Fratel Giuseppe Morotti (a cura di)
ICONA MADONNA DELLA TENEREZZA , ABBRACCIO DI AMORE
Madonna di Vladimir , secolo XII .
Per i nostri fratelli greco-ortodossi l'icona è un sacramento , luogo di incontro con Dio ...
E' pure un presepe , da visitare con umiltà ...
E' anche un tabernacolo , da contemplare e adorare ...
E' ancora una camera nuziale , luogo di incontro intimo con Dio ...
L'icona della Madre della Tenerezza
La tradizione vuole che l'icona della Madre della Tenerezza sia stata dipinta da San Luca . In verità sembra che sia stata composta a Costantinopoli nel XII secolo . Donata dal patriarca di Costantinopoli ad un principe russo , fu collocata in una Chiesa situata nella città di Vladimir , vicino Mosca . A questa Vergine furono attribuiti numerosi miracoli tra cui la salvezza della città di Mosca che era stata assediata dai Tartari di Tamerlano . Fu proclamata protettrice della Russia . Davanti a lei venivano consacrati i patriarchi ed incoronati gli Zar . E' l'icona più conosciuta nel mondo cristiano . Giovanni XXIII la proclamò simbolo e patrona dell'unità delle Chiese . L'icona veniva dipinta nel digiuno e nella preghiera ed è all'interno di questo stesso clima di preghiera che noi desideriamo che la Madre della Tenerezza ci dica in che cosa consiste essere contemplativi nel proprio Nazareth .
La contemplazione è un abbraccio
La contemplazione , ci grida l'icona , è un abbraccio , è vivere di un abbraccio . L'abbraccio tra il cielo e la terra... L'abbraccio tra il cielo dorato di Dio e Maria , l'umanità , il Nazareth , il quotidiano , la terra di ognuno di noi . L'abbraccio di un Dio che è Comunione d'Amore come ci appare nel Figlio che ha un collo smisuratamente gonfio per indicare che è ripieno dello Spirito . Figlio che ha anche gli occhi puntati in alto verso il Padre , Lui che da sempre è uno con il Padre . Un Dio comunione d'Amore che proprio perché è comunione d'Amore , viene a noi e ci abbraccia . Viene a noi sotto le sembianze di un bambino , piccolo , umile , disarmato , le sembianze di ogni autentico amore . La contemplazione è l'abbraccio tra il cielo e la terra , tra Dio e l'uomo , tra il Creatore e la creatura , tra l'Infinito e il finito , tra lo straordinario e l'ordinario... Ma osserviamo bene l'icona... In questo abbraccio pieno di tenerezza , chi è che ha l'iniziativa , chi è che veramente abbraccia ?
L'abbraccio è Suo
E' Dio , è Lui che ci abbraccia... E' il suo cielo dorato che avvolge , che abbraccia Maria , l'umanità , la terra . E' Lui che nel Figlio Gesù si stacca dal cielo dorato per posarsi gratuitamente sul petto di Maria . E' Lui che allunga con passione amorosa la sua guancia verso di lei , trasmettendole tutto il suo splendore . E' Lui che con quella manina sinistra sproporzionatamente , volutamente troppo lunga , avvolge tutto il collo , tutta sua Madre stringendola a se con forza e con amore . E' Lui che poggia lievemente la manina destra sul cuore di Maria per renderla capace di amare del suo Amore . E' Lui che sostiene la propria Madre come una colonna . E' Lui il Signore della propria Madre , Colui che ha generato e continua a generare la propria Madre . L'abbraccio è innanzitutto Suo . E' Lui che ci abbraccia... Ed è di questo abbraccio , di questo sentirci abbracciati ed amati che noi tutti abbiamo disperatamente bisogno affinché la nostra vita cristiana da moralismo diventi tutta una risposta gioiosa d'amore . E' di questo sentirvi abbracciati che noi abbiamo bisogno per amare noi stessi , condizione necessaria per amare gli altri...
Lasciarsi abbracciare
E Maria ? Che fa Maria ? Maria si lascia avvolgere da questa Comunione d'Amore . Maria si lascia abbracciare da questo tenero amore di Figlio . Maria si lascia plasmare il cuore , si lascia irradiare , si lascia invadere da questo Amore . Maria reclinando il capo sul Bambino si abbandona tutta a questo suo Amore . Maria si fa tutta accoglienza di questo Amore : con la mano destra non lo stringe fortemente e non in maniera possessiva come se fosse qualcosa di suo , ma lo accoglie con delicatezza e rispetto , come qualcosa di preziosissimo , che non gli appartiene e gli è stato donato gratuitamente , pronta a donarlo , pronta a lasciarlo partire . Quanto è diverso questo suo abbraccio dai nostri abbracci , dai nostri amori che sono tanto possessivi ed esclusivi... Maria con la mano sinistra accenna delicatamente a Lui come per dirci :" E' Lui l'Amore , è Lui che mi ha abbracciato , è Lui il mio tutto , il mio Signore... " . Tutta Maria è interamente in funzione del Figlio e sta qui la vera verginità di Maria espressa nelle tre stelle che ornano la sua fronte e le sue spalle .
Un abbraccio aperto
C'è un altro particolare che è importantissimo... Lo sguardo di Gesù , e di riflesso lo sguardo di Maria , è uno sguardo da cui si sprigiona sì tanta tenerezza ma nel contempo un qualcosa di profondo , di mesto , di grave , di sofferto... Ogni vero abbraccio , ogni vero amore per essere autentico e fecondo , passa tra doglie di parto , passa per la croce . Ed è proprio perché Maria ha conosciuto la croce che il suo è uno sguardo compassionevole , capace di compatire . E questo sguardo pieno di compassione di Maria è rivolto a ciascuno di noi , ci guarda tutti , qualinque sia la nostra posizione . Anzi colui che tra di noi è più in pena , più è povero e solo , più si deve sentire scrutato da questi occhi amorevoli e compassionevoli . Non solo , ma questo sguardo profondissimo di Maria che sembra perdersi nell'infinito , lo sentiamo allungarsi fino ai confini del mondo in questo momento ed abbracciare ogni uomo e ogni donna . L'Indio dell'Amazzonia che il nostro egoismo ha votato allo sterminio . Il campesino del Brasile sempre più impoverito dai meccanismi sofisticati di sfruttamento dei nostri paesi ricchi . Il bimbo africano che sta morendo di fame a dispetto dei nostri consumismi . Lo zingaro , il rifugiato , il malato di Aids , il fratello che attende il mio perdono , il vicino di casa bisognoso , il bambino che ti sta crescendo nel seno... Lo sguardo di Maria è rivolto a tutti , abbraccia tutti , nessuno escluso .
Contemplativi nel proprio Nazareth
In conclusione , ci grida l'icona , che cosa vuol dire essere Contemplativi nel proprio Nazareth se non vivere ogni istante di questo abbraccio profondo , personale , appassionato con Dio , sostenuto e rinvigorito da momenti generosi di gratuità , di intimità e di cuore a cuore ? Abbraccio all'interno del quale il nostro ordinario diventa straordinario . Abbraccio all'interno del quale tutta la nostra vita , anche i momenti più insignificanti di essa acquistano un sapore di eternità . Abbraccio all'interno del quale ritroviamo la forza di percorrere le nostre valli di lacrime trasformandole in sorgenti di speranza . Abbraccio all'interno del quale la nostra obbedienza quotidiana a Dio , alla storia , all'umanità , al povero diventa vera , gioiosa , dinamica , perché vissuta all'interno di un rapporto d'amore con l'Amore . Ma l'icona ci grida ancora con forza che il Suo non è un abbraccio chiuso , miope , intimistico... E' un abbraccio che ci rigenera il cuore . E' un abbraccio che sconvolge , rende feconda e gratuita la nostra vita . E' un abbraccio che ci dà la forza di guardarci e di guardare il mondo con gli stessi occhi di quel Padre che per primo ci ha abbracciati . E' un abbraccio aperto che rende dinamica , creativa , informata , critica , appassionata , inquieta , assetata di verità e di giustizia la nostra vita , senza assolutizzare mai niente all'infuori dell'amore e del perdono . E' un abbraccio che ci fa correre sui monti come Maria , che ci rimette in cammino liberi , verso l'oltre di Dio ma percorrendo fedelmente le strade del mondo e della storia . Con umiltà ma senza aver paura di sporcarci le mani anche nel sociale e nel politico , pronti ad andare contro corrente , a costo di pagare di persona e facendo attenzione in modo particolare agli ultimi , coloro che Egli da vero Padre di tutti ama di un amore preferenziale . E' un abbraccio che ci dona la vera libertà che è la capacità di amare di ogni uomo dello stesso amore con cui siamo stati abbracciati e ci dispone ad accogliere l'abbraccio di ogni fratello come se fosse l'abbraccio stesso di Dio . La contemplazione , ci grida tutta l'icona della Madre della Tenerezza , è un abbraccio . Un abbraccio che a volte coinvolge anche la nostra sensibilità , ma che ordinariamente si attua nella fede . Un abbraccio che parte dal cuore di Dio e vuole rigenerare il cuore di ogni uomo come ha raggiunto e rigenerato il cuore di Maria . In attesa del giorno in cui , nella parusia , potremo vivere di quell'unico abbraccio che costituirà la nostra gioia eterna , il nostro paradiso .
Fonte: Contemplativi nel proprio Nazareth , a cura di fratel Giuseppe Morotti , Piccoli Fratelli del Vangelo , Comunità di Spello , 1991 .
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