che
serve. [27]Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse
colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve.
Ricompensa promessa agli apostoli
[28]Voi
siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; [29]e io preparo per
voi un regno, come il Padre l'ha preparato per me, [30]perché possiate mangiare
e bere alla mia mensa nel mio regno e siederete in trono a giudicare le dodici
tribù di Israele.
Annunzio del ritorno e del ringraziamento di Pietro
[31]Simone,
Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; [32]ma io ho
pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto,
conferma i tuoi fratelli». [33]E Pietro gli disse: «Signore, con te sono pronto
ad andare in prigione e alla morte». [34]Gli rispose: «Pietro, io ti dico: non
canterà oggi il gallo prima che tu per tre volte avrai negato di conoscermi».
L'ora del combattimento decisivo
[35]Poi
disse: «Quando vi ho mandato senza borsa, né bisaccia, né sandali, vi è forse
mancato qualcosa?». Risposero: «Nulla». [36]Ed egli soggiunse: «Ma ora, chi ha
una borsa la prenda, e così una bisaccia; chi non ha spada, venda il mantello e
ne compri una. [37]Perché vi dico: deve compiersi in me questa parola della
Scrittura: E fu annoverato tra i malfattori. Infatti tutto quello che mi
riguarda volge al suo termine». [38]Ed essi dissero: «Signore, ecco qui due
spade». Ma egli rispose «Basta!».
Sul monte degli Ulivi
[39]Uscito
se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo
seguirono. [40]Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in
tentazione». [41]Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e,
inginocchiatosi, pregava: [42]«Padre, se vuoi, allontana da me questo calice!
Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». [43]Gli apparve allora un
angelo dal cielo a confortarlo. [44]In preda all'angoscia, pregava più
intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra.
[45]Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano
per la tristezza. [46]E disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non
entrare in tentazione».
L'arresto di Gesù
[47]Mentre
egli ancora parlava, ecco una turba di gente; li precedeva colui che si chiamava
Giuda, uno dei Dodici, e si accostò a Gesù per baciarlo. [48]Gesù gli disse:
«Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell'uomo?». [49]Allora quelli che eran
con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: «Signore, dobbiamo colpire
con la spada?». [50]E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli
staccò l'orecchio destro. [51]Ma Gesù intervenne dicendo: «Lasciate, basta
così!». E toccandogli l'orecchio, lo guarì. [52]Poi Gesù disse a coloro che gli
eran venuti contro, sommi sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani:
«Siete usciti con spade e bastoni come contro un brigante? [53]Ogni giorno ero
con voi nel tempio e non avete steso le mani contro di me; ma questa è la vostra
ora, è l'impero delle tenebre».
Rinnegamenti di Pietro
[54]Dopo
averlo preso, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo
sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano. [55]Siccome avevano acceso un fuoco in
mezzo al cortile e si erano seduti attorno, anche Pietro si sedette in mezzo a
loro. [56]Vedutolo seduto presso la fiamma, una serva fissandolo disse: «Anche
questi era con lui». [57]Ma egli negò dicendo: «Donna, non lo conosco!».
[58]Poco dopo un altro lo vide e disse: «Anche tu sei di loro!». Ma Pietro
rispose: «No, non lo sono!». [59]Passata circa un'ora, un altro insisteva: «In
verità, anche questo era con lui; è anche lui un Galileo». [60]Ma Pietro disse:
«O uomo, non so quello che dici». E in quell'istante, mentre ancora parlava, un
gallo cantò. [61]Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si
ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: «Prima che il gallo canti,
oggi mi rinnegherai tre volte». [62]E, uscito, pianse amaramente.
Primi oltraggi
[63]Frattanto
gli uomini che avevano in custodia Gesù lo schernivano e lo percuotevano, [64]lo
bendavano e gli dicevano: «Indovina: chi ti ha colpito?». [65]E molti altri
insulti dicevano contro di lui.
Gesù davanti al sinedrio
[66]Appena
fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i sommi sacerdoti
e gli scribi; lo condussero davanti al sinedrio e gli dissero: [67]«Se tu sei il
Cristo, diccelo». Gesù rispose: «Anche se ve lo dico, non mi crederete; [68]se
vi interrogo, non mi risponderete. [69]Ma da questo momento starà il Figlio
dell'uomo seduto alla destra della potenza di Dio». [70]Allora tutti
esclamarono: «Tu dunque sei il Figlio di Dio?». Ed egli disse loro: «Lo dite voi
stessi: io lo sono». [71]Risposero: «Che bisogno abbiamo ancora di
testimonianza? L'abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca».
Gesù davanti a Pilato
[1]Tutta
l'assemblea si alzò, lo condussero da Pilato [2]e cominciarono ad accusarlo:
«Abbiamo trovato costui che sobillava il nostro popolo, impediva di dare tributi
a Cesare e affermava di essere il Cristo re». [3]Pilato lo interrogò: «Sei tu il
re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici». [4]Pilato disse ai sommi
sacerdoti e alla folla: «Non trovo nessuna colpa in quest'uomo». [5]Ma essi
insistevano: «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo
aver cominciato dalla Galilea fino a qui».
[6]Udito
ciò, Pilato domandò se era Galileo [7]e, saputo che apparteneva alla
giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode che in quei giorni si trovava
anch'egli a Gerusalemme.
Gesù davanti a Erode
[8]Vedendo
Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo desiderava vederlo per
averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. [9]Lo
interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla. [10]C'erano là anche
i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza. [11]Allora
Erode, con i suoi soldati, lo insultò e lo schernì, poi lo rivestì di una
splendida veste e lo rimandò a Pilato. [12]In quel giorno Erode e Pilato
diventarono amici; prima infatti c'era stata inimicizia tra loro.
Gesù di nuovo davanti a Pilato
[13]Pilato,
riuniti i sommi sacerdoti, le autorità e il popolo, [14]disse: «Mi avete portato
quest'uomo come sobillatore del popolo; ecco, l'ho esaminato davanti a voi, ma
non ho trovato in lui nessuna colpa di quelle di cui lo accusate; [15]e neanche
Erode, infatti ce l'ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la
morte. [16]Perciò, dopo averlo severamente castigato, lo rilascerò». [17].
[18]Ma essi si misero a gridare tutti insieme: «A morte costui! Dacci libero
Barabba!». [19]Questi era stato messo in carcere per una sommossa scoppiata in
città e per omicidio.
[20]Pilato
parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù. [21]Ma essi urlavano:
«Crocifiggilo, crocifiggilo!». [22]Ed egli, per la terza volta, disse loro: «Ma
che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui che meriti la morte. Lo
castigherò severamente e poi lo rilascerò». [23]Essi però insistevano a gran
voce, chiedendo che venisse crocifisso; e le loro grida crescevano. [24]Pilato
allora decise che la loro richiesta fosse eseguita. [25]Rilasciò colui che era
stato messo in carcere per sommossa e omicidio e che essi richiedevano, e
abbandonò Gesù alla loro volontà.
Sulla via del Calvario
[26]Mentre
lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène che veniva dalla campagna
e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. [27]Lo seguiva una gran
folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di
lui. [28]Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non
piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. [29]Ecco,
verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno
generato e le mammelle che non hanno allattato.
[30]Allora
cominceranno a dire ai monti:
Cadete su di noi!
e ai colli:
Copriteci!
[31]Perché
se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?».
[32]Venivano
condotti insieme con lui anche due malfattori per essere giustiziati.
La crocifissione
[33]Quando
giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a
destra e l'altro a sinistra. [34]Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché non
sanno quello che fanno».
Dopo essersi poi divise le sue
vesti, le tirarono a sorte.
Gesù in croce deriso e oltraggiato
[35]Il
popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: «Ha
salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto».
[36]Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli
dell'aceto, e dicevano: [37]«Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso».
[38]C'era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.
Il "buon ladrone"
[39]Uno
dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te
stesso e anche noi!». [40]Ma l'altro lo rimproverava: «Neanche tu hai timore di
Dio e sei dannato alla stessa pena? [41]Noi giustamente, perché riceviamo il
giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male». [42]E
aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». [43]Gli
rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso».
La morte di Gesù
[44]Era
verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra
fino alle tre del pomeriggio. [45]Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. [46]Gesù,
gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito».
Detto questo spirò.
Dopo la morte di Gesù
[47]Visto
ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio: «Veramente quest'uomo era
giusto». [48]Anche tutte le folle che erano accorse a questo spettacolo,
ripensando a quanto era accaduto, se ne tornavano percuotendosi il petto.
[49]Tutti i suoi conoscenti assistevano da lontano e così le donne che lo
avevano seguito fin dalla Galilea, osservando questi avvenimenti.
La sepoltura
[50]C'era
un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta. [51]Non
aveva aderito alla decisione e all'operato degli altri. Egli era di Arimatèa,
una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio. [52]Si presentò a Pilato e
chiese il corpo di Gesù. [53]Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo
depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora
deposto. [54]Era il giorno della parascève e gia splendevano le luci del sabato.
[55]Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse
osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù, [56]poi
tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato
osservarono il riposo secondo il comandamento.
VII. DOPO LA RISURREZIONE
La tomba vuota. Messaggio dell'angelo
[1]Il
primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando
con sé gli aromi che avevano preparato. [2]Trovarono la pietra rotolata via dal
sepolcro; [3]ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. [4]Mentre
erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti
sfolgoranti. [5]Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra,
essi dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? [6]Non è qui, è
risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, [7]dicendo
che bisognava che il Figlio dell'uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che
fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno». [8]Ed esse si ricordarono
delle sue parole.
Gli apostoli rifiutano di credere alle chiacchiere delle donne
[9]E,
tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri.
[10]Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che
erano insieme lo raccontarono agli apostoli. [11]Quelle parole parvero loro come
un vaneggiamento e non credettero ad esse.
Pietro alla tomba
[12]Pietro
tuttavia corse al sepolcro e chinatosi vide solo le bende. E tornò a casa pieno
di stupore per l'accaduto.
I discepoli di Emmaus
[13]Ed
ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio
distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, [14]e conversavano
di tutto quello che era accaduto. [15]Mentre discorrevano e discutevano insieme,
Gesù in persona si accostò e camminava con loro. [16]Ma i loro occhi erano
incapaci di riconoscerlo. [17]Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi che
state facendo fra voi durante il cammino?». Si fermarono, col volto triste;
[18]uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in
Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?». [19]Domandò:
«Che cosa?». Gli risposero: «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu
profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo;
[20]come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo
condannare a morte e poi l'hanno crocifisso. [21]Noi speravamo che fosse lui a
liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose
sono accadute. [22]Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi
al mattino al sepolcro [23]e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci
di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo.
[24]Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto
le donne, ma lui non l'hanno visto».
[25]Ed
egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti!
[26]Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella
sua gloria?». [27]E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in
tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. [28]Quando furon vicini al
villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano.
[29]Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno gia volge
al declino». Egli entrò per rimanere con loro. [30]Quando fu a tavola con loro,
prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. [31]Allora si
aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. [32]Ed
essi si dissero l'un l'altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre
conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?». [33]E
partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti
gli Undici e gli altri che erano con loro, [34]i quali dicevano: «Davvero il
Signore è risorto ed è apparso a Simone». [35]Essi poi riferirono ciò che era
accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Gesù appare agli apostoli
[36]Mentre
essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse:
«Pace a voi!». [37]Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. [38]Ma
egli disse: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore?
[39]Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate;
un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho». [40]Dicendo questo,
mostrò loro le mani e i piedi. [41]Ma poiché per la grande gioia ancora non
credevano ed erano stupefatti, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?».
[42]Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; [43]egli lo prese e lo mangiò
davanti a loro.
Ultime istruzioni agli apostoli
[44]Poi
disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna
che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti
e nei Salmi». [45]Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e
disse: [46]«Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il
terzo giorno [47]e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la
conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. [48]Di questo
voi siete testimoni. [49]E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha
promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza
dall'alto».
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