lunedì 15 luglio 2019

Rosarita De Martino : " Le parole d'amore che Tu, o Dio, mi scrivi " , raccolta di poesie di ispirazione cristiana




LE PAROLE D'AMORE CHE TU, O DIO, MI SCRIVI

raccolta di poesie di ispirazione cristiana

di Rosarita De Martino

 


Dedico questo secondo libretto al mio padre spirituale, sac. Gaetano Puleo, che, continuando a fare da “ponte” tra me e Dio, ha saputo zittire le mie tante parole e mi ha fatto gustare la Parola che ora è diventata “fiaccola per i miei passi e luce al mio sentiero” (Salmo 118, v. 105).
Lo ringrazio, inoltre, per la creatività dei suoi disegni che interpretano la mia poesia.
 
 
Per me l’unica arte è la fede,
Cristo è la mia poesia”
S. Paolino da Nola
Dedica









QUANDO


Quando non ci sei, o Dio,
un’ora è un giorno
e quando ci sei
un giorno è un’ora.
Ma quando non ci sei
Tu che hai fatto tutte le ore?



(Sac. Gaetano Puleo)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
LA CORSA DI MIA VITA

Al ritmo di mia giovinezza
scalpitano, galoppano
i miei pensieri,
quali cavalli in corsa.
Oggi affrontano salita in funivia
e arditi rubano l’ eterna bellezza
dell’ Etna, superba in suo splendore,
mentre la neve, calda di presenze amiche,
mi sfiocchetta intorno in falde di pace.
E ripartono, esultando vincono
calura estiva
nelle spumeggianti onde di Acitrezza.
Ma improvviso, sferraglia
il treno del tempo,
che imperdonabile
afferra lampada di mia vita.
Mio padre muore.
S’ impennano i miei cavalli del pensiero
e nitriscono impazziti,
precipitando in pantano di dolore
e si blocca la mia ascesa
non più sorretta
da paterna forza d’ amore.
Ma improvviso inatteso,
un nuovo giovane sorriso amico
premuroso mi offre
sua robusta corda di fede
che s’ impiglia in mia rete di perché.
Traballo, resisto, infine vinco
intrecciando nuove perle di preghiera.
Ora, con purificato sguardo,
intravedo Tuo monte di luce.
Con pacificato cuore lo scalo
e Ti raggiungo, o mio Signore.
Si placa la mia arsura
con acqua canterina
di preghiera.


 
 
 
IL MIO VELIERO

Circondata
da sorriso di fratelli
tolgo
il gravame di pensieri
dal mio veliero
che libero volteggia
in sicuro mare di preghiera.
Mi rifugio,
nell’assordante silenzio
del mio cuore
e Ti raggiungo, o Dio.
Mi rispondi
con Tue parole d’amore.
 
 

 
ARCOBALENO

Il cupo cielo
si rasserena
e, in fulgore di bellezza,
appari tu arcobaleno,
immenso ponte
di colorata luce,
biblico segno di alleanza
fra Dio e l’uomo.
Trepida ti contemplo.
Ecco Ti penso, o mio Signore,
mio biancore di pace,
mio canto di eterno amore.

 


IL TUO SORRISO
 
E’ libero come volo d‘uccello,
è limpido come montano ruscello,
è radioso come sole nascente,
è amorevole come sguardo paterno,
è fresco come riso di bimbo.
Il tuo giovane sorriso
è vela di fede
nel mare di mia vita.
Trepida l’afferro
e mi lascio trasportare
dentro le vicinanze vertiginose
di Dio.
 
 
 
 
LEGGEREZZA

Sui sentieri del tempo
m’ inoltrerò.
Su nuvola di libertà
volteggerò.
In prato di speranza
t’ incontrerò.
Con volo di gabbiani
ti seguirò.
Sull’ Etna innevata
m’ innalzerò.
Nei giardini del tuo cuore
passeggerò.
Di manto d’ amore
mi ricoprirò.
Di luce di gioia
      mi sazierò.
 
 
 
INTORNO ALL’ANIMA

Sola a Catania passeggio
in ristretto spazio cittadino,
frenetico m’ investe
rombo di motori.
Accanto mi sfrecciano
macchine veloci.
Mi estraneo e attenta
mi rifugio in mio spazio
di pace.
Con filo colorato di pensiero
mi arrampico
nell’infinità
del cielo.
Trepida immergo
la spugna di mia vita
in sua vibrazione di luce,
in suo sfolgorio di colori:
arancio, rosa, azzurro lieve.
 
 


QUATTRO PASSI

Ora nuvole spumeggianti,
in rifrangenza d’ oro,
mi sostengono
complici di gioia.
A lungo vi dimoro,
l’ anima s’immerge
in trasparenza di bellezza,
ma improvviso mi raggiunge
riso di bimbo.
Pacificata ritorno a terra
ora la spugna di mia vita,
è grondante di acqua
di eternità,
solo per aver fatto
quattro passi intorno
all’anima.
 
 
 
 
LA TUA AMICIZIA

Sfolgorante,
come aurora colorata.
Bianca,
come montagna innevata.
Alta,
come vetta inviolata.
Pura,
come acqua alla sorgente.
Leggera,
come sciabordio di onda.
Delicata,
come volo di farfalla.
Scrosciante,
come pioggia su fiore assetato.
Fresca,
come giglio sbocciato.
Vicina,
come mano sfiorata.
Profonda,
come sguardo prolungato.
Intensa,
come preghiera mormorata
è la tua amicizia.
 
 
 
PIENEZZA
 
Con cuore disarmato,
      volteggio in spazio di mio cielo.
      Lieve mi accosto
      al bianco altare
      e le mie mani unite,
      simili a culla di accoglienza,
ti ricevono
      in Ostia consacrata
     che ora, quale nuvola di luce,
      riempie la mia vita.
      sazia di grazia
      respiro in Te,
      o mio Signore!
      Bevo il tuo eterno sorriso
      e mi raggiunge
      tintinnio di pace!
 
 
 
 
SUL FILO DELLA FEDE

Farfuglio di parole,
      groviglio di perché
      sono io.
      Riparto
      immergendomi
      nel fiume del tempo,
      vago in deserti di città,
      scalo monti di egoismo,
      riempio valli d’insignificanza.
      Ansante mi fermo,
piano respiro
      arcobaleno di speranze.
      Improvviso,
      liberante,
      atteso
      nel mio cielo
     brilla il bianco filo
     di mia fede.
     Trepida ne svolgo
il gomitolo luminoso
     e mi ritrovo figlia,
     o mio Signore,
     sicuro faro
     al porto di mia vita. 


 
 
LUCE D’AMORE

Sulla roccia del tempo
lieve si posa
la colorata farfalla
del pensiero
e mi vibra dentro
certezza
di Tua Presenza,
o Dio.
 
 
 
 
M’ INNALZO
 
Il fiume di parole
si placa,
si smorza
imbrigliato
da diga di silenzio.
E finalmente
odo la Tua voce,
che avanza
in tintinnio
di pace.
 
 
 
 
IL GIARDINO DEL TUO CUORE

Nella strada di mia vita
inatteso incontro
il luminoso giardino
del tuo cuore.
Trepida vi entro.
Contemplo.
Si espande il trasparente fiore
dell’umiltà.
Vi ondeggia accanto,
in rosso bagliore di fuoco,
il fiore della carità.
Più in là, verde di speranza,
ride il fiore della preghiera
e, abbarbicato a lui,
canta l’azzurro fiore
della gioia.
Ma sono fiori non miei.
Ora un improvviso
soffio dello Spirito
scuote i teneri arboscelli
e d’incanto
le corolle si aprono
e nell’aria limpida
volteggiano
stelle di luce.
L’inseguo,
l’afferro
e ardita l’innesto
nel giardino del mio cuore.
Ora speranzosa attendo
mia fioritura di pace.
 
 
 
 
VICINANZE VERTIGINOSE

Rientro nel laboratorio
del mio cuore
e vi scopro
ingombro immane:
catena di rimpianti
casse colme di illusioni.
Dai muri sgretolati di attese
pendono ragnatele di perché
prive di risposte.
Mi fermo attonita
e vedo avvizzito
il fiore della pace!
Mi scuoto, e riparto.
Decisa avanzo su irta salita
e sgretolando, muri di rancori,
ritrovo la fonte del perdono.
Trepida bevo la sua acqua pura.
Rivivo.
Sicura ora veleggio
in ritrovato fiume di gioia
e ardita mi immergo
nelle vicinanze vertiginose
di Dio!
 
 
 
 
CORSA TRA LE NUVOLE
 
Nel Tuo cielo di cobalto
corrono nuvole veloci.
Appaiono in candore di spuma,
scompaiono,
si perdono
in raggi dorati.
Ora le inseguono uccelli
in libertà di volo
ed io, ardita,
indossando, ali di poesia,
le raggiungo.
M’innalzo
respirando la bellezza del creato
che assaporo
con il mio cuore fanciullo.
 
 
 
 
DAVANTI A TE

La mia ragione
sicura, caparbia,
si ribella ostinata
davanti al Tuo Mistero.
Tu, infinito eterno Dio,
Ti offri a noi
in briciola di pane
e il mio cuore innamorato
ricerca Tua Presenza santa.
Ora pacificata Ti rapisco
e ardita Ti trasporto
nei caldi spazi dell’anima,
dove esultante intono
la mia canzone d’amore.





IL MIO CANDELABRO
 
Sul monte di mia vita
riluce, in vivida fiammella,
il mio candelabro,
ma un gelido,
irruento vento di bufera
l’investe,
lo scuote,
lo precipita in valle solitaria
ed ora giace inerte
in tempo di mia storia.
Ma ecco improvviso,
inatteso
un noto suono di campana
lo risolleva,
richiamandolo
a prati nuovi di speranza.
Ora fraterne presenze
ravvivano fiammella
di mia fede ritrovata
e il tuo sorriso chiaro
m’inonda di pace.
In luce di certezze
si espande dentro di me
limpida l’azzurra gioia.




LA PREGHIERA E’ …
 
E’ goccia di rugiada
che ristora fiore inaridito.
E’ gioia di bimbo
che sorride alla vita.
E’ sguardo d’amico
che sostiene la salita.
E’ bastone di speranza
che sostiene la fatica.
E’ candore di monte innevato.
E’ fuoco d’amore rinnovato.
E’ dono di grazia ritrovata.


 
 
MUSICA DI PREGHIERA

E arrivo in mio spazio di chiesa.
M’inonda suono d’organo.
Ascolto.
Le note vibrano
lente, melodiose,
canterine, solenni, esultanti.
Ricerco l’eterea scala
di mia poesia.
Vi salgo sicura
ed ecco, in trasparenza di luce,
le note corrono veloci,
ma io le inseguo, le afferro,
le possiedo.
Inebriata mi rifugio
nella mia “cattedrale del silenzio”.
E tu, fratello, sai raggiungermi.
Insieme intoniamo la stessa melodia
perdendoci
dentro musica di preghiera.
 
 
 
 
IL COMANDO

Su strada di mia vita
improvvisamente
s’impennano
i miei cavalli del pensiero.
Ma ecco sollecito
li raggiunge
il tuo amico sguardo di luce
che, afferrando
la mia sciolta briglia,
deciso li ferma
e mansueti li riporta
in verde prato
di mia speranza.
 
 
 
 
IO MENDICANTE …

Io mendicante di Tua luce,
io mendicante di Tua speranza,
io mendicante di Tua gioia.
Ti attendo ancora,
vieni, o Dio,
mia unica ricchezza
d’amore.
 
 
 
 
TEMPESTA DI PENSIERI

Improvvisa,
violenta
tempesta di pensieri
mi raggiunge insidiosa
e prepotente mi afferra
precipitandomi
in vuoti di speranza.
Ma attenta voce amica
mi scuote,
mi solleva
e mi accompagna
dentro spazi di luce.
Mi lascia.
E mi ritrovo, o Dio,
al riparo
delle tue ali.
Respiro dentro
infinità di silenzio.
 
 
 
 
SALVEZZA

Masso di malattia
improvviso precipita
sulla montagna di mia vita.
Barcollo sotto il suo peso immane.
Ma tu padre,
in luce sacerdotale
di tua preghiera,
capti il mio dolore
e premuroso mi lanci
la tua corda di fede
che io docile afferro
e sollecita recido
le mie sterpaglie di paure.
Mi rifiorisce dentro
l’immenso fiore della gioia.
Lo guardo trepida
e nella sua corolla
appare il tuo volto di padre,
mentre i petali cantano
in sorrisi di fratelli.
Ecco sono questi i segni visibili
del Tuo Amore,
o mio Dio.
 
 
 
 
FUGA

Con faticose braccia,
trasporto lo scatolone capiente
pronto ad accogliere
i personaggi del presepe
con cui ho diviso il mio Natale.
Ma un improvviso raggio di sole
accende di luce
la carta patinata
di stelle adornata.
Una ne fugge via
e attenta la seguo.
L’inseguo.
Lieve si ferma
sulla lunga scalinata
profumata di mentastro
e di candore di gioventù.
Ora con piedi nudi,
con trecce sciolte
passeggio sulla sponda fiorita
del mio limpido ruscello
e ne rubo sassolini colorati
che, ancora bagnati,
ridono nelle rigonfie
tasche del mio grembiule.
Ma vocio, stridio cittadino
di macchine veloci
rompono l’incanto
e termina mia fuga.
 
 
 
 
LA CANZONE DEL SILENZIO

Sfumano in lontananza
      rombi di motori cittadini
e arrivo infine alla Tua Casa.
      Avida respiro
      l'arcano profumo
      di silenzio
      che mormora fra gli alberi.
      L' orchestra improvvisata
      degli abitatori dell'aria
      ora placa lo stridio
      di impensabili catene.
      Volteggiano in alto
      nuvole bianche di pace.
      Con volo ardito di pensiero
      l' afferro
      e percepisco
      l'improvvisa certezza
      che il cielo sostiene
      peso di terra.
 
 
 
 
LE TRE PERLE

Staziono delusa
sul mio monte di orgoglio,
mentre vento gelido
sferza mia nudità di fede,
non più adorna
delle smarrite perle
del credere, dell’amare,
dello sperare.
Ma ecco voce di preghiera
mi raggiunge attenta
ricoprendomi
di azzurro
manto di umiltà.
Trepida lo indosso.
Trasformata,
perdonata,
amata,
respiro luce
in sguardi di fratelli,
che mi riconsegnano
le tre perle colorate.
Ritorno in pace di pensieri
e libera intono
giovane canzone d’amore.
 
 
 
L' ANNUNCIAZIONE

Nella tua festa, o Maria,
ritrovo sotto l' altare
la tela del Beato Angelico a me cara.
Vedo che la colonna di tua casa
è sostenuta
da forza di cielo.
Contemplo il tuo viso verginale
che s' imporpora al saluto
dell' Arcangelo Gabriele.
Ti avvolge il fulgore
di sua perlacea luce
e l' aria si ferma trepida
in attesa del Tuo "SI' ".
Tu, docile al divino volere
lo pronunci
con cuore fanciullo.
Esplode scintilla di grazia
fra Dio Parola e
Tu Silenzio,
fra Dio Voce e
Tu Accoglienza.
Così il Tuo "Fiat"
s' innesta nel delta
dell' Eterno Amore e
in te, o Maria,
s' incarna l’ Alfa e l’ Omega
e generi Nostro Signore.  
 
 
 
 
DICOTOMIA

L’ala del tempo
      inesorabile
      m’investe
      scarnificando il mio corpo,
      che debole cede
      al suo comando.
      Il mio spirito, invece,
      si sottrae
      alla furia del tempo,
      resiste indomito
      e sereno avanza
      in suo spazio di luce.
      Volteggia
      in pensieri soavi
      che profumano di cielo.
 
 
 
 
PAUSA
 
Fruscianti come seta
      ritornano
      pensieri di luce.
      Volteggiano
      in tutto il mio essere
      raggomitolato
in pace.
 
 
 
PAESAGGIO DELL’ANIMA

Captata
da raggio di preghiera,
in leggerezza di pensieri,
entro
nel paesaggio dell’anima.
Mi accompagna
il faro del tuo sacerdotale ascolto
che guida la mia ascesa.
Ritrovo
la montagna del perdono
e pacificata ne contemplo
la cima conquistata.
Ora, mormorio lieve
di ruscello di fede
attira mio limpido sguardo.
Dentro vi ridono
volti di fratelli.
Sazia m’immergo
in soavità di pace.
 
 
 

I DUE PITTORI


Vi guardo attenta.
Tu indossi tuta di lavoro
e puoi usare il tuo pennello
con esperta mano
per rinnovare
le pareti di mia casa,
adornandola di bellezza di colori
che il tempo insolente intacca.
Tu invece, fratello sacerdote,
puoi intingere il tuo pennello
in luce di cielo
e puoi dipingere
la casa segreta del mio cuore
di verde speranza,
di bianca pace,
di azzurra gioia.
Sai sconfiggere il tempo
arpeggiando su colori di eternità.
 
 
 
 
 
LE PAROLE D’AMORE
CHE TU, O DIO, MI SCRIVI

Io, piccolo tralcio di Tua vite,
oggi entro in tua casa di preghiera
e mi accoglie nenia
di canti gregoriani.
In alto, profumato di pace,
risplende tuo cielo di cobalto.
Dalle lunghe, festose aiuole
cantano bellezza
le ortensie colorate,
le dalie
e i candidi gigli.
Cammino ancora e
m’immergo nella goduria
del creato.
Guardo nel giardino
vi svettano larici, pini, querce
e in fondo un faggio rosso
con la sua ombra ristoratrice
quasi ricopre un sedile di pietra.
Mi fermo e grata
vi appoggio il Tuo Libro Santo.
Ma improvviso soffio di vento
lo sfiora e lo spagina
e io leggo:
“Tu sei preziosa ai miei occhi,
io ti amo”.
Trepida, innamorata
respiro dentro
le parole d’amore
che Tu, o Dio mi scrivi.
 
 
 
E VERRAI ANCORA

Nell' oggi
      di mio faticoso cammino,
      la mia arpa di pensieri
      vibra in luce d' attesa,
      perché ancora T' incontrerò
      quale promessa
      di nuove speranze,
      quale rifugio
      sereno di pace,
      quale spazio
      di eterna bellezza,
      o mio Dio!
 
 
 
 
 


 

 





Leggi anche dell'Autrice Rosarita De Martino la Raccolta di Poesie pubblicata su ARTCUREL :









"Nell'arte è l'uomo che loda Dio, nella Natura , invece, è Dio che loda se stesso!" Rosarita De Martino


Note biografiche

   
         
Rosarita De Martino ha vissuto la sua prima giovinezza (dal 1948 al 1960) nel paesello di Canolo (RC) in un clima culturale ricco di fermenti religiosi e politici ispirati ai racconti di Guareschi. Si è diplomata nell’Istituto Magistrale di Locri (RC) nel 1960. Ritornata a Catania, patria dei suoi genitori nel 1962, ha iniziato ad insegnare nella scuola Maria Montessori di Catania, dove, per ben 38 anni, ha profuso la sua passione di educatrice, realizzando un dinamico rinnovamento professionale e spirituale, che la poetessa racconta nel libro autobiografico “Storia di una chiamata”, che si trova pubblicato nel sito Artcurel.it/Itinerari/Rubriche Autori. Ha partecipato a diversi concorsi letterari nazionali, dove ha conquistato i primi posti. Le poesie vincitrici sono state pubblicate in diverse antologie e nella rivista letteraria “Il Convivio”. Rosarita ha scritto inoltre un libro edito “Incontro- Vangelo in versi”.


Alcuni testi di Rosarita De Martino sono accessibile dalla scheda sull'Autrice nella webpage Rubriche Autori di ARTCUREL :  Rubriche Autori 




Fonte :  si ringrazia Maria (Margherita), l'amica dell'Autrice Rosarita De Martino, che ha gentilmente inviato la documentazione per questo articolo alla Redazione di ARTCUREL.

Chi vuole contattare l'Autrice Rosarita De Martino può scrivere al seguente indirizzo e-mail:  lilumar@alice.it   

Per chi vuole approfondire sulle poesie di Rosarita De Martino , può visitare i siti :














Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari negli ultimi 30 giorni