mercoledì 17 luglio 2019

LUIGI LAUGELLI , pittura delle mutazioni




LUIGI LAUGELLI
 pittura delle mutazioni



piccola parigi
olio su tela , cm. 51 x 62 , 1948

 

Luigi Laugelli
(presentazione di Antonietta Rotella)

  Nacque, mi piace pensare non a caso, nel conservatorio di "San Pietro a Maiella" in Napoli, di cui il padre era custode.
Ricettivo, dotato di innata, morbosa sensibilità, non poté non rimanere "catturato" da "quella" particolarissima atmosfera di mistiche suggestioni e struggenti malinconie peculiari del luogo.
L'incanto della musica e il fascino di tante opere d'Arte, patrimonio del Conservatorio, erano, come da lui stesso sostenuto, il quotidiano viatico per la sua anima "dannata"...L'input espulsivo di un sacro fuoco interiore...
E intanto disegnava, disegnava... non volendo rischiare di perdere nemmeno un attimo di "quella impellenza" che lo prendeva soprattutto, quando al calar della sera, con quotidiana regolarità, l'acido singulto di una civetta, sono sicura, gli piaceva pensare, sempre la stessa, dava il suo funebre addio al giorno appena trascorso...E scriveva... scriveva... odi alla vita.
Ma... come dice il Collodi, e non solo lui, nella vita c'è sempre un... ma!  Ignorando la sua inclinazione per l'Arte, gli fu imposto di frequentare il seminario, con la precisa intenzione di farlo diventare prete.
Interminabili anni di tortura! Prima a Colle di Val d'Elsa, poi a Siena e quindi in due seminari a Napoli.
Ma dopo dieci lunghi anni, al culmine della sua preparazione sacerdotale, gettò l'abito alle ortiche!
Cominciò così un nuovo percorso: errabondo, senza meta e senza alcun punto di riferimento!
E tra uno sbaglio e l'altro, tassello per tassello, cominciò a costruire quella che sarebbe dovuta essere la sua nuova vita.
Conseguito il diploma dell'Istituto d'Arte, si diede all'insegnamento di materie artistiche; mai tralasciando la sua primaria attività: disegnare, dipingere, scrivere.
Le tematiche? ... La musica. La gioia. Il dolore. L'amore. La vita... sempre all'insegna di una viscerale sensualità e raffinato masochismo, costanti emozionali della sua creatività in fieri.
Mai lo abbandonerà il ricordo struggente dei particolarissimi momenti trascorsi in Coservatorio tra le storiche melodie e i grandi ritratti ad olio dei musicisti da lui amorevolmente restaurati.
e con l'inesorabile incalzare del tempo sempre più incalzante diveniva la sua voglia di realizzarsi come artista. Ma... ricordate il famoso...ma?  Dovette ripiegare sulla cosiddetta "pittura commerciale"!... Opere ed opere... destinate agli Americani!  Unico espediente che gli consentì di allontanarsi dalla famiglia originaria e mettersi in proprio; finalmente libero d'essere se "stesso" !
Passò da uno studioall'altro; partecipò a qualche mostra collettiva, poi comune destino di ogni artista che si rispetti, finì a percorrere, selvatico lupo, "quel" solitario sentiero in bilico tra realtà e immaginario, dai più comunemente definito "del perdente".
Col tempo, com'è l'uopo, il suo linguaggio ha subito le sue naturali metamorfosi senza nulla togliere ai complessi, raffinati contenuti.
 

intimo
olio su tela ,  cm. 62 x 86
 
Protagonista eccellente del cospicuo bagaglio espressivo di Luigi Laugelli : il "pianeta donna", a cui lui, instancabile, settecentesco menestrello, continua a rivolgere le sue accorate invocazioni e leziosi lazzi, magistralmente baratando spazi e tempi dell'oggettivo reale con i propri dell'onirico-soggettivo, operazione intellettivo-emozionale che pur complessa, gli riesce fluida e naturalmente congeniale, ancora oggi nella sua non più "verdissima" età.
Non credo si possa mai mettere la parola "fine" a quanto si voglia dire di tale, magistrale "istrione" della comunicazione.
Collega in Arte,  con stima,  Antonietta Rotella.
 


crocefisso
olio su tela, cm. 117 x 67 ,  1985




Fonte  : sito ufficiale dell'artista Luigi Laugelli   www.luigilaugelli.com
per contattare Luigi Laugelli potete rivolgervi al seguente indirizzo:

Laura Laugelli

e-mail :   auralmail@freemail.it











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