GIOVANNI GIORDANO
Arte del Collage e sentimento
religioso
Il più amato
I “Collage” di Giovanni Giordano
di Elena Ostrica
L’esame delle varie tecniche o del disegno, anche se ampliate alla conoscenza di quelle dei maestri che le hanno già impiegate, offre varie possibilità d’interesse attraverso le quali si stimola la voglia e il desiderio d’interpretazione.
Perciò, non bisogna definire le tecniche solo
qualcosa che indichi semplici metodi, bensì elementi integranti e soggettivi del
lavoro e ulteriori manifestazioni delle possibilità creative personali.
Non sono poche le tecniche artistiche, anzi sono
numerose, ed ogni artista le studia, le sperimenta e, quelle a lui più idonee le
adotta per determinare uno stile proprio per l’esecuzione dei suoi lavori.
L’artista, è lui stesso che sente quale tecniche
scegliere, in quanto divenendo sicuro può determinare la caratteristica che
distingue e dà pregio alle sue creazioni.
D’altra parte è risaputo che per mezzo delle
tecniche si possono ottenere risultati particolari, grazie anche e soprattutto,
ai tanti mezzi che oggi sono a disposizione e che permettono di affinare
l’intelligenza dell’esecutore, perché una volta sicuro di questo possesso, egli
risolve tutti i problemi tecnici per conquistare quella sicurezza che gli
permette via via la libera espressione.
L’artista prima di mettersi al lavoro, deve
possedere idee e conoscenza dei problemi, suoi fondamentali attributi, poi potrà
procedere con modi e mezzi, si tratti di materia o di tecnica.
Nel rappresentare una tecnica, sia la mano che la
mente dovranno sincronizzarsi, perché quando la mano è spedita e sicura e
l’intelletto manda fuori i concetti ripuliti e con giudizio, essi mostrano il
vero senso dell’arte.
Giovanni, ha scelto di fare sua la tecnica del “collage”;
una tecnica che consiste nell’incollare su di un cartone ritagli di carta di
varia forma e colore.
Sembra abbastanza facile l’esecuzione. Ma, ahimè!,
non è così. Ora ne va di mezzo la scelta dei pezzi, l’estrosità con cui questi
pezzi vanno organizzati, la capacità di assemblaggio sul supporto e la tematica
che si vuole realizzare.
Ma, più di ogni altra cosa, a mio avviso, è
importante l’accostamento dei colori che, in ultima analisi, dona a tutta la
composizione quella preziosità che deve colpire l’osservatore e trasmettergli le
giuste emozioni.
Giovanni, ha eseguito svariate composizioni, tra
cui, mi piace citare: “Nulla va perduto…”, “Troppo tardi:::”, “I musicisti”,
“Cavallo pazzo”. In essi c’è tutta una passione di amante dell’arte.
Egli, oltre alla scelta particolare dei pezzi, ha
arricchito il lavoro con pennellate combinando con gusto carta e colori e
creando gradevoli affetti d’insieme, pregi questi che non potranno certamente
sfuggire ad un attento fruitore.
L’avvio a questa nuova esperienza è un
incoraggiamento, da parte mia per l’autore, affinché continui su questa scia
affrontando, nel corso del tempo, una ricerca che sia sempre più pregnante di
valori artistici.
Salerno, maggio 2007, Elena Ostrica
Padre Pio e Papa
Giovanni Paolo II
Padre Pio e Papa
Benedetto XVI
Fonte : si ringrazia l'artista Giovanni Giordano per l'invio della documentazione alla Redazione di Artcurel.
Giovanni Giordano , via Leonardo Guerriero, 2, zona Torrione, 84127, Salerno, cell. 339-6201433, e-mail: giovannigiordano53@fastwebnet.it
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