mercoledì 17 luglio 2019

TIZIANO SOLDAVINI pittura come dono d'amore



TIZIANO SOLDAVINI
  pittura come dono d'amore

   

  Al Pascolo

 
"...Amo dipingere e sento che questo amore per la pittura è desiderio di comunicare, suscitare idee, emozioni, far pensare, contemplare. Ritengo la pittura non fine a se stessa, ma opportunità per riflettere, condividere, dialogare, ricercare, provare stupore. “Trovo nella pittura un modo in più per donare, per esprimere quello che Dio costruisce in me. Tramite queste forme e colori” – scriveva Alberto Fernandez Porto medico focolarino assassinato il 19 ottobre 2002 in Brasile – vorrei riflettere sull’incontro di ogni uomo con l’Assoluto, l’amore che, penetrando l’anima la illumina, le imprime il movimento liberatore, la trasforma pian piano in sé, luce e amore..." Tiziano Soldavini

Tiziano Soldavini nato a Lonate Pozzolo (Va) il 19 novembre 1957, sacerdote; attualmente vive a Roma dove presta il suo servizio sacerdotale presso l'Istituto Nazionale Malattie Infettive "Lazzaro Spallanzani".
Da lungo tempo ama dipingere, convinto che è un mezzo di comunicazione efficace e "luogo" di confronto e incontro con le persone; una delle modalità per esprime la lode al Creatore. Sostenuto da persone esperte nel mondo dell'arte ha deciso così di presentare al pubblico più vasto le sue opere.



















DIPINGERE È PER ME… , di Tiziano Soldavini


Dipingere, creare, questi e altri verbi simili, non sono altro per me, che un timido raggio d'arte che, come un raggio di sole, si fa spazio fra un cielo nuvoloso o limpido e risplende in tutta la sua bellezza, senza mai perderla. Dipingere, "fare" arte è linguaggio, non certo il solo, che come un raggio di sole diventa dono. Non si dipinge per sé, ma per gli altri, tutti gli altri.

Dipingere è come avere dinnanzi uno spartito musicale, oppure eseguire una musica che viene dal cuore, e scopri al termine di un lavoro una nuova sinfonia dei colori, dove mente e cuore ne sono coinvolti.

Dipingere è per me consapevolezza che "ogni autentica ispirazione, racchiude in sé qualche fremito di quel "soffio" con cui lo Spirito creatore pervade, sin dall'inizio, l'opera della creazione. Presiedendo alle misteriose leggi che governano l'universo, il divino soffio dello Spirito creatore s'incontra con il genio dell'uomo e ne stimola la capacità creativa. Lo raggiunge con una sorta di illuminazione interiore, che unisce insieme l'indicazione del bene e del bello, e risveglia in lui le energie della mente e del cuore, rendendolo atto a concepire l'idea e a darle forma nell'opera d'arte. Si parla allora giustamente, se pure analogicamente, di "momenti di grazia", perché l'essere umano ha la possibilità di fare una qualche esperienza dell'Assoluto che lo trascende". (Giovanni Paolo II Lettera agli artisti)

Dipingere è per me impegno a creare percorsi di dialogo, rispetto, reciprocità, tutto ciò che è via per la pace: "Io credo che il dialogo sia un'opportunità per le persone provenienti da diverse culture e tradizioni, di conoscersi meglio tra loro, sia che vivano agli estremi opposti del mondo, sia che vivano nella stessa strada. Gli artisti hanno un ruolo speciale da svolgere nella lotta per la pace. Gli artisti parlano non solo alla gente ma anche per la gente. L'arte è un'arma contro l'ignoranza e l'odio ed è anche il rappresentante della coscienza umana. L'arte apre nuove porte per imparare e capire, per raggiungere la pace fra popolazioni e nazioni". (Kofi Annan)

Dipingere è per me, fare una cosa bella, viva, provare stupore innanzi al colore, è possibilità per creare nuovi percorsi per un mondo più giusto, attraverso la forza disarmante e semplice della pittura. Dipingere è per me donare un raggio d'arte che non mi appartiene, perché tutto è dono. Non posso dipingere dimenticando la famosa espressione di Vincent Van Gogh: "Non c'è niente di più realmente artistico dell'amare gli uomini", dunque ogni dipinto è dono per gli altri.

Al termine di ogni opera, dopo che l'ho firmata, mi piace fissare il mio sguardo in ogni sua parte, e provare stupore, meraviglia. Non mi appartiene più, cerco di entrarvi dentro e provo nuove emozioni. I colori, le forme, i diversi materiali sono come sassolini che "gettati" nel mio cuore, nella mia mente, danno vita a cerchi circoncentrici che moltiplicano emozioni, sentimenti. Lo stupore non si arresta. Una forza che non è frutto delle mie mani, del lavoro svolto, neppure la tela, i fili, le corde, la materia usata, riesce a imprigionare la forza che promana l'opera che ritengo mai finita. È il momento in cui con tutto l'essere: corpo, psichiche, spirito, assaporo la Bellezza increata, l'"Eterno". È il momento più bello perché anche se in modo imperfetto mi è possibile sperimentare già il mistero della Bellezza eterna.

Dipingere è per me perdersi, ritrovarsi nell'Amore: Dio infinta Bellezza e negli altri, poiché credo che tutto è dono e grazia per…

Tiziano Soldavini




Le Stagioni

"L'Opera Artistica del maestro Tiziano Soldavini, realizzata su materiale di fondamento vari e con tecniche originali, è stata giudicata di altissima qualità. L'Artista Tiziano Soldavini ha creato una sintesi spirituale-corporea che trascende la semplice connotazione estetica dell'informale, estrapolando la sua Opera dalla norma, contribuendo con estrema eleganza formale e ricchezza cromatica e grafica ad arricchire la sfera dell'intuizione artistica. Egli ha altresì apportato un nuovo linguaggio estetico di forte impatto letterario e formale, ponendosi in un livello di grande fruibilità e gradimento."  Prof. Cav. Giancarlo Alù - Unione Europea Esperti d'Arte Italia
 
 
 
 
Tiziano Soldavini : la pittura come dono d'amore
di Carlo Sarno
 
Una vera Arte Cristiana non può che scaturire da un artista profondamente cristiano , che vive la sua fede e la sua creatività con umiltà e verità. E' questo è proprio il caso di don Tiziano Soldavini , una persona che ha ascoltato la voce di Dio , ha pronunciato il suo "si" seguendo la sua vocazione religiosa , ma è anche un artista che con convinzione abbraccia la concezione di un'arte intesa come "dono d'amore", comunicazione visiva innestata nella dinamica trinitaria.
Vivere il Mistero della SS. Trinità e dell'amore intratrinitario significa concepire la vita nel suo vero significato , come luogo di amore, partecipazione, fratellanza verso tutto il creato.
Questa comunione spirituale conduce l'artista alla concezione di una pittura che corrisponde alla risposta gioiosa della creatura verso il Creatore e Salvatore : da ciò deriva che le sue opere sono pervase da un rigoglioso e gioioso pluralismo di colori ed effetti materici che tendono a restituire un'immagine visibile e bella di un'armonia invisibile in cui siamo immersi, in cui lo stesso artista si sente immerso e consapevolmente ne fa parte anche agli altri.
Don Tiziano sa che lui è una "pennello" nelle mani di Dio, che tutto è pervaso dalla grazia di Dio, che quanto più sarà puro e trasparente, come Maria, nel lasciarsi pervadere dalla vera Luce , tanto più potrà restituire nella sua arte il messaggio di amore che Gesù, Figlio di Dio, ha rivelato e manifestato a tutti noi.
" Gloria Tibi Trinitas et captivis libertas ! " , cioè "Gloria a Te Trinità e agli schiavi libertà !", questo sembra esclamare la pittura di don Tiziano Soldavini : il colore, le forme, i materiali uniti armonicamente si compongono nella sua pittura per donare al prossimo un messaggio di vita, libertà, speranza, bellezza e amore che ci trasforma e ci purifica. Grazie don Tiziano per la tua arte che fonde la forma e la materia in una meravigliosa unità spirituale, aprendo i nostri cuori alla realtà di amore di Dio.  Carlo Sarno
 
 
 




Fonte  : sito ufficiale dell'artista don Tiziano Soldavini  www.tizianosoldavini.it
Vedi anche il libro: TIZIANO SOLDAVINI , Oltre l'immagine , Marna, Barzago (Lc), 2006.













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