domenica 14 luglio 2019

Gaetano Giuseppe Perlongo , poeta



GAETANO GIUSEPPE PERLONGO

                        



Gaetano Giuseppe Perlongo nasce a Solingen, in Germania, nel 1970 e vive a Trappeto, in provincia di Palermo. Dopo essersi diplomato in elettronica ha studiato fisica, spaziando, con notevoli risultati, dalla matematica speculativa alla fisica teorica e all'astrofisica.
A Trappeto, paese adottivo del grande Danilo Dolci, Perlongo inizia il suo viaggio nel mondo delle parole in poesia. Tra le sue opere più note ricordiamo: "La licantropia del poeta" (2001), "Il calabrone ha smesso di volare" (2002), "Il vuoto mistico della retta" (2003), "Nassiriya - Frammenti di voci dalla galassia terrestre" (2003), "Metessi" (2003), "La Mattanza. Poesie e Canzoni di protesta" (2004), "Le vene aperte della poesia (Appunti per un Seminario)" (2005), "Rincorsa alle ombre" (2006), "Rumore di fondo. Meditazioni sull'Arte" (2006), "Filippo Grillo. La nuova alba della Cucurbita" (2007) e "Sintropia" (2002-2007).
Il Centro Divulgazione Arte e Poesia e l'Unione Pionieri della Cultura Europea di Sutri (Viterbo), visti gli alti meriti acquisiti, in riconoscimento alla lodevole attività svolta in favore della cultura, gli conferisce, nel 2002, la nomina a Membro Honoris Causa a vita. Nell’ottobre del 2005 fonda il Centro Studi e Ricerche "Aleph". Ha insegnato presso la Libera Università Popolare "Danilo Dolci" di Partinico (Palermo). Attualmente tiene seminari e corsi di approfondimento di fisica e matematica a studenti liceali ed universitari.
È anche membro dell'Accademia Internazionale di Arte Cultura e Poesia "Il Convivio" del qual è direttore per la sezione di Palermo, con sede a Trappeto e per il quale dirige l'importante giornale telematico della stessa Accademia. 




POESIE di Gaetano Giuseppe Perlongo :



Carovana di mare

(24 giugno 2001)
 
Preghiera di nazareno
             Ventre
           e Palmo di Madre
 
      in questo nido
               non mi fu dato entrare
 
  ... ma nel mio
               continuo
         migrare
  tra metropolitane spirituali
             sognai una carovana di mare
        coi salmi di Isaia
               e la veggenza di Tiresia...
 
              Odore di Pianto
 
                         Odore di Israele





Silenzio e Oblio

(24 febbraio 2001)
  
Silenzio e Oblio
canto baritonale dell’universo
 
Io
    figlio tuo sommerso
mi disperdo in cenere
             per un tuo verso



 

 

Polline color Pace

(7 maggio 2002)
 
   Dialogo immaginario tra due bambini:
Lei dell'Occidente
   Lui di Gerusalemme
 
 
LUI  Cosa vuoi far
           da grande?
 
LEI  Io vorrei fare
          la ballerina
        oppure lavorare in televisione
 
               sai
            la mamma mi parla tanto del Carosello
                e il presente
 
                    del Grande Fratello...
 
              ...sì lo so è difficile
        ma mio padre è potente!
 
           Coccolandomi
     mi sussurra che coi soldi
       compra i desideri
                  e la mente...
 
          ...e tu
                 tu
              cosa vuoi far
                    da grande?
 
LUI  Io vorrei fare
          l'Uomo
        per concimare la Storia
 
         seminando i fiori del dialogo
                  col polline color Pace
          e poi
             da lì a poco
                  nel realizzarmi 
            pompiere o ingegnere
                contadino o artista in prosa
                    c'è la stessa distanza
                          tra due petali di rosa



 

 

 

Richiamo

(25 aprile 2000)
  
La luce
attraverso la parete dei sensi
traspira vagiti...
...il figlio della terra
recluso dalle emozioni
manifesta credenze da predatore





Fonte:   http://xoomer.virgilio.it/perlongo/index.html
Segnaliamo il lavoro del poeta e saggista palermitano Gaetano G. Perlongo, “Rumore di fondo. Meditazioni sull’Arte.
Il saggio si dipana lungo le molteplici strade percorse dai vari intellettuali che hanno risposto al quesito del sottoscritto:
«L’Arte rispetta un paradigma evoluzionista, darwiniano? Oppure è creazionista, perché ogni artista è innovativo solo quando rifiuta la tradizione, il passato, cercando l’unicità?».
L’opera, edita dal Centro Studi e Ricerche “Aleph”, consta dei contributi di: Vittorio Baccelli, Michelangelo Cammarata, Francesco De Napoli, Ermanno Eandi, Michele Emmer, Ennio Finzi, Johan Galtung, Drazan Gunjaca, Giuliano Ladolfi, Ervin Laszlo, Silvestro Lodi, Rolf Mäder, Ugo Magnanti, Angelo Mazzoleni, Alberto Mori, Maria Vittoria Morokovski, Walter Nesti, Giovanni Nuscis, Luca Pietrosanti, Franco Santamaria, Marco Scalabrino, Domenico Sepe, Andityas Soares De Moura, Luciano Somma, Giulio Stocchi, Pacifico Topa, Paolo Valesio, Umberto Vicaretti e Flavia Vizzari.
Si ricorda  il pieno consenso del professor Gaetano G. Perlongo alla distribuzione gratuita del saggio, scaricabile all’indirizzo http://xoomer.alice.it/perlongo/pdf/rumore_di_fondo.pdf  .













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