domenica 4 agosto 2019

IN TERRA SANTA , PELLEGRINI DI PACE E DI SPERANZA, di Fra Danilo Salezze



Fra Danilo Salezze
IN TERRA SANTA , PELLEGRINI DI PACE E DI SPERANZA
       
 
Perché abbiamo deciso , anche a nome di tutta la famiglia antoniana , di andare pellegrini a Gerusalemme in un periodo così complesso e " rischioso " ?
Noi , frati della Basilica di S. Antonio , ci stiamo da tempo sensibilizzando ai temi di " giustizia , pace e salvaguardia del Creato " quali ineludibili sfide che il mondo contemporaneo pone indistintamente a tutti , richiamando ciascuno a un senso di responsabilità dal quale potrà nascere una pace frutto di vera giustizia , e un benessere ecologico alimentato da stili di vita e di sviluppo sobri e fraterni .
Ci sentiamo sollecitati e incoraggiati dallo stesso magistero della Chiesa e dell'Ordine francescano , i quali ci indicano nello " spirito di Assisi " un orientamento sicuro per dare prospettive di speranza all'umanità del terzo millennio .  Diventare sempre di più " testimoni di riconciliazione " , sull'esempio di san Francesco e di sant'Antonio , in un contesto planetario lacerato e violento è un obiettivo che sentiamo di dover far sempre più nostro , condividendolo con tutte le persone di buona volontà che incontriamo .
Su questa linea già si muovono le iniziative della " Scuola Francescana di pace " , che consiste in incontri mensili di preghiera per la pace , giornate di formazione sui comportamenti non violenti e sul superamento dei conflitti interpersonali e sociali , e in iniziative di promozione del dialogo mediante presenza e condivisione , come abbiamo cercato di fare , appunto , con il pellegrinaggio in Palestina e come faremo con altri viaggi , in luoghi del Medio Oriente , che stiamo progettando .
Ci sembrava davvero secondo il Vangelo incontrare , anche per poco , senza pregiudizi e con volontà di ascolto , una terra e due popoli fratelli-nemici che soffrono da troppo tempo , incapaci di dialogo .  Andare disarmati come san Francesco che incontrò il Sultano solo per augurargli pace e per parlargli amichevolmente ( ricambiato ) di Gesù .
Andare per dare un segno di speranza a tanta gente semplice che non vede più i pellegrini , senza i quali non è più la vita di prima , in tutti i sensi .  Andare per convertirci alle condizioni della pace , noi che spesso viviamo stoltamente avulsi dagli scenari che generano il perpetuarsi della violenza .
Andare perché si ama !





Fonte : tratto da un articolo-testimonianza del religioso fra Danilo Salezze  di Padova , pubblicato sul Messaggero di S. Antonio del gennaio 2004 .




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