Christian Music: Quando la musica diventa preghiera
Avanzano nel mondo " I CANTAUTORI DI DIO "
Intervista a Roberto Bignoli di Renzo
Allegri
Sono come dei cavalieri erranti. Simili a quelli delle leggende, che
avevano l’animo pieno di sogni. Vagano sicuri per il mondo, anche se il mondo
quasi non si accorge di loro. Percorrono sentieri solitari o poco praticati, e
alle grandi città illuminate dai riflettori preferiscono i villaggi dove la
gente dialoga. Chi ha la fortuna di incontrarli e di ascoltare le loro storie,
rimane affascinato. Si accorge di avere incontrato dei veri poeti, degli
autentici artisti che con le loro canzoni ti donano il cuore.
Si chiamano “artisti cristiani”. Fanno parte del movimento internazionale
“Musica cristiana”. Sono cantanti, cantautori, gruppi, cori, band, complessi.
Si distinguono per una caratteristica quasi inconcepibile ai nostri tempi:
cantano per vocazione.
La musica leggera è una delle attività in cui,
per conquistare il successo, gli artisti sono spesso pronti a tutti i
compromessi. Lo dimostrano le cronache di tutti i giorni: molti protagonisti
della canzone, più o meno famosi, si
prestano a mutamenti camaleontici per un briciolo di pubblicità. Cambiano
compagna, inventano flirt, combinano
matrimoni, fanno figli, legittimi e illegittimi, simulano gravi malattie,
inventano disgrazie, fallimenti, presunte ricchezze, abbracciano religioni,
professano ideologie politiche. Invece, gli “artisti cristiani” sono dei
sognatori incorreggibili. Cantano Dio perché credono in Dio e vogliono essere
esempi dei valori che proclamano.
Non guardano al successo materiale. Sanno che il loro genere musicale è
emarginato dalle televisioni, dai giornali, dalle radio, dagli enti
organizzativi, dalle case discografiche, ma non ne tengono conto. Sanno che la
loro professione, salve poche eccezioni, non offre ricchezze, a volte nemmeno
il necessario per vivere, ma non se ne fanno un problema. Hanno scelto la loro
strada per convinzione interiore e la percorrono con un entusiasmo e una gioia
che sorprendono.
"Formano un esercito meraviglioso e molto attivo", dice Roberto Bignoli, noto
esponente del christian music italiana, che da 25 anni milita in questa realtà.
Sono migliaia e migliaia in tutte le nazioni. Appartenenti a tutte le varie
branche della fede che si richiama a Cristo. Sono presenti in tutte le
importanti ricorrenze parrocchiali, ai convegni, ai raduni, ai congressi, alle
cerimonie religiose, alle feste patronali. Ma, nonostante l’immensa attività,
sono tagliati fuori dal circuito dei media. Perfino i giornali e le televisioni
di ispirazione cristiana li ignorano, per questo si parla poco di loro e della
loro attività.
Roberto Bignoli è un “pellegrino” a tempo pieno della “musica cristiana”.
Ho cantato ovunque, dice con soddisfazione. Ho tenuto concerti, oltre che in
tutta Italia, in Francia,Germania, Svizzera, Olanda,Polonia, Bulgaria, ex
Jugoslavia, Spagna, Malta, Canada, Stati Uniti, America Centrale e latina,
Argentina.
Più che cantante italiano, Roberto Bignoli è un esponente internazionale
della musica cristiana. Ha partecipato a tre Giornate Mondiali della Gioventù,
ed ha avuto quattro incontri personali con Giovanni Paolo II, al quale ha
dedicato una canzone,
"Non
temere"(don't be afraid) prodotta dal cantautore Nico Fortarezza e
che sta ottenendo successo in molte radio cristiane nel
mondo Nel corso della sua ormai lunga carriera, Bignoli ha composto canzoni che
sono diventate popolarissime. La sua “Ballata per Maria” è da anni la sigla di
“Radio Maria”, trasmessa più volte al giorno non solo in Italia, ma anche in
Canada, negli Stati Uniti, nell’America del Sud. Attraverso quella canzone,
milioni e milioni di persone hanno imparato a conoscere e ed amare la sua voce.
Ha composto e portato al successo tante altre canzoni di ispirazione cristiana:
“Ho visto la croce”, “Porta Cristo”, “Diglielo tu”. “Concerto a Serajevo”
(scritta durante la guerra in Bosnia e trasmessa ovunque soprattutto nelle radio
clandestine della ex repubblica balcanica), “Ho bisogno di Te”, “Parole e
amore”, “Dimmi mio Signore” eccetera. Ha partecipato ad una ventina di
compilations d’artisti cristiani di cui otto internazionali. Per la sua lunga e
generosa attività di artista cristiano ha vinto per tre volte il premio
internazionale UCMVA Unity Award, che è il più prestigioso riconoscimenti per la
Musica cristiana, e nel 2003 il Golden Graal.
Come tanti artisti cristiani, Roberto Bignoli proviene dal mondo della
musica “laica”. Imparò a suonare la chitarra da ragazzino. Il suo sogno era
quello di diventare un cantante famoso. Riuscii a impormi. Avevo una band che
portava il mio nome. Partecipai a concorsi, Festival, ne vinsi alcuni, mi
affermai, tenevo molti concerti, scrissi delle canzoni che ebbero buon successo.
Lavoravo molto, ma non avevo pace. Mi impegnai nella politica, all’estrema
sinistra, i miei ideali erano sovversivi e rivoluzionari. Ma la solitudine
diventava sempre più angosciosa. Nel 1984, ci fu il cambiamento. Improvviso,
radicale e definitivo>>.
Viso segnato da tante sofferenze, occhi splendenti perché pieni di
speranza, una storia da romanzo alle spalle, un coraggio da leone, una fede
commovente. Figlio di contadini, da bambino venne colpito dalla poliomielite,
che gli paralizzò le gambe ed è ancora costretto a servirsi di stampelle per
camminare.
Ho trascorso tanti anni in Istituti, dove venni curato, ma non fui guarito,
dice.Le sofferenze mi avevano avvelenato l’anima. Ma non mi non ho rancore verso
il mio passato, perché se non avessi incontrato tante difficoltà forse non
avrei avuto poi il dono della fede.
Come avvenne la tua “conversione”?
Alcuni ragazzi, appartenenti al Movimento carismatico “Rinnovamento nello
Spirito”, ammiravano le mie canzoni. Un giorno mi dissero: “Gesù ti ama”. Risi.
Ma quella frase continuava a passare nel mio cervello. Finii per frequentarli.
Con loro andai in pellegrinaggio a Medjugorje. Un luogo per me assolutamente
insolito, e là si verificò il cambiamento. Difficile raccontare. Sono esperienze
interiori. Mi trovai in mezzo a migliaia di giovani provenienti da ogni parte
del mondo. L’atmosfera era fantastica. Un senso di tranquillità penetrava
nell’anima. Cominciai a pregare, a modo mio. E alla fine, volli chiedere la
grazia alla Madonna. Non quella di guarire fisicamente. Non ci pensai neppure.
Ma quella di trovare una strada che desse senso alla mia vita.
Tornai stranamente cambiato dentro. Sentivo ancor più forte l’amore per la
musica ma avevo anche un grande desiderio di far conoscere agli altri ciò che
avevo trovato a Medjugorje. Il mio linguaggio era fatto di musica e a poco a
poco capii che la mia nuova strada era quella di testimoniare con la musica il
dono della fede che avevo ricevuto. Cominciai a scrivere canzoni di ispirazione
religiosa. La prima, ricordando Medjugorje, la intitolai “Regina della Pace”. Da
allora, sono sempre in giro a tenere concerti, a testimoniare cantando la mia
fede in Dio e raccontando che solo con lui ci si sente forti, tranquilli,
sereni, in pace>>.
Vent’anni di attività, svolta per di più in giro per il mondo, ti hanno
permesso di conoscere bene il movimento della “Musica cristiana”: secondo te,
concretamente, quale peso ha nella società attuale?
E’ un movimento meraviglioso ed svolge un ruolo importantissimo soprattutto
tra i giovani. La musica è il più diffuso mezzo di comunicazione dei giovani.
La “musica cristiana” vuole diffondere tra essi, usando appunto questo
linguaggio, valori positivi e testimonianze di fede in Dio.
I prodotti della musica commerciale sono, in gran parte, spaventosamente poveri.
Gli artisti, schiavi delle leggi di mercato, sono a volte costretti a produrre
canzoni banali. La “Musica cristiana”, invece, è libera. Non ha legami con il
mercato e questa condizione le permette volare alto. Si ispira ad argomenti
eccelsi, aperti all’infinito, a Dio, al mondo dello spirito, alla bontà profonda
dell’uomo. Queste canzoni, anche se non sono pompate dalla pubblicità, quando
vengono ascoltate lasciano sempre un segno profondo-
Qual è l’origine della “Musica cristiana”?
Proviene dalle Chiese protestanti che hanno una grande tradizione di canto
corale. Affonda le radici nel “Gospel”, il canto religioso dei negri americani
dell’Ottocento, per questo è molto diffusa in America.. Dopo il Conciclio
Vaticano II, all’interno del grande movimento “Musica cristiana”, si ne è
formato uno di ispirazione cattolica, che via via è andato affermandosi e oggi
è molto importante. Il cantante che sceglie la “Musica cristiana”, non è quello
che di tanto in tanto inserisce nel suo repertorio delle melodie religiose. E’
un professionista che usa la musica e la sua professionalità musicale per
diffondere il Vangelo, per far conoscere Cristo, Dio, i valori cristiani del
vivere. E’, in un certo senso, un missionario, un “chiamato” che ha pienamente
aderito a questa sua vocazione.
Tra i cantanti di “Musica cristiana” ci sono anche artisti famosi?
Il movimento non mira a creare delle star. Gli artisti cristiani si sentono e
vogliono essere dei testimoni, dei “lavoratori” nella vigna del Signore. Ma
alcuni di essi sono bravissimi, hanno del talento straordinario, carismatico, ed
è naturale che diventino dei beniamini della folle. La cosa ammirevole sta nel
fatto che, pur essendo popolarissimi, famosi, tengono un comportamento semplice,
sereno, proprio perché il loro ideale non è il successo, la fama, la ricchezza,
ma la testimonianza.
Qualche esempio?
I più celebri si trovano in America, dove questo genere di musica, come ho
detto, è molto diffuso, trova spazio nei media ed ha anche un fiorentissimo
mercato discografico. Uno degli artisti di musica cattolica più noti è Sal Solo,
inglese che vive però negli Stati Uniti, ed è di origine italiana: Sal, infatti,
sta per Salvatore. E’ un convertito. Ha alle spalle una splendida carriera di
rock star. Fu leader e voce solista dei celeberrimi gruppi Rockets e Classix
Nuoveau. Dal 1983, a seguito di una profonda conversione al cristianesimo,
testimonia in tutto il mondo, attraverso concerti multimediali, la sua fede
cattolica e il suo amore a Dio. Attraverso la musica, svolge proprio un
autentico "ministero" di evangelizzazione. Dice spesso: “Faccio uso di musica
e video per illustrare la presenza di Gesù tra noi”. Nel 2000 fu a Roma, in
occasione del Giubileo, e presentò una Messa da lui musicata, che continua a
portare in giro per il mondo. Talmente si sente unito a Cristo, che non si firma
più con il suo nome, ma disegnando un pesce, cioè il simbolo con cui i cristiani
delle catacombe indicavano Cristo.
Un altro mito della musica cattolica americana è Fra Stan Fortuna, un frate
francescano del South Bronx di New York, popolarissimo, che con il linguaggio
musicale tipico dei rapper, diffonde il Vangelo tra i giovani. E’ anche uno dei
più raffinati jazzisti degli Stati Uniti.
Importantissimo è John Michael Talbot, 53 anni, cantante e chitarrista. E’
molto amato. Musicando salmi e inni della tradizione cristiana, riesce a creare
l'atmosfera ideale per meditare sulla parola di Dio. Ha inciso una cinquantina
di album, gira per gli Stati Uniti tenendo concerti, ma trova il tempo anche per
scrivere libri. Ha vinto diversi premi, tra cui il prestigioso “Dove Awards”,
cioè l'Oscar per la “musica gospel”. Grande organizzatore, ha fondato una
importante Associazione dei musicisti cristiani, cui fanno capo quasi tutti gli
artisti cristiani americani e molti anche di altre nazioni. E’ un po’ la “guida”
il “padre spirituale” degli artisti cristiani. E' anche il fondatore e il
Ministro Generale della comunità religiosa "Fratelli e Sorelle della Carità",
molto attiva nel volontariato e nell'aiuto ai poveri.
Altri importanti artisti sono Donna Lee, cantautrice californiana, autrice di
dolci melodie alla chitarra. Il suo ministero musicale si concentra sulla
riconciliazione, l'Eucaristia e la misericordia divina. E’ molto devota
della Madonna che, secondo quanto lei stessa dichiara, ha avuto un ruolo
decisivo nel suo rientro nella chiesa cattolica. Sara Torres, nata in Nicaragua
ed emigrata bambina negli Stati Uniti in Florida, è interprete raffinata di
musica musica latino americana. E tra le giovani leve, bravissima Angelina Davis,
diciassettenne del Mississipi dalla voce strepitosa, definita "l'angelo
cantante"; e Rachael Lampa, 22 anni, già molto apprezzata.
Qualche artista celebre non statunitense?
La “Musica cristiana” è molto diffusa in Messico, Guatemala, Colombia,
Argentina, Canada. In questa nazione vive e lavora Dannis Grady, cantautore di
Calgary, esperto in musica gospel. Anche lui è un convertito. Nacque a Peterboro,
nell’Ontario, 55 anni fa, in una casa di musicisti. Fin da ragazzino, i suoi
idoli erano Bob Dylan e Gordon Lightfoot. Ebbe una giovinezza un po’ sbandata.
Ad un certo momento divenne preda della droga e dell’alcol. Nel 1984 tentò pure
il suicidio. Ma, a poco a poco, attraverso il volontariato, scoprì i valori
cristiani. Fu assistente in un Istituto di ragazzi portatori di handicap mentali
e fisici. Divenne amico di Madre Teresa di Calcutta e delle sue Suore della
Carità. Conobbe due artisti cristiani, i fratelli Dennies e Danny Agajanian,
famosi per la loro abilità nel suonare la chitarra e il banjo e andò a San Diego
con loro per incidere dei dischi.
Fui molto colpito nel vedere con quale coraggio e creatività questi ragazzi
proponevano il Vangelo nella loro musica, confessò. E l’esempio dei due fratelli
Agajanian lo spinse a imitarli. Cambiò radicalmente la sua esistenza ed è
diventato un vero apostolo della divulgazione del Vangelo attraverso la musica.
Tiene molti concerti in Canada e negli Stati Uniti. Canta nelle carceri, nelle
mense per i poveri, negli ospedali e nelle chiese.Più leggo le scritture, più
voglio capire l' amore di Dio e la carità per i poveri, dice.
In Guatemala , è molto popolare Irenne Valeska Coronado, insegnante elementare,
missionaria laica della Chiesa Cattolica. Da una ventina d’anni si dedica al
canto di evangelizzazione. Ha composto molte canzoni di soggetto religioso, ha
registrato una decina di cassette, alcuni CD. E’ stata protagonista del
programma televisivo di evangelizzazione del Guatemala intitolato : “Minuto de
Dios”.
E in Europa?
In
questi ultimi anni, soprattutto dopo il Grande Giubileo del 2000, la “Musica
cristiana” sta avendo un grande risveglio in Europa. Sono innumerevoli i gruppi
giovani, le band, e anche i singoli artisti che si stanno affermando.
Soprattutto in Francia e in Italia..
Un’ artista molto nota e da molti anni impegnata nel ministero della “Musica
cristiana” è Dana. E’ nata a Derry, nell’Irlanda del Nord, in una famiglia
cattolica, amante della musica. Il suo vero nome è Rosmary Brown, ma fin da
piccola venne chiamata Dana, che in gaelico significa “birichina”. Oggi è un
eurodeputato, che si batte coraggiosamente nella difesa dei valori cristiani.
Cominciò a cantare a sei anni, vincendo il suo primo concorso nella città
natale. Aveva doti eccezionali e divenne presto un fenomeno. Nel 1969
rappresentò il suo Paese al “Gran Premio Eurovisione della canzone”, allora
molto in voga, e arrivò seconda. L’anno successivo, invece, vinse, sconfiggendo
Julio Iglesias, che rappresentava la Spagna, e Mary Poppins in gara per la Gran
Bretagna.
Divenne famosissima. Per mesi la sua canzone fu prima nelle classifiche inglesi.
Venne proclamata “La ragazza più popolare in TV”. In quel periodo conobbe un
giovane, Damien Scallon, con il quale si fidanzò. Damien apparteneva al
movimento carismatico “Rinnovamento nello Spirito”, e Dana ne fu contagiata.
Decise di dedicare i doni artistici che Dio le aveva dato per la diffusione dei
valori cristiani. Da allora le sue canzoni, i suoi concerti, tutta la sua
attività artistica è stata una “missione al servizio di Dio”. Impossibile
raccontare quanto ha fatto e quanto continua a fare. Non solo come cantante, ma
anche come scrittrice e ora anche come donna impegnata nella politica.
Altro valoroso esponente della “Musica cristiana” in Europa è lo spagnolo Luis
Alfredo Diaz. Nato in Uruguay nel 1951, si affermò prima come pittore. A 17
anni, emigrò in Finlandia, poi andò a vivere in Inghilterra, poi a Burgos, in
Spagna, e infine a Barcellona dove tuttora risiede. Fu sempre sensibile ai
valori artistici spirituali, sia come pittore che come musicista. Per molti
anni, però, svolse il suo apostolato nell’ambito della chiesa protestante
Evangelica. Negli Anni Ottanta maturò il suo passaggio alla Chiesa cattolica. Ha
all’attivo innumerevoli canzoni, una cinquantina di dischi, premi, iniziative,
ed ha fondato il “Multifestival David”, che è la più importante e prestigiosa
rassegna di “Musica cristiana”.
Nei miei numerosi viaggi, sono rimasto colpito dall’entusiasmo e dal fervore che
ho visto in certi Paesi dell’Est. In Particolare, in Polonia. Credo che la
Polonia sia la nazione dove la “musica cristiana” è più diffusa. In ogni città
si trovano artisti, band, gruppi musicali preparatissimi. Ogni anno, in Polonia
si tengono circa 200 Festival di Musica cristiana. Il più noto si chiama “Song
of songs”, e si tiene a Torun, una grande città sulle rive della Vistola. E’
un festival rigorosamente live, dura alcuni giorni e richiama migliaia e
migliaia di giovani. E’ così importante che viene ripreso e trasmesso dalla
televisione nazionale.
Un Festival che sta crescendo è quello di Belozem, in Bulgaria. E’ stato fondato
da Padre
Kristoph Kurzok , cappuccino polacco. Mandato in Bulgaria ad aiutare
nell’apostolato i confratelli di quella nazione, Padre Kristoph Kurzok,
appassionato di musica, nel 2000 ha dato vita a questa iniziativa che ha avuto
subito un grandissimo successo. Sono stato per tre anni a quel Festival e sono
rimasto molto colpito dalla povertà di quella nazione e insieme dalla ricchezza
spirituale della gente. Ho visto moltissima partecipazione a quel Festival da
parte dei giovani provenienti da ogni parte della Bulgara, tutti pieni di
entusiasmo e di fede.
Tu sei Italiano. In Italia, com’è la situazione della musica cristiana?
Anche in
Italia ci sono artisti straordinari. Voglio ricordare soprattutto Claudio
Chieffo, il “padre” della musica cristiana in Italia. Vero e grande artista, che
fin dall’inizio ha scelto di interpretare solo musica scritta da lui stesso e
ispirata ai valori cristiani. Ed è sempre stato rigorosamente fedele a se stesso
e alla sua vocazione.
Molti altri poi hanno
seguito il suo esempio. Operai, insegnanti, professionisti, e anche sacerdoti,
religiosi, suore. Intorno al movimento sono stati organizzati Festival,
manifestazioni, rassegne. Una delle associazioni più importanti è “Il mio Dio
canta giovane”, fondata da Don Giosy Cento, di cui è presidente Don Matteo
Zambuto, che è pure lui un cantautore. Tra le Rassegne, le più significative
sono “Anno Domini Multifestival”, che si tiene ad Oropa; “Il mondo canta Maria”,
a Schio, in provincia di Vicenza. “Festival cristiano” a Lancusi, Salerno.
“Rassegna internazionale della Canzone religiosa”, a Caposele, in provincia di
Avellino. Insomma anche in Italia il movimento “Musica cristiana” è molto vivo e
attivo.
Milano 29 maggio 2007
Renzo Allegri
giornalista e
scrittore
Fonte :
http://www.informusic.it
http://users.libero.it/mariastella/
Nessun commento:
Posta un commento