giovedì 1 agosto 2019

LA CRONOLOGIA : IPOTESI DISCIPLINARE, di Carlo Sarno



Carlo  Sarno
LA CRONOLOGIA : IPOTESI DISCIPLINARE



Cronologia : sf (dal gr. cronos, tempo, e logos, discorso), è la scienza che studia la collocazione degli eventi nel tempo.
Tale definizione amplia notevolmente il campo di applicazione della cronologia, la quale abitualmente investiva soltanto l'operazione della specificazione delle date esatte nella storia mentre ora, e questo è estremamente importante, determina l'analisi e la costruzione delle strutture temporali.
Studiare la collocazione degli eventi e determinare le strutture che sottendono il tempo esperito consente sia di approfondire l'interpretazione del tempo sia di comporre strutture, eventi, schemi, per riorganizzare o, se si vuole, progettare processi temporali ex-novo.
Un processo creativo sovrastorico, una concezione del tempo sovrastorico, non può prescindere da una rifondazione disciplinare del discorso sul tempo.
Focalizzando la nostra attenzione particolarmente sull'aspetto organizzativo-progettuale della cronologia, cercherò di delineare per grandi linee la possibilità di sviluppo teorico-metodologico e tecnico-operativo che il sorgere di questa nuova scienza può comportare.
Prima di tutto occorre dire che i fenomeni di cui tratta la cronologia sono gli eventi e le loro modalità di presentazione. Per modalità di presentazione di un evento si intendono le caratteristiche che lo identificano semanticamente.
L'evento, quindi, non è da intendersi come nella fisica contemporanea soltanto come porzione astratta del continuo spazio-temporale, ma nella scienza cronologica l'evento assume altre connotazioni che rendono necessario la sostituzione del termine per evitare confusioni. Per questo motivo l'evento che ha una modalità di presentazione sarà chiamato " cronema ".
La definizione di cronema è la seguente: evento minimo con una sua identità semantica determinato ad un particolare 'grado di realtà'.
Il cronema ha un precipuo significato antropologico in quanto rappresenta sempre un evento esperito dall'uomo con tutte le sfaccettature e implicazioni che ne derivano. In altre parole è sempre un evento che ha qualche riferimento con una azione umana, sia astratta che concreta.
Una collezione di cronemi, ovvero un gruppo di cronemi non interagenti, si denomina : cronoinsieme.
Invece un insieme di cronemi interagenti tra di loro si definisce : cronosistema.
A questo punto si può postulare un approccio sistemico alla cronologia, che viene vista ora come quel particolare sistema di trasformazione concettuale che trasforma determinati input in determinati output.
La scienza cronologica, quindi, elabora processi semantici alla luce di una serie di strutture temporali: è la disciplina che combina e trasforma e analizza il significato del tempo con il significante del tempo, intendendo per significato del tempo le sue modalità qualitative e per significante del tempo le sue modalità quantitative.
Qualsiasi processo temporale, studiato cronologicamente, viene visto come un sistema costituito da tanti cronosistemi interagenti che a loro volta sono costituiti da altri sottosistemi più elementari. Inoltre in questo sistema è possibile enucleare macrostrutture e microstrutture astratte, caratterizzate dalla serialità e sequenzialità ed altri fattori localizzatori e, d'altra parte, in ogni sistema emergono delle gerarchie categoriali di tipo logico-semantico e delle variabili di connotazione antropologica.
In una visione più generale si può asserire che la cronologia fonde il tempo-matematico-astratto con il tempo-semantico-concreto al fine di una interpretazione olistica del tempo vissuto.
Infine, per quanto riguarda l'approccio alla teoria dei modelli, la cronologia si serve sia di modelli quantitativi che qualitativi e, dove è possibile, elabora dei modelli olistici che unificano i due aspetti e ciò consente di pervenire ad una immagine sintetica ed esplicativa del problema affrontato.
E' bene ora passare alla descrizione ed alla articolazione disciplinare del corpus teorico della cronologia.



Dunque, la cronologia è la scienza che studia la collocazione dei cronemi nel tempo.
Essa si suddivide in tre grandi sistemi teorico-operativi : la cronopragmatica, la cronosintattica e la cronosemantica.

La cronopragmatica , in generale, considera la relazione degli interpreti con i cronemi; nella sua attuazione operativa genera la cronoprassi.
La cronoprassi  è la disciplina che studia le strutture temporali riferite alle diverse rappresentazioni socio-epocali del tempo e che quindi ricerca sull'uso pratico-teorico dei cronemi. Inoltre la cronoprassi individua e determina le condizioni al contorno che originano i cronemi definendo un sistema astratto, chiamato cronosfera, che è di supporto al verificarsi di un cronema.
Per cronosfera  si intende un tempo teorico, ossia l'insieme degli attributi e delle condizioni al contorno che deve possedere un cronema o un sistema di cronemi per consentire uno svolgimento ed una interpretazione (dello stesso cronema) rispondente alle prestazioni richieste.
Ricapitolando, la cronopragmatica studia il cronema in riferimento alla pratica sociale.

La cronosintattica  considera le relazioni formali che sussistono tra i cronemi. Il sistema teorico-operativo della cronosintattica si articola in due discipline fondamentali: la cronotropia e la cronoschematica.
La cronotropia  è lo studio delle proprietà delle strutture temporali, riferite al significato evolutivo dei cronemi, che rimangono invariati anche quando le strutture stesse sono sottoposte a trasformazioni così radicali da perdere le loro prprietà seriali e proiettive. Si può porre la seguente analogia: la cronotropia sta alla cronoschematica come la topologia sta alla geometria. La cronotropia disaggrega il sistema temporale in sub-unità che si chiamano cronotropismi. Con cronotropisma si indica la struttura temporale diacronica che sottende un cronosistema per ciò che riguarda il suo significato evolutivo.
La cronoschematica  è invece lo studio delle strutture temporali riferite al significato sistematico dei cronemi e che determina le strutture di correlazione seriale e le tipologie processuali. La cronoschematica disaggrega il sistema temporale in sub-unità che si chiamano cronoschemi. Con cronoschema si indica la struttura temporale sincronica che sottende un cronosistema per ciò che riguarda il suo significato sistematico.
Ricapitolando, la cronosintattica studia il cronema in riferimento alla struttura formale del tempo.

La cronosemantica , infine, considera il rapporto dei cronemi con gli oggetti cui si riferiscono. Inoltre la cronosemantica genera un'ulteriore disciplina regolatrice : la cronoarmonia.
La definizione di cronoarmonia è la seguente : è lo studio delle proprietà qualitative delle strutture temporali e dei metodi di composizione e proporzione dei rapporti semantico-temporali in riferimento ai principi armonici di serialità (ad es.: unità di azione).
La cronoarmonia individua e ricerca le cronoarmoniche del sistema temporale. Con cronoarmonica  si indica la struttura temporale che sottende un cronosistema per ciò che riguarda la proporzione armonica dei cronemi (coerenza).

Le procedure teoriche coordinate della cronopragmatica, cronosintattica e cronosemantica consentono di determinare i gradi di realtà, i gradienti temporali da cui emergono i cronosistemi e le matrici che generano i cronemi.
Un'ultima precisazione è da farsi per il cronema, il quale può appartenere a due famiglie morfologiche: quella del sincronema e quella del diacronema.
Il sincronema indica il significato sistematico del cronema in modo indipendente dall'evoluzione nel tempo, mentre il diacronema  indica il significato del cronema in funzione dell'evoluzione nel tempo.
Concludendo, la cronologia è una scienza in via di costituzione. In questo paragrafo ho tentato di delineare i più significativi ambiti strutturanti e corroboranti una teoria della disposizione temporale che si fondi essenzialmente su di una visione sistemica e linguistica.
Infine, per facilitare la visione d'insieme di tale corpus disciplinare ho riunito in un diagramma a blocchi i punti essenziali di tale teoria evidenziandone le correlazioni (vedi figura seguente).

                  





Brano tratto dal libro ARTE , TEMPO E SIMULAZIONE di Carlo Sarno
SteEdizioni , NA , 1989







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