Maria Assunta in Cielo Regina
dell'Universo
di Papa Giovanni Paolo II
Assunzione della Vergine Maria
Annibale Carracci , 1600-1601, olio su tavola, cm. 245x155,
Annibale Carracci , 1600-1601, olio su tavola, cm. 245x155,
Cappella Cerasi,
Santa Maria del Popolo, Roma.
"Nel Vangelo di Marco leggiamo che
nel giorno dell'Ascensione il Signore Gesù "fu assunto in cielo e sedette alla
destra di Dio" (16,19). Nel linguaggio biblico "sedere alla destra di Dio"
significa condividere il potere sovrano. Sedendo "alla destra del Padre", Egli
instaura il suo Regno, Il Regno di Dio. Assunta in cielo, Maria viene associata
al potere di suo Figlio e si dedica all'estensione del Regno, partecipando alla
diffusione della grazia divina nel mondo.
Guardando all'analogia fra
l'Ascensione di Cristo e l'Assunzione di Maria, possiamo concludere che, in
dipendenza da Cristo, Maria è la Regina che possiede ed esercita sull'universo
una sovranità donatale dallo stesso suo Figlio.
Il titolo di Regina non sostituisce
certo quello di Madre: la sua regalità rimane un corollario della sua peculiare
missione materna, ed esprime il potere che le è stato conferito per svolgere
tale missione.
Citando la Bolla "Ineffabilis Deus"
di Pio IX, Pio XII pone in evidenza questa dimensione materna della regalità
della Vergine: "Avendo per noi un affetto materno e assumendo gli interessi
della nostra salvezza, Ella estende a tutto il genere umano la sua
sollecitudine".
Stabilita dal Signore "Regina del
cielo e della terra", elevata al di sopra di tutti i cori degli Angeli e di
tutta la gerarchia celeste dei Santi, sedendo alla destra del suo unico Figlio,
Gesù Cristo, Ella ottiene con grande certezza quello che chiede con le sue
materne preghiere. I cristiani guardano dunque con fiducia a Maria Regina e
questo non soltanto non diminuisce, bensì esalta il loro abbandono filiale in
colei che è madre nell' ordine della grazia.
Anzi, la sollecitudine di Maria
Regina per gli uomini può essere pienamente efficace proprio in virtù dello
stato glorioso conseguente all' Assunzione. L' Assunzione favorisce la piena
comunione di Maria non solo con Cristo, ma con ciascuno di noi: Ella è accanto a
noi, perché il suo stato glorioso le permette di seguirci nel nostro quotidiano
itinerario terreno.
Lungi pertanto dal creare distanza
tra noi e Lei, lo stato glorioso di Maria suscita una vicinanza continua e
premurosa. Ella conosce tutto ciò che accade nella nostra esistenza e ci
sostiene con amore materno nelle prove della vita.
Assunta alla gloria celeste, Maria
si dedica totalmente all' opera della salvezza per comunicare ad ogni vivente la
felicità che le è stata concessa. E' una regina che dà tutto ciò che possiede,
partecipando soprattutto la vita e l' amore di Cristo. "
Il dogma dell'Assunzione di Maria
Il dogma dell'Assunta è stato solennemente
proclamato da Pio XII l'1/11/1950, con la Bolla "Munificentissimus Deus", nella
quale il Pontefice definisce la traslazione gloriosa della Beata Vergine Maria,
in corpo ed in anima dalla terra al cielo, per virtù divina, a differenza
dell'Ascensione di Gesù, il quale salì al cielo per virtù propria.
Il Papa rileva il legame esistente tra
l'esenzione dal peccato originale e l'esenzione dalla corruzione corporale, così
che il dogma dell'Assunzione ci appare come logica conclusione di quello della
Immacolata Concezione: anticipazione della Risurrezione finale.
La "Bolla" non esplicita le modalità del
trapasso di Maria, bastando, all'essenza del mistero, il trasferimento della
Vergine, in corpo ed anima, nella sede dei Beati. La festa dell'Assunzione di
Maria in Cielo è il 15 agosto.
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