lunedì 15 luglio 2019

" ALTRI CANTI " , Raccolta di Poesie d'ispirazione cristiana di Antonia Chimenti



" ALTRI CANTI "
Raccolta di Poesie d'ispirazione cristiana di Antonia Chimenti


 
Invito al lettore
Il processo e' inarrestabile. Nessuna barriera può ostacolare un percorso che trae il suo impulso, la sua vitalità da una fonte luminosa, che asperge di rugiada iridescente le zolle dell'anima. E fiorisce un giardino di parole da condividere.  L'autrice Antonia Chimenti.

 

Indice:
 
Bimba sola
Guardo
La lode
E' gioia perfetta
Morte
Vita
Non temere
Bimbo
Sorriso
Ancora attendo
Volti
Sorprese
Unico palpito
Tempo
Non temere
Vi voglio bene
Tranquillo
Sul far della sera
Serata
Rumori
Dolce tesoro
Dolce sguardo
Che emozione
Allegra comitiva
Sia lode
Continua
Non torpori
Siete in due
Basta un attimo
Non permettere
Non cadere
Misura
Prendi
Anche tu
Figli
Ti sostenga
La mente confusa
Pura
Disordine
Puoi edificare
Il buio baratro
Non temo
Ancora aure
Ascensione
Uniti
Ancora insieme
Maggio sublime
Pentecoste
Smeraldo
Fiore santo
Volgo lo sguardo
Dolce maggio
Dolce signora
E impari
Grazie
Martirio
La Tua parola







Antonia Chimenti
 
" ALTRI CANTI "
 
 


 

Bimba sola
 
Bimba sola,
già da allora
Lo cercavi,
Lo guardavi,
sacri segni imitavi.
Già ti amava
e non sapevi;
or ti ama ancor di più.
Corri a Lui,
non tardare,
datti a Lui
con tutto il cuore.
Bimba sola,
Egli ti salva
dal torpore,
dalla nebbia.
Vivi in Lui
la gioia piena.
 


Guardo
 
Guardo,
vedo ora
come vano,
frammentario,
vuoto,
senza la luce Tua,
il nostro mondo.
Luce possente,
snidi la polvere,
che alimenta dolore.
Vedo ora
in Te.
 


La lode
 
La lode non cessa
per esauste forze.
Nulla ostacola
la fonte turchina,
che irrora la mente,
che anima il cuore,
che forma parole
di miele,
che infrange
la cupa barriera
di tardi silenzi,
di cupi pensieri,
oscuri alla luce.
 


E' gioia perfetta
 
E' gioia perfetta
la nostra con Te,
o Padre celeste,
immenso, infinito,
infondi nel cuore
un'ansia di vero,
irradi di luce
le tue creature,
infondi la vista,
che, sola, permette
di scorgere il vano,
il futile orpello
che impaccia il cammino.
Tu sgombri le nubi,
infondi coraggio
per slanci d'amore,
d'intesa serena,
di prodigo dono.
 


Morte
 
Morte, vano timore,
porta preziosa.
La attendo serena,
gioiosa d' offrire 
quell'ultimo dono,
 che spero soave
per chi mi amò.
 


Vita
 
Specchio d'anima
tersa sia,
detersa dal pianto,
dal dolore sublime
di cuore puro.
Sia spesa bene
con parole e fatti
che Amore detta,
alla luce radiosa
del Vero.
 


Non temere
 
Non temere,
bambino mio,
nulla cambia all'esterno.
Le cose che adesso
il cuore ti stringono
sempre le troverai
fuori di te.
Ciò che conta
e' la fiamma
che accender non può
 fuochi fatui.
E' luce perenne,
rivolta alla meta.
E' vivida,
aulente,
gioiosa primavera.
 


Bimbo
 
Bimbo,
bimbo mio,
soffri
per futili ragioni.
Impara a vedere
dietro coltre grigiastra
di volti spenti
i segni speciali
di destino doloroso,
che accogliere sai,
giorno dopo giorno,
col calmo distacco
di chi da sempre sa.
E' in te la luce.
 


Sorriso
 
Sorriso radioso
della vita mia,
luce che accende
vividi squarci
nel grigio sentiero,
senza volti amici.
Vita che palpita
sempre,
nel dolore puro.
Luce mia!
Vita mia!
 


Ancora attendo
 
Ancora attendo
come allora
passi e voci
imponenti.
Il cuore,
dilatato all'estremo,
vi racchiude,
insieme ancora,
per opere sante.
 


Volti
 
Volti radiosi,
tristi, pensosi,
piccole certezze,
pavidi voli,
meccanica usuale,
per vite adagiate.
Ma perle talvolta 
racchiude
la valva grigiastra,
apparentemente,
del mistero infinito.
Sta a noi
volerle scorgere.
 


Sorprese
 
Sorprese riserva
il grande mistero,
e sorrisi,
e gioie ,
e canti,
e risate.
E trae impulso,
per piccoli balzi,
una vita
senza sfarzo,
per ricominciare
un dolce gioco
con le nuvole,
coi fiori,
con angeli in volo.
 


Unico palpito
 
Unico palpito
racchiude
un cuore
l'Universo.
Nulla esclude
il respiro
che nutre
e si nutre
d'anime e cuori.
 


Tempo
 
Tempo che vivi,
dilatato
in sorrisi,
nella gioia del dono
di tutta te stessa.
Pensiero che ama,
amore che pulsa
con fatti eloquenti.
 


Non temere
 
Non temere,
anima mia;
fatta salda sei ora.
Ti sostiene
la mano ferma
del Creatore
che Creatura
esser volle
insieme a te. 
 


Vi voglio bene
 
Vi voglio bene,
amici miei,
compagni di vita,
che singolare fu,
ma non vana.
Incauta e passiva,
ma anche capace
d'azioni e parole
che allietano i cuori.
Esseri umani
d'ogni tempo e luogo,
nulla da me vi separi,
uniti insieme
nel cuore santo,
che per noi sanguinò.
 


Tranquillo
 
Tranquillo,
cuore mio,
nulla agitare la mente può.
Ora l'anima
attende quieta
l'abbraccio forte
di cuore nobile,
che tanto rispecchia
il grande cuore
della vita.
 


Sul far della sera
 
Sul far della sera
dolce si fa l'attesa
del tenero adorato,
su cui riposte
dolci speranze
e affanni e cure.
Affrettati, lesto,
mostrati a me,
che l'ansia stringe.
 


Serata
 
Serata speciale
d'un tenero marzo
d'un giorno radioso.
Giunge l'atteso,
lo attendi.
Il tempo e' volato
e  volano via
le ansie, i ricordi,
azioni e parole.
Eterno permane
l'affetto.
 


Rumori
 
Rumori ovattati
nel sorgere nuovo
del giorno lieto.
Il piccolo principe
ritorna al nido,
un poco, solo un poco
a riprendere lena
per voli più arditi.
Riposa sereno!
Con noi insidie
non temi.
Sereno riposa
all'alba
di nuovi cimenti.
 


Dolce tesoro
 
Dolce tesoro
dell'anima e del cuore,
ripetere potevi
sentimenti buoni,
allora che tempo era.
Ora è tardi,
ma non esistono barriere
per effondere
anche altrove
affetto a fiumi.
 


Dolce sguardo
 
Dolce sguardo,
silenziosa mi guardi,
mentre lenta procedi;
parole non alitano
le labbra tue.
La mano mi prendi
per imprimervi un bacio.
Son io che sulla fronte,
teneramente,
un bacio depongo.
Oh anima bella,
creatura di Dio.
Ti stringo, ti accarezzo,
ti scaldo la fredda mano,
angelo silente!
 


Che emozione
 
Che emozione
santa e pura!
Paradiso quaggiù,
nel dolore pulito,
che in silenzio si offre.
Dove tace la mente, confusa,
e parla il cuore.
 


Allegra comitiva
 
Allegra comitiva
in viaggio da Gesù,
con umiltà di cuore,
uniti nel Signore.
Vi amo, dolci cuori,
oasi d pace,
serena gioia per me.
 


Sia lode
 
Sia lode
e canto ed inno
a Te,
unico vero,
fonte di vita,
slancio del cuore,
bellezza e respiro
dell'anima mia.
 


Continua
 
Continua e tesa
la lotta col male;
il male sonnecchia,
ma tace domo,
se affidi a chi può
la mente ed il cuore,
e tace, vinta,
la debole carne.
 


Non torpori
 
Non torpori
per la mente,
che, agile e presta,
sa, se vuole,
domare il corpo,
talvolta riottoso,
mai più pavido.
 


Siete in due
 
Siete in due,
la morte ha sconfitto
e il peccato.
Non sei solo;
ricordalo sempre.
E' morto per questo.
 


Basta un attimo
 
Basta un attimo;
non crederti forte,
non avere certezze.
Tra il bene ed il male,
crinale sottile.
Tra spirito e psiche
la lotta permane;
e' scissa la mente,
ma grazia infinita
soccorre il tuo cuore.
E regna sovrano,
ancora, per sempre,
da sempre, con te.
 


Non permettere
 
Non permettere
 a lercia carcassa
il sopravvento.
Doma l'istinto rabbioso,
che geme,
adirato, furioso per nulla.
Doma e placa
grovigli di nervi,
che basta un nonnulla
a far fremere e pulsare.
Non temere!
Sferza la bestia riottosa.
E regni sovrana la luce.
 


Non cadere
 
Non cadere
nelle trappole del vano.
Attendi alla meta
ch'è sacra.
Attendi alle opere buone.
Non attendere grazie.
Sii grazia.
 


Misura
 
Misura nei gesti,
nella voce, nello sguardo.
Temperante sempre,
per esser strumento
del Divino.
Sacra missione
e bella.
 


Prendi
 
Prendi
la dolcezza dell'istante,
la gioia pura e serena
dell'abbandono al Creatore.
Tutto è Suo.
 


Anche tu
 
Non sei più tu,
sei Lui,
luce nella luce,
fragore di tuono,
onda spumeggiante,
brezza di primavera,
arpa e profumo
in suo onore,
per la Sua gloria.
 


Figli
 
Figli nel Signore,
che passi il grande messaggio
per voi.
Tra tante parole
la sola vera,
unica
che salva.
 


Ti sostenga
 
Ti sostenga
l'Altissimo sempre.
Ti sostenga il pensiero
perennemente in Lui,
nel fragile corso
della vita Tua.
 


La mente confusa
 
La mente confusa
in fragile corpo
reagisci con ferma,
sicura fede
senza timori
ne' ansie mordaci.
Quieta e serena,
affidi la cura
dell'anima tua
al Medico sacro,
che vinse la morte.
Confida gioiosa
all'Amico divino
i crucci e timori
che tersa coscienza
attenta scandaglia,
vigile sentinella
che volontà allerta.
 


Pura
 
Pura sorgente,
tiepida e tersa,
nulla deve intaccare
l'opera divina.
Prudente e cauta,
vecchia fanciulla
l'innocenza propugna,
audacemente ancora,
e lotta per questo,
coraggiosa e forte.
Ti sostiene,
totum simul con te.
Rinnova il tuo sì
in ogni momento.
La tua vita e' Sua.
 


Disordine
 
Disordine mai
rifiuta l'orrore
di vacuo torpore
che inerzia alimenta.
Rifuggi la pena
di avide fauci
che istinto non domo
spalanca voraci.
 


Puoi edificare
 
Puoi edificare
con atti concreti
quel Regno.
Puoi ancora.
Il tempo scandisce
l'opera tua.
Volitiva e serena,
puoi ancora.
 


Il buio baratro
 
Il buio baratro
si spalanca,
se la corda
di luce
non afferri,
lesta,
per ritornare
all'origine sacra.
 


Non temo
 
Non temo.
E' vinta
la coltre nera.
Non temo più,
sicura in Lui,
che può
in me.
Chiedo aiuto,
sempre,
confido.
Mi affido
all'Amico buono.
 


Ancora paure
 
Ancora paure
per involontari errori
a catena.
Fragile mente,
spaurita per nulla.
Tersa coscienza.
Questo conta.
 


Ascensione
 
Festa dell'anima
che lieta contempla
e ama e sorride
fra intrecci candidi
di ali dorate.
Festa dell'anima
che mente tersa,
coscienza pura vuole.
 


Uniti 
 
Uniti comunque
su lieve filo
di dolce armonia.
Nel vero è salda
la mente tua.
Addita la strada
che, sola, non mente.
 


Ancora insieme
 
Ancora insieme.
E' chiaro ora
il percorso fermo,
solenne, maestoso,
impavido ed accorto
verso terso orizzonte.
Insieme ancora.
 


Maggio sublime
 
Maggio sublime
questo nostro.
Cruciale momento,
dove intrecci di strade
mostran percorsi ordinati,
che alla meta conducono.
Insieme ancora,
uniti sempre,
nel caldo intreccio
di anime buone,
nate a bene operare.
 


Pentecoste
 
Percorso di fiamma,
scalda e lambisce.
Ottunde le nostre ragioni.
Protesi all'ascolto
l'anima e il cuore.
Spirito divino,
alita il soffio
che, solo, vita infonde
ad opere sante d'amore.
 
Pentecoste con chi soffre
e si affida,
docile e innocente,
nel dolore
alla tua mano,
alla tua parola,
che serenità infonde.
 
Pentecoste silente,
sommessa e profonda.
Alba di vita
che lo spirito rinnova
in tacito dialogo
col Cristo trionfante,
in un fraterno abbraccio
sotto gli occhi del Padre.
 


Smeraldo
 
Smeraldo e cobalto
argento e turchino
nell'ora d'attesa
del tempo che scorre
in lenta clessidra.
Tu scambi parole
e intrecci sorrisi
con anime buone
che sanno ascoltare,
attente e gentili.
Son canti d'affetto
che il cuore alimenta.
E la mente si placa.
 


Fiore santo
 
Fiore  santo, fiore mio,
figlio di Dio,
grandi gioie mi dai
sempre.
E' speciale l'anima tua,
bimbo mio.
Bella la tua mente,
il tuo sorriso anche
e il tuo cuore.
Dolce bimbo, bimbo di Dio,
figlio mio.
 


Volgo lo sguardo
 
Volgo lo sguardo,
colgo presenze
vive di vita,
che attendono un sì,
un sì d'amore
al creato intero.
E' così dolce
e bello e santo
dire sì all'amore.
 


Dolce maggio
 
Dolce maggio,
se vuoi aprire l'anima
e il cuore e la mente
alle opere buone
che attendono il tuo sì.
Dolce maggio
per una piccola famiglia
intenta a trovare
sull'orizzonte turchino
quel suono d'arpa,
lieve come piuma,
che suggella l'armonia
di ori e  di verdi
sotto un cielo di zaffiro.
 


Dolce signora
 
Dolce signora
sotto apparenza severa,
tersa coscienza,
conforme al dovere.
Cara, dolce signora,
le tue parole
segni indelebili imprimono
nella mente e nel cuore.
Fonte di saggezza
la bocca tua, signora,
nata maestra,
perché il Maestro ascolti.
 


E impari
 
E impari
ogni giorno
e attenta diventi
a dettagli di vita
piccoli e semplici
per casta mente
e cuore amante.
 


Grazie
 
Grazie, amico,
amico sensibile,
sincero,
coraggioso,
generoso.
Grazie dal profondo del cuore,
amico di questi anni
che sferzano,
bollano a fuoco
gentile coscienza,
tenero cuore.
Grazie ancora.
 
 

Martirio
 
Martirio sublime
a Te offro,
ma si rivolta
indomita coscienza
contro mercimonio
di intelligenze e anime e cuori.
Si ribella,
mio Dio,
un cuore,
che da sempre seppe
offrire amore,
saggezza a fiumi,
mai pago
di riversare
quella luce,
che da Te promana.
Accetto il martirio
nell'umiltà obbediente
di creatura,
paga d'offrire
l'olocausto di se stessa.
 


La Tua parola
 
La Tua parola
vita per l'anima mia.
La Tua parola
alimenta quel dialogo,
che, incessantemente,
nella profonda fibra
dell'essere mio
alimenta la bellezza.

 
 
Antonia Chimenti, Toronto, 27 maggio 2010










Note biografiche
a cura di Antonia Chimenti 


Antonia Chimenti è nata a Crispiano (Taranto), ha sempre vissuto a Reggio Emilia e provincia fino al 1998, data dell'emigrazione in Canada con la sua famiglia. Ha conseguito la Laurea in Lingua e Letteratura francese presso l'Università di Parma. Ha insegnato Lingua, Civilta', Commercio, Letteratura francese  presso le scuole secondarie pubbliche e private della provincia di Reggio Emilia e contemporaneamente ha svolto attività di studio e ricerca sulla cultura italiana e francese del Rinascimento.
Dal 1994 si e' occupata di approfondimenti su vite di personaggi femminili esemplari ( Veronica Gambara, Isabella Morra, Renata di Francia ). Ha pubblicato le sue ricerche e nel 1998 ha partecipato al Convegno sulle Donne delle minoranze ebraiche e protestanti, indetto dal Centro di Studi Femminili dell'Università di Reading ( Londra), con una relazione su Renata di Francia, duchessa di Ferrara.
In Canada ha svolto attività culturale volontaria in collaborazione col marito, presso scuole, associazioni culturali, e alla Golden Academy. Ha pure collaborato al Forum dei lettori presso il giornale francofono L'Express.
Ha insegnato presso varie scuole pubbliche francofone e presso scuole private anglofone. Attualmente svolge attività d'insegnamento in corsi per adulti, prosegue la sua attività di scrittrice (saggistica, racconti e poesie) e svolge attività di volontariato presso una casa di riposo, dove accompagna i degenti non autonomi ad assistere alla S. Messa nella Cappella della Madonna della Salute della residenza.
 
Antonia Chimenti e' autrice delle seguenti opere:
  •  Les Imitations Chrestiennes di Simon Goulart, Olschki, Firenze, 1975.
  •  Veronica Gambara, gentildonna del Rinascimento, Magis Books, Reggio Emilia, 1994 e 1995.
  •  Serge Reggiani, Autoritratto (Traduzione dal francese), Magis Books, 1995.
  •  Isabella Morra (in collaborazione con E.A.C. Di Trani), I.M.D.. Lucana, Pisticci, 2005.
  •  Prefazione a F. Santucci, Rosa e croce, Carta e penna, Torino, 2006.
  •  Da Taranto a Toronto - Bozzetti ed espressioni mediterranee ( in tre lingue) (in collaborazione con E.A.C. Di Trani), I.M.D. Lucana, Pisticci, 2007.
 



Fonte :  si ringrazia l'Autrice Prof.sa Antonia Chimenti che ha gentilmente inviato la documentazione alla Redazione di ARTCUREL .
Antonia Chimenti :  e-mail: a.chimenti@email.it  .














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