giovedì 1 agosto 2019

CENNI SULLA STORIA DELL'ECOLOGIA, Achille Boroli e Adolfo Boroli



Achille Boroli e Adolfo Boroli
CENNI SULLA STORIA DELL'ECOLOGIA

            
 Atollo corallino nel mare delle Filippine

Senza rendersene conto e senza volerla distinguere come scienza a sé stante, molti studiosi della natura nei secoli passati hanno fatto dell'ecologia sia intuendo determinati rapporti tra piante, animali e ambiente sia legando il comportamento degli organismi a certi fattori naturali. Già l'uomo primitivo utilizzava intuitivamente alcune conoscenze ecologiche nell'esercizio della caccia e della pesca, attività che gli assicuravano la sopravvivenza. Ugualmente l'uomo coltivatore e allevatore dovette imparare molte sulle cose sulla biologia delle specie animali e vegetali, sulle caratteristiche del clima e del suolo per poter ottenere sempre maggiori risultati dal suo lavoro.
Già nel 475 a.C. il cinese Fan Li era in grado di produrre un trattato di piscicoltura nel quale dimostrava di ben conoscere la biologia dei pesci e indicava i metodi mediante i quali si possono allevare con maggiore profitto.
Anche gli Egizi erano profondi conoscitori della natura e quindi interpretavano la vita animale e vegetale, anche in rapporto alla vita dell'uomo e alla sua salute. Possedevano infatti una vasta farmacopea nella quale usavano prodotti sia di origine vegetale, animale e minerale. Sembra che già nel 3600 a.C. gli Egizi effettuassero l'apicoltura.
Tra le figure dell'antica Grecia si può citare sicuramente Aristotele , le cui osservazioni naturalistiche influenzeranno non solo gli antichi Romani ma anche gli studiosi del Medioevo. In quest'ultimo periodo gli studi sull'ambiente naturale risentono molto di fantasticherie più o meno legate a vincoli morali che interrompono l'analisi oggettiva dei fenomeni naturali e biologici. In alcuni casi si assiste a una vera involuzione rispetto alle idee di Aristotele che vengono invece rivalutate da alcuni, tra cui Alberto Magno.
Nel Seicento gli studi di Ecologia si avvantaggiano di una più precisa conoscenza della Biologia, favorita anche dall'uso dei primi rudimentali microscopi. Il secolo successivo sarà poi segnato dalla mente di Carlo Linneo, che inventò la Sistematica moderna dando in molti casi giustificazioni di tipo ecologico sul comportamento di piante e animali.
L'Ecologia moderna nasce però nel XIX secolo con una serie di scienziati capaci di dare a questa disciplina i contenuti culturali e di definirne abbastanza chiaramente gli obiettivi. Ci possiamo riferire ai noti lavori di Darwin sui lombrichi di terra del 1881 o alla sua celeberrima opera sull'origine della specie del 1859. Ma i principi di Darwin sulla lotta per l'esistenza trovano lo spunto, il suggerimento, dalle opere di Malthus della fine del Settecento che evidenziano i rapporti tra incremento numerico degli individui e delle risorse: di cui il primo si realizza in progressione geometrica e l'altro aritmetica. Le opere di Malthus costituiscono la base di un settore specifico dell'Ecologia che riguarda lo studio delle popolazioni che grande incremento avrà nel Novecento, soprattutto in rapporto alle rappresentazioni matematiche con i lavori di Lotka e Volterra.
Le spedizioni di von Humboldt nell'America del Sud diedero il via a una serie di ricerche condotte da tanti altri (tra cui De Candolle, Engler, Gray, Bates, ecc.) i quali gettarono le basi per lo sviluppo dell'Ecologia geografica che trova riscontro nelle conoscenze fitogeografiche e zoogeografiche.
Ad Haeckel, come ricordato, si deve il termine di "ecologia" e la prima definizione in chiave moderna che risale al 1869 (l'Ecologia è lo studio dell'economia della natura e delle relazioni degli animali con l'ambiente inorganico e organico, soprattutto dei rapporti favorevoli e sfavorevoli, diretti o indiretti con le piante e con gli animali; in una parola, tutta quell'intricata serie di rapporti ai quali Darwin si è riferito parlando di condizioni della lotta per l'esistenza).
Nel 1887 viene definito per la prima volta in forma precisa il concetto di "ecosistema" a opera di Forbes, il quale studiando un lago lo chiamò con il termine di "microcosmo". Mobius nel 1877 coniò il termine di "biocenosi" compiendo studi sui banchi di ostriche. Agli inizi del Novecento c'era quindi una base già ampia di conoscenze sufficienti per favorire lo sviluppo dell'Ecologia applicata all'agricoltura e alla forestazione, mentre alcune discipline collaterali all'Ecologia quali la Limnologia e l'Oceanografia avevano già incominciato a produrre i primi studi.
Attualmente l'Ecologia è una scienza in grande sviluppo alla quale si dedicano in tutto il mondo numerosissimi ricercatori; sono stati stampati molti testi riguardanti l'Ecologia generale e altri relativi ai vari campi di specializzazione. Ugualmente importante è l'attività editoriale nel campo delle pubblicazioni periodiche con riviste internazionali che ospitano contributi delle varie équipe attive nei principali centri di studio del mondo. Tra le pubblicazioni più importanti possiamo ricordare: "Journal of Ecology", "Ecology", "Ecological monographs", "Journal of Animal Ecology", "Oikos", "Acta Oecologica", "Ecologia mediterranea", ecc..






Brano e foto tratti dall'Enciclopedia delle Scienze De Agostini, voce Ecologia, a cura di Achille Boroli e Adolfo Boroli, IGDA, Novara, 1985.




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