FABRIZIO DI PALMA , fotografo
una ricerca fotografica su San
Francesco
"...Dopo un lavoro di ricerca sul
Santo, con le foto scattate ad Assisi,
ho cercato di ricostruire grazie
all'elaborazione una parte della storia di San Francesco..."
Fabrizio De Palma
le colombelle che si trovano
nell'eremo di Assisi.
In questa ho cercato di
rappresentare grazie alla statua con la cicala il cantico delle creature,
con il fratello sole e la sorella
luna ed i fiori in onore della natura .
Fabrizio Di
Palma è nato a Roma. Sin da bambino appassionato di fotografia effettua i
suoi primi scatti con una Polaroid istantanea regalatagli per la sua Prima
Comunione. Da lì non ha mai smesso di scattare fotografie.
Autodidatta, ha
maturato una notevole esperienza con il sistema analogico 35mm perfezionandosi
poi con il sistema analogico medio formato.
A passo con la
tecnologia e con i tempi ha sviluppato la tecnica digitale e, sempre più a
perfezionato la sua tecnica di fotoelaborazione.
Iscritto da
anni all’A.N.A.F. (Associazione Nazionale Arti Fotografiche) oggi ne ricopre
l’incarico di Segretario Provinciale della Sede di Roma e cerca di portare
avanti nella propria città vari progetti per ampliare il mondo del Fotoamatore e
dell’Associazionismo fotografico.
Ha partecipato a
varie mostre e concorsi fotografici ottenendo risultati di ottimo rilievo.
Ha esposto le
sue opere in varie manifestazioni e mostre sia in Italia che all’estero (2004
selezionato per una mostra collettiva a Singapore).
Iscritto anche
all’Associazione culturale ASTARTE, con la quale è espositore fisso presso la
galleria del Tiburtina shopping Center.
" QUI TROVIAMO LE STATURE DEI
GENITORI, CON LA MAMMA CHE TIENE LE CATENE IN SEGNO DI LIBERAZIONE DI FRANCESCO
CHE ERA STATO MESSO DENTRO UNA CELLA DAL PADRE CHE LO RITENEVA PAZZO IN QUANTO
MANIFESTAVA LA VOLONTA' DI RINUNCIARE A TUTTI I SUI AVERI E DEDICARSI A DIO. IN
ALTO IL LUPO DI GUBBIO CHE SEMBRA SIA STATO RESO MANSUETO DA SAN FRANCESCO E
QUESTO, SI SCRIVE, SIA STATO IL SUO PRIMO MIRACOLO. POI TROVIAMO IL SEGNO DEL
TAU. Il TAU ha alle sue spalle una solida tradizione biblico cristiana. Fu
accolto da San Francesco nel suo valore spirituale e il Santo se ne impossessò
in maniera così intensa e totale sino a diventare a lui stesso, attraverso le
Stimmate della carne, quel TAU vivente che egli aveva così spesso contemplato,
disegnato ma soprattutto amato. Il TAU, segno concreto di una devozione
cristiana, è soprattutto impegno di vita nella sequela di Cristo. Il Tau perciò
deve ricordarci una grande verità cristiana: la nostra vita, salvata e redenta
dall'amore di Cristo crocefisso, deve diventare, ogni giorno di più, vita nuova,
vita donata per amore. Portando questo segno viviamone la spiritualità, rendiamo
ragione della "speranza che é in noi", riconosciamoci seguaci di San Francesco "
Fabrizio Di Palma.
Un tema importante, l'onestà, la bontà la
fratellanza tra i popoli,
senza una distinzione di razze e religioni.
Fonte :
si ringrazia il fotografo Fabrizio Di Palma (e-mail:
FADIPA@tele2.it ) che ha fornito la
documentazione per questo articolo alla Redazione di Artcurel.
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