ROSSANA RUFFINI
" Nulla di certo appare all'orizzonte della mia anima, se non la consapevolezza del mio pensiero, libero di esprimersi nei miei colori, nei miei sogni, nelle mie emozioni, e nel dolore per la sofferenza ignorata che attanaglia il mondo. " Rossana Ruffini
Rossana Ruffini è cresciuta in un ambiente scolastico, familiare e
lavorativo d'impronta decisamente artistica, ha sviluppato la piena convinzione
che l'artista debba essere libero di esprimersi al di là delle parole e di certi
schemi ben definiti e che ci si debba porre nei confronti di un'opera con la
propria percezione, sensibilità e libertà di essere. Sulla
spinta delle proprie sensazioni, è passata da un linguaggio pittorico informale,
ad una ricerca espressiva più comunicativa e di forte impatto cromatico .
Riaccostatasi cautamente a mostre, per lo più in centri culturali, spesso fa
accompagnare i suoi dipinti con versi di poeti con cui ha affinità espressive,
nella convinzione che l'impatto visivo ed emotivo sia la prima forma di
comunicazione.
Partecipazioni recenti:
Personale al “Centro civico Buranello (Assessorato alla cultura Comune di
Genova)” 4 - 18 Marzo 1999
“Biennale Internazionale Dell'Arte Contemporanea di Firenze” 3 – 12
Dicembre 1999
Inserita in “ART CD per l’arte contemporanea ”
Casa editrice Alba
“Cromaticos” Castello Estense – Ferrara 14 - 28
Ottobre
“Arte Padova 2000” 16 – 20 Novembre 2000
“Biennale Internazionale Dell'Arte
Contemporanea di Firenze” 7 – 16 Dicembre 2001
“Artexpo New York 2002” 28 Febbraio – 4 Marzo
2002
Personale "Chiostro Chiesa di S. Matteo" Genova
22-26 Maggio 2002
Personale Galleria Milarte - Milano 28
Maggio-18 Giugno 2003
" Indipendentemente
dalle religioni che uno può professare, credo comunque che chi opera nell'arte
non dovrebbe mai prescindere dalla spiritualità e dalla verità di quello che ci
circonda." Rossana Ruffini
Questo tipo di pittura non va
intesa come un'esposizione della forma e dei suoi contenuti, ma come
un'espressione astratta, poetica, fortemente onirica ed emotiva che assume
connotati spesso provocatori: perché immessa volutamente nella forma,
ritenuta sorpassata dalle attuali tendenze, così come la poesia.
E questo per un'idea di
fondamentale libertà espressiva, che possa essere manifestata in qualsiasi modo
e linguaggio artistico - tradizionale, contemporanea o futuribile.
Se così non fosse,
l'espressività stessa perderebbe i connotati dell'immediatezza e della purezza
delle emozioni e certamente assumerebbe quello dell'imposizione e della moda:
quindi non potrebbe mai essere né autentica né credibile.
Quello che può apparire
un'espressione solo formale, ha in realtà un significato trasgressivo.
Penso infatti che si possa fare
provocazione od esprimere immagini altamente drammatiche per i loro contenuti,
senza dimenticare il linguaggio estetico e poetico.
Personalmente rincorro il
linguaggio poetico e il recupero dello stesso, perché la società contemporanea
tende a dissacrarlo e a negarlo.
Nella poesia del sogno mi appare
l'immediatezza viscerale dell'emozione che mi porta spesso ad usare il colore
come fine più che come mezzo: i dipinti si fanno quindi discorsivi nei loro
contenuti simbolici ed emotivi.
Gradirei che ci si ponesse nei
confronti degli stessi liberi da fardelli - culturali, nozionistici, politici e
di tendenza - e quindi in modo diretto - con la propria percezione e
sensibilità.
E importante sarà la spontaneità
di questo impatto!
Rossana Ruffini
Fonte : http://xoomer.virgilio.it/sehis/
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