VOLTURNO MORANI (1932-2004)
Pittura Neocostruttivista e Fede Cristiana
Trasfigurazione
MISURA: 80 x 120 cm ; TECNICA:
Smalto su tela ; ANNO: 1997
Una raffigurazione di virile
impostazione. Certamente la tecnica stessa del costruttivismo, e l'arte della
descrizione pittorica dei volti e della figura, si esprime in questa tela, in
uno dei suoi punti massimi.
" Non inquinate l’azzurro del cielo: è un colore
divino " - Volturno Morani -
Volturno Morani nasce a Figline Valdarno (Firenze) nel 1932. Discendente da
una generazione di pittori e scultori, si diploma all’Accademia Belle Arti in
pittura e scultura. Quindi consegue le lauree in Architettura e Teologia.
Nell’ultimo scorcio della sua esperienza terrena, ha vissuto in una casa tutta
dipinta di blu a San Prospero, minuscolo centro immerso nella campagna modenese.
Corridoi, stanze, studio sono decorati nella varia e suggestiva gamma
dell’azzurro. Circondato da molte delle sue opere, l’artista ha lavorato qui,
lontano dal frastuono e dalle mode con rinnovata curiosità intellettuale.
Fra i primi riconoscimenti, un ampio servizio era apparso in “Cronache d’Arte” trasmesso nel 1966 in tv a cura di Alessandro Cutolo. Contemporaneamente ha lavorato come architetto in varie Regioni per conto di vari Ministeri, ha tenuto corsi presso alcune facoltà italiane e infine ha lavorato come giornalista pubblicista ma mai abbandonando però la sua più grande passione: la pittura.
Per oltre trent’anni ha esposto le sue opere in Italia e all’estero; circa 520 suoi dipinti sono presenti in alcune chiese, collezioni italiane e straniere: USA, Francia, Inghilterra, Giappone e Australia.
“Siamo convinti che, se il nostro pittore voleva far combaciare Neo Costruttivismo e mistica dell’arte e della scienza, c’è veramente riuscito soprattutto nel ciclo del Padre Nostro. Opere di intensa spiritualità in cui la dimensione invisibile coincide con la materia divina”. Questo il commento di don Franco Pierini (già direttore di Famiglia Cristiana).
Il Maestro Volturno Morani ha imboccato la strada che conduce alla dimensione divina il giorno tre novembre del 2004 da San Prospero, dalla sua casa blu.
Fra i primi riconoscimenti, un ampio servizio era apparso in “Cronache d’Arte” trasmesso nel 1966 in tv a cura di Alessandro Cutolo. Contemporaneamente ha lavorato come architetto in varie Regioni per conto di vari Ministeri, ha tenuto corsi presso alcune facoltà italiane e infine ha lavorato come giornalista pubblicista ma mai abbandonando però la sua più grande passione: la pittura.
Per oltre trent’anni ha esposto le sue opere in Italia e all’estero; circa 520 suoi dipinti sono presenti in alcune chiese, collezioni italiane e straniere: USA, Francia, Inghilterra, Giappone e Australia.
“Siamo convinti che, se il nostro pittore voleva far combaciare Neo Costruttivismo e mistica dell’arte e della scienza, c’è veramente riuscito soprattutto nel ciclo del Padre Nostro. Opere di intensa spiritualità in cui la dimensione invisibile coincide con la materia divina”. Questo il commento di don Franco Pierini (già direttore di Famiglia Cristiana).
Il Maestro Volturno Morani ha imboccato la strada che conduce alla dimensione divina il giorno tre novembre del 2004 da San Prospero, dalla sua casa blu.
La Madonna del Terzo Millennio
MISURA: 70 x 100 cm ; TECNICA: Smalto e vernice su tela ; ANNO: 2000
MISURA: 70 x 100 cm ; TECNICA: Smalto e vernice su tela ; ANNO: 2000
Un volto luminoso, uno sguardo di
una intensità indefinibile e misteriosa, inquietante per la capacità di
comunicare. Il sorriso appena accennato, effonde una dolcezza senza pari; è
questa la nuova “Gioconda” che farà parlare i posteri, ammaliati e soggiogati da
tanta creatività sublimatrice.
Il Cristo del Terzo Millennio
MISURA: 80 x 100 cm ; TECNICA:
Smalto ; ANNO: 1995
Un lavoro di rara maestria
pittorica, oltre che testimonianza di un forte sentire.
PREGHIERA RECITATA IN SETTE OPERE ,
di don Franco Pierini
C'è Qualcosa o Qualcuno che accomuna in una sola forza trascendente la scienza e l'arte, questi due strumenti supremi della conoscenza umana?
Per il
cristiano, non c'è dubbio, Qualcuno c'è, ed è lo Spirito di Dio, che sta in ogni
uomo.
Nel
capitolo ottavo della lettera ai Romani, là dove Paolo delinea la vita
dell’intera Creazione, dell’uomo e del cristiano, tutti in attesa della
liberazione e della salvezza, Il protagonista è lo Spirito di Dio. Paolo
interpreta come “gemito” l’intero slancio della creazione verso la Verità e la
Vita (Rm8, 22-23), e in maniera incredibilmente ardita mostra lo Spirito stesso
di Dio che opera al posto nostro “con gemiti inesprimibili” (Rm8,26). E, d’altra
parte, chi conosce le “profondità di Dio” se non lo Spirito di Dio? (cf.1 Cor
2,10)
Galileo e
Michelangelo, Einstein e Picasso sono i portavoce dell’unico “gemito”
dell’umanità in ricerca e in cammino, e lo spirito agisce in loro. Teilhard de
Chardin avrebbe detto che così si celebra l’unico mistero del mondo, così va
rivelandosi progressivamente il punto “omega”: nello Spirito, attrverso il
Cristo al Padre.
Contemplando attentamente le realizzazioni artistiche di Volturno Morani, e in
particolare quelle da lui dedicate alle “Sette opere del Padre nostro“,
è quasi istintivo intuirvi la compresenza della riflessione scientifica e
dell’immaginazione artistica. Come chiamare questa forma di conoscenza che offre
al visitatore stupito la percezione fulminante dell’”universale concreto”? I
critici lo chiamano “costruttivismo”.
Noi
diremmo che, oltre la scienza e l’arte stesse, è la rappresentazione (nella
maniera possibile all’uomo) dello Spirito stesso. Insomma, è
rappresentazione “mistica”, che ogni mistico forse realizzerebbe , se fosse
anche artista come Morani.
Nei quadri riguardanti il “Padre nostro”, Morani sommuove e slancia verso una specie di Infinito che sta oltre il quadro stesso le grandi linee di forza della creazione, sempre le medesime e sempre diverse. Ma al centro di tutti e di tutto sta un Volto, verosimilmente il volto del punto “omega”, il Volto di Cristo, tutto in tutti. Quel Volto sta dovunque: sopra e sotto, a destra e a sinistra (in un quadro, dietro a Lui, c’è anche il volto della Madre), è Dio Padre, Dio Figlio , Dio Spirito, ed è tutti gli uomini, ogni uomo.
Verrebbe voglia di concludere che quel Volto è anche l’autoritratto sublimato dell’autore stesso, di Volturno Morani.
Siamo convinti che, se il nostro pittore voleva far combaciare “neocostruttivismo” e mistica dell’arte e della scienza, c’è veramente riuscito.
Nei quadri riguardanti il “Padre nostro”, Morani sommuove e slancia verso una specie di Infinito che sta oltre il quadro stesso le grandi linee di forza della creazione, sempre le medesime e sempre diverse. Ma al centro di tutti e di tutto sta un Volto, verosimilmente il volto del punto “omega”, il Volto di Cristo, tutto in tutti. Quel Volto sta dovunque: sopra e sotto, a destra e a sinistra (in un quadro, dietro a Lui, c’è anche il volto della Madre), è Dio Padre, Dio Figlio , Dio Spirito, ed è tutti gli uomini, ogni uomo.
Verrebbe voglia di concludere che quel Volto è anche l’autoritratto sublimato dell’autore stesso, di Volturno Morani.
Siamo convinti che, se il nostro pittore voleva far combaciare “neocostruttivismo” e mistica dell’arte e della scienza, c’è veramente riuscito.
Padre Nostro
MISURA: 70 X 100 ; TECNICA
ESECUTIVA: Pittura a smalto su tela ; ANNO: 1997
Questa tela del 1997, fa parte del gruppo di opere,
che l’Autore ha preparato per l’avvento del nuovo millennio. Celebrare il
Giubileo significa, contemporaneamente, per gli uomini, iniziare un nuovo
percorso, carico di attese e speranze; infatti, è vero che a distanza di duemila
anni dalla venuta del Dio vivente, il vero messaggio, forse, è ancora tutto da
scoprire, nella sua interezza.
«Così pregate con me: Padre Nostro …», l’invito del Cristo non poteva essere più semplice e immediato, per coloro i quali avvertono il bisogno di rivolgersi al Divino Creatore di ogni cosa. In tal modo, l’Autore approccia questo tema con l’mme- diatezza del mezzo visivo, racchiudendo in una parte (gli occhi), il tutto della grandezza di Dio. La tecnica del costruttivismo moraniano, riesce a produrre effetti di notevole impatto emotivo e di grande spessore artistico.
Si consideri che il Maestro, fin dai primi anni ‘50, con le sue incomparabili raffigurazioni cosmogoniche in solo azzurro, nelle varie tonalità, ha operato una svolta storica nell’arte figurativa contemporanea, per cui fu identificato - dalla critica - come il Caposcuola di un nuovo modo, positivo e propositivo, di considerare la figurazione pittorica: il Neo-costruttivismo.
Dai cerchi, che eterni ruotano nel loro movimento «eccentrico» - tipico della dimensione invisibile - dalla luce delle più calde e raffinate sfunmature del viola, si materializzano, per gli uomini, gli occhi del Mistero e della Fede, in questa opera titolata “PADRE NOSTRO”. Dalle molteplici gradazioni, e con le medesime tonalità, con pennellate di puro colore, si formano due occhi che, vivi si proiettano all’infinito; ovunque, nel tempo e fuori di esso, la presenza divina si annuncia rassicurante. Anche nella nostra dimensione, nel nostro azzurro universo – che completa la tela – tra le sinuosità dello spazio finito, l’orante ne coglie la presenza, la omniscienza e la somma giustizia.
Opera di potenza espressiva inusitata, soggioga e sospende il tempo; il fruitore, avvolto da quello sguardo, scivola nel mistero dell’essere, librandosi in nuove sensazioni.
«Così pregate con me: Padre Nostro …», l’invito del Cristo non poteva essere più semplice e immediato, per coloro i quali avvertono il bisogno di rivolgersi al Divino Creatore di ogni cosa. In tal modo, l’Autore approccia questo tema con l’mme- diatezza del mezzo visivo, racchiudendo in una parte (gli occhi), il tutto della grandezza di Dio. La tecnica del costruttivismo moraniano, riesce a produrre effetti di notevole impatto emotivo e di grande spessore artistico.
Si consideri che il Maestro, fin dai primi anni ‘50, con le sue incomparabili raffigurazioni cosmogoniche in solo azzurro, nelle varie tonalità, ha operato una svolta storica nell’arte figurativa contemporanea, per cui fu identificato - dalla critica - come il Caposcuola di un nuovo modo, positivo e propositivo, di considerare la figurazione pittorica: il Neo-costruttivismo.
Dai cerchi, che eterni ruotano nel loro movimento «eccentrico» - tipico della dimensione invisibile - dalla luce delle più calde e raffinate sfunmature del viola, si materializzano, per gli uomini, gli occhi del Mistero e della Fede, in questa opera titolata “PADRE NOSTRO”. Dalle molteplici gradazioni, e con le medesime tonalità, con pennellate di puro colore, si formano due occhi che, vivi si proiettano all’infinito; ovunque, nel tempo e fuori di esso, la presenza divina si annuncia rassicurante. Anche nella nostra dimensione, nel nostro azzurro universo – che completa la tela – tra le sinuosità dello spazio finito, l’orante ne coglie la presenza, la omniscienza e la somma giustizia.
Opera di potenza espressiva inusitata, soggioga e sospende il tempo; il fruitore, avvolto da quello sguardo, scivola nel mistero dell’essere, librandosi in nuove sensazioni.
INVOCAZIONE
Signore mio Dio,
Signore mio Dio,
che regoli le leggi
degli universi,
che determini il principio e la fine di tutte le cose,
che amministri la giustizia con divina imparzialità,
che possiedi la sconfinata bontà del perdono,
che determini il principio e la fine di tutte le cose,
che amministri la giustizia con divina imparzialità,
che possiedi la sconfinata bontà del perdono,
perdona i peccati e le debolezze del
Tuo servo Volturno;
fa che, alla fine
dei suoi giorni terreni, riceva la grazia di comprendere i segni giusti,
fa che, nell’attimo del trapasso, riesca ad individuare la giusta strada che conduce alla Tua dimensione,
fa che, in quell’istante, possa pervenirgli un piccolo raggio di luce, quale guida sicura, nel meraviglioso passaggio che conduce a Te, e
fa che, nell’attimo del trapasso, riesca ad individuare la giusta strada che conduce alla Tua dimensione,
fa che, in quell’istante, possa pervenirgli un piccolo raggio di luce, quale guida sicura, nel meraviglioso passaggio che conduce a Te, e
fa che
non smarrisca la via.
Volturno Morani
Volturno Morani
Fonte : sito ufficiale dell'artista Volturno Morani www.artinternet.it
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