giovedì 1 agosto 2019

STORIA DELL'ETNOLOGIA, di Brunetto Chiarelli



Brunetto Chiarelli
STORIA  DELL'ETNOLOGIA
                        
    Stampa della "Description de l'Afrique" di Dapper (1686)
                 
Il termine "Etnologia" (dal greco éthnos = nazione, gente) vuole indicare lo studio comparato delle comunità umane, delle loro culture e delle loro istituzioni, come pure delle loro tecniche.
Le informazioni sulle culture e sulle società umane sono fornite all'Etnologia dalla Etnografia, che si propone di studiare singolarmente le culture e le società, senza pretendere di darne alcuna interpretazione, ma limitandosi a descriverle.
Il termine Etnologia fu usato per la prima volta da E. Chavannes nel 1787: egli volle indicare, con tale termine, quella particolare branca delle scienze storiche che si occupa dello studio delle diverse tappe che l'Uomo ha toccato nel suo cammino verso la civiltà, cioè quella che il naturalista tedesco J.F.Blumenbach (1752-1840) definisce, in quegli stessi anni, la "storia naturale dell'Uomo".
L'introduzione del termine "Etnografia" è di pochi anni successivo, e si deve allo storico G.B.Niebhur (1810), sebbene sia stato diffuso soprattutto a opera del geografo veneziano Adriano Balbi (1782-1848) che pubblicò, nel 1826 a Parigi, il primo atlante etnografico che contenga una classificazione relativamente completa dei gruppi umani fondata sulla identificazione delle loro specifiche caratteristiche culturali ("Atlas ethnographique du globe").





Foto e testo tratti dall'Enciclopedia delle Scienze De Agostini, voce Etnologia, IGDA, Novara, 1986.







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