CORO POLIFONICO
ARCIVESCOVILE "SAN LEUCIO"
Il
coro Polifonico Arcivescovile "San Leucio", è il coro che anima le
liturgie presiedute, nella Basilica Cattedrale di Brindisi, dall’Arcivescovo
dell’Arcidiocesi Brindisi – Ostuni: Mons. Mons.
Rocco TALUCCI, insediatosi nell’aprile del 2002.
Il 21 dicembre 2002 è stato realizzato, nella Basilica Cattedrale di Brindisi, il concerto di Natale per soli, cori, organo e pianoforte, con la partecipazione dei cori più rappresentativi della diocesi.
Il 28 giugno 2003 è stato eseguito nella stessa Cattedrale di Brindisi il concerto per soli, coro, organo e quintetto di archi “…Et in terra pax” su musiche di W.A.Mozart.
Nel periodo natalizio 2003, ha eseguito il Concerto di Natale nella Chiesa Madre di S. Pietro V.co (Br), nella Chiesa Matrice di Mesagne (Br) e, nell’ambito delle manifestazioni Telethon, nella Chiesa di San Rocco a Ceglie Messapica (Br).
Il 19 giugno 2004, in occasione dell’80° genetliaco di S.E. Monsignor Settimio Todisco, nella Basilica Cattedrale di Brindisi, ha eseguito “Ave gratia plena”, concerto per soli, coro, organo e quartetto d’archi.
Il 7 novembre dello stesso anno ha animato la celebrazione liturgica domenicale, presieduta da S.E. Mons. Rocco Talucci, in diretta su RAI Uno, a chiusura del Congresso Ecclesiale Nazionale tenutosi nella città.
Il 5 giugno 2005, nell’ambito dell’anno Eucaristico Nazionale di Bari, è stato eseguito il Concerto per solo, coro e organo “Ecce panis angelorum…”, replicato il 9 luglio a Gallipoli (Le) ed il 19 luglio nella Concattedrale di Ostuni (Br).
Il 18 dicembre 2005 ha eseguito il concerto di Natale “Hodie pax vera descendit..”, con il suggestivo accompagnamento di due pianoforti e percussioni.
Il 2 luglio 2006 a Copertino(Le), si è classificato al 1° posto con il brano “Pacem in terris” nella V Edizione del concorso di canto Sacro-Liturgico “Premio Salentino”.
Domenica 8 ottobre 2006, inoltre, nell’Arcibasilica di S. Caterina d’Alessandria a Galatina (Le), il Coro San Leucio ha dato inizio alla stagione musicale d’autunno, con l’Oratorio “Confido in te”, scritto e diretto da Mons. Marco Frisina.
Il 22 dicembre 2006, nell’ambito della Rassegna Musicale Internazionale nelle Chiese storiche di Brindisi, è stato eseguito “… Caeli enarrant gloriam dei..” , concerto per soli, archi, arpa e percussioni.
Il 1 luglio 2007, nello splendido scenario di P.zza Castello a Copertino, il Polifonico S. Leucio si è riconfermato tra i vincitori della VI edizione del Premio Salentino con un brillante 2 posto, eseguendo il brano: “And the glory of the lord” di Haendel.
L’autunno 2007 ha visto il Coro protagonista di momenti di grande rilevanza per la città; infatti con un concerto per soli, coro e pianoforti, il 16 novembre ha inaugurato la riapertura della Cattedrale di Brindisi restituita alla città ed al culto dopo i lunghi lavori di restauro; nella stessa sede il 18 novembre ha animato la celebrazione liturgica, in occasione della visita di S. Em. Rev. Card. Tarcisio Bertone, segretario dello Stato Vaticano.
Il 2007 si è concluso con il tradizionale appuntamento di Natale: per soli,coro, archi e percussioni”….Gaudete in Domino semper”, rassegna dei più noti brani della tradizione classica e popolare.
Il 21 dicembre 2002 è stato realizzato, nella Basilica Cattedrale di Brindisi, il concerto di Natale per soli, cori, organo e pianoforte, con la partecipazione dei cori più rappresentativi della diocesi.
Il 28 giugno 2003 è stato eseguito nella stessa Cattedrale di Brindisi il concerto per soli, coro, organo e quintetto di archi “…Et in terra pax” su musiche di W.A.Mozart.
Nel periodo natalizio 2003, ha eseguito il Concerto di Natale nella Chiesa Madre di S. Pietro V.co (Br), nella Chiesa Matrice di Mesagne (Br) e, nell’ambito delle manifestazioni Telethon, nella Chiesa di San Rocco a Ceglie Messapica (Br).
Il 19 giugno 2004, in occasione dell’80° genetliaco di S.E. Monsignor Settimio Todisco, nella Basilica Cattedrale di Brindisi, ha eseguito “Ave gratia plena”, concerto per soli, coro, organo e quartetto d’archi.
Il 7 novembre dello stesso anno ha animato la celebrazione liturgica domenicale, presieduta da S.E. Mons. Rocco Talucci, in diretta su RAI Uno, a chiusura del Congresso Ecclesiale Nazionale tenutosi nella città.
Il 5 giugno 2005, nell’ambito dell’anno Eucaristico Nazionale di Bari, è stato eseguito il Concerto per solo, coro e organo “Ecce panis angelorum…”, replicato il 9 luglio a Gallipoli (Le) ed il 19 luglio nella Concattedrale di Ostuni (Br).
Il 18 dicembre 2005 ha eseguito il concerto di Natale “Hodie pax vera descendit..”, con il suggestivo accompagnamento di due pianoforti e percussioni.
Il 2 luglio 2006 a Copertino(Le), si è classificato al 1° posto con il brano “Pacem in terris” nella V Edizione del concorso di canto Sacro-Liturgico “Premio Salentino”.
Domenica 8 ottobre 2006, inoltre, nell’Arcibasilica di S. Caterina d’Alessandria a Galatina (Le), il Coro San Leucio ha dato inizio alla stagione musicale d’autunno, con l’Oratorio “Confido in te”, scritto e diretto da Mons. Marco Frisina.
Il 22 dicembre 2006, nell’ambito della Rassegna Musicale Internazionale nelle Chiese storiche di Brindisi, è stato eseguito “… Caeli enarrant gloriam dei..” , concerto per soli, archi, arpa e percussioni.
Il 1 luglio 2007, nello splendido scenario di P.zza Castello a Copertino, il Polifonico S. Leucio si è riconfermato tra i vincitori della VI edizione del Premio Salentino con un brillante 2 posto, eseguendo il brano: “And the glory of the lord” di Haendel.
L’autunno 2007 ha visto il Coro protagonista di momenti di grande rilevanza per la città; infatti con un concerto per soli, coro e pianoforti, il 16 novembre ha inaugurato la riapertura della Cattedrale di Brindisi restituita alla città ed al culto dopo i lunghi lavori di restauro; nella stessa sede il 18 novembre ha animato la celebrazione liturgica, in occasione della visita di S. Em. Rev. Card. Tarcisio Bertone, segretario dello Stato Vaticano.
Il 2007 si è concluso con il tradizionale appuntamento di Natale: per soli,coro, archi e percussioni”….Gaudete in Domino semper”, rassegna dei più noti brani della tradizione classica e popolare.
Domenica 15 giugno 2008 un grande coro diocesano ha
animato la celebrazione eucaristica presieduta da S.S. Benedetto XVI.
Centosessanta coristi hanno accolto il Santo Padre e gli oltre sessantamila
fedeli presso la grande spianata del Seno di Levante, da cui si sono diffuse in
tutta la città le musiche ed i brani della più bella e solenne tradizione
liturgica. Secondo il benevolo auspicio di S.E. Mons. Rocco Talucci, Arcivescovo
della diocesi di Brindisi-Ostuni, la creazione del coro diocesano è stata resa
possibile grazie al grande lavoro di coesione svolto dal Coro Polifonico
Arcivescovile “San Leucio”. In un clima di cordiale serenità e solidarietà, nei
mesi precdenti all'evento il “San Leucio” ha accolto ed integrato nel suo
organico i cento coristi provenienti da tutte le parrocchie della diocesi,
concretizzando una svolta nell’ambito della musicalità brindisina: un grande
coro per grandi eventi. Il coro diocesano, di cui il “San Leucio” è asse
portante, è stato diretto dal M° Emma Chirilli, già direttore dal 2002 del
Polifonico Arcivescovile; i 50 professori dell’orchestra “Magna Grecia”, che
hanno accompagnato e supportato i coristi, sono stati diretti dal M° Salvatore
Sica, fra i più stretti collaboratori del M° Mons. Marco Frisina.
IL PRESIDENTE
L'Associazione Culturale -
Musicale "San Leucio" si è costituita nel 1996.
Il Presidente è per statuto nominato
dall'Arcivescovo. Il primo Presidente
è stato per un triennio Don Tony Falcone. Il
secondo Presidente è stato il Dott. Luigi De Tommasi dal 1999÷2001.
Il terzo Presidente è stato il Dott.
Teodoro Romano dal 2002÷2005 (nov.).
Il quarto Presidente è stato il Prof.
Giacomo Carito dal nov. 2005 al sett. 2008.
Attuale Presidente dell'Associazione
è la Dott. Anna Rita di Sansebastiano (dal
17 settembre 2008)
IL DIRETTORE
Direttore
del Coro fino al settembre 2008 è stato il
M° Emma Chirilli.
Il Coro è stato costituito nel 1993 dall'allora Arcivescovo di Brindisi-Ostuni S.E. Mons. Settimio Todisco .
Il Coro è stato costituito nel 1993 dall'allora Arcivescovo di Brindisi-Ostuni S.E. Mons. Settimio Todisco .
Il Direttore è nominato dall'Arcivescovo.
I CORISTI
"I Coristi "Sono" la parte piu' importante,
poichè con la loro abnegazione e i loro sacrifici, a volte sottraendo anche
tempo ai loro familiari, rendono possibile il prosieguo di questa bella
avventura."
Il Coro è composto da oltre 70 elementi , tutti
dilettanti con la passione del canto. Tutte le sue esecuzioni sono rese
possibili grazie alla dedizione e alla disciplina con cui i coristi si
sottopongono alle prove.
Non sarebbe possibile pervenire al livello di
gradimento unanimemente espresso, senza una totale disponibilità da parte di
coloro che sono i protagonisti di questa realtà.
Infatti, in un articolo del regolamento interno del
coro si legge testualmente:
<Il Corista, con la partecipazione attiva e
responsabile, si ispira ai valori umani “della probità, dello spirito di
giustizia, del senso civico, della sincerità, della cortesia,della fortezza
d’animo” (Apostolicam actuositatem, 4); fonda il suo impegno sulle virtù
cristiane della fede, della speranza e della carità; mette al servizio degli
altri le proprie capacità e le proprie competenze nell’ottica della crescita
comune, nello stile della fraternità vissuta, nella disponibilità al servizio
della carità>.
I MAESTRI
Gli organisti
accompagnano il coro durante le liturgie ed i concerti.
Attualmente sono:
M° Giampaolo Argentieri, M° Gabriella De Castro , Dott. Maria Rosaria
Guadalupi.
I maestri
preparatori del coro hanno il grande merito di insegnare ai
coristi i canti che poi il coro esegue nelle liturgie o nelle manifestazioni
pubbliche. Il loro lavoro con i coristi si svolge con molta professionalità e
pazienza, durante le prove nella sede dell' associazione.
Attualmente sono:
M° Giampaolo Argentieri, Dott. Roberto D'Ascenzo, M° Gabriella De Castro,
Floriana Lanzillotti,
M° Alessio Leo, M° Renata Rini.
Alcuni di loro non collaborano più con il coro
perché allontanatisi da Brindisi per motivi di lavoro, taluni anche all'estero.
Di essi noi ne abbiamo un grande ricordo. Nel corso degli anni i maestri sono
stati: M° Alfredo Cassano, M° Andrea Cassano, Dott. Massimo Cati, M°Emma
Chirilli , M° Mariella Colaluce, M° Emanuela Colucci.
(
Arcivescovo Brindisi-Ostuni) La parola dell’arcivescovo…
Il Coro Polifonico Arcivescovile “San Leucio” è una espressione vivace della vita della Chiesa ed è un segno artistico della bellezza della liturgia. La composizione dei suoni e delle voci diventa armonia nella quale gli strumenti manifestano i moti dell’anima e il canto l’elevazione della preghiera. E’ nato per volontà di S.E.Mons. Settimio TODISCO, mio predecessore, perché divenisse il sostegno dell’intera assemblea liturgica che si raccoglie nella Basilica Cattedrale per le più solenni celebrazioni presiedute dall’arcivescovo, Padre della Diocesi, fonte di unità del Popolo di cristiano e segno di presenza di Dio, Padre di tutti.
Il Coro garantisce la solennità delle celebrazioni l’esecuzione dei canti più belli e lo stimolo più forte all’ assemblea con significato educativo.
Lavora in stretto contatto con l’Ufficio Liturgico Diocesano e con la sezione di Musica Sacra per realizzare tutte le indicazioni presenti nella Chiesa perché nella Pontificia Basilica Cattedrale, la Madre di tutte le Chiese dell’Arcidiocesi, si viva una liturgia esemplare per tutte le Comunità parrocchiali.
Il lavoro è sostenuto dall’Arcivescovo e dal Capitolo Cattedrale sia per il culto liturgico in Basilica che per la promozione culturale di musica sacra nei Concerti offerti al pubblico esterno.
I Coristi e il Direttore provengono dalle varie parrocchie della Città di Brindisi. La partecipazione è possibile a tutti coloro che nella cura del canto, vogliono meglio educare e coltivare la propria spiritualità.
Per questo scopo è prevista la presenza dell’Assistente religioso.
La Musica Sacra, di cui il nostro Coro è interprete è finalizzato alla Gloria di Dio e alla santificazione dei fedeli (SC, 13).
Il Coro Polifonico Arcivescovile “San Leucio” è una espressione vivace della vita della Chiesa ed è un segno artistico della bellezza della liturgia. La composizione dei suoni e delle voci diventa armonia nella quale gli strumenti manifestano i moti dell’anima e il canto l’elevazione della preghiera. E’ nato per volontà di S.E.Mons. Settimio TODISCO, mio predecessore, perché divenisse il sostegno dell’intera assemblea liturgica che si raccoglie nella Basilica Cattedrale per le più solenni celebrazioni presiedute dall’arcivescovo, Padre della Diocesi, fonte di unità del Popolo di cristiano e segno di presenza di Dio, Padre di tutti.
Il Coro garantisce la solennità delle celebrazioni l’esecuzione dei canti più belli e lo stimolo più forte all’ assemblea con significato educativo.
Lavora in stretto contatto con l’Ufficio Liturgico Diocesano e con la sezione di Musica Sacra per realizzare tutte le indicazioni presenti nella Chiesa perché nella Pontificia Basilica Cattedrale, la Madre di tutte le Chiese dell’Arcidiocesi, si viva una liturgia esemplare per tutte le Comunità parrocchiali.
Il lavoro è sostenuto dall’Arcivescovo e dal Capitolo Cattedrale sia per il culto liturgico in Basilica che per la promozione culturale di musica sacra nei Concerti offerti al pubblico esterno.
I Coristi e il Direttore provengono dalle varie parrocchie della Città di Brindisi. La partecipazione è possibile a tutti coloro che nella cura del canto, vogliono meglio educare e coltivare la propria spiritualità.
Per questo scopo è prevista la presenza dell’Assistente religioso.
La Musica Sacra, di cui il nostro Coro è interprete è finalizzato alla Gloria di Dio e alla santificazione dei fedeli (SC, 13).
ATTUALE ASSISTENTE
SPIRITUALE DEL CORO E' DON GIUSEPPE GRASSI
Messaggio al Coro
“San Leucio”
Sin dalla prima
volta in cui ho avuto l’occasione di comunicarvi qualche riflessione come
Assistente spirituale del coro, ho insistito – potrete ricordarlo – sulla
duplice finalità che si prefigge la Chiesa in ogni sua opera, attività,
istituzione: la gloria di Dio e la santificazione delle anime.
Ed essendo anche il nostro coro una porzione di Chiesa, destinata a ricoprire un
delicatissimo quanto prezioso ruolo nelle liturgie (luogo privilegiato e
imprescindibile in cui Dio incontra l’uomo), l’alto scopo che deve
caratterizzare il vostro canto non può che essere quello della gloria di Dio
e della santificazione delle anime.
Che si canti per la gloria di Dio è più che evidente (anche se spesso si corre il rischio di disattendere questo fine); ma che si canti per la santificazione delle anime può sembrare un po’ più complicato. Per spiegarlo, ricorrerò ad una storia vera, che vede come protagonista una grande personalità di spicco nella letteratura francese del Novecento: Paul Claudel (1868-1955). L’evento che domina la sua vita turbolenta è la conversione, fulminea e radicale, al cattolicesimo. Egli stesso lo racconta in una delle sue opere:
«Ecco come era il giovane infelice che il 25 dicembre 1886 si recò a Notre-Dame di Parigi per assistere all’Ufficio di Natale. Cominciavo allora a scrivere e mi sembrava che nelle cerimonie cattoliche, che consideravo con superiore dilettantismo, avrei trovato uno stimolo opportuno e la materia per qualche esercizio decadente. In queste condizioni, urtando a gomitate la folla, assistetti alla Messa solenne, anche se con poco piacere.
Poi, non avendo nient’altro da fare, tornai al pomeriggio per i Vespri. I bambini del coro (…) stavano cantando ciò che più tardi ho saputo essere il Magnificat. Io ero in piedi tra la folla (…). In quel momento capitò l’evento che domina tutta la mia vita. In un istante il mio cuore fu toccato e io credetti. Credetti con una forza di adesione così grande, con un tale innalzamento di tutto il mio essere, con una convinzione così potente, con una certezza che non lasciava posto a nessuna specie di dubbio che, dopo di allora, nessun ragionamento, nessuna circostanza della mia vita agitata hanno potuto scuotere la mia fede né toccarla.
(…) Ma era vero? Era proprio vero! Dio esiste, è qui. È Qualcuno, un Essere personale come me! Mi ama, mi chiama. Lacrime e singulti spuntarono (…). È vero – lo confesso con il centurione –, sì, Gesù è il Figlio di Dio. Era a me, Paul, che egli si rivolgeva e mi prometteva il suo amore».
Cos’è che ha veicolato nel cuore di Paul Claudel il tocco della grazia divina? Il canto semplice e limpido di un coro di bambini che, nel Vespro di Natale, intonavano il Magnificat.
Ecco, amici miei, che cosa può e che cosa deve osare il nostro canto: mentre diamo gloria a Dio, l’armonia delle voci, combinata col fervore, innescherà la scintilla della fede nel cuore di chi ci ascolta, fino ad elevare insieme a noi un unico, gioioso, sincero amen di lode e di benedizione a Colui che ci ama, ci chiama, ci manda.
È questo l’augurio sincero che rivolgo a tutti e a ciascuno.
Che si canti per la gloria di Dio è più che evidente (anche se spesso si corre il rischio di disattendere questo fine); ma che si canti per la santificazione delle anime può sembrare un po’ più complicato. Per spiegarlo, ricorrerò ad una storia vera, che vede come protagonista una grande personalità di spicco nella letteratura francese del Novecento: Paul Claudel (1868-1955). L’evento che domina la sua vita turbolenta è la conversione, fulminea e radicale, al cattolicesimo. Egli stesso lo racconta in una delle sue opere:
«Ecco come era il giovane infelice che il 25 dicembre 1886 si recò a Notre-Dame di Parigi per assistere all’Ufficio di Natale. Cominciavo allora a scrivere e mi sembrava che nelle cerimonie cattoliche, che consideravo con superiore dilettantismo, avrei trovato uno stimolo opportuno e la materia per qualche esercizio decadente. In queste condizioni, urtando a gomitate la folla, assistetti alla Messa solenne, anche se con poco piacere.
Poi, non avendo nient’altro da fare, tornai al pomeriggio per i Vespri. I bambini del coro (…) stavano cantando ciò che più tardi ho saputo essere il Magnificat. Io ero in piedi tra la folla (…). In quel momento capitò l’evento che domina tutta la mia vita. In un istante il mio cuore fu toccato e io credetti. Credetti con una forza di adesione così grande, con un tale innalzamento di tutto il mio essere, con una convinzione così potente, con una certezza che non lasciava posto a nessuna specie di dubbio che, dopo di allora, nessun ragionamento, nessuna circostanza della mia vita agitata hanno potuto scuotere la mia fede né toccarla.
(…) Ma era vero? Era proprio vero! Dio esiste, è qui. È Qualcuno, un Essere personale come me! Mi ama, mi chiama. Lacrime e singulti spuntarono (…). È vero – lo confesso con il centurione –, sì, Gesù è il Figlio di Dio. Era a me, Paul, che egli si rivolgeva e mi prometteva il suo amore».
Cos’è che ha veicolato nel cuore di Paul Claudel il tocco della grazia divina? Il canto semplice e limpido di un coro di bambini che, nel Vespro di Natale, intonavano il Magnificat.
Ecco, amici miei, che cosa può e che cosa deve osare il nostro canto: mentre diamo gloria a Dio, l’armonia delle voci, combinata col fervore, innescherà la scintilla della fede nel cuore di chi ci ascolta, fino ad elevare insieme a noi un unico, gioioso, sincero amen di lode e di benedizione a Colui che ci ama, ci chiama, ci manda.
È questo l’augurio sincero che rivolgo a tutti e a ciascuno.
Brindisi, 29. IX.
2008
Sac. Giuseppe Grassi
Fonte : www.corosanleucio.it
Associazione Musicale - Culturale "San Leucio" e Coro Polifonico Arcivescovile "San Leucio"
Via Madonna della Scala, 56 - 72100 Brindisi.
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