lunedì 15 luglio 2019

Don Gennaro Matino , parole di speranza per trasformare il mondo da Inferno a Paradiso




DON GENNARO MATINO
parole di speranza per trasformare il mondo da Inferno a Paradiso



                 
" Straordinaria avventura è la vita: galleria di incontri, di amori, di esperienze. Una sola certezza: puoi soffrire o gioire, vincere o perdere, volare alto o radente il suolo, vale la pena di esserci. " don Gennaro Matino

Gennaro Matino è nato a Napoli nel 1956. Formato alla luce della svolta del Concilio Vaticano II e ordinato sacerdote nel 1981 dall'Arcivescovo di Napoli il Cardinale Corrado Ursi, deve la sua formazione spirituale a Giacomo Nardi e l'insegnamento pastorale a Luigi Pignatiello. Ha conseguito il dottorato in teologia e le lauree in pedagogia e filosofia. Insegna teologia pastorale presso la Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale San Tommaso d'Aquino e Storia del cristianesimo presso l'università Suor Orsola Benincasa. Collabora con la cattedra di economia e gestione delle imprese tenendo seminari sull'etica d'impresa presso la Facoltà di Economia dell'Università degli studi di Napoli Federico II.
Don Giovanni Matino è parroco nella sua città dal 1986 della parrocchia della SS. Trinità che comprende i quartieri Vomero e Chiaia, zone della Napoli bene, dove indubbiamente non vi sono gli spinosi e ardui problemi dei quartieri più deprivati, ma dove una vera evangelizzazione risulta essere altrettanto difficile perché a volte nelle zone borghesi la gente crede di poter comprare ogni cosa, compresa la salvezza.
Consapevole di questo rischio la comunità ha voluto lanciare una sfida ponendo al centro della sua missione proprio l'amore per gli ultimi, perché chi dice di amare Dio, ma non ama suo fratello è menzognero.
Sin dai primi anni, dunque, ha cercato di compiere una vera e propria opera di preevangelizzazione dando grande impulso alla Caritas parrocchiale con la costituzione di un Centro missionario parrocchiale che non solo fungeva da Centro Ascolto dando risposte concrete ai più bisognosi, ma cominciò con il sistema delle adozioni a distanza ad occuparsi del sostentamento dei bambini delle zone più degradate dell'India.
Forse perché la carità è contagiosa, forse perché la parola testimoniata nella concretezza delle opere è come quel seme che caduto in terra buona produce molto frutto, fatto sta che la comunità ha sempre risposto, sin dai primi anni, con grande generosità a qualsiasi appello in favore dei più bisognosi. Le raccolte non solo di denaro, ma di viveri, medicinali, giocattoli, come avviene a Natale, sono state nel corso degli anni il segno tangibile di una adesione sincera ad un progetto di fede che ha posto nella carità la sua pietra angolare. Questa stessa generosità ha permesso che dai primi trecento piccoli indiani “adottati” si arrivasse oggi a sostenere più di 10000 bambini in India e in altre zone dei paesi in via di sviluppo. E proprio per garantire una struttura più adeguata a gestire un progetto di così vasta portata, sin dal 1992, si avvertì l'esigenza di trasformare il Centro missionario parrocchiale nell' Associazione Mondo Amico costituita da un gruppo di volontari, in prevalenza laici (magistrati, avvocati, medici, insegnanti, studenti,) e in parte rappresentanti del Consiglio pastorale parrocchiale e del Consiglio degli affari economici della parrocchia istituiti sin dal 1986 per consentire appunto una partecipazione effettiva del laicato . L' A.M.A. pur avendo un proprio statuto, un proprio Consiglio amministrativo ed una gestione economica indipendente, opera in sintonia con lo spirito pastorale della parrocchia e, come avviene per gli organi collegiali parrocchiali , ogni progetto nasce grazie alla collaborazione di tutti e se pure nascono divergenze di opinioni, ogni decisione è presa infine di comune accordo e all'insegna della massima trasparenza. Nell'ambito dell' A.M.A. è stato possibile già nel 1996 organizzare un Ambulatorio medico gratuito per i poveri e gli extracomunitari che si avvale della collaborazione volontaria di oltre ottanta medici, che con amore e professionalità mettono a disposizione il loro prezioso tempo per la cura dei bisognosi.
Recatosi più volte in India per calarsi nella realtà locale e progettare gli interventi da attuare ha conosciuto sister Baptista Simmons, una suora missionaria olandese, divenuta partner dell'AMA, la quale guida il Social Welfare Centre che ospita molti bambini offrendo loro vitto, alloggio, assistenza medica e l'educazione scolastica.
Nel 1993 a Calcutta don Giovanni Matino è stato ricevuto da Madre Teresa nei cui occhi lesse il segreto della sua forza missionaria: l'umiltà. Da lei ha imparato quel linguaggio della carità comune a tutti gli uomini e capace di realizzare il dialogo tra cattolici, induisti, buddisti e musulmani e far penetrare il vangelo in culture lontane da noi. Da quell'incontro ha fatto sue le parole che Madre Teresa ha insegnato al mondo: “Quello che noi facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma se non lo facessimo l'oceano avrebbe una goccia in meno”.
Quest'incontro ha segnato una svolta decisiva nel suo impegno a favore degli ultimi tanto che nel 2000 ha incontrato l'economista bengalese Muhammad Yunus, definito il guru dei diseredati della globalizzazione, il paladino degli esclusi da ogni forma di prestito, che nel 1997 ha fondato la Grameen Bank ormai conosciuta come banca dei poveri. E' nato così il convegno internazionale Solidarietà e sviluppo. Una sfida per il nuovo millennio, tenuto a Napoli il 25 ottobre 2000 con l'intento di realizzare anche nella nostra città un progetto di microcredito.
Grazie all'intensa attività svolta in India e ai numerosi progetti di sviluppo ambientale ed educativi portati a termine in molti villaggi si è realizzato nel giugno 2003 un gemellaggio tra il comune di Napoli e quello di Calcutta per realizzare uno scambio artistico e culturale finalizzato ad incrementare progetti di intervento nelle aree più deprivate delle due città gemellate. In quest'occasione ha conosciuto varie personalità del mondo della cultura indiana tra cui l'ambasciatore Shri Himachal Som e il regista Gotam Gosh.
La testimonianza concreta e la realizzazione di tanti progetti, come quello ancora in corso che prevede la ricostruzione di un villaggio del Tamil Nadu distrutto dallo tzumani del 26 dicembre 2004, ha permesso nel tempo il coinvolgimento attivo e responsabile di giovani e meno giovani alla vita della parrocchia provenienti da zone diverse di Napoli, tanto che oggi la comunità può essere definita una parrocchia di elezione scelta in un primo momento da quanti sono attratti dall'entusiasmo con cui si lavora per portare aiuto e speranza a chi vive nel bisogno.
Il timore giustificato che l'entusiasmo per il volontariato trasformasse il cammino di fede in una sorta di servizio civile e che al momento dell' adesione alla fede non seguisse il necessario e fondamentale momento dell'approfondimento della fede ha fatto sì che nella comunità si desse molto spazio all'annuncio della Parola attraverso la catechesi permanente degli adulti, che svolta in orari serali, oggi vede la partecipazione attenta e costante di circa quattrocento persone e delle catechesi presacramentali.
Inoltre per favorire la crescita spirituale dei fedeli, anche nelle celebrazioni eucaristiche della domenica si dà ampio spazio all'annuncio della Parola, un annuncio nettamente differenziato nella Messa dei bambini dove la spiegazione del Vangelo è accompagnata da un video, realizzato di volta in volta, capace di mediare il messaggio attraverso codici e linguaggi, come i cartoni animati, facilmente fruibili anche dai più piccini.
Sensibile alla problematica dell'evangelizzazione nel nostro tempo e promotore del dialogo ha calato l'annuncio della Parola nella realtà sociale e culturale della sua città ideando insieme all'associazione francescana Oltre il Chiostro, presieduta da Giuseppe Reale, una Catechesi alla città svoltasi presso la Basilica di S. Chiara. Nell'ambito degli incontri moderati da don Giovanni Matino , I giovedì di S. Chiara hanno visto nell'arco di tre anni la partecipazione di numerose personalità del mondo clericale e del mondo laico tra cui il cardinale Michele Giordano, Vincenzo Pelvi, Alex Zanotelli, Bruno Forte, Antonio Pitta, Aldo Masullo, Erri De Luca, Eugenio Mazzarella, Francesco Paolo Casavola, Sergio Sciarelli favorendo in tal modo un intenso scambio culturale.
Editorialista de Il Mattino ha scritto su varie testate come La Repubblica, Roma, Nuova Stagione e diverse riviste pastorali. Don Gennaro Matino ha tenuto conferenze, corsi di aggiornamento ed esercizi spirituali in diverse regioni italiane; ha partecipato a numerosi convegni tra i quali ricordiamo il Convegno Eucaristico e il XXX Convegno delle Caritas diocesane tenuti a Fiuggi nel 2005.



ANGELO PER UN GIORNO
romanzo di speranza.

Nel suo ultimo libro (2006) , un romanzo dal titolo " Angelo per un giorno " don Gennaro Matino condensa tutta la sua esperienza e formazione teologica per lanciare un messaggio di speranza, una sfida alla nostra contemporaneità che sembra aver ceduto al dilagare del male sul bene. Dice don Gennaro Matino : "...Ho voluto dare una forma al Paradiso affinché questo mondo si convinca che la Terra non debba essere solo un inferno, ma possa avere un'altra dignità, affinché ognuno possa trovare la responsabilità di trasformare l'Inferno in Paradiso...".
Nell'aldilà sognato dal protagonista di questo racconto non si sta con le mani in mano. Si lavora anche lì, ma senza alienazione. Al protagonista, angelo per un giorno, è dato di vedere tutto in sogno, con grande chiarezza e partecipazione. In questo paradiso non ci sono né cori angelici né anime in contemplazione del divino. Si lavora per la realizzazione del regno dei cieli sulla terra, per la messa a fuoco dei limiti che impediscono all'uomo di essere felice qui ed ora. Il paradiso è la grande officina in cui si cerca di dar forma e spessore ad un nuovo mondo, a un'unica grande famiglia dove ognuno, pur ritrovando le proprie radici, i propri cari, i propri affetti, saprà vivere ogni differenza come una ricchezza che conduce l'umanità alla sua pienezza originaria.





Fonte :  www.gennaromatino.it












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