martedì 30 luglio 2019

GIOVANNI GIORDANO Arte del Collage e sentimento religioso




GIOVANNI GIORDANO
Arte del Collage e sentimento religioso




Il più amato


I “Collage” di Giovanni Giordano

di Elena Ostrica

L’esame delle varie tecniche o del disegno, anche se ampliate alla conoscenza di quelle dei maestri che le hanno già impiegate, offre varie possibilità d’interesse attraverso le quali si stimola la voglia e il desiderio d’interpretazione.
Perciò, non bisogna definire le tecniche solo qualcosa che indichi semplici metodi, bensì elementi integranti e soggettivi del lavoro e ulteriori manifestazioni delle possibilità creative personali.
Non sono poche le tecniche artistiche, anzi sono numerose, ed ogni artista le studia, le sperimenta e, quelle a lui più idonee le adotta per determinare uno stile proprio per l’esecuzione dei suoi lavori.
L’artista, è lui stesso che sente quale tecniche scegliere, in quanto divenendo sicuro può determinare la caratteristica che distingue e dà pregio alle sue creazioni.
D’altra parte è risaputo che per mezzo delle tecniche si possono ottenere risultati particolari, grazie anche e soprattutto, ai tanti mezzi che oggi sono a disposizione e che permettono di affinare l’intelligenza dell’esecutore, perché una volta sicuro di questo possesso, egli risolve tutti i problemi tecnici per conquistare quella sicurezza che gli permette via via la libera espressione.
L’artista prima di mettersi al lavoro, deve possedere idee e conoscenza dei problemi, suoi fondamentali attributi, poi potrà procedere con modi e mezzi, si tratti di materia o di tecnica.
Nel rappresentare una tecnica, sia la mano che la mente dovranno sincronizzarsi, perché quando la mano è spedita e sicura e l’intelletto manda fuori i concetti ripuliti e con giudizio, essi mostrano il vero senso dell’arte.
Giovanni, ha scelto di fare sua la tecnica del “collage”; una tecnica che consiste nell’incollare su di un cartone ritagli di carta di varia forma e colore.
Sembra abbastanza facile l’esecuzione. Ma, ahimè!, non è così. Ora ne va di mezzo la scelta dei pezzi, l’estrosità con cui questi pezzi vanno organizzati, la capacità di assemblaggio sul supporto e la tematica
che si vuole realizzare.
Ma, più di ogni altra cosa, a mio avviso, è importante l’accostamento dei colori che, in ultima analisi, dona a tutta la composizione quella preziosità che deve colpire l’osservatore e trasmettergli le giuste emozioni.
Giovanni, ha eseguito svariate composizioni, tra cui, mi piace citare: “Nulla va perduto…”, “Troppo tardi:::”, “I musicisti”, “Cavallo pazzo”. In essi c’è tutta una passione di amante dell’arte.
Egli, oltre alla scelta particolare dei pezzi, ha arricchito il lavoro con pennellate combinando con gusto carta e colori e creando gradevoli affetti d’insieme, pregi questi che non potranno certamente sfuggire ad un attento fruitore.
L’avvio a questa nuova esperienza è un incoraggiamento, da parte mia per l’autore, affinché continui su questa scia affrontando, nel corso del tempo, una ricerca che sia sempre più pregnante di valori artistici.
Salerno, maggio 2007,  Elena Ostrica









Padre Pio e Papa Giovanni Paolo II



 
Padre Pio e Papa Benedetto XVI




Fonte : si ringrazia l'artista Giovanni Giordano per l'invio della documentazione alla Redazione di Artcurel.
Giovanni Giordano , via Leonardo Guerriero, 2, zona Torrione, 84127, Salerno, cell. 339-6201433, e-mail: giovannigiordano53@fastwebnet.it






Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari negli ultimi 30 giorni