giovedì 1 agosto 2019

WANGARI MAATHAI e l'associazione ecologica " Green Belt "



WANGARI MAATHAI
e l'associazione ecologica " Green Belt "

Premio Nobel per la Pace: la ecologista keniota Wangari Maathai è la prima donna africana ad essere insignita del prestigioso riconoscimento.


   Wangari Muta Maathai nasce a Nyeri, Kenia, nel 1940.
Si laurea in Scienze Biologiche e consegue un Dottorato di Ricerca all’Università di Nairobi.

Nel 1976 e nel 1977 ottiene la cattedra di Veterinaria. E’ la prima donna nel suo paese a ricoprire tale incarico!

Dal 1976 Wangari lavora nel Consiglio Nazionale delle Donne del Kenia e dal 1981 al 1987 ne è la Presidentessa. Attraverso il Consiglio diffonde tra la gente l’
idea di piantare degli alberi.


Nel 1977 nasce il Green Belt Movement, un’organizzazione volta a salvaguardare l’ambiente e a migliorare la qualità della vita delle donne.

Il Green Belt Movement comincia a crescere molto velocemente. Per la fine degli anni ’80 vi sono coinvolte 2.000-3.000 donne.

Dal 1986 iniziative del Green Belt vengono adottate in altri paesi africani: Tanzania, Uganda , Malawi, Lesotho, Etiopia ,Zimbawe etc…

Gli obiettivi principali del Green Belt sono di salvaguardare la biodiversità, proteggere il terreno, creare posti di lavoro soprattutto nelle aree rurali, per conferire alle donne un’immagine positiva nella comunità e far valere le loro qualità di leadership.

Negli ultimi 20 anni molti degli obiettivi del Green Belt e di Wangari sono stati raggiunti.
In Africa è aumentata la consapevolezza della problematica ambientale, e sono stati creati più di 3.000 nuovi posti di lavoro.
Per la fine del 1993 vengono piantati da donne aderenti all’iniziativa più di 20 milioni di alberi.
Molte donne sono diventate “guardaboschi senza diploma”. Il piantare alberi è diventata un’attività onorevole e molte persone l’ hanno adottata.

La Dott.ssa Maathai ha ricevuto numerosi premi internazionali, inclusi il premio UNEP’s Global 500, il Goldman Enviromental Award (premio ambientale), il premio Africa per i Leader, il premio per Una Società Migliore etc. ed ultimamente ha ricevuto il premio Nobel per la Pace .

Negli ultimi anni il lavoro di Wangari si è focalizzato sulla situazione dei diritti umani in Kenia. Lottando per un Kenia multietnico e democratico,questa donna coraggiosa e intraprendente è stata oggetto di diffamazione, persecuzioni, detenzione in carcere e violenze fisiche.


Parole di Wangari Maathai

“Quando cominci a lavorare seriamente per la causa ambientalista ti si propongono molte altre questioni: diritti umani, diritti delle donne, diritti dei bambini…e allora non puoi più pensare solo a piantare alberi.”

"Qui dicono che la grande siccità sia una maledizione di Dio perché siamo stati cattivi . Forse e’ vero. Forse stiamo pagando molte colpe. Noi uccidiamo la natura e la natura si vendica. Si abbattono gli alberi, per vendere carbone e non si lavora più la campagna, scappando nell’inferno delle città. Bisogna cambiare l’educazione. Io credo molto nei giovani. Ma bisogna fermarsi in tempo. Se continuiamo così cosa resterà ai nostri giovani? L’Africa non ci sarà più".

 
“Non so realmente perché prendo così a cuore le cause. C’è qualcosa dentro di me che mi dice che c’è un problema, e che devo fare qualcosa per cercare di risolverlo. Io penso che questo sia ciò che posso definire il Dio dentro di me. Tutti noi abbiamo un Dio dentro di noi, e questo Dio è lo spirito che unisce tutte le forme viventi presenti nel nostro pianeta. Deve essere questa voce che mi dice di fare qualcosa, e sono certa che è la stessa voce che parla a tutte le creature, o almeno a tutti coloro che si preoccupano del destino del mondo.”
 
“Noi abbiamo una responsabilità particolare nei confronti dell’ecosistema di questo pianeta."
 





Fonte : www.greenbeltmovement.org
http://www.comune.roma.it/ecoagenda/browse.asp?Pagina=3&blocco=1&tipo=0&vid=PE





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