PONTIFICIO
CONSIGLIO DELLA CULTURA
PONTIFICIO CONSIGLIO PER IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
PONTIFICIO CONSIGLIO PER IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
GESÙ CRISTO
PORTATORE DELL'ACQUA VIVA
PORTATORE DELL'ACQUA VIVA
Una
riflessione cristiana
sul “New Age”
sul “New Age”
INDICE
1.1. Perché ora?
1.2. L'era delle comunicazioni
1.3. Il contesto culturale
1.4. Il New Age e la fede cattolica
1.5. Una sfida positiva
2.2. Che cosa pretende di offrire il New Age?
2.2.1. Incanto: deve esserci un angelo
2.2.2. Armonia e comprensione: una buona vibrazione
2.2.3. Salute: una vita aurea
2.2.4. Unità integrale: un viaggio magico e misterioso2.3. I principi fondamentali del pensiero New Age
2.3.1. Una risposta globale in un tempo di crisi
2.3.2. La matrice essenziale del pensiero New Age
2.3.3. Temi centrali del New Age
2.3.4. Che cosa dice il New Age a proposito...
2.3.4.1. ...della persona umana?
2.3.4.2. ...di Dio?
2.3.4.3. ... del mondo?
7.
Appendice
8. Risorse
Questo studio si occupa del
complesso fenomeno del New Age che influenza numerosi aspetti della
cultura contemporanea.
Lo studio è un rapporto
provvisorio. È il frutto della riflessione comune del Gruppo di Studio sui
Nuovi Movimenti Religiosi, composto da membri dello « staff » di diversi
Dicasteri della Santa Sede: i Pontifici Consigli della Cultura e per il Dialogo
Interreligioso (che sono stati i principali redattori di questo progetto), la
Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli e il Pontificio Consiglio per la
Promozione dell'Unità dei Cristiani.
Queste riflessioni si rivolgono
innanzitutto a coloro che sono impegnati nella pastorale, così che possano
essere in grado di spiegare in che modo il movimento New Age differisca
dalla fede cristiana. Questo studio invita i lettori a tener conto della maniera
in cui la religiosità New Age si rivolge alla fame spirituale degli
uomini e delle donne contemporanee. Si deve riconoscere che l'attrazione che la
religiosità New Age esercita su alcuni cristiani è in parte dovuta alla
mancanza di una seria attenzione nelle proprie comunità a temi che fanno
realmente parte della sintesi cattolica, quali l'importanza della dimensione
spirituale dell'uomo e la sua integrazione con l'insieme della vita, la ricerca
di un significato per essa, il legame fra gli esseri umani ed il resto della
creazione, il desiderio di un cambiamento personale e sociale, ed il rifiuto di
una visione razionalista e materialista dell'umanità.
La presente pubblicazione richiama
l'attenzione sulla necessità di conoscere e comprendere il New Age quale
corrente culturale, così come sulla necessità per i cattolici di una conoscenza
dell'autentica dottrina e spiritualità cattolica per valutare in maniera
corretta i temi di questa corrente. I primi due capitoli presentano il New
Age come una tendenza culturale dai molteplici aspetti e offrono un'analisi
dei fondamenti del suo pensiero. Dal terzo capitolo in poi vengono offerte
indicazioni per una ricerca su questo movimento in paragone con il messaggio
cristiano. Vi sono anche alcuni suggerimenti di natura pastorale.
Chi desidera approfondire lo studio
del New Age troverà riferimenti utili nell'Appendice. È auspicabile che
quest'opera sia uno stimolo per studi ulteriori che si adattino a diversi
contesti culturali. Essa si prefigge anche lo scopo di incoraggiare il
discernimento in quanti cercano sicuri punti di riferimento per una vita di
maggiore pienezza. È davvero nostra convinzione che in tanti dei nostri
contemporanei che sono in ricerca, noi possiamo scoprire una autentica sete di
Dio. Come ha affermato Papa Giovanni Paolo II rivolgendosi a un gruppo di
Vescovi degli Stati Uniti: « I Pastori devono onestamente chiedersi se hanno
prestato sufficiente attenzione alla sete del cuore umano di vera “acqua viva”
che solo Cristo nostro Redentore può offrirci (cf. Gv 4, 7-13). Come lui,
noi dobbiamo insistere “sulla dimensione spirituale della fede, sulla perenne
freschezza del messaggio evangelico e sulla sua capacità di trasformare e
rinnovare coloro che lo accettano » (AAS 86/4, 330).
Le seguenti riflessioni intendono
essere una guida per i cattolici impegnati nella predicazione del Vangelo e
nell'insegnamento della fede a ogni livello in seno alla Chiesa. Questo
documento non intende offrire un insieme di risposte complete ai numerosi
interrogativi suscitati dal New Age o da altri segni contemporanei della
perenne ricerca umana di felicità, significato e salvezza. È un invito a
comprendere questa corrente culturale e a impegnarsi in un dialogo autentico con
quanti sono influenzati dal suo pensiero. Il documento guida coloro che sono
impegnati nella pastorale nella loro comprensione e risposta alla spiritualità
New Age, sia illustrando i punti nei quali questa spiritualità contrasta
con la fede cattolica sia rifiutando le posizioni esposte dai pensatori New
Age in opposizione alla fede cristiana. Ciò che si richiede ai cristiani è,
innanzitutto, un saldo radicamento nella propria fede. Su questa solida base,
possono edificare una vita che risponda positivamente all'esortazione contenuta
nella Prima Lettera di San Pietro: « rispondere a chiunque vi domandi ragione
della speranza che è in voi. Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto,
con una retta coscienza » (1 Pt 3, 15 e seg.).
L'inizio del terzo millennio non
occorre soltanto duemila anni dopo la nascita di Gesù, ma anche in un momento in
cui gli astrologi credono che l'Età dei Pesci, loro nota come era cristiana,
volga al termine. Il movimento New Age prende il nome dall'imminente Età
astrologica dell'Acquario. Il New Age è una delle numerose spiegazioni
del significato di questo momento storico che bombardano la cultura
contemporanea (in particolare quella occidentale) ed è difficile individuare con
chiarezza quanto sia coerente o meno con il messaggio cristiano. Perciò questo
sembra essere il momento giusto per offrire una valutazione, dall'ottica
cristiana, del pensiero del New Age e del movimento New Age nel
suo insieme. È stato detto, abbastanza correttamente, che oggi molte persone
oscillano fra certezza e incertezza, in particolare per quanto riguarda la
propria identità.1 Alcuni sono del parere che la religione cristiana
sia patriarcale e autoritaria, che le istituzioni politiche siano incapaci di
migliorare il mondo e che la medicina ufficiale (allopatica) non riesca a
guarire efficacemente le persone. Il fatto che quelli che una volta erano
elementi centrali nella società vengano ora percepiti come indegni di fiducia o
privi di autentica autorità, ha creato un clima in cui le persone guardano
dentro di sé, in se stesse, alla ricerca di senso e di forza. Si rivolgono anche
a istituzioni alternative, nella speranza che possano soddisfare i loro bisogni
più profondi. La vita caotica o non strutturata delle comunità alternative degli
anni '70 ha promosso una ricerca di disciplina e di strutture che sono
evidentemente gli elementi chiave dei popolarissimi movimenti « mistici ». Il
New Age è attraente soprattutto perché molto di quanto offre soddisfa
aspirazioni, spesso non soddisfatte dalle istituzioni ufficiali.
Sebbene molto del New Age sia
una reazione alla cultura contemporanea, per molti versi ne è figlio. Il
Rinascimento e la Riforma hanno plasmato l'individuo occidentale moderno, che
non è oppresso da fardelli esteriori come l'autorità meramente estrinseca e la
tradizione. Le persone sentono sempre meno il bisogno di « far parte di »
istituzioni (e tuttavia la solitudine è una vera e propria piaga della vita
moderna) e non sono inclini a sottoporsi a giudizi « ufficiali ». Con questo
culto dell'uomo, la religione viene ricondotta alla sfera intima, ciò che
prepara il terreno per una celebrazione della sacralità del sé. Per questo
motivo il New Age condivide molti dei valori propugnati dalla cultura
imprenditoriale e dal « Vangelo della prosperità » (di cui si parlerà in
seguito: sezione 2. 4) e anche dalla cultura consumistica, la cui influenza si
manifesta nel numero sempre più alto di persone che ritengono possibile
mischiare cristianesimo e New Age, prendendo da ognuno quanto ritengono
sia il meglio di entrambi.2 Vale la pena ricordare che alcune
deviazioni all'interno del cristianesimo sono andate oltre il teismo
tradizionale, accettando una svolta unilaterale verso il sé e questo ha
incoraggiato una confusione di prospettive. È importante osservare che, in
alcune pratiche New Age, Dio è ridotto alla funzione di promuovere lo
sviluppo dell'individuo.
Il New Age attira persone
imbevute dei valori della cultura moderna. La libertà, l'autenticità,
l'autonomia e altri valori simili sono considerati sacri. Affascina quanti hanno
problemi con la società patriarcale. « Non richiede più fede che andare al
cinema » 3 e tuttavia pretende di soddisfare le aspirazioni
spirituali delle persone. Qui si pone una questione centrale: che cosa si
intende per spiritualità in un contesto New Age? La risposta svela alcune
differenze fra la tradizione cristiana e molto di ciò che può essere chiamato
New Age. Alcune versioni del New Age sfruttano le forze della natura
e cercano di comunicare con un altro mondo per scoprire il destino degli
individui, aiutandoli a sintonizzarsi sulla giusta frequenza per trarre il
meglio da sé e dalle circostanze. Nella maggior parte dei casi, tutto ciò è
completamente fatalistico. Il cristianesimo, invece, è un invito a guardare
fuori di sé e oltre, al « Nuovo Avvento » di Dio che ci chiama a vivere il
dialogo d'amore.4
Negli ultimi anni, la rivoluzione
tecnologica nelle comunicazioni ha creato una situazione del tutto nuova. La
facilità e la velocità con le quali, nel nostro tempo, le persone possono
comunicare, costituiscono una delle ragioni per cui il New Age è riuscito
a richiamare l'attenzione di persone di tutte le età e di tutte le formazioni,
confondendo anche molti seguaci di Cristo che non sono sicuri di che cosa si
tratti. Internet, in particolare, esercita un'influenza enorme, soprattutto fra
i giovani, che lo considerano un modo loro congeniale e affascinante per
acquisire informazioni. Tuttavia, è un mutevole veicolo di equivoci su
moltissimi aspetti della religione: non tutto ciò che è etichettato come
« cristiano » o « cattolico » riflette fedelmente gli insegnamenti della Chiesa
cattolica e, al contempo, c'è una notevole diffusione delle fonti del New Age
che vanno dal serio al faceto. Le persone hanno bisogno, e a ragione, di
informazioni affidabili sulle differenze fra cristianesimo e New Age.
Esaminando molte tradizioni New
Age, appare subito chiaro che, di fatto, di nuovo c'è molto poco. Il nome
sembra essersi diffuso attraverso i Rosa Croce e la Massoneria, al tempo delle
rivoluzioni francese e americana, ma la realtà a cui si riferisce è una variante
contemporanea dell'esoterismo occidentale. Quest'ultimo s'ispira ai gruppi
gnostici che sorsero nei primi anni del cristianesimo e acquisì importanza in
Europa nel periodo della Riforma. Si è sviluppato parallelamente alle visioni
scientifiche del mondo e ha acquisito una giustificazione razionale nei secoli
diciottesimo e diciannovesimo. Si è caratterizzato per il rifiuto progressivo di
un Dio personale e per il concentrarsi su altre entità, che spesso fungono da
intermediari fra Dio e l'uomo nel cristianesimo tradizionale, con adattamenti
sempre più originali di questi ultimi e l'introduzione di altri. Una forte
tendenza della cultura occidentale moderna, che ha fatto spazio alle idee New
Age, è l'accettazione generale della teoria evoluzionistica di Darwin.
Quest'ultima, accanto all'attenzione rivolta a poteri spirituali nascosti o
forze della natura, ha costituito la spina dorsale di molti aspetti di ciò che è
ora conosciuta come teoria New Age. Fondamentalmente, il New Age
ha avuto un grande successo perché la sua visione del mondo era già stata
ampiamente accettata. Il terreno era stato preparato dallo sviluppo e dalla
diffusione del relativismo e dall'antipatia o dall'indifferenza verso la fede
cristiana. Inoltre, si è svolto un acceso dibattito su una possibile definizione
del New Age come fenomeno postmoderno. L'esistenza ed il fervore del
pensiero e della pratica New Age testimoniano le inestinguibili aspirazioni
dello spirito umano verso la trascendenza e il senso religioso, che non è solo
un fenomeno culturale contemporaneo, ma era già evidente nel mondo antico sia
cristiano che pagano.
Pur ammettendo che la religiosità
New Age in qualche modo risponde alle legittime aspirazioni della natura
umana, si deve riconoscere che esso tenta di farlo opponendosi ogni volta alla
rivelazione cristiana. In particolare nella cultura occidentale, il fascino
esercitato dagli approcci « alternativi » alla spiritualità è molto forte. Da
una parte, fra i cattolici si sono diffuse nuove forme di affermazione
psicologica dell'individuo, anche nei centri di ritiro, nei seminari e negli
istituti di formazione per religiosi. Dall'altra, la nostalgia e la curiosità
sempre più forti per la saggezza e i rituali antichi spiegano l'ampia diffusione
dell'esoterismo e dello gnosticismo. Molte persone sono particolarmente attratte
da quanto è noto, a torto o a ragione, come spiritualità « celtica »,5
o da religioni di popoli antichi. Libri e corsi sulla spiritualità e sulle
religioni antiche o orientali sono un'impresa in forte espansione e sono spesso
etichettati con il termine New Age per motivi commerciali. Tuttavia i
collegamenti con quelle religioni non sono sempre chiari e spesso vengono
negati.
Un adeguato discernimento cristiano
del pensiero e della pratica New Age non può non riconoscere che, come
nello gnosticismo del secondo e terzo secolo, esso rappresenta una specie di
compendio di posizioni che la Chiesa ha identificato come eterodosse. Giovanni
Paolo II mette in guardia sulla « rinascita delle antiche idee gnostiche nella
forma del cosiddetto New Age. Non ci si può illudere che esso porti a un
rinnovamento della religione. È soltanto un nuovo modo di praticare la gnosi,
cioè quell'atteggiamento dello spirito che, in nome di una profonda conoscenza
di Dio, finisce per stravolgere la Sua Parola sostituendo parole che sono
soltanto umane. La gnosi non si è mai ritirata dal terreno del cristianesimo, ma
ha sempre convissuto con esso, a volte sotto forme di corrente filosofica, più
spesso con modalità religiose o parareligiose, in deciso anche se non dichiarato
contrasto con ciò che è essenzialmente cristiano ».6 Se ne può vedere
un esempio nell'enneagramma, lo strumento per l'analisi del carattere secondo
nove tipi, il quale, quando viene utilizzato come mezzo di crescita spirituale
introduce ambiguità nella dottrina e nella vita della fede cristiana.
Il fascino del New Age non si
può sottovalutare. Quando la conoscenza del contenuto della fede cristiana è
debole, si può sostenere, erroneamente, che la religione cristiana non ispiri
una profonda spiritualità e si è tentati di cercare altrove. È vero che alcuni
ritengono che il New Age sia già un fenomeno passato e parlano di « next »
Age.7 Si riferiscono a una crisi che ha cominciato a manifestarsi
negli Stati Uniti d'America nei primi anni '90, ma ammettono che, in particolare
al di fuori del mondo anglofono, questa « crisi » potrebbe sopraggiungere più
tardi. Tuttavia librerie, stazioni radiofoniche e la pletora di gruppi di
auto-aiuto sorti in numerose città e cittadine occidentali, sembrano narrare una
storia diversa. Pare che, almeno per il momento, il New Age sia ancora
molto vivo e parte integrante dell'attuale scenario culturale.
Il successo del New Age
lancia una sfida alla Chiesa. Le persone sentono che la religione cristiana non
offre loro – o forse non gli ha mai dato – ciò di cui hanno veramente bisogno.
La ricerca che spesso conduce le persone al New Age è un desiderio
autentico di spiritualità più profonda, di qualcosa che tocchi il loro cuore, e
di un modo per conferire un senso a un mondo confuso e spesso alienante. C'è un
tono positivo nelle critiche che il New Age muove al « materialismo della
vita quotidiana, della filosofia e anche della medicina e della psichiatria; al
riduzionismo che si rifiuta di prendere in considerazione le esperienze
religiose e soprannaturali; alla cultura industriale dell'individualismo
sfrenato, che insegna l'egoismo e non si preoccupa degli altri, del futuro e
dell'ambiente ».8 A creare problema sono le risposte alternative del
New Age alle questioni esistenziali. Se la Chiesa non vuole essere
accusata di essere sorda ai desideri delle persone, i suoi membri devono fare
due cose: radicarsi ancor più saldamente nei fondamenti della propria fede e
ascoltare il grido, spesso silenzioso, che si leva dal cuore delle persone e
che, se non viene ascoltato dalla Chiesa, le porta altrove. I fedeli devono
essere esortati a unirsi più intimamente a Gesù Cristo per essere pronti a
seguirlo, poiché Egli è la via autentica verso la felicità, la verità su Dio e
la pienezza di vita per tutti gli uomini e per tutte le donne in grado di
rispondere al Suo amore.
I cristiani in molte società
occidentali, e sempre più spesso anche in altre parti del mondo, vengono in
contatto con aspetti diversi del fenomeno noto come New Age. Molti di
loro desiderano capire qual è il modo migliore per avvicinarsi a qualcosa che
affascina ma è allo stesso tempo complesso, sfuggente e a volte irritante.
Queste riflessioni costituiscono il tentativo di aiutare i cristiani a fare due
cose:
– Individuare gli elementi dello sviluppo della tradizione New Age;
– Indicare quegli aspetti che sono in contraddizione con la rivelazione cristiana.
Questa è una risposta pastorale a
una sfida attuale che non tenta neanche di elencare esaustivamente i fenomeni
del New Age, poiché ne risulterebbe un pesante volume ed è già possibile
trovare altrove queste informazioni. È essenziale tuttavia cercare di capire il
New Age correttamente per valutarlo con serenità ed evitare di farne una
caricatura. Sarebbe sconsiderato e falso affermare che tutto ciò che è legato al
New Age è giusto o è sbagliato. Tuttavia, data la visione che soggiace
alla religiosità New Age, nel complesso è difficile conciliarlo con la dottrina
e la spiritualità cristiane.
Il New Age non è un movimento
nel senso normalmente attribuito all'espressione « Nuovo Movimento Religioso » e
non è neanche quanto si intende abitualmente con i termini « culto » e
« setta ». Essendo trasversale alle culture e presente in vari fenomeni quali la
musica, il cinema, i seminari, i gruppi di studio, i ritiri, le terapie e molte
altre attività ed eventi, è molto più diffuso e informale, sebbene alcuni gruppi
religiosi o para-religiosi incorporino consapevolmente elementi New Age.
Secondo alcuni, questa corrente è stata una fonte di idee per varie sette
religiose e parareligiose.9 Il New Age non è un movimento
unico o uniforme, ma piuttosto una rete a maglie larghe di praticanti il cui
approccio consiste nel pensare globalmente, ma agire localmente. Chi fa
parte di questa rete non ne conosce necessariamente gli altri componenti e li
incontra raramente, se non addirittura mai. Nel tentativo di evitare la
confusione che può derivare dall'uso del termine « movimento », alcuni si
riferiscono al New Age come a un « milieu » 10 o a un « culto
di ascoltatori » (audience cult).11 Tuttavia, si è anche
sottolineato che « è una corrente di pensiero molto coerente »,12 una
sfida deliberata alla cultura moderna. Si tratta di un struttura sincretica che
incorpora molti elementi diversi, permettendo alle persone di condividere
interessi o legami a gradi molto diversi e a vari livelli di impegno. Molte
tendenze, pratiche e atteggiamenti che fanno in qualche maniera parte del New
Age sono, di fatto, parte di una profonda reazione, facilmente
identificabile, contro la cultura dominante, e così in questo senso il termine
« movimento » non è del tutto fuori luogo. Esso si può applicare al New Age
nello stesso senso in cui si applica ad altri ampi movimenti sociali, come
quello per i diritti civili o quello pacifista. Come questi ultimi, infatti,
esso comprende una sbalorditiva schiera di persone legate ai principali scopi
del movimento, ma molto diverse nel modo di esserne coinvolte e di comprendere
alcune questioni particolari.
L'espressione « religione del New
Age » è ancor più controversa, perciò è meglio evitarla, sebbene il New
Age sia spesso una risposta a interrogativi e necessità di carattere
religioso e il suo fascino si eserciti su persone che cercano di scoprire e
riscoprire una dimensione spirituale nella propria vita. La scelta di evitare
l'espressione « religione del New Age » non vuole in alcun modo mettere
in dubbio il carattere autentico della ricerca di significato e di senso nella
vita da parte di queste persone, ma solo rispettare il fatto che molti
nell'ambito di questo movimento fanno un'attenta distinzione fra « religione » e
« spiritualità ». Molti hanno rifiutato la religione organizzata perché a loro
giudizio non è riuscita a soddisfare i loro bisogni e proprio per questo motivo
si sono rivolti altrove per trovare « spiritualità ». Inoltre, nel New Age
è fondamentale la convinzione che il tempo delle religioni particolari sia
finito e quindi riferirsi ad esso come a una religione sarebbe contrario al suo
modo di concepirsi. Comunque, è abbastanza corretto porre il New Age nel
contesto più ampio di religiosità esoterica, il cui fascino continua ad
aumentare.13
Questo testo pone un problema di
fondo. È un tentativo di comprendere e valutare qualcosa che è fondamentalmente
un'esaltazione della ricchezza dell'esperienza umana. È quindi destinato a
suscitare critiche per il fatto di non riuscire a rendere giustizia a un
movimento culturale la cui essenza è proprio quella di infrangere quelli che
sono considerati gli angusti limiti del discorso razionale. Tuttavia intende
essere un invito a tutti i cristiani a prendere sul serio il New Age e
come tale chiede ai suoi lettori di entrare in un dialogo critico con persone
che seguono prospettive molto diverse per affrontare la stessa realtà.
L'efficacia pastorale della Chiesa
nel terzo millennio dipende in grande misura dalla preparazione di proclamatori
efficaci del messaggio evangelico. Quanto segue è una risposta alle difficoltà
espresse da molti nell'affrontare il complesso e sfuggente fenomeno del New
Age. È un tentativo di comprendere che cosa è il New Age e di
individuare gli interrogativi ai quali sostiene di offrire delle risposte e
delle soluzioni. Ci sono alcuni ottimi libri e altri studi che indagano l'intero
fenomeno o spiegano in dettagli alcuni suoi aspetti particolari. Ad alcuni di
essi si farà riferimento nell'Appendice. In ogni caso questi non sempre operano
il necessario discernimento alla luce della fede cristiana. Questo testo si
prefigge lo scopo di aiutare i cattolici a trovare una chiave di lettura dei
principi basilari che sono dietro il pensiero New Age, così che essi
possano compiere una valutazione cristiana degli elementi del New Age in
cui si imbatteranno. Va detto che molte persone non amano il termine New Age
e ritengono l'espressione « spiritualità alternativa » più corretta e meno
limitante. È anche vero che molti dei fenomeni menzionati in questo documento
non recano alcuna etichetta, ma si presume, per brevità, che i lettori
riconosceranno un fenomeno o un insieme di fenomeni che possono, a ragione,
essere collegati con il movimento culturale generale denominato spesso New
Age.
Per molti, il termine New Age
indica chiaramente un'importantissima svolta storica. Secondo alcuni astrologi,
viviamo nell'Età dei Pesci, dominata dal cristianesimo, che verrà sostituita
dalla Nuova Età dell'Acquario all'inizio del terzo millennio.14
L'Età dell'Acquario mantiene un posto importante nel movimento New Age
per l'influenza della teosofia, dello spiritismo, dell'antroposofia e dei loro
precedenti esoterici. Chi sottolinea il mutamento imminente nel mondo esprime
spesso il desiderio di questo cambiamento, non tanto nel mondo stesso
quanto nella nostra cultura e nel modo di rapportarsi al mondo. Ciò è
particolarmente evidente in quanti sottolineano l'idea di un Nuovo Paradigma di
vita. È un approccio affascinante perché, in alcune delle sue espressioni, le
persone non sono spettatori passivi, ma svolgono un ruolo attivo nel modificare
la cultura e nel creare una nuova consapevolezza spirituale. In altre
espressioni, viene attribuita una forza maggiore alla progressione inevitabile
dei cicli naturali. In ogni caso, l'Età dell'Acquario è una visione, non una
teoria. Quella del New Age è un'ampia tradizione che include molte idee
che non hanno un esplicito collegamento con il passaggio dall'Età dei Pesci a
quella dell'Acquario. Vi si trovano visioni del futuro, moderate, ma piuttosto
generalizzate, che prevedono una spiritualità planetaria accanto a religioni
separate, ed analoghe istituzioni politiche planetarie a complemento di quelle
locali, entità economiche globali più partecipative e democratiche, una maggiore
enfasi sulla comunicazione e sull'educazione, un approccio misto alla salute che
combini la medicina ufficiale con l'autoguarigione, una comprensione di sé più
androgina e modi per integrare scienza, misticismo, tecnologia ed ecologia.
Ancora una volta si evidenzia il desiderio profondo di un'esistenza piena e sana
per la razza umana e per il pianeta. Fra le tradizioni confluite nel New Age
vi sono antiche pratiche occulte egiziane, la cabala, il primo gnosticismo
cristiano, il sufismo, la sapienza dei druidi, il cristianesimo celtico,
l'alchimia medievale, l'ermetismo rinascimentale, il buddismo zen, lo yoga,
ecc...15
Ecco ciò che è « nuovo » nel New
Age. Si tratta di un « sincretismo di elementi esoterici e secolari »,16
collegati gli uni agli altri dalla diffusa percezione che i tempi siano maturi
per un cambiamento fondamentale degli individui, della società e del mondo.
Esistono varie espressioni della necessità di un cambiamento:
– dalla fisica meccanica di Newton alla fisica quantistica;
– dall'esaltazione moderna della ragione all'apprezzamento del sentimento, dell'emozione e dell'esperienza (spesso descritti come passaggio dal pensiero razionale dell'emisfero sinistro del cervello a quello intuitivo dell'emisfero destro);
– dal dominio della mascolinità e del patriarcato alla celebrazione della femminilità, negli individui e nella società.
In questi contesti viene spesso
utilizzata l'espressione « mutamento di paradigma ». In alcuni casi, si suppone
chiaramente che tale passaggio non sia solo desiderabile ma inevitabile. Il
rifiuto della modernità che sta alla base del desiderio di cambiamento non è
nuovo, ma può essere descritto come « un risveglio moderno di religioni pagane
mescolato con influssi delle religioni orientali, della psicologia moderna,
della filosofia, della scienza e della controcultura sviluppatasi negli anni '50
e '60 ».17 Il New Age non è altro che il testimone di una
rivoluzione culturale, una reazione complessa alle idee e ai valori dominanti
della cultura occidentale e tuttavia il suo criticismo idealista è
paradossalmente tipico proprio della cultura che combatte.
Riteniamo necessario dire una parola
sul concetto di « mutamento di paradigma », reso popolare da Thomas Kuhn, uno
storico della scienza americano, che considerò un paradigma « l'intera
costellazione di credi, valori, tecniche ecc. condivisi dai membri di una data
comunità ».18 Quando si verifica un mutamento da un paradigma a un
altro, si ha una trasformazione completa di prospettiva piuttosto che uno
sviluppo graduale. Si tratta di una vera e propria rivoluzione e Kuhn sottolineò
che i paradigmi contrastanti fra loro sono di tale ampiezza che non possono
coesistere. Così, ritenere che un mutamento di paradigmi nel campo della
religione e della spiritualità sia semplicemente un nuovo modo per affermare
credi tradizionali significa non afferrare l'essenziale. Quanto sta accadendo è
un cambiamento radicale nella visione del mondo, che mette in dubbio non solo il
contenuto, ma anche l'interpretazione fondamentale della visione precedente.
Forse l'esempio più chiaro di questo, per quanto riguarda il rapporto fra New
Age e cristianesimo, è la ricostruzione completa della vita e del
significato di Gesù Cristo. È impossibile riconciliare queste due visioni.19
È evidente che scienza e tecnologia
non sono riuscite a dare tutto ciò che un tempo sembravano promettere, così
nella loro ricerca di significato e di liberazione le persone si sono rivolte
alla spiritualità. Il New Age che conosciamo è nato dalla ricerca di
qualcosa di più umano e più bello rispetto alla vita opprimente e alienante
della società occidentale. I suoi primi esponenti erano pronti a guardare
lontano nella loro ricerca e per questo il New Age è divenuto un
approccio molto eclettico. Può anche essere uno dei segni di un « ritorno alla
religione », ma di certo non è un ritorno alle dottrine e ai credi cristiani
ortodossi. I primi simboli di questo « movimento » che sono penetrati nella
cultura occidentale furono il famoso festival di Woodstock nello Stato di New
York nel 1969 e il musical Hair, che espose i temi principali del New
Age nell'emblematica canzone « Aquarius ».20 Tuttavia, essi
furono soltanto la punta di un iceberg, le cui reali dimensioni sarebbero
apparse solo in seguito. L'idealismo degli anni '60 e '70 sopravvive ancora in
alcuni ambienti, ma ora non sono coinvolti predominantemente gli adolescenti.
Sono svaniti i legami con l'ideologia politica di sinistra e le droghe
psichedeliche non sono affatto importanti come una volta. Sono accadute talmente
tante cose da allora che tutto ciò non sembra più rivoluzionario. Le tendenze
« spirituali » e « mistiche », prima limitate alla controcultura, sono ora parte
della cultura dominante e riguardano aspetti diversi della vita quali la
medicina, la scienza, l'arte e la religione. La cultura occidentale possiede ora
una consapevolezza politica ed ecologica più generale e tutto questo mutamento
culturale ha avuto un impatto enorme sullo stile di vita delle persone. Alcuni
hanno suggerito che il « movimento » New Age sia proprio questo grande
passaggio a ciò che è considerato « un modo di vita decisamente migliore ».21
Uno degli elementi ricorrenti della
« spiritualità » del New Age è il fascino esercitato da manifestazioni
straordinarie e in particolare da entità paranormali. Le persone riconosciute
come « medium » sostengono che un'altra entità prende il controllo della loro
personalità durante il processo di « estasi » – fenomeno del New Age noto
come « channeling » – durante il quale il « medium » può perdere il controllo
del suo corpo e delle sue facoltà. Alcune persone che hanno assistito a questi
eventi dichiarano che le manifestazioni sono davvero spirituali, ma non
provengono da Dio, nonostante venga utilizzato quasi sempre un linguaggio
d'amore e di luce. È probabilmente più corretto riferirsi ad esse come a forme
di spiritismo piuttosto che di spiritualità in senso stretto. Altri amici e
consiglieri del mondo dello spirito sono angeli (divenuti il fulcro del nuovo
mercato di libri e immagini). Chi fa riferimento agli angeli nel New Age
non lo fa in modo sistematico, perché in quest'ambito le distinzioni a volte
sono considerate inutili se troppo precise, in quanto « esistono molti livelli
di guide, entità, energie e esseri in ogni angolo dell'universo. Sono tutti lì
da cogliere e scegliere secondo i vostri meccanismi di attrazione/repulsione ».22
Queste entità spirituali sono spesso invocate « non religiosamente » per aiutare
ad un rilassamento volto a esercitare un migliore controllo della propria vita e
della propria carriera e ad agevolare il processo decisionale. La fusione con
alcuni spiriti che insegnano attraverso persone particolari è un'altra
esperienza del New Age, sostenuta da chi si definisce « mistico ». Alcuni
spiriti della natura vengono descritti come energie potenti, esistenti nel mondo
naturale e anche nei « piani interiori », ossia coloro ai quali si accede per
mezzo di rituali, droghe e altre tecniche che inducono stati alterati di
coscienza. È chiaro che, almeno in teoria, nel New Age spesso non si
riconosce alcuna autorità spirituale più elevata della propria esperienza
personale interiore.
Fenomeni diversi come il giardino di
Findhorn e il Feng Shui 23 illustrano in vario modo
l'importanza di essere in sintonia con la natura e con il cosmo. Nel New Age
non esiste distinzione fra bene e male. Le azioni umane sono il frutto sia
dell'illuminazione sia dell'ignoranza. Quindi, non possiamo condannare nessuno e
nessuno ha bisogno di perdono. Credere nell'esistenza del male può creare
soltanto negatività e paura. La risposta alla negatività è l'amore. Tuttavia,
non si tratta di tradurlo in azioni, ma di avere determinati atteggiamenti
mentali. L'amore è energia, una vibrazione ad alta frequenza, e il segreto della
felicità, della salute e del successo è essere in grado di trovare una sintonia,
di trovare il proprio posto nella grande catena dell'essere. Gli insegnanti e le
terapie del New Age pretendono di offrire la chiave per individuare
corrispondenze fra tutti gli elementi dell'universo, cosicché le persone possano
modulare il tono della propria vita e essere in armonia le une con le altre e
con tutto ciò che le circonda. Il quadro teorico di riferimento diverge tuttavia
tra autore e autore.24
La medicina ufficiale (allopatica)
tende oggi a limitarsi alla cura di malattie particolari e isolate e non riesce
a prestare attenzione al quadro più ampio della salute della persona. Questo
atteggiamento ha causato una notevole e comprensibile insoddisfazione. Le
terapie alternative hanno acquisito un'enorme popolarità perché sostengono di
considerare la persona nella sua interezza e guariscono anziché curare. La
salute olistica, come si sa, si concentra sull'importante ruolo che la mente
svolge nella guarigione fisica. Si afferma che il legame fra aspetti spirituali
e fisici della persona risiede nel sistema immunitario o nel sistema indiano dei
chakra. Dal punto di vista New Age, la malattia e la sofferenza
derivano dall'agire contro la natura. Quando si è in sintonia con la natura, ci
si può aspettare una vita molto più sana e anche prosperità materiale. Secondo
alcuni guaritori del New Age, in realtà non dovremmo neanche morire. Lo
sviluppo del nostro potenziale umano ci metterà in contatto con la nostra
divinità interiore e con quelle parti di noi stessi che sono state alienate o
soppresse. Ciò si rivela soprattutto negli Stati Alterati di Coscienza (ASCs),
spesso indotti da droghe o da varie tecniche di espansione della mente, in
particolare in seno alla « psicologia transpersonale ». Lo sciamano è spesso
considerato lo specialista degli stati alterati di coscienza, una persona che è
in grado di mediare fra i regni transpersonali di spiriti o divinità e il mondo
degli umani.
Esiste una straordinaria varietà di
approcci che promuovono la salute olistica, alcuni derivanti da antiche
tradizioni culturali, sia religiose sia esoteriche, altri legati a teorie
psicologiche sviluppate a Esalen fra il 1960 e il 1970. Il New Age
pubblicizza una vasta gamma di pratiche quali l'agopuntura, il biofeedback,
la chiroterapia, la kinesiterapia, l'omeopatia, l'iridologia, il massaggio e
vari tipi di « bodywork » (ad esempio l'ergonomia, il metodo Feldenkrais,
la riflessologia, il rolfing, il massaggio di polarità, il tocco
terapeutico, ecc.), la meditazione e la visualizzazione, le terapie
nutrizionali, la guarigione psichica, vari tipi di erboristeria, la
cristalloterapia, la metalloterapia, la musicoterapia e la cromoterapia, le
terapie legate rifiutò le corrispondenze mentre Jung relativizzò in maniera
enfatica la causalità a favore di una visione esoterica del mondo basata sulle
corrispondenze. alla reincarnazione e, infine, i programmi in dodici tappe e i
gruppi di auto-aiuto.25 Il New Age ritiene che la fonte della
guarigione sia dentro di noi e che possiamo raggiungerla entrando in contatto
con la nostra energia interiore o energia cosmica.
Dal momento che la buona salute
implica un prolungamento della vita, il New Age offre una formula
orientale in termini occidentali. In origine la reincarnazione era parte del
pensiero ciclico induista, basato sull'atman o nucleo divino della
personalità (in seguito il concetto di jiva), che si muoveva da un corpo
all'altro in un ciclo di sofferenza (samsara) determinato dalla legge del
karma, legata al comportamento nelle vite passate. La speranza era
riposta nella possibilità di nascere in una condizione migliore o infine nella
liberazione dalla necessità di rinascere. Nella maggior parte delle tradizioni
buddiste, invece, ciò che vaga da un corpo all'altro non è un'anima, ma un
continuum di consapevolezza. La vita presente è prigioniera di un infinito
processo cosmico che non risparmia neanche gli dei. In Occidente, dal tempo di
Lessing, la reincarnazione è stata considerata molto più ottimisticamente come
un processo di apprendimento e di progressiva realizzazione individuale. Lo
spiritismo, la teosofia, l'antroposofia e il New Age considerano la
reincarnazione una forma di partecipazione all'evoluzione cosmica. Questo
approccio post-cristiano all'escatologia sembra rispondere a interrogativi di
teodicea lasciati in sospeso ed elimina la nozione di Inferno. Quando l'anima si
separa dal corpo, gli individui possono rivedere tutta la propria vita fin a
quel punto, e una volta che l'anima si è unita al suo nuovo corpo vedono in
anticipo qualcosa della fase successiva. Le persone hanno accesso alle loro vite
precedenti attraverso i sogni e le tecniche di meditazione.26
Una delle preoccupazioni centrali
del movimento New Age è la ricerca dell' « integralità ». Esso incoraggia
il superamento di tutte le forme di « dualismo », poiché tali divisioni sono un
prodotto nocivo di un passato meno illuminato. Le divisioni che il New Age
propone come necessarie da superare comprendono la distinzione reale fra
Creatore e Creato, la reale distinzione fra uomo e natura, o spirito e materia,
che sono tutte considerate come forme erronee di dualismo. Spesso si considerano
queste tendenze dualistiche come radicate nella tradizione giudaico-cristiana
della civiltà occidentale, mentre sarebbe più corretto collegarle al
manicheismo. La rivoluzione scientifica e lo spirito del razionalismo moderno
vengono criticati in particolare per la tendenza alla frammentazione, che tratta
insiemi organici come meccanismi riducibili alle loro più piccole componenti e
con esse spiegabili, e la tendenza a ridurre lo spirito alla materia, cosicché
la realtà spirituale, inclusa l'anima, diviene semplicemente un « epifenomeno »
contingente di processi essenzialmente materiali. In tutti questi ambiti, le
alternative del New Age sono definite « olistiche ». L'olismo pervade
tutto il movimento New Age, dalla sua preoccupazione per la salute
olistica alla sua ricerca di coscienza unitiva, dalla sua consapevolezza
ecologica all'idea di un « networking » globale.
« Sia la tradizione cristiana sia la
fede secolare in un processo scientifico infinito hanno dovuto affrontare un
grave momento di stallo, manifestato per la prima volta nelle rivoluzioni
studentesche del 1968 ».27 La saggezza delle generazioni precedenti è
stata improvvisamente privata del significato e del rispetto che prima si
portava loro, mentre l'onnipotenza della scienza è svanita, cosicché la Chiesa
ha dovuto « affrontare un grave collasso nella trasmissione della sua fede alle
nuove generazioni ».28 Una perdita generale di fede in quelli che in
precedenza erano pilastri della coscienza e della coesione sociale è stata
accompagnata da un inaspettato ritorno a una religiosità cosmica, ai rituali e
credi che molti ritenevano fossero stati soppiantati dal cristianesimo. In
realtà, questa perenne vena sotterranea esoterica non si è mai esaurita. Invece,
la popolarità acquisita dalla religione asiatica è stata qualcosa di nuovo nel
contesto occidentale, formatosi alla fine del XIX secolo nel movimento
teosofico, e ha rispecchiato « la crescente consapevolezza di una spiritualità
globale, che incorpora tutte le tradizioni religiose esistenti ».29
L'eterna questione filosofica
dell'uno e dei molti assume una forma moderna e contemporanea nella tentazione
di superare la divisione indebita, ma anche la reale differenza e distinzione, e
la sua espressione più comune è l'olismo, un ingrediente essenziale del New
Age e uno dei principali segni dei tempi dell'ultimo quarto del XX secolo. È
stata spesa una quantità straordinaria di energia nello sforzo di superare la
divisione in compartimenti, caratteristica dell'ideologia meccanicistica, ma
questo ha portato a sentire l'obbligo di sottomettersi a una rete globale che
assuma un'autorità quasi trascendente. Le sue implicazioni più ovvie sono un
processo di trasformazione della coscienza e lo sviluppo dell'ecologia.30
La nuova visione, che è lo scopo della trasformazione della coscienza, ha
impiegato del tempo per essere formulata e il suo consolidarsi è avversato da
forme più antiche di pensiero, protette dallo status quo. Ad avere successo è
stata la generalizzazione dell'ecologia come fascino della natura e
risacralizzazione della Terra, della Madre Terra, o Gaia, con lo zelo
missionario tipico della politica dei Verdi. L'agente esecutivo della Terra è
tutta la razza umana. L'armonia e la comprensione necessarie a una sua
gestione responsabile sono sempre più pensate come un governo globale, con un
inquadramento etico globale. Si crede che il calore della Madre Terra, la cui
divinità pervade tutto il Creato, colmi il divario fra Creato e il Dio-Padre
trascendente dell'Ebraismo e del Cristianesimo e elimini la prospettiva di
essere giudicati da questo Essere.
In questa visione di un universo
chiuso che contiene « Dio » ed altri esseri spirituali insieme a noi,
riconosciamo un implicito panteismo. Questo è un punto fondamentale che pervade
tutto il pensiero e la pratica New Age, e condiziona in partenza ogni
altra
affermazione positiva che possa
essere a favore dell'uno o dell'altro aspetto della sua spiritualità. Come
cristiani noi crediamo invece che « l'uomo è essenzialmente creatura e tale
rimane in eterno, cosicché non sarà mai possibile un assorbimento dell'io umano
nell'io divino ».31
La matrice essenziale del pensiero
New Age va ricercata nella tradizione esoterico-teosofica, ampiamente
accettata dai circoli intellettuali europei nei secoli diciottesimo e
diciannovesimo. È stata particolarmente presente nella massoneria, nello
spiritismo, nell'occultismo e nella teosofia, che hanno in comune un certo tipo
di cultura esoterica. In questa visione del mondo, gli universi visibili e
invisibili sono collegati da una serie di corrispondenze, analogie e influenze
fra il microcosmo e il macrocosmo, fra metalli e pianeti, fra pianeti e varie
parti del corpo umano, fra cosmo visibile e regni invisibili della realtà. La
natura è un essere vivente, attraversato da flussi di simpatia e antipatia,
animato da una luce e da un fuoco segreti che gli esseri umani cercano di
controllare. Le persone possono entrare in contatto con mondi superiori e
inferiori mediante l'immaginazione (un organo dell'anima e dello spirito) oppure
utilizzando mediatori (angeli, spiriti, diavoli) o rituali.
Le persone possono essere iniziate
ai misteri del cosmo, di Dio e del sé mediante un percorso spirituale di
trasformazione. La vera meta è la gnosi, la forma più elevata di
conoscenza, l'equivalente della salvezza. Essa implica una ricerca delle
tradizioni più antiche e più elevate della filosofia (ciò che in maniera
inappropriata viene denominato come philosophia perennis) e della
religione (teologia primordiale) e una dottrina segreta (esoterica) che è la
chiave di tutte le tradizioni « essoteriche » accessibili a chiunque. Gli
insegnamenti esoterici vengono trasmessi da maestro a discepolo in un programma
graduale di iniziazione.
Alcuni ritengono che l'esoterismo
del XIX secolo sia totalmente secolarizzato. L'alchimia, l'astrologia e altri
elementi di esoterismo tradizionale sono stati integrati da aspetti della
cultura moderna, fra i quali la ricerca di leggi causali, l'evoluzionismo, la
psicologia e lo studio delle religioni. Questo tipo di esoterismo ha assunto la
sua forma più chiara nelle idee di Helena Blavatsky, una medium russa che nel
1875, a New York, fondò con Henry Olcott la Società Teosofica. La Società
intendeva fondere elementi delle tradizioni orientale e occidentale in un tipo
di spiritismo evoluzionistico e si prefisse tre scopi principali:
1) « Formare un nucleo della Fratellanza Universale dell'umanità, senza distinzione di razza, credo, casta o colore;
2) « Promuovere lo studio comparato di religione, filosofia e scienza;
3) « Indagare le leggi non ancora spiegate della natura e le forze latenti nell'uomo ».
« Il significato di questi
obiettivi... deve essere chiarito. Il primo obiettivo rifiuta implicitamente il
« fanatismo irrazionale » e il « settarismo » del cristianesimo tradizionale
così come lo percepiscono gli spiritisti e i teosofi... Tuttavia da questi
obiettivi non appare subito chiaro che per « scienza » i teosofi intendevano
scienze occulte e per filosofia la occulta philosophia, che le leggi di
natura erano di natura occulta o psichica e che si aspettavano che la religione
comparata rivelasse una « tradizione primordiale », modellata in maniera
definitiva sulla philosophia perennis ermetista ».32
Un elemento molto importante degli
scritti di Madame Blavatsky era l'emancipazione delle donne, che implicava un
attacco al Dio « maschio » dell'ebraismo, del cristianesimo e dell'islam. Si
auspicava un ritorno alla Dea-Madre dell'induismo e alla pratica delle virtù
femminili. Queste idee furono portate avanti da Annie Besant, figura di punta
del movimento femminista. Oggi, la « Wicca » e la « Spiritualità delle Donne »
continuano a combattere contro il cristianesimo « patriarcale ».
Marilyn Ferguson ha dedicato un
capitolo del suo The Aquarian Conspiracy, « La Cospirazione
dell'Acquario », ai precursori dell'Età dell'Acquario, che hanno ordito le trame
di una visione trasformatrice basata sull'espansione della coscienza e
sull'esperienza dell'autotrascendenza. Fra gli altri menziona lo psicologo
americano Wiliam James e lo psichiatra svizzero Carl Gustav Jung. James definì
la religione esperienza, non dogma, e insegnò che gli esseri umani possono
cambiare i propri atteggiamenti mentali in modo tale da poter divenire artefici
del proprio destino. Jung sottolineò il carattere trascendente della coscienza e
introdusse l'idea dell'inconscio collettivo, una specie di magazzino di simboli
e memorie comuni a persone di varie epoche e culture. Secondo Wouter Hanegraaff,
entrambi gli studiosi contribuirono a una « sacralizzazione della psicologia »,
che è divenuta un importante elemento del pensiero e della pratica New Age.
Jung, infatti, « non solo conferì all'esoterismo un carattere
psicologico, ma sacralizzò la psicologia, riempiendola di contenuti tipici della
speculazione esoterica. Il risultato è un corpo di teorie che ha permesso alle
persone di parlare di Dio intendendo in realtà la propria psiche e della propria
psiche pensando di fatto al divino. Se la psiche è « mente », e anche Dio è
« mente », allora mettere in discussione l'una significa mettere in discussione
l'altro ».33 Jung rispose all'accusa di aver « psicologizzato » il
cristianesimo, affermando che « la psicologia è il mito moderno e che la fede si
può comprendere solo mediante tale mito ».34 Di certo, la psicologia
di Jung fa luce su numerosi aspetti della fede cristiana, in particolare sulla
necessità di affrontare la realtà del male, ma le sue convinzioni religiose
variano talmente nelle diverse fasi della sua vita che quel che rimane è
un'immagine di Dio piuttosto confusa. Un elemento centrale nel suo pensiero è il
culto del sole, dove Dio è l'energia vitale (libido) all'interno di una
persona ».35 Come disse egli stesso: « questo paragone non è un mero
gioco di parole ».36 Jung si riferisce a un « dio interiore », la
divinità essenziale che riteneva fosse presente in ogni essere umano. Il cammino
verso l'universo interiore passa per l'inconscio. L'armonia fra mondo interiore
e mondo esteriore sta nell'inconscio collettivo.
La tendenza a intercambiare
psicologia e spiritualità fu fatta propria dal Movimento del Potenziale Umano e
si sviluppò verso la fine degli anni '60 presso lo Esalen Institute in
California. La psicologia transpersonale, fortemente influenzata dalle religioni
orientali e da Jung, offriva un viaggio contemplativo in cui la scienza
incontrava il misticismo. L'accento posto sulla corporeità, la ricerca di modi
di espansione della coscienza e il coltivare i miti dell'inconscio collettivo
erano tutti incoraggiamenti a ricercare un « dio all'interno di se stessi ». Per
realizzare le proprie potenzialità, bisognava superare il proprio ego per
divenire il dio che ognuno in fondo è. Per farlo bisognava scegliere la terapia
adatta, la meditazione, esperienze parapsicologiche, l'uso di allucinogeni.
Erano tutti modi per acquisire le « esperienze culmine », esperienze
« mistiche » di fusione con Dio e con il cosmo.
Il simbolo dell'Acquario fu mutuato
dalla mitologia astrologica, ma in seguito arrivò a significare il desiderio di
un mondo radicalmente nuovo. I due centri che funsero da motori propulsori
iniziali del New Age, furono, e in una certa misura lo sono ancora, la
Comunità-giardino di Findhorn nella Scozia nord-orientale e il Centro per lo
sviluppo del potenziale umano di Esalen, a Big Sur, in California, negli Stati
Uniti d'America. Ciò che alimenta il New Age in maniera consistente è una
crescente coscienza globale e una crescente consapevolezza di un'imminente crisi
ecologica.
Il New Age non è esattamente
una religione, ma è interessato a ciò che è chiamato « divino ». L'essenza del
New Age è la libera associazione di varie attività, idee e persone a cui
si può applicare questo termine. Quindi non esiste un'articolazione definitiva
di qualcosa come le dottrine delle religioni principali. Ciononostante, e
malgrado l'immensa varietà in seno al New Age, si possono individuare
alcuni punti comuni:
– Il cosmo è un tutto organico;
– È animato da un'Energia, che viene anche identificata come Anima o Spirito;
– Si crede molto nella mediazione di varie entità spirituali. Gli esseri umani sono capaci di ascendere a sfere superiori invisibili e di controllare la propria vita oltre la morte;
– Si sostiene l'esistenza di una « conoscenza perenne » che è antecedente e superiore a tutte le religioni e culture;
– Le persone seguono maestri illuminati...
Il New Age crede nella
perfettibilità della persona umana per mezzo di una vasta gamma di tecniche e
terapie (in contrasto con la visione cristiana della cooperazione con la grazia
divina). In generale concorda con Nietzsche, secondo il quale il cristianesimo
ha impedito all'umanità autentica di manifestarsi pienamente. La perfezione, in
questo contesto, significa raggiungere l'autorealizzazione, secondo un ordine di
valori che noi stessi creiamo e che otteniamo con le nostre forze. Si può quindi
parlare di un sé che si auto- crea. Questa visione evidenzia che vi è maggiore
differenza fra come sono ora gli esseri umani e quello che saranno quando
avranno realizzato pienamente il proprio potenziale, che fra gli esseri umani e
gli antropoidi.
È utile distinguere fra
esoterismo, ossia una ricerca di conoscenza, e magico, o occulto:
quest'ultimo è uno strumento per ottenere potere. Alcuni gruppi sono sia
esoterici sia occulti. Al centro dell'occultismo esiste una volontà di potere
basata sul sogno di divenire divini. Le tecniche di espansione della mente
intendono rivelare all'uomo il suo potere divino. Usando questo potere le
persone preparano la via all'Età dell'Illuminazione. Questa esaltazione
dell'umanità capovolge il giusto rapporto fra Creatore e creatura e una delle
sue forme estreme è il satanismo. Satana diviene il simbolo della ribellione
contro le convenzioni e le regole, un simbolo che spesso assume forme
aggressive, egoistiche e violente. Alcuni gruppi evangelici hanno espresso
preoccupazione per la presenza subliminale di quello che definiscono simbolismo
satanista in alcune espressioni della musica rock, che esercitano una forte
influenza sui giovani. Tutto ciò è completamente assente nel messaggio di pace e
armonia del Nuovo Testamento e spesso è una delle conseguenze dell'esaltazione
dell'umanità quando essa implica la negazione di un Dio trascendente.
Non sono solo i giovani a farne le
spese. I temi fondamentali della cultura esoterica sono presenti anche nei campi
della politica, dell'educazione e della legislazione.37 È il caso, in
particolare, dell'ecologia. L'enfasi posta dall'ecologia radicale sul
biocentrismo nega la visione antropologica della Bibbia, nella quale gli esseri
umani sono al centro del mondo perché sono considerati qualitativamente
superiori ad altre forme naturali. Ciò è molto presente oggi nella legislazione
e nell'educazione, nonostante il fatto che in tal modo si sminuisce l'umanità.
La stessa matrice culturale esoterica si ritrova nell'ideologia che sottostà
alle politiche demografiche e agli esperimenti di ingegneria genetica, che
sembrano esprimere il sogno degli esseri umani di crearsi di nuovo da sé. Come
si spera di farlo? Decifrando il codice genetico, alterando le regole naturali
della sessualità, sconfiggendo i limiti della morte.
In quello che si può definire un
tipico racconto New Age, gli uomini nascono con una scintilla divina, in
un modo che ricorda l'antico gnosticismo. Questo li collega all'unità del Tutto.
Sono considerati essenzialmente divini, sebbene partecipino alla divinità
cosmica a diversi livelli di coscienza. Noi siamo co-creatori e creiamo la
nostra realtà personale. Secondo una concezione che considera ogni individuo
fonte creativa dell'universo, alcuni autori del New Age sostengono che
scegliamo noi le circostanze della nostra vita (perfino la malattia e la morte).
Tuttavia, per comprendere bene qual è il nostro posto nell'unità del cosmo
dobbiamo compiere un viaggio. Il viaggio è la psicoterapia e la salvezza è il
riconoscimento della coscienza universale. Il peccato non esiste. Esiste
soltanto una conoscenza imperfetta. L'identità di ogni essere umano è diluita
nell'essere universale e nel processo delle incarnazioni successive. Siamo
soggetti a determinate influenze degli astri, ma possiamo aprirci alla divinità
che vive dentro di noi, in una ricerca costante (mediante tecniche appropriate)
di un'armonia sempre maggiore fra il sé e l'energia cosmica divina. Non è
necessaria alcuna Rivelazione o Salvezza che provenga dal di fuori delle
persone, ma soltanto il compimento dell'esperienza della salvezza che è dentro
di noi (auto- salvezza), possibile mediante tecniche psico-fisiche che portano
all'illuminazione definitiva.
Alcune fasi del percorso verso
l'auto-redenzione sono preparatorie (meditazione, armonia fisica,
liberazione di energie di auto- guarigione). Sono i punti di partenza di
processi di spiritualizzazione, perfezione e illuminazione che aiutano le
persone ad acquisire ulteriori autocontrollo e concentrazione psichica sulla
« trasformazione » del sé individuale in « coscienza cosmica ». Il destino della
persona umana è costituito da una serie di reincarnazioni dell'anima in diversi
corpi. Non ci si riferisce a un ciclo di samsara, nel senso di
purificazione come punizione, ma ad un'ascensione graduale verso lo sviluppo
perfetto delle proprie potenzialità.
La psicologia è utilizzata per
spiegare l'espansione della mente come esperienza « mistica ». Lo yoga, lo zen,
la meditazione trascendentale e gli esercizi tantrici conducono all'autorealizzazione
o illuminazione. Si crede che le « esperienze culmine » (rivivere la propria
nascita, viaggiare fino ai confini della morte, il biofeedback, la danza
e perfino gli stupefacenti, qualsiasi cosa che provochi uno stato alterato di
coscienza), conducano all'unità e all'illuminazione. Poiché c'è una sola Mente,
alcune persone possono essere canali per raggiungere esseri superiori.
Ogni parte di questo unico essere universale ha contatti con tutte le altre.
L'approccio classico al New Age è la psicologia transpersonale, i cui
concetti principali sono la Mente Universale, il Sé superiore, l'inconscio
personale e collettivo e l'io individuale. Il Sé Superiore è la nostra identità
reale, un ponte fra Dio, che è la mente divina, e l'umanità. Lo sviluppo
spirituale è il contatto con il Sé Superiore che supera tutte le forme di
dualismo fra soggetto e oggetto, vita e morte, psiche e soma, il sé e aspetti
frammentari del sé. La nostra personalità limitata è come un'ombra o un sogno
creato dal sé reale. Il Sé Superiore contiene i ricordi di precedenti
(re-)incarnazioni.
Il New Age ha una preferenza
marcata per le religioni orientali e precristiane, perché le considera
incontaminate da distorsioni giudaico-cristiane. Quindi tributa grande rispetto
agli antichi riti agresti e ai culti legati alla fertilità. « Gaia », la Madre
Terra, viene proposta come alternativa a Dio Padre, la cui immagine viene
collegata a una concezione patriarcale del dominio maschile sulla donna. Si
parla di Dio, ma non di un Dio personale. Il Dio di cui parla il New Age
non è né personale né trascendente. Non è né il libero Creatore né l'amorevole
reggente dell'universo, ma un'« energia impersonale », immanente al mondo, con
il quale costituisce una « unità cosmica »: « Tutto è uno ». Quest'unità è
monistica, panteistica, o più precisamente, panenteistica. Dio è il « principio
di vita », lo « spirito o anima del mondo », la somma totale della coscienza
esistente nel mondo. In un certo senso, tutto è Dio. La presenza di Dio è più
evidente negli aspetti spirituali della realtà, così ogni mente/spirito è, in un
certo qual modo, Dio.
Quando uomini e donne la ricevono
consciamente, « l'energia divina » è spesso descritta come « energia cristica ».
Si parla anche di Cristo, ma non di Gesù di Nazaret. « Cristo » è un titolo
conferito a qualcuno che ha raggiunto uno stato di coscienza nel quale
percepisce la propria divinità e può quindi affermare di essere un « Maestro
universale ». Gesù di Nazaret non era il Cristo, ma soltanto una delle
figure storiche nelle quali questa natura « cristica » si è rivelata, come nel
caso del Buddha e di altri. Ogni manifestazione storica del Cristo mostra
chiaramente che tutti gli esseri umani sono celesti e divini e li conduce verso
questa realizzazione.
Il livello più interiore e più
personale (« psichico ») nel quale gli esseri umani « avvertono » questa
« divina energia cosmica » è detto anche « Spirito Santo ».
Importantissimo per gran parte del
pensiero New Age è il passaggio dal modello meccanicistico della fisica
classica a quello « olistico » della fisica moderna atomica e subatomica, basato
sul concetto di materia costituita da onde o energie invece che da particelle.
L'universo è un oceano di energia, che è un tutto unico o una rete di legami.
L'energia che anima quest'organismo unico che è l'universo è « spirito ». Non
esiste alterità fra Dio e il mondo. Il mondo stesso è divino e subisce un
processo evolutivo che porta dalla materia inerte a una « coscienza più elevata
e perfetta ». Il mondo non è stato creato. Esso è eterno e autosufficiente. Il
futuro del mondo dipende da un dinamismo interiore necessariamente positivo e
porta all'unità (divina) riconciliata di tutto quanto esiste. Dio e il mondo,
anima e corpo, intelligenza (razionalità) ed emotività, cielo e terra, sono
un'unica immensa vibrazione di energia.
James Lovelock nel suo libro
sull'Ipotesi Gaia sostiene che « l'intera gamma di materia vivente sulla terra,
dalle balene ai virus, e dalle querce alle alghe, si potrebbe considerare come
una singola entità vivente, in grado di manipolare l'atmosfera della Terra per
soddisfare tutte le sue esigenze e dotata di facoltà e poteri superiori a quelli
delle sue parti costitutive ».38 Per alcuni, l'ipotesi Gaia è « una
strana sintesi di individualismo e collettivismo. È come se il New Age,
avendo sottratto le persone alle politiche frammentarie, non veda l'ora di
gettarle nel calderone della mente globale ». Il cervello globale ha bisogno di
istituzioni con le quali governare, in altre parole, di un governo mondiale.
« Per affrontare i problemi odierni, il New Age sogna un'aristocrazia
spirituale nello stile de La Repubblica di Platone, gestita da società
segrete... ».39 Può essere esagerato asserire questo, ma è provato
che l'elitarismo gnostico e il governo globale coincidano su numerose questioni
di politica internazionale.
Nell'universo è tutto correlato.
Infatti ogni parte è in sé immagine della totalità. Il tutto è in ogni cosa.
Nella « grande catena dell'essere », tutti gli esseri sono intimamente legati e
formano un'unica famiglia con differenti gradi di evoluzione. Ogni persona umana
è un ologramma, un'immagine dell'insieme della creazione, in cui tutto
vibra sulla propria frequenza. Ogni essere umano è un neurone del sistema
nervoso centrale della Terra e tutte le entità individuali sono in rapporto di
complementarietà le une con le altre.
Infatti, esiste una complementarietà
interiore o androginia in tutta la creazione.40
Uno dei temi ricorrenti negli
scritti e nel pensiero New Age è quello del « nuovo paradigma » introdotto dalla
scienza contemporanea. « La scienza ci ha permesso di vedere all'interno di
insiemi e di sistemi, ci ha sollecitato e trasformato. Stiamo imparando a
interpretare tendenze, a riconoscere i primi segni di un altro paradigma più
promettente. Creiamo scenari futuri alternativi. Parliamo dei fallimenti dei
vecchi sistemi, introducendo nuove soluzioni ai problemi in tutti i campi ».41
Quindi, il « mutamento dei paradigmi » è un cambiamento radicale di prospettiva,
ma niente di più. Ci si chiede se il pensiero e il cambiamento reale siano
proporzionati e quanto una trasformazione interiore possa rivelarsi efficace nel
mondo esterno. Ci si deve chiedere, pur non esprimendo un giudizio negativo,
quanto possa essere scientifico un processo concettuale che implica affermazioni
come questa: « la guerra è impensabile in una società di persone autonome che
hanno scoperto che tutta l'umanità è interdipendente, che non temono idee e
culture estranee, che sanno che tutte le rivoluzioni cominciano nell'interiorità
e che non si può imprimere il proprio marchio di illuminazione sugli altri ».42
È illogico concludere che qualcosa non possa accadere solo perché è impensabile.
Questo ragionamento è veramente gnostico, nel senso che attribuisce un potere
eccessivo alla conoscenza e alla coscienza. Non vogliamo negare il ruolo
fondamentale e cruciale dello sviluppo della coscienza nell'indagine
scientifica, ma soltanto mettere in guardia contro l'imposizione alla realtà
esterna di ciò che alberga ancora solo nella mente.
« In fondo, il fascino del New
Age risiede nell'interesse suscitato culturalmente per il sé, il suo valore,
le sue capacità e i suoi problemi. Mentre la religiosità tradizionale, con la
sua organizzazione gerarchica, è adatta alla comunità, la spiritualità scevra da
tradizione si adatta bene all'individuo. Il New Age è « del » sé, poiché
facilita la celebrazione di quanto deve essere e deve divenire ed è « per » il
sé, perché differendo da ciò che è dominante, può affrontare i problemi di
identità generati da forme convenzionali di vita ».44
Il rifiuto della tradizione quale
organizzazione patriarcale, gerarchica ed ecclesiale implica la ricerca di una
forma alternativa di società che si inspiri chiaramente alla nozione moderna del
sé. Molti scritti del New Age spiegano che non si può fare nulla
(direttamente) per cambiare il mondo, ma tutto per cambiare se stessi.
Modificare la coscienza individuale sembra essere il modo (indiretto) per
cambiare il mondo. Il più importante strumento di cambiamento sociale è
l'esempio personale. Il riconoscimento mondiale di questi esempi personali
porterà costantemente alla trasformazione della mente collettiva e tale
trasformazione sarà l'acquisizione principale del nostro tempo. Questo fa
chiaramente parte del paradigma olistico ed è una riaffermazione della classica
questione filosofica dell'uno e dei molti. Si ricollega anche all'esposizione
junghiana della teoria della corrispondenza e al suo rifiuto della causalità.
Gli individui sono immagini frammentarie dell'ologramma planetario. Guardando
nella propria interiorità non solo si conosce l'universo, ma lo si
modifica. Tuttavia più ci si guarda dentro, più piccola diviene l'arena
politica. Tutto questo è veramente in sintonia con la retorica della
partecipazione democratica in un nuovo ordine planetario oppure è un modo
inconscio e sottile per privare di potere le persone esponendole così al rischio
di venire manipolate? L'attuale preoccupazione per i problemi planetari
(questioni ecologiche, esaurimento delle risorse, sovrappopolazione, divario
economico fra Nord e Sud, l'enorme arsenale militare e l'instabilità politica)
permettono o impediscono l'impegno in altre questioni sociali e politiche
parimenti reali? Il vecchio adagio « la carità comincia a casa » può
rappresentare un sano equilibrio nell'approccio a tali questioni. Alcuni
osservatori del New Age individuano un sinistro autoritarismo dietro
l'apparente indifferenza verso la politica. Lo stesso David Spangler sottolinea
che una delle ombre del New Age è « un subdolo arrendersi alla mancanza
di potere e alla irresponsabilità in nome dell'attesa della nuova era piuttosto
che essere attivi creatori di integrità nella propria vita ».45
Anche se non è del tutto corretto
affermare che negli atteggiamenti del New Age il quietismo è pressoché
assoluto, una delle critiche principali mosse al movimento New Age è che
il desiderio privato di autorealizzazione opera veramente contro la possibilità
di una profonda cultura religiosa. Lo mettono in evidenza tre punti:
– Ci si chiede se il New Age
sia intellettualmente convincente quando cerca di fornire un quadro completo del
cosmo in una visione del mondo che sostiene di integrare natura e realtà
spirituale. L'universo occidentale viene considerato diviso e basato sul
monoteismo, la trascendenza, l'alterità e la separazione. Si rileva un dualismo
fondamentale in divisioni come quelle fra reale e ideale, relativo e assoluto,
finito e infinito, umano e divino, sacro e profano, passato e presente, tutte
riconducibili alla « coscienza infelice » di Hegel. Tutto ciò viene descritto
come qualcosa di tragico. La risposta del New Age è l'unità attraverso la
fusione. Esso pretende di riconciliare l'anima e il corpo, il femminile e il
maschile, lo spirito e la materia, l'umano e il divino, la terra e il cosmo, il
trascendente e l'immanente, la religione e la scienza, le differenze fra le
religioni, lo Yin e lo Yang. Quindi non c'è alterità. Quello che rimane in
termini umani è la transpersonalità. Il mondo New Age è a-problematico:
non c'è nulla da raggiungere. Tuttavia la questione metafisica dell'uno e dei
molti rimane irrisolta, o forse non viene neanche posta, poiché c'è una grande
preoccupazione per gli effetti della disunità e della divisione, ma la risposta
è solo una descrizione di come le cose apparirebbero se venissero guardate in un
altro modo.
– Il New Age importa, un po'
alla volta, pratiche religiose orientali e le reinterpreta per adattarle agli
occidentali. Ciò implica il rifiuto dei termini « peccato » e « salvezza »,
sostituiti dai moralmente neutri « addition » (dipendenza) e « recovery »
(ripresa). I riferimenti a influenze extraeuropee sono a volte soltanto una « pseudo-orientalizzazione »
della cultura occidentale. Inoltre, non si tratta di un dialogo autentico. In un
contesto nel quale le influenze greco-romane e giudaico-cristiane sono
considerate con sospetto, le influenze orientali vengono utilizzate precisamente
come alternative alla cultura occidentale. La scienza e la medicina tradizionali
sono percepite come inferiori agli approcci olistici così come le strutture
patriarcali e particolaristiche nella politica e nella religione. Sono ostacoli
all'avvento dell'Età dell'Acquario. Ancora una volta è evidente che la scelta
delle alternative proposte dal New Age esige che le persone rompano
completamente con la tradizione in cui sono cresciute. Ma si tratta veramente,
come spesso si ritiene o si presume che sia, di una scelta libera e matura?
– Le tradizioni religiose autentiche
promuovono la disciplina al fine di acquisire saggezza, equanimità e
compassione. Il New Age è un'eco del desiderio profondo e
inalienabile di una cultura religiosa integrale e di qualcosa di più generale e
illuminante di quello che offrono in genere i politici. Ma non è chiaro se i
benefici di una visione basata sul Sé, che si espande continuamente, siano
destinati agli individui o alle società. I corsi di formazione del New Age
(detti « erhard seminar trainings » [EST] ecc.) fondono valori
controculturali con il bisogno dominante di avere successo, la soddisfazione
interiore con il successo esterno. Il ritiro « Spirit of Business » che si tiene
a Findhorn trasforma l'esperienza del lavoro aumentandone la produttività.
Alcuni seguaci del New Age non vogliono solo divenire più autentici e
spontanei, ma anche più ricchi (attraverso le arti magiche, ecc.). « Ciò che
rende tutto più affascinante all'uomo d'affari dalla mentalità imprenditoriale è
che questi corsi di formazione sembrano propugnare idee in qualche modo più
umanistiche nel mondo degli affari. Si tratta di idee per le quali il luogo di
lavoro diventa “ambiente di apprendimento”, bisogna “instillare nuova vita nel
lavoro”, il “lavoro deve essere umanizzante”. Si parla di “realizzazione del
manager”, “priorità delle persone” o di “dischiudere il potenziale”. Presentate
dai formatori New Age, queste idee probabilmente piacciono a quegli
uomini d'affari che hanno già seguito altri esercizi più basati sull'umanesimo
secolare e desiderano andare avanti con l'obiettivo di raggiungere la crescita
personale, la felicità e l'entusiasmo e allo stesso tempo la produttività
commerciale ».46 È dunque chiaro che le persone coinvolte ricercano
saggezza ed equanimità a proprio beneficio, ma fino a che punto le attività
nelle quali sono impegnate permettono loro di operare per il bene comune?
Indipendentemente dalle loro motivazioni, tutti questi fenomeni vanno giudicati
dai frutti che recano e bisogna chiedersi se promuovono il sé oppure
solidarietà non solo con balene, alberi o persone che la pensano allo stesso
modo, ma con tutto il creato, ossia con tutta l'umanità. Il Cardinale Joseph
Ratzinger definisce le conseguenze più nefaste di qualsiasi filosofia basata
sull'egoismo, alla quale aderiscono istituzioni o un gran numero di persone,
come un insieme di « strategie volte a ridurre il numero di quanti potranno
sfamarsi alla tavola dell'umanità ».47 Questo è un modello di
valutazione dell'impatto di qualsiasi filosofia o teoria. Il cristianesimo cerca
sempre di misurare i comportamenti umani in base alla loro apertura al Creatore
e a tutte le altre creature con un rispetto che si basa saldamente sull'amore.
Indipendentemente dalle questioni
che solleva e dalle critiche che suscita, il New Age è il tentativo di
portare un po' di calore nel mondo tanto duro e spietato in cui viviamo. Come
reazione alla modernità, agisce per lo più a livello dei sentimenti, degli
istinti e delle emozioni. L'ansia per un futuro apocalittico di instabilità
economica, incertezza politica e mutamento climatico svolge un ruolo importante
nella ricerca di un'alternativa, di un rapporto decisamente ottimistico con il
cosmo. Si ricercano integrità e felicità, spesso a un livello dichiaratamente
spirituale. Non è certo un caso che il New Age abbia avuto un successo
enorme in un'epoca che si contraddistingue per un'esaltazione quasi universale
della diversità. La cultura occidentale è andata oltre la tolleranza, nel
senso di accettazione forzata o di rassegnazione alle idiosincrasie di una
persona o di un gruppo minoritario, ed è giunta a una consapevole erosione del
rispetto per la normalità. La normalità ci viene presentata come un concetto
moralmente pesante, necessariamente legato a norme assolute. Per un numero
sempre più alto di persone, norme e credi assoluti non sono altro che
l'incapacità di tollerare i punti di vista e le convinzioni degli altri. In un
clima del genere, stili di vita e teorie alternative hanno avuto un successo
straordinario: essere diversi non è solo accettabile, ma è anche una cosa buona
e positiva.48
È essenziale ricordare che gli
individui seguono il New Age in molti modi diversi e a vari livelli.
Nella maggior parte dei casi non è una questione di « appartenenza » a un gruppo
o a un movimento, né di essere pienamente consapevoli dei principi alla base del
New Age. A quanto pare, le persone sono attratte per lo più da
particolari terapie o pratiche, senza chiedersi cosa c'è dietro e altre sono
semplicemente consumatori occasionali di prodotti etichettati « New Age ». Chi
utilizza l'aromaterapia o ascolta musica New Age, per esempio, in genere
è semplicemente interessato agli effetti che essi hanno sulla propria salute e
il proprio benessere. Solo una minoranza approfondisce lo studio del New Age
e cerca di capire il suo significato teorico (« mistico »). Ciò è
perfettamente in sintonia con i modelli di consumo di società nelle quali il
divertimento e lo svago hanno tanta importanza. Questo « movimento » si è ben
adattato alle leggi del mercato e la sua diffusione si deve in parte proprio
alla sua attraente offerta economica. Almeno in alcune culture, il New Age
è stato considerato come l'etichetta per un prodotto creato
dall'applicazione di regole di marketing a un fenomeno religioso.49
Del resto ci sarà sempre un modo per approfittare economicamente dei bisogni
spirituali delle persone. Come molte altre cose nell' economia contemporanea, il
New Age è un fenomeno globale mantenuto e alimentato con l'informazione
dai mezzi di comunicazione sociale. Si può affermare che questa comunità globale
sia stata creata dai mezzi di comunicazione sociale ed è piuttosto chiaro che la
letteratura popolare e la comunicazione di massa assicurano che le nozioni
comuni condivise dai « credenti » e dai simpatizzanti si diffondano molto
rapidamente quasi dappertutto. Tuttavia, non si può provare che questa rapida
diffusione di idee sia avvenuta per caso o invece sia sostenuta da un disegno
preciso, poiché si tratta di una forma molto libera di « comunità ». Come le
comunità cibernetiche create da Internet, si tratta di un dominio in cui i
rapporti umani possono essere o molto impersonali o interpersonali in un senso
molto limitato.
Il New Age è divenuto
immensamente popolare come un insieme poco preciso di credi, terapie e pratiche,
spesso scelti e combinati arbitrariamente, senza considerare le incompatibilità
e le incoerenze che un metodo del genere può implicare. Del resto, questo non
desta meraviglia in una visione del mondo deliberatamente basata sul pensiero
intuitivo del « cervello destro ». Proprio per questo è importante scoprire e
riconoscere le caratteristiche fondamentali delle idee del New Age.
Quanto propone è spesso descritto come « spirituale », piuttosto che tipico di
una qualche religione, ma i legami con certe religioni orientali sono molto più
stretti di quanto immaginino molti « consumatori ». Ovviamente questo è
importante soprattutto per i gruppi di « preghiera » ai quali le persone
scelgono di partecipare, ma è anche un problema reale per la gestione di un
numero crescente di società, i cui impiegati devono praticare la meditazione e
adottare tecniche di espansione della mente come parte della loro vita
lavorativa.50
È importante dire qualcosa anche
sulla promozione organica del New Age come di un'ideologia, ma si tratta
di una materia piuttosto complessa. Alcuni gruppi hanno reagito al New Age
muovendogli generiche accuse di cospirazione, ma è stato loro risposto che
stiamo assistendo a un mutamento culturale spontaneo il cui corso è felicemente
determinato da influenze che trascendono il controllo umano. Tuttavia è
sufficiente sottolineare che il New Age condivide con alcuni gruppi di
influenza internazionale lo scopo di soppiantare e superare le religioni
particolari per far spazio a una religione universale in grado di unire tutta
l'umanità. Strettamente legato a questo fine è lo sforzo concertato da parte di
molte istituzioni di inventare un'Etica Globale, una cornice etica che
rifletterebbe la natura globale della cultura, dell'economia e della politica
contemporanee. Inoltre, la politicizzazione delle questioni ecologiche aggiunge
colore all'intera questione dell'ipotesi Gaia o del culto della Madre Terra.
I suoi promotori definiscono spesso
il New Age come « nuova spiritualità ». È un po' ironico definirlo
« nuovo » quando tante delle sue idee derivano da antiche religioni e culture.
Ciò che è veramente nuovo, tuttavia, è la ricerca consapevole di un'alternativa
alla cultura occidentale e alle sue radici giudaico-cristiane. Il termine
« spiritualità », dunque, si riferisce all'esperienza interiore di armonia e di
unità con tutta la realtà che elimina il senso di imperfezione e di finitezza
che affligge la persona umana. Le persone scoprono un profondo legame con la
forza o energia universale sacra che è il nucleo di tutta la vita. Dopo aver
fatto questa scoperta, uomini e donne possono intraprendere un cammino di
perfezione che permetterà loro di indirizzare la propria vita personale e il
rapporto con il mondo, e di assumere un proprio ruolo nel processo universale
del divenire e nella nuova genesi di un mondo in costante evoluzione. Il
risultato è una mistica cosmica,51 basato sulla consapevolezza
di un universo che si evolve con energie dinamiche. Quindi, l'energia cosmica,
la vibrazione, la luce, Dio, l'amore, anche il Sé superiore, si riferiscono
tutti alla stessa e unica realtà, la fonte primaria presente in ogni essere.
Questa spiritualità consta di due
elementi distinti, uno metafisico e l'altro psicologico. La componente
metafisica deriva dalle radici esoteriche e teosofiche del New Age e
fondamentalmente è una nuova forma di gnosi. Si accede al divino svelando
misteri nascosti grazie alla ricerca dell'individuo del « reale dietro ciò che è
solo apparente, dell'origine al di là del tempo, del trascendente al di là di
ciò che è mera fugacità, della tradizione primordiale oltre la tradizione
semplicemente effimera, dell'altro al di là dell'io, della divinità cosmica al
di là dell'individuo incarnato ». La spiritualità esoterica « è un'indagine
dell'Essere al di là della separatezza degli esseri, una sorta di nostalgia
dell'unità perduta ».52
« Qui si può vedere la matrice
gnostica della spiritualità esoterica, che appare evidente quando i figli
dell'Acquario cercano l'Unità Trascendente delle religioni. Delle religioni
storiche tendono a cogliere soltanto il nucleo esoterico, di cui sostengono di
essere i custodi. In un certo qual modo negano la storia e rifiutano l'idea che
la spiritualità possa essere radicata nel tempo o in qualche istituzione. Gesù
di Nazaret non è Dio, ma una delle numerose manifestazioni del Cristo universale
e cosmico ».53
La componente psicologica di
questo tipo di spiritualità scaturisce dall'incontro fra cultura esoterica e
psicologia (cf. 2.32). Il New Age diviene quindi un'esperienza di
trasformazione psico-spirituale personale, considerata analoga all'esperienza
religiosa. Per alcuni questa trasformazione assume la forma di una profonda
esperienza mistica, che segue una crisi personale o una lunga ricerca
spirituale. Per altri scaturisce dalla pratica della meditazione o da qualche
tipo di terapia o ancora da esperienze paranormali che alterano gli stati di
coscienza e permettono di percepire l'unità della realtà.54
Diversi autori considerano la
spiritualità del New Age come una specie di narcisismo spirituale o di
pseudomisticismo. È interessante osservare come queste critiche siano state
mosse perfino da un esponente importante del New Age, David Spangler che,
nelle sue ultime opere, ha preso le distanze dagli aspetti più esoterici di
questa corrente di pensiero.
Egli ha scritto che, nelle forme più
popolari del New Age, « gli individui e i gruppi realizzano le proprie
fantasie di avventura e di potere, in genere di forma occulta o millenarista...
la caratteristica principale di questo livello è l'attaccamento a un mondo
privato di realizzazione dell'io e un conseguente (sebbene non sempre manifesto)
ritrarsi dal mondo. A questo livello, il New Age è popolato di esseri
strani ed esotici, maestri, adepti, extraterrestri; è un luogo di poteri
psichici e di misteri occulti, di cospirazioni e di dottrine nascoste ».55
In un'opera successiva, David
Spangler elenca quelli che considera elementi negativi o « ombre » del New
Age: « alienazione dal passato in nome del futuro, attaccamento al nuovo in
quanto tale...; indiscriminazione e mancanza di discernimento in nome
dell'integrità e della comunione, quindi mancata comprensione o mancato rispetto
del ruolo dei limiti; confusione fra fenomeni psichici e conoscenza, fra
channeling (cf. glossario al § 7.2, n.d.t.) e spiritualità, fra la
prospettiva del New Age e la verità ultima ».56 Comunque
Spangler è convinto che l'egoismo e il narcisismo irrazionale siano
caratteristiche di un numero ridotto di seguaci del New Age. E sottolinea
come aspetti positivi la funzione del New Age come simbolo di cambiamento
e come incarnazione del sacro, essendo un movimento in cui le persone, per la
maggior parte, sono « ricercatori molto seri della verità », e lavorano per la
vita e la crescita spirituale.
David Toolan, un gesuita americano
che ha frequentato per diversi anni l'ambiente del New Age, analizza
l'aspetto commerciale di molti prodotti e terapie etichettati come New Age.
Egli osserva come i seguaci del New Age abbiano scoperto la vita
interiore e siano affascinati dalla prospettiva di essere responsabili del
mondo, ma vengano facilmente sopraffatti dalla tendenza all'individualismo e a
vedere tutto come un oggetto di consumo. In questo senso, pur non essendo
cristiana, la spiritualità del New Age non è nemmeno buddista poiché non
implica la negazione di sé. Il sogno dell'unione mistica sembra condurre, in
pratica, a un'unione meramente virtuale, che alla fine lascia le persone più
sole e insoddisfatte.
Nei primi tempi del cristianesimo, i
credenti in Gesù Cristo furono costretti ad affrontare le religioni gnostiche.
Non le ignorarono, ma presero questa sfida positivamente e applicarono a Cristo
stesso i termini utilizzati per le divinità cosmiche. L'esempio più chiaro di
questo è il famoso inno a Cristo contenuto nella Lettera che San Paolo rivolge
alla comunità cristiana di Colossi:
Egli è l'immagine del Dio invisibile,
generato prima di ogni creatura;
poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose,
quelle nei cieli e quelle sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni, Principati e Potestà.
Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui.
Egli è anche il capo del corpo, cioè della Chiesa;
il principio, il primogenito di coloro che risuscitano dai morti,
per ottenere il primato su tute le cose.
Perché piacque a Dio di fare abitare in lui ogni pienezza
e per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose,
rappacificando con il sangue della sua croce
cioè per mezzo di lui,
le cose che stanno sulla terra e quelle nei cieli (Col 1, 15-20).
Per questi primi cristiani non c'era
alcuna nuova era cosmica da attendere. Con questo inno celebravano il compimento
di tutte le cose iniziato con Cristo. « Il tempo in realtà si è compiuto per il
fatto stesso che Dio, con l'incarnazione, si è calato dentro la storia
dell'uomo. L'eternità è entrata nel tempo: quale “compimento” più grande di
questo? Quale altro “compimento” sarebbe possibile? ».57 Il credo
gnostico nei poteri cosmici e in un qualche oscuro tipo di destino nega la
possibilità di un rapporto con un Dio personale rivelato in Cristo. Per i
cristiani, il vero Cristo cosmico è colui che è attivamente presente nei vari
membri del suo corpo, che è la Chiesa. Non si rivolgono a poteri cosmici
impersonali, ma alla sollecitudine amorevole di un Dio personale. Per
loro il biocentrismo cosmico va trasferito in un insieme di rapporti sociali
(nella Chiesa). Inoltre, i cristiani non sono bloccati in un modello ciclico
di eventi cosmici, ma si concentrano sul Gesù storico, in particolare
sulla sua crocifissione e resurrezione. Noi troviamo nella Lettera ai Colossesi
e nel Nuovo Testamento una dottrina su Dio differente da quella implicita nel
pensiero New Age: la concezione cristiana di Dio è quella di una Trinità
di Persone che ha creato la razza umana per il desiderio di condividere la
comunione della vita trinitaria con le creature. Compreso nella maniera esatta,
ciò significa che l'autentica spiritualità non è tanto la nostra ricerca
di Dio ma Dio che cerca noi.
Nei circoli del New Age si è
diffusa un'altra idea totalmente diversa del significato cosmico di Cristo. « Il
Cristo Cosmico è il modello divino che trova connessione nella persona di
Gesù Cristo (ma non si limita a questa persona). Il modello divino di questa
connessione si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi (Gv 1,
14). Il Cristo Cosmico... conduce ad un nuovo esodo dalla schiavitù e dal
pessimismo di un universo newtoniano, meccanicistico, pieno di competizione, con
vincitori e vinti, dualismi, antropocentrismo, nonché dal tedio di veder il
nostro entusiasmante universo descritto come una macchina priva di mistero e
misticismo. Il Cristo Cosmico è locale e storico, davvero legato intimamente
alla storia umana. Il Cristo Cosmico può vivere alla porta accanto o persino
all'interno del più profondo e autentico sé di ognuno ».58 Sebbene
questa spiegazione può non soddisfare tutti coloro che hanno a che fare con il
New Age, è molto incisiva e mostra con chiarezza assoluta dove siano le
differenze fra queste due visioni di Cristo. Per il New Age il Cristo
Cosmico è un modello che può ripetersi in molte persone, luoghi e tempi; è il
portatore di un enorme mutamento di paradigmi; è, in definitiva, un potenziale
dentro di noi.
Per la fede cristiana, Gesù Cristo
non è un modello, ma una persona divina la cui figura umano-divina rivela il
mistero dell'amore del Padre per la razza umana attraverso la storia (Gv.
3, 16). Egli vive in noi perché condivide con noi la sua vita, ma questo non è
né imposto né automatico. Tutti gli uomini e tutte le donne sono invitati a
partecipare alla sua vita, a vivere « in Cristo ».
Per i cristiani la vita spirituale è
un rapporto con Dio che gradualmente, attraverso la sua grazia, diviene più
profondo e in questo processo illumina anche il nostro rapporto con il prossimo
e con l'universo. Spiritualità, in termini New Age, significa
sperimentare stati di coscienza dominati da un senso di armonia e fusione con il
Tutto. Dunque la « mistica » non si riferisce all'incontro con un Dio
trascendente nella pienezza dell'amore, ma all'esperienza scatenata dal
rivolgersi a se stessi, da un senso esaltante di essere tutt'uno con l'universo,
di lasciare affondare la propria individualità nel grande oceano dell'Essere.59
Questa distinzione fondamentale
appare chiara a tutti i livelli di confronto tra la mistica cristiana e quella
del New Age. La via di purificazione di quest'ultimo si basa sulla
consapevolezza del disagio o alienazione, da superare mediante quest'immersione
nel Tutto. Per cambiare, bisogna utilizzare tecniche che portino all'esperienza
dell'illuminazione. Quest'ultima trasforma la coscienza di una persona e la pone
in contatto con la divinità, intesa come l'essenza più profonda della realtà.
Le tecniche e i metodi offerti da
questo sistema religioso immanentista, che non concepisce Dio come persona,
procedono « dal basso ». Sebbene implichino un'immersione nelle profondità del
proprio cuore e della propria anima, costituiscono un'impresa essenzialmente
umana da parte di una persona che cerca di ascendere alla divinità mediante le
proprie forze. Spesso si tratta di « un'ascesa » a livello di coscienza verso
quanto è inteso come una consapevolezza liberatrice del « dio interiore ». Non
tutti hanno accesso a queste tecniche, i cui benefici sono ristretti a una
« aristocrazia » spirituale privilegiata.
Invece, l'elemento essenziale della
fede cristiana è la discesa di Dio fra le creature, in particolare le più umili,
deboli e meno dotate secondo i valori del « mondo ». Esistono tecniche
spirituali che è utile apprendere, ma Dio è in grado di superarle o di farne a
meno. « Il modo cristiano di avvicinarsi a Dio non si fonda su alcuna tecnica
nel senso stretto della parola. Ciò contraddirebbe lo spirito d'infanzia
richiesto dal Vangelo. La mistica cristiana autentica non ha niente a che vedere
con la tecnica: è sempre un dono di Dio, di cui chi ne beneficia si sente
indegno ».60
Per i cristiani convertirsi
significa rivolgersi al Padre, attraverso il Figlio, e con docilità al potere
dello Spirito Santo. Più si progredisce nel rapporto con Dio, che è sempre e in
ogni modo un dono libero, più diviene impellente il bisogno di abbandonare il
peccato, la miopia spirituale e l'infatuazione di sé, tutte cose che impediscono
l'abbandonarsi fiducioso a Dio e l'apertura al prossimo.
Tutte le tecniche di meditazione
vanno depurate dalla vanità e dalla presunzione. La preghiera cristiana non è un
esercizio di auto- contemplazione, di staticità e svuotamento di sé, ma un
dialogo d'amore, che « implica un'atteggiamento di conversione, un esodo dall'io
verso il Tu di Dio ».61 Ciò conduce ad arrendersi sempre più alla
volontà di Dio, per mezzo della quale siamo invitati a una profonda e autentica
solidarietà con i nostri fratelli e le nostre sorelle.62
Questo è un punto cruciale di
contrasto fra il cristianesimo e il New Age. Molta letteratura New Age
è pervasa dalla convinzione che non esista alcun essere divino « là fuori »
o veramente distinto dal resto della realtà. Da Jung in poi moltissime persone
hanno professato il credo nel « dio interiore ». Il nostro problema, secondo il
New Age, è l'incapacità di riconoscere la nostra divinità, un'incapacità che
si può superare con l'aiuto di una guida e con l'uso di una serie di tecniche
volte a schiudere il nostro potenziale (divino) nascosto. L'idea fondamentale è
che « Dio » è profondamente all'interno di noi. Siamo Dei e scopriamo il nostro
potere illimitato eliminando strati e strati di inautenticità.63 Più
riconosciamo questo potenziale più esso si realizza e in questo senso il New
Age ha una propria idea di theosis, del divenire divini, più
precisamente, del riconoscere e accettare la nostra natura divina. Secondo
alcuni viviamo « in un'epoca in cui la nostra comprensione di Dio va
interiorizzata: dal Dio Onnipotente esteriore al Dio forza dinamica e creativa
che si trova al centro esatto di tutto l'essere: Dio come Spirito ».64
Nella Prefazione al Libro V
dell'opera Adversus Haereses Sant'Ireneo fa riferimento a « Gesù Cristo,
che, attraverso il Suo amore trascendente, è divenuto ciò che siamo, così da
portarci ad essere perfino ciò che è egli stesso ». Qui la theosis, la
comprensione cristiana della divinizzazione, non avviene soltanto grazie ai
nostri sforzi, ma con l'assistenza della grazia di Dio che opera in noi e
attraverso di noi. Ciò presuppone necessariamente la consapevolezza basilare di
essere incompleti e persino peccatori e in nessun modo l'esaltazione del sé.
Inoltre, si presenta come un'introduzione alla vita della Trinità, un caso
perfetto di distinzione al centro dell'unità: una sinergia piuttosto che una
fusione. Tutto ciò è frutto di un incontro personale, un'offerta di un nuovo
tipo di vita. La vita in Cristo non è qualcosa di così personale e privato da
essere limitato all'ambito della coscienza né si tratta soltanto di un nuovo
livello di consapevolezza. Implica la trasformazione della nostra anima e del
nostro corpo mediante la partecipazione alla vita sacramentale della Chiesa.
È difficile separare i singoli
elementi della religiosità New Age, per quanto innocenti possano
apparire, dal quadro di riferimento dominante che permea l'intero pensiero
globale del movimento New Age. La natura gnostica di questo movimento ci
richiede di giudicarlo nella sua interezza. Dal punto di vista della fede
cristiana, non è possibile isolare alcuni elementi della religiosità New Age
come accettabili per i cristiani, mentre ne rifiutiamo altri. Poichè il
movimento New Age dà grande importanza alla comunicazione con la natura e
alla conoscenza cosmica di un bene universale, e facendo così nega i contenuti
rivelati della fede cristiana, non si può giudicare come positivo o innocuo. In
un contesto culturale, segnato dal relativismo religioso, è necessario mettere
in guardia contro il tentativo di porre la religiosità New Age allo
stesso livello della fede cristiana, facendo apparire relativa la differenza fra
fede e credenza, poiché ciò crea una grande confusione per gli incauti. A questo
riguardo, è utile ricordare l'esortazione di San Paolo ad istruire alcune
persone perché « non insegnino dottrine diverse e non badino più a favole e a
genealogie interminabili, che servono più a vane discussioni che al disegno
divino manifestato nella fede » (1 Tim 1, 3-4). Alcune pratiche vengono
non correttamente etichettate come New Age solo come una strategia di
mercato per venderle meglio, ma non sono veramente associate con la sua visione
globale. Ciò aggiunge solo confusione. È quindi necessario identificare
accuratamente quegli elementi che appartengono al movimento New Age e che
non possono essere accettati da coloro che sono fedeli a Cristo e alla sua
Chiesa.
Le seguenti domande potrebbero
essere il modo più semplice per valutare alcuni degli elementi centrali del
pensiero e della pratica New Age da un punto di vista cristiano. Il
termine « New Age » si riferisce alle idee che fa circolare su Dio,
l'essere umano e il mondo, alle persone con le quali i cristiani possono parlare
a proposito di questioni religiose, al materiale pubblicitario per i gruppi di
meditazione, a terapie, ad affermazioni sulla religione, ecc. Alcune di queste
domande applicate a persone e idee non esplicitamente etichettate come New
Age rivelerebbero ulteriori collegamenti, ancora senza nome e non
riconosciuti, con l'intera atmosfera New Age.
- Dio è un essere con il quale
abbiamo un rapporto oppure è qualcosa da usare o una forza per essere più
potenti?
Il concetto di Dio del New Age
è piuttosto vago, mentre quello cristiano è molto chiaro. Il Dio del New
Age è un'energia impersonale, una particolare estensione o componente del
cosmo. In questo senso, Dio è la forza vitale o anima del mondo. La divinità è
presente in ogni essere, secondo una gradualità che va « dal più infimo
cristallo del mondo minerale fino ed oltre al Dio Galattico stesso, sul Quale
non possiamo dire nulla. Non è un uomo, ma una Grande Coscienza ».65
In alcuni scritti classici del New Age appare chiaro che gli esseri umani
pensano a se stessi come a degli dei, atteggiamento questo più sviluppato in
alcune persone che in altre. Dio non va più ricercato all'esterno del mondo, ma
all'interno dell'io.66 Anche quando « Dio » è qualcosa di esterno a
me, è lì per essere manipolato.
Questo è molto diverso
dall'interpretazione cristiana di Dio come Creatore del cielo e della terra e
quale fonte di tutta la vita personale. Dio è in se stesso personale, il Padre,
il Figlio e lo Spirito Santo, che ha creato l'universo per condividere la
comunione della sua vita con lecreature. « Dio, che “abita una luce
inaccessibile” vuole comunicare la propria vita divina agli uomini da lui
liberamente creati, per farne figli adottivi nel suo Unico Figlio. Rivelando se
stesso, Dio vuole rendere gli uomini capaci di rispondergli, di conoscerlo e di
amarlo ben più di quanto sarebbero capaci da se stessi ».67Dio non
viene identificato con il principio vitale inteso come « Spirito » o « energia
di base » del cosmo, ma è quell'amore che è assolutamente diverso dal mondo e
tuttavia è presente in maniera creativa in ogni cosa e conduce gli esseri umani
alla salvezza.
- Esiste un solo Gesù Cristo oppure
ve ne sono migliaia?
La letteratura del New Age
presenta spesso Cristo come uno fra i tanti saggi, iniziati, avatar. Negli
approcci del New Age:
– Il Gesù storico personale e
individuale è distinto dal Cristo universale, impersonale ed eterno;
– Gesù non è considerato l'unico
Cristo;
– La morte di Gesù sulla croce viene
negata o reinterpretata per escludere l'idea che Egli, in quanto Cristo, possa
aver sofferto;
– Documenti apocrifi (come i vangeli
neo-gnostici) sono considerati fonti autentiche per la conoscenza di aspetti
della vita di Gesù che non si possono trovare nel canone delle Scritture. Altre
rivelazioni su Gesù, offerte da entità, spiriti guida e maestri ascesi o anche
dalle « Cronache di Akasha », sono fondamentali per la cristologia del New
Age;
– Si compie una specie di esegesi
esoterica dei testi biblici per depurare il cristianesimo dalla religione
formale che impedisce l'accesso alla sua essenza esoterica.68
Nella tradizione cristiana, Gesù
Cristo è Gesù di Nazaret del quale parlano i Vangeli, il figlio di Maria e
l'unico figlio di Dio, vero uomo e vero Dio, la piena rivelazione della verità
divina, l'unico Salvatore del mondo: « Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito
al cielo, siede alla destra del Padre ».69
- L'essere umano: esiste un solo
essere universale oppure molti individui?
Lo scopo delle tecniche del New
Age è la riproduzione deliberata di stati mistici, come se si trattasse di
materiale da laboratorio. Il rebirthing, il biofeedback,
l'isolamento sensoriale, il respiro olotropico, l'ipnosi, i mantra, il digiuno,
la privazione del sonno e la meditazione trascendentale sono tentativi di
controllare questi stati e sperimentarli costantemente ».70 Tutte
queste pratiche producono debolezza psichica (e vulnerabilità). Quando
l'esercizio consiste nel reinventare se stessi, si pone la questione reale del
Chi sono « io ». Il « dio interiore » e l'unione olistica con tutto il cosmo
ripropongono tale questione. Personalità individuali isolate sarebbero
patologiche nei termini del New Age (in particolare per la psicologia
transpersonale). Tuttavia, « il pericolo vero è il paradigma olistico. Quello
del New Age è un pensiero basato sull'unità totalitaria e proprio per
questo è un pericolo... ».71 In tono più moderato: « Siamo autentici
quando “ci facciamo carico” di noi stessi, quando la nostra scelta e le nostre
reazioni fluiscono spontaneamente dai nostri bisogni più profondi, quando il
nostro comportamento e le espressioni dei nostri sentimenti riflettono la nostra
integrità personale ».72 Il Movimento del Potenziale Umano è
l'esempio più eclatante della convinzione che gli umani sono divini o hanno in
sé una scintilla divina.
L'approccio cristiano si nutre
degli insegnamenti delle Scritture sulla natura umana; uomini e donne sono
creati a immagine e somiglianza di Dio (Gn 1, 27) e Dio li tiene in
grande considerazione con grande stupore del Salmista (cf. Sal 8). La
persona umana è un mistero pienamente rivelato solo in Gesù Cristo (cf.
Gaudium et spes, n. 22), che diviene infatti autenticamente umana grazie al
suo rapporto con Cristo attraverso il dono dello Spirito.73Tutto
ciò è molto distante dalla caricatura di antropocentrismo attribuita al
cristianesimo e rifiutata perfino da numerosi autori e praticanti del New Age.
- Ci salviamo da soli o
la salvezza è un dono gratuito di Dio?
La soluzione a questo problema sta
nello scoprire da cosa o da chi riteniamo di essere salvati. Salviamo noi stessi
mediante le nostre azioni come spesso spiega il New Age, oppure veniamo
salvati dall'amore di Dio? Le parole chiave sono auto-compimento,
auto-realizzazione e auto-redenzione. Il New Age è
essenzialmente pelagiano per quanto riguarda la sua maniera di comprendere la
natura umana.74
Per i cristiani la salvezza
dipende dalla partecipazione alla passione, morte e resurrezione di Cristo e da
un rapporto personale diretto con Dio piuttosto che da una qualsiasi tecnica. La
situazione umana, compromessa com'è dal peccato originale e dal peccato
personale, può essere rettificata solo dall'azione di Dio: il peccato è
un'offesa contro Dio, e soltanto Dio può riconciliarci con lui. Nel piano divino
della salvezza, gli esseri umani sono stati salvati da Gesù Cristo che, come Dio
e come uomo, è l'unico mediatore della redenzione. Nel cristianesimo la salvezza
non è un'esperienza del sé, un dimorare meditativo e intuitivo in se stessi, ma
è il perdono del peccato, la liberazione dalle profonde ambivalenze che
albergano dentro di noi e il raggiungimento della pace dei sensi mediante il
dono della comunione con un Dio amorevole. La via della salvezza non si trova in
una semplice trasformazione auto-indotta della coscienza, ma in una liberazione
dal peccato e dalle sue conseguenze che ci conducono a lottare contro il peccato
che è in noi stessi e nella società che ci circonda. Essa necessariamente ci
spinge verso una solidarietà amorevole con il nostro prossimo in difficoltà.
- Inventiamo la verità o
la riceviamo?
La verità del New Age
riguarda buone vibrazioni, corrispondenze cosmiche, armonia ed estasi, in
generale esperienze piacevoli. Si cerca di individuare la propria verità secondo
un criterio di benessere. La valutazione della religione e delle questioni
etiche avviene naturalmente in base ai propri sentimenti e alle proprie
esperienze.
La dottrina cristiana presenta
Gesù Cristo come « la Via, la Verità, la Vita » (Gv 14, 6). I suoi
seguaci devono aprire la propria vita a Lui e ai suoi valori, in altre parole a
un insieme oggettivo di requisiti che sono parte di una realtà oggettiva che è
alla fine conoscibile da tutti.
- Preghiera e
meditazione: ci rivolgiamo a noi stessi o a Dio?
La tendenza a confondere la
psicologia e la spiritualità ci spinge ad insistere sul fatto che molte delle
tecniche di meditazione ora in voga non sono preghiera. Spesso sono una buona
preparazione alla preghiera, ma nulla di più, anche se inducono un piacevole
stato mentale o benessere psicofisico. Le esperienze che ne scaturiscono sono
veramente intense, ma restare a questo livello significa restare soli, non
essere ancora al cospetto dell'altro. Il silenzio può porci di fronte al vuoto
piuttosto che essere un silenzio di contemplazione dell'Amato. È anche vero che
le tecniche di immersione nel proprio cuore sono in definitiva un appello alla
propria capacità di raggiungere il divino o persino di divenire divini. Se
dimenticano la ricerca di Dio del cuore umano non sono ancora una preghiera
cristiana. Anche se viene considerato un collegamento con l'Energia Universale,
« questo “rapporto” facile con Dio, dove quest'ultimo ha la funzione di
soddisfare tutti i nostri bisogni, dimostra l'egoismo presente al centro di
questo New Age ».75
Le pratiche del New Age non sono
veramente preghiera perché riguardano l'introspezione o fusione con l'energia
cosmica in opposizione al duplice orientamento della preghiera cristiana che
implica sì introspezione, ma è anche, e soprattutto, incontro con Dio. Lungi
dall'essere un semplice sforzo umano, la mistica cristiana è essenzialmente
dialogo che implica « un atteggiamento di conversione, un esodo dall'io verso il
Tu di Dio ».76« Il cristiano, anche quando è solo e prega nel
segreto, ha la consapevolezza di pregare sempre in unione con Cristo, nello
Spirito Santo, insieme con tutti i santi per il bene della Chiesa ».77
- Abbiamo la tentazione
di negare il peccato oppure ne accettiamo l'esistenza?
Nel New Age non esiste un
vero concetto di peccato, ma piuttosto l'idea di conoscenza imperfetta. Si cerca
l'illuminazione che si può raggiungere mediante particolari tecniche
psicofisiche. A chi partecipa alle attività del New Age non viene detto
che cosa credere, che cosa fare o non fare, ma: « vi sono mille modi di
esplorare la realtà interiore. Vai dove ti portano l'intelligenza e
l'intuizione. Abbi fiducia in te stesso ».78 L'autorità è passata da
una posizione teistica all'interno del sé. Il problema più grave percepito nel
pensiero New Age è quello dell'alienazione da tutto il cosmo e non il
fallimento personale o il peccato. Il rimedio consiste nell'immergersi sempre
più nell'interezza dell'essere. Da alcuni scritti e da alcune pratiche del
New Age si evince che una sola vita non è sufficiente e che debbono
verificarsi delle reincarnazioni affinché le persone possano realizzare
pienamente il proprio potenziale.
Nella prospettiva cristiana « la
realtà del peccato, e più particolarmente del peccato delle origini, si
chiarisce soltanto alla luce della Rivelazione divina. Senza la conoscenza di
Dio che essa ci dà, non si può riconoscere chiaramente il peccato, e si è
tentati di spiegarlo semplicemente come un difetto di crescita, come una
debolezza psicologica, un errore, come l'inevitabile conseguenza di una
struttura sociale inadeguata, ecc. Soltanto conoscendo i disegni di Dio
sull'uomo, si capisce che il peccato è un abuso di quella libertà che Dio dona
alle persone create perché possano amare lui e amarsi reciprocamente ».79« Il
peccato è una mancanza contro la ragione, la verità, la retta coscienza; è una
trasgressione in ordine all'amore vero, verso Dio e verso il prossimo; a causa
di un perverso attaccamento a certi beni. Esso ferisce la natura dell'uomo e
attenta alla solidarietà umana... ».80« Il peccato è un'offesa
a Dio... Il peccato si erge contro l'amore di Dio e allontana da esso i nostri
cuori... Il peccato pertanto è “amore di sé fino al disprezzo di Dio” ».81
- Veniamo incoraggiati a
rifiutare la sofferenza e la morte o ad accettarla?
Alcuni scrittori del New Age
considerano la sofferenza come qualcosa che ci siamo auto-imposti oppure come un
karma negativo o ancora come l'incapacità di sfruttare appieno le nostre
risorse. Altri si concentrano sui metodi per raggiungere il successo e il
benessere (es. Deepak Chopra, José Silva e altri). Nel New Age la
reincarnazione è spesso considerata un elemento necessario alla crescita
spirituale, una fase di progressiva evoluzione spirituale che è cominciata
quando siamo nati e proseguirà dopo la morte. Nella nostra vita attuale
l'esperienza della morte di altre persone provoca una crisi salutare.
Sia l'unità cosmica sia la
reincarnazione sono inconciliabili con la fede cristiana secondo la quale la
persona umana è un essere distinto che vive una vita della quale è pienamente
responsabile: l' interpretazione che il New Age dà della persona mette in dubbio
le idee di responsabilità e di libertà. I cristiani sanno che « nella Croce di
Cristo non solo si è compiuta la redenzione mediante la sofferenza, ma anche la
stessa sofferenza umana è stata redenta. Cristo – senza nessuna colpa propria –
si è addossato “il male totale del peccato”. L'esperienza di questo male
determinò l'incomparabile misura della sofferenza di Cristo, che diventò il
prezzo della redenzione... Il Redentore ha sofferto al posto dell'uomo e per
l'uomo. Ogni uomo ha una sua partecipazione alla redenzione. Ognuno è anche
chiamato a partecipare a quella sofferenza, mediante la quale si è compiuta la
redenzione. È chiamato a partecipare a quella sofferenza, per mezzo della quale
ogni umana sofferenza è stata anche redenta. Operando la redenzione mediante la
sofferenza, Cristo ha elevato insieme la sofferenza umana a livello di
redenzione. Quindi anche ogni uomo, nella sua sofferenza, può diventare
partecipe della sofferenza redentiva di Cristo ».82
- Bisogna evitare o
perseguire l'impegno sociale?
Molto nel New Age è solo
un'indegna auto-promozione, ma alcune figure di spicco del movimento sostengono
che sia scorretto giudicare tutto il movimento sulla base di una minoranza di
persone egoiste, irrazionali e narcisiste o farsi abbagliare da alcune delle
loro pratiche più bizzarre che danneggiano l'immagine del New Age di
autentica ricerca spirituale e spiritualità.83 Per il cristianesimo,
la fusione degli individui nel sé cosmico, la relativizzazione o l'abolizione
della differenza e dell'opposizione in un'armonia cosmica, sono inaccettabili.
Perché vi sia amore autentico, è
necessaria la presenza di un'altra (persona) differente. Un cristiano autentico
ricerca l'unità nella capacità e nella libertà dell'altro di dire « sì » o « no
» al dono d'amore. Il cristianesimo considera l'unione come comunione e l'unità
come comunità.
- Il nostro futuro è
scritto nelle stelle o dobbiamo aiutare a costruirlo?
La Nuova Era che sta sorgendo sarà
popolata da esseri perfetti e androgini, che domineranno completamente le leggi
cosmiche della natura. In questo scenario, il cristianesimo dev'essere eliminato
e lasciare il posto a una religione globale e a un nuovo ordine mondiale.
I cristiani vivono costantemente
in uno stato di allerta, pronti per gli ultimi giorni in cui Cristo ritornerà.
La loro Nuova Era iniziò duemila anni fa con Cristo, che non è altro che « Gesù
di Nazaret, il Verbo di Dio fatto uomo per la salvezza di tutti ». « La presenza
e l'attività dello Spirito non toccano solo gli individui, ma la società e la
storia, i popoli, le culture, le religioni ». Infatti « di tutti loro, è
animatore lo Spirito del Padre, che il Figlio dell'uomo dona liberamente ».84Noi
viviamo negli ultimi tempi.
Da una parte, è evidente che molte
pratiche del New Age non sembrano sollevare in chi le segue questioni
dottrinali; ma, allo stesso tempo è innegabile che queste stesse pratiche
comunicano, anche se soltanto indirettamente, una mentalità che può influenzare
il pensiero ed ispirare una visione molto particolare della realtà. Certamente
il New Age crea una sua atmosfera e può essere difficile distinguere fra
ciò che è innocuo e ciò che dovrebbe essere veramente messo in discussione.
Conviene essere consapevoli del fatto che la dottrina del Cristo diffusa nei
circoli del New Age, trae ispirazione dagli insegnamenti teosofici di
Helena Blavatsky, dall'antroposofia di Rudolf Steiner e dalla « Scuola Arcana »
di Alice Bailey. I loro seguaci contemporanei non promuovono soltanto le idee di
questi pensatori, ma collaborano con quelli del New Age allo sviluppo di
un'interpretazione completamente nuova della realtà, una dottrina nota ad alcuni
osservatori come « verità del New Age ».85
L'unico fondamento della Chiesa è
Gesù Cristo, il suo Signore. Egli è al centro di ogni atto cristiano e di ogni
messaggio cristiano. Per questo la Chiesa ritorna continuamente all'incontro con
il suo Signore. I Vangeli narrano di numerosi incontri con Lui: dai pastori di
Betlemme, ai due ladroni crocifissi con Lui, dai saggi anziani che lo
ascoltarono parlare nel Tempio, ai discepoli che si incamminavano verso Emmaus
con la tristezza nel cuore. Tuttavia, un episodio che illustra eloquentemente
quanto Egli ci offre è quello del suo incontro con la Samaritana presso il pozzo
di Giacobbe, narrato nel quarto capitolo del Vangelo di Giovanni. È un episodio
che è stato descritto come « paradigma del nostro impegno con la verità ».86
L'esperienza dell'incontro con lo straniero che ci offre l'acqua della vita
illustra in che modo i cristiani possono e devono impegnarsi nel dialogo con
chiunque non conosca ancora Gesù.
Un elemento di grande fascino della
narrazione di Giovanni è che la donna impiega del tempo perfino a capire che
cosa intende Gesù per acqua « di vita », o acqua « viva » (versetto 11).
Ciononostante, la donna è affascinata, non solo dallo straniero in sé, ma anche
dal suo messaggio, e resta ad ascoltarlo. Dopo un primo stupore nel capire che
Gesù sa molto su di lei (« Hai detto bene non ho marito; infatti hai avuto
cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; inquesto hai detto il
vero », versetti 17-18), è disposta a conoscere la verità su se stessa:
« Signore, vedo che tu sei un profeta » (versetto 19). Comincia il dialogo
sull'adorazione di Dio: « Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo
quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei » (versetto 22). Gesù
tocca il suo cuore e così la dispone ad ascoltare ciò che Egli dice di Se stesso
in quanto Messia. Le parole « Sono io, che ti parlo » (versetto 26) la preparano
ad aprire il cuore alla vera adorazione in Spirito e all'auto-rivelazione di
Gesù come l'Unto di Dio.
La donna « intanto lasciò la brocca,
andò in città e disse alla gente » tutto su quell'uomo (versetto 28). L'effetto
notevole che l'incontro con lo straniero ha sulla donna rende gli altri curiosi
a tal punto che anche loro « uscirono allora dalla città e andarono da lui »
(versetto 30). Ben presto accettano la verità sulla sua identità: « Non è più
per la tua parola che noi crediamo; ma perché noi stessi abbiamo udito e
sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo » (versetto 42). Passano
dal sentir parlare di Gesù al conoscerlo personalmente, poi a comprendere il
significato universale della sua identità. Tutto ciò avviene perché la loro
mente e il loro cuore sono ben disposti.
Il fatto che l'episodio si svolga
presso un pozzo è significativo. Gesù offre alla donna una « sorgente ... che
zampilla per la vita eterna » (versetto 14). Il modo gentile che ha Gesù nel
trattare la donna è un esempio di efficienza pastorale nell'aiutare l'altro ad
essere sincero senza difficoltà, nell'impegnativo processo di auto- revisione
(« Mi ha detto tutto quello che ho fatto », versetto 39). Questo approccio
potrebbe essere molto fruttuoso verso le persone che possono essere state
attirate dall'Acquario (colui che porta l'acqua), ma che ricercano ancora la
verità in modo autentico. Bisognerebbe invitarle ad ascoltare Gesù che non ci
offre solo qualcosa che soddisfa la nostra sete quotidiana, ma anche la profonda
e nascosta sete spirituale dell' « acqua viva ». È importante riconoscere la
sincerità delle persone che ricercano la verità. Non si tratta di inganno o di
auto-ingano. Come ben sa ogni buon educatore, è anche importante essere
pazienti. Una persona che incontra la verità si trova subito rinvigorita da un
senso completamente nuovo di liberazione riguardo ai fallimenti e ai timori del
passato, e « chi desidera conoscere se stesso, come la donna presso il pozzo,
trasmetterà agli altri il desiderio di conoscere la verità che renderà liberi
anche loro ».87
L'invito a incontrare Gesù Cristo,
il portatore dell'acqua di vita, avrà un impatto maggiore se proverrà da parte
di qualcuno che è stato profondamente colpito e in modo evidente dal suo
incontro con Gesù, perché non viene fatto solo da qualcuno che ha semplicemente
sentito parlare di Lui, ma da qualcuno che può star certo che « questi è
veramente il Salvatore del mondo » (versetto 42). Bisogna permettere alle
persone di reagire a loro modo, seguendo il proprio ritmo e permettere a Dio di
fare il resto.
Cristo o Acquario? Il New
Age è quasi sempre collegato ad « alternative »: o una visione alternativa
della realtà o un modo alternativo (di tipo magico) di migliorare la situazione
attuale.88 Le alternative non offrono due possibilità, ma solo la
possibilità di scegliere una cosa piuttosto che un'altra. In campo religioso, il
New Age offre un'alternativa all'eredità giudaico-cristiana. Si pensa che
l'Età dell'Acquario sostituirà quella dei Pesci, prevalentemente cristiana. I
pensatori del New Age ne sono estremamente consapevoli. Alcuni di loro
sono convinti che il prossimo mutamento sia inevitabile, mentre altri sono
impegnati attivamente affinché ciò avvenga. Chi si chiede se sia possibile
credere sia in Cristo sia nell'Acquario sappia che questa è una situazione nella
quale o si sta da una parte oppure dall'altra. « Nessun servo può servire due
padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e
disprezzerà l'altro » (Lc 16, 13). È sufficiente che i cristiani pensino
alla differenza fra i saggi venuti dall'Oriente e il Re Erode per riconoscere
gli effetti potenti di una scelta a favore o contro Cristo. Non va mai
dimenticato che molti dei movimenti che hanno nutrito il New Age sono
esplicitamente anti-cristiani. Il loro atteggiamento nei confronti del
cristianesimo non è neutro, è neutralizzante. Nonostante quanto spesso viene
detto sull'apertura a tutte le concezioni religiose, il cristianesimo
tradizionale non viene considerato un'alternativa accettabile. Infatti, a volte
si dice chiaramente che « non c'è posto dove si possa tollerare il vero
cristianesimo » e si giustificano anche comportamenti anti-cristiani.89
Inizialmente questa opposizione si limitava agli ambienti rarefatti di quanti
andavano oltre un attaccamento superficiale al New Age, ma di recente ha
cominciato a permeare tutti i livelli della cultura « alternativa » che esercita
un fascino straordinario, soprattutto nelle sofisticate società occidentali.
Fusione o confusione? Le
tradizioni del New Age sfumano consciamente e deliberatamente le
differenze reali fra Creatore e creato, umanità e natura, religione e
psicologia, realtà soggettiva e realtà oggettiva. L'intenzione ideale è sempre
quella di superare lo scandalo della divisione, ma nella teoria New Age
si tratta della fusione sistematica di elementi che in generale la
cultura occidentale ha nettamente distinti. Non è forse corretto definirli « confusione »?
Non è un gioco di parole affermare che il New Age prospera nella
confusione. La tradizione cristiana ha sempre valutato il ruolo della ragione
nel giustificare la fede e nel comprendere Dio, il mondo e la persona umana.90
Il New Age ha colto lo stato d'animo di quanti rifiutavano una ragione
fredda, calcolatrice, disumana. Sebbene questa sia un'intuizione positiva che ci
ricorda la necessità di equilibrio fra tutte le nostre facoltà, non giustifica
però l'accantonamento di una facoltà essenziale per una vita pienamente umana.
La razionalità ha il vantaggio dell'universalità: essa è liberamente accessibile
a chiunque, al contrario della natura misteriosa e affascinante della religione
« mistica », gnostica o esoterica. Qualunque cosa alimenti la confusione
concettuale o la segretezza va valutata attentamente. Invece di svelarla,
nasconde la natura definitiva della realtà. Corrisponde alla perdita
post-moderna di fiducia nelle certezze assolute del passato, che spesso porta a
rifugiarsi nell'irrazionalità. La sfida consiste nel dimostrare che una sana
collaborazione fra fede e ragione migliora la vita umana e incoraggia il
rispetto per la creazione.
Crearsi la propria realtà. La
diffusa convinzione del New Age che ognuno crei la propria realtà è
affascinante, ma illusoria. È cristallizzata nella teoria junghiana per cui
l'essere umano è una porta tra il mondo esteriore e quello interiore, di
dimensioni infinite, dove ogni persona è Abraxas che crea il proprio mondo o lo
distrugge. La stella che brilla in questo infinito mondo interiore è il Dio e la
mèta dell'uomo. La conseguenza più grave e problematica dell'accettazione
dell'idea che le persone creino la propria realtà è la questione della
sofferenza e della morte: persone con gravi impedimenti o malattie incurabili si
sentono prese in giro ed umiliate quando viene detto loro che sono state la
causa della propria sfortuna e che la loro impossibilità di cambiare le cose è
dovuta a una loro debolezza nell'affrontare la vita. Questo è tutt'altro che una
questione accademica e ha implicazioni profonde sull'approccio pastorale della
Chiesa alle difficili questioni esistenziali di tutti. I nostri limiti sono
parte della vita e parte del nostro essere creature. La morte e la privazione
lanciano una sfida e offrono un'opportunità, perché la tentazione di rifugiarsi
in una rielaborazione occidentalizzata della nozione di reincarnazione è la
prova inconfutabile della paura di morire e del desiderio di vivere per sempre.
Sfruttiamo al massimo le opportunità che ci vengono offerte per ricordare quanto
promesso da Dio nella resurrezione di Gesù Cristo? Quanto è autentica la fede
nella resurrezione del corpo che i cristiani proclamano ogni domenica nel Credo?
L'idea del New Age secondo la quale, in un certo senso, siamo anche Dei è
una questione che merita di essere approfondita. Tutto dipende certamente dalla
propria definizione di realtà. A tutti i livelli dell'educazione, della
formazione e della predicazione cattoliche è necessario rafforzare un sano
approccio all'epistemologia e alla psicologia. È importante cercare
costantemente il modo più efficace per parlare di trascendenza. La difficoltà
fondamentale di tutto il pensiero New Age è che questa trascendenza è
strettamente un'auto-trascendenza da raggiungere attraverso un universo
chiuso.
Risorse pastorali. Nel
Capitolo 8 saranno indicati i principali documenti della Chiesa cattolica, nei
quali si può trovare una valutazione delle idee del New Age. In primo
luogo c'è il discorso di Papa Giovanni Paolo II citato nella prefazione. Il Papa
riconosce in questa tendenza culturale alcuni aspetti positivi come ad esempio
« la ricerca di un nuovo senso della vita, di una nuova sensibilità ecologica e
il desiderio di andare oltre una religiosità fredda e razionalistica ». D'altra
parte, richiama l'attenzione dei fedeli su alcuni elementi ambigui che sono
incompatibili con la fede cristiana: questi movimenti « prestano poca attenzione
alla rivelazione....Essi tendono a relativizzare la dottrina religiosa a favore
di una vaga visione del mondo.... Spesso propongono un concetto panteistico di
Dio.....Essi sostituiscono la responsabilità personale delle proprie azioni di
fronte a Dio con un senso del dovere verso il cosmo e in tal modo ribaltano il
vero concetto di peccato e il bisogno di redenzione attraverso Cristo ».91
Innanzitutto, bisogna ricordare
ancora una volta che nella vasta rete del New Age non tutte le persone o
le pratiche fanno proprie allo stesso modo le teorie del movimento. Parimenti,
l'etichetta di New Age viene spesso mal utilizzata o applicata a fenomeni
che andrebbero classificati in modo diverso. Il termine New Age è perfino
stato usato per demonizzare persone e pratiche. È essenziale individuare quali
fenomeni collegati, anche liberamente, a questo movimento, riflettono una
visione cristiana di Dio, della persona umana e del mondo oppure vi si
oppongono. Il semplice ricorso al termine New Age di per sé significa
poco, se non addirittura niente. Ciò che conta è il rapporto dell'individuo, del
gruppo, della pratica o del prodotto con i principi centrali del cristianesimo.
– La Chiesa cattolica possiede delle
reti efficienti che però andrebbero utilizzate meglio. Per esempio, esistono
numerosi centri pastorali, culturali e di spiritualità. Idealmente, questi
potrebbero essere utilizzati per rispondere alla confusione sulla religiosità
New Age in molti modi creativi come fornire forum di discussione e di
studio. Dobbiamo tuttavia ammettere che vi sono anche molti casi in cui alcuni
centri cattolici di spiritualità sono attivamente coinvolti nel diffondere la
religiosità New Age nella Chiesa. Questo deve essere certamente corretto,
non solo per fermare la confusione e l'errore, ma anche perché essi siano
efficaci nel promuovere la vera spiritualità cristiana. I centri culturali
cattolici, in particolare, non sono soltanto spazi accademici, ma ambiti per un
onesto dialogo.92 Alcune eccellenti istituzioni specializzate si
occupano di tutte queste questioni. Sono risorse preziose che dovrebbero essere
generosamente condivise con le zone che hanno meno disponibilità.
– Un buon numero di gruppi del
New Age colgono qualsiasi opportunità per spiegare la loro filosofia e le
loro attività agli altri. Gli incontri con questi gruppi devono essere
affrontati con attenzione, e dovrebbero sempre coinvolgere persone che siano
capaci di spiegare sia la fede che la spiritualità cattolica, e di riflettere
criticamente sul pensiero e la pratica New Age. È estremamente importante
controllare le credenziali delle persone, dei gruppi e delle istituzioni che
proclamano di offrire una guida al New Age ed informazioni su di esso. In
alcuni casi quella che comincia come un'indagine imparziale finisce per essere
una promozione attiva delle « religioni alternative » o una loro difesa. Alcune
istituzioni internazionali sono attivamente impegnate in campagne di promozione
del rispetto per la « diversità religiosa » e rivendicano lo status di religione
per alcune organizzazioni discutibili. Ciò è in sintonia con l'idea del New
Age del passaggio a una nuova era in cui il carattere limitato delle
religioni particolari lascia il posto all'universalità di una nuova religione o
spiritualità. Invece, un dialogo autentico rispetterà sempre la diversità fin
dall'inizio e non cercherà mai di sfumare le distinzioni fondendo insieme tutte
le tradizioni religiose.
– Alcuni gruppi New Age
locali definiscono i propri incontri « gruppi di preghiera ». Chi viene invitato
a far parte di questi gruppi deve ricercare i segni dell'autentica
spiritualità cristiana e badare che non si svolga alcuna cerimonia di
iniziazione. Questi gruppi traggono vantaggio dalla mancanza di preparazione
teologica o spirituale delle persone per attirarle gradualmente in ciò che
potrebbe essere una forma di falso culto. Si deve insegnare ai cristiani quali
siano il vero oggetto e contenuto della preghiera – nello Spirito Santo,
mediante Gesù Cristo, al Padre – per poter esattamente giudicare l'intenzione
del « gruppo di preghiera ». La preghiera cristiana e il Dio di Gesù Cristo
saranno facilmente riconoscibili.93 Molti sono convinti che non vi
sia alcun pericolo nel « prendere qualcosa in prestito » dalla saggezza
orientale, ma l'esempio della Meditazione Trascendentale (MT) dovrebbe spingere
i cristiani ad essere cauti circa la prospettiva di impegnarsi non conoscendo
un'altra religione (in questo caso, l'induismo), nonostante quanto sostengano i
promotori della MT sulla neutralità religiosa. Il problema non sta nell'imparare
come si medita, ma nell'oggetto o contenuto dell'esercizio, che chiaramente
determina se ci si riferisce al Dio rivelato da Gesù Cristo, a qualche altra
rivelazione o semplicemente alle profondità nascoste del sé.
– Devono ricevere un giusto
riconoscimento anche i gruppi cristiani che promuovono l'attenzione per la
Terra in quanto creazione di Dio. La questione del rispetto per il creato
può essere affrontata in maniera creativa nelle scuole cattoliche. Tuttavia
molto di quanto proposto dagli elementi più radicali del movimento ecologico non
si concilia facilmente con la fede cattolica. In generale, la sollecitudine per
l'ambiente è un segno opportuno di rinnovata attenzione per ciò che Dio ci ha
offerto, forse un segno necessario della gestione cristiana del creato, ma
« l'ecologia profonda » è spesso basata su principi panteistici e a volte
gnostici.94
– L'inizio del terzo millennio offre
un vero kairos per l'evangelizzazione. La mente e il cuore delle persone
sono già straordinariamente aperti a informazioni affidabili
sull'interpreta-zione cristiana del tempo e della storia della salvezza. Non
dovrebbe essere prioritario sottolineare quanto manca negli altri approcci.
Piuttosto, bisogna rivedere costantemente le fonti della nostra fede per poter
offrire una presentazione buona e profonda del messaggio cristiano. Possiamo
essere orgogliosi di quanto ci è stato affidato e dobbiamo resistere alle
pressioni della cultura dominante a nascondere sottoterra i talenti (Cf. Mt
25, 24-40). Uno dei più utili strumenti a disposizione è il
Catechismo
della Chiesa Cattolica. C'è anche un'immensa eredità di vie di santità
nella vita di uomini e di donne cristiani del passato e del presente. Dove il
ricco simbolismo cristiano e le sue tradizioni artistiche, estetiche e musicali
sono ancora sconosciuti o sono stati dimenticati, c'è molto da fare per i
cristiani e per chiunque ricerchi l'esperienza o una maggiore consapevolezza
della presenza di Dio.
Il dialogo fra cristiani e persone
attratte dal New Age sarà più fecondo se terrà conto del fascino di
quanto tocca le emozioni e del linguaggio simbolico. Se dobbiamo conoscere,
amare e servire Gesù Cristo, è di enorme importanza cominciare da una buona
conoscenza delle Scritture, ma il modo più sicuro per dare un senso a tutto il
messaggio cristiano è soprattutto incontrare il Signore Gesù nella preghiera e
nei Sacramenti, che sono i momenti in cui la nostra vita ordinaria viene
santificata.
– Forse, la misura più semplice,
ovvia ed urgente da prendere, quella che potrebbe anche risultare la più
efficace, consiste nel trarre il meglio dalle ricchezze del patrimonio
spirituale cristiano. I grandi ordini religiosi possiedono forti tradizioni
di meditazione e di spiritualità che potrebbero essere messe a disposizione
mediante corsi da seguire o periodi da trascorrere nelle loro case. In parte
questo è già stato fatto, ma occorre fare di più. Aiutare le persone nella loro
ricerca spirituale offrendo loro tecniche collaudate ed esperienze di preghiera
autentica potrebbe avviare un dialogo che rivelerebbe le ricchezze della
tradizione cristiana e forse chiarirebbe molto del New Age.
Ricorrendo a un'immagine suggestiva
e utile uno degli esponenti del movimento del New Age ha paragonato le
religioni tradizionali alle cattedrali e il New Age a una fiera mondiale.
Il Movimento del New Age è visto come un invito per i cristiani a portare
il messaggio delle cattedrali alla fiera che ora copre il mondo intero. Questa
immagine lancia ai cristiani una sfida positiva perché è sempre il momento di
portare il messaggio delle cattedrali alla gente della fiera. I cristiani non
hanno bisogno, e davvero, non devono aspettare un invito a portare il messaggio
della Buona Novella di Gesù Cristo a coloro che cercano risposte alle loro
domande, un cibo che li soddisfi, un'acqua viva. Seguendo l'immagine proposta, i
cristiani devono uscire dalla cattedrale, nutriti dalla parola e dal sacramento,
e portare il Vangelo in ogni aspetto della vita di tutti i giorni. « Andate la
messe è molta! ». Nella Lettera Apostolica
Novo Millennio Ineunte, il Santo Padre sottolinea il grande interesse
per la spiritualità che si trova nel mondo secolarizzato di oggi e come altre
religioni stiano rispondendo a questa domanda in maniera allettante: « Noi che
abbiamo la grazia di credere in Cristo, Rivelatore del Padre e Salvatore del
mondo, abbiamo il dovere di mostrare a quali profondità possa portare il
rapporto con lui » (33). A coloro che si aggirano per acquistare nella fiera
mondiale delle proposte religiose, il fascino del cristianesimo si farà sentire
prima di tutto nella testimonianza dei membri della Chiesa, nella loro fiducia,
calma, pazienza e affetto, e nel loro concreto amore per il prossimo, tutti
frutti della loro fede nutriti dall'autentica preghiera personale.
Formulazione del New Age di
William BLOOM, in Heelas, p. 225 e seg.:
-Tutta la vita, tutta
l'esistenza, è manifestazione dello Spirito, l'Inconoscibile, di quella suprema
coscienza chiamata con tanti diversi nomi in molte e differenti culture.
-Lo scopo e la dinamica
di tutta l'esistenza è di manifestare appieno Amore, Saggezza, Illuminazione.
-Tutte le religioni sono
espressione della stessa realtà interiore.
-Tutta la vita, così come
la percepiamo con i cinque sensi umani o con gli strumenti scientifici, è
soltanto il velo esterno della realtà causale, interiore e invisibile.
-Parimenti, gli esseri
umani sono creature duplici con: 1) una personalità temporanea esteriore e 2) un
essere interiore pluridimensionale (anima o sé superiore).
-La personalità esteriore
è limitata e tende all'amore.
-Lo scopo
dell'incarnazione dell'essere interiore è di condurre le vibrazioni della
personalità esteriore ad una risonanza d'amore.
-Tutte le anime incarnate
sono libere di scegliere il proprio cammino spirituale.
-I nostri maestri
spirituali sono coloro la cui anima è libera dal bisogno di incarnarsi ed
esprimono amore incondizionato, saggezza e illuminazione. Alcuni di questi
grandi esseri sono ben noti e hanno ispirato le religioni del mondo. Altri
invece non sono conosciuti e operano in maniera invisibile.
-Tutta la vita, nelle sue
differenti forme e nei suoi diversi stati, è energia interdipendente e ciò
include i nostri atti, sentimenti e pensieri. Collaboriamo con lo Spirito e con
queste energie alla creazione della nostra realtà.
-Sebbene sostenuti dalla
dinamica dell'amore cosmico, siamo tutti responsabili della nostra condizione,
del nostro ambiente e di tutta la vita.
-Durante questo periodo
di tempo, l'evoluzione del pianeta e dell'umanità è arrivata a un punto in cui
viviamo un mutamento spirituale fondamentale nella nostra coscienza individuale
e collettiva. Per questo motivo parliamo di New Age. Questa nuova
coscienza è il risultato dell'incarnazione sempre più positiva di quelle che
alcuni definiscono energie d'amore cosmico. Questa nuova coscienza si manifesta
con una comprensione istintiva della sacralità di tutta l'esistenza e, in
particolare, della sua interdipendenza.
-Questa nuova coscienza e
questa nuova comprensione dell'interdipendenza dinamica di tutta la vita
indicano lo sviluppo di una cultura planetaria completamente nuova.
HEELAS cita (p. 226) la
« formulazione complementare » di Jeremy TARCHER
1. Il mondo, inclusa la razza umana,
è espressione di una natura divina superiore e più completa.
2. Nascosto in ogni essere umano vi
è un Sé Superiore divino che è la manifestazione della natura divina superiore e
più completa.
3. Questa natura superiore può
essere risvegliata e può divenire il centro della vita quotidiana
dell'individuo.
4. Questo risveglio è la ragione
dell'esistenza di ogni vita individuale.
David SPANGLER è citato in
« Actualité des religions » nº 8, settembre 1999, p. 43, sulle caratteristiche
della visione del New Age, che è:
-Olistica (globalizzante,
perché esiste una sola realtà-energia).
-Ecologica (La Terra,
Gaia, è la nostra madre; ognuno di noi è un neurone del sistema nervoso centrale
della Terra).
-Androgina (l'arcobaleno
e lo Yin/Yang sono entrambi simboli del New Age e riguardano la
complementarità dei contrari, in particolare maschile e femminile).
-Mistica (riscontra il
sacro in tutte le cose, anche quelle più ordinarie).
-Planetaria (le persone
devono essere sia radicate nella propria cultura sia aperte all'universale,
capaci di promuovere l'amore, la compassione, la pace e persino lo stabilimento
di un governo mondiale).
Androginia: non è ermafroditismo,
ossia la contemporanea presenza delle caratteristiche fisiche di entrambi i
sessi, ma la consapevolezza della presenza in ogni individuo di elementi
maschili e femminili. È uno stato equilibrato di armonia interiore fra animus
e anima. Nel New Age questo stato è il prodotto di una nuova
consapevolezza di questo doppio modo di essere e di esistere, caratteristico di
ogni uomo e di ogni donna. Più si diffonderà, più contribuirà alla
trasformazione dei rapporti interpersonali.
Antroposofia: dottrina teosofica
diffusa in origine dal croato Rudolf Steiner (1861-1925), che abbandonò la
Società Teosofica dopo averne diretto il ramo tedesco dal 1902 al 1913. È una
dottrina esoterica che intende iniziare le persone a una « conoscenza
oggettiva » nella sfera spirituale-divina. Steiner credeva che ciò lo avrebbe
aiutato a esplorare le leggi dell'evoluzione del cosmo e dell'umanità. Ogni
essere fisico possiede un essere spirituale corrispondente. E la vita terrena è
influenzata da energie astrali e da essenze spirituali. Si afferma che la
Akasha Chronicle (Cronaca di Akasha) sia una « memoria cosmica » accessibile
agli iniziati.95
Channeling: i medium psichici
sostengono di agire come canali di informazioni provenienti da altri esseri,
generalmente entità disincarnate che vivono a un livello superiore. Ciò collega
esseri diversi quali maestri ascesi, angeli, divinità, entità collettive,
spiriti della natura e il Sé Superiore.
Coscienza planetaria: la visione del
mondo sviluppatasi negli anni'80 promuove la fedeltà alla comunità umana
piuttosto che alle nazioni, alle tribù o a gruppi sociali istituzionali. Si può
considerare l'erede dei movimenti del primi anni del XX secolo che promuovevano
un governo mondiale. La coscienza dell'unità dell'umanità ben si adatta all'ipotesi
Gaia.
Cristalli: si pensa che vibrino a
determinate frequenze. Quindi sono utili alla trasformazione di sé. Vengono
utilizzati in varie terapie e nella meditazione, nella visualizzazione, nei
« viaggi astrali » oppure come amuleti. Guardandoli dal di fuori, non hanno un
potere intrinseco, ma sono semplicemente belli.
Cristo: per il New Age la
figura storica di Gesù altro non è che l'incarnazione di un'idea o di un'energia
o ancora di un insieme di vibrazioni. Per Alice Bailey, è necessario un grande
giorno di supplica, in cui tutti i credenti creino una concentrazione tale di
energia spirituale da dar luogo a una nuova reincarnazione, che riveli in che
modo ci si può salvare... Per molte persone, Gesù non è altro che un maestro
spirituale che, come Buddha, Mosè e Maometto, è stato pervaso dal Cristo
cosmico. Il Cristo cosmico è anche noto come energia cristica alla base di ogni
essere e di tutto l'essere. Gli individui devono essere iniziati gradualmente
alla consapevolezza di questa caratteristica cristica che tutti possiedono.
Cristo, per il New Age, rappresenta lo stato più elevato di perfezione
del sé.96
Enneagramma: (dal greco ennéa
= nove + gramma = segno) il nome si riferisce a un diagramma composto da
un cerchio con nove punti sulla sua circonferenza, collegati all'interno del
cerchio da un triangolo e da una figura a sei angoli. In origine fu utilizzato a
scopo divinatorio, ma è divenuto famoso come simbolo di un sistema di
classificazione delle personalità che consta di nove tipi standard di carattere.
È diventato celebre dopo la pubblicazione del libro di Helen Palmer The
Enneagram.97 L'autrice riconosce di essere debitrice del
pensatore esoterico russo G.I Gurdjieff, dello psicologo cileno Claudio Naranjo
e dell'autore Oscar Ichazo, fondatore di Arica. L'origine
dell'Enneagramma resta avvolta nel mistero, ma alcuni sostengono che derivi dal
misticismo Sufi.
Ermetismo: insieme di pratiche
religiose e speculazioni filosofiche legate agli scritti del Corpus
Hermeticum e ai testi alessandrini attribuiti al mitico Ermete
Trismegisto. Quando si diffusero per la prima volta durante il Rinascimento,
si pensò che potessero rivelare le dottrine precristiane, ma studi successivi ne
fissarono l'origine al primo secolo dell'era cristiana.98 L'ermetismo
alessandrino è la fonte maggiore dell'esoterismo moderno, con il quale ha in
comune l'eclettismo, il rifiuto del dualismo ontologico, l'affermazione del
carattere positivo e simbolico dell'universo, l'idea della caduta e della
successiva ripresa dell'umanità. La speculazione ermetica ha rafforzato il credo
in un'antica tradizione fondamentale o philosophia perennis comune a
tutte le tradizioni religiose. Le forme alte e cerimoniali del magico si
svilupparono proprio a partire dall'ermetismo rinascimentale.
Esoterismo: (dal greco esotéros =
interiore), si riferisce in genere a un antico e nascosto corpo di
conoscenza accessibile solo a gruppi di iniziati, che si definiscono custodi
delle verità nascoste alla maggior parte dell'umanità. Il processo di
iniziazione porta gli individui da una conoscenza della realtà meramente
esteriore e superficiale a una verità interiore e, contemporaneamente, risveglia
la loro coscienza a un livello più profondo. Le persone sono invitate a
intraprendere questo « viaggio interiore » per scoprire la « scintilla divina »
dentro di sé. La salvezza, in questo contesto, coincide con una scoperta del
sé.
Espansione della coscienza: se il
cosmo è la catena ininterrotta dell'essere, tutti i livelli di esistenza,
minerale, vegetale, animale, umano, cosmico e divino, sono interdipendenti. Gli
esseri umani divengono consapevoli del loro posto in questa visione olistica
di realtà globale espandendo la propria coscienza ben al di là dei suoi
limiti normali. Il New Age offre una grandissima varietà di tecniche per
aiutare le persone a raggiungere un livello superiore di percezione della
realtà, un modo per superare la separazione fra soggetti e oggetti nel processo
conoscitivo, sfociando in una fusione totale di ciò che la consapevolezza
normale e inferiore considera realtà separate e distinte.
Età dell'Acquario: ogni età
astrologica di circa 2.146 anni prende il nome da uno dei segni dello zodiaco,
ma i « grandi giorni » procedono a ritroso, così l'attuale Età dei Pesci sta per
finire e sta per subentrare l'Età dell'Acquario. Ogni età ha le proprie energie
cosmiche. L'energia dei Pesci ha creato un'era di guerre e conflitti, ma quella
dell'Acquario sarà un'era di armonia, pace e unità. Da questo punto di vista, il
New Age accetta l'inevitabilità storica. Secondo alcuni l'Età dell'Ariete
è stata l'era della religione ebraica, l'Età dei Pesci è quella del
cristianesimo e l'Età dell'Acquario sarà quella di una religione universale.
Evoluzione: nel New Age c'è
molto di più dell'evoluzione degli esseri viventi a forme superiori di vita. Il
modello fisico è proiettato nell'ambito psichico cosicché una forza immanente
negli esseri umani li spingerà a forme di vita spirituale superiore. Gli esseri
umani non hanno il pieno controllo di questa forza, ma le loro buone o cattive
azioni possono accelerare o ritardare il loro progresso. Tutta la creazione,
inclusa l'umanità, si muove inesorabilmente verso la fusione con il divino. La
reincarnazione occupa ovviamente un posto molto importante in questa visione di
progressiva evoluzione spirituale che comincia con la nascita e continua dopo la
morte.99
Feng-shui: è una forma di geomanzia,
e precisamente un metodo cinese occulto di decifrazione della presenza nascosta
di correnti positive o negative negli edifici e in altri luoghi sulla base della
conoscenza delle forze terrestri e atmosferiche. « Proprio come il corpo umano o
il cosmo, i vari siti sono attraversati da influssi il cui corretto
bilanciamento è la fonte della salute e della vita ».100
Gnosi: in generale è una forma di
conoscenza non intellettuale, ma visionaria o mistica, pensata per essere
rivelata e capace di unire
l'essere umano al mistero divino.
Nei primi secoli del cristianesimo, i Padri della Chiesa combatterono lo
gnosticismo in quanto si opponeva alla fede. Alcuni scorgono la rinascita delle
idee gnostiche in grande parte del pensiero del New Age e alcuni autori
ad esso legati citano lo gnosticismo primitivo. Tuttavia, la grande enfasi posta
dal New Age sul monismo e anche sul panteismo o panenteismo incoraggia
l'uso del termine neo-gnosticismo per distinguere la gnosi del New Age
dall'antico gnosticismo.
Grande Fratellanza Bianca: Madame
Blavatsky sosteneva di essere in contatto con i mahatma o maestri,
esseri elevati che insieme costituiscono la Grande Fratellanza Bianca. Li
considerò guide dell'evoluzione della razza umana e dell'opera della Società
Teosofica.
Iniziazione: nell'etnologia
religiosa è il viaggio cognitivo e/o esperienziale durante il quale l'individuo
è ammesso, o da solo o come membro di un gruppo, per mezzo di particolari
rituali, a far parte di una comunità religiosa, di una società segreta (ad
esempio la Massoneria) o di un'associazione di tipo misterico (magica,
esoterica-occulta, teosofica, ecc.).
Karma: (dalla radice sanscrita
Kri = azione, fatto), nozione chiave dell'Induismo, del Giainismo e del
Buddismo, ma dal significato mutevole. Nell'antico periodo vedico indicava
l'azione rituale, in particolare il sacrificio, per mezzo del quale una persona
accedeva alla felicità o alla beatitudine dell'aldilà. Quando il Giainismo e il
Buddismo fecero la loro apparizione (circa sei secoli prima di Cristo) il
Karma perse il suo significato salvifico: la via della liberazione era la
conoscenza dell'Atman o « sé ». Nella dottrina del samsara, il
Karma divenne il ciclo incessante della nascita e della morte umane (Induismo) o
della rinascita (Buddismo).101 Nel New Age, la « legge del
Karma » viene spesso considerata come l'equivalente morale dell'evoluzione
cosmica. Il Karma non ha dunque più nulla a che fare con il male o la
sofferenza, che sono illusioni da sperimentare come parte di un « gioco
cosmico », ma è la legge universale di causa ed effetto e fa parte della
tendenza dell'universo interdipendente a muoversi verso un equilibrio morale.102
Misticismo: Il misticismo del New
Age si rivolge al sé piuttosto che entrare in comunione con Dio che è
« totalmente altro ». È fusione con l'universo, un annullamento definitivo
dell'individuo nell'unità del tutto. L'esperienza del Sé è l'esperienza del
divino, così si guarda dentro se stessi alla scoperta di saggezza, creatività e
potere autentici.
Monismo: dottrina metafisica secondo
la quale le differenze fra gli esseri sono illusorie. Esiste un unico essere
universale di cui fa parte ogni cosa e ogni persona. Dato che il monismo del
New Age include l'idea che la realtà sia fondamentalmente spirituale, si
tratta di una forma contemporanea di panteismo (a volte anche un esplicito
rifiuto del materialismo, in particolare del Marxismo). La sua pretesa di
risolvere tutto il dualismo non lascia spazio a un Dio trascendente e quindi
ogni cosa è Dio. Un problema ulteriore per il cristianesimo sorge quando
si solleva la questione dell'origine del male. C.G. Jung vide il male come
« zona d'ombra » di Dio, che, invece, per il teismo classico è solo bontà.
Movimento del Potenziale Umano:
dalla sua nascita (Esalen, California, anni '60) questo movimento ha sviluppato
una rete di gruppi promotori della liberazione di un'innata capacità creativa
umana mediante l'auto-realizzazione. Per banalissimi motivi economici un numero
sempre più alto di società utilizza nei programmi di formazione di gestione
aziendale varie tecniche di trasformazione personale. Tecnologie Transpersonali,
il Movimento per la Consapevolezza Spirituale Interiore, lo Sviluppo
Organizzativo e la Trasformazione Organizzativa sono tutti presentati come non
religiosi, ma in realtà i dipendenti delle società possono ritrovarsi sottomessi
a una « spiritualità » aliena, in una situazione che solleva problemi relativi
alla libertà personale. Sono chiari i legami fra spiritualità orientale e
psicoterapia, mentre la psicologia junghiana e il Movimento del Potenziale Umano
hanno esercitato una notevole influenza sullo sciamanesimo e su forme
« ricostruite » di paganesimo come il Druidismo e la Wicca. In generale, la
« crescita personale » si può intendere come la forma assunta dalla « salvezza
religiosa » nel movimento del New Age: la liberazione dalla sofferenza e
dalla debolezza umane sarà possibile grazie allo sviluppo del potenziale umano,
frutto di un contatto sempre maggiore con la nostra divinità interiore.103
Musica New Age: è
un'industria molto florida. Questa musica viene molto spesso confezionata come
strumento per raggiungere l'armonia con se stessi o con il mondo, e una parte di
essa è « celtica » o druidica. Alcuni compositori del New Age sostengono
che la loro musica edifichi ponti fra il conscio e l'inconscio, ma probabilmente
ciò accade quando, oltre alle melodie, vi è la ripetizione ritmica e meditativa
di frasi chiave. Al pari di altri elementi del fenomeno del New Age,
parte di questa musica ha lo scopo di inserire ancor di più le persone nel
Movimento, ma per lo più è solo una questione commerciale o artistica.
Neopaganesimo: titolo spesso
rifiutato da coloro a cui viene attribuito, si riferisce a una corrente che
scorre parallela al New Age e che con esso interagisce. Sulla grande onda
della reazione alle religioni tradizionali, in particolare all'eredità
giudaico-cristiana dell'Occidente, molti hanno rivisitato antiche religioni
indigene, tradizionali e pagane. Qualunque cosa preceda nel tempo il
cristianesimo è giudicata più autenticamente vicina allo spirito del Paese o
della nazione, una forma incontaminata di religione naturale in contatto con le
forze della natura, spesso matriarcale, magica o sciamanica. L'umanità sarà più
sana se tornerà al ciclo naturale delle feste (agresti) e a una generale
affermazione della vita. Alcune religioni « neopagane » sono recenti
ricostruzioni il cui rapporto autentico con le forme originali è discutibile,
soprattutto quando sono dominate da elementi ideologici moderni come l'ecologia,
il femminismo o, in alcuni casi, miti di purezza razziale.104
New Thought: movimento religioso
fondato nel XIX secolo negli Stati Uniti d'America. Ebbe origine dall'idealismo
di cui fu una forma molto diffusa. Dio è totalmente buono e il male è soltanto
un'illusione. La realtà fondamentale è la mente. Poiché ognuno causa con
la propria mente gli eventi nella propria vita, occorre che si assuma la
responsabilità definitiva di ogni aspetto della propria condizione.
Occultismo: la conoscenza occulta
(nascosta) e le forze nascoste della mente e della natura, che sono alla base
dei credi e delle pratiche legate a una presunta « filosofia perenne » segreta
derivata dalla magia e dall'alchimia greche antiche, da una parte, e dal
misticismo ebraico dall'altro. Questi elementi sono tenuti nascosti da un codice
segreto imposto agli iniziati riuniti in gruppi o società a guardia di questa
conoscenza e di queste tecniche. Nel XIX secolo, lo Spiritismo e la Società
Teosofica introdussero forme nuove di occultismo che a loro volta hanno
influenzato varie correnti del New Age.
Olismo: concetto chiave nel « nuovo
paradigma », che sostiene di offrire una cornice teorica che racchiude l'intera
visione del mondo dell'uomo moderno. In contrasto con l'esperienza di una sempre
maggiore frammentazione nella scienza e nella vita quotidiana, l'« integrità » (wholeness)
è presentata come concetto metodologico e ontologico centrale. L'umanità è
presente nell'universo come parte di un singolo organismo vivente, una rete
armoniosa di rapporti dinamici. La distinzione classica fra soggetto e oggetto
per la quale Cartesio e Newton vengono criticati, è sfidata da vari scienziati
che offrono un ponte fra la scienza e la religione. L'umanità fa parte di una
rete universale (ecosistema, famiglia) di natura e mondo, e deve cercare di
essere in armonia con ogni elemento di questa autorità quasi trascendente.
Quando si comprende qual è il proprio ruolo nella natura, nel cosmo che è anche
divino, allora si comprende che « integrità » e « santità » sono un'unica cosa.
L'articolazione più chiara del concetto di olismo è l'ipotesi « Gaia ».105
Panteismo: (dal greco pan =
tutto e theos = Dio) il credo nel fatto che tutto sia Dio o, a volte, che
tutto sia in Dio e che Dio sia in tutto (panenteismo). Ogni elemento
dell'universo è divino e la divinità è ugualmente presente in tutte le cose.
Questa visione non lascia spazio a Dio quale essere distinto così come lo
intende il teismo classico.
Parapsicologia: si occupa di cose
quali percezione extrasensoriale, telepatia, telecinesi, guarigione psichica e
comunicazione con gli spiriti per mezzo di medium o del channeling. Nonostante
le feroci critiche degli scienziati, la parapsicologia si è rafforzata sempre
più e si adatta molto bene all'idea, diffusa in alcuni ambienti del New Age,
che gli esseri umani abbiano straordinarie abilità psichiche, ma spesso non
sviluppate.
Pensiero positivo: convinzione che
gli individui abbiano la facoltà di cambiare fisicamente la realtà o le
circostanze esterne modificando il proprio atteggiamento mentale, pensando in
termini positivi e costruttivi. A volte, si tratta di divenire consapevoli di
credenze mantenute a livello inconscio che determinano la nostra situazione di
vita. I pensatori positivi si aspettano dal loro atteggiamento buona salute e
pienezza, spesso prosperità e perfino l'immortalità.
Psicologia del Profondo: scuola di
psicologia fondata da C.G. Jung, già allievo di Freud.
Jung riconobbe che la religione e le
questioni spirituali erano importanti per la salute e l'integrità della persona.
L'interpretazione dei sogni e l'analisi degli archetipi sono stati gli elementi
chiave del suo metodo. Gli archetipi sono forme appartenenti alla struttura
ereditata della psiche umana. Essi appaiono in motivi ricorrenti o immagini nei
sogni, nelle fantasie, nel mito e nelle favole.
Rebirthing: nei primi anni '70,
Leonard Orr descrisse il « rebirthing » come processo mediante il quale una
persona può identificare e isolare aree della sua coscienza irrisolte e fonte di
problemi attuali.
Reincarnazione: nel New Age è
legata al concetto di evoluzione ascendente fino a diventare divini. Al
contrario delle religioni indiane o di quelle da esse derivate, il New Age
vede la reincarnazione come progressione dell'anima individuale verso uno
stato più perfetto. Ciò che si reincarna è immateriale o spirituale, più
precisamente è la coscienza, quella scintilla di energia presente nell'individuo
che partecipa all'energia cosmica o « cristica ». La morte non è altro che un
passaggio dell'anima da un corpo a un altro.
Rosa Croce: Sono gruppi occulti
occidentali che si occupano di alchimia, astrologia, teosofia e interpretazione
cabalistica delle Scritture. L'Associazione Rosicruciana (Rosicrucian
Fellowship) contribuì al ritorno dell'astrologia nel XX secolo e l'Antico
e Mistico Ordine Rosae Crucis (AMORC) godette con successo della fama di
riuscire a materializzare immagini mentali di salute, ricchezza e felicità.
Sciamanesimo: pratiche e credi
legati alla comunicazione con gli spiriti della natura e con quelli dei morti
mediante la possessione rituale (da parte degli spiriti) di uno sciamano che
funge da medium. Ha avuto successo nei circoli del New Age perché
sottolinea l'armonia con le forze della natura. Ha un ruolo anche l'immagine
romantica di religioni indigene e della loro intimità con la Terra e con la
natura.
Spiritismo: anche se si è sempre
tentato di contattare gli spiriti dei defunti, lo spiritismo del XIX secolo è
una delle correnti che confluiscono nel New Age. Si sviluppò sulla base
delle idee di Swedenborg e di Mesmer e divenne un nuovo tipo di religione.
Madame Blavatsky era una medium, e così lo spiritismo ebbe una grande influenza
sulla Società Teosofica, sebbene si sottolineasse il contatto con entità di un
lontano passato piuttosto che con persone morte da poco tempo. Allan Kardec
contribuì molto alla diffusione dello spiritismo nelle religioni
afro-brasiliane. Anche in alcuni Nuovi Movimenti Religiosi giapponesi esistono
componenti spiritiche.
Teosofia: antico termine, che in
origine indica un tipo di misticismo. È stato legato allo gnosticismo greco e al
neoplatonismo, a Meister Eckhart, a Nicola di Cusa e a Jakob Boehme. A porre
nuova enfasi su questo termine fu la Società Teosofica, fondata da Helena
Petrovna Blavatsky e altri nel 1875. Il misticismo teosofico tende a essere
monistico, sottolineando l'unità essenziale degli elementi spirituali e
materiali dell'universo. Ricerca anche le forze nascoste che permettono
l'interazione fra materia e spirito, in modo che finalmente si incontrino la
mente divina e la mente umana. La teosofia offre una redenzione mistica o
illuminazione.
Trascendentalismo: movimento del XIX
secolo di scrittori e pensatori del New England, che condividevano un insieme
idealistico di credenze nell'unità essenziale della creazione, nella bontà
innata della persona umana e nella superiorità dell'intuizione sulla logica e
sull'esperienza per la rivelazione delle verità più profonde. La sua figura di
spicco è Ralph Waldo Emerson, che si allontanò dal cristianesimo ortodosso,
conobbe l'Unitarismo e infine approdò a un nuovo misticismo che integrava idee
tratte dall'induismo e idee americane popolari quali l'individualismo, la
responsabilità personale e il bisogno di avere successo nella vita.
Wicca: forma contratta del termine
inglese « witchcraft » (stregoneria), denominante il ritorno neo-pagano di
alcuni elementi di magia rituale. Fu utilizzato per la prima volta in
Inghilterra nel 1939 da Gerald Gardner, che lo trasse da alcuni testi
accademici, secondo i quali la stregoneria europea medievale era un'antica
religione naturale perseguitata dai cristiani. Chiamata « the Craft », negli
anni '60 si è rapidamente diffusa negli Stati Uniti, dove è stata collegata con
la « spiritualità delle donne ».
Esalen: comunità fondata a Big Sur,
in California, nel 1962 da Michael Murphy e da Richard Price, il cui scopo
principale era il raggiungimento dell'auto-realizzazione dell'essere attraverso
il nudismo, le visioni e le medicine naturali. È divenuto uno dei centri più
importanti del Movimento del Potenziale Umano e ha diffuso le idee della
medicina olistica nel mondo dell'educazione, della politica e dell'economia. Lo
ha fatto mediante corsi di religioni comparate, mitologia, misticismo,
meditazione, psicoterapia, espansione della coscienza ecc. Insieme a Findhorn è
considerato un luogo di importanza fondamentale per lo sviluppo della coscienza
acquariana. L'istituto sovietico-americano di Esalen ha collaborato con
funzionari sovietici al Progetto di Promozione della Salute.
Findhorn: Questa comunità agricola
olistica creata da Peter e Eileen Caddy conseguì la crescita di piante enormi
con metodi insoliti... « La fondazione della comunità di Findhorn in Scozia nel
1965 è stata una pietra miliare del movimento che si definisce
New Age. Infatti, Findhorn
incarnava i suoi principali ideali di trasformazione. La ricerca di una
coscienza universale, il fine dell'armonia con la natura, l'idea di un mondo
trasformato e la pratica del channelling, tutti segni distintivi del Movimento
del New Age, sono stati presenti a Findhorn fin dalla sua creazione. Il
successo di questa comunità la trasformò in un modello e/o una fonte
d'ispirazione per altri gruppi quali Alternatives a Londra, Esalen
a Big Sur, in California, e l'Open Center and Omega Institute di New
York ».106
Monte Verità: comunità utopistica
vicino ad Ascona, in Svizzera. Sin dalla fine del XIX secolo ha rappresentato un
punto di incontro per gli esponenti europei e americani della controcultura nei
campi della politica, della psicologia, dell'arte e dell'ecologia. Le conferenze
di Eranos vi si sono svolte ogni anno dal 1933 in poi, riunendo grandi
luminari del New Age.Gli annuari chiariscono l'intenzione di creare una
religione mondiale integrata.107 È affascinante scorrere la lista di
quanti si sono riuniti nel corso degli anni a Monte Verità.
Giovanni Paolo II, Discorso ai
Vescovi degli Stati Uniti dell'Iowa, del Kansas, del Missouri e del Nebraska in
occasione della loro visita « Ad Limina », 28 Maggio 1993.
Congregazione per la Dottrina della
Fede, Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica su alcuni aspetti della
Meditazione Cristiana (Orationis Formas), Città del Vaticano (Editrice
Vaticana) 1989.
Commissione Teologica
Internazionale, Some Current Questions Concerning Eschatology, 1992, Nn.
9-10 (sulla reincarnazione).
Commissione Teologica
Internazionale, Some Questions on the Theology of Redemption, 1995, I/29
e II/35-36.
Comitato per la Cultura della
Conferenza Episcopale Argentina, Frente a una Nueva Era. Desafio a la
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1Paul Heelas, The New
Age Movement. The Celebration of the Self and the Sacralization of Modernity,
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2Cf. P. Heelas, op.
cit., p. 164 e seg.
3Cf. P. Heelas, op.
cit., p. 173.
4Cf. Giovanni Paolo II,
Lettera Enciclica Dominum et vivificantem (18.5.1986), 53.
5Cf. Gilbert Markus o.p.,
« Celtic Schmeltic », (1) in Spirituality, vol. 4, November-December
1998, Nº 21, pp. 379-383; (2) in Spirituality, vol. 5, January- February
1999, Nº 22, pp. 57-61.
6Giovanni Paolo II,
Varcare la soglia della speranza, Milano (Mondadori) 1994, p. 99.
7Cf. specialmente Massimo
Introvigne, New Age & Next Age, Casale Monferrato (Piemme) 2000.
8M. Introvigne, op.
cit., p. 267.
9Cf. Michel Lacroix,
L'ideologia della New Age, Milano (Il Saggiatore) 1998, p. 86. In questa
sede la parola « setta » non viene utilizzata in senso peggiorativo, piuttosto
denota un fenomeno sociologico.
10Cf. Wouter J.
Hanegraaff, New Age Religion and Western Culture. Esotericism in the Mirror
of Secular Thought, Leiden-New York-Colonia (Brill) 1996, p. 377 e altrove.
11Cf. Rodney Stark and
William Sims Bainbridge, The Future of Religion. Secularisation, Revival and
Cult Formation, Berkeley (University of California Press) 1985.
12Cf. M. Lacroix, op.
cit., p. 8.
13Il corso svizzero di
« Theologie für Laien » (Teologia per i Laici) intitolato Faszination
Esoterik lo spiega con chiarezza. Cf. « Kursmappe 1 - New Age und
Esoterik », testo che accompagna le diapositive, p. 9.
14Il termine fu già
utilizzato nel titolo di The New Age Magazine, pubblicato dallo
Ancient Accepted Scottish Masonic Rite, nella giurisdizione meridionale
degli Stati Uniti d'America all'inizio del 1900. Cf. M. York, « The New Age
Movement in Great Britain », in Syzygy. Journal of Alternative Religion and
Culture, 1:2-3 (1992), Stanford CA, p. 156, nota 6. Il momento e la natura
esatti del passaggio alla Nuova Era vengono interpretati in vario modo dai
diversi autori; le stime relative al momento del passaggio vanno dal 1967 al
2376.
15Alla fine del 1977,
Marilyn Ferguson inviò un questionario a 210 « persone impegnate nella
trasformazione sociale », che chiamò « Aquarian Conspirators » (Cospiratori
dell'Acquario). Il seguente passaggio ci sembra piuttosto interessante:
« Quando fu chiesto agli
interpellati il nome di individui le cui idee avevano esercitato su di loro una
qualche influenza, sia attraverso un contatto personale sia mediante i loro
scritti, i più citati furono, in ordine di frequenza, Pierre Teilhard de
Chardin, C.G. Jung, Abraham Maslow, Carl Rogers, Aldous Huxley, Roberto
Assagioli e J. Krishnamurti. Altri personaggi citati spesso erano: Paul Tillich,
Hermann Hesse, Alfred North Whitehead, Martin Buber, Ruth Benedict, Margaret
Mead, Gregory Bateson, Tarthang Tulku, Alan Watts, Sri Aurobindo, Swami
Muktananda, D.T. Suzuki, Thomas Merton, Willis Harman, Kenneth Boulding, Elise
Boulding, Erich Fromm, Marshall McLuhan, Buckminster Fuller, Frederic
Spiegelberg, Alfred Korzybski, Heinz von Foerster, John Lilly, Werner Erhard,
Oscar Ichazo, Maharishi Mahesh Yogi, Joseph Chilton Pearce, Karl Pribram,
Gardner Murphy, and Albert Einstein »: The Aquarian Conspiracy. Personal and
Social Transformation in Our Time, Los Angeles (Tarcher) 1980, p. 50 (nota
1) e p. 434.
16W.J. Hanegraaff, op.
cit., p. 520.
17Commissione Teologica
Irlandese, A New Age of the Spirit? A Catholic Response to the New Age
Phenomenon, Dublino 1994, capitolo 3.
18Cf. The Structure of
Scientific Revolutions, Chicago (University of Chicago Press) 1970, p. 175.
19Cf. Alessandro Olivieri
Pennesi, Il Cristo del New Age. Indagine critica, Città del Vaticano
(Libreria Editrice Vaticana) 1999, passim, ma in particolare pp. 11-34.
Si veda anche la sezione 4.
20È importante ricordare
il testo di questa canzone che si impresse rapi- damente nella mente di
un'intera generazione in Nordamerica e in Europa Occidentale:
« Quando la Luna è nella Settima Casa, e Giove si allinea con Marte, / Allora la Pace guida i Pianeti e l'Amore orienta le Stelle. / Questa è l'alba dell'Età dell'Acquario... / Armonia e comprensione, simpatia e fiducia abbondano, / Non più falsità o derisione – una vita dorata, sogni e visioni, / Rivelazione mistica da cristalli e la vera liberazione della mente. / Acquario... ».
« Quando la Luna è nella Settima Casa, e Giove si allinea con Marte, / Allora la Pace guida i Pianeti e l'Amore orienta le Stelle. / Questa è l'alba dell'Età dell'Acquario... / Armonia e comprensione, simpatia e fiducia abbondano, / Non più falsità o derisione – una vita dorata, sogni e visioni, / Rivelazione mistica da cristalli e la vera liberazione della mente. / Acquario... ».
21P. Heelas, op. cit.,
p. 1 e seg. . Nell'agosto del 1978 il giornale della Berkeley Christian
Coalition scrisse: « Fino a dieci anni fa, la spiritualità degli hippies,
basata sulle droghe e sul misticismo dei maestri di yoga in occidente, erano
limitati alla controcultura. Oggi, entrambi si sono inseriti nella corrente
dominante della nostra mentalità culturale. La scienza, le professioni
medico-sanitarie e le arti, per non parlare della psicologia e della religione,
sono tutte impegnate in una radicale ricostruzione delle proprie premesse ».
Citato da Marilyn Ferguson, The Aquarian Conspiracy... op. cit., p. 370 e
seg.
22Cf. Chris Griscom,
Ecstasy is a New Frequency: Teachings of the Light Institute, New York
(Simon & Schuster) 1987, p. 82.
23Si vedano più avanti le
voci del Glossario New Age, § 7.2.
24Cf. W. J. Hanegraaff,
op. cit., capitolo 15 (« The Mirror of Secular Thought »). Il
sistema di corrispondenze è una chiara eredità dell'esoterismo tradizionale, ma
assume un significato nuovo per quanti (consapevolmente o meno) seguono
Swedenborg. Mentre nella dottrina esoterica tradizionale ogni elemento possedeva
dentro di sé la vita divina, per Swedenborg la natura è un riflesso morto del
mondo spirituale vivo. Quest'idea è al centro della visione post-moderna di un
mondo disincantato e dei vari tentativi per restituirgli l'incanto perduto.
Madame Blavatsky rifiutò le corrispondenze mentre Jung relativizzò in maniera
enfatica la causalità a favore di una visione esoterica del mondo basata sulle
corrispondenze.
25W.J. Hanegraaff, op.
cit., pp. 54-55.
26Cf. Reinhard Hümmel,
« Reinkarnation », in Hans Gasper, Joachim Müller, Friederike Valentin (eds.),
Lexikon der Sekten, Sondergruppen und Weltan
schauungen. Fakten, Hintergründe,
Klärungen, Friburgo-Basilea-Vienna (Herder) 2000, pp. 886-893.
27Michael Fuss, « New Age
and Europe - A Challenge for Theology », in Mission Studies vol.
VIII-2,16, 1991, p. 192.
28Ibid., loc. cit.
29Ibid., p. 193.
30Ibid., p. 199.
31Congregazione per la
Dottrina della Fede, Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica su alcuni
aspetti della meditazione cristiana (Orationis Formas), Città del Vaticano
(Editrice Vaticana) 1989, 14. Cf. Gaudium et Spes, 19; Fides et Ratio,
22.
32W.J. Hanegraaff, op.
cit., p. 448 e seg. Gli obiettivi sono citati dalla versione definitiva
(1896) mentre le prime versioni sottolineavano l'irrazionalità del « fanatismo »
e l'urgenza di promuovere un'educazione non settaria. Hanegraaff cita la
descrizione che J. Gordon Melton fa della religione del New Age come
radicata nella tradizione « occulta-metafisica » (ibid., p. 455).
33W.J. Hanegraaff, op.
cit., p. 513.
34Thomas M. King s.j.,
« Jung and Catholic Spirituality », America, 3 aprile 1999, p. 14.
L'autore indica che i seguaci del New Age « citano passaggi su I Ching,
l'astrologia e lo zen, mentre i cattolici citano passaggi relativi alla mistica
cristiana, alla liturgia e al valore psicologico del Sacramento della
Riconciliazione » (p. 12). Elenca anche le personalità e le istituzioni
spirituali cattoliche chiaramente ispiate e guidate dalla psicologia junghiana.
35Cf. W.J. Hanegraaff,
op. cit., p. 501 e seg.
36Carl Gustav Jung,
Wandlungen und Symbole der Libido, citato in Hanegraaff, op. cit., p.
503.
37Su questo punto cf.
Michel Schooyans, L'Evangile face au désordre mondial, con una prefazione
del Cardinale Joseph Ratzinger, Parigi (Fayard) 1997. Testo citato dall'edizione
italiana Nuovo disordine mondiale, Cinisello Balsano (San Paolo) 2000.
38Citato in The True
and the False New Age. Introductory Ecumenical Notes, della Comunità
Maranatha Manchester (Maranatha), 8.10.1993.
39Michel Lacroix,
L'Ideologia della New Age, Milano (Il Saggiatore) 1998, p. 84 e seg.
40Cf. la sezione dedicata
alle idee di David Spangler in Actualité des Religions n. 8, settembre
1999, p. 43.
41M. Ferguson, op.
cit., p. 407.
42Ibid., p. 411.
43« Essere americano...
significa precisamente immaginare un destino piuttosto che ereditarne
uno. Siamo sempre stati abitanti del mito piuttosto che della storia »: Leslie
Fiedler, citato in M. Ferguson, op. cit. p. 142.
44Cf. P. Heelas, op.
cit., p. 173 e seg.
45David Spangler, The
New Age, Issaquah (Mornington Press) 1988, p. 14.
46P. Heelas, op. cit.,
p. 168.
47Si veda la Prefazione a
Michel Schooyans, L'Evangile face au désordre mondial, op. cit. Citazione
dall'edizione italiana Il nuovo disordine mondiale, Cinisello Balsamo
(San Paolo) 2000, p. 6.
48Cf. Our Creative
Diversity. Report of the World Commission on Culture and Development, Parigi
(UNESCO) 1995, che illustra l'importanza accordata alla celebrazione e alla
promozione della diversità.
49Cf. Christoph
Bochinger, « New Age » und moderne Religion: Religionswissenschaftliche
Untersuchungen, Gütersloh (Kaiser) 1994, in particolare il capitolo 3.
50I limiti delle tecniche
che non possono essere considerate come preghiera saranno affrontati in seguito
in § 3.4, « Mistica cristiana e mistica New Age ».
51Cf. Carlo Maccari, « La
“mistica cosmica” del New Age », in Religioni e Sette nel Mondo,
1996/2.
52Jean Vernette,
« L'avventura spirituale dei figli dell'Acquario », in Religioni e Sette nel
Mondo 1996/2, p. 42 e seg.
53Jean Vernette, loc.
cit.
54Cf. J. Gordon Melton,
New Age Encyclopedia, Detroit (Gale Research) 1990, pp. xiii-xiv.
55David Spangler, The
Rebirth of the Sacred, Londra (Gateway Books) 1984, p. 78 e seg.
56David Spangler, The
New Age, op. cit. p. 13 e seg.
57Giovanni Paolo II,
Lettera Apostolica Tertio Millennio Adveniente (10.11.1994) n. 9.
58Matthew Fox, The
Coming of the Cosmic Christ. The Healing of Mother Earth and the Birth of a
Global Renaissance, San Francisco (Harper & Row) 1988, p. 135.
59Cf. il documento
pubblicato dalla Commissione per la Cultura della Conferenza Episcopale
Argentina: Frente a una Nueva Era. Desafío a la pastoral en el horizonte de
la Nueva Evangelización, 1993.
60Congregazione per la
Dottrina della Fede, Orationis Formas, 23.
61Ibid.,3. Si
vedano le sezioni sulla meditazione e sulla preghiera contemplativa nel
Catechismo della Chiesa Cattolica, §§ 2705-2719.
62Cf. Congregazione per
la Dottrina della Fede, Orationis Formas, 13.
63Cf. Brendan Pelphrey,
« I said, You are Gods. Orthodox Christian Theosis and deification in the
New Religious Movements », in Spirituality East and West, Easter 2000 (No
13).
64Adrian Smith, God
and the Aquarian Age. The new era of the Kingdom, Great Wakering
(McCrimmons) 1990, p. 49.
65Cf. Benjamin Creme,
The Reappearance of Christ and the Masters of Wisdom, Londra (Tara Press)
1979, p. 116.
66Cf. Jean Vernette,
Le New Age, Parigi (P.U.F.) 1992 (Collection Encyclopédique Que sais-je?),
p. 14.
67Catechismo della
Chiesa Cattolica, § 52.
68Cf. Alessandro Olivieri
Pennesi, Il Cristo del New Age. Indagine Critica, Città del Vaticano
(Libreria Editrice Vaticana) 1999, in particolare pp. 13-34. La lista dei punti
comuni si trova a p. 33.
69Credo di
Nicea-Costantinopoli.
70Michel Lacroix,
L'ideologia della New Age, Milano (Il Saggiatore) 1998, p. 74.
71Ibid.,p. 68.
72Edwin Schur, The
Awareness Trap. Self-Absorption instead of Social Change, New York (McGraw
Hill) 1977, p. 68.
73Cf. Catechismo della
Chiesa Cattolica, §§ 355-383.
74Cf. P. Heelas, The
New Age Movement. The Celebration of the Self and the Sacralization of Modernity,
Oxford (Blackwell) 1996, p. 161.
75A Catholic Response
to the New Age Phenomenon, Commissione Teologica Irlandese, 1994, capitolo
3.
76Congregazione per la
Dottrina della Fede, Orationis Formas, 3.
77Ibid., 7.
78William Bloom, The
New Age. An Anthology of Essential Writings, London (Rider) 1991, p. xvi.
79Catechismo della
Chiesa Cattolica, § 387.
80Ibid., § 1849.
81Ibid., § 1850.
82Giovanni Paolo II,
Lettera Apostolica sul senso della sofferenza umana (Salvifici doloris),
11.2.1984, 19.
83Cf. David Spangler,
The New Age, op. cit., p. 28.
84Cf. Giovanni Paolo II,
Lettera Enciclica Redemptoris Missio (7.12.1990), 6 e 28; e la
Dichiarazione della Congregazione per la Dottrina della Fede Dominus Jesus
(6.8.2000), 12.
85Cf. R. Rhodes, The
Counterfeit Christ of the New Age Movement, Grand Rapids (Baker) 1990, p.
129.
86Helen Bergin, o.p.,
« Living one's Truth », in The Furrow, gennaio 2000, p. 12.
87Ibid., p. 15.
88Cf. P. Heelas, op.
cit., p. 138.
89Elliot Miller, A
Crash Course in the New Age, Eastbourne (Monarch) 1989, p. 122. Per la
documentazione sulla posizione fortemente anti-cristiana dello spiritismo, cf.
R. Laurence Moore, « Spiritualism » in Edwin S. Gaustad (ed.), The Rise of
Adventism: Religion and Society in Mid-Nineteenth-Century America, New York
1974, pp. 79-103, e anche R. Laurence Moore, In Search of White Crows:
Spiritualism, Parapsychology, and American Culture, New York (Oxford
University Press) 1977.
90Giovanni Paolo II,
Lettera Enciclica Fides et Ratio (14.9.1998), 36-48.
91Cf. Giovanni Paolo II,
Discorso ai Vescovi degli Stati Uniti dell'Iowa, del Kansas, del Missouri e del
Nebraska in occasione della loro visita « Ad Limina », 28 maggio 1993.
92Cf. Giovanni Paolo II,
Esortazione Apostolica post-sinodale Ecclesia in Africa (14.9.1995), 103.
Il Pontificio Consiglio della Cultura ha pubblicato un manuale con l'elenco di
questi centri nel mondo: Centri culturali cattolici (terza edizione,
Città del Vaticano, 2001).
93Cf. Congregazione per
la Dottrina della Fede, Orationis Formas e il capitolo 3 sopra.
94Questo è un campo in
cui la mancanza di informazioni può far sì che i responsabili dell'educazione
vengano fuorviati da gruppi il cui vero intento si oppone al messaggio
evangelico. È in particolare il caso delle scuole nelle quali un pubblico
giovane, entusiasta e curioso può rappresentare il bersaglio ideale di una
promozione ideologica. Cf. il caveat di Massimo Introvigne, New Age &
Next Age, Casale Monferrato (Piemme) 2000, p. 277 e seg.
95Cf. J. Badewien,
« Antroposofia », in H. Waldenfels (ed.) Nuovo Dizionaario delle Religioni,
Cinisello Balsamo (San Paolo) 1993, p. 41.
96Cf. Raúl Berzosa
Martinez, Nueva Era y Cristianismo, Madrid (BAC) 1995, p. 214.
97Helen Palmer, The
Enneagram, New York (Harper-Row) 1989.
98Cf. Susan Greenwood,
« Gender and Power in Magical Practices », in Steven Sutcliffe e Marion Bowman
(eds.), Beyond New Age. Exploring Alternative Spirituality, Edinburgh
(Edinburgh University Press) 2000, p. 139.
99Cf. il documento,
citato sopra, della Conferenza episcopale argentina.
100J. Gernet, in J.-P.
Vernant et al., Divination et Rationalité, Paris (Seuil) 1974, p. 55.
101Cf. Carlo Maccari,
La « New Age » di fronte alla fede cristiana, Leumann- Torino (LDC) 1994, p.
168.
102Cf. Hanegraaff, op.
cit., pp. 283-290.
103Per una breve ma
chiara esposizione sul Movimento del Potenziale Umano, cf. Elizabeth Puttick,
« Personal Development: the Spiritualization and Secularisation of the Human
Potential Movement », in Steve Sutcliffe and Marion Bowman (eds.), Beyond New
Age. Exploring Alternative Spirituality, Edinburgh (Edinburgh University
Press) 2000, pp. 201-219.
104Su quest'ultimo
delicatissimo punto si veda l'articolo di Eckhard Türk « Neonazismus » in Hans
Gasper, Joachim Müller, Friederike Valentin (eds.), Lexicon der Sekten,
Sondergruppen und Weltanschauungen. Fakten, Hintergründe, Klärungen,
Friburgo-Basilea-Vienna (Herder) 2000, p. 726.
105Cf. Michael Fuss,
op. cit., pp. 198-199.
106Cf. John Saliba,
Christian Responses to the New Age Movement. A Critical Assessment, Londra
(Geoffrey Chapman) 1999, p. 1.
107Cf. Michael Fuss,
op. cit., pp. 195-196.
Fonte testo : http://www.vatican.va
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