lunedì 15 luglio 2019

Paolo Aragona, scrittore dei valori



PAOLO ARAGONA , scrittore dei valori

                                


 
"Siamo andati sulla luna, voliamo da un posto all'altro del mondo in poche ore e adesso, con la posta elettronica, possiamo scrivere lettere e leggere la risposta dopo pochi minuti. Ma non abbiamo più radici, soprattutto non siamo radice per nessuno. Mi sembra di vivere in un mondo anonimo, che non lascia tracce e ho bisogno di ritornare al paese per ritrovare quello che sono. Ma un mondo che ha nostalgia di se stesso, che futuro ha?"
(da "L'ultima calcara - una storia di emigrazione, guerra e amore"  di Paolo Aragona - Gangemi Editore )


Peppino è un bambino che, come tutti gli altri compagni della sua età, sogna un grande futuro. Ma trova di fronte a sé l’evento inatteso della guerra che infrange, uno ad uno, tutti i suoi sogni. E con l’adolescenza arrivano le disillusioni, la chiamata alle armi per i suoi fratelli, e il più tragico degli eventi…
Ma Peppino sa rigenerarsi e quando gli americani, in corsa verso il resto della penisola, lasciano la sua Sicilia, riprende fiducia nelle sue capacità e incontra, insieme al successo nella musica, il suo primo, vero amore. Senza accorgersene, però, il desiderio di fuggire dai luoghi della sua infanzia violata comincia a pervaderlo e nasce in lui l’ansia del riscatto, che lo porterà a cercare in altri posti e in un’altra vita, lontana dal suo paese, il futuro al quale, bambino, aveva dovuto rinunciare.
E’ una storia di emigrazione, una storia di guerra, una storia d’amore, raccontata tra valori antichi e desideri nuovi, con una punta di amarezza per quel passato che non c’è più e che ci porta a immaginare un futuro senza radici, in un mondo che ha nostalgia di se stesso.






 

Paolo Aragona
L’ultima Calcara – una storia di emigrazione, guerra e amore .
Gangemi editore , Roma 2004

(dalla Prefazione di Turi Vasile)
“Non so quanti di noi meridionali sappiano da quale abisso di povertà e di fame veniamo. L’inizio della emancipazione graduale parte da lontano; io stesso negli Anni Venti ne ebbi testimonianze dirette e indirette. Nella seconda metà dell’Ottocento e nei primi anni del Novecento, nell’epoca della massima disperazione, molti si rassegnarono a lasciare la terra natia che non assicurava ai poveri il companatico e talvolta neppure il pane. Il Nuovo Mondo accendeva sogni, speranze, illusioni di riscatto (…) Tra tanti stenti, affanni, ostacoli si rafforzò più che mai il vincolo familiare, la famiglia cementò gli affetti, rinsaldò la solidarietà, applicò, potendo, il mutuo soccorso. Molti libri lo confermano, vengono in mente i nomi di John Fante, di Pietro Di Donato e di tanti altri. Recentemente il tema ha interessato nuovi autori: Vincenzo Schiavelli, il famoso caratterista del film Qualcuno volò sul nido del cuculo, con Bruculino America (ed. Sellerio), Melania Mazzucco con Vita (ed. Rizzoli) e ora Paolo Aragona con questo romanzo L’ultima calcara . In quest’ultimo caso si privilegiano soprattutto i buoni sentimenti, quei buoni sentimenti che secondo Gide non fanno buona letteratura. Perché, tuttavia, ritenere buona letteratura quella che privilegia i cattivi sentimenti, trascurando i buoni, irridendoli anzi? Le classifiche attuali dei best seller sembrano dare ragione a Gide: in esse pornografia, dissacrazione, perversione, turpiloquio tengono banco. (…) L’ultima calcara è una ricca saga familiare. I genitori vi sono onorati oltre che amati; Iachino, il padre, è un artigiano che con sapiente tecnica riesce a sciogliere col fuoco la calce dalle pietre; è un uomo tutto di un pezzo, ostinato nelle sue idee e nei suoi principi, austero, ma nell’intimo nasconde la tenerezza. Maria, detta Mariuzza, è la madre che distribuisce il suo amore privilegiando i più deboli dei figli; ed ha per Iachino una dedizione assoluta. (…) Nei momenti critici o di improvvisa gioia, si esprimono con un abbraccio e con le lacrime versate in silenzio. In effetti, un tempo, ricordo, si piangeva di più; bastava una partenza per una breve lontananza per sciogliere lacrime, magari nascoste dai fazzoletti. I personaggi di Aragona sono espansivi lo stretto necessario; sembra che facciano di tutto per non essere edificanti! Eppure lo sono. (…) La storia di questo avvincente romanzo si svolge in Sicilia, nel continente, in America, ma l’unità di luogo è Montagnareale, il paesino che si erge a quattro chilometri da Patti, in provincia di Messina, da cui l’occhio si allarga dai Nebrodi alle Eolie, le isole vaganti del Tirreno. Tutti i nostri personaggi lasceranno, a uno a uno, Montagnareale senza allontanarsene mai. Tutti, anche il cugino americano, sono legati alla memoria del passato. Memoria che, a ruminarla dopo tanto tempo, trasmette inviolabile una felicità di cui non si erano accorti allora, distratti dalla povertà e dalla fame.  Quel periodo è finito. Oggi si mangia meglio; ma ci si ama peggio.”     





Note biografiche di Paolo Aragona
Innanzitutto sono un marito e un padre. La mia famiglia è formata da me, mia moglie Daniela e i miei figli Andrea e Alessio. Sono nato a Roma il 19 giugno 1963 ma la mia famiglia è originaria di Montagnareale , un bellissimo paese dei Nebrodi. Sono molto legato, dunque, alla Sicilia, dove mi reco da sempre ogni estate. Di professione sono insegnante di Religione Cattolica nelle scuole superiori .. Vivo a Ostia, il mare di Roma, dal 1965 e lì lavoro, coltivo le mie passioni, incontro e frequento i miei numerosi amici. Mi sono laureato in filosofia e in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e, presso   l'Università Roma Tre, ho conseguito il Master Internazionale di II livello in Scienze della Cultura e della Religione. Sono impegnato come volontario presso l'Associazione Seconda Linea Missionaria - Onlus che da oltre trentacinque anni si occupa di assistenza ai paesi più poveri del Terzo Mondo. L'Associazione è impegnata in particolare nella promozione delle adozioni a distanza di bambini orfani del Malawi e, ultimamente, nel sostegno al progetto "Salviamo le mamme del Malawi", progetto che tenta di arginare la piaga dell'AIDS nel piccolo paese africano. Mi dedico alla narrativa con un discreto successo e, per l'Associazione, nel 1999, ho pubblicato un racconto lungo dal titolo "Il sorriso del cuore", scritto per promuovere l'iniziativa dell'adozione a distanza. Per " Gangemi Editore " sto pubblicando in questi giorni il romanzo "L'ultima Calcara - una storia di emigrazione , guerra e amore" ambientato tra le due guerre proprio nella Sicilia di mio padre.
"Spero di collaborare alla ricerca della verità nello Spirito e secondo la volontà di Dio." Paolo Aragona





Fonte : www.paoloaragona.com   sito ufficiale dell'autore Paolo Aragona .












Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari negli ultimi 30 giorni