SALESIANI NEL MONDO
INDICE :
- Regione Africa
- Regione America
- Regione Asia e Oceania
- Regione Europa
- Regione Medio Oriente
REGIONE AFRICA
Un secolo fa la vocazione salesiana prendeva la via dell'America Latina, e vi si è stabilita robustamente. Cinquant'anni dopo si è indirizzata verso l'Asia, e vi si è radicata con fecondità in vari paesi. Adesso si rivolge verso il continente nero e si propone di inserirvisi umilmente, con fedeltà a don Bosco, per divenire opportunamente e genuinamente africana.
Il Progetto Africa
La frontiera di fine secolo
La frontiera di fine secolo
Il Progetto Africa è per noi salesiani una grazia di Dio.
Consentitemi amici di tutta la Famiglia Salesiana, di formulare questa
solenne affermazione. Ne sono convinto e vorrei farvi tutti partecipi di
questa convinzione.
Questa scelta, questa svolta, è maturata tra i salesiani durante l'anno centenario delle loro missioni (1975), ed è stata ratificata nel XXI Capitolo Generale della Congregazione (1977). In tale circostanza fu deciso che "all'inizio del secondo centenario della loro presenza missionaria i salesiani - senza precluderne la possibilità di iniziare e sviluppare la loro azione in altre zone promettenti o bisognose - si impegnano ad aumentare notevolmente la loro presenza in Africa". E si volle parlare, forse con un po' di poesia, ma anche con visione del futuro, di una nuova frontiera.
Perché questa nuova frontiera? Anzitutto perché don Bosco ha voluto intensamente, e con straordinaria speranza, che i suoi figli fossero presenti con generosità in Africa, per crescervi come una delle realtà dinamiche della Chiesa nel Continente nero: " Con case, studi e noviziati".
E poi perché, come da molti parti a ragione si asserisce, per il Vangelo è scoccata l'ora dell'Africa. Questo continente è oggi un'esplosione di novità e di futuro. Superata finalmente l'epoca coloniale, sono sorti molti nuovi stati i cui popoli s'impegnano a essere veri protagonisti della propria storia. Già Paolo VI aveva descritto l'Africa ormai "emancipata dal suo passato e matura per una nuova era"; nel maggio 1980 Giovanni Paolo II ha confermato che "questa nuova era è cominciata", che "l'Africa sta per acquistare la dimensione dovutale nell'ordine planetario". Il Papa ha riconosciuto che l'Africa è una riserva di autentici valori umani, un "serbatoio spirituale del mondo". Sul punto di tornare a Roma, aveva avvertito: "L'Africa mi è sembrata un vasto cantiere, da tutti i punti di vista: con le sue promesse, e anche - forse - con i suoi rischi".
Noi ci facciamo presenti per collaborare con quelle giovani Chiese inserendo in esse, in forma vitale e stabile, il carisma di don Bosco. È un carisma assai appropriato ai bisogni di quei popoli; anzi io ho pensato più volte nei miei recenti viaggi in Africa che la gioventù africana, tanto numerosa e bisognosa, ha un urgente diritto alla vocazione della Famiglia Salesiana. Ho ascoltato nel Rwanda, durante l'omelia di un vescovo, che don Bosco e l'Africa sono fatti l'uno per l'altra, e che la vocazione salesiana dovrà nel futuro essere inseparabile dalla pastorale giovanile africana.
Nell'Africa dei giovani
C'è in questo continente un'esplosione demografica di gioventù vivace, intuitiva e intelligente, docile, gioiosa di vivere, ricca di sentimento, incline alla musica e all'arte, profondamente impregnata di religiosità, ansiosa di formazione: una gioventù trascurata finora per mancanza di strutture sociali adeguate. Il carisma di don Bosco è fatto appunto per collaborare, nelle Chiese locali, alla evangelizzazione dei giovani facendone "degli onesti cittadini e dei buoni cristiani".
Questa scelta privilegiata della gioventù anche in terra di missione, era stata compiuta da don Bosco stesso. Parlando con i suoi salesiani nel 1886 egli osservava: "Direte che (nelle missioni) ci sono già altre congregazioni. È verissimo, ma noi andiamo in loro aiuto, e non per pigliare il loro posto. Generalmente esse si occupano piuttosto degli adulti; noi dobbiamo occuparci in special modo della gioventù, massime quella povera e abbandonata".
Questa scelta, questa svolta, è maturata tra i salesiani durante l'anno centenario delle loro missioni (1975), ed è stata ratificata nel XXI Capitolo Generale della Congregazione (1977). In tale circostanza fu deciso che "all'inizio del secondo centenario della loro presenza missionaria i salesiani - senza precluderne la possibilità di iniziare e sviluppare la loro azione in altre zone promettenti o bisognose - si impegnano ad aumentare notevolmente la loro presenza in Africa". E si volle parlare, forse con un po' di poesia, ma anche con visione del futuro, di una nuova frontiera.
Perché questa nuova frontiera? Anzitutto perché don Bosco ha voluto intensamente, e con straordinaria speranza, che i suoi figli fossero presenti con generosità in Africa, per crescervi come una delle realtà dinamiche della Chiesa nel Continente nero: " Con case, studi e noviziati".
E poi perché, come da molti parti a ragione si asserisce, per il Vangelo è scoccata l'ora dell'Africa. Questo continente è oggi un'esplosione di novità e di futuro. Superata finalmente l'epoca coloniale, sono sorti molti nuovi stati i cui popoli s'impegnano a essere veri protagonisti della propria storia. Già Paolo VI aveva descritto l'Africa ormai "emancipata dal suo passato e matura per una nuova era"; nel maggio 1980 Giovanni Paolo II ha confermato che "questa nuova era è cominciata", che "l'Africa sta per acquistare la dimensione dovutale nell'ordine planetario". Il Papa ha riconosciuto che l'Africa è una riserva di autentici valori umani, un "serbatoio spirituale del mondo". Sul punto di tornare a Roma, aveva avvertito: "L'Africa mi è sembrata un vasto cantiere, da tutti i punti di vista: con le sue promesse, e anche - forse - con i suoi rischi".
Noi ci facciamo presenti per collaborare con quelle giovani Chiese inserendo in esse, in forma vitale e stabile, il carisma di don Bosco. È un carisma assai appropriato ai bisogni di quei popoli; anzi io ho pensato più volte nei miei recenti viaggi in Africa che la gioventù africana, tanto numerosa e bisognosa, ha un urgente diritto alla vocazione della Famiglia Salesiana. Ho ascoltato nel Rwanda, durante l'omelia di un vescovo, che don Bosco e l'Africa sono fatti l'uno per l'altra, e che la vocazione salesiana dovrà nel futuro essere inseparabile dalla pastorale giovanile africana.
Nell'Africa dei giovani
C'è in questo continente un'esplosione demografica di gioventù vivace, intuitiva e intelligente, docile, gioiosa di vivere, ricca di sentimento, incline alla musica e all'arte, profondamente impregnata di religiosità, ansiosa di formazione: una gioventù trascurata finora per mancanza di strutture sociali adeguate. Il carisma di don Bosco è fatto appunto per collaborare, nelle Chiese locali, alla evangelizzazione dei giovani facendone "degli onesti cittadini e dei buoni cristiani".
Questa scelta privilegiata della gioventù anche in terra di missione, era stata compiuta da don Bosco stesso. Parlando con i suoi salesiani nel 1886 egli osservava: "Direte che (nelle missioni) ci sono già altre congregazioni. È verissimo, ma noi andiamo in loro aiuto, e non per pigliare il loro posto. Generalmente esse si occupano piuttosto degli adulti; noi dobbiamo occuparci in special modo della gioventù, massime quella povera e abbandonata".
REGIONE
AMERICA
Attività principali dei salesiani nell'America Cono Sud
Attività principali dei salesiani nell'America Cono Sud
CARATTERISTICHE DELL'OPERA SALESIANA
I salesiani operano in diversi campi, specialmente nell'educazione e nella pastorale giovanile.
I salesiani operano in diversi campi, specialmente nell'educazione e nella pastorale giovanile.
- SCUOLE: Le scuole sono la principale area dell'azione pastorale
dei salesiani. Ci sono centri scolastici di tutti i livelli, elementari,
secondarie e superiori (che si stanno espandendo sempre più) e con
popolazione scolastica diversa. In Argentina e in Cile le scuole sono
sostenute dal governo; mentre in Brasile, Uruguay e Paraguay il governo
non offre nessun sostegno finanziario e questo porta ad una certa
selezione sociale degli allievi.
- PARROCCHIE: Sono numerosissime. Esse rappresentano la
collaborazione più immediata con le diocesi per il servizio pastorale a
vantaggio delle popolazioni.
- COMUNICAZIONE: L'impegno in questo campo è notevole. Sono
numerose le radio. In Cile "radio cilena" copre tutto il territorio
nazionale; tre emittenti in Argentina che coprono aree territoriali
ristrette; in Brasile si investe nella comunicazione televisiva e nelle
radio comunitarie.
- MISSIONI: Il lavoro missionario dei salesiani é stato ampio e fruttuoso nelle missioni di Patagonia, Rio Negro, Amazonas e Campo Grande. In questo lavoro, sono state tenute presenti alcune attenzioni:
- Sforzo d'inculturazione - Il desiderio di conoscere la lingua, i costumi, le tradizioni è stato costante nei missionari
- Contributo linguistico - Il contributo delle missioni salesiane nel campo della linguistica é senza dubbio uno dei più ricchi e originali a livello scientifico. Lo studio e la sistematizzazione della lingua parlata, ha portato alla elaborazione della grammatica, alla compilazione di dizionari, alla codificazione del patrimonio storico dei popoli indigeni.
- Preparazione di professori indigeni: Xavantes, Bororos, ecc.
- PRESENZA NELL'EMARGINALIZAZZIONE:
L'esplosione demografica, le condizione economiche, sociali e politiche hanno provocato un grave problema di emarginazione giovanile specialmente nelle grandi città. I salesiani hanno ampliato la loro presenza tra questi destinatari, divenuta oggi la presenza salesiana più significativa. Essa si concretizza in formazione professionale, accompagnamento, assistenza giuridica dei giovani e delle famiglie più povere.
- LAVORO CON I LAICI: i laici oggi nelle opere salesiane sono la maggioranza; non soltanto come insegnanti, ma anche come corresponsabili nella direzione.
La testimonianza dei primi salesiani e delle FMA che hanno impiantato la chiesa in quelle terre ha dato frutti di vita cristiana ben radicati. Proprio nel momento iniziale il Signore ha voluto far fiorire figure eccezionali tra le quali quattro sono certamente avviati alla santità:
- Un'immigrata, venuta dal Cile e impiantata a Junin de los Andes: Beata Laura Vicuña.
- Un fiore locale, un mapuche, figlio del cacico: Venerabile Zeferino Namuncurà
- Un emigrante, venuto dall'Italia e totalmente inculturato: Venerabile Artemide Zatti.
- Un missionario polacco, conosciuto nel Brasile come il parroco dei poveri: Venerabile Don Rodolfo Komorek.
REGIONE INTERAMERICANA
Le opere più significative
- Oratori: Vi sono esperienze significative nel nord e nel sud
del Messico e nella sua frontiera con gli Stati Uniti. Secondo il modello
originale di Valdocco, realizzano veramente un'esperienza di "casa che
accoglie, parrocchia che evangelizza, scuola che mette sulla via della
vita, cortile per incontrarci da amici e vivere in allegria." (C. 40).
- Accoglienza 'ragazzi della strada'. L'esperienza più rinomata è
senza dubbio quella del P. Javier de Nicolò a Bogotà e in altre città
della Colombia. Ciò che fa più meritevole il lavoro del P. Nicolò è il
fatto di aver scoperto il fenomeno sociale dei 'ragazzi della strada' e di
aver creato il modello da seguire nel lavoro tra i giovani pericolanti.
Infatti, al presente, tutto ciò che si sta facendo nelle ispettorie di
Guadalajara, Messico, Centro America, le Antille, Haiti, Medellìn,
Ecuador, Perù e Bolivia riflette il modello di quell'opera nelle sue
quattro tappe (strada, cortile, albergo e casa) ispirato al "Saggio
Pedagogico" di V. Makarenko.
- Missioni. Sono disseminate nelle alture dell'America Centrale,
nelle Cordigliere del continente e nelle selve amazzoniche. Nel campo
delle missioni si stanno realizzando esperienze molto interessanti anche
sotto l'aspetto dell'inculturazione, come quella del P. Luigi Bolla in
mezzo agli Ashuars, o quella nella missione d'Alta Vera Paz nel Guatemala,
o quelle tra gli Yanomamis nel Venezuela, e quella nel territorio
orientale nell'Ecuador;
- Centri di formazione permanente. Berkeley, indirizzato allo
studio della salesianità in favore dei SDB anglofoni, ma in fase di
ristrutturazione per rendere un servizio più consono ai bisogni delle
ispettorie, e Quito, che serve come referente per la formazione salesiana
delle ispettorie alle quali offre un servizio molto prezioso. C'è inoltre
un Centro Regionale per il Coadiutore Salesiano nella repubblica di El
Salvador, il cui fine primario è di offrire un'esperienza di formazione
specifica ai confratelli coadiutori al tempo della loro professione
perpetua.
- Le scuole e collegi. Sono attualmente condizionate da una serie
di fattori che obbligano a un processo di revisione. La tendenza verso la
privatizzazione della scuola obbliga le scuole salesiane a farsi pagare
per i loro servizi, e questo porta ad escludere i più poveri. Le scuole
salesiane cercano ora di tutelare la loro qualità educativa e
professionale (vedi Don Bosco Tech o i ginnasi superiori di Los Angeles e
Ramsey) e di riacquistare la loro dimensione sociale, offrendo alternative
significative: le Scuole Popolari in Bolivia e Haiti; i Centri
d'Occupazione Operaia nel Perù; i Centri di Addestramento al lavoro in
Venezuela; le Opere Sociali Don Bosco nel Nicaragua, ecc.
- Le parrocchie salesiane stanno cercando di rinnovare il loro
standard di lavoro pastorale tradizionale. Da luoghi di culto diventano
sempre più sistemi di evangelizzazione integrale. Sono cioè concepite ed
organizzate come reti di comunità, centrate sull'evangelizzazione e
fortemente impegnate nella promozione umana, con diversità di ministeri,
secondo i bisogni delle persone.
REGIONE ASIA
Aspetti significativi
Le Attività Salesiane in Australia e Asia Data la diversità delle due aree di
riferimento, evidenziamo alcuni elementi significativi dell'azione salesiana
in riferimento a ciascuna di essa.
Australia - Asia-Est
Principale attività educativa pastorale è la scuola, sia accademica che professionale.
Le scuole salesiane sono ricercate per l'efficienza e la qualità dell'insegnamento. Sono però spinte all'efficientismo, alla competitività e al successo accademico ad ogni costo - tutti valori che predominano in queste culture - a scapito degli autentici valori dell'educazione e con il rischio di ridurre l'incidenza salesiana.
La missionarietà è una delle principali caratteristiche di quest'area:
Ogni ispettoria ha un fronte missionario: le Filippine in Pakistan(FIS) e in Papua Guinea (FIN); l'Australia in Samoa Occidentale e Fiji; la Korea del Sud in Yanji (Cina) e Hong Kong in Guang Zhou (Cina) in collaborazione con il governo comunista. Interessante è anche il lavoro missionario in Thailandia e in Cambogia (Phnom Penh e Sihanoukville) e nelle Isole Salomone (Giappone).
Opere significative: quella per i tossico-dipendenti di Fr Chris Riley a Sydney in Australia, e quella di Fr Peter Newberry per giovani in difficoltà a Hong Kong. Ambedue le opere hanno attirato grande simpatia e interesse da parte delle autorità civili e del pubblico in genere.
India Principale apostolato: educazione
Sono le opere che suscitano maggior interesse e simpatia. Dopo il 1988 quasi ogni ispettoria si è lanciata alla realizzazione di progetti in quest'ambito per commemorare il centenario di Don Bosco. Alcune significative realizzazioni sono: "Anbu Illam" (Casa di amore) (INM); "Sneha Sadan" (Dimora di amore) (INK); "Asha Alayam" (Abitazione di speranza) (INC); "Shelter Don Bosco (Rifugio DB) (INB) e "Nava Jivan" (Nuova vita) (INH) formano quasi una rete di servizi assistenziali a favore dei ragazzi svantaggiati, e testimoniano la volontà degli SDB di andare decisamente verso gli ultimi e i più bisognosi. A questi si aggiunge l'opera a Negombo (Sri Lanka) per i ragazzi vittime di abusi sessuali e del turismo sessuale, che ha attirato molta attenzione.
La missionarietà
Tutte le ispettorie dell'India stanno vivendo uno slancio missionario veramente rilevante: ciascuna di esse ha preso qualche zona missionaria da sviluppare e da evangelizzare. L'attività missionaria nel Nord-Est della stessa India è tuttora fiorente, anche se da qualche anno tutta l'area è in fermento a causa di movimenti radicali, di natura etnica e politica, che ostacolano gravemente il lavoro missionario.
Australia - Asia-Est
Principale attività educativa pastorale è la scuola, sia accademica che professionale.
Le scuole salesiane sono ricercate per l'efficienza e la qualità dell'insegnamento. Sono però spinte all'efficientismo, alla competitività e al successo accademico ad ogni costo - tutti valori che predominano in queste culture - a scapito degli autentici valori dell'educazione e con il rischio di ridurre l'incidenza salesiana.
La missionarietà è una delle principali caratteristiche di quest'area:
Ogni ispettoria ha un fronte missionario: le Filippine in Pakistan(FIS) e in Papua Guinea (FIN); l'Australia in Samoa Occidentale e Fiji; la Korea del Sud in Yanji (Cina) e Hong Kong in Guang Zhou (Cina) in collaborazione con il governo comunista. Interessante è anche il lavoro missionario in Thailandia e in Cambogia (Phnom Penh e Sihanoukville) e nelle Isole Salomone (Giappone).
Opere significative: quella per i tossico-dipendenti di Fr Chris Riley a Sydney in Australia, e quella di Fr Peter Newberry per giovani in difficoltà a Hong Kong. Ambedue le opere hanno attirato grande simpatia e interesse da parte delle autorità civili e del pubblico in genere.
India Principale apostolato: educazione
- 2 collegi universitari, 150 scuole (tra primarie, medie e secondarie), con circa 500 confratelli, 4000 laici, e 115.000 alunni;
- 35 scuole professionali e agricole con circa 100 confratelli, 250 laici e 4000 apprendisti.
Sono le opere che suscitano maggior interesse e simpatia. Dopo il 1988 quasi ogni ispettoria si è lanciata alla realizzazione di progetti in quest'ambito per commemorare il centenario di Don Bosco. Alcune significative realizzazioni sono: "Anbu Illam" (Casa di amore) (INM); "Sneha Sadan" (Dimora di amore) (INK); "Asha Alayam" (Abitazione di speranza) (INC); "Shelter Don Bosco (Rifugio DB) (INB) e "Nava Jivan" (Nuova vita) (INH) formano quasi una rete di servizi assistenziali a favore dei ragazzi svantaggiati, e testimoniano la volontà degli SDB di andare decisamente verso gli ultimi e i più bisognosi. A questi si aggiunge l'opera a Negombo (Sri Lanka) per i ragazzi vittime di abusi sessuali e del turismo sessuale, che ha attirato molta attenzione.
La missionarietà
Tutte le ispettorie dell'India stanno vivendo uno slancio missionario veramente rilevante: ciascuna di esse ha preso qualche zona missionaria da sviluppare e da evangelizzare. L'attività missionaria nel Nord-Est della stessa India è tuttora fiorente, anche se da qualche anno tutta l'area è in fermento a causa di movimenti radicali, di natura etnica e politica, che ostacolano gravemente il lavoro missionario.
REGIONE EUROPA NORD
Attività significative
La varietà e ricchezza
della realizzazione del carisma salesiano in questa vastissima regione è
notevole.
La Polonia
La Polonia
- Dopo il regime comunista, i salesiani si stanno aprendo a nuovi campi educativi: negli ultimi 6 anni sono state aperte 30 nuove scuole, è cresciuta l'attenzione ai giovani a rischio e si sono sviluppati i centri giovanili.
- Significativi sono anche i nuovi gruppi giovanili di evangelizzazione come Pustynia Miast, Saruel e vari gruppi di spiritualità tra studenti universitari.
- Un evento non senza importanza è stata la beatificazione dei 5 giovani di 'Poznan' e di Don Kowalski.
- Nel vasto territorio della ex Russia, pur tra molte difficoltà, i salesiani sono impegnati nelle parrocchie, nei centri giovanili e, recentemente, nel lavoro tra i ragazzi della strada (due presenze a Mosca e una a Odessa in Ucraina).
- Si sono insediati nella freddissima Siberia per la prima evangelizzazione a Yakutsk e Aldan; hanno avviato l'aspirantato a Mosca e il postnoviziato a Sankt Petersburg.
- Significativa è la presenza nella scuola statale con la sezione della tipografia a Gatchina (Sankt Petersburg)
- Nel vasto territorio della Circoscrizione sono prevalenti tre riti: latino - bizantino - armeno. I salesiani di rito bizantino hanno una forte presenza a L'viv in Ucraina.
- Da qualche anno l'ispettoria ha avviato la missione in Bulgaria nella città di Kazanlak. I confratelli sono al servizio di giovani di rito bizantino e latino
- In collaborazione con le facoltà dell'università di Praga hanno avviato l'Accademia per la pedagogia sociale e la teologia (Jabok).
- Vi è anche un centro giovanile molto vivace a Brno
- I salesiani slovacchi stanno vivendo un significativo slancio missionario. Già da tempo lavorano in Siberia a Yakutsk e Aldan. Nel 2000 avvieranno la presenza salesiana a Baku in Azerbajdzan.
- Da tempo stanno lavorando tra gli zingari.
- Vi è un notevole impegno nell'edizione di sussidi catechistici e si sta progettando un nuovo edificio per la formazione dei numerosi studenti di teologia.
- Questa ispettoria ha varie presenze nei paesi dei Balcani: Serbia a Belgrado e Muzlja, Monte Negro a Pdgorica, Kosovo a Pristina.
- A Ljubljana si sta portando avanti il progetto 'Scala', un oratorio mobile, e a Celje si inizia un progetto per giovani adulti disoccupati.
- Vi è anche una forte presenza della scuola a Zelimje
- L'ispettoria ha avviato un centro di formazione professionale a Zepce in Bosnia Erzegovina per tre gruppi etnici e religiosi diversi.
- Si è ricostruita dopo la guerra, a Beli Manastir, la parrocchia e il centro giovanile
- Il santuario nazionale, costruito a Zagabria, 'La Madonna della Speranza' diventerà un centro di spiritualità giovanile.
- Con molto coraggio i confratelli hanno avviato a Kazincbarcika una scuola tecnica per zingari.
- E' stato aperto a Pelifoldszenkerest un centro di spiritualità e avviato l'aspirantato.
- Il centro giovanile di Budapest sta diventando sempre più vivace.
- Nel processo di ristrutturazione della presenza salesiana, l'ispettoria ha avviato due esperienze di 'comunità aperta' nella città di Gent.
- Oltre la presenza in numerose scuole, è stato avviato, alcuni anni fa, il 'Centro nazionale del tempo libero', che forma giovani animatori per gli oratori festivi e i campi estivi.
- Negli ultimi anni l'ispettoria si è impegnata molto negli ambienti di grande povertà e di disagio giovanile con le presenze di Liverpool, e di Edimburgo
- Considerevole è il cammino dell'ispettoria con i confratelli anziani e ammalati a Bolton e Farnborough.
- Significativo è l'impegno dello 'Youth Service'.
- A Limerick i confratelli curano la pastorale universitaria nella parrocchia.
- A Malta sono rilevanti la presenza nella scuola e nel centro di spiritualità a Dingli; sta facendo anche un grande servizio la casa di accoglienza per giovani in difficoltà 'Osanna Pia'.
- In Tunisia, a Manouba, tre confratelli gestiscono e animano una scuola elementare nel mondo islamico.
- In Olanda si cercano modi efficaci per assicurare la permanenza del carisma salesiano attraverso il 'Movimento laici Olandesi'
- Nella casa di Amsterdam si svolge un prezioso lavoro di assistenza per giovani abbandonati
- Il centro di pastorale giovanile di Assel porta avanti diverse proposte interessanti.
- A Vienna, la 'Don Bosco Haus' realizza numerose proposte per la formazione e l'animazione dei giovani dell'Austria e dell'Europa, con una notevole partecipazione.
- Si è avviata l'organizzazione di giorni di scambio e di riflessione ( Fulpmer Tagungen) per trovare nuove prospettive per il futuro dell'ispettoria.
- Si ha cura inoltre di elaborare e proporre approfondimenti tematici circa la spiritualità salesiana.
- L'ispettoria si impegna molto nelle opere per giovani a rischio (Berlin, Helenberg, Velbert).
- Le due case per esercizi spirituali di Calhorn e Juenkerath stanno dando un notevole impulso nell'attenzione alla spiritualità.
- Una presenza significativa si svolge a Soedertalje, in Svezia, dove la Chiesa sta crescendo e vi è una vitalità ricca di promesse.
- Una delle attività significative è il nuovo progetto 'Stuttgart', iniziato in agosto 1999. Tre confratelli hanno assunto la responsabilità della pastorale giovanile nella città, su domanda del vescovo Kasher.
- Continua ad essere un punto di riferimento importante la rinomata scuola superiore di pedagogia, filosofia e teologia di Benediktbeuern, con l' istituto di spiritualità salesiana, l'istituto di pastorale giovanile, il centro di ecologia e la casa per esercizi spirituali.
- Ammirevole è anche la presenza a Chemnitz, nella ex-DDR, dove con un insieme di proposte di formazione professionale si aiutano i giovani a inserirsi nella vita professionale come 'onesti cittadini e buoni cristiani'.
REGIONE EUROPA OVEST
Attività significative
La varietà e ricchezza
della realizzazione del carisma salesiano in questa vastissima regione è
notevole.
La Polonia
La Polonia
- Dopo il regime comunista, i salesiani si stanno aprendo a nuovi campi educativi: negli ultimi 6 anni sono state aperte 30 nuove scuole, è cresciuta l'attenzione ai giovani a rischio e si sono sviluppati i centri giovanili.
- Significativi sono anche i nuovi gruppi giovanili di evangelizzazione come Pustynia Miast, Saruel e vari gruppi di spiritualità tra studenti universitari.
- Un evento non senza importanza è stata la beatificazione dei 5 giovani di 'Poznan' e di Don Kowalski.
- Nel vasto territorio della ex Russia, pur tra molte difficoltà, i salesiani sono impegnati nelle parrocchie, nei centri giovanili e, recentemente, nel lavoro tra i ragazzi della strada (due presenze a Mosca e una a Odessa in Ucraina).
- Si sono insediati nella freddissima Siberia per la prima evangelizzazione a Yakutsk e Aldan; hanno avviato l'aspirantato a Mosca e il postnoviziato a Sankt Petersburg.
- Significativa è la presenza nella scuola statale con la sezione della tipografia a Gatchina (Sankt Petersburg)
- Nel vasto territorio della Circoscrizione sono prevalenti tre riti: latino - bizantino - armeno. I salesiani di rito bizantino hanno una forte presenza a L'viv in Ucraina.
- Da qualche anno l'ispettoria ha avviato la missione in Bulgaria nella città di Kazanlak. I confratelli sono al servizio di giovani di rito bizantino e latino
- In collaborazione con le facoltà dell'università di Praga hanno avviato l'Accademia per la pedagogia sociale e la teologia (Jabok).
- Vi è anche un centro giovanile molto vivace a Brno
- I salesiani slovacchi stanno vivendo un significativo slancio missionario. Già da tempo lavorano in Siberia a Yakutsk e Aldan. Nel 2000 avvieranno la presenza salesiana a Baku in Azerbajdzan.
- Da tempo stanno lavorando tra gli zingari.
- Vi è un notevole impegno nell'edizione di sussidi catechistici e si sta progettando un nuovo edificio per la formazione dei numerosi studenti di teologia.
- Questa ispettoria ha varie presenze nei paesi dei Balcani: Serbia a Belgrado e Muzlja, Monte Negro a Pdgorica, Kosovo a Pristina.
- A Ljubljana si sta portando avanti il progetto 'Scala', un oratorio mobile, e a Celje si inizia un progetto per giovani adulti disoccupati.
- Vi è anche una forte presenza della scuola a Zelimje
- L'ispettoria ha avviato un centro di formazione professionale a Zepce in Bosnia Erzegovina per tre gruppi etnici e religiosi diversi.
- Si è ricostruita dopo la guerra, a Beli Manastir, la parrocchia e il centro giovanile
- Il santuario nazionale, costruito a Zagabria, 'La Madonna della Speranza' diventerà un centro di spiritualità giovanile.
- Con molto coraggio i confratelli hanno avviato a Kazincbarcika una scuola tecnica per zingari.
- E' stato aperto a Pelifoldszenkerest un centro di spiritualità e avviato l'aspirantato.
- Il centro giovanile di Budapest sta diventando sempre più vivace.
- Nel processo di ristrutturazione della presenza salesiana, l'ispettoria ha avviato due esperienze di 'comunità aperta' nella città di Gent.
- Oltre la presenza in numerose scuole, è stato avviato, alcuni anni fa, il 'Centro nazionale del tempo libero', che forma giovani animatori per gli oratori festivi e i campi estivi.
- Negli ultimi anni l'ispettoria si è impegnata molto negli ambienti di grande povertà e di disagio giovanile con le presenze di Liverpool, e di Edimburgo
- Considerevole è il cammino dell'ispettoria con i confratelli anziani e ammalati a Bolton e Farnborough.
- Significativo è l'impegno dello 'Youth Service'.
- A Limerick i confratelli curano la pastorale universitaria nella parrocchia.
- A Malta sono rilevanti la presenza nella scuola e nel centro di spiritualità a Dingli; sta facendo anche un grande servizio la casa di accoglienza per giovani in difficoltà 'Osanna Pia'.
- In Tunisia, a Manouba, tre confratelli gestiscono e animano una scuola elementare nel mondo islamico.
- In Olanda si cercano modi efficaci per assicurare la permanenza del carisma salesiano attraverso il 'Movimento laici Olandesi'
- Nella casa di Amsterdam si svolge un prezioso lavoro di assistenza per giovani abbandonati
- Il centro di pastorale giovanile di Assel porta avanti diverse proposte interessanti.
- A Vienna, la 'Don Bosco Haus' realizza numerose proposte per la formazione e l'animazione dei giovani dell'Austria e dell'Europa, con una notevole partecipazione.
- Si è avviata l'organizzazione di giorni di scambio e di riflessione ( Fulpmer Tagungen) per trovare nuove prospettive per il futuro dell'ispettoria.
- Si ha cura inoltre di elaborare e proporre approfondimenti tematici circa la spiritualità salesiana.
- L'ispettoria si impegna molto nelle opere per giovani a rischio (Berlin, Helenberg, Velbert).
- Le due case per esercizi spirituali di Calhorn e Juenkerath stanno dando un notevole impulso nell'attenzione alla spiritualità.
- Una presenza significativa si svolge a Soedertalje, in Svezia, dove la Chiesa sta crescendo e vi è una vitalità ricca di promesse.
- Una delle attività significative è il nuovo progetto 'Stuttgart', iniziato in agosto 1999. Tre confratelli hanno assunto la responsabilità della pastorale giovanile nella città, su domanda del vescovo Kasher.
- Continua ad essere un punto di riferimento importante la rinomata scuola superiore di pedagogia, filosofia e teologia di Benediktbeuern, con l' istituto di spiritualità salesiana, l'istituto di pastorale giovanile, il centro di ecologia e la casa per esercizi spirituali.
- Ammirevole è anche la presenza a Chemnitz, nella ex-DDR, dove con un insieme di proposte di formazione professionale si aiutano i giovani a inserirsi nella vita professionale come 'onesti cittadini e buoni cristiani'.
REGIONE EUROPA ITALIA
Attività prevalenti
Essendo la missione dei
salesiani a carattere giovanile, l'attività prevalente è quella scolastica.
Le scuole medie, superiori, e i centri di formazione professionale,
caratterizzano l'azione dei continuatori dell'attività educativa di don
Bosco. I Salesiani gestiscono in Italia 120 scuole e 45 centri di
formazione professionale (CFP), compresi su un vasto quadro di lavoro
pastorale. La scuola. La scuola rappresenta uno dei campi di maggior
impegno dei salesiani. Essa si era strutturata già nel secolo scorso secondo
un proprio sistema, ispirato alla pedagogia di don Bosco. Attualmente i
salesiani sono impegnati, tra medie e superiori, in circa 120 scuole, con un
totale di circa 20.000 alunni, 2.000 docenti, di cui 600 religiosi. Sono
coordinate in Italia dall'Associazione CNOS/SCUOLA, fondata nel 1995.
I CFP. Nel campo della formazione professionale l'intervento salesiano vanta una originaria e originale tradizione. Ma mutamenti nelle situazioni sociali e scolastiche hanno introdotto notevoli mutamenti nel sistema formativo tradizionale. Oggi i Salesiani sono inseriti nel sistema organico di formazione professionale delle varie Regioni d'Italia e i CFP salesiani sono, quindi, una realtà importante, sia dal punto di vista quantitativo come dal punto di vista qualitativo.
Le parrocchie consentono ai Salesiani di raggiungere circa un milione e mezzo di fedeli, con la possibilità di coinvolgere forze sempre nuove all'attuazione del loro progetto. Sono 171 le parrocchie affidate ai Salesiani, mentre in ogni istituzione agisce, se non un Oratorio-Centro giovanile, almeno un interesse oratoriano. Sta crescendo il volontariato dei giovani anche a sostegno delle "tradizionali" iniziative: campi, ritiri, convegni, incontri, gare, corsi, ecc. e un'attenzione particolare viene dedicata (nel quadro della normativa salesiana) ai ragazzi "a rischio" anche mediante piccole comunità terapeutiche e preventive.
L'oratorio è la formula più frequente e fortunata per radicarsi nell'ambiente e inserire il carisma di don Bosco nella missione delle chiese particolari. Oggetto delle cure dei salesiani sono, in genere, ragazzi e giovani del ceto popolare.
Da più di 10 anni è vivo in Italia il "Movimento Giovanile Salesiano" che aggrega numerosi giovani, offrendo ad essi significative esperienze nell'ambito della spiritualità giovanile salesiana.
La droga, la disoccupazione giovanile e, in genere, l'emarginazione hanno creato, in questi ultimi anni, l'esigenza di venire incontro ad alcuni giovani con strutture di recupero, case di prima accoglienza, comunità terapeutiche e centri per minori.
Decisivi orientamenti riceve il lavoro tra i giovani dalle indicazioni che pervengono dalla Conferenza Ispettoriale (CISI), dal Dicastero centrale per la Pastorale Giovanile, e in particolare dallo stesso Rettor Maggiore. Un Manifesto della Spiritualità Giovanile Salesiana è stato redatto con il contributo di numerosi esperti e operatori specializzati.
NB: La presentazione dettagliata delle singole ispettorie e case dell'Italia è offerta dal sito Web con il seguente indirizzo: http://www.donbosco.it
I CFP. Nel campo della formazione professionale l'intervento salesiano vanta una originaria e originale tradizione. Ma mutamenti nelle situazioni sociali e scolastiche hanno introdotto notevoli mutamenti nel sistema formativo tradizionale. Oggi i Salesiani sono inseriti nel sistema organico di formazione professionale delle varie Regioni d'Italia e i CFP salesiani sono, quindi, una realtà importante, sia dal punto di vista quantitativo come dal punto di vista qualitativo.
Le parrocchie consentono ai Salesiani di raggiungere circa un milione e mezzo di fedeli, con la possibilità di coinvolgere forze sempre nuove all'attuazione del loro progetto. Sono 171 le parrocchie affidate ai Salesiani, mentre in ogni istituzione agisce, se non un Oratorio-Centro giovanile, almeno un interesse oratoriano. Sta crescendo il volontariato dei giovani anche a sostegno delle "tradizionali" iniziative: campi, ritiri, convegni, incontri, gare, corsi, ecc. e un'attenzione particolare viene dedicata (nel quadro della normativa salesiana) ai ragazzi "a rischio" anche mediante piccole comunità terapeutiche e preventive.
L'oratorio è la formula più frequente e fortunata per radicarsi nell'ambiente e inserire il carisma di don Bosco nella missione delle chiese particolari. Oggetto delle cure dei salesiani sono, in genere, ragazzi e giovani del ceto popolare.
Da più di 10 anni è vivo in Italia il "Movimento Giovanile Salesiano" che aggrega numerosi giovani, offrendo ad essi significative esperienze nell'ambito della spiritualità giovanile salesiana.
La droga, la disoccupazione giovanile e, in genere, l'emarginazione hanno creato, in questi ultimi anni, l'esigenza di venire incontro ad alcuni giovani con strutture di recupero, case di prima accoglienza, comunità terapeutiche e centri per minori.
Decisivi orientamenti riceve il lavoro tra i giovani dalle indicazioni che pervengono dalla Conferenza Ispettoriale (CISI), dal Dicastero centrale per la Pastorale Giovanile, e in particolare dallo stesso Rettor Maggiore. Un Manifesto della Spiritualità Giovanile Salesiana è stato redatto con il contributo di numerosi esperti e operatori specializzati.
NB: La presentazione dettagliata delle singole ispettorie e case dell'Italia è offerta dal sito Web con il seguente indirizzo: http://www.donbosco.it
REGIONE MEDIO ORIENTE
La
presenza salesiana in Medio Oriente
L'Ispettoria salesiana del Medio Oriente (MOR) è formata
dalle presenze in cinque nazioni Egitto (1896), Iran (1936), Israele (1891),
Libano (1952), Siria (1948) e Turchia (1903). Dopo il recente distacco
dell'Etiopia e dell'Eritrea, i confratelli che operano in queste nazioni sono
circa 120.
Una presenza non priva di difficoltà, ma con notevole capacità di:
Una presenza non priva di difficoltà, ma con notevole capacità di:
- creare spazi di dialogo fra religioni e popoli diversi, e fra chiese cristiane di diverso rito, in mezzo a popoli in rapida evoluzione (Iran);
- educare i giovani alla reciproca accoglienza, sulla base della comune dignità umana e dei valori democratici fondamentali: a questo mirano le scuole "aperte" (come a Instambul), i centri di Formazione professionale e gli Istituti tecnici - in Egitto, come in Israele, come nella zona palestinese e nel Libano;
- mettere a frutto il dono della Terrasanta - in vista della formazione permanente e della formazione teologica dei salesiani e di altri religiosi (Cremisan);
- fornire ambienti educativi capaci di far crescere i giovani nella loro coscienza di credenti, nella capacità di incontro e di relazione, nella conoscenza delle lingue e delle culture internazionali: così avviene negli oratori della Siria, Turchia, Libano, Palestina, Israele, Egitto.
FONTE del testo: http://www.sdb.org
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